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venerdì 20 settembre 2019

Bergoglio va alla guerra

Condannando senza appello il sovranismo e accostandolo alla guerra e al nazismo, Papa Bergoglio ha fatto nell’agitato clima d’agosto una dichiarazione di guerra mondiale nel nome della pace e dei migranti. Non ha solo scomunicato Salvini e benedetto la santa alleanza tra grillini e pd, come molti hanno sottolineato, ma ha colpito tutti i sovranisti del mondo, da Trump a Putin, dal nazionalista indiano Modi al cattolico Orban e al brasiliano Bolsonaro che guida il paese cattolico più popoloso al mondo. Non ricordo un’accusa politica così radicale ed esplicita da parte di un Papa, almeno negli ultimi settant’anni con un paragone così infamante col nazismo e la guerra. Per trovare un vago precedente bisogna risalire alla scomunica di Papa Pio XII, nell’estate del 1949, nei confronti dei comunisti. Ma il comunismo era un regime totalitario e ateo in atto, perseguitava i credenti e i dissidenti, soffocava nel sangue e nel gulag la libertà. Qui siamo a una scomunica a priori nei confronti di leader e movimenti popolari, democratici e liberamente eletti che non si sono macchiati di alcun crimine e non hanno fatto nessuna azione o dichiarazione ostile verso la fede, la Chiesa e i credenti. Scomunicandoli, Bergoglio si è lanciato in uno spericolato paragone tratto dalla propaganda corrente, tra il sovranismo di oggi e il nazismo e la guerra di ieri e di domani. Sarebbe come accusare di comunismo antioccidentale o di complicità col fanatismo islamico chiunque voglia far sbarcare i clandestini e imporne l’accoglienza. Un processo alle intenzioni senza fondamento.

Del resto quante guerre recenti sono state combattute nel nome della pace e del Bene contro le potenze del Male; quante guerre pacifiste, quanti stermini umanitari, quante bombe progressiste sganciate sulle popolazioni, quante invasioni a fin di bene, quanti maltrattamenti e respingimenti democratici di immigrati clandestini. Fu il democratico e pacifista Kennedy a far la guerra in Vietnam e a sfiorare la guerra a Cuba con l’Urss; toccò al “cattivo conservatore” Nixon chiudere la sciagurata guerra in Vietnam e dialogare col comunismo cinese.

Con la sua dichiarazione di guerra ai sovranisti, Bergoglio ha compiuto tre atti ostili in uno: ha offeso i cattolici che liberamente votano per i “sovranisti” riducendoli a potenziali seguaci di Htler e nemici dell’umanità e della cristianità, erigendo così un muro d’odio e disprezzo nei loro confronti; proprio lui che dice di voler abbattere tutti i muri ne ha eretto uno gigantesco, insormontabile. Ha poi schiacciato la Chiesa su un versante politico a fianco di movimenti, governi e organi laicisti, atei, massonici, di sinistra radicale o all’opposto filo-islamici, comunque avversi alla cristianità e ai suoi valori, alla civiltà cattolica e alla famiglia cristiana. E si è schierato con l’Europa anticristiana degli eurocrati, con l’establishment laicista e col peggior capitalismo finanziario, contraddicendo anche il suo populismo cristiano-terzomondista. Peraltro Bergoglio deve ancora raccontarci che rapporti ebbe con la dittatura argentina quando era influente prelato in patria.

I catto-bergogliani sono insorti con livore e disprezzo (ma sempre in nome della carità) contro chi muove queste obiezioni al Papa, accusandoli d’insolenza. Ѐ ridicolo che questi cattolici progressisti ricorrano al dogma dell’infallibilità del papa e si trincerino dietro quel principio di autorità che hanno calpestato fino a ieri, diciamo fino a che era Papa Ratzinger.

Il problema è opposto: non è chi critica le dichiarazioni politiche di Bergoglio a mettersi al di sopra del Papa, ma è Bergoglio a scendere al di sotto del suo ruolo di Papa, fino a usare strumenti della propaganda politico-mediatica di sinistra che accusa di nazismo chiunque non la pensi come loro. Un vero Pontefice dovrebbe innalzare ponti e non steccati, dovrebbe porsi al di sopra delle parti e delle ideologie, esortare a trovare un punto di sintesi, sforzandosi di salvare un nucleo di verità in ciascuna delle parti in campo.

Per i catto-bergogliani la verità del Vangelo e della cristianità non è quella trasmessa da duemila anni di tradizione cristiana, di fede, dottrina, esempio di santi e teologi, di papi e martiri. Ma è solo nella lettura che ne fa ora Bergoglio in un volo pindarico dal cristianesimo delle origini al Concilio Vaticano II, con un breve scalo francescano. Il resto è cancellato.

È puerile e riduttiva questa rappresentazione manichea del Bene e del Male. I mali di cui è infestata la società sono molteplici, evidenti e remoti dal sovranismo: la droga e la criminalità derivata, il terrorismo e il fanatismo, la persecuzione dei cristiani nel mondo, la delinquenza diffusa e il traffico di bambini, di uteri, di organi, di donne, di migranti, solo per citarne alcuni. Mali rispetto a cui il sovranismo è considerato da molti come argine e antidoto. Elevando il sovranismo a male sovrano dell’epoca, passano in sordina questi mali globali, coi loro agenti e alleati.

In un mondo dominato dall’ateismo e minacciato dall’islamismo, Bergoglio addita come nemico principale il sovranismo e come suo gesto di massimo sfregio l’esibizione del rosario. Intanto la civiltà cristiana e la fede cristiana vengono cancellate dalla vita pubblica e privata, le chiese, i fedeli e le vocazioni sono in caduta libera, il senso religioso sparisce nell’orizzonte della gente; ma quel che conta è la mobilitazione umanitaria pro-migranti e resistenza contro un presunto pericolo nazista. E intanto i cattolici praticanti in Europa, una volta esclusi i sovranisti, si riducono all’otto per mille della popolazione…
Marcello Veneziani, Panorama n. 38 (2019)

15 commenti:

  1. Sempre chiaro Marcello Veneziani. Grazie.

    Bergoglio continua, con furia, a darsi la zappa sui piedi. Da Solo. E' proprio vero quel detto romano: ognuno s'impicca come je pare.

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  2. Ormai ne parlano come se parlassero di un politico.Non credo che sia una buona cosa per la Chiesa ed in ultima analisi per il Papa stesso.Uscire tutti i giorni sui giornali può far piacere , può far sentire importanti, ma il Papa è già importantissimo per il ruolo e sottolineo per il ruolo che ricopre.I giornali invece durano 12/14 ore, escono al mattino e la sera sono carta straccia.

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  3. Il Jefe, mina vagante senza controllo e nessuno lo ferma...

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  4. Il vero nazista e razzista è proprio lui, e il suo e un razzismo a rovescio, di cui le vittime siamo noi italiani, e ce lo impone con un odio e in livore degno delle peggiori SS. Ci pensasse bene prima di offendere gli italiani, che non si lasciano più ingannare dalle sue fandonie.

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  5. "Melandri, il prete rosso escluso da Pio XII, reintegrato da Bergoglio, torna a dire messa"

    Sapete cosa mi fa imbestialire su questa storia? Che sul comunismo si cambia idea a seconda di chi governa la Chiesa. Pio XII li ha scomunicati, e quando mio padre era bambino sui confessionali c'era scritto "se siete comunisti confessatelo, se non lo fate commettete sacrilegio". Poi cambia il direttore d'orchestra e il comunismo diventa la dottrina comune della Chiesa! Ci rendiamo conto di quanto siamo diventati ridicoli politicamente agli occhi del mondo - dinanzi al quale ci siamo piegati a 90°? Inutile avere parole chiare e definitorie se poi vengono applicate o no a seconda della faccia di bronzo dell'opportunista al comando!
    (Riccardo Zenobi)

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  6. Silvio Brachetta20 settembre, 2019 14:16

    Bergoglio a don Melandri, prete che ha buttato la tonaca per Rifondazione comunista: "lei ha fatto bene".

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  7. Non che fosse necessario, bastava tutto il precedente, ma con questa disperata iniziativa Bergoglio si è sputtanato definitivamente urbi et orbi. Andrebbe misericordiosamente cacciato a bastonate sul groppone.

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  8. la cosa più sconcertante è il silenzio della gerarchia. Vittorio Messori lo ha detto chiaramente: tanti alti prelati tacciono per paura. Se non cominciano a parlare loro sopratutto sulle questioni dottrinali chi ha l'autorità per farlo?

    Ritiene che esista una sorta di conformismo, anche informativo, su Papa Francesco?

    “Il conformismo al quale lei fa riferimento esiste. Ma è palpabile persino nella Chiesa. E’ sconcertante che solo due o tre cardinali quasi novantenni parlino e protestino. Tanti vescovi ed anche cardinali con i quali dialogo in privato si mettono le mani nei capelli e dissentono, ma hanno paura, tacciono, stanno zitti. Da 2.000 anni toccare il Papa è sconsigliato, ma tale tendenza è accentuata oggi e lo si tocca con mano. Si dice che questa è la Chiesa della misericordia, ma quando mai. Chi comanda è insofferente ad ogni voce critica. Ho scritto sul Corriere un garbato articolo in cui ponevo delle domande e delle riflessioni e sono stato subissato da improperi, specie da certi media cattolici. E’ sorto un comitato per chiedere al Corriere di togliermi la collaborazione. Tale comitato si riporta a quello che, con espressione di moda, è il giglio magico del Papa. E allora, con quale coerenza si afferma che questa è la Chiesa della misericordia, del dialogo aperto e leale, della parresia? Sono preoccupato, come le dicevo, ma non disperato. Cristo non lascia sola la sua Chiesa”.

    http://www.lafedequotidiana.it/vittorio-messori-la-chiesa-non-e-di-bergoglio/

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  9. bernardo guerrini20 settembre, 2019 17:14

    Vittorio Messori ci ricorda che troppi prelati tacciono, mentre San Paolo ci dice con forza..... gridatelo dai tetti..... e si riferiva a tutti i Cristiani.... se una parte o tutta la guida della Chiesa tace, è dovere dei fedeli Cattolici gridarlo proprio dai tetti....

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  10. "Perché il grande assente, nei cinque giorni di programma, è Lui, che è esattamente ciò che fa la differenza tra il «nuovo umanesimo» senza Dio di cui abbiamo sentito parlare quest’estate e il cristianesimo. Ci avrebbero potuto parlare dei santi, a cominciare dal “padrone di casa”, san Francesco, che proprio in questi giorni, il 14 settembre del 1224, riceveva le stimmate mentre pregava sul monte della Verna, e invece un principe di Santa Romana Chiesa ci addita come modelli Greta Thunberg e il già citato Salgado, che è «nella Garzantina di Arte»".
    http://www.lanuovabq.it/it/il-raduno-mondialista-che-profana-la-basilica-di-assisi

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  11. Greta Thunberg diventa nel giro di pochissimo tempo un idolo planetario tanto da parlare al congresso USA ed essere candidata al premio Nobel.
    Ma quali sono i suoi meriti?
    Ripete a pappagallo ciò che la stragrande maggioranza della letteratura scientifica ci ripete da 30 anni, e cioè che le cattive azioni umane hanno delle serie ripercussioni sull'ambiente e più in generale sul nostro pianeta. (Vera o sbagliata che sia questa tesi, che alcuni scienziati contestano).
    Oltretutto in questi viaggi e in queste manifestazioni Greta salta spesso la scuola e pare incitare anche altri a fare lo stesso.
    Vedi manifestazione di ieri.
    È formativo questo esempio per i giovani?

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  12. Consiglio anche l'ascolto di questa conferenza di Veneziani sull'Europa, si integra bene con l'articolo:

    https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://m.youtube.com/watch%3Fv%3DT0Zzxf972Nc&ved=2ahUKEwiS-cOUluHkAhVBPFAKHYfMAU4QFjAKegQIBxAB&usg=AOvVaw2vvnFabPQgsWXRsAQeqD7r

    Queste accuse ingiuste e infamanti trovano origine nel fatto, ormai evidente, che Bergoglio, con i gesuiti del terzo millennio e i fedeli catto/comuistoidi che lo difendono a spada tratta, non sono più cattolici, ammesso che lo siano mai stati.

    Bergoglio non è cattolico perché ha una concezione materialista, eslusivamente politica di sinistra e rivoluzionaria della cristianesimo e della Chiesa cattolica.
    E come i sinistri, odia e disprezza la Chiesa cattolica di sempre, presunta colpevole di frenare il progresso del mondo, e disprezza e odia le pecore che, persino su temi politici, non la pensano come lui.
    Ma come sinistra insegna, fa questo ergendosi ad essere moralmente superiore e accusa sempre gli altri di disprezzo e odio, con grande energia, ritenendo il proprio odio e disprezzo giustificati.

    Le pecore che notano rispettosamente qualche contraddizione col magistero precedente vanno disprezzate ed emarginate senza risposta, senza spiegazione, perché "gente cattiva", che lo "critica con cattiveria", "che ha nella testa qualcosa che non va", oppure, come dicono i suoi lacche', che "tramano contro il papa", e via disprezzando.
    Senza mai avere il coraggio di entrare nel merito.

    Basti considerare la parabola del buon pastore che lascia le novantanove pecore per salvarne una.
    Vi pare che Bergoglio faccia così con i cattolici c.d."tradizionalisti", (ma in realtà cattolici e basta)?
    Vi sembra un comportamento da buon pastore invocare sempre il dialogo e sfuggire e non rispondere a ogni questione religiosa o persino politica, per poi accusare gli altri di non ascoltare le sue risposte, pur consapevole di non averle mai date?
    Comportamento ai livelli di Travaglio, Parenzo, Gruber, Lerner, Boldrini, non certo al livello di un Papa.

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  13. Beroglio, quindi, si comporta in modo contrario al buon pastore della parabola, abbandona le pecore che non lo seguono, disprezzandole e bastonandole.
    E con gli applausi e gli sberleffi di Erode, di Pilato, degli scribi, dei farisei odierni.
    Ma dice che "li accompagna con mitezza"... E meno male, pensa se decideva di maltrattarli.

    Tra l'altro le sue argomentazioni sono spacciate erroneamente per semplicità ma spesso, come nel caso del sovranismo e del paragone con Hitler, sono di una superficialità sconvolgente per uno che dovrebbe essere papa e portare la luce del Vangelo e della riflessione spirituale sul punto più alto che la carica gli consente.

    Ma proprio per questo comportamento Bergoglio non parla da papa e non si comporta da papa, perché non ama le sue pecore ne' la Chiesa che, secondo il suo nuovo magistero, e' stata sempre rappresentata da un clero che ha tradito il Vangelo e che, per sorpresina dello Spirito Santo, e' stato scoperto solo dai gesuiti duemila anni dopo, allorquando hanno collaborato, con i protestanti, a "modernizzare" la Chiesa dall'interno e a guidarla dal 2013 in poi.

    Bergoglio non è papa nche perché manipola arbitrariamente il Vangelo del Padrone della vigna, perché non teme e quasi auspica lo scisma, perché con le sue parole genera confusione e ambiguità, perché crede al progressismo dottrinale.

    Bergoglio non è un vero papa.
    E infatti e' il primo papa che governa con un altro papa, che a sua volta si è stranamente dimesso, ma conservando il munus Petrino.

    Ed è il primo papa lodato e sostenuto apertamente dal potere mediatico della sinistra, nemica acerrima che si è sempre stracciata le vesti ogni volta che i papi parlavano) e dai massoni, emici acerrimi di sempre, che hanno dichiarato con soddisfazione, il giorno stesso della sua elezione, che 'da ora in poi la Chiesa non sarà più la stessa'.
    E non ditemi che tutto ciò non ha un qualcosa di apocalittico.

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  14. @Messaggi precedenti sull'argomento

    https://www.maurizioblondet.it/nasa-cambiamenti-climatici-causati-da-variata-orbita-terrestre-e-inclinazione-assiale/

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  15. È controproducente contrastare l'AGW riferendosi ad articoli scientifici vecchi. Vecchi non vuol dire necessariamente obsoleti, ma fatelo capire all'interlocutore. E poi, in realtà, le cose sono molto più complesse dei semplici moti planetari: c'entrano probabilmente i cicli solari, gli effetti sulla schermatura dei raggi cosmici e la conseguente influenza sulle formazioni di nubi (il vapore acqueo è il primo gas "serra" in atmosfera). Sui meccanismi di formazione delle nubi si sa pochissimo. È anche controproducente affermare che ognuna di queste cose sia _certamente_ una spiegazione alternativa alla CO2 antropogenica: al momento attuale, in questo dibattito bisogna contrapporre dubbi a false certezze.

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