Riprendiamo da Duc in altum.
Cari lettori, mi ha scritto una monaca. Vive in convento da molti anni e ha sentito il bisogno di aprire il suo cuore, confidando tutto lo sconcerto e il dolore che prova per la situazione in cui si trova la Sposa di Cristo.
* * *
Caro fratello, la dichiarazione di Abu Dhabi mi ha lasciato sgomenta. Chi è questo Dio nel nome del quale è stata siglata la dichiarazione emiratina? Non può essere il Dio cattolico, che d’altra parte cattolico non è, come disse Bergoglio a Scalfari. Ha, piuttosto, tutte le sembianze del Dio modernista, prodotto della coscienza (o delle logge), che vive e parla dentro il sentimento religioso di ciascuno, che recluta ovunque i suoi adepti per farne una fratellanza universale; la cui volontà positiva è quella di forgiare una Nuova Religione della Tolleranza (multietnica, pacifista, ecologista e, già che ci siamo, pure vegan) che abbraccia tutte le religioni come altrettante esternazioni di un’intima esperienza religiosa da includere. Nella fede in questa divinità risiede la soluzione a tutti i problemi che attanagliano il mondo. Il Catechismo della Chiesa cattolica (ebbene sì, poiché sono una bigotta démodée mi riferisco ancora al Catechismo) ne parla come di un’insidiosissima impostura religiosa (CCC, 657).
Abbiamo saputo che il vescovo ausiliare di Astana, l’Atanasio dei nostri funesti giorni che molto assomigliano a quelli del IV secolo ariano, ha incontrato il pontefice. Molto bene. Fu un’esperienza spirituale. Dice pure, il vescovo, di aver pregato secondo le intenzioni del Papa per ottenere l’indulgenza plenaria (indulgenze? Queste si che sono démodées. Adesso c’è misericordismo per tutti!). Comunque il Vicario di Cristo sulla terra è stato molto fraterno e gentile con lui. Atmosfera molto cordiale. Francesco lo ha invitato ad esprimersi liberamente, anche con le critiche. Lui infatti gradisce una conversazione molto libera…
Non sto facendo alcuna caricatura irriverente. Tutto questo lo si evince dall’intervista che monsignor Athanasius Schneider ha rilasciato a LifeSiteNews. (Ma, tra parentesi, Schneider non era mica finito ai domiciliari, non molto tempo fa, per aver parlato con troppa parresia? Non gli fu mica ingiunto di astenersi dal viaggiare e fare conferenze, nelle quali si permette di scagliare pietre, diffondendo dottrine troppo rigide?).
Monsignor Schneider vorrebbe “ermeneutizzare” il documento di Abu Dhabi. A oggi, il testo non è stato né corretto né aggiornato, e mai lo sarà. Con tutto il rispetto e la stima che nutro per monsignor Schneider, vera punta di diamante, mi pare che pecchi di ingenuità.
Caro fratello, nel tuo articolo ti congedi con una domanda: questo modo di concepire il munus docendi da parte del Papa non sarà forse un tantino… disinvolto?
Oh, no di certo, caro fratello! Per Bergoglio la Chiesa è un poliedro, con tutte le sue policrome e differenti sfaccettature che lo rendono così vario e interessante per la sua pluralità, non cattolicamente monolitico (cosa da aborrire).
In più il Papa, oltre che abile a maneggiare il poliedro, è peronista. Secondo opportunità, dà ragione a tutti, sia a chi dice A sia a chi dice B, dove B è l’esatto contrario di A.
Invece a me, povera bigotta, il poliedro evoca disordine, decostruzione, cacofonia, bruttezza. E in effetti le opere della Divina Sapienza sono un’altra cosa.
Che fremito! Tra il peronismo delle mezze verità che sono mezze bugie, la figura bislacca del poliedro e i principi non cattolici (quelli secondo cui la realtà è superiore all’idea eccetera) ebbene, ci sono tutti gli ingredienti di una mente luciferina. Mi pare di sentire il Signore, divinamente indignato: “Vade retro! Tu non pensi secondo Dio!”.
Caro Fratello, siamo in molti a sentirci scoraggiati e stanchi, ma soprattutto confusi, “sradicati”.
C’è papolatria, assuefazione alla retorica in voga, desistenza supina, accecamento anche in monastero. E questo mi inquieta tantissimo, perché stiamo confondendo l’autentica obbedienza ecclesiale e quella del clericalismo totalitario. Anche a me tocca resistere e battagliare: passo per una ribelle perché proprio non riesco a “brindare per il Papa” secondo l’espressione del cardinale Newman. Il primo di tutti i vicari di Cristo mi costringe a preferire l’incondizionata sottomissione alla Verità e alla Divina Volontà, che questa Chiesa non mi insegna più e di cui non vuole più farsi interprete per noi.
Il fuoco di fila quotidiano è logorante. Tu ne sai qualcosa. Quando, giornalmente, vado al tuo blog, mi pare di vederti rincorrere il degrado, una distesa sterminata. Altro che Duc in altum…
Ma disertare non è possibile.
C’è una cosa che mi turba molto e mi angoscia: la Chiesa è finita sotto il giudizio dei tribunali secolari. È di questi giorni la notizia che la Francia ha chiesto alla Santa Sede di levare l’immunità diplomatica al Nunzio, accusato di aggressioni sessuali.
Con l’affaire Barbarin, per non dire della versione australiana ancora più abbietta, la Chiesa lascia che sia lo Stato a decidere tutto. E tace. È divenuta una specie di azienda responsabile delle malefatte dei suoi sottoposti. Avendo tristemente venduto la sua sovranità e la sua inalienabile libertà, non ha più il coraggio di sfidare il giudizio dei tribunali del mondo. Si è dimenticata che non è il mondo a giudicare la Chiesa, ma la Chiesa a giudicare il mondo. “Ma chi sono io per giudicare?”.
È diventata irriconoscibile la Sposa di Cristo, così avvilita e sottomessa al Mondo. Questa resa della Chiesa l’ha anche portata a indossare le armi del Mondo, con le quali esso procede alla demolizione e all’annientamento della Casa di Dio.
Diamo voce alla nostra Madre, libera, senza bavagli, imprendibile, indistruttibile, santa e vittoriosa.
Pio XII esortava così : “Confidate dunque, siate forti e costanti. Nessuno fra di voi diventi disertore. Il vostro battesimo sia come un’arma, la fede come un elmo, la carità come una lancia, la pazienza come una completa armatura. Le vostre opere siano i vostri tesori affinché meritiate una degna mercede”.
Ogni tanto, per zittirmi, mi dicono che non sono santa Caterina da Siena. Certamente no! Però nemmeno lei lo era quando ebbe l’ardire che le conosciamo. Mettiamoci sempre di nuovo nelle mani del Signore e chiediamogli di abbreviare questa notte oscura. Alla fine il suo Cuore trionferà mentre di già la Verità ci fa liberi.
La tua sempre affezionata, ed orante
Il Grande Inquisitore riconosce che la religione di Cristo è sproporzionata alla forze dell'uomo. Ci troviamo così di fronte a un grande umanitario, che insorge contro Dio in nome dell'amore per l'uomo, e che decide di "correggere l'opera" di Cristo. Egli non pretende che l'uomo abbia grandezza di spirito, che prenda su di sé la croce del Signore, che si sacrifichi liberamente. In cambio non promette all'uomo l'eterna beatitudine del godimento del bene assoluto, ma "l'umile, quieta felicità degli uomini deboli".
RispondiElimina(N. Losskij, La natura satanica secondo Dostoevskij)
UNA CROCE DI SUGHERO PROPONE IL GRANDE PACIFISTA.... così è nella visione di Fatima del 2000. VISIONE e non testo del segreto, mai rivelato.
RispondiEliminaDavvero illuminante, grazie. Da anni mi interrogo su quel dettaglio. Potrebbe fornirmi un qualche riferimento? O è farina del suo sacco?
EliminaElogio del "rubricismo"
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/elogio-del-rubricismo
I "paletti" di Dio : Comandamenti ecc.
I "paletti"della Chiesa per adorarLo , non offenderLo, ecc.
Giusto per capire cos'è oggi la Cei: intervista a Gualtiero Bassetti.
RispondiEliminahttps://www.lastampa.it/2019/03/20/vaticaninsider/bassetti-per-un-cattolico-immorale-vedere-nel-migrante-un-nemico-Bzq0xfE6DjvjXdkweRbJjP/pagina.html
La stimo e l'incoraggio, Sorella. Le sia di conforto la consapevolezza che lei sta condividendo nel suo cuore le amarezze dello Sposo ; che le sue preghiere anche se nascoste sono le cure efficaci e operose che i Pastori non sanno dare ; che lei sta proteggendo e conservando integro quel seme dello Spirito che non verrà mai meno perché è vitale e non muore. Anche se il mondo non può comprendere e molti Pastori e Teologi la ritengono un'idea ammuffita della spiritualità e dei santi d'altri tempi, la condivisione delle sofferenze del Signore è un dono, pari a quello della Madonna, delle Donne, di san Giovanni ai piedi della Croce, dai quali è germogliata e cresciuta quella Vita che ha nutrito tutte le generazioni nella Chiesa. In anticipo, Buona e Santa Pasqua..
RispondiEliminaInteressante davvero l'interpretazione dell'Anonimo delle 08:25 sulla croce di SUGHERO. Sono anni che mi interrogo su questo dettaglio così curioso ed ecco, improvvisa, una luce: l'assurda pretesa della nuova religione di alleggerire e zuccherare la necessaria croce quotidiana del rinnegamento di sé e del sacrificio. Molto bene; ma bisogna ancora approfondire.
RispondiEliminaTEOFILATTO
Nel gennaio 2018 pubblicavamo una Lettera aperta : "Alcuni ex musulmani divenuti cattolici e i loro amici a Sua Santità Papa Francesco circa il suo atteggiamento nei confronti dell'islam"
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/01/alcuni-ex-musulmani-divenuti-cattolici.html
E non mancavano precedenti:
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2013/12/don-guy-pages-evangelii-gaudium-e-l_30.html
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2013/09/letta-aperta-di-un-sacerdote-al-papa.html
RispondiEliminaLa visita di mons. Schneider al Papa era una visita ad limina, una di
quelle che i vescovi fanno istituzionalmente al Pontefice.
Così si è letto. Non rientrava dunque nel divieto di viaggiare
per motivi personali, recentemente impostogli.
Comunque, l'interpretazione benigna dell'eresia che il Papa ha
sottoscritto ad Abu Dahbi conta niente. Resta un'esegesi personale
di mons. Schneider. Ed è un'interpretazione del testo che appare
forzata, perché implica che il testo dica due cose tra loro
contraddittorie, come è stato notato: cioè, come se Dio nello
stesso tempo volesse e permettesse una cosa di per sé cattiva,
la pluralità che mette tutte le religioni sullo stesso piano. Se la
vuole, allora vuole un male. Se la permette solamente, fa ciò
temporaneamente contro la sua volontà, per dar tempo alla conversione
dei popoli a Cristo. (Lascia crescere la zizzania assieme
al grano, per la mietitura nel Giorno del Giudizio).
Il permettere (il lasciar crescere la zizzania)
è in questo caso l'atto di chi
tollera, per dar tempo a chi sbaglia di rimediare, di convertirsi.
Tale permettere non può esser presentato come l'atto di una
volontà che lo vuole, come se fosse una cosa positiva,
come se la zizzania non fosse tale e fosse anzi uguale al
grano.
Questo è invece quello che orrendamente professa la Gerarchia
attuale dal tempo del Concilio, il tradimento più completo della
autentica missione della Chiesa fondata da Cristo.
Ma prima del Giudizio, ci sono le falciature, le "potature" parziali, quando
l'iniquità raggiunge livelli intollerabili agli occhi di Dio:
il Diluvio UNiversale; Sodoma e Gomorra;
la distruzione parziale di Gerusalemme nel 70 e il
castigo sull'intero popolo ebraico; lo scisma protestante e il
Sacco di Roma, con tutte le guerre civili e non collegate, castighi
per cattolici ed eretici in ugual modo, durati più di un secolo;
i 25 anni di guerre seguiti alla Rivoluzione Francese; le due
guerre mondiali con la Rivoluzione bolscevica.
Adeso siamo in attesa angosciosa dell'immancabile "potatura",
che dovrebbe desolare la corrottissima società occidentale e in particolare la
Chiesa cattolica, per l'apostasia della sua Gerarchia.
Forse il pur coraggioso mons. Schneider avrebbe
fatto meglio a denunciare pubblicamente il carattere eretico
della dichiarazione firmata dal Papa, invitando il Papa stesso a
ritrattare. E spiegando bene ai fedeli perché la dichiarazione
sottoscritta è eretica, invece di cercare di metterci una pezza.
T.
Quancuno mi saprebbe spiegare perché l'Ordine Certosino ad oggi non vive una esperienza tradizionale in almeno una delle proprie case maschili o femminili? E' almeno nei loro pensieri? grazie
RispondiEliminaPrego controllare il mum. del CCC citato nell'articolo. Non mi pare il 657
RispondiEliminaD'accordo! pero' anche tutti gli altri, o meglio la quasi totalita' dei fedeli praticanti e del clero continua a sopportare e al meglio lamenta, protesta, denunzia. Ma al lato pratico…
RispondiEliminaPersonalmente la mia coscienza non mi permette di sottostare alla situazione in cui ci si trova, in una Chiesa dove nulla e' rimasto di duemila anni di insegnamenti morali e dove la fede e' adulterata da droghe quali il misericordismo bergogliano.
La (una volta) sacra liturgia e' ormai presa di mira e sta diventando (o lo e' gia') la chiesa di satana come si vede dall'ultimo episodio a dir poco bizzarro del Vescovo di Innsbruk.
No! questa non e' la Chiesa dove ho ricevuto i sacramenti, anch'essi diventati ormai farse da operetta, in primo luogo la Santa Eucarestia considerata ormai evento conviviale se non merenda tra amici.
Ed anche in quelle chiese dove non vengono consumati gli eccessi ormai permessi se non incoraggiati da chi dovrebbe porre ripari, dove I parroci predicano ancora contro l'eterodossia senza freni, siamo sempre e comunque in comunione con Francesco Papa il cui nome necessariamente figura nelle preghiere eucaristiche - che papa non e' .
Non frequento piu' questa Chiesa. Preferisco uscirne e unirmi al quel piccolo resto di fedeli - ormai additati come pazzi ribelli se non di peggio dalla chiesa di Bergoglio - che si riunisce sotto la guida di sacerdoti cacciati dai vescovi bergogliani.Inutile intestardirsi col pensare che lo scisma ormai in atto possa rientrare, e' tempo di decidere e tirarsi fuori dalla melma modernista di Roma. Costi quel che costi.
Complimenti per la sua decisione, caro Paolo, non le potrà fare che bene per l'anima ed anche per il corpo (pendi solo allo stress e alla rabbia derivanti dal dover ascoltare omelie eretiche, politicizzate a SX e luterane !). Dio la benedica.
EliminaMons. Schneider ha rilasciato una dichiarazione molto "densa" di questioni:
RispondiEliminahttps://rorate-caeli.blogspot.com/2019/03/important-guest-op-ed-bishop-schneider.html
In attesa che venga tradotto e commentato, sintetizzo: mons. Schneider, nel documento, con abbondanza di citazioni dice che, anche nel caso un Papa sia eretico o semi-eretico, egli non decade dall'ufficio, né può essere deposto.
RispondiEliminaTuttavia, il paragrafo che si può dire fa saltare sulla sedia è quello che inizia con "There could be a truly extravagant situation of a pope...".
No, Paolo, fa male ad aggregarsi a gruppetti fuori dalla Chiesa. Se poi si riferisce a Don Minutella, purtroppo il prete in oggetto insiste su affermazioni eretiche (come l'invalidità delle messe "una cum"). Non è una scomunica come quella che capitò a Sant'Atanasio, che non fu valida perché quel santo si mantenne sempre ortodosso.
RispondiEliminaConfermo la mia adesione alla scelta di Paolo, signor Giudici, dato che l',attuale clero è eretico e apostata
Elimina
RispondiEliminaChe un papa manifestamente eretico non possa esser deposto, è tutto da vedere.
Se così fosse, allora non avrebbe valore la famosa frase del Decreto di Graziano, accettata sempre da tutti nella Chiesa:
"colui che tutti giudica [cioè il papa] non può esser giudicato da nessuno, a meno che non devii dalla fede [nisi deprehendatur a fide devius]".
Se devia apertamente dalla fede, propagando eresia, una procedura per cacciarlo si deve pur trovare, senza bisogno di cadere nel conciliarismo, di dichiarare cioè che il Concilio è superiore al papa e per tal motivo ha diritto di giudicarlo.
T.
RispondiEliminaAnonyme de 13:35
Les Chartreux se sont couchés, après Vatican II, comme tous les autres ordres religieux.
Cela s'est passé du temps du général dom André Poisson (1967-1997), dès la fin des années 60.
Annibale Bugnini est allé en personne à la Grande-Chartreuse, sur l'ordre de Paul VI, pour contraindre les Chartreux à adopter le NOM et à modifier leurs constitutions.
Quelques religieux ont tenté de résister, sont sortis, mais, dépourvus de moyens (et en butte à l'hostilité générale), ils ont fini par se disperser et sont morts dans l'abandon et le chagrin.
L'histoire reste à écrire des dizaines et des dizaines de milliers de prêtres, religieux et religieuses, odieusement persécutés par leurs prélats, pour avoir voulu rester fidèles à la doctrine catholique et à la messe de toujours.
Io ovviamente non sono in grado di valutare lo scritto di mons. Schneider. Comunque all'obiezione relativa al decreto di Graziano il vescovo dà risposta nel documento.
RispondiEliminaUscita la versione italiana:
RispondiEliminahttps://www.corrispondenzaromana.it/sulla-questione-di-un-papa-eretico/
Grazie! Ho appena pubblicato
RispondiEliminaRingrazio Anonimo per le specificazioni sulla crisi dell'Ordine e le forzature ad aderire al nuovo. La mia domanda e' se OGGI sia possibile come altri ordini, che i Certosini abbiano almeno qualche casa funzionante liturgicamente in senso preconciliare. O se ci pensano. Capisco che la domanda possa essere un po' delicata.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i fuoriusciti mi spiace…. Mi chiedo perché non abbiano ricorso all'aiuto di Mons. Lefebvre che magari li avrebbe aiutati e oggi magari ci sarebbe stata una certosa tradizionale. Poco mi importa se fosse stata in piena o non piena comunione con la santa sede.
Ho voluto approfondire recentemente i motivi della chiusura della certosa di Trisulti negli anni successivi alla seconda guerra mondiale. La questione non e' un calo di vocazioni ma altro. E questo altro lo si tiene nascosto. La cosa in sé non mi ha scandalizzato, e tuttavia realisticamente ci porta a riflettere. Nascondere le cose comunque non giova a nessuno
Alla Monaca Certosina se possibile vorrei dire, perché con altre sorelle che vivono la sua stessa situazione spirituale, non pensa di uscire e dare vita a una comunita' tradizionale.
RispondiEliminaPenso che aiuti oggi siano piu' possibili e concreti che negli anni 80.
Molti in passato lo hanno fatto, e infatti oggi ci sono carmeli, monasteri benedettini e domenicani che si sono messi in una situazione piu' consona con la propria coscienza.
Io trovo che questo alla fine sia un arricchimento per tutti, sia che gravitino nell'E.D. o sulla FSPX o che siano sedevacantisti.
Non troppi anni fa per affermare la verità citavamo il Papa e ci accusavano di papolatria.
RispondiEliminaOra per affermare quella stessa verità siamo noi a dover accusare di papolatria chi la distorce.
«È diventata irriconoscibile la Sposa di Cristo, così avvilita e sottomessa al Mondo.»
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina(corretto)
RispondiEliminaCaro Catholicus,
che il clero sia eretico ed apostata (però non tutto) non giustifica che noi ci facciamo una Chiesa per conto nostro. Ricordiamoci che pure Martin Lutero partì da una critica sulla corruzione del clero basata su questioni concrete, poi il non saper distinguere l'errore dell'uomo dalla sacralità dell'ufficio lo portò all'eresia.
(dovreste correggere sull'art.):
RispondiEliminal'anonimo di ieri, 13:37 ha ragione. Il paragrafo in questione del Catechismo in cui si parla della grande impostura anticristica non è il 657 ma il 675 (e segg.) col titolo:
L'ultima prova della Chiesa
675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.
676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato "intrinsecamente perverso".
ecc.
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c2a7_it.htm
La durezza di cuore: il ricco Epulone immagine del fariseo
RispondiEliminahttps://www.dropbox.com/s/mff13k9eaai0eur/190321-Omelie-CuoreDuro.m4a?dl=0
Conviene a ciascuno sottoporsi al test suggerito da P.Giorgio Maria Fare' durante l'Ora Santa del Giovedì (oggi)
"C’è papolatria, assuefazione alla retorica in voga, desistenza supina, accecamento anche in monastero". Cara sorella, leggere queste sue parole sul blog di Valli ha confermato alcuni miei timori, ma non mi sono rattristata perché venivano da lei, che ha conservato la libertà che Cristo ci ha donato. Coraggio, carichiamoci di questa pesante Croce e continuiamo il cammino pregando gli uni per gli altri, sforzandoci di avere carità verso tutti coloro che dimorano nelle tenebre del peccato e della menzogna, verso i nemici interni della Santa Chiesa. La ricorderò in modo speciale nelle mie preghiere.
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