Non sono né allarmista e meno ancora complottista. Anzi d’abitudine sono ottimista e vedo sempre in positivo.
Ora, viceversa, sono seriamente preoccupato dall’attuale regime – perché di regime ormai si tratta – che mostra apertamente il suo volto truce ed oppressivo.
È difficile indicare tutti i “segni” della attuale deriva antidemocratica e illiberale.
Basta riflettere sul progetto di tassare i prelievi bancari e cioè tassare il nostro denaro che è già al netto di tante e diverse tasse ferocissime. Si dice che questo serve come strumento antievasione. Non è assolutamente vero. L’evasione la si fa e la si deve combattere in altro modo. Questa nuova e ignobile misura è una spudorata misura di controllo, di ricatto e di condizionamento per i cittadini [e segnatamente per le fasce più deboli]. Non ci si dimentichi quello che è accaduto in Grecia.
A questo si aggiungono le misure repressive adottate dalla cosiddetta “rete”. Mi riferisco ai “social”. Il regime si è reso conto della loro pervasività e di quanto essi contrastino efficacemente l’asservimento della stampa e delle reti televisive. Il popolo non deve sapere i misfatti che si compiono, le ingiustizie sociali, la svendita della nostra economia, della nostra indipendenza e della sovranità dello Stato.
I cani da guardia del regime non si fermeranno qua. Ora sono stati espulsi dai social alcuni movimenti politici sempre ammessi peraltro a partecipare ad ogni tipo di votazione; dunque legittimi sul piano costituzionale e conformi alle leggi ordinarie.
I guardiani del regime stringeranno sempre di più la loro morsa soffocante e ci saranno presto nuove vittime di questa vergognosa repressione: cittadini e associazioni.
Gli sbarchi dei clandestini africani sono ripresi in grande stile ma i mezzi di informazione hanno avuto l’“ordine” che non si deve parlare più della ripresa dell’invasione.
I mezzi d’informazione continuano a diffondere notizie false: quella soprattutto dell’accordo in sede di Unione europea della ripartizione dei clandestini. Non esiste nessun accordo. L’ipotesi sarebbe soltanto che la ripartizione riguarderebbe quelli che hanno diritto allo “status” di rifugiati che sono mediamente il 7% dei clandestini che arrivano in Italia. Il 93% rimarrà in Italia che diventerà veramente un immenso campo di raccolta di nuovi schiavi e di sbandati, molti dei quali si dedicheranno al crimine.
Quale sia il motivo di tutto ciò non lo so, ma è certo che si è in presenza della esecuzione consapevole da parte del governo di un progetto ben definito e sostenuto in modo martellante da un pampero argentino che il bellimbusto pugliese ha avuto la sfacciataggine e la tracotanza di incontrare in pendenza di incarico per la formazione del governo. Cosa si siano detti non lo so, ma è facile immaginarlo.
Niente più mi stupirebbe da questo occupante del Soglio di Pietro il quale, da ultimo, ha dichiarato che un eventuale scisma della Chiesa cattolica poco gliene importa; che chiama “cani” chi non la pensa come lui; che annuncia che la pur inesistente xenofobia in Italia sarà sconfitta da “invasioni potenti”.
Perché tutto questo sia accaduto lo spiegheranno forse i libri di storia che io non leggerò poiché farò ancora in tempo, per la mia età, a morire italiano e cattolico nonostante questo governo e nonostante questo Papa.
A fronte di questo progetto che sempre più sfacciatamente si porta avanti, vi è un aspetto positivo: i responsabili di tutto questo hanno paura, hanno una terribile paura.
Questa paura sarà la loro rovina perché noi siamo i testimoni e la causa del loro terrore. (Augusto Sinagra)
Se non tenessi famiglia, eliminerei le banche, ed userei solo il contante. Gli altri problemi sono più complessi includendo altri attori esterni. Quanto al biancovestito più che denunciare ai sordi e cercare di aprire gli occhi ai ciechi che, bontà loro, temono ancora di fare peccato a giudicare male ciò che lo è....non so che fare….
RispondiEliminaE' il siliconcinofascismo.
RispondiEliminaCardinale Koch vuole "graduale riconoscimento" dei ministri Protestanti
RispondiEliminahttps://gloria.tv/article/o2ArSk9eR6qo3KW9ueqExSTXk
https://www.google.com/amp/s/it.aleteia.org/2019/09/26/cosa-rischia-chi-insulta-offende-papa-su-social-network-facebook/amp/
RispondiEliminaGiulio Meotti:
RispondiEliminaSiamo alla pedofilia ideologica. Dopo la sedicenne Greta, il dodicenne Potito. Ieri in Italia hanno portato in piazza anche i bambini delle elementari. È una sorta di Bibbiano ecologista. Si tolgono i bambini alle proprie famiglie, alla propria cultura, alla propria infanzia, tramite la mobilitazione e la mitomania delle masse studiata da George L. Mosse. È puro fascismo.
Anonimo 13:55
RispondiEliminaAbbiamo già risposto:
Intanto attenzione a non confondere e falsificare la realtà eludendo le risposte e chiamando "insulto" o "attacco" o "essere contro" anche la critica più rispettosa e motivata... E poi
"Dire che Bergoglio è "eretico" non è diffamazione, come non lo è dire che è "apostata". La diffamazione e la calunnia sono "cattiverie gratuite" senza fondamento.
Per quanto riguarda questo papa è tutto ampiamente documentabile da sue omelie, da suoi discorsi pubblici, dai molti filmati della tv vaticana, da sue "encicliche" e da quelle che vengono definite "esortazioni apostoliche" (vedi Amoris Laetitia e quanto altro abbiamo visto ascoltato e letto successivamente).
Cercare di mettere un bavaglio "con la minaccia" agli oppositori scomodi, a chi (forte della Verità del Vangelo) contrasta apertamente "l'errore", è cosa assai più grave e pericolosa!"
Prendo spunto dal tema dell'articolo in questione, scusandomi vivamente per l'entrata "a gamba tesa", per proporre alcune mie riflessioni a tema apparse recentemente su Una Vox, precisamente:
RispondiEliminahttp://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3149_Catholicus_Chiesa_conciliare.html
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3170_Catholicus_Guardiani_della_rivoluzione.html
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3121_Catholicus_Dovere_ora_presente.html;
nella speranza di poter essere di aiuto e di sprone ad eventuali fratelli/sorelle ancora confusi ed incerti sul da farsi nell'ora presente. Pace e bene a tutti.
https://gloria.tv/article/mkyaySJhEhmr1JgZ8vWgmCMom
RispondiEliminaI Tedeschi creano "Chiesa" a loro immagine – Burke
La tedesca "Via Sinodale" è collegata "moltissimo" con il Sinodo per l'Amazzonia, ha detto il cardinale Burke a FirstThings.com (27 settembre).
Spiega Burke, che i proponenti del documento operativo del Sinodo per l'Amazzonia sono i tedeschi: questo testo è un "attacco diretto" alla Signoria di Cristo e "una apostasia" che dice: "Voi avete già le risposte e Cristo è solo una delle tante frisposte."
Inoltre, Burke preme perché si fermi la Via Sinodale tedesca "prima che si nuoccia ancor più ai fedeli", perché "non è affatto valida", " ed è praticamente fuori dalla Chiesa", un "tentativo di creare una chiesa a loro immagine e somiglianza".
La speranza di Burke oggi sta nel "rinnovamento liturgico tra i giovani", perché molti giovani sacerdoti e seminaristi "non si bevono questa rivoluzione" e sono attirati dalla liturgia latina.
https://www.firstthings.com/web-exclusives/2019/09/a-german-attack-on-christs-lordship
RispondiEliminaSpigolature
-- Continuare a dire che la presente, ipocrita repressione attuata dal "regime", tra l'altro modbilitando i minori per la c.d. battaglia ecologica, è "puro fascismo" fa solo
confondere le acque. Non si vede cosa c'entri il fascismo in tutto ciò. Si continuano
ad usare categorie obsolete, create tra l'altro dal politicamente corretto.
Il fascismo autentico, quello italiano, mobilitava la gioventù ma a fini patriottici da un lato e per farle fare sport ed educarla dall'altro. Certo, c'era molta retorica nazionalista. Ma venivano insegnati anche valori positivi: il patriottismo, il senso dell'onore, la disciplina, il rispetto dell'autorità, dei genitori, etc. Si eccedeva forse nel senso degli ideali virili militari, comunque sempre meglio dei contro ideali odierni, che diseducano la gioventù promuovendone lo spirito di ribellione e i vizi. Al "legionario" giovane fascista si diceva che sopra di sé aveva: Dio e il Duce. Si nominava anche Dio (come oggi, appunto...). Smettiamo di tirare in ballo il fascismo per etichettare tutto ciò che non va. Creiamoci un linguaggio adatto alla nuova situazione.
-- La diffamazione del Papa. Esiste il reato di "offesa all'onore dei Capi di Stato esteri" (art. 297 cp), che colpisce con la reclusione da uno a tre anni "chiunque, nel territorio dello Stato [italiano, inclusi navi e aerei salvo non siano sotto una legge territoriale straniera] offende l'onore o il prestigio del Capo di Stato estero". Quindi l'eventuale offesa al Papa sarebbe a Capo dello Stato che è la Città del Vaticano, uno Stato sovrano a tutti gli effetti, è bene non dimenticarlo. Il codice penale non si interessa alle questioni religiose. Però se uno offende il Papa, ingiuriandolo per motivi religiosi, questa norma si potrebbe sempre applicare, essendo il capo dello Stato e della Religione cattolica inscindibilmente uniti nella sua persona. Bisogna pertanto evitare epiteti ingiuriosi nei confronti di Bergoglio ma anche un linguaggio di tipo offensivo. Meglio rivolgersi a lui sempre in modo neutro. La critica alla sua politica, se fatta in termini corretti per la forma, non rientra nella fattispecie del Codice.
(L'art. 278 cp punisce l'offesa all'onore e al prestigio del Presidene della Repubblica (da uno a cinque anni). Vi possono rientrare le offese, le pubbliche ingiurie al Presidente, come quella recente di un esponente leghista, che adesso, si legge, verrebbe sottoposto a procedimento penale. Anche nei confronti di Mattarella, pertanto, bisogna mantenere un linguaggio corretto. La critica alla sua politica non è del resto proibita, non costituisce reato). (Gesù del resto non ci ordina forse di non offendere mai nessuno?).
In rete ci sono ancora molti che mandano commenti solo per sfogare la propria bile, contando sull'anonimato, senza pensare che possono mettere nei guai l'amministratore del blog che li pubblicasse.
Sp
Leggo che una degli intellettuali organici al regime, la regista Archibugi, ha dichiarato di essere dalla parte di Bibbiano - e con ciò sostanzialmente ne approva le dinamiche perverse - con una motivazione precisa: e cioè che i figli non appartengono ai genitori ma allo Stato.
RispondiEliminaE dunque è così che si spiega quanto accade non solo a Bibbiano ma anche (perchè è consequenziale) nella scuola, nei servizi sociali, con i vaccini, con il gender, le nuove unioni omosex e le accuse di omofobia a chi critica le adozioni in quei contesti.
Dunque abbiamo la conferma di quanto abbiamo sempre denunciato dall'ennesima fonte di regime, una delle innumerevoli. Ma purtroppo dobbiamo anche constatare la resa di troppi genitori... perché il problema non nasce ora ma precede questa generazione...
L'articolo conclude:
RispondiElimina"....responsabili di tutto questo hanno paura, hanno una terribile paura. Questa paura sarà la loro rovina perché noi siamo i testimoni e la causa del loro terrore. (Augusto Sinagra)"
Non sarà la loro rovina, sarà la nostra.
Cercheranno di eliminare la causa di quella paura con le cattive.
E avendo il potere in mano, ci riusciranno, sia nella Chiesa che nello Stato.
Basti l'esempio dei giallo/rossi: per paura hanno sono passati sopra a tutto, hanno digerito il reciproco odio viscerale per stare ancora al potere.
Il loro collante cementizio è proprio la paura dell'"uomo nero, il fascista che vuole i pieni poteri e ci porta tutti sotto Putin".
Ogni nefandezza è giustificata dalla paura, che infatti alimentano sapientemente con menzogne di ogni tipo.
Idem nella Chiesa, per i disturbati e malati tradizionalisti.
Tiguardo agli uomini, è tutto più facile, perché non ci sono elezioni.
Ma contro di Lui nulla possono, anche se non lo temono più e si illudono di poter cambiare la sua Parola.
Bisogna stare molto attenti a quel che si scrive e si dice perché in questo paese la legge può essere o praticamente inesistente o ferocissima.Leggevo giorni addietro di un pusher mi pare senegalese ,richiedente asilo ovviamente, che nel mese di settembre era già stato arrestato quattro volte ed era regolarmente al suo posto di lavoro.Poi per un insulto su internet ci si può beccare una multa da 10.000 e più euri .Immaginate cosa vuol dire per uno che vive con un modesto stipendio .Si può mettere sotto accusa un ministro che cerca di impedire lo sbarco di clandestini ed al tempo stesso assolvere il capitano di una nave che entra a forza in un porto italiano e fa sbarcare gli stessi clandestini .Si può subire una caterva di guai se dici che molti zingari vivono commettendo reati ,a questo proposito puoi essere indagato e pesantemente multato per incitamento all'odio raziale ,e poi ci sono delle signore (zingare?) che hanno reso metropolitane e stazioni posti pericolosissimi e che non vengono arrestate perché sempre incinte .E' una situazione molto complicata e di non facile soluzione.Con certi governi si scatena l'inferno e gli avvisi di garanzia fioccano mentre altri vengono trattati quasi con disinteresse.Adesso un tribunale ha chiamato in causa Berlusconi per un reato commesso, non in prima persona , se non sbaglio il secolo scorso….
RispondiEliminaDECADENZA E CRISI DEL SACERDOZIO* NELL’ATTUALE CRISI DELLA CHIESA - P. CORNELIO FABRO
RispondiEliminahttp://pascendidominicigregis.blogspot.com/2019/09/decadenza-e-crisi-del-sacerdozio.html?m=1
Il NEO UMANESIMO ATEO DI FEUERBACH E LA NEO TEOLOGIA - P. CORNELIO FABRO
http://pascendidominicigregis.blogspot.com/2019/09/il-neo-umanesimo-ateo-di-feuerbach-e-la.html?m=1
IL RITORNO AL FONDAMENTO - P. CORNELIO FABRO
http://pascendidominicigregis.blogspot.com/2019/09/il-ritorno-al-fondamento-p-cornelio.html?m=1
Papa Francesco dà il via libera ad un nuovo commissariamento. Riguarda l'associazione internazionale di fedeli gli "Araldi del Vangelo", nati dal carisma di Plinio Correa de Oliveira. L'accusa? Tradizionalismo. Ma solo dai fuoriusciti. Eppure Benedetto XVI li aveva lodati come freno all'avanzata delle sette protestanti in Latinoamerica.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/commissariati-gli-araldi-lordine-che-frenava-le-sette
Sembra di assistere allo "sfalcio" dell'erba ( come in alto Adige), in questo caso allo sfalcio dei ceppi religiosi resistenti alla brezza della nuova primavera .
Simbolismo
La falce è l'attrezzo simbolicamente associato alla morte, spesso rappresentata con la falce e chiamata la grande falciatrice.
È almeno la seconda volta che SP parla in modo elogiativo del fascismo. In sede di moderazione o con opportuni commenti sarebbe opportuno intervenire.
RispondiEliminaIl fascismo oltretutto non è vero che è solo italiano. E comunque questi interventi senza Sua replica danno al sito un’aria “nostalgica”.
Cordiali saluti.
Paolo Montagnese
RispondiEliminaC'è un altro luogo comune da sfatare. Non si deve essere necessariamente fascisti per riconoscere alcune cose buone realizzate in Italia negli anni del fascismo.
«Un uomo in ginocchio è più potente del mondo. È un baluardo inespugnabile contro l’ateismo e la follia degli uomini. Un uomo in ginocchio fa tremare l'orgoglio di Satana. Tutti voi che, agli occhi degli uomini, siete senza potere e influenza, ma che sapete rimanere in ginocchio davanti a Dio, non abbiate paura di coloro che vogliono intimidirvi».
RispondiEliminaCard. R. Sarah
Qualcuno può spiegarmi come mai molto spesso alcuni Papi hanno sciolto l'ordine dei Gesuiti?????, come mai molti Papi e la Santa Chiesa ha sempre combattuto alcune frange del Gesuitismo, ed oggi ci ritroviamo proprio che siamo di nuovo daccapo col gesuitismo.... guardate e analizzate...... si il concilio è stato il vero disastro, il vero apristrada della rivoluzione della Chiesa, ma sempre loro a fare un grande disastro.....
RispondiEliminaAnche in Cina oggi, nonostante un regime persecutorio, accadono cose positive: gran parte del popolo si arrabatta a difendere la sua dignità, si costruiscono ponti, strade e aeroporti etc. Questo, penso che anche Lei sia d’accordo, non diminuisce le responsabilità morali e politiche dei leaders cinesi.
RispondiEliminaIdem per l’Italia: le responsabilità del regime non si attutiscono per “i treni in orario” o i provvedimenti in materia di previdenza, sicurezza sul lavoro etc. Questi elementi non sono lo specifico del fascismo, sono il portato di una evoluzione sociale in marcia e riferibile eventualmente più alla Rerum Novarum di Leone XIII.
Lo specifico del fascismo è la strumentalizzazione delle istituzioni e la creazione di burocrazie parallele con lo svuotamento della democrazia rappresentativa.
Che questo si sia prodotto anche in risposta alla analoga operazione in atto da sinistra sull’esempio sovietico non sposta il giudizio morale e politico.
Questo (strumentalizzazione delle istituzioni, burocrazie parallele ,annullamento della democrazia parlamentare) è esattamente quello che stanno facendo i democratici liberal che perciò sono fascisti.
Anche gli interessi serviti nelle due operazioni ( di ieri e di oggi) sono sovrapponibili salvo le diverse dimensioni ( ieri nazionali – oggi sovranazionali).
Comunque la ringrazio di aver voluto esternare le Sue convinzioni. La chiarezza è utile per tutti.
Cordiali saluti.
Paolo Montagnese
Come è bene iniziare ad individuare l'irreggimentazione di tipo fascista quale, ad esempio, è stata la manifestazione di Greta con giustificazione nazional-globale del ministro dell'istruzione italiano.
RispondiEliminaMontagnese, faccio notare che SP non difendeva il fascismo (e pur lodevoli opere pubbliche) ma ricordava la promozione di alcuni valori oggi disprezzati oltre che spariti.
RispondiEliminaDunque nessuna nostalgia. Inoltre non mi pare si imponga il giudizio morale quando si riconoscono semplicemente quei valori nella loro virtù intrinseca che nulla ha a che fare con le degenerazioni ideologiche fasciste o altro che siano e dalle quali ovviamente prendiamo le distanze.
Ripeto: nessuna nostalgia per il fascismo ma per quei valori sopra ricordati nella loro oggettiva virtù instrinseca e non nelle degenerazioni ideologiche
RispondiEliminaChe 9/10 confondano inquinamento e riscaldamento e che il rimanente 1/10 metta per assioma in relazione i due fenomeni, senza alcuna consapevolezza della complessità del discorso e delle variabili che implica, fa davvero pensare. Anche il fatto che non si sia organizzato nessuno sciopero *contro* i prodotti inquinanti. Anche di una settimana sola. O addirittura di un giorno. Dal cibo-spazzatura ai telefonini alle plastiche di cui siamo ricoperti, dentro e fuori. Eh no. Protestare saltando qualche ora di scuola è una cosa. Smettere di consumare è un'altra. Mica facile rinunciare a quello che piace, anche se "la nostra casa va in fiamme". No? Insomma: è stata solo una manifestazione *pro* Greta e dunque a vantaggio di chi la manovra. Il trucco è semplice: quando cambierà registro e ci dirà che dovremo fare meno figli o accettare orde di clandestini per raffreddare un po' l'Africa, non avremo altro da fare che darle ragione. Adesso che ci siamo abituati: la bambina ha sempre ragione, no? Altrimenti mica l'avrebbero chiamata all'ONU. Logico, vero? Per inciso: guardate che ci stanno già lavorando. Per adesso siamo alla fase facile (abbiamo già un'intera generazione convinta): "essere gay è bello". Lo dice Greta!
RispondiEliminaA breve vedremo un passettino in avanti. Vogliamo scommettere?
Alessandro Benigni su Fb
Insospettabili (si fa per dire) alleati...
RispondiEliminahttps://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/italiani-aprite-le-vostre-case-ai-migranti-ora-la-chiesa-vuole-pure-che-li-sfamiamo-131156/
Alessandro Benigni
La strumentalizzazione dei valori è un classico strumento di comunicazione dei regimi totalitari. Quindi nel ventennio non vennero promossi in senso proprio ma utilizzati per propaganda. I “valori” che Lei richiama non avrebbero potuto sostenere una dittatura.
RispondiEliminaAnalogamente, ad es., la “pace universale” è stato ed è un “valore” utilizzato strumentalmente da Lenin a Stalin fino ai cattolici progressisti odierni.
Cordiali saluti.
Paolo Montagnese
Montagnese,
RispondiEliminavogliamo continuare a non capirci?
E che forse ignoriamo che i regimi strumentalizzano i valori (o i disvalori come avviene oggi)?
Non abbiamo fatto apologia di regime, ma apologia di valori, che tra l'altro all'epoca di quel regume facevano presa in un tessuto sociale non ancora scristianizzato. Valori che in ogni caso non vanno mai "inculcati" ma promossi e testimoniati.
Il fascismo ormai è storia , storia poco nota perché praticamente a scuola non si studia o se si studia se ne dà una versione limitata e grottesca . In questi anni del fascismo ne parlano tanto e quasi sempre a sproposito i comunisti che definiscono fascisti tutti i loro avversari. Gli anticomunisti sono naturalmente fascisti ma se diventano funzionali alla politica della sinistra ,come per incanto diventano politici rispettabili e sinceri democratici.Il fascismo è finito da 74 anni ma ancora si svolgono ,specialmente in Italia, manifestazioni antifasciste da parte di studenti i cui nonni e bisnonni sono stati per la stragrande maggioranza fascisti convinti e fanatici più o meno quanto i loro nipotini antifascisti.Però dopo tanto tempo possibile che non si riesca ad avere una visiona meno manichea di quel periodo storico?
RispondiEliminaNella mia famiglia le credenze religiose e politiche di ogni colore e grado sono state sempre presenti. In genere proprio in famiglia non si parlava mai né di religione, né di politica, tranne l'estate quando d'abitudine ci si ritrovava con gli altri rami delle famiglie di provenienza. Gli scontri mortali avvenivano alla fine del pranzo domenicale, liti furibonde, visi paonazzi, qualcuno nella foga si alzava in piedi e si sporgeva sul tavolo gridando al suo interlocutore e/o interlocutrice in faccia tutte le verità scomode, già dette l'anno precedente. I bambini naturalmente presenti, ammutoliti ma, attentissimi allo svolgimento del duello. Quando le batterie si erano scaricate, caffè e 'goccetto' bevuti, sfiniti, si puliva la cucina, il soggiorno, eppoi la meritata pennicchella per grandi e piccoli. A dire il vero non ne fui mai traumatizzata, nè questi confronti familiari ebbero mai alcuna conseguenza nella nostra vita. Gli adulti si aiutavano tra loro e i bambini erano curati dagli adulti come fossero i genitori di ognuno. Quando fui all'università non presi tanto sul serio tutte le urlanti manifestazioni, nè mi identificai con questa o quella parte, me ne tenni però spontaneamente appartata perché sapevo che lì non erano presenti quei legami fondamentali di rispetto e di amore capaci di arginare i confronti più accesi.
RispondiElimina«Con la fondazione dell’Unione Europea si è prodotta la cessione delle sovranità nazionali dei popoli: le quali non sono state recuperate a un più alto livello, ossia come nuova sovranità del popolo europeo unificato . Sono, invece, state cedute a un ente privato, post-nazionale e non democraticamente eletto, rispondente al nome di Banca Centrale Europea (BCE), un soggetto sovrano, extra-nazionale, privato e sottratto anche alle procedure della democrazia elettiva . In altri termini, il governo di Roma e quello di Parigi, quello di Madrid e quello di Berlino, hanno ceduto la propria sovranità, anzitutto quella monetaria, a una società privata, la BCE, emanazione diretta della classe globocratica dominante. Quest’ultima, grazie al suo monopolio dei mezzi di informazione, è altresì riuscita a fare in modo che ciò, nell’immaginario collettivo, coincidesse con la “democrazia” e che, di conseguenza, ogni movimento orientato al recupero della sovranità nazionale fosse aprioricamente delegittimato come antidemocratico e parafascista, nell’apice dell’inversione orwelliana tra parole e cose».
RispondiEliminaDiego Fusaro
Bergoglio e il DISASTRO delle finanze vaticane:
RispondiEliminahttps://apostatisidiventa.blogspot.com/2019/09/a-destra-e-manca-sopra-e-sotto.html?m=1
La censura di regime, la persecuzione ideologica, la propaganda capillare, la menzogna spudorata e ripetuta, la proiezione di ogni male e vizio sul nemico politico,, l’irregimentazione delle masse, ad iniziare da quelle giovanili, i figli “proprietà” dello Stato, ecc., non sono fasciste, sono semmai giacobine e marxiste-leniniste.
RispondiEliminaCominciamo ad usare noi per primi, e a chiedere ai giornalisti di riferimento di farlo, questi termini, e particolarmente il secondo, e avremo più ragione e meno dovremo difenderci dagli ”antifascisti in servizio permanente effettivo” che ormai pullulano in ogni blog o pagina FB non allineata al Pensiero Unico, che non è altro che la versione aggiornata e corretta del buon vecchio marxismo. E paesi comunisti ce ne sono ancora parecchi nel mondo, mentre l’Occidente è ormai in preda ad un marxismo culturale galoppante.
In fondo il Comunismo ed i suoi adepti sono stati scomunicati, altri no...
Lo volevo scrivere io, Rr. Mi hai preceduta. Chiamiamo le cose col loro nome....
RispondiEliminaDel resto quello che alcuni commentatori sottolineano è che l'epiteto di fascista, a mo' di insulto accusa di totalitarismo, viene da parte di chi ha innestato un totalitarismo ben peggiore propugnando aspetti diversi di una malintesa libertà...
In occasione del 1° ottobre, data della fondazione della Repubblica popolare cinese, alla chiesa cattolica e le confessioni protestanti, “è stato ordinato” di esporre la bandiera rossa davanti all’altare, come segno di gratitudine per il contributo del Partito comunista all’armonia fra le religioni..
RispondiEliminaMa i vecchi che ricordano la persecuzione di questi 70 anni, sono più freddi e realisti: loro stessi ricordano l’entusiasmo per la nuova repubblica, trasformatosi in poco tempo in un incubo che dura ancora oggi. Ma proprio la loro persecuzione è stata una profezia. Quanto da essi subito, l’hanno poi subito i “nemici” di Mao, i democratici “nemici” di Deng; i giovani di Tiananmen; i contadini, gli operai e i dissidenti attuali. La persecuzione contro i cattolici, e le altre religioni è avvenuta subito all’indomani della proclamazione della Rpc. Fin dall’inizio, infatti, il maoismo si propone in modo programmatico di distruggere ogni religione come superstizione, o assorbirla come strumento di governo, controllata da organizzazioni alle dipendenze del Partito. Così, da subito, personalità delle Chiese che lavoravano per il popolo – e che all’inizio avevano perfino guardato con simpatia l’arrivo dei comunisti – si trovano a resistere alla divinizzazione e all’assolutismo del potere, salvaguardando la libertà della propria coscienza.
La prima resistenza alla supremazia del Partito è stata quella di coloro che non hanno accettato di sottomettere la fede alle voglie del Partito, ma sono rimasti devoti a un Figlio di Dio superiore al “dio” Mao. Fra questi vale la pena ricordare la grande testimonianza offerta da vescovi come Ignazio Gong Pinmei di Shanghai (v. foto), Domenico Tang Yiming di Guangzhou, Giuseppe Fan Xueyan di Baoding. Tutti loro hanno passato decine di anni nei campi di lavoro forzato. L’ultimo è morto sotto le torture nel 1992.
Con la Rivoluzione Culturale (1966-1976) si compie l’opera di distruzione: monasteri svuotati e distrutti; chiese trasformate in fabbriche o magazzini; vescovi, preti, fedeli uccisi o mandati ai lavori forzati. Dal ’66 al ’76 tutta la Chiesa cinese, ufficiale e non ufficiale, è una chiesa di martiri. Il Partito proclama che le religioni sono ormai “abolite”.
Alla fine degli anni ’70, con le politiche liberali di Deng Xiaoping, e per migliorare l’immagine della Cina all’estero, alcune chiese vengono riaperte e molti preti e vescovi tornano liberi dalla prigione e dal lager. Ma ancora una volta si pone per loro una scelta: o accettare uno stretto controllo statale della liturgia e della pastorale, o svolgere le proprie attività in modo sotterraneo, di nascosto. Per sfuggire al controllo, molti di essi costituiscono strutture parallele a quelle della chiesa ufficiale: abitazioni usate come chiese, seminari, cappelle.Vale la pena ricordare anche che “grazie” alle persecuzioni comuniste i cattolici sono più che quadruplicati negli ultimi 70 anni. Nel ’49 erano poco più di 3 milioni; oggi, cattolici sotterranei e ufficiali, sempre più riconciliati, sono più di 12 milioni e vi sono circa 100mila nuovi battezzati (adulti) ogni anno. Preghiamo per la Chiesa cattolica romana in Cina perché stia ben ancorata alla sede di Pietro.
RispondiEliminaMa chi si offende se solo si ricordano alcuni aspetti positivi del fascismo, l'ha
letto De Felice?
La soluzione della grave "questione romana" per esempio, che pose fine al contrasto tra
Stato e Chiesa eredità velenosa del Risorgimento. Non fu Pio XI a dire: "Dobbiamo esser
grati alla Provvidenza che ci ha mandato quest'uomo (Mussolini) non legato agli schemi
mentali liberali"? Ho citato a memoria: non legato allo schema "libera Chiesa in libero Stato", che non contemplava una restaurazione del potere temporale nemmeno nella forma di una piccola Città-Stato adatta ai bisogni della Chiesa (la Chiesa era vista come un'organizzazione privata, libera di organizzarsi a piacere).
Dire poi che la politica sociale del fascismo sarebbe stato ripresa o ispirata dalle encicliche sociali dei Papi mi sembra quanto meno azzardato: il corporativismo, sul piano teorico, ebbe un'elaborazione di tutto rispetto, basti pensare a personalità come Volpicelli o Ugo Spirito.
Irrita la continuata riproposizione dello stereotipo antifascista da parte di chi? dei difensori di una democrazia corrotta come la nostra, parte della corruzione dell'intero Occidente "democratico" attuale. Le leggi infami sul divorzio, l'aborto, le unioni (in)civili anche omosessuali, le hanno fatte le sinistre con l'appoggio convinto dei democristiani di ieri e di oggi. Ne sono stati correi i cattolici. Non le ha fatte Mussolini. Tanto per chiarire. Da questo punto di vista, la "bieca dittatura" era un regime molto più sano. Lo era, anche perché più sana era in generale la società italiana del tempo, la Chiesa visibile non si era ancora venduta l'anima.
Applicare l'etichetta di "fasciste" a mobilitazioni di massa e demonizzazioni di massa, tipiche del comunismo (e prima del giacobinismo)e oggi dello strapotere mediatico-mondialista (vedi sopra), è del tutto sbagliato, storicamente.
In Italia poi chi non voleva andare al "Sabato fascista", non ci andava. Il modo lo trovava.
Gli errori gravi di Mussolini sono stati due: la svolta "imperiale" e le leggi razziali. Avrebbe dovuto poi attenuare la dittatura, come gli consigliava Balbo.
Alcuni studi hanno messo in rilievo come l'ultimo Mussolini, nella RSI, pensasse ad un Stato sul tipo della Repubblica presidenziale mentre la Carta fondante della RSI rinunciava all'espansione coloniale (l'impero, allora?). Ma troppo tardi.
SP
Ottimo SP però devo specificare in merito al commento precedente che Bergoglio è sì capo di uno stato estero, seppure la polizia italiana sia abbondante al suo servizio con volanti e metal detector in piazza san Pietro, però quello stato è deputato ad un capo di stato cattolico, il che egli non è, quindi usurpa un luogo che non gli appartiene dato che ha contestato persino il dogma dell'Immacolata Concezione. Quindi educatamente invitiamo a mandarlo in luoghi a lui adatti. Per Mattarella invece il problema si pone in termini diversi, con l ' " emerito" Napolitano. Tempo di emeriti i nostri finali.
RispondiElimina
RispondiEliminaLa polizia italiana al servizio del Papa con volanti in Piazza S. Pietro etc
All'inizio della piazza c'è per terra il segno che indica l'inizio dello SCV. Mi sembra che i mezzi della polizia siano stazionati al di qua. Ma c'è piena collaborazione fra i due Stati ed è comunque previsto, se non erro, che la polizia possa intervenire anche nel territorio dello SCV ma solo su richiesta delle autorità di quest'ultimo. Del resto gli Svizzeri del Papa non sono un corpo meramente folkloristico. Sono addestrati anche a tecniche di antiguerriglia o antiterrorismo. Devono andare periodicamente a sparare da qualche parte e credo vadano al poligono di tiro della nostra polizia.
Circa "l'usurpazione" del luogo da parte del presente e regnante, allo stato è puramente spirituale e non incide sui rapporti giuridici. Le questioni religiose, comunque, non riguardano lo Stato italiano, non sono di sua competenza né incidono sui rapporti con la S. Sede. Naturalmente, questo accade perché lo Stato è laico e si disinteressa della religione. Come notava Amerio, nei secoli passati, quando i governanti erano cattolici, infastidivano sì la Chiesa con la pretesa di intromettersi sei suoi affari (nomine di vescovi, elezioni papali) ma lo facevano anche perché preoccupati della qualità religiosa dei candidati, non era solo una questione di potere (anche se a volte solo di quello si trattava).
La restaurazione di un potere temporale a pieno titolo, dal punto di vista della sovranità, è stata un fatto importante. I Patti Lateranensi hanno retto sorprendentemente bene alle tempeste della storia, finora, e speriamo che reggano anche in futuro, nonostante il loro annacquamento (per certi aspetti) al tempo di Casaroli e Craxi. I "tradizionalisti" cattolici non ne parlano mai o ne parlano male. A loro dispiacciono. Forse la pensano come Maurras, il quale all'epoca li disapprovò perché gli sembrava che la Chiesa si fosse messa sotto la protezione dello Stato italiano, venendo di fatto a perdere la sua libertà d'azione. Assurdità belle e buone. Mussolini non era Filipppo il Bello. Si sa che ai tradizionalisti francesi piacerebbe un VAticano protetto da una bella guarnigione francese, come ai bei tempi della monarchia o del II impero.
Pio XI fu ben soddisfatto dell'accordo. Mussolini versò anche 700 milioni in contanti e un miliardo di lire in titoli, come rimborso per i guasti risorgimentali, certo inferiore al valore dei beni perduti, comunque una bella sommetta, all'epoca.
Era lo Stato italiano che, con la pace religiosa, veniva a godere della protezione della Chiesa, spiritualmente parlando. L"autorità ecclesiastica si era anche accorta che non tutto il male vien per nuocere, la perdita del temporale rappresentava pur sempre il venir meno di una "soma estrinseca", come dice Amerio, piena di problemi e fonte di molti guai, come si vede dalla storia trascorsa. Una "soma" che aveva finito con il limitare la libertà della Chiesa, costretta a mendicare l'aiuto delle grandi potenze per mantenerla e a subirne sempre i ricatti.
Sp
A noi alle 7 di mattina al metal detector sotto il colonnato alla fine del recinto di percorso la perquisizione è avvenuta da parte della polizia italiana, il che non trovo accettabile come cittadina pagante le tasse allo stato italiano. Ed in altra occasione è stato l'esercito italiano in zona esterna alla piazza per l'accesso controllato alla stessa. I mezzi della polizia circolavano continuamente intorno alla piazza a cui non si accedeva che a piedi per mezzo delle gabbie di recinzione, per quanto visto. Se lo stato fosse veramente laico nei confronti di questa occupazione "spirituale" molto materiale e se ne disinteressasse veramente queste cose non potrebbero avvenire. Quindi servitù dello stato italiano all'occupante vaticano: occupante in quanto non cattolico ed il non cattolico non ha diritto a dirsi cattolico: si dica non cattolico e stia pure con la servitù che vuole, non con le tasche degli italiani che si suicidano senza soldi, si abbia il coraggio della decenza. Uguale problema si pone nelle parrocchie: si chiede molto poco, di parlar chiaro e darsi altri nomi quali spiritualmente sono, gnostici, protestanti luterani, calvinisti, atei. Di guardie svizzere ne vidi una sola, sita come vedetta al lato dell'uscita, senza transenne quella. Non amo gli estremi rossi o neri, che coincidono nel fatto, ma non amo neppure la difesa di un'autorità spirituale inesistente coi soldi degli italiani. Inoltre un doppio stemma è posto a santa Maria degli Angeli (papale di Ratzinger e papale di Bergoglio, a dx e sx) ed all'entrata della Chiesa la statua di Lucifero trionfante con tanto di dedica dell'artista: chi fa queste cose non ha nulla di materiale con il cattolicesimo, oltre ad essersi pervertito spiritualmente.
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RispondiEliminaMa tutto questo non ha a che vedere con lo Stato italiano. Tutti i controlli che
vengono effettuati si svolgono all'insegna dei Patti Lateranensi. Sono necessari anche per prevenire atti terroristici. Il Vaticano i soldi per un ampio apparato di controllo con i metal detector etc non ce l'ha. Qualche esaltato potrebbe oggi entrare in S. Pietro con una bomba, di questi tempi non ci sarebbe da stupirsi. Se i controlli di polizia avvengono anche in territorio vaticano, ciò avviene con l'accordo o su richiesta dello SCV.
I problemi spirituali e religiosi del clero e dei cattolici non riguardano comunque lo Stato italiano, in quanto tale. Anche se lo Stato fosse cattolico e non laico, dovrebbe sempre garantire al Papato un suo piccolo Stato indipendente, come oggi, e contribuire alla sua sicurezza esterna.
La nozione di "occupante vaticano" perché papato afflitto da eresie (dai tempi del Concilio bisogna dire allora, non solo da quelli di Bergoglio) non è chiara. L'eresia non fa venir meno la sovranità territoriale della S. Sede sul suo Stato. Può costringere un domani il Papa eretico alle dimissioni, se non si ritratta, ma non far venir meno la sovranità territoriale al Papato, in quanto istituzione temporale. L'eresia non riguarda poi il temporale ma solo lo spirituale. Concerne le verità sulla fede e i costumi.
Mi sembra che il linguaggio mio sia sì sì nono, il suo è contorto. Se "i problemi spirituali e religiosi del clero e dei cattolici non riguardano comunque lo stato italiano" (trascrivo da lei ) neppure i soldi degli italiani devono riguardare, ancor meno su richiesta SCV. Libero stato in libera chiesa si applichi, parole dell'occupante Bergoglio. Se a lei poco importa un papato cattolico o pagano, ai cattolici importa: uno che non è cattolico NON HA DIRITTO di stare lì, se ne vada o venga cacciato magari coi "bastoni del popolo" citati da Bergoglio. Il diritto di stare in uno stato cattolico come Capo cattolico lo si ha a condizione di esserlo, altrimenti NON si ha diritto. In alternativa dichiari di essere pagano almeno, ed i cattolici decideranno, far finta di essere ciò che si è dimostrato di non essere (cattolico) non serve né davanti a Dio né davanti ai cattolici. QUELLO STATO é DEI CATTOLICI, non dei protestanti né dei pagani. I patti valgono solo con QUELLA condizione, altrimenti mancano le condizioni. Non valgono neppure i patti.
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RispondiEliminaLei confonde il piano religioso con quello giuridico, la persona del papa con il
papato in quanto istituzione, la diversa competenza di due istituzioni diverse,
quali lo Stato e la Chiesa, che entrano in rapporto solo come soggetti del diritto internazionale.
Perché il papa possa esser dichiarato occupante abusivo del Soglio occorre che
sia dichiarato da qualcuno eretico in senso formale, tra l'altro.
Non bastano le critiche e le denunce nostre.
Ciò può esser fatto solo da un'autorità ecclesiastica. Ci sono delle forme che vanno rispettate, per aversi le conseguenze giuridiche del caso. In ogni caso, i Trattati impegnano le istituzioni non gli individui, che passano mentre le istituzioni restano.
Bergoglio, comunque, fa ancora in tempo a salvarsi, dato che formalmente
non ha ancora approvato lo Instrumentum laboris sull'Amazzonia, anche se
è tutto farina del suo sacco.
I "soldi degli italiani" non c'entrano. La maggioranza degli italiani sicuramente approva, che i soldi spesi per la polizia includano anche gli spiccioli spesi per garantire dall'esterno la sicurezza dello Stato della Chiesa. Questo, come principio generale, a
prescindere dall'ortodossia del papa regnante.
Non perdiamo altro tempo in argomenti così capziosi, no?
Chiudo: la maggioranza degli italiani ha abbandonato la Chiesa e moltissimi chiedono lo sbattezzo per lo scandalo che constatano.Non mi risulta che neppure i pochi ancora frequentanti siano felici di pagare tasse per il vaticano. Gesù ha detto che il Suo Regno non è di questo mondo, quindi i seguaci di Cristo la pensano allo stesso modo, per cui del potere temporale non sanno che farsene quando manca il Potere spirituale. Il lato giuridico è PAPATO, STATO CATTOLICO con STATO ITALIANO. Nello stesso istante che lo stato vaticano non è cattolico giuridicamente manca della condizione dei Patti. Manca una delle due parti in causa. Possono chiedere ed imporsi altri che siano nella condizione di cattolici, la Chiesa cattolica , ma chi non è cattolico non ha alcun diritto. Basterebbe che lo dichiarasse la parte avversa anche, se non fosse collusa. Comunque solo un non credente o diversamente cattolico può occuparsi di potere temporale senza preoccuparsi del Potere spirituale che viene da Dio, assente.
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RispondiElimina"Nello stesso istante che lo stato vaticano non è cattolico giuridicamente manca della condizione dei Patti".
Chi lo stabilisce, in modo vincolante, che lo stato vaticano attuale "non è cattolico", lo Stato italiano?
O lo stabilisce lei?
"solo un non credente o diversamente cattolico può occuparsi di potere temporale senza preoccuparsi del Potere spirituale...assente"
Veramente, il discorso l'ha aperto chi criticava l'aiuto della polizia italiana alla sicurezza del Vaticano, da non darsi, per colpa delle eresie professate da Papa Francesco : tesi del tutto assurda, contraria ad ogni bon senso.
Il discorso, se condotto con rigore, verte su come il potere temporale e quello dello Stato entrano in rapporto, non su come noi individualmente concepiamo il potere temporale.
Immarcescibile poi la cattiva abitudine di entrare nel personale, dando giudizi sulla cattolicità presunta o meno della controparte
Titolo di un giornale governativo: “Arabia Saudita, principe bin Salman avverte i leader mondiali: “Intervenire contro Iran o prezzo petrolio salirà come mai prima d’ora”
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/bin-salman-disfatta-su-disfatta/
E' tutto molto divertente. Lo ammetto. Per chi è abituato all'inesauribile ricchezza dell'esperienza umana, e soprattutto per chi ha il dono della Fede, è tutto molto divertente. Un plauso, a questo punto, bisogna farlo. L'idea geniale è stata (qualche anno fa) mettere in circolazione, in sordina, idee affascinanti e false. S'è lavorato - gli ingegneri sociali e gli psicologi professionisti, s'intende - sugli istinti. Sulla pancia. E forse anche un po' più giù. In mezzo a qualcosa di vero (esca) hanno messo in giro un sacco di fesserie, quatti quatti, ed in tanti, in tantissimi hanno abboccato. E adesso sono ormai entrate in uso comune le etichette "negazionista", "complottista" et similia. Non è uno scherzo: è una mossa da scacco matto. Ormai tutti, perfino le menti più raffinate, temono l'etichetta. E - consapevolmente o meno - trovano il modo di spezzare una lancia per le balle del mainstream.
RispondiEliminaNon si contano i corto-circuiti della logica di base: storici dell'arte che ci dicono di tacere perché non siamo climatologi, matematici (in teoria abituati al rigore della dimostrazione formale) che ci illuminano sulla rilevanza assoluta del "consensus" tra gli scienziati. Addetti ai lavori che manco sanno qual è il valore reale del sistema "peer review" (ed h-index correlato). E tanto altro ancora. Pensate al caso della pupetta, il cui stato psichico è sotto gli occhi di tutti, devastata a tal punto di mettere in scena uno psicodramma di eccezionale gravità, in diretta, all'ONU. Chi si azzarda a dire qualcosa? Etichetta - a mo' di cane di Pavlov - assegnata in automatico: sessista, discriminante, senza rispetto per i malati di autismo, e poi negazionista (ecco il salto logico), complottista e giù a vanga e a badile, chi più ne ha più ne metta. E c'è ancora qualcuno che si chiede come mai non hanno messo un professore universitario a spiegarci che la nostra casa è in fiamme e bisogna fare qualcosa - bisogna che *noi* facciamo qualcosa (per esempio pagare un'ecotassa o cambiare macchina, indebitandoci per i prossimi trent'anni - mentre Cina e India costruiscono mega-centrali a carbone come se non ci fosse un domani? Cos'è: indiani e cinesi sono impazziti? O cetrulli?
Ma non è meraviglioso?
Dai mo', che il bello deve venire.
Alessandro Benigni su Fb
Cesare Sacchetti:
RispondiEliminaIn Gran Bretagna, il dottor Mackereth è stato licenziato perché si è rifiutato di definire come donna un trans. Se un medico fosse stato licenziato perché gay, a quest'ora tutti i media griderebbero allo scandalo. Non vola una mosca. La dittatura ormai è conclamata.