Abbiamo già ampiamente commentato nelle discussioni il recente summit vaticano e pubblicato [qui] una interessante analisi. Ora riprendo dall'efficace sintesi di Aldo Maria Valli i seguenti passaggi che fotografano la situazione.
"Resta una domanda: perché le cose sono andate così? Chi ha operato per estromettere la parola omosessualità dal confronto? Chi ha voluto che dal titolo del summit sparisse il riferimento agli adulti vulnerabili e restasse solo la tutela dei minori? Chi ha fatto in modo che certe realtà restassero avvolte nella nebbia? Rileggere la vicenda McCarrick (per limitarci alla più celebre) può aiutare a trovare la risposta. Nella Chiesa cattolica c’è una classe omosessualista in grado di condizionare, deviare, coprire. Questa è la rete nella quale occorre con coraggio mettere le mani. Questo è il bubbone che occorre far esplodere. Il vero clericalismo, se proprio vogliamo usare questo termine, è quello di chi non vuole fare chiarezza e chiamare le cose con il loro nome. Il dramma degli abusi nasce dal vizio e dal peccato della lussuria. Ed è sulla mancanza di fede che la Chiesa deve interrogarsi. Che cosa produce invece l’approccio sociologico, che tanto piace al mondo? Solo operazioni mediatiche. Che si traducono in generiche condanne e in una commiserazione sterile. Oltre che in un sostanziale insabbiamento."
E mi sovviene che Benedetto XVI - che risulta abbia sempre parlato chiaro1 [qui] e non abbia mancato di prendere provvedimenti: tra l'altro è a lui che si deve la soluzione del caso-Maciel -, aveva disposto un'indagine affidata a tre inquisitori, i quali gli hanno riferito con una relazione scritta [qui] i cui contenuti si accingeva a rendere noti. Ma, mentre l'attesa si faceva spasmodica, invece dell'auspicata rivelazione di molte scottanti responsabilità, è intervenuta l'abdicazione e la comunicazione che tutto veniva rimesso nelle mani del suo successore, lasciando a lui la facoltà di rivelare o meno i risultati dell'inchiesta. Abbiamo l'immagine plastica della consegna nella foto sopra, con tutta la documentazione ben in vista tra i 'due papi'.... Che fine hanno fatto quei risultati? Nessuno più ricorda questo fatto non trascurabile che mostra come i silenzi di Bergoglio, che mettono all'angolo ogni richiesta di chiarezza su questa come su altre questioni controverse, partono proprio da lì!
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1. Stralcio da : Benedetto XVI ai Cardinali, Vescovi, Arcivescovi, Prelatura Romana - auguri natalizi 2010)
... Nella visione di sant’Ildegarda, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato – per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno. Dobbiamo accogliere questa umiliazione come un’esortazione alla verità e una chiamata al rinnovamento. Solo la verità salva. Dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare per riparare il più possibile l’ingiustizia avvenuta. Dobbiamo chiederci che cosa era sbagliato nel nostro annuncio, nell’intero nostro modo di configurare l’essere cristiano, così che una tale cosa potesse accadere. Dobbiamo trovare una nuova risolutezza nella fede e nel bene. Dobbiamo essere capaci di penitenza. Dobbiamo sforzarci di tentare tutto il possibile, nella preparazione al sacerdozio, perché una tale cosa non possa più succedere. È questo anche il luogo per ringraziare di cuore tutti coloro che si impegnano per aiutare le vittime e per ridare loro la fiducia nella Chiesa, la capacità di credere al suo messaggio. Nei miei incontri con le vittime di questo peccato, ho sempre trovato anche persone che, con grande dedizione, stanno a fianco di chi soffre e ha subito danno. È questa l’occasione per ringraziare anche i tanti buoni sacerdoti che trasmettono in umiltà e fedeltà la bontà del Signore e, in mezzo alle devastazioni, sono testimoni della bellezza non perduta del sacerdozio. Siamo consapevoli della particolare gravità di questo peccato commesso da sacerdoti e della nostra corrispondente responsabilità. [....]
Questo, però, faceva parte di una perversione di fondo del concetto di ethos. Si asseriva – persino nell’ambito della teologia cattolica – che non esisterebbero né il male in sé, né il bene in sé. Esisterebbe soltanto un “meglio di” e un “peggio di”. Niente sarebbe in se stesso bene o male. Tutto dipenderebbe dalle circostanze e dal fine inteso. A seconda degli scopi e delle circostanze, tutto potrebbe essere bene o anche male. La morale viene sostituita da un calcolo delle conseguenze e con ciò cessa di esistere. Gli effetti di tali teorie sono oggi evidenti. Contro di esse Papa Giovanni Paolo II, nella sua Enciclica Veritatis splendor del 1993, indicò con forza profetica nella grande tradizione razionale dell’ethos cristiano le basi essenziali e permanenti dell’agire morale. Questo testo oggi deve essere messo nuovamente al centro come cammino nella formazione della coscienza. È nostra responsabilità rendere nuovamente udibili e comprensibili tra gli uomini questi criteri come vie della vera umanità, nel contesto della preoccupazione per l’uomo, nella quale siamo immersi. [Nello spirito tutto conciliare, in questa chiusa parla con accenti antropocetrici, ma ancora c'è un aggancio ai fondamentali...]
... Nella visione di sant’Ildegarda, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato – per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno. Dobbiamo accogliere questa umiliazione come un’esortazione alla verità e una chiamata al rinnovamento. Solo la verità salva. Dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare per riparare il più possibile l’ingiustizia avvenuta. Dobbiamo chiederci che cosa era sbagliato nel nostro annuncio, nell’intero nostro modo di configurare l’essere cristiano, così che una tale cosa potesse accadere. Dobbiamo trovare una nuova risolutezza nella fede e nel bene. Dobbiamo essere capaci di penitenza. Dobbiamo sforzarci di tentare tutto il possibile, nella preparazione al sacerdozio, perché una tale cosa non possa più succedere. È questo anche il luogo per ringraziare di cuore tutti coloro che si impegnano per aiutare le vittime e per ridare loro la fiducia nella Chiesa, la capacità di credere al suo messaggio. Nei miei incontri con le vittime di questo peccato, ho sempre trovato anche persone che, con grande dedizione, stanno a fianco di chi soffre e ha subito danno. È questa l’occasione per ringraziare anche i tanti buoni sacerdoti che trasmettono in umiltà e fedeltà la bontà del Signore e, in mezzo alle devastazioni, sono testimoni della bellezza non perduta del sacerdozio. Siamo consapevoli della particolare gravità di questo peccato commesso da sacerdoti e della nostra corrispondente responsabilità. [....]
Questo, però, faceva parte di una perversione di fondo del concetto di ethos. Si asseriva – persino nell’ambito della teologia cattolica – che non esisterebbero né il male in sé, né il bene in sé. Esisterebbe soltanto un “meglio di” e un “peggio di”. Niente sarebbe in se stesso bene o male. Tutto dipenderebbe dalle circostanze e dal fine inteso. A seconda degli scopi e delle circostanze, tutto potrebbe essere bene o anche male. La morale viene sostituita da un calcolo delle conseguenze e con ciò cessa di esistere. Gli effetti di tali teorie sono oggi evidenti. Contro di esse Papa Giovanni Paolo II, nella sua Enciclica Veritatis splendor del 1993, indicò con forza profetica nella grande tradizione razionale dell’ethos cristiano le basi essenziali e permanenti dell’agire morale. Questo testo oggi deve essere messo nuovamente al centro come cammino nella formazione della coscienza. È nostra responsabilità rendere nuovamente udibili e comprensibili tra gli uomini questi criteri come vie della vera umanità, nel contesto della preoccupazione per l’uomo, nella quale siamo immersi. [Nello spirito tutto conciliare, in questa chiusa parla con accenti antropocetrici, ma ancora c'è un aggancio ai fondamentali...]
RispondiEliminaL'indagine, commissionata da Benedetto XVI ai Cardinali Herranz, Tomko e De Giorgi, produsse il famoso bauletto che il Papa Emerito consegnò sotto gli occhi delle telecamere al Pontefice eletto dal Conclave del 2013. Sebbene quei documenti siano tuttora riservati non è un mistero che mettessero al corrente di scandali sessuali e finanziari nonché casi di disobbedienze gravi riguardanti importanti personaggi, alcuni dei quali coinvolti nello stesso Conclave.
Alla luce degli ultimi sei anni c'è da pensare che i documenti riservati abbiano pesantemente condizionato gli eventi: ma se allora qualcuno avrebbe potuto ingenuamente ritenere che sarebbero serviti a dare forza al partito della trasparenza e della pulizia dalla "sporcizia" nota e scoperta, oggi deve constatare che terrorizzarono a tal punto la maggioranza zozza da compattarla in modo da garantirsi molta misericordiosa comprensione.
L'indagine dei tre Cardinali evidenziò "limiti e imperfezioni propri della componente umana di ogni istituzione" e anche che "le divisioni ci sono e ci sono sempre state, così come le violente contrapposizioni di linee ideologiche", per ammissione dello stesso Herranz.
Solo la verità rende liberi, ha detto Nostro Signore. Qui molta gente libera non è.
Ed è fin troppo facile capire il perché. Il bauletto è sempre là.
Pietro tace. Parleranno le pietre? La verità ha un brutto difetto: è rocciosa...
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2013/02/il-rapporto-vatileaks-e-segreto-ma-sara.html
RispondiEliminaPedofilia (e il resto?), no comment:
RispondiElimina"La Chiesa adotterà le linee guida delle organizzazioni internazionali"
Ringrazio Anonimo 13:46.
RispondiEliminaRicordavo che ci dovesse essere qualcosa nel blog: ma non ero riuscita a trovare l'articolo. Evidentemente la parola-chiave giusta era Vatileaks...
DIMISSIONI SALVATUTTI? Don Floriano affermò di aver saputo che i tedeschi (clero) erano ricattabili, e se ne ricordò alle dimissioni….
RispondiEliminaQualche mese fa, all'esplosione dello scoperchiamento dello schifo a seguito della lettera di Viganò la Chiesa statunitense come da prassi stava seguendo e mettendo in opera opportuni provvedimenti e stavano facendo il loro summit che però all'ultimo momento ci fu il contropiede di Bergoglio che fermò tutto indicendo il suo summit. In America per questa maledetta prudenza, che attanaglia comunque i pur buoni rimasti, che blocca ogni possibile freno allo strapotere di Bergoglio... ...acconsentirono! Questi mesi gli sono serviti per preparare il suo piattino apparecchiato alla tavola del mondo. E glielo hanno fornito proprio loro, loro malgrado, .... tutti lacchè ....prudentini o codardi?
RispondiEliminaA dire del Cardinal Marx... molta documentazione è stata distrutta e comunque nessuno ha avuto il coraggio di dire che gli amici di McCarrick sono ben sistemati nei posti di comando! E su Zanchetta ??
RispondiEliminaSilenzio in attesa del motu proprio!
Cercano in tutti i modi di salvare tale pontificato ...ma Dio vede e provvede !!
Maria Luisa Stefani
Uno snodo importante di questa vicenda, che sembra una telenovela tanto lunga da non finire mai, è il brusco raffreddamento dei rapporti fra il Papa e il card. O'Malley, uno che la lotta agli abusi sessulali l'ha fatta seriamente. Questa rottura è un sintomo che il Papa ormai si trova circondato da impresentabili che lui stesso si è scelto.
RispondiEliminaBeh in Vaticano c'è chi sa tutto da sempre........il decano del sacro romano collegio cardinalizio e c'è niente altro da aggiungere.....
RispondiEliminaInteressante la definizione - mutuata dalla politica americana - che ha dato oggi Magister dello stato in cui si trova ora il Papa: anatra zoppa.
RispondiEliminaUna intervista ampia quella rilasciata oggi da mons. Nicola Bux ad Alessandro Rico, de La Verità, la cui foto potete vedere riportata in fondo all’articolo. I temi trattati sono: l’Incontro mondiale sugli abusi nella Chiesa, l’omosessualità nella Chiesa, il clericalismo, il libro appena pubblicato da Martel e intitolato “Sodoma”, l’accoglienza dei migranti, la svolta ambientalista.
RispondiEliminahttps://www.sabinopaciolla.com/mons-bux-si-e-accettata-lagenda-obama-lomosessualita-e-stata-normalizzata/
OT Interessante analisi statistica negli USA sui cattolici frequentatori di VO vs NO:
RispondiEliminahttps://liturgyguy.com/2019/02/24/national-survey-results-what-we-learned-about-latin-mass-attendees/
In sintesi: mentre i cattolici NO sono in massa favorevoli a contraccezione e sodomia, e metà approva l'aborto, i cattolici VO sono quasi totalmente schierati contro. Solo un quinto dei NO frequenta settimanalmente la Messa e Segue i precetti relativi a confessione e Comunione, a confronto della totalità dei VO; i VO hanno un tasso di fertilità una volta e mezzo superiore.
Questi sono i frutti del NO?
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/pedofilia-cardpell-giudicato-colpevole/ar-BBU4KUU?ocid=spartandhp card Pell condannato per pedofilia
RispondiEliminaIl card. Pell è stato ritenuto colpevole di violenza sessuale con 2 minori avvenuta nel 1994, altre accuse sono cadute per mancanza di prove, uno dei 2 abusati è morto anni fa per overdose, l'altro ha presenziato al processo, se il cardinale è colpevole, anche se lui si è sempre dichiarato innocente, è giusto vada in galera, quella che mi puzza è la tempistica, un fatto accaduto più di 20 anni fa esce quando il card. arriva allo IOR o alla gestione dei mild. del Vaticano e lì cominciano i guai, chiede informazioni, produce documenti e tac viene richiamato in patria e non tornerà più a Roma, nel frattempo, lo IOR è in mani tedesche, come pure i beni sequestrati a varie congregazioni religiose e soprattutto viene cancellato il SOMM i cui beni confiscati passano in sicure mani germaniche, ora la DKK coll'odiosa kirchenstauer incassa fior di miliardi con cui finanzia lo SCV, ma, da buoni banchieri alla Fugger, chiedono ed ottengono garanzie, e le hanno, ora chi ficca il naso nei conti vaticani si sa che fine ha fatto, ti riducono a stato canaglia e ti bloccano tutti i conti......2 ultime cose : EGT ha dei documenti segreti con switch death e lo stesso dicasi del famoso rapporto ordinato da BXVI, anch'esso al sicuro in un caveau, forse Ratzinger non sapeva governare, ma ingenuo del tutto proprio no, quindi sesso, soldi e droghe a piacere that's the vatican way of life.............
RispondiEliminaSì va bene, ma il tribunale è australiano mica tedesco e sentenzia in nome della regina elisabetta. Magari hanno aperto gli x files al momento giusto, ma questo non vuol dire che sia un x file falso. Vogliamo parlare di McCarrick che si è beccato una denuncia per una palpata di 50 anni fa allora? Suvvia...
EliminaQuesta condanna del Card. Pell, non mi convince.
RispondiEliminaPell era chiacchierato gia' da tanti anni, nel 2003 o nel 2004 si auto sospese dall'ufficio di vescovo di Sidney per accuse di abusi. Allora fu assolto. Aspettiamo la sentenza di secondo grado che, credo, sarà quella definitiva. Ricordiamoci che il gesuita italiano Bongiovanni fu condannato in primo e secondo grado ma assolto dalla cassazione. La condanna di Pell non è cosa da poco ma deve valere la presunzione d'innocenza fino alla condanna definitiva.
RispondiEliminaGeorge Weigel, famoso giornalista americano cattolico, sostiene che il processo si è svolto in una clima da caccia alle streghe, e che la difesa di Pell, ben circostanziata, è stata semplicemente ignorata.
RispondiEliminaDice anche che in Australia c’ un clima anticattolico preoccupante.
Osservo che, se Pell era già chiacchierato dai primi anni 2000, è strano che il VdR l’abbia scelto come “consigliori”, e che per un po’ non si è mosso niente. Poi Pell si pronuncia contro l’Amoris laetitia, scopre ammanchi ed altre cose poco chiare nelle finanze vaticane, ed improvvisamente viene riaccusato di pedofilia.
Infine: per decenni i paesi anglosassoni han trattato i Cattolici come quasi nemici dell Stato, essendo noi i “ papisti”. Poi han cambiato, ed i Cattolici son diventati cittadini di serie A. Ed ora che l’elites cosiddette WASP non son più padrone, e da un bel po’, di massmedia, universita’, classe “intellettuale”, riparte alla grande la caccia al “papista” sotto il pretesto della pedofilia.
Mah !
RispondiEliminaIl processo a Pell si è svolto in modo strano, praticamente in segreto, grazie
ad una vecchia legge locale rispolverata per l'occasione. Il Tribunale ha persino diffidato
i media social, in particolare americani, a cercare di saperne qualcosa, minacciando di
denunciare tutti per "disprezzo della corte". Pell si
era opposto duramente all'introduzione del matrimonio omo nel suo Paese, cosa riuscita,
suscitando le ire pubbliche delle ben note lobbies.
E'una condanna che non convince. Il paragone con Mc Carrick non regge.
http://www.lanuovabq.it/it/lo-strano-caso-della-condanna-del-cardinale-pell
RispondiEliminaIl processo fete assai, la sentenza è stata emessa a dicembre e solo ora viene alla luce, poi si è usata una vecchia legge dello stato di Victoria per meglio condannare, nel I processo il verdetto era stato 10 not guilty vs 2 guilty, come mai??????? Ricordate che in Australia si sta pensando ad una legge che cancelli il segreto cattolico legato alla confessione......è una guerra alla CC che già di suo si fa tanto male, McCarrick ha molto più che 'palpate' sulla coscienza....
RispondiEliminaSu Pell non mi esprimo, perché non ne so abbastanza. Oggi il suo avvocato oltretutto se ne è uscito con una frase strana, che probabilmente è stata subito manipolata dai media... vedremo.
RispondiEliminaLa cosa preoccupante è che la Santa Sede ha subito annunciato provvedimenti in automatico data la sentenza dell'autorità civile. Certo, vista la totale incapacità di fare pulizia internamente si sono buttati sull'autorità civile (vedremo però se sarà solo per i prelati non di moda), ma in questo modo la Chiesa si mette alla mercé dell'autorità civile.
http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/cardinal-brandmueller-silence-on-homosexuality-in-church-cries-out-to-be-br
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