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sabato 11 gennaio 2020

Il Credo sotto silenzio: peripezie ecumeniche, ora anche un vescovo

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"Pinerolo. Sconcerto tra i fedeli in Cattedrale per la Messa dell'Epifania, ribattezzata ormai "Festa dei popoli". Il vescovo Olivero non proclama il Credo. Al suo posto un momento di silenzio e difende la sua scelta: «Rispetto il Messale tutto l'anno, ma c'erano anche Ortodossi, Valdesi e non credenti...». Peripezie ecumeniche con cui addomestica la Messa alle circostanze del momento e mette il bavaglio alla professione di fede. Ma di fronte a questo si ha il dovere di gridare: «Non ti è lecito»."

Peripezie ecumeniche che purtroppo si stanno moltiplicando e non soltanto a proposito del credo. Si avvicina il momento in cui saremo costretti a dire con più vigore "Non possumus"?
E diciamolo a gran voce che non esiste la Messa dei popoli ma solo quella del popolo cristiano che à la più grande e completa azione liturgica come segno di adorazione glorificazione e rendimento di grazie a Dio attraverso Gesù nostro Signore.

E, oltre al Credo silenziato, c'è un altro aspetto della cosiddetta Messa ecumenica, il cui solo nome è un abominio (quella "dei popoli" ancor peggio)... Ce lo ricorda il Cardinal Robert Sarah: «L’intercomunione non è consentita tra cattolici e non cattolici. È necessario confessare la fede cattolica. Un non-cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è una questione che riguarda la libertà di coscienza». «Noi diamo la comunione ai cattolici», dare la comunione a tutti è «una sciocchezza» «Non c’è intercomunione tra anglicani e cattolici, tra cattolici e protestanti. Se vanno a messa insieme, il cattolico può andare alla comunione ma il luterano o l’anglicano no». Senza un’unione nella fede e nella dottrina, aprire le porte all’intercomunione «sarebbe promuovere la profanazione». «Noi non possiamo farlo. Non è che dobbiamo parlare con il Signore per sapere se possiamo fare la Comunione. Noi dobbiamo sapere se siamo in accordo con le regole della Chiesa. La nostra coscienza deve essere illuminata dalle regole della Chiesa che dice che, per comunicarsi, abbiamo bisogno di essere in stato di grazia, senza peccato, e avere fede nell’Eucaristia. Non è un desiderio o un dialogo personale con Gesù che determina se possiamo ricevere la comunione nella Chiesa cattolica. Una persona non può decidere se è in grado di ricevere la Comunione. Deve essere cattolica, in stato di grazia, correttamente sposata [se coniugata]». L’intercomunione non permette l’unità perché «il Signore ci aiuta ad essere uno se lo riceviamo in modo corretto altrimenti noi mangeremo la nostra condanna, come dice san Paolo (1 Corinzi 11,27-29). Non riusciamo a diventare una cosa sola se si partecipa alla comunione con il peccato, con disprezzo per il Corpo di Cristo».

28 commenti:

  1. Ma diciamocela tutta: siamo in presenza di pastori cattolici in questi casi? dobbiamo lambiccarci il cervello, rischiare l'esaurimento nervoso, la dissociazione della personalità (alla dr Jeckill e Mr. Hyde) per ritenere pastori cattolici questi preti, questi vescovi, questi cardinali (Marx, Ravasi, ecc.), questi papi? Personalmente, io non ci provo nemmeno, non mi è mai capitato di essere presente a riti del genere ma, vi assicuro, se dovesse capitarmi mi alzerei subito in piedi e griderei "questo non è più cattolicesimo, mi rifiuto di parteciparvi!" e me ne andrei; rischio di scomunica? da ridere, se non da piangere: scomunicati che scomunicano? occupanti abusivi che vogliono imporci l'apostasia per trascinarci con loro all'Inferno? no grazie, che ci vadano da soli, e ci rimangano in eterno, così non faranno più danni alle anime semplici. Anche la coraggiosa Silvana Mari conclude in tal senso "http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3306_De-Mari_Pachamama-no_grazie.html"

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  2. Ragazzi è dura: che siano direttive dall'alto è certo come certo è il credo, dato che un mese fa me ne sono andata dopo aver sgridato il prete che ha parlato di cristiani ignoranti (vero, non potrebbero fare quello che fanno se non lo fossero) ma poi si è messo a predicare contro l'inerranza della Bibbia, che era stata modificata nei secoli ecc.. A quel punto gli ho anche fatto presente che la volta precedente aveva fatto una grave affermazione che non condividevo e cioè che il credo era lungo e noioso per cui ha solo chiesto se credevamo al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo (sic). Mi sono arrabbiata, non avrei dovuto, ma è pazzesco cosa tocca sentire. Comunque sappiano "lor clero" che quelli che tacciono sono andati a riferirlo ad un altro prete "sa cosa ha tirato fuori il don… che il credo è noioso". Così per qualche volta per solidarietà clericale (questo direi clericalismo) si è sentito la stessa semplice dichiarazione alcune volte, con qualche arricchimento battesimale ma senza rinunce a Satana. Quello dev'esser stato abolito pure lui. Creduloni siamo noi, mentre loro sono...vittime di quello senza accorgersene o forse non vogliono averne coscienza.

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  3. In una conferenza di Giulietto Chiesa sul 5G, mi ha colpito la notizia che i pochissimi padroni, una manciata e poco più, del discorso stanno approntando per loro e per la loro famiglia rifugi molto grandi per poter affrontare una lunga autonomia alimentare. Infine cosa temono questi signori di condizione economica oltre il ricchissimo? Una guerra nucleare? La guerra di tutti contro tutti? No, temono le moltitudini 'adirate'! Evidentemente in qualche fossa della loro coscienza fa capolino un esile filo di senso di colpa. Visto che la chiesa 2.0 si è allineata con i padroni del discorso si faccia garantire da loro, almeno per i gradi altissimi della gerarchia, un rifugio anti-moltitudini. Infatti si vocifera che anche le belanti moltitudini cattoliche siano da tempo 'adirate' oltre il livello di guardia. Non basterà, nel momento di rottura globale, fare i sordi, gli gnorri, i 'finti tonti' e, per esempio, prendere a schiaffi una signora cinese che implora il traditore per il tradimento dei cattolici cinesi. Tradimento che forse potrebbe ancora essere riparato da una diplomazia cattolica cattolica. Non basterà più, nel momento della rottura globale, fare i forti con i deboli, meglio se donne e sole e di costituzione minuta come mediamente sono le orientali, per prostrarsi invece davanti ai forti e baciare loro...le scarpe. Non basterà. Quindi la chiesa 2.0 se vuol continuare a fare la graziosa con Tizio, Caio e Sempronio, cioè se vuol prostituirsi ai dannati, agli infedeli, agli ebrei, agli eretici, agli apostati, agli scismatici, agli scomunicati, al mondo, agli idoli, ai demoni, se proprio vuole essere fuori di sé, sventata, ecumenico-acquiescente, si faccia allestire, per quelli che su ordinazione e/o spontaneamente hanno rinnegato Gesù Cristo pur di essere al passo dei tempi, si faccia allestire dunque un rifugio anti- belanti-moltitudini- cattoliche lontano lontano dal mondo. E lì si faccia allestire anche apposite ecumenicherie con il necessario per celebrare le preferite maaagiiieee.

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  4. Certe volte penso che, se ci fosse papa Pio X, questi vescovi direbbero il Credo 8 volte al giorno,in latino, a voce alta sopra i minareti con il megafono

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  5. Ma la Chiesa è stata chiamata dal Signore ad essere testimone davanti agli altri popoli

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  6. Testimone sì. Ma nella Liturgia c'è tutta la sacralità del culto dovuto a Dio e che ha come effetti anche la liberazione e trasformazione dei credenti che vi partecipano, grazie alla Persona di Cristo che si fa presente ed è il vero celebrante, al quale di unisce l'assemblea e ogni persona che ne fa parte.
    "Non date le perle al porci".... per non farle loro calpestare.
    La testimonianza serve perché gli altri vedano, comprendano e aderiscano. Ma chi non aderisce non può condividere le cose sacre...

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  7. Un Vescovo che non proclama il Credo in apertura della parte Sacrificale della Santa Messa, quando pensiamo che ai Tempi della Chiesa dei Martiri e dei Padri era il momento in cui si aprivano le porte del Cielo.........fa veramente ribrezzo. Si vergognano di professarsi cattolici. Credono di essere accettati sol perchè si confondono con la folla. In questo mondo di Menzogna in cui si dovrebbe essere ORGOGLIOSI di alzare il vessilo di Ges+ Cristo, Via, Verità e Vita.

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  8. Dall'abbigliamento sembrerebbe il tipico topo di sagrestia che gran parte dei parroci italiani deve tipicamente sopportare.

    È proprio perché lì c'erano gli eretici valdesi e gli altri acattolici presenti, che sua eccellenza avrebbe dovuto proclamare a pieni polmoni il Credo. Tanto, se costoro veramente non credono, non si offenderanno per nulla: il Credo infatti non inizia con "Voi Dovete Credere".

    E se si offendono, è perché sono cattofobici: cioè sotto sotto in cuor loro hanno un'invincibile paura che il Credo afferma le verità che a loro fa assai comodo fingere che non siano tali. Più ne sono risentiti, e più significa che la loro paura ancestrale è di accorgersi irrimediabilmente di aver sbagliato tutta una vita a star fuori dall'unica vera Chiesa.

    Ma oramai, come ad un ordine perentorio proveniente da un'autorità tale da piegare anche le loro coscienze, i successori degli Apostoli dal profondo del cuore bramano di apparire compatibili col "mondo", come se il Signore avesse proclamato: "voi siete nel mondo, e perciò dovete assolutamente compiacere il mondo".

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  9. A questo tipo di vescovi e di parroci, ecumenisti e così sensibili alla presenza di acattolici, penso che nostro Signore ripeterebbe la frase: "Come potete credere voi, che prendete gloria gli uni dagli altri?". Giovanni 5,44.
    TEOFILATTO

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  10. D'altronde c'è da capirlo il vescovo Olivero e quelli come lui, gente di gran carriera.
    Se non batti ora il ferro(= quando tanto più deviante appari - con gesti col botto - tanto più piaci al capataz e tanto più puoi sperare in avanzamenti di carriera. Sì, di carriera).
    Il resto delle parole, oliverane et alia, è aria fritta.

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  11. Non "voi siete nel mondo" ma del mondo.
    Vi appartengono pienamente, per scelta.
    Vogliono il plauso del mondo, dunque, hanno già avuto la loro ricompensa.
    Catholicus, comprendo bene i tuoi sentimenti che condivido ma, ci piaccia o no, questi Pastori finché non sono ufficialmente scomunicati mantengono la piena giurisdizione.
    Anonimo delle 14,proprio perché la Chiesa é chiamata alla testimonianza deve essere fedele a quanto ricevuto.
    Vi trasmetto quanto ho ricevuto, dice S. Paolo.

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    1. Manterranno pure la giurisdizione, caro 17:59, ma noi non siamo tenuti a seguirli, ad obbedirgli, anzi dobbiamo dir loro apertis verbi ANATEMA!come ci chiede S.Paolo.Se questo vale per l'Apostolo delle genti, o un Angelo, che ci annunciassero un Vangelo diverso, figurarsi se non vale per questa gentaglia, usurpatrice illegittima delle sedi cattoliche, scomunicati de facto, late sententiae.

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  12. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10216245989163884&set=a.10200755046940010&type=3&theater&ifg=1
    E' un discorso complesso , molto articolato , con diverse chiavi di lettura , alla portata di pochi introdotti..

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  13. Nostro Signore Gesù Cristo vive esemplarmente l'umiltà nell'abbassamento.
    Da ipostasi della seconda Persona divina della Santissima Trinità prende carne umana.
    Da Verbo fatto carne sottostà alle usanze e all'educazione secondo la legge, trent'anni.
    Dopo il battesimo al Giordano, cui si assoggetta, si manifesta come rivelatore del Padre.
    Accettando di compiere la Volontà di Dio Padre si consegna alla morte di croce.
    Approssimandosi questo epilogo, si consegna alla Chiesa come pane e vino transustanziati.

    Come Dio si è fatto creatura, per amore.
    Per amore s'è lasciato crocifiggere da chi diceva di compiere la legge, civile e religiosa.
    Per amore, da Dio, manifestatosi risorgendo da morte, s'è consegnato come eucaristia.
    Fu oltraggiato nella sua carne, spargendo il suo sangue, flagellato e inchiodato.
    E' oltraggiato nella sua Presenza Reale, trattato con indifferenza, ricevuto indegnamente.

    Ecco a quale punto Dio, solo per amore nostro e non perché Lui avesse bisogno di noi, si è abbassato, umiliandosi, consegnandosi pur potendo comandare alla natura creata.
    Ecco perché Gesù si è sempre ritirato a pregare, per dire dove era il Suo tesoro, il Suo cuore e dove il nostro deve tendere, stando con Lui.
    So-stare (ne sono capace) di Resta-re (è Lui il mio re) oppure cerco solo me stesso?
    Questa non è umiltà. E infatti gli oltraggi e i sacrilegi vengono dall'uomo superbo, che invece di avere per padre quello che Gesù ci mostra, ha per padre l'altro (Gv 8,44) e secondo quel modo di pensare riteniamo di occuparci di tutto, anche di Dio!

    La vera umile è la Beata Sempre Vergine, la Madre di Dio, l'Immacolata Concezione, l'Assunta in Cielo e la Corredentrice: lei non cerca se stessa, ma fa la volontà di Dio.
    Perciò fu presente da prima che il Verbo prendesse carne, preparandogli la casa, con l'altro umile, San Giuseppe, fino a dopo che il Signore risorto fu assunto in cielo.
    Essere umili ci chiede di farci schiavi per amore del suo essere serva del Signore.

    Riviviamo così il nostro battesimo: il rinascere alla vita spirituale, dall'alto per uscire dalla logica del mondo che fece dire a Gesù persino a San Pietro: "vade retro satana!"

    Gesù si fece battezzare da San Giovanni il battista non perché ne avesse bisogno, ma per condividere il nostro bisogno di purificazione. San Giovanni, umilmente, lo capì dicendogli: "Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?" .

    Gesù disse una cosa che ci riguarda: la pazienza, il patire, l'attesa.
    SO-stare, RE-stare... Giuda, la croce, il trionfo dell'empio, il dubbio, l'apostasia...
    Ci vuole tanta umiltà. Quella di Gesù che sta nell'Eucaristia, da adorare.
    Gesù ha scelto di fare così per esserci, davvero, per molti, ovunque.
    Siamo noi a non esserci, spesso. Manca l'umiltà. Chiediamola a Maria.
    Gesù perciò rispose a San Giovanni: "Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia".
    Anche la Madonna ha lasciato fare, fino al compiersi di ogni giustizia, senza perdere la fede.

    Quando Gesù uscì dall'acqua si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

    Che il nostro battesimo, rivissuto, possa farci udire -morti al mondo e risorti al cielo- queste stesse parole guadagnateci dal sacrificio di Cristo che celebriamo in ogni santa messa, al cospetto degli angeli e della Beata Vergine, nostra Madre.

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  14. Chi non è con Me è contro di Me, ed allora quella gente che non vuole il credo è contro, e pure chi sta zitto per compiacerli. Riguardo al video della giovane signora cinese schiaffeggiata dall'irato Bergoglio, ho notato che l'espressione della stessa è rimasta perfettamente serena, in pace, in coerenza col segno di Croce preventivo, non è neppure stupita, anche questo aspetto conferma che avrebbe chiesto un perché dell'accordo di Bergoglio col governo comunista cinese.

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  15. Riguardo al battesimo di Gesù mi pare (a tralcio) che non sia stato solo per condividere il nostro bisogno di purificazione ma per santificare le acque (del battesimo), ho letto. Quindi è stato molto di più, infatti qualsiasi acqua è usabile per il battesimo, in caso di necessità, purchè pulita. Persino una goccia di sangue mi pare sia stata usata da un martire per un altro martire in prigionia.

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  16. Il peruviano adoratore di Pachamama Carlos Castillo Mattasoglio, che è anche arcivescovo di Lima (Perù), ha detto durante il sinodo dell'arcidiocesi (7 gennaio) che "nessuno si converte davanti al tabernacolo" (video sotto).

    Castillo ha spiegato che nessuno si converte “incontrando persone” che ci sfidano.

    Ha argomentato dicendo che si può pregare davanti al tabernacolo solo dopo, però, in "questa situazione di passività", è molto raro ricevere un'illuminazione.

    AciPrensa.com (9 gennaio) riferisce che, secondo una fonte interna al sinodo, Castillo si è poi "scusato" per queste parole.

    Lo stesso giorno, Castillo ha dichiarato al sinodo che l'immagine dei Cattolici come soldati di Cristo è "obsoleta".

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  17. L'argomento "non dico il Credo o non faccio quest'alttro" per non offendere i
    non cattolici è palesemente artificioso.
    un alibi. Rifiutano aspetti essenziali del rito o tolgono le croci o i presepi
    perché sono loro per primi a non crederci.
    Non dicono il Credo perché non credono che Cristo sia il Figlio di Dio.
    Cercano in questo modo di imporci la loro miscredenza.

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  18. Ma questo signore è per caso parente di quello che non dice il Credo perché non ci crede?

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  19. Riflesso di una Chiesa che se autocensura, in nome del dialogo ecumenico e inter-religioso. Sembra essere una patologia psicologica.

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  20. Per anonimo delle 20:31

    E' vero: i Padri della Chiesa spiegano che Gesù, immergendosi nelle acque del fiume Giordano, ha idealmente santificato le acque dei futuri battisteri per la purificazione dal peccato e in particolare dal peccato originale che segna la condizione umana. Nel rito del battesimo in tempo pasquale il celebrante toccando l'acqua dice: "Discenda in quest'acqua la potenza dello Spirito Santo: perché coloro che in essa riceveranno il Battesimo, siano sepolti con Cristo nella morte e con lui risorgano alla vita: immortale. Per Cristo nostro Signore".

    Come possiamo osservare nella seconda lettura della santa Messa odierna oggi noi sappiamo "ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui".

    Per essere sottratti al potere del diavolo bisogna fare spazio a Dio: nella formula del rito del battesimo si fanno tre rinunce a satana e poi tre professioni di fede, il Credo.
    Per fare il vuoto di mondo serve una rinuncia alle seduzioni e agli spettacoli del demonio.

    Per riempirci di Dio non basta essere credenti, ma necessita l'essere praticanti.
    "Credente non praticante" è infatti anche il demonio, astuto (callidior) come da copione.
    Difficilmente senza il "credo" ci sarà la pratica.
    Prima ancora, lì sta il guaio, più improbabile sarà la rinuncia a satana e a tutte le sue astute modalità di riempire lo spazio in cui Dio dovrebbe trovare centralità. Infatti si vede che per i più il Signore è ormai in periferia, fuori le mura, dove c'è il Golgotha...

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  21. Un sacerdote, oggi, nell'omelia ha detto che se si deve purificare Gesú figuriamoci noi!
    No comment.
    Ha detto che abbiamo l'idea di Dio come perfezione ma...
    Sempre no comment

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  22. http://belgicatho.hautetfort.com/archive/2020/01/09/les-intellectuels-chretiens-appeles-a-se-lever.htm

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  23. Gesù ha detto: Andate e battezzate. Questo è il compito della Chiesa perché solo attraverso il battesimo di Spirito Santo e fuoco, solo perché Gesù in quel tal giorno a Ennon, al di là del Giordano, si sa pure il nome del luogo, è entrato nell'acqua, santificandola con la sua carne e con l'attestazione dello Spirito, uomo e Trinità di Dio si incontrano e l'uomo è permeato di divinità. La Trinità abita in lui, dunque la vita eterna.
    La condivisione, l'accoglienza sono valori importanti, premesse. Ma non possono sostituire conversione e battesimo. E il mandato di Gesù alla sua Chiesa attiene a questa dimensione divina che il battesimo soltanto contiene. Il Battesimo che non ci fa soltanto buoni. Ci fa simili a Dio.
    Intanto le margherite gialle dei fossi spuntano sulle ripe degli argini del fiume Giordano.

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  24. Deve essere il cognome, Olivero, ve lo ricordate il similparroco di S. Rocco che a gennaio ( forse il 7) del 2018 fece cantare ai fedeli Dolce sentire al posto del Credo, perché disse "Al Credo non ci credo"? Bene, anche lui si chiama Olivero. Dopo due anni un altro Olivero ha problemi con il Credo, che sostituisce con "un minuto di silenzio" ! Perché ? Per non turbare i Valdesi, gli Ortodossi e gli atei presenti. E se fossero stati presenti mussulmani avrebbe inserito qualche sura ? O buddisti anziché un attimo di silenzio una bella meditazione ? Oppure ad entrambi gli Olivero è il Signore Gesù Cristo che dà fastidio,la sua divinità ? È cosi per negarne l' Incarnazione è su due fronti che si sferra l'attacco: su Maria Santissima, la Theotokos, la Madre di Dio invisa ai protestanti sino al parossismo, e sulla divinità di Cristo Gesù, che impedisce, di fatto, di "smantellare" il dogma trinitario, e presentare un dio riverniciato, il dio dei deisti, assente dal mondo ed accettabile a massoni, alta finanza, e ai praticanti di ogni aberrazione sessuale e spirituale ? Grazie a Dio non sono che una semplice laica, e non sono tenuta a fare sottili disquisizioni dottrinali, ecclesiologiche, ecc per cui mi limito a dire quello che un parroco,videntemente ispirato dallo Spirito Santo, disse durante la Santa Messa il 14 gennaio 2018: dal papa in giù siamo tutti sottomessi a Cristo, la Santa Messa appartiene solo alla Chiesa (peccato che mons Bugnini l' avesse " dimenticato"), e che se qualcuno si prende qualche strana libertà con il Credo si deve (non si può, si deve) dire "Non le è permesso". Ebbene "NON LE È PERMESSO Monsignore. Non da me, da Chi è Capo della Chiesa, nostro Signore Gesù Cristo. Solo Lui.

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  25. vorrei porre a Mic una domanda forse tralasciata (da estendere a p. Elia ed altri): questa triste Messa in cui il vescovo ha silenziato il Credo, può ritenersi valida ? e se la risposta è "sì", ciò non contribuirà ancor più a spingere all'indifferentismo i poveri fedeli, e immergerli per docilità coatta nel prossimo sincretismo, grazie sempre ai "fatti compiuti" ?

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  26. Personalmente credo che un adulto debba prendersi la responsabilità dei suoi giudizi. Mic e don Elia e altri non erano presenti e anche se lo fossero stati non avrebbero avuto modo di conoscere intenzioni e pensieri e azioni occultate, trasformate dal celebrante. Personalmente ho smesso di frequentare certe messe per molto meno, non perché ne sapessi di più di loro ma perché, essendo ignorante e lentamente apprendo, ho l'insano desiderio di imparare bene nel tempo che mi è necessario; invece l'ignoranza la conosco benissimo e la riconosco al volo. A mio giudizio questo vescovo è ignorante. Probabilmente un imbucato, uno che nella Chiesa Chiesa sarebbe stato come i cavoli a merenda. Invece a questa chiesa lui va a pennello.

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  27. "Il vescovo Olivero non proclama il Credo. Al suo posto un momento di silenzio e difende la sua scelta: «Rispetto il Messale tutto l'anno, ma c'erano anche Ortodossi, Valdesi e non credenti...»."

    Quindi il sacerdote ora è un gettonato presentatore sanremese, che cambia palinsesto, credo e celebrazioni a seconda degli ospiti?

    La S. Messa è un karaoke, in cui si cambia la base preregistrata a seconda degli astanti? E se c'erano musulmani in visita, la Messa sarebbe stata in onore di maometto?

    Ma non bisognava essere almeno 'fedeli nel poco'? Poveri noi!

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