L’obiettivo ultimo dell’ideologia LGBT è quello di distruggere il cristianesimo

Così va il mondo... Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Nota del Traduttore: "Ho introdotto un apparato di note per rendere più familiare la questione legale in America. L'American Thinker, da cui è stato originariamente pubblicato l'articolo, è un blog di destra molto serio".

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10 settembre 2019 (American Thinker) — Recentemente, il quarterback [1] Drew Brees è stato brutalmente criticato per aver ‘osato’ apparire in un video esortando gli studenti cristiani a portare con sé le loro bibbie a scuola.

Il pretesto per l’attacco è stato il fatto che Brees ha supportato un progetto dell’associazione cristiana Focus on the Family, organizzazione che crede nella bibbia, e quindi anche nella visione biblica del matrimonio e della sessualità.

Si noti che Brees non ha detto assolutamente nulla che possa essere anche lontanamente interpretato come anti-LGBT. Al contrario, in passato ha persino partecipato a campagne pubblicitarie contro il bullismo proprio in favore delle comunità LGBT.

Ma la sua ‘colpa’ era duplice: quella di appartenere a un’associazione che i progressisti odiano e amano prendere di mira e quella ancor più grave di esortare i ragazzi a leggere la bibbia, libro che molti all’interno della comunità LGBT disprezzano. Secondo il punto di vista dei suoi critici, è bene fare campagna contro il bullismo nei confronti dei membri della comunità LGBT, ma il bullismo contro i cristiani non costituisce nessun problema.

Secondo i titoli della CNN, “Drew Brees afferma di non essere un sostenitore di un’organizzazione cristiana conservatrice dopo essere apparso in un video da essa realizzato”. Si è creata una notizia dal nulla, diffondendola a macchia d’olio. C’è voluta veramente una buona dose di coraggio per estendere l’incessante copertura mozzafiato sulle mappe dell’Alabama o del Mississippi col fine di portare avanti l’agenda anticristiana.

Per troppo tempo molti americani hanno frainteso i veri obiettivi della comunità LGBT, soprattutto quelli degli attivisti loro leader. La maggioranza degli americani ha sempre pensato che lo scopo di questo movimento fosse quello di rivendicare accettazione e tolleranza per gli omosessuali americani, obiettivo che pochi ritenevano discutibile.

Ma questo non è mai stato il loro vero obiettivo, bensì solo un passo intermedio. L’obiettivo finale è sempre stato quello di costringere gli americani a osannare e a inclinarsi di fronte all’agenda sempre più fitta del movimento LGBT mentre l’America veniva separata sempre di più dal suo retaggio giudeo-cristiano e dal suo sistema di valori morali. Il vero obiettivo è la distruzione del cristianesimo all’interno della società.

Si noti che in questo contesto gli aggressori sono sempre i progressisti. Anche se molti cristiani si rifiutano di osannare quanto ritengono essere peccato, nessuno di loro attacca o discrimina membri della comunità LGBT. La maggioranza dei cristiani non si occupa affatto di questo tema, ma allo stesso tempo non vuole essere obbligata a violare le proprie credenze religiose più profonde, fatto che li espone all’attacco. Dato che non osannano l’agenda LGBT, sono il nemico.

Lo spregevole Equality Act [2] di cui Taylor Swift [3] è un instancabile promotrice può essere interpretato all’interno di questo contesto. L’“uguaglianza” non c’entra niente; la proposta di legge mira a due obiettivi: quello di inserire l’orientamento sessuale nel Civil Rights Act [vedi nota n. 2, N.d.T] e di estendere in modo considerevole la definizione di “alloggio pubblico”. [4]

Si tratta di un attacco diretto al cristianesimo e ai credenti di alre confessioni religiose. La definizione estesa di “alloggio pubblico” includerà quasi certamente luoghi di culto cristiani e istituzioni cristiane: sono questi i veri obiettivi.

Le conseguenze negative sono devastanti. Le istituzioni apertamente cristiane saranno costrette a ospitare attività che ritengono peccaminose o espropriate. Immaginate scuole cristiane obbligate ad avere bagni che riflettano il sesso scelto da ogni alunno. Immaginate insegnanti cristiani costretti ad accettare e insegnare dozzine di “identità di genere” nelle loro lezioni all’interno di una scuola cristiana.

Se credete che i credenti che hanno obiezioni morali potranno opporsi a questo diktat, pensateci meglio. Il progetto di legge è stato formulato in modo da assicurare che non si tratti di un’opzione. Vi si legge: “Il Religious Freedom Restoration Act [5] del 1993 … non potrà costituire una fonte di rivendicazioni o essere una base di difesa legale contro gli articoli contemplati, o essere appellato per contrastare l’applicazione degli articoli contemplati”.

Questa parte del progetto di legge è il colpo di grazia che svela qual è l’obiettivo reale. Se e quando questa legge entrerà in vigore, un esercito di avvocati entrerà immediatamente in azione per attaccare i cristiani che credono nella bibbia. Tutto qui.

Prima che questo progetto di legge venisse approvato dalla Camera, dominata dai democratici [6], un certo numero di congressisti repubblicani [7] ha proposto emendamenti tanto per proteggere il settore della sanità come per prevenire le offese più gravi. Il quarto emendamento proponeva perciò che un fornitore di assistenza sanitaria non potesse essere obbligato ad accettare l’identità di genere professata da un minore d’età, che non si richiedesse alle donne di affrontare la competizione degli uomini in eventi sportivi, che i genitori avessero il diritto di essere coinvolti nelle cure mediche dei loro figli minorenni e che il Religious Freedom Restoration Act – che la proposta di legge rende nullo – fosse protetto. Ma queste proposte sono state respinte all’unanimità dai loro colleghi democratici, fatto che – ancora una volta – mostra qual è il vero obiettivo. I progressisti vedono in ognuno di questi abusi possibilità per ulteriori sviluppi.

La buona notizia è che finché i repubblicani saranno la maggioranza al Senato e deterranno la presidenza, questi abusi rimarranno sogni irrealizzabili. Ma se e quando i democratici otterranno il controllo del governo, diventeranno rapidamente legge.

Il movimento LGBT non si riterrà soddisfatto finché la cristianità non sarà completamente eliminata dalla sfera pubblica e non sarà criminalizzata. È per questo che fornai, fotografi, fioristi e proprietari di imprese cristiani vengono continuamente denunciati dietro i pretesti più ridicoli, in casi costruiti ad hoc e deliberatamente da attivisti estremisti che cercano un pretesto per distruggere ciò che odiano. E spesso ci riescono.

L’obiettivo è quello di sconfiggere in tribunale i proprietari di imprese cristiani o di indurli al fallimento per mezzo di processi legali. Il mero, oneroso processo amministrativo e legale è spesso un mezzo sufficiente per raggiungere l’obiettivo. L’intento dell’Equality Act è quello di codificare questi spregevoli atti anticristiani – che per il momento vengono messi in atto solo a livello locale e regionale – all’interno di una legge federale.

In ambito cristiano si ripete spesso il mantra secondo cui bisogna odiare il peccato ma amare il peccatore. Molti esponenti della sinistra adottano l’atteggiamento contrario e odiano con acrimonia quanti non condividono le loro idee o quanti non servono il loro stesso padrone.

Peraltro, anche l’islam ha norme molto rigide contro tutti gli elementi dell’agenda LGBT, ed è per questo che l’omosessualità è criminalizzata in molti paesi a maggioranza musulmana. Ma l’islam viene per lo più lasciato in pace per via dell’alleanza temporanea tra i progressisti e i musulmani in America [8], basata in gran parte su un folle intreccio di gerarchie di rivendicazioni e su uno spudorato antisemitismo.

Gli attivisti LGBT non si daranno pace finché ai leader religiosi cristiani ed ebrei non sarà proibito di leggere certi passi della Scrittura nei loro luoghi di culto, perché farlo sarà considerato un crimine di odio. Immaginate quando lo Stato costringerà i genitori ad accettare la “preferenza di genere” scelta dai loro figli pur di non correre il rischio che vengano loro sottratti.

E questi attivisti non avranno pace nemmeno finché le imprese possedute da cristiani, come la Chick-Fil-A [9], non cadranno nell’oblio. Questa settimana la Chick-Fil-A ha aperto il suo primo ristorante in Canada, fatto che ha suscitato acrimoniose proteste. Gli indignati e ironici manifestanti, ebbri di odio, hanno dichiarato che non permetteranno che la retorica dell’odio sia introdotta nella loro comunità. L’unico esempio di retorica che la Chick-Fil-A fa, in realtà, consiste solo nel chiedere col sorriso sulla bocca se il cliente vuole un’altra tazza di tè freddo. Mamma mia, che terribile espressione di odio! La Chick-Fil-A non discrimina i clienti in base al loro credo religioso o alle loro preferenze sessuali: il fatto che il proprietario e supervisore sia cristiano è sufficiente per i progressisti.

Dobbiamo opporci con forza contro l’intolleranza e l’odio della sinistra. Gli americani che non osannano e promuovono le peggiori perversioni sono dichiarati nemici da distruggere dalla mentalità così simile a quella di un alveare tipica dei progressisti. In questo momento, i loro fucili non sono puntati semplicemente contro Drew Brees, contro Focus on the Family o contro la Chick-Fil-A, ma contro il cristianesimo.

Fletch Daniels ha un blog all’indirizzo deplorabletouchdown.com e può essere seguito su Twitter con lo user name @fletchdaniels.

Pubblicato col permesso di American Thinker.
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Note del Traduttore:

[1] Nel football americano il quarterback è il giocatore più importante, quello che dà inizio a ogni azione e funge da regista nel gioco della sua squadra. Per fare un paragone un po’ improprio e per chi è versato nel calcio, lo si potrebbe paragonare a quel che è stato fino a poco tempo fa Francesco Totti per la Roma.

[2] L’Equality Act è una proposta di legge accolta dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti il 17 maggio 2019, che potrebbe in futuro consentire l’introduzione di emendamenti al Civil Rights Act (una legge statunitense del 1964, che dichiarò illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche in generale) per “proibire la discriminazione basata sul sesso, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, sulla gravidanza, sul parto o su condizioni mediche analoghe o basate su stereotipi vincolati al sesso”.

[3] Famosa cantante e compositrice americana, sostenitrice del movimento LGTB.

[4] Applicandolo alle aziende pubbliche e ai luoghi di culto a favore dei membri della comunità LGTB. 

[5] Legge sul ripristino della libertà religiosa
[6] Progressisti
[7] Conservatori

[8] E in tutto il mondo occidentale. Viene da dire che non è un caso, dato che entrambi – per utilizzare l’espressione dell’autore a proposito dell’odio progressista – servono lo stesso padrone 

[9] Importante catena di ristoranti con sede principale in Georgia.

[Traduzione per Chiesa e Post-Concilio di Antonio Marcantonio]