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venerdì 17 gennaio 2020

Mindong, Mons. Guo sfrattato dalla curia: dormirà per strada. Senzatetto anche diversi sacerdoti e anziani

In Cina ora si sta attuando la regolarizzazione delle religioni a prezzo di una persecuzione atroce e inesorabile. Sono 100 milioni i cristiani (non tutti cattolici) abbandonati nelle mani dei comunisti cinesi. Il cardinale Zen purtroppo non ha compreso chi è Bergoglio - che insiste nel ritenere mal consigliato - e continua ingenuamente a chiedere aiuto a chi continua a mostrarsi totalmente disinteressato al dolore dei martiri cinesi. Spero che qualcuno sia in grado di avvertilo anche se credo sia difficile. Ma il Cuore Immacolato di Maria trionferà.
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Mindong, Mons. Guo sfrattato dalla curia: dormirà per strada. Senzatetto anche diversi sacerdoti e anziani
Bernardo Cervellera
Almeno cinque parrocchie sono state chiuse, tagliando luce ed acqua. Fra queste quella di Fuan, Saiqi e Suanfeng. Le motivazioni di “sicurezza anti-incendio”, una scusa per la persecuzione. Alcuni sacerdoti sono stati cacciati via. Chiusa anche una casa per anziani tenuta dalle suore. Dei trenta ospiti, alcuni sono ospitati da parenti, altri sono senza fissa dimora. Il vescovo ufficiale Zhan Silu scavalcato dal Fronte unito. Alcuni sacerdoti parlano di “troppa leggerezza” della Santa Sede nell’aderire all’accordo.
Roma (AsiaNews) – Da stasera mons. Vincenzo Guo Xijin, già vescovo ordinario di Mindong (Fujian) dormirà come un senzatetto alla porta di quella che era la sua curia e casa del clero a Luojiang: ieri è giunto l’ordine di sfratto per lui e per i sacerdoti che lavorano e vivono con lui. 
Per affrettare la sua dipartita, già ieri sono stati tagliati luce e acqua dall’edificio (v. foto 1). Ufficialmente lo sfratto è dettato da motivi di sicurezza. Un cartello posto davanti alla curia spiega che l’edificio – costruito con tutti i permessi oltre 10 anni fa - non rispetta le regole anti-incendio e va quindi chiuso.
In realtà, l’operazione della polizia è un gesto di pressione e di stizza verso il vescovo e i suoi sacerdoti che rifiutano di firmare l’adesione alla Chiesa “indipendente”. 
Mons. Guo Xijin è una delle “vittime” dell’accordo sino-vaticano, che ha fatto della diocesi di Mindong una specie di “progetto pilota” per l’attuazione dell’accordo. 
In seguito all’accordo e all’eliminazione della scomunica al vescovo ufficiale Vincenzo Zhan Silu, su richiesta di papa Francesco mons. Guo ha accettato di essere retrocesso a vescovo ausiliare per lasciare la sede di ordinario a mons. Zhan. 
Ma mons. Guo, non avendo firmato l’adesione alla Chiesa indipendente non è stato riconosciuto dal governo e ora è declassato a senzatetto e migrante. Stesso destino per molti sacerdoti che si rifiutano di firmare. 
Nei giorni scorsi almeno cinque parrocchie sono state chiuse sempre per motivi di “sicurezza anti-incendio”. Fra queste vi sono due grandi parrocchie: quella di Fuan, con oltre 10mila fedeli e quella di Saiqi, con circa 3mila fedeli (foto 2). 
Il parroco di Fuan, p. Liu Guangpin, 71 anni, è fra coloro che hanno ricostruito la vita della Chiesa dopo le persecuzioni maoiste. Ora è stato sfrattato e non ha un luogo dove celebrare, ma resta a Fuan. 
Invece, il parroco di Saiqi, p. Huang Jintong, 50enne, è stato cacciato e mandato via dalla città. 
A Saiqi, vicino alla parrocchia, il 13 gennaio scorso il governo ha chiuso una casa per anziani, che raccoglie coloro che non hanno casa o parenti, gestita dalle Piccole Sorelle di Misericordia e Carità da quasi 20 anni (v. video 1). La casa ospitava più di trenta persone. Ora alcuni, che hanno parenti, hanno potuto trovare ospitalità, ma altri sono anch’essi senzatetto e vivono senza fissa dimora. 
Che le motivazioni “anti-incendio” siano solo una scusa per una persecuzione in guanti bianchi lo dimostra il fatto che una parrocchia, quella di Suanfeng, è stata chiusa per quei motivi. 
La polizia ha cacciato il sacerdote non firmatario. Ma dopo poco tempo, il vescovo ufficiale Zhan Silu ha nominato un parroco (che ha firmato l’adesione alla Chiesa “indipendente”): la chiesa è stata riaperta senza che venisse apportata alcuna modifica strutturale o riparazione. 
Fra i fedeli c’è molto dolore e confusione. Da alcuni giorni i cattolici di Fuan vegliano giorno e notte nella chiesa dove sono stati tagliati luce ed acqua (video 2). Diversi di loro esprimono lamenti e critiche verso mons. Zhan Silu che non difende la libertà della Chiesa e “somiglia più a un politico che a un pastore”.
Da parte sua mons. Zhan continua a chiedere ai sacerdoti renitenti di firmare l’adesione alla Chiesa “indipendente” per evitare guai maggiori, ricordando loro che questa è l’indicazione data dalla Santa Sede negli Orientamenti pubblicati lo scorso giugno. Ma almeno 20 sacerdoti su 57 non vogliono firmare. Essi dicono che la firma “è solo l’inizio di una maggiore persecuzione e controllo”, che tende a fare dei sacerdoti dei “funzionari del Partito”, che accettano di non evangelizzare i giovani sotto i 18 anni – un fatto contro la Costituzione cinese – e sottomettendo ogni iniziativa di evangelizzazione alla supremazia del Partito comunista. 
Il Fronte unito e l’Ufficio affari religiosi, che gestiscono le attività delle religioni e della Chiesa, sono decisi a sradicare ogni elemento che non si sottomette e non rispetta più neanche l’autorità episcopale di mons. Zhan Silu. 
Secondo alcuni sacerdoti, mons. Zhan è stato tenuto all’oscuro su tutte le operazioni di sfratto contro mons. Guo e i diversi parroci. Il Fronte unito vuole costringere i sacerdoti renitenti minacciando ritorsioni contro le loro famiglie: sfrattandole dalle loro case o facendo perdere il lavoro ai familiari. 
Alcuni sacerdoti parlano di “troppa leggerezza” della Santa Sede nell’aderire all’accordo. “È tempo che la Segreteria di Stato vaticana si svegli dal sogno – dicono - e riconosca di aver fatto un errore, altrimenti diventa complice di questa situazione”.

11 commenti:

  1. di queste cose con bergoglio non si può parlare, perché ti rifila una manata...

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  2. OT
    L'Italia sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia, ma sulle TV ci sono principalmente due cose: cucina e gossip. È questa l'essenza del regime in cui viviamo. Ci portano via la nostra vita e ci mostrano un paese dei balocchi che è solo una menzogna.

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  3. (Fuori tema: massoneria)L'editrice dell'università gregoriana ha pubblicato un libro sulla (auspicata) riconciliazione (Aussöhnung) con la massoneria regolare. La reazione di chi accettò favorevolmente la dichiarazione della Dottrina della fede che confermava la scomunica è qualificata di 'gioia maligna' (Schadenfreude).
    Qui la presentazione:https://shop.gbpress.org/home/1989-weisheit-staerke-schoenheits-9788878394162.html
    Antonio (Roma)

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  4. Ora s’e’ capito meglio cosa ci faceva e dicevano la signora cinese in Piazza S. Pietro, e perché abbia preso le mazzate.

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  5. In Cina sta rivelandosi appieno il futuro della Chiesa che "costruisce ponti": in svendita.
    I misericordiosi a parole vagheggiano scenari ipotetici, ma latitano dalla realtà.

    In Germania la Chiesa cattolica non svende, ma compera: si è comperata il Vaticano.
    Quel che non seppe fare Lutero può riuscire a Kasper, Marx e compagnia cantante.

    In Australia chi ascolta Greta pensa che le foreste brucino per il global warming. Altri sentono che fa caldo perché la foresta brucia. Prima che prendesse fuoco, aiutata dai piromani, c'era fuoco nella grande fiera "dark" (diabolica) ormai di casa da quelle parti.

    L'Italia sconta il tradimento del proprio DNA cattolico, in primis da parte dei pastori.
    Abbiamo Scalfari che spiega la religione e la gerarchia che magnifica Emma Bonino.

    I nemici della Chiesa gongolano soddisfatti, quasi certi di averla finalmente vinta.
    Stalin chiese ironico di quante divisioni armate disponesse il Papa... E sembrerebbe che "la Russia che spargerà gli errori" non abbia più a temerne troppo l'ardore e l'ardire.
    Peccato che il tronfio orgoglio veda solo ciò di cui è capace, nel proprio materialismo.
    Così chi adora pachamame... Oltre la terra c'è di più! E mai come ora le divisioni armate di fede, di preghiera e di espiazione si rendono invincibili ai Baffoni di turno.

    Il celibato sacerdotale cattolico è il confine del sacrario della libertà umana che vive di Dio: per Cristo, con Cristo ed in Cristo. E' l'anima della Chiesa militante, che con quella purgante e quella trionfante formano un solo corpo mistico, il corpo della sposa di Cristo.

    L'ignoranza teologica di certi sociologi con velleità religiose permette di non distinguere e di confondere. La poca umiltà permette di prendere mega cantonate, grondanti ideologia.

    PS Mons. Gaenswein in caduta libera: insiste con la versione dei fatti già sconfessata.

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  6. TRUMP REINTRODUCE OGGI (NON UN GIORNO A CASO) LA PREGHIERA NELLE SCUOLE.

    Sta Trump forse annullando la regola della separazione tra Stato e Chiesa, che è quella del Secolarismo umano?
    “Secondo un sacro principio della nostra Repubblica in cui il governo non deve mai stare tra Dio e il popolo.
    Tuttavia, nelle scuole pubbliche di tutto il paese, le autorità impediscono a studenti e insegnanti di pregare, condividere la propria fede o seguire le proprie convinzioni religiose,
    È totalmente inaccettabile.
    Lo vedete nei campi da gioco dove viene loro impedito di pregare.
    Avete il diritto di pregare nelle scuole Pubbliche, e questo è un diritto molto potente e importante, non c'è niente più importante di questo direi.
    Nella sinistra estremista c'è un crescente impulso totalitario che cerca di punire, restringere e anche proibire l'espressione religiosa, questo è qualcosa che era impensabile 20 o 30 anni fa."

    -- Donald J. Trump (17 Gennaio 2020)

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  7. Abbiamo il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, cardinale in pensione di Hong Kong, che ha appena inviato una accorata lettera a tutti i cardinali cattolici, che si conclude con una nota personale a ciascuno di loro: “Eminenza, possiamo assistere passivamente all’assassinio della Chiesa in Cina da parte di coloro che dovrebbero proteggerla e difenderla dai suoi nemici? La imploro in ginocchio, suo fratello. . .”

    Alla lettera è seguito il silenzio – per non dire degli orrori che descrive – da parte dei più alti livelli del Vaticano, cioè dal cardinale Parolin, il Segretario di Stato, che ha elaborato l’Accordo Provvisorio con la Cina, e lo stesso papa Francesco.

    Abbiamo sentito da Parolin che dobbiamo essere pazienti e mantenere la speranza, ma i fatti sul campo sono incontestabili: la Chiesa è stata presa . La convinzione che il “dialogo” – che come la “diplomazia” è diventata una sorta di idolo in certi ambienti internazionalisti – sia possibile con certe forme di male, un giorno sarà visto, come è chiaro già a molti di noi, come uno sciocco esperimento che molti cinesi – e non solo i cattolici cinesi – pagheranno al prezzo delle loro vita e della loro libertà.

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  8. Quanto potentemente simbolica è stata la scena del 31 Dicembre in piazza San Pietro!Una donna cinese che si fa il segno della croce per farsi coraggio accorgendosi che il Papa si dirige proprio lì dove sta lei, e poi che lo tira a sè, come volesse trattenere per il suo popolo il Vicario di Cristo, e lui che si divincola, la colpisce e la abbandona. Non credo il Signore poteva darci un piccolo segno più eloquente, come non credo che queste cose avvengano per caso, c'è stato un che di ironico e di velatamente profetico che solo Dio poteva tratteggiare con tanta semplicità.Pensate, qualunque siano state le parole che ha pronunciate, i gesti dei due protagonisti sono stati emblematici in sè. Una cinese che vuole il Papa a sè, il Papa che brutalmente la abbandona.
    Salmo 2 " se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore"

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  9. Tutto quello che poteva essere unitivo tra gli uomini religione, politica, economia, cultura, territorio è stato volutamente frammentato, mascherato, delocalizzato, fatto occupare fisicamente e culturalmente da altri, allo scopo di togliere forza alla popolazione di interi paesi; pelle di leopardo religiosa, politica, economica, culturale, territoriale; piccole unità al cui interno si genera la stessa frammentazione accompagnata dalla dissoluzione morale e dalla sostituzione del vizio al posto della virtù, sotto l'insegna dell'ipocrisia che insegna a mentire dall'infanzia non avendo nessun valore a cui potersi appellare se non il disvalore del 'far finta' dello sceneggiare quello che non è più. Menzogna come stile di vita. E nella menzogna nessuno può fidarsi di alcuno. Senza fede e fiducia vivere diventa impossibile.

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  10. Fede a basso costo18 gennaio, 2020 07:35

    Papa Bergoglio è il primo pontefice che dimostra il pieno cedimento al nichilismo dei mercati. Non c’è nella sua teologia alcun riferimento al sacro e al divino, la sua è una teologia immanentistica e aperta soltanto al mondo. Che di fatto si è arresa ai mercati ed è divenuta una pura continuazione del loro verbo.

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  11. Prima della lettera ai vescovi il cardinale Zen aveva già denunciato più volte che la Chiesa cinese sta affrontando nuove persecuzioni e la Santa Sede sta aiutando il Partito comunista cinese a sopprimere la comunità clandestina.

    È volato a Roma dal 29 ottobre al 1° novembre per consegnare la sua lettera al Papa. Ha detto: “Voglio parlare di nuovo con il Papa e spero che riconsideri la questione, ma questa potrebbe essere l’ultima volta”.

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