Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (6 novembre 2019) - L'arcivescovo Carlo Maria Viganò chiede la riconsacrazione della Basilica di San Pietro, alla luce di quelle che lui chiama "le spaventose profanazioni idolatriche" commesse tra le sue mura attraverso la venerazione della Statua della Pachamama.
Intervista concessa a Diane Montagna
Eccellenza, come caratterizzerebbe l'arco del resoconto sinodale? C'è un'immagine che la sintetizzi adeguatamente?
La nave della Chiesa è in piena tempesta. Per sedarla, i Successori degli Apostoli che hanno lasciato Gesù sulla riva e che non percepiscono più la Sua presenza, hanno iniziato a invocare la Pachamama!
Gesù ha profetizzato: "Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione....vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà" (Mt 24, 15; 21).
"L'abominio dei riti idolatrici è entrato nel santuario di Dio e ha dato origine a una nuova forma di apostasia i cui semi, già attivi da lungo tempo, ora crescono con rinnovato vigore ed efficacia". "Il processo della mutazione interna della fede, che ha avuto luogo nella Chiesa cattolica per diversi decenni, ha visto con questo Sinodo una drammatica accelerazione verso la fondazione di un nuovo credo, riassunto in un nuovo tipo di adorazione [cultus]. In nome dell'inculturazione, elementi pagani infestano il culto divino in modo da trasformarlo in un culto idolatrico".
Quale pensa sia la parte più preoccupante o problematica del documento finale del Sinodo per l'Amazzonia?
La strategia dell'intera operazione del Sinodo dell'Amazzonia è l'inganno, l'arma preferita del diavolo: dire mezze verità per raggiungere un fine perverso. Mancanza di sacerdoti: dicono quindi che è necessario aprirsi ai sacerdoti sposati e al diaconato femminile per distruggere il celibato, prima in Amazzonia e poi in tutta la Chiesa. In quale continente la prima evangelizzazione della Chiesa cattolica è mai stata realizzata da sacerdoti sposati? Le missioni in Africa, Asia e America Latina furono svolte principalmente dalla Chiesa latina, e solo in minima parte dalle Chiese orientali con clero sposato.
Il documento finale di questa assemblea vergognosamente manipolata, i cui programmi e risultati sono parte di un progetto non improvvisato, è una minaccia frontale all'edificio divino della Chiesa, attaccando la santità del sacerdozio cattolico e premendo per l'abolizione del celibato ecclesiastico e del diaconato femminile.
Cosa ha rivelato la vicenda della Pachamama? E cosa si dovrebbe fare in risposta?
Ad Abu Dhabi, Papa Francesco ha dichiarato per iscritto che Dio "vuole" tutte le religioni. Nonostante la correzione fraterna presentatagli di persona e per iscritto dal vescovo Atanasio Schneider [qui - qui - qui], papa Francesco ha ordinato che la sua dichiarazione eretica fosse insegnata nelle università pontificie e che fosse creata una Commissione speciale per diffondere questo grave errore dottrinale [qui].
Coerentemente con questa aberrante dottrina, non sorprende che il paganesimo e l'idolatria debbano essere inclusi anche tra le religioni volute da Dio. Il Papa ce lo ha mostrato e lo ha promosso personalmente, profanando i giardini vaticani [qui] e la Chiesa di Santa Maria in Traspontina [qui - qui], e profanando anche la Basilica di San Pietro [qui] e la Messa di chiusura del Sinodo col porre sull'altare della Confessione una idolatrica "pianta" strettamente collegata alla Pachamama.
Secondo la tradizione della Chiesa, la Chiesa di Santa Maria in Traspontina e la Basilica di San Pietro devono essere riconsacrate alla luce delle spaventose profanazioni idolatriche che vi sono state commesse.
La vicenda della Pachamama ha rivelato una palese e molto grave violazione del Primo Comandamento, nonché la deriva verso l'idolatria in una "Chiesa con un volto amazzonico". Quel rito svoltosi nel cuore del cristianesimo con la partecipazione di Bergoglio, assume il valore di un rito iniziatico della nuova religione. La venerazione della Pachamama è il frutto velenoso della "inculturazione" ad ogni costo e un'espressione fanatica di "Teologia india". Il Sinodo ha offerto una piattaforma di lancio per questa nuova chiesa sincretista e neopagana, dedicata al culto della Madre Terra, al mito naturalista del "buon selvaggio", e al rifiuto del modello occidentale e dello stile di vita delle società avanzate.
L'idolatria sigilla l'apostasia. È il frutto della negazione della vera fede. Nasce dalla sfiducia in Dio e degenera in protesta e ribellione. Padre Serafino Lanzetta ha recentemente affermato:
Adorare un idolo è adorare se stessi al posto di Dio. O meglio, è adorare l’anti-dio che seduce e separa da Dio, il diavolo, come si vede chiaramente dalle parole di Gesù al diavolo tentatore nel deserto (cf. Mt 4,8-10). L’uomo non può non adorare, deve però scegliere chi. Tollerando la presenza degli idoli – le Pachamama nel nostro contesto odierno – accanto alla fede, si dice che in fondo la religione è ciò che appaga i desideri dell’uomo. Gli idoli sono sempre avvincenti perché si adora ciò che si vuole e soprattutto non si hanno troppi grattacapi morali. Anzi, sono per lo più la sublimazione di tutti gli istinti umani. Il vero grattacapo però si ha quando la corruzione morale dilaga e infesta la Chiesa. Un “abbandono di Dio” all’impurità per essersi prostituiti ad altri dei, per aver scambiato la verità di Dio con la menzogna adorando e servendo le creature anziché il Creatore (cf. Rm 1, 24-25). Sembra proprio che San Paolo parli a noi uomini d’oggi. È il collasso dogmatico e morale la radice di questa triste parabola.
Non possiamo rimanere indifferenti agli atti idolatrici a cui abbiamo assistito e che ci hanno lasciati senza parole. Questi assalti contro la santità della nostra Madre Chiesa richiedono da parte nostra una giusta e generosa riparazione. È urgente riscoprire il significato della preghiera, della riparazione e della penitenza, del digiuno, dei "piccoli sacrifici, dei fioretti" e soprattutto dell'adorazione silenziosa e prolungata davanti al Santissimo Sacramento.
Preghiamo il Signore di tornare e parlare al cuore della sua Amata Sposa, riportandola a Sé nella grazia del suo primo e irrevocabile amore, dopo che ha fatto l'errore di arrendersi al mondo e alla sua prostituzione.
Cosa ci ha mostrato il Sinodo per l'Amazzonia sulla natura della "sinodalità"?
La Chiesa non è una democrazia. Il Sinodo dei vescovi, fin da quando Paolo VI lo ha istituto con il Motu Proprio Apostolica Sollicitudo il 15 settembre 1965, ha sempre affrontato i problemi riguardanti la Chiesa universale e ha concesso il diritto di partecipare ai vescovi che rappresentano tutte le conferenze episcopali in tutto il mondo. Il Sinodo per l'Amazzonia non ha rispettato questo criterio.
La Chiesa in Amazzonia ha certamente dei problemi importanti, che pertanto devono essere affrontati a livello locale. Per risolverli sarebbe stato sufficiente che i vescovi latinoamericani avessero seguito le raccomandazioni che papa Benedetto XVI aveva fatto loro in occasione della sua visita ad Aparecida nel 2007. Non lo hanno fatto. In effetti, per decenni molti di loro hanno permesso, se non incoraggiato, gli aderenti alla teologia della liberazione e alle ideologie di origine per lo più germanica, con i gesuiti in prima linea, a continuare a rifiutare di proclamare Cristo come unico Salvatore.
“Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci” (Mt 7:15). La situazione della Chiesa in Amazzonia è stata un fallimento, anche a causa dei nunzi apostolici in Brasile, come l'attuale Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, che ha proposto candidati per l'episcopato come quelli che abbiamo visto nel Sinodo. Tenendo un Sinodo a Roma, invece di tenerlo in loco, e invitando i vescovi scelti tra i più ciechi a guidare altri ciechi, non c'è forse il tentativo di esportare e diffondere la malattia nella Chiesa universale?
Papa Francesco usa la "sinodalità" in modo fortemente contraddittorio e per nulla sinodale! La "sinodalità" è uno dei "mantra" dell'attuale pontificato, la soluzione magica a tutti i problemi che riguardano la vita della Chiesa. La tanto acclamata "conversione sinodale" ha soppiantato la conversione a Cristo. Questo è precisamente il motivo per cui la "sinodalità" non è la soluzione ma il problema.
Inoltre, Papa Francesco sembra concepire la sinodalità come una strada a senso unico: attori, contenuto e risultati sono pianificati e diretti in modo mirato e inequivocabile. Di conseguenza, l'istituzione sinodale è seriamente delegittimata mentre è compromessa l'adesione dei fedeli.
Si ha anche l'impressione che la sinodalità venga presa e strumentalizzata per liberarsi della tradizione e da ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Come può esistere autentica sinodalità se è assente la fedeltà assoluta alla dottrina?
Parlando all'Angelus sull'assemblea recentemente conclusa, Francesco ha detto: "Abbiamo camminato guardandoci negli occhi e ascoltandoci con sincerità, senza nascondere le difficoltà". Queste parole parlano di una sinodalità esercitata dal basso, non da Cristo Signore né dall'ascolto della sua verità eterna. Riflettono una sinodalità sociologica e mondana che serve un progetto semplicemente umano, ideologico.
Ha qualche idea su come l'apparato mediatico vaticano ha gestito il sinodo? I critici dicono che ha perso ogni credibilità.
Durante il Sinodo abbiamo assistito a una gestione della comunicazione in stile sovietico, con l'imposizione di una "versione ufficiale" che non coincideva quasi mai con la realtà. Quando l'evidenza di bugie o ambiguità è portata alla luce da così tanti coraggiosi giornalisti è stata negata o denunciata la cospirazione.
Si sono stracciate le vesti, al punto di presentare una denuncia ufficiale, per il fatto che la dea madre Pachamama era stata gettata nel melmoso Tevere! [qui - qui] Poi ci sono stati i soliti epiteti: cattolici conservatori e fanatici, retrogradi che non credono nel dialogo, persone che ignorano la storia della Chiesa, secondo un editoriale pubblicato su Vatican News, completo di una citazione del cardinale John-Henry Newman, che era favorevole alle statue. Eppure la citazione di Newman, secondo cui gli elementi di origine pagana sono santificati dalla loro adozione nella Chiesa, testimonia non solo la malafede di chi l’ha usata, ma si ritorce contro di lui.
La citazione di Newman evidenzia infatti la sostanziale differenza tra la saggia pratica della Chiesa di Cristo e i metodi dell'apostasia modernista. In effetti, la Chiesa romana, che ha distrutto la tirannia degli idoli demoniaci (pensiamo alla demolizione dei templi di Apollo da parte di San Benedetto o della sacra quercia da parte di San Bonifacio) e ha stabilito il regno di Cristo, adotta forme di antica religione pagana e le battezza [dà significato teologico]. I nuovi modernisti, invece, che credono che Dio voglia positivamente la diversità delle religioni, si arrendono felicemente al sincretismo e all'idolatria.
La citazione di Newman evidenzia infatti la sostanziale differenza tra la saggia pratica della Chiesa di Cristo e i metodi dell'apostasia modernista. In effetti, la Chiesa romana, che ha distrutto la tirannia degli idoli demoniaci (pensiamo alla demolizione dei templi di Apollo da parte di San Benedetto o della sacra quercia da parte di San Bonifacio) e ha stabilito il regno di Cristo, adotta forme di antica religione pagana e le battezza [dà significato teologico]. I nuovi modernisti, invece, che credono che Dio voglia positivamente la diversità delle religioni, si arrendono felicemente al sincretismo e all'idolatria.
Cosa specificamente della Chiesa e della sua fede è stato messo a rischio o minacciato dal Sinodo amazzonico?
Il Sinodo dell'Amazzonia è parte di un processo che mira nient'altro che a cambiare la Chiesa. Il pontificato di Papa Francesco è costellato di atti sensazionali volti a minare dottrine, pratiche e strutture che fino ad ora sono state considerate consustanziali con la Chiesa cattolica. Lui stesso ha definito questo processo come un "cambio di paradigma", cioè una chiara rottura con la Chiesa che lo ha preceduto.
Con il Sinodo amazzonico, è emersa all'orizzonte l'utopia di una nuova chiesa tribalista ed ecologista. È il vecchio progetto di quel progressismo latinoamericano che era già stato affrontato da Giovanni Paolo II e dall'allora cardinale Ratzinger ma mai realmente sradicato - e ora è promosso dal vertice della gerarchia cattolica. Lo scopo di questo Sinodo è di avanzare verso la definitiva consacrazione della teologia della liberazione nella sua versione "verde" e "tribale".
Con questo Sinodo, come in altre occasioni, la Chiesa cattolica sembra essere allineata con le strategie che dominano la scena globalista e sono supportate da potenti forze e finanziamenti. Queste strategie sono radicalmente anti-umane e intrinsecamente anti-cristiane. L'agenda include anche la promozione dell'aborto, dell'ideologia di genere e dell'omosessualismo, e dogmatizza la teoria del riscaldamento globale antropogenico.
Per tutti noi cattolici, il paesaggio nella Santa Chiesa sta diventando sempre più scuro di giorno in giorno. L’attuale offensiva progressista lascia presagire una vera e propria rivoluzione, non solo nel modo in cui la Chiesa è intesa, ma anche nelle immagini apocalittiche che dà all'intero ordine mondiale. Con profonda tristezza, vediamo l’attuale pontificato segnato da fatti insoliti, comportamenti sconcertanti e dichiarazioni che contraddicono la dottrina tradizionale, e che seminano nelle anime un dubbio generale su cosa sia la Chiesa cattolica e quali siano i suoi autentici e immutabili principi. Sembra di essere nella morsa di un caos religioso di proporzioni gigantesche. Se questo piano satanico avrà successo, i cattolici che vi aderiscono cambieranno di fatto la religione, e l’immenso gregge di Nostro Signore Gesù Cristo sarà ridotto a una minoranza. Questa minoranza avrà probabilmente molto da soffrire. Ma sarà sostenuta dalla promessa di Nostro Signore che le porte dell’inferno non prevarranno contro la Chiesa, e con Lui vincerà nel Trionfo del Cuore Immacolato di Maria promesso dalla Madonna a Fatima
Cosa pensa che gli organizzatori del Sinodo abbiano realizzato dal loro punto di vista? Quali progressi hanno fatto nei loro progetti?
Gli organizzatori e i protagonisti del Sinodo hanno sicuramente raggiunto uno dei loro obiettivi: rendere la Chiesa più amazzonica e l'Amazzonia meno cattolica. Il paradigma amazzonico non è quindi la fine del processo di trasformazione a cui punta la "rivoluzione pastorale" promossa dall'attuale magistero papale. Serve da passerella per trasportare ciò che resta dell'edificio cattolico verso un'indistinta religione universale.
Il paradigma amazzonico, con la sua venerazione panteistica della Madre Terra e l'interconnessione utopica tra tutti gli elementi della natura, dovrebbe consentire (secondo le speculazioni teologiche sviluppate nelle regioni germaniche) il superamento della religione cattolica tradizionale attraverso un Pantheon mondiale e apolide. Il recente Sinodo ha avuto successo nel senso di creare una chiesa amazzonica costituita da un insieme di credenze, adorazione, pratiche pagano-sacramentali, liturgie che sono inculturate in comunione con la natura e molto clero indio sposato, in vista dell'ordinazione delle donne. È un passo aberrante e veramente significativo nell'agenda di una "Chiesa uscente" che è impegnata nel processo della Grande Sostituzione del Cattolicesimo con Un'altra Religione; il che glorifica l'Uomo al posto di Dio.
Come ex nunzio apostolico negli Stati Uniti. Cosa pensa dei laici che inondano il Vaticano e le nunziature apostoliche di lettere?
"Il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono" (Mt 11:12). Come esorta il professor Roberto De Mattei:
“Dobbiamo militarizzare i nostri cuori e trasformarli in un'Acies Ordinata. La Chiesa non ha paura dei suoi nemici e vince sempre quando i cristiani combattono. I nostri avversari sono uniti dal loro odio per il bene, dobbiamo unirci nell'amore al bene e alla verità. Questa non è una battaglia ordinaria ma una guerra! È urgente che la resistenza cattolica sia fortemente unita e visibile di fronte al processo in corso di auto-demolizione della Chiesa, anche superando “i molti fraintendimenti che spesso dividono il campo del bene e cercando tra queste forze un'unità di scopo e azione, pur mantenendo le loro diverse identità legittime ”
In queste ore più difficili, i laici sono certamente la punta di diamante della resistenza. Con il loro coraggio, devono lanciare appelli a noi pastori e incoraggiarci ad agire con più coraggio e determinazione, per difendere la Sposa di Cristo. Proprio a noi pastori è rivolto il monito di Santa Caterina da Siena: “Apri gli occhi e guarda la perversità della morte che è venuta nel mondo, e specialmente nel Corpo della Santa Chiesa. Ahimè, possano i tuoi cuori e le tue anime esplodere nel vedere così tante offese contro Dio! Avete taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”.
C'è qualcosa che desidera aggiungere?
Diamo l'ultima parola a Santa Brigida di Svezia, co-patrona d'Europa:
.......
“Sappi che se un papa concedesse ai sacerdoti il permesso di contrarre il matrimonio Dio lo condannerebbe spiritualmente ad una sentenza tanto severa ... Dio priverebbe completamente quello stesso papa della vista e dell'udito spirituali, nonché di parole e azioni spirituali. Tutta la sua saggezza spirituale si raffredderebbe. Quindi, dopo la sua morte, la sua anima sarebbe gettata all'inferno per essere tormentata per sempre, per esser data in pasto ai demoni per l'eternità. Sì, anche se lo stesso papa San Gregorio avesse decretato ciò, non avrebbe mai ottenuto il perdono di Dio per la sua decisione, a meno che non la avesse umilmente revocata prima della morte” (Rivelazioni , Libro VII, 10).
Signore, abbi pietà della tua Chiesa, per amore delle nostre preghiere e afflizioni!
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
"Sembra di essere nella morsa di un caos religioso di proporzioni gigantesche"
RispondiEliminaAttenzione, questo brano - ciò che viene prima e dopo- è ripetuto due volte.
"...dire mezze verità per raggiungere un fine perverso..."
RispondiEliminaQuesta è stata la tecnica perseguita scientemente da un secolo, prima da pochi poi via via da sempre più numerosi consacrati. Ora JMB sta concludendo alla grande il raggiungimento di questo fine perverso ma, questo grimaldello della mezza verità è stato usato, ora lo capiamo molto bene, per seminare l'errore e nel contempo per non lasciare nelle mani dei non contaminati l'accusa di eresia conclamata. Questa diavoleria, che già si è propagata anche nel mondo, è frutto e seme di quella distorsione mentale dell'omosessualità, dell'erotismo compulsivo, praticati come norma di tacita complicità tra violentatori e violentati. A mio parere è impossibile portare avanti per più di un secolo l'errore verso il fine perverso, se dietro non esiste un tornaconto e di carriera e di lussuria legata ad implicita ricattabilità,
https://www.sabinopaciolla.com/il-card-pell-si-oppose-ad-un-prestito-di-50-mln-di-euro-per-lacquisto-di-un-ospedale-in-fallimento/
RispondiEliminaAve, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.
"Dio priverebbe completamente quello stesso papa della vista e dell'udito spirituali, nonché di parole e azioni spirituali."
RispondiEliminaMa non sta già avvenendo?
Stamattina in pochi minuti: temporale con grandine, arcobaleno, tre trombe marine al largo...
RispondiEliminaNon so, ma mi sembra strano che mons. Viganò sia riuscito a dire tanto senza mai nominare il Concilio Vaticano II ! Incredibile ...
RispondiEliminahttps://mobile.twitter.com/AntonioSocci1/status/1192205588924698624
RispondiEliminaScalfari continua ad attribuire a Bergoglio dei virgolettati che contengono inaudite enormità teologiche (Repubblica, 5 novembre, p. 35) e dal Vaticano nessuno si preoccupa minimamente di smentire, né dicono a Scalfari di smetterla. I cattolici pensano: chi tace acconsente.
E' un documento veramente esplosivo e chiarissimo. Peccato però che rispetto all'originale in inglese ne abbiate tagliato l'introduzione e soprattutto accorciata (censurata) la parte finale contenente una più ampia citazione di Santa Brigida allusiva eloquentemente ad un falso papa e indirettamente... a ciò che lamenta giustamente Valeria Fusetti alle 11:16. Notevole che Mons. Viganò abbia fatta sua questa citazione.
RispondiEliminaTEOFILATTO
L'introduzione mi sembrava ridondante. Non fa che riassumere l'intervista. Appena possibile ibtegreremo la citazione. In ogni caso le rivelazioni di Santa Brigida non mi sembrano così rilevanti come tutto il resto che rispecchia e sottolinea l'insegnamento costante della Chiesa.
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2019/11/i-preti-spretati-ora-potranno-rimanere.html#more
RispondiEliminaSara' , non sara' ....sara' la vittoria del "piede in due scaarpe"?
Monsignor Vincenzo Paglia, Gran Cancelliere del moribondo Istituto Giovanni Paolo II, (nominato quest'anno da Bergoglio non senza suscitare perplessità” circa l’epurazione di una buona parte dei docenti cresciuti alla scuola di Carlo Caffarra o direttamente vicini a Giovanni Paolo II), in un’intervista a Il Giornale, esterna il suo pensiero sul contenuto del paragrafo 111 del documento finale del SINODO PER L'AMAZZONIA, che prevede la possibilità di ordinare sacerdoti i diaconi permanenti anche sposati.
RispondiEliminaDa un intervista su IL GIORNALE
(LINK A FINE COMMENTO)
Nel paragrafo 111 si parla della possibilità di aprire il sacerdozio agli sposati. Lei ha votato a favore? Cosa succederà ora?
«Sì, io ho votato a favore. Una prima riflessione da fare riguarda il diritto delle comunità cristiane all'Eucarestia. Purtroppo molte ne sono prive per anni. Dobbiamo interrogarci: come offrire loro il pane della vita e il calice della salvezza? Il dibattito è stato vivace. Ma non si tratta di trovare funzionari del sacro quanto di suscitare vere e proprie diaconie della fede. Una delle prospettive individuate è quella dei diaconi permanenti con famiglia. Il testo approvato chiede di considerare la possibilità che questi diaconi permanenti, laddove ce ne fosse bisogno, possano celebrare i sacramenti».
E questo varrà solo per l'Amazzonia?
«No, nel paragrafo si scrive che questa prospettiva richiede un approccio universale, cioè si offre un'apertura che la chiesa universale deve individuare se ci sono altre aree analoghe. Papa Francesco più volte ha ripetuto che vanno avviati dei processi. Non è un diktat che cambia la storia, è un processo da avviare. La chiesa risponde a dei bisogni e deve trovare delle risposte».
https://www.aldomariavalli.it/2019/11/07/altre-voci-a-favore-dellinnocenza-di-pell-mentre-funzionari-vaticani-rivelano-il-cardinale-si-oppose-a-unoperazione-finanziaria-sostenuta-da-becciu/amp/
RispondiEliminaQuesta ancora ci mancava
RispondiEliminahttp://m.ilgiornale.it/news/mondo/solo-le-donne-partoriscono-levatrice-cacciata-1780855.html
Finalmente Monseñor Viganò reconoce un "processo della mutazione interna della Fede, che ha avuto luogo nella Chiesa Cattolica per diversi decenni".
RispondiEliminaEs el teconocimiento de que el virus letal estaba dentro de la Iglesia desde hace décadas. Ya en tiempos del Papa Pío XII se notaban los síntomas. Juan XXIII con un optimismo ingenuo dió curso libre a los teólogos modernistas. Paulo VI hablaba a la derecha y actuaba a la izquierda. Juan Paulo II llegó hasta la abominación de Asís. Benedicto XVI huyó por miedo a los lobos -son sus propias palabras-. Y ahora esta espantosa profanación.
Sí, "é l'abominio della desolazione" en el lugar santo.
Ubi Sedes beatissimi Petri et Cathedra Veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae, ut, percusso Pastore, et grege disperdere valeant.
All'Ospedale San Martino di Genova preso a martellate un Crocefisso. Il Cappellano:" Non verrà riparato, rappresenta tutto il dolore di chi sta male". Per me, più prosaicamente, rappresenta tutto il satanismo marcio di chi ha compiuto questo gesto nella società marcia da
RispondiEliminacui siamo circondati...questa pseudo misericordia che commenta mielosamente un gesto maledetto e sacrilego indica quanto la nostra società sia sprofondata in basso. A Trecastagni, in provincia di Catania, ad Ognissanti un 33enne ha preso a bastonate la statua di Cristo, che mostrava il proprio SS. Cuore. A questo siamo arrivati. Tra poco le badilate arriveranno anche sulle nostre teste per il rifiuto di apostatare. Ma per la Commissione orwelliana di controllo, questo non è "odio".
Caro TEOFILATTO @ a dire la verità nell' intervista ci sono già molte allusioni, ma è questo che trovo strano ed inutile, cioè continuare a difendere l' indifendibile. Mantenere la pia illusione che sia possibile salvare capra e cavoli è un atteggiamento inutile. Peggio, dannoso. Serve solo a far contenti quei monsignori, o altro, che fanno critiche, a volte anche molto puntuali e con coraggio, ma che non si spingono a fare una critica anche su se stessi. Per cui c' è chi difende l' amata Teologia della Liberazione, non accettando di vedere che l' attuale apostasia è lo sviluppo logico della precedente TdL. Chi non si perita di mettere in dubbio, anche se non apertamente, l' unicità di Cristo, inventando di sana pianta due Vie di Salvezza, e così via continuando ad alimentare la confusione.Senza dubbio alla fine il Signore costringerà tutta la Chiesa a scegliere in modo netto e chiaro, ma temo che sarà un percorso ancora lungo, e doloroso. Che sia fatta la volontà di Dio.
RispondiElimina@Valeria Fusetti. Concordo: salvare capra e cavoli non si può. E' comunque un passo importante
RispondiEliminanella direzione giusta e credo dobbiamo sperare in una svolta netta e chiara, quando Dio vorrà aprire gli occhi e i cuori.
TEOFILATTO
cari amici Valeria e Teofilatto, concordo con voi però.....questa svolta netta e chiara verso la quale speriamo ogni giorno di PERCEPIRE il comando divino, diventa sempre più urgente.
RispondiEliminaVi faccio presente che le confessioni cominciano ad essere inattendibili, e fonte di PAURA per le anime nostre, perchè ci sentiamo dire che "dobbiamo piuttosto sbagliare col papa" che aver ragione da soli !...capite che scempio ci fanno della ragione e della Fede, sopra le nostre teste inermi? quando troviamo tutti i sacerdoti allineati sulla difesa a oltranza del menzognero vertice apostata, che valore avrà per noi quel sacramento, nel momento in cui ci impone - sotto pena di negarci l'assoluzione! - di allinearci all'apostasia imperante ? quanto dobbiamo aspettare per vedere o capire che il Signore ci dice: "uscite da babilonia, popolo mio, per non partecipare ai suoi castighi" ?
e il terremoto intanto dilaga e minaccia di aumentare la gravità dei suoi moniti, travolgendo buoni e cattivi....
e DOVE andare, noi pecore sperdute e senza difese, quando siamo circondati da simili preti traditori, compatti in un'intera diocesi, il cui vescovo è uno dei preferiti del vdr ?
@anonimo 0648. Capisco. Per me stesso la scelta l'ho già fatta netta e chiara. Ciò che scrivo lo dico in modo prudenziale e fiducioso per gli altri: ognuno ha i suoi tempi di crescita, secondo la sua natura e la grazia di Dio. Però la soluzione va cercata con perseveranza e sacrificio.
RispondiEliminaTEOFILATTO
https://www.lifesitenews.com/news/dutch-priest-on-pope-postamazon-synod-on-good-grounds-i-think-he-is-a-heretic
RispondiElimina“Finitela. Non siamo stupidi. Proprio no. Questo è un idolo." Pacwa ha chiamato il culto di Pachamama "sciocco pensiero New Age" che riporta agli anni '70.
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/ugBZjB9irb1f4FsrHyaDdNizW
Ecco, però se la messa settimanale può essere un problema, non così è per il confessore... comprendo che uno voglia confessarsi frequentemente, ma può andare bene anche una volta al mese o ogni due mesi. E allora si possono fare anche duecento chilometri. Quando Padre Pio confessava nell'angolo estremo dell'Italia certi facevano anche mille chilometri per andarci - ed erano tempi in cui viaggiare era più lento e costoso. Se si va a cercare un confessore tradizionalista si può star tranquilli. Visti i provvedimenti di Papa Francesco, non ci sono neanche problemi ad andare a confessarsi in una comunità FSSPX.
RispondiEliminaPermettetemi di approfittare della riflessione per chiedere alla Sig.ra Mic o a Josh una cosa che mi sta a cuore : Ho un Messale Romano Festivo bilingue del 1960 ma e' solo festivo ne vorrei acquistare uno bilingue feriale e festivo , serio/serissimo/fedele , potete cortesemente consigliarmene uno imperdibile ? Grazie di cuore
RispondiEliminaRingrazio di cuore Teofilatto e F. Giudici per i consigli fraterni, che applichero' al meglio possibile.
RispondiEliminaIl Messale Romano quotidiano che uso da anni è quello della Marietti
RispondiEliminaGrazie di cuore .
RispondiEliminaIo l'ho comprato recentemente qui:
RispondiEliminahttps://www.libreriacoletti.it/libro/MESSALE-ROMANO-QUOTIDIANO-LATINO-SAN-PIO-X/9788821160271
Non più Marietti, ma il catalogo dice che i contenuti sono identici.
Io vedo forti segnali di ripresa nel clero.
RispondiEliminaGli interventi contro questo pontificato eretico aumentano sempre più e questo rende merito a chi li fa e incoraggia noi piccoli.
Pensiamo a un anno fa, ci lamentavano del silenzio totale o no?
Meglio tardi che mai.
L'intervista di Vigano' è chiarissima e degna di nota.
anche se non tocca il CVII è comunque importante e parla chiaro.
Mons. Shneider ha invece fatto riferimento anche agli errori del Concilio, cosa inaudita a quei livelli.
Negli USA aumentano le opposizioni e varie voci si levano sempre più numerose, anche a favore del vecchio rito.
Credo che l'aumento delle eresie crescenti abbia almeno svegliato il clero ancora sano dal torpore (col mistero.di Sarah)
C'è molto da fare, ma la speranza aumenta.
Preghiamo senza tregua e offriamo.
Grazie anche a Lei sig. Fabrizio .
RispondiEliminaIl Tempio, è il luogo più Sacro nella Bibbia
RispondiElimina«Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». Gv 2, 16
«È scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera", ma voi ne fate un covo di ladri». Mt 21, 13
Aloisius, i segnali ci sono. Certamente i buoni prelati non stanno fermi. Il problema è la velocità: gli altri stanno andando più velocemente. Diciamo che corrono a méta e sono molto vicini, gli altri dovrebbero fermarli, ma con la velocità che stanno tenendo non riusciranno a placcarli. Ora, può darsi che a questo punto debba succedere il peggio possibile e dunque non è più il caso di preoccuparsi di fermarli: però allora vorrei che qualcuno me lo dicesse.
RispondiEliminaAttenzione, notevole dichiarazione da parte del card. Burke in un'intervista di ieri sul NYT a Ross Douhat:
RispondiEliminahttps://www.nytimes.com/2019/11/09/opinion/cardinal-burke-douthat.html
L'articolo si può leggere solo a pagamento, ma se ne può vedere un estratto qui (da prendere con le pinze):
https://threadreaderapp.com/thread/1193302536121389056.html
Burke: The [Amazon Synod] working document doesn’t have doctrinal value. But what if the pope were to put his stamp on that document? People say if you don’t accept that, you’ll be in schism — and I maintain that I would not be in schism because the document contains...
...elements that defect from the apostolic tradition. So my point would be the document is schismatic. I’m not.
Douthat: But how can that be possible? You’re effectively implying that the pope would be leading a schism.
Burke: Yes.
Douthat: Isn’t that a deep contradiction of how Catholics think about the office of the papacy?
Burke: Of course. Exactly. It’s a total contradiction. And I pray that this wouldn’t happen. And to be honest with you, I don’t know how to address such a situation. As far...
...as I can see, there’s no mechanism in the universal law of the church to deal with such a situation.
RispondiEliminaUna prima riflessione sulla dichiarazione di Burke
-- Il documento si allontana dalla tradizione apostolica perché contiene eresie o
proposizioni che favoriscono l'eresia o prossime all'eresia. Questo significa
"allontanarsi dalla tradizione apostolica".
-- Se il papa lo firmasse, firmerebbe un documento eretico, implicante la trasformazione del cattolicesimo in una religione "dal volto amazzonico" ossia in una religione sincretistica fra cristianesimo e paganesimo, sostanzialmente improntata a un panteismo naturalistico, con tanto di culto della Madre Terra, di un dio Padre-madre: un abominio mai visto, una nuova religione.
-- Trattandosi della professione di fatto di una nuova religione il papa si dichiarerebbe oggettivamente capo di questa nuova religione in sostituzione della cattolica, diventando così scismatico. Una situazione effettivamente mai verificatasi prima, va apprezzata grandemente l'onestà intellettuale del card. Burke, che dichiara di non avere (al momento) gli strumenti, anche concettuali, per affrontarla.
-- E' evidente che un papa del genere non possiamo considerarlo moralmente vero papa: chi lo seguisse cesserebbe di esser cattolico, diventerebbe apostata ed eretico, prenotandosi il posto all'Inferno, per così dire.
-- Ma occorre trovare una soluzione sul piano canonistico e teologico.
-- Propongo, pertanto, come semplice credente, e certo la proposta vale quello che vale, di considerare mai perento ossia mai abrogato il famoso principio: "il papa non può essere giudicato dda nessuno, a meno che non devii dalla fede." IL principio fece parte per secoli del Corpo del diritto canonico. Il fatto che i due Codici del dr. can., del 1917 e del 1983, l'abbiano omesso, non è a mio avviso decisivo: trattasi di un principio generale dell'ordinamento canonico, fondato sulla Scrittura ("conferma nella fede i tuoi fratelli"), che deve ritenersi implicitamente sempre presente. Se un papa, anziché confermare nella fede i fratelli, cioè tutti noi, fa il contrario e propone loro un'altra religione, nettamente contraria al cristianesimo, come il neopaganesimo di tipo amerindio, è evidente che egli sta deviando dalla fede e quindi non può essere più valido per lui il privilegio di non essere mai sottoposto a giudizio.
-- Sul piano concettuale, non ci sarebbero allora ostacoli ad istituire una commissione, un organo anche numericamente esiguo, di cardinali e vescovi, che ammonisse formalmente il papa ad abiurare i suoi errori per poi, in caso di suo rifiuto, dichiararlo eretico, contumace, scismatico ed iniziare una procedura di deposizione dalla cattedra a questo punto indegnamento occupata.
PP
Altra piccola notizia che può essere di grande ispirazione:
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/uj7NEpBctGrM4MrpeJNYtjw1d
Il card. Müller ha tenuto una conferenza. Quando gli è stato chiesto come è stato possibile che nella Chiesa si è "rotto con la Tradizione", ha esitato. Allora un anziano, dalla platea, è intervenuto dicendo "È stato un errore del Concilio". Il cardinale non ha reagito.
Poco dopo è stato chiesto al cardinale sul significato di Roma (cioè della romanità della Chiesa). Ha iniziato a parlare di Pietro e Paolo chiedendo di sostenere il Vaticano con donazioni. Allora l'anziano è intervenuto di nuovo "Non darò un centesimo alla chiesa di Pachamama". Quando il moderatore ha tentato di interromperlo, ha continuato: "Non può essere che uno debba leggere Gloria.tv per capire cosa Sua Eminenza pensa".
Questo ha ispirato il cardinale. Si è infervorato, ha comparato il culto di Pachamama con quello di Wotan e Thor e ha spiegato come San Bonifacio evangelizzò la zona.
Ne traggo una lezione significativa: preghiamo per i nostri prelati esitanti, poi critichiamoli costruttivamente... insomma pungoliamoli nel modo giusto!
Come terzo spunto invito a leggere le ultime dichiarazioni del card. Sarah:
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/sarah-celibato-preghiera-e-dottrina-ecco-come-usciremo-dalla-crisi-della-chiesa
Ottime, tranne due passaggi contraddittori. Io ora non dico altro, ma mettendo tutte le tre cose insieme mi sono fatto un'idea di quel che vedremo nelle prossime settimane e mesi.
Arcivescovo Viganò: Francesco da fa traghettatore per un "piano satanico"
RispondiEliminaQuando parla di "tutte le religioni", Francesco sembra includere paganesimo e idolatria
Per il prof. Pasqualucci del 10 novembre 2019 11:56
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con quanto Lei propone.
Il problema, tuttavia, è quanti dei prelati fedeli alla Tradizione se la sentirebbero di assumere un'iniziativa così forte come l'istituzione di quella commissione, e con quei compiti...
Vede che lo stesso card. Burke lascia intendere, nella parte finale dell'intervista, che lui NON FARA' ASSOLUTAMENTE NIENTE ... Sembra intenzionato, per il futuro, solo a fare dichiarazioni che ribadiscano i principi della retta dottrina, senza trarre le conseguenze nei confronti di chi, dal soglio di Pietro, promuove l'apostasia ... In contraddizione con quanto lo stesso Burke affermò, ai tempi dei 5 Dubia, sull'eventualità di una correzione formale (che, per inciso, si pone già a un livello decisamente inferiore a un'eventuale dichiarazione di papa eretico, e scismatico). Neppure quella sembra intenzionato a fare ...