Gira molto sul web questa recente intervista a mons. Luigi Negri. Ha il pregio di essere una delle poche voci fuori dal coro. Ma nella sua eccessiva prudenza si nasconde una evidente reticenza allo scopo di eludere prese di posizioni chiare e in fin dei conti scomode... Non potevano mancare alcune chiose.
Vaticano, Papa Francesco e l'intervista bomba di monsignor Luigi Negri a Libero: "La Chiesa si è piegata all'islam e alla sinistra"
Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara e Comacchio, da pochi mesi Emerito, per tanti anni docente di Filosofia presso l' Università Cattolica, si è fatto la fama di prelato del dissenso. Motivo, le sue esternazioni sugli immigrati, la comunione ai divorziati e la deriva laicista della Chiesa. Ma lui non ci sta a farsi affibbiare questa etichetta.
«Tutte le mie parole» spiega «nascono dal fatto che sono ben consapevole della gravità della situazione in cui versa il cattolicesimo odierno e ritengo che per uscire da questa situazione occorra una consapevolezza precisa di ciò che non va; per questo mi premuro di evidenziarlo».
Cos'è che non funziona nella Chiesa, monsignore?
«Sono due secoli che si avverte in Occidente una profonda tendenza antireligiosa, espressione del razionalismo e dell'illuminazione laicista. Tale movimento di pensiero e di azione si sta configurando come pensiero unico dominante, come ha denunciato anche Papa Francesco nei primi momenti del suo pontificato. L' uomo ormai ha una concezione di sé e del suo potere intellettuale, morale, tecnico e scientifico come l'unica misura del mondo e ha costruito una società insensibile alla domanda religiosa».
Siamo a inizio anno e sono appena passate le feste cristiane: che augurio si sente di fare ai fedeli e ai non fedeli per il 2018?
«Mi auguro che la fede torni a investire la società e restituisca agli uomini di oggi il senso profondo dell' esistenza».
È ottimista?
«Non troppo, perché negli ultimi decenni la Chiesa, nonostante gli straordinari magisteri di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, ha imboccato una china che la sta portando ad arrendersi alla forza dilagante dell'anticristianesimo: sta cedendo alla mentalità dominante e si accontenta di rifugiarsi in una sorta di riserve, già imposte in questi secoli a molte altre minoranze religiose e culturali».
Papa Francesco ha denunciato il pensiero unico ma talvolta non ne sembra invece il portabandiera?
«Papa Francesco viene strumentalizzato dal pensiero dominante e la sua denuncia iniziale sta perdendo forza [il solito tributo che non tiene conto delle recenti degenerazioni -ndr]. Ormai c'è una connivenza tra un certo cristianesimo e la società laicista, alla quale la Chiesa sembra ormai incapace di dire dei "no", che sarebbero a mio avviso assolutamente necessari».
Anziché di connivenza, non sarebbe più corretto parlare di un tentativo di intercettare la società laica?
«Per intercettare efficacemente una società come quella in cui viviamo è necessario che investiamo il mondo di una proposta essenziale per tutti gli uomini di questo tempo. La fede non si comunica mediaticamente e quindi non è un problema di strutture o organizzazioni: la fede si comunica da cuore a cuore attraverso la testimonianza. È un evento di grazia, non una notizia da telegiornale».
C' è un problema di testimonianza del Cristo negli uomini di Chiesa?
«Certamente ciò che rende difficoltosa la comunicazione non è l' incoerenza morale: la Chiesa, nella sua storia, si è sempre saputa riprendere dagli scandali morali.
Ma oggi la questione è ben più grave. Attualmente l' incoerenza che affligge la Chiesa è di natura ideale. Si tende a venire a patti con il secolarismo, per ritagliarsi un posticino e fare del cattolicesimo quasi un elemento di folklore, che non disturbi questa società ateistica».
Come può ritrovare attualità il cattolicesimo e avvicinare anche i non credenti?
«Deve tornare a sporcarsi le mani e vivere nel mondo, dove gli uomini hanno problemi e fatiche, e non deve temere di scontrarsi. Come diceva Jean Guitton, una delle personalità più straordinarie del cattolicesimo mondiale, è la fede a dover giudicare il mondo e non viceversa, come invece avviene oggi.
Il cattolicesimo ha una grande vocazione sociale, che ha la sua radice nell'eucarestia e la sua espressione in una comunità sociale nuova. Oggi molti laici si sperticano in elogi all'autorità della Chiesa e dei suoi vertici ma poi li trattano come prodotti del grande magic shop globale e ne utilizzano il pensiero secondo le proprie convenienze».
Perché, a differenza del cattolicesimo, l'islam non è in crisi?
«Perché ha una vocazione politica più che religiosa: l' islam più che una fede è una legge, uno status, sintetizzato dal termine sharia».
Cosa la preoccupa dell' islam?
«A differenza del cristianesimo, che esalta la libertà dell' uomo e la sua irriducibilità, al punto da renderlo partner di Dio nella fede, l'islam non tiene in considerazione la persona. Il musulmano vale solo per il contesto sociale e politico nel quale vive. Non a caso l' islam si diffonde tra i deboli, che hanno bisogno dell' autorità per sentirsi protetti. Un altro aspetto preoccupante è la sua tendenza ad abbattere i valori della civiltà occidentale, primo tra tutti quello della distinzione invalicabile tra politica e religione, più volte sottolineato da Papa Ratzinger e che mi sembra uno degli aspetti migliori della nostra Costituzione. Nell'islam le autorità religiose, che in molti casi fungono anche da autorità civili, amministrano la giustizia nei loro tribunali impartendo fatwe che prevedono anche la pena di morte. Il tutto senza che si veda con chiarezza la base di questa autorità sociale. C'è poi l'aggravio dell' assenza di una interpretazione univoca dei testi religiosi». [un discorso all'acqua di rose, rispetto alla realtà, ben più complessa, m anche più minacciosa -ndr]
«L'integrazione deve essere ragionevole e non si possono aprire le porte, come fosse una festa, senza mettere in evidenza i costi economici umani e culturali dell' immigrazione, perché questo significa fare del qualunquismo ideologico. Sono cattolico e pertanto sono per l'accoglienza delle diversità ma essa non può essere senza misure perché altrimenti porta allo schiacciamento e all'eliminazione della nostra società. Non è così che l'Europa cristiana ha, nei secoli integrato i fattori di novità che hanno poi contribuito a fare la sua ricchezza».
«Il Papa ha la funzione importante e straordinariamente efficace di farci superare la paura del diverso [il solito tributo, stavolta con scia -ndr] e farci considerare l' apertura come dimensione necessaria della vita cristiana. Ritengo che, come ci ha insegnato in maniera efficace il grande Cardinale Biffi, competa alle istituzioni mettere le condizioni per impedire l' esilio della civiltà cristiana in casa propria».
«La Chiesa e i fedeli devono assumersi la responsabilità della difesa del Cristo contro le manipolazioni.
Si torna alla lotta contro l' ideologia dominante della quale ci parlò Benedetto XVI».
«Farlo è un errore e una mistificazione. Perfino Cacciari sostiene che la difesa del presepe coincide con la difesa dell' autenticità della proposta cristiana. La storia di Gesù, nato a Betlemme da Maria, è reale e come tale va celebrata, non è un mito da contestualizzare e manipolare come fanno certi "intellettuali". È stata grandiosa la stretta di Papa Francesco in difesa del Natale dal suo snaturamento in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano, come avviene negli asili e nelle scuole dove non si celebra più la Natività come una festa cattolica. C' è stato un andazzo, le scorse settimane, per cui sembrava che stessimo celebrando la festa del migrante anziché la nascita di Cristo».
Com'è possibile che la Chiesa non sappia difendere dalle strumentalizzazioni il messaggio di Francesco?
«Se la cristianità è debole, non è in grado di capire le parole del Papa. Attualmente è diffuso un concetto distorto della solidarietà cattolica, che si preoccupa solo dei problemi sociali da affrontare subito con le soluzioni imposte dalla mentalità dominante, e non dalla nostra identità [come se il soglio non ne fosse responsabili! -ndr]. Solo se si è forti della propria identità ci si può aprire al prossimo. La Chiesa deve riconvertirsi e riprendere coscienza della propria identità».
Ma che vantaggio avrebbe il pensiero unico a spingere così tanto per l' immigrazione?
«Perché essa porta all'omologazione, che è funzionale alla grande economia mondializzata, tra i cui obiettivi ci sono la riduzione del costo del lavoro attraverso la creazione di una bassa manovalanza di immigrati. Diceva il cardinale Caffarra che la verità è diventata un'opinione, la giustizia è diventata giustizialismo e il bene è diventato benessere».
«Sono contrario a che esso diventi un valore indiscutibile da imporre al mondo cristiano senza un'adeguata discussione. La cittadinanza è un bene prezioso per la società, non va concesso».
Cosa risponde a chi accusa Bergoglio di essere comunista?
«Rispondo che non è comunista. È sudamericano, quindi diverso da noi europei, che tendiamo a privilegiare una guida più sinodale e consensuale della Chiesa» [tributo + echi di conciliarismo -ndr].
Lei è contrario alla comunione ai divorziati?
«Non può essere data automaticamente, senza una valutazione del singolo caso. Sono contrario alla confusione, per questo gradirei un chiarimento papale. Il cristianesimo non deve essere integralismo né in un senso né nell'altro. Papa Ratzinger ci esortava a creare laici vivi, attivi e intraprendenti».
È ancora convinto che sia stato costretto alle dimissioni?
«Su questo è stato scritto di tutto.
Non intendo contribuire all' incremento della confusione. Ratzinger aveva una presenza umile e grandissima. Riproponeva la fede come cambiamento di vita e questo era inaccettabile per il pensiero unico dominante. In sostanza forse vale la pena di ricordare che il Cristianesimo è un evento di vita, donato dalla Grazia di Cristo e accolto dalla libertà dell' uomo. Nei 15 anni del mio Episcopato ho inteso soltanto servire la rinascita continua dell' avvenimento della fede nel cuore dell' uomo e accompagnare un cammino di immedesimazione profonda nel Mistero della Chiesa e della Sua missione».
«Non le sembrano già sufficienti due Papi» [si può parlare di 'due Papi' solo se uno dei due è un funzionario in pensione -ndr]?
Pietro Senaldi - Fonte
L'intervista e` del 9 Gennaio 2018
RispondiEliminaOk. Ma viene comunque molto riproposta e quanto tratta è di grande attualità.
RispondiEliminaTant'è che Zuppi e o vescovi dell'Emilia Romagna, in vista delle regionali, tuonano contro il sovranismo e il populismo....
Da Massimo Viglione:
RispondiEliminaHanno paura!
Ho provato a guardare 3 minuti quella schifezza assoluta di programma sui nemici di Francesco.
Non ce l'ho fatta... Basti dire che hanno intessuto un vero processo ai "cattolici tradizionalisti", facendo parlare accusatori di varia natura, senza però ammettere la presenza di un solo cattolico tradizionalista a poter rispondere.
Immondizia assoluta di stampo modernistico-giacobino, utile solo agli idioti che è meglio perdere (perché sono già persi).
Ma il punto è un altro.
Se si arrivano a fare trasmissioni serali in RAI - e RAI 3! - per difendere Bergoglio e umiliare i "tradizionalisti", vuol dire che stanno tremando.
Vuol dire che iniziano a sentire il vento che soffia al contrario.
E questo ci ricorda sempre il nostro dovere di praticare le virtù della Fortezza e della Speranza.
Ma soprattutto della fedeltà all'unica Fede e Verità.
Hanno paura! (MV)
P.S.: chissà perché... a noi non ci invitano mai...
chiesa piegata a sinistra:
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/elezioni-i-vescovi-emiliani-prendono-posizione-contro-i-1810787.html
che vogliono questi? col piffero che voto bonaccini.
Che venduti!
ancora su chiesa venduta a sinistra e islam, cfr.
RispondiEliminahttps://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/01/10/news/alloggio-per-stranieri-coda-di-italiani-1.8447655/amp/
dall'articolo, risponde un responsabile Caritas, che può aiutare solo stranieri e non italiani nei guai:
«Alla casa alloggio per stranieri», dice, «per regolamento non possiamo ospitare italiani e stranieri contemporaneamente, nascerebbero tensioni pericolose."
Non vedo perchè l'oracolo non possa valere su tutto il territorio nazionale.
Diciamo che la confusione sta nella gerarchia iniziando dal vertice doppio…. i fedeli sarebbero costretti a scegliere se andare in Chiesa da credenti o astenersene visto che non credono, in effetti i Sacramenti non sono noccioline da dare a cani e porci, ci avvisa il Vangelo, quello integro, non quello dell'adulterio misericordioso ..e non solo... taroccato.
RispondiEliminaBravo Massimo Viglione: a questi sinistrorsi (o sinistrati, che è più azzeccato) che un tempo sproloquiavano contro la Chiesa e il papa con accuse false e infamanti, ed ora fanno quadrato attorno al falso papa Bergoglio, pronti ad accusare “lei è contro il papa, lei è contro l’Europa, lei è contro i poveri migranti indifesi, ecc."; a questi ipocriti, spudorati bugiardi ingannatori, veri servi del Maligno, bisogna rispondere con i loro slogan di sessantottesca memoria “Lotta dura, senza paura!”, “ Abbasso i padroni !” (adesso sono loro e, nella Chiesa, Bergoglio ed i suoi intolleranti gerarchi), “Chiese libere! Occupazione delle sedi in mano ai prepotenti, ai fascisti (meglio dire, oggi, ai neostalinisti); potere al popolo (in cammino? …ha ha, ha)” . Con il metro con cui loro (i rivoluzionari d’antan, ora inflessibili dittatori) hanno misurato, ora vanno misurati loro …
RispondiEliminaBenedizione APOSTOLICA senza delega di Bergoglio…… 20 settembre 2019...al cardinal Sarah
RispondiElimina"lascio a lei queste note...sul sacerdozio… se vorrà utilizzarle …"
PP BENEDETTO XVI
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10217832690541987&set=gm.2399351186835859&type=3&theater
https://www.lanuovabq.it/it/pansa-lo-spaccavetri-che-frantumo-la-chiesa-rossa
RispondiEliminaIL RICORDO
Pansa, lo spaccavetri che frantumò la "Chiesa rossa"
ATTUALITÀ14-01-2020 Andrea Zambrano
Si definiva uno spaccavetri. Ha sdoganato da sinistra il revisionismo sul Triangolo della morte e la "Chiesa rossa" dell'Anpi non glielo perdonò mai. L'assalto a Reggio fece storia. E quella volta su Rolando Rivi mi disse che... Ricordi sparsi su Giampaolo Pansa.
Ormai da anni le più alte autorità vaticane in Italia simpatizzano per il Partito Democratico (PD), cioè il partito sorto dalla fusione degli ex-comunisti con una parte (di sinistra) del mondo cattolico.
RispondiEliminae' un partito che è da sempre favorevole ad aborto, divorzio, "matrimonio tra le coppie omosessuali, eutanasia...
Ora l'arcivescovo di Bologna conferma questa tendenza... per me non c'è nessun problema, semplicemente non li ascolto (non sono neppure tenuto a farlo).
Ma è un fatto che testimonia in quali paludi è finito il Vaticano e l'episcopato italiano... manca la fede e lorsignori si occcupano di cose mondane.
RispondiEliminaNon invitano mai i "tradizionalisti"?
Eppure spazio mediatico i "tradizionalisti" sono ben riusciti a procurarselo
in questi anni.
Forse il linguaggio sempre aggressivo, che tratta da "idioti" (vedi sopra) quelli
che non condividono il verbo della "tradizione" come intesa dai "tradizionalisti",
c'entra per qualche cosa?
Non esser invitati alle sagre TV è poi davvero uno svantaggio?
Contributi di altri vescovi controcorrente:
RispondiEliminahttps://voxnews.info/2020/01/14/vescovo-smonta-bergoglio-non-esiste-diritto-a-emigrare/
https://voxnews.info/2020/01/14/lamorgese-dobbiamo-accogliere-e-mantenere-piu-immigrati-ci-vogliono-piu-permessi/
RispondiEliminahttps://voxnews.info/2020/01/15/chiesa-organizza-campi-di-rieducazione-digitali-nelle-scuole-bambini-nei-panni-dei-clandestini/
RispondiEliminaIl cardinale Konrad Krajevski, elemosiniere di Bergoglio e già noto per via della vicenda del riallaccio del contatore in un palazzo occupato da centri sociali e immigrati, porta oggi le prime decine di immigrati da Lesbo, in Italia.
RispondiElimina“Non possiamo consentire che gli infedeli insegnino ai nostri figli”. Tre insegnanti cristiani uccisi dai fondamentalisti islamici in una scuola in Kenya. La notizia arriva dopo il devastante rapporto di Open Doors che parla di 260 milioni di cristiani perseguitati, 3.000 morti, 9.000 chiese distrutte e 8.000 violentati nell’ultimo anno. La scuola sorge nell’area di Garissa, dove furono uccisi 148 studenti cristiani in un college cinque anni fa. Come ha scritto il compianto Roger Scruton in un mio libro, “è un crimine che colpisce al cuore la nostra civiltà". Ma per capirlo bisogna prima riconoscere di averla, una civiltà.
RispondiEliminahttps://voxnews.info/2020/01/17/parroco-ai-fedeli-stiamo-facendo-entrare-i-nostri-carnefici/
RispondiEliminahttps://www.tempi.it/nigeria-boko-haram-decapita-una-sposa-cattolica-rapiti-quattro-seminaristi/
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