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martedì 5 novembre 2019

Vescovo Schneider. La penetrazione dei modernisti nella Chiesa ha raggiunto il suo picco nel Concilio Vaticano Secondo

In occasione della Conferenza sull'identità cattolica, Michael Matt di Remnant Newspaper intervista il vescovo Athanasius Schneider (video, 2 novembre) che ha spaziato su vari temi: dal Sinodo dell'Amazzonia alla massoneria nella Chiesa. Acquista rilievo per il riferimento esplicito al Concilio Vaticano II, al sedevacantismo e alla necessità di rimanere fedeli alla Chiesa nonostante la Rivoluzione da parte delle gerarchie più alte.
Mons. Schneider nomina la massoneria definendola come "anticlericale" e "nemica della Chiesa di Cristo", sottolineando che essa non si pone contro la religione in generale, ma contro l'unicità e l'esclusività di Gesù Cristo, della Sua Chiesa e della Sua Divina Rivelazione.
Afferma che i modernisti del XX secolo hanno seguito un pensiero simile a quello dei massoni, senza necessariamente esserlo e la loro penetrazione nella Chiesa ha raggiunto il suo apice nel Concilio Vaticano II usato per promuovere il pensiero naturalista, antropocentrico, relativista. Dopo il Concilio, i modernisti, anche veri massoni, hanno ottenuto incarichi ai vertici nella Chiesa.
Schneider aggiunge che col papa attuale, "vere eresie" e "rinnegatori della verità Cattolica non solo vengono promossi ad incarichi nelle alte gerarchie nella Chiesa", ma sono perfino "ricompensati per il loro tradimento di Cristo".
Dopo la critica esplicita del Sinodo amazzonico Schneider spiega perché in questa ora, la più buia della Chiesa Madre, la scelta non è quella di abbandonarla, ma tutti gli uomini e le donne della cristianità sono chiamati a difendere la Sposa di Cristo.
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Già nell'ottobre del 2010 - in occasione del Convegno organizzato dai Francescani dell'Immacolata[1]: Concilio Ecumenico Vaticano II. Un Concilio pastorale. Analisi storico-folosofico-teologica per un'eremeneutica del Vaticano II alla luce della Tradizione della Chiesa [qui] -, Mons. Athanasius Schneider, ha presentato una relazione nella quale dopo un lungo e articolato excursus di taglio teologico pastorale sulle "luci del Concilio" - che si collocano in quel livello, citato da Mons. Gherardini, nel quale l'Assise riprende verità già definite - afferma che la 'rottura' si manifesta nella svolta antropocentrica e nel campo Liturgico ed è individuabile nel chiasso ermeneutico delle applicazioni contrastanti e nei gruppi eterodossi.
In conclusione, egli ha invocato un "sillabo" con valore dottrinale, con completamenti e correzioni autorevoli in campo liturgico e pastorale. Ma, prima di questo, tutta la sua trattazione è una sintesi mirabile e magistrale della missione e della realtà della Chiesa, operata riprendendo e tracciando il filo conduttore fornito dai testi selezionati del Concilio stesso e dei pronunciamenti dei Papi, seguendone il filo aureo attraverso citazioni puntuali e rivelative; il che non toglie valore alla invocazione conclusiva, evidentemente mossa dagli effetti, ormai sotto gli occhi di tutti, delle applicazioni sconsiderate che hanno vanificato quel vero spirito che animava i papi del Concilio e certamente la pars maior et sanior dei Padri Conciliari[2].
Qui il testo integrale della relazione dal titolo: Proposte per una corretta lettura del Concilio Vaticano II. Il primato del culto di Dio come fondamento di ogni vera teologia pastorale.  (Maria Guarini)
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1. Doveva essere il primo di una lunga serie, con la partecipazione di relatori del calibro di quelli del Convegno iniziale al quale ho partecipato con grande entusiasmo e aspettative. Non esito a ritenere che sia stata una delle ragioni del brutale stroncamento dell'Ordine [qui], insieme agli approfonditi studi sulla Massoneria ed alla fedeltà al Rito antico, nonostante il biritualismo.
2. Applicazioni rese possibili dalla ambiguità e dagli elementi di vera e propria rottura inseriti sotto il pretesto dell'aggiornamento nei testi dei vari Documenti conciliari, promossi da una minoranza combattiva, composta dai fautori della Nouvelle Théologie (tra i quali Ratzinger) che di fatto ne furono gli applicatori. Una mia sintesi qui: Permanere nella verità di Cristo. Spero di avere l'opportunità di aggiornarla con le drammatiche ingravescenti rivoluzioni dell'ultimissimo periodo.

14 commenti:

  1. Schneider non tira le conclusioni più ovvie perché non vuole mettersi contro Bergoglio. Ma se la Roccia fondamento della Chiesa fa il gioco dei nemici di Cristo le conclusioni sono semplicissime: o Dio inganna, o Bergoglio non è successore di Pietro. Non posso credere che chi ha l'assistenza dello Spirito Santo possa agire per distruggere e negare la Verità di Cristo - è come dire che Dio stesso ci vuole ingannare.

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  2. Mons. Schneider ha già detto e reso pubblico tutto quello che c'è da dire. Il discorso del Papa eretico, di difficile impostazione e oggetto di approfondite analisi, alcune ancora in attesa di risposta, molto facile farlo da una tastiera per di più anonima....

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  3. È così difficile da capire che l'assistenza dello Spirito Santo non è in automatico ma ci vuole la collaborazione attiva del soggetto senza cui lo Spirito Santo non può agire? E che ciò vale per tutti, Papa compreso?

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  4. Leggendo il post Duc in Altum mi è saltata agli occhi una frase che ieri mi era sfuggita, e che finisce "Concependo il Capo della Chiesa" Perchè non "Concependo il Figlio di Dio", visto che l'Arcangelo Gabriele le ha detto "Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo..." E una frase ambigua, inserita in un testo che è ancora più ambiguo perchè mi pare che ad un certo punto, citi pure l'Incarnazione...Ma tornando a questa frase, pare scritta da Nestorio, e il Concilio di Efeso nel dichiarare la Santa Vergine Maria Theotokos le ha dato un titolo Trinitario. Ed è noto ai più che attaccando la Mariologia prima o poi si arriva alla demolizione della Cristologia. Ma poichè non siamo ai tempi di Nestorio e 1588 anni non sono passati invano, penso che si potrebbe rovesciare il ragionamento: Poichè l'obiettivo è di distruggere la Cristologia, per l'esigenza imprescindibile di ottenere un Gesù predicatore di misericordia, povero tra i poveri, a piedi nudi sulle spiagge della Galilea, morto in croce e mai risorto,da affiancare alla pachamama e magari anche a Thor, a Budda e a Maometto, il metodo più prudente è quello di distruggere il Dogma Mariano, agendo ovviamente con la proverbiale prudenza e pazienza che ai cultori della Nouvelle Theologie sembra non mancare. Per cui a Nestorio si può dare ancora il beneficio del dubbio, ai Novatores no. Il card. Sarah non si è accorto cosa firmava ? Mi dispiace ma non ci credo.Temo che, invece, qualcuno in cui ripone la più grande stima e fiducia, lo abbia convinto che la cosa più importante di ogni altra sia ubbidire al papa. Spero tanto di sbagliarmi ma, in coscienza, è quello che temo fortemente.

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  5. Antonio Manzionna:
    Pregare è essenziale e ineludibile, ma quello su cui bisogna insistere è l'azione! Il popolo cattolico non ha mai ritenuta necessaria l'azione perchè mai s'era verificata una situazione del genere! Riteneva fosse sufficiente un minimo di preghiera perchè altri pregavano insieme a noi, preti, suore di clausura, monaci, ora che vengono a mancare questi, oltretutto coercizzati da Bergoglio, siamo sorpresi dalla pigrizia ormai connaturata, sia nella preghiera che nell'azione! Per questo ho accolto con molta soddisfazione il gesto dello scarico (la parola è voluta) nel Tevere delle pachamama! Dobbiamo prendere esempio e coraggio! La fede va difesa anche con la spada, quando necessaria! Il nemico non è lontano, l'abbiamo vicino, abita all'interno della casa!

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  6. Monseñor Pericles Felici, Arzobispo titular de Samosata, Secretario General del Concilio Vaticano II, creado Cardenal por Paulo VI posteriormente, ya aclaró, a reiteradas preguntas de algunos Padres Conciliares, la CALIFICACION TEOLOGICA de los textos conciliares, y esto en dos ocasiones:
    La primera después de la Lumen Gentium.
    La segunda después de la Dei Verbum.
    Notificación de la Secretaría General del Concilio (antes de las votaciones).
    Se ha preguntado cuál debe ser la calificación teológica de los textos de este Concilio.
    Se responde que en este Concilio sólo han de ser mantenidas como de Fe aquellas cosas que el Concilio defina manifiestamente como tales.
    Todo lo demás que el Concilio propone se ha de recibir como Doctrina del Supremo Magisterio cuya interpretación se deduce de la índole del Documento, según las reglas de la interpretación de los Concilios y la práctica pastoral de éste Concilio.
    (Traducción libre).

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  7. La vita va difesa con la spada quando ad assalirci è altro, come fu a Lepanto. Per gli assalti interni, e che riguardano la Verità della fede non si può che agire come insegna Paolo nella Lettera agli Efesini al cap. 6:10-20. Potrei anche sbagliare ma non mi sembra che Gesù Cristo abbia dato indicazioni in altro senso. La fede va annunciata e dimostrata. L'azione di chi getta nel Tevere gli idoli, o li brucia è un'azione dimostrativa che nulla ha a che fare con il "prendere la spada", che sembra altro. Nè, ribadisco, non è lecito sminuire la preghiera , che chiama Dio direttamente in causa. Vedasi innumerevoli Salmi. Se mi sbaglio chiederò scusa, per il momento mi sembra una forzatura inaccettabile. Elia sta nell'Antico Testamento, nel Nuovo Testamento "qualche cosa" di diverso c'è.

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  8. mi è saltata agli occhi una frase che ieri mi era sfuggita, e che finisce "Concependo il Capo della Chiesa

    Cara Valeria, non l'avevo notata. Siamo alle solite. È di certo inadeguata rispetto a Figlio di Dio...

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  9. Il link:
    https://www.aldomariavalli.it/2019/11/05/il-nuovo-decreto-sulla-santa-casa-di-loreto-ovvero-come-ti-occulto-il-miracolo/amp/

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  10. Valeria hai perfettamente ragione. Oggi si tende a distribuire patenti di buona fede a destra e a manca. Mi sembra sia adoperato un concetto molto largo e dubbio di ignoranza invincibile.
    Vorrei capire come una persona intelligente, colta e preparata nella fede possa essere invincibilmente ignorante.
    Per me, questo, non vale per Sarah e gli altri pastori ma anche per tanti fedeli.
    Sarò accusato di giudicare, naturalmente, ma esiste una ignoranza colpevole ed anche l'accecamento spirituale comporta una responsabilità.
    Inoltre, laddove c'è ignoranza, dovrebbe scattare l'obbedienza.
    Ad esempio si tende a giustificare quanti, per ignoranza, scambiavano per cristianesimo l'ideologia comunista.
    Peccato che sul comunismo pesavano le scomuniche della Chiesa e la predicazione era chiara,nel passato, in proposito.
    È allora?
    Il fatto é che viviamo nell'epoca del soggettivismo figlio della superbia che, a quanto pare, non risparmia nessuno, cardinali, vescovi e fedeli che siano .
    Antonio

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  11. Per chi pensa che con un altro Papa si potrebbe risolvere tutto o quasi..,

    https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13527963/papa-francesco-sostituito-vaticano-nuovo-pontefice-pietro-parolin.html

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  12. Saturi di lotta di classe, non interessava il Regno di Dio .05 novembre, 2019 21:37

    Ad ogni modo, il fatto è quello: il ’68 studentesco, snodo fondamentale della nostra storia contemporanea, a partire dal quale ogni cosa – scuola, cultura, istituzioni, politica, economia, moda, cinema, musica leggera, costumi - ha imboccato irrimediabilmente la via del degrado, del declino e della dissoluzione, è partorito dagli studenti delle famiglie cattoliche che frequentavano l’università “medioevale” fondata nel 1921 da padre Agostino Gemelli per riportare l’Italia sulla retta via della fede, ormai quasi smarrita. E invece è da essa che i compagni rivoluzionari hanno suonato la diana dei moti insurrezionali che avrebbero dovuto portare la fantasia al potere, e, mediante il sei politico e la prassi del proibito proibire, aprire un’era nuova, meravigliosa e progressiva per la società italiana. E poi… sappiamo troppo bene com’è andata.

    In altre parole, cercavano un punto su cui fare leva per scardinare la vera e sana teologia cattolica: e lo trovarono, ovviamene, nei cattivi teologi che avevano ispirato, tre o quattro anni prima, il Concilio Vaticano II. Quegli studenti della Cattolica non erano interessati alla teologia se non per trovare la maniera di eroderla e far saltare la fede dall’interno: la stessa strategia – sarà un caso, o forse no – perseguita, da molto più tempo, ma che allora stava giungendo al culmine, dalla massoneria: infiltrare dall’interno il vertice della Chiesa e poi agire in modo da fare cambiare Roma con Roma, e non contro Roma, cioè da dentro e non da fuori, ....

    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/storia-e-identita/storia-del-fascismo/8047-il-68-parti-dai-cattolici

    Or come si riuniva una gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola: 5 «Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. 6 Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. 7 Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. 8 Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!» 9 I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano. 11 Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. 12 Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. 13 Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. 14 Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. 15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.»Luca 8,5-15

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  13. a proposito di eresie

    https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13528227/monsignor-mogavero-vangelo-comunista-leghisti-non-sono-cattolici.html

    Mogavero, al di là della sua interpretazione del pensiero della lega,
    afferma che Vangelo e comunismo si equivalgono.

    "Il comunismo? È una fotocopia del Vangelo. Da cosa lo si capisce? Sono entrambi, Vangelo e «ideologia comunista per la scelta assoluta per i poveri».

    significa non conoscere il Vangelo nè il comunismo. Ma è scandaloso.





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  14. Nell'intervista a mons. Schneider, la cosa più importante è forse la sua
    critica al Concilio.

    Il fatto è solo accennato nel riassunto che ne ha fatto Mic. Invece
    LSNews lo riporta oggi con grande evidenza.
    E' una critica articolata, che coinvolge vari testi conciliari.
    Sarebbe possibile avere la traduzione di questa parte dell'intervista?
    Credo che ai lettori interesserebbe parecchio.
    Che un vescovo in carica (o emerito) critichi a ragion veduta il
    Concilio, non è un fatto rivoluzionario?
    PP

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