L'arcivescovo Carlo Maria Viganò al momento è nel nord Italia, come riferito a Robert Moynihan (InsideTheVatican.com, 26 febbraio).
Viganò riferisce che gli italiani hanno paura del coronavirus e che le mensole dei supermercati si stanno svuotando. Per tutta la Quaresima prega per chiunque nel mondo è colpito dal flagello.
È andato a confessarsi ed è stato ricevuto solo perché è un sacerdote; ma, per i fedeli, le porte delle chiese sono chiuse. Vede in questo una tragedia senza precedenti. È felice per la confessione, che consente alla sua mente di concentrarsi interamente su Cristo e sulla Chiesa, e desidera che essa sia fedele, feconda e benedetta.
È sempre più attratto dal latino e celebra la Santa Messa dopo le lodi mattutine alle 7:30 secondo il rito Ambrosiano proprio dell'arcidiocesi di Milano, in cui è nato.
Viganò prega anche per Papa Francesco: il suo intento in questi mesi e anni è stato quello di chiedere la benedizione di Dio su Francesco, perché si comporti da Pietro, e dopo come ogni cristiano, si penta di qualsiasi mancanza, si converta e confermi i suoi fratelli nella fede di sempre.
Viganò affida la sua vita, la vita della sua amata Italia e la vita di tutto il mondo alla cura della sua Beata Madre. È pieno di dolore per la sofferenza dei cinesi e di tutti coloro che hanno paura di questa malattia, tuttavia confida che la verità fondamentale è che Dio, sebbene permetta tali sofferenze, ci richiama sempre a Lui.
Viganò ha recentemente ricordato che già molte volte nel passato la chiesa ha attraversato periodi di pestilenze e malattie. Il grande santo italiano, Carlo Borromeo, portava spesso l'Eucaristia a coloro che soffrivano di peste, e all'età di 46 anni ha dovuto soccombere alla febbre ed è morto.
Viganò dice ancora che si sta preparando per la Quaresima come ha fatto per tutta la sua vita e vuole che tutti coloro che hanno pregato per lui sappiano che ha apprezzato le loro preghiere e che cercano sempre più intensamente di partecipare alla guarigione della Chiesa che ama e alla salvezza di tutti coloro che sono pesantemente oppressi in questo mondo decaduto. Augura a tutti una Quaresima benedetta.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Viganò affida la sua vita, la vita della sua amata Italia e la vita di tutto il mondo alla cura della sua Beata Madre. È pieno di dolore per la sofferenza dei cinesi e di tutti coloro che hanno paura di questa malattia, tuttavia confida che la verità fondamentale è che Dio, sebbene permetta tali sofferenze, ci richiama sempre a Lui.
Viganò ha recentemente ricordato che già molte volte nel passato la chiesa ha attraversato periodi di pestilenze e malattie. Il grande santo italiano, Carlo Borromeo, portava spesso l'Eucaristia a coloro che soffrivano di peste, e all'età di 46 anni ha dovuto soccombere alla febbre ed è morto.
Viganò dice ancora che si sta preparando per la Quaresima come ha fatto per tutta la sua vita e vuole che tutti coloro che hanno pregato per lui sappiano che ha apprezzato le loro preghiere e che cercano sempre più intensamente di partecipare alla guarigione della Chiesa che ama e alla salvezza di tutti coloro che sono pesantemente oppressi in questo mondo decaduto. Augura a tutti una Quaresima benedetta.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/il-papa-che-si-dimise/
RispondiEliminaNell'autunno 2018 Vi scrissi molte mail cercando di far porre attenzione sul fatto che con l'accordo Vaticano-Cina era stata creata una chiesa scismatica sotto l'autorità del PCC.
RispondiEliminaSilenzio assoluto e soprattutto isolamento del card. Zen (che alla fine è andato in USA in ambienti trumpiani).
Tralascio la responsabilità verso i cattolici cinesi perseguitati se vogliono restare cattolici e non "sacrificare" a Xi Jinping.
Oggi ci si straccia le vesti per il percorso "tedesco" oggetivamente scismatico di creazione di una chiesa nazionale e per gli esiti del sinodo sull'Amazzonia.
Bergoglio ha già formalizzato un gravissimo e ferocissimo scisma in Cina ma di questo non lo si chiama a rispondere.
Spero e auspico che le dolorose vicende del coronavirus che stanno affligendo i fratelli cinesi possano dare un colpo mortale a quel regime così come, conseguentemente, al regime bergogliano.
Resterà l'ignavia di chi si trastulla ad analizzare documenti insulsi proposti agli sciocchi per distrarli dai fatti veri.
Resterà la responsabilità di aver abbandonato i cattolici cinesi nelle loro atroci sofferenza e il card. Zen alla solitudine in una battaglia fondamentale.
Resterà la responsabilità di essere stati la stampella essenziale dei distruttori della Chiesa.
La Provvidenza seguirà le Sue vie ma le responsabilità non si cancelleranno.
NON PRAEVALEBUNT
Qui c'è il nutrito indice di quanto denunciato e per cui si è pregato prima e successivamente. Cos'altro potevamo fare?
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/04/roma-7-aprile-2018-messaggio-card.html
Se il mondo tradizionale si piega ai decreti emanati dallo Stato liberale che minano il diritto divino, dov'è finita la Libertas Ecclesiæ tanto annunciata in questi anni dai sacerdoti tradizionali di spicco?
RispondiEliminaHo iniziato a sciropparmi per penitenza la querida Amazzonia e come si possa concepire di accettarla come documento di un Papa, senza urlare di sdegno e pure urlare che chi scrive è eretico e quindi figura solo come Papa,senza esserlo, mi è inspiegabile, posso solo pensare ad un tale avvelenamento a dosi talmente diluite da renderlo apparentemente inocuo, tanto da ritrovarsi geneticamente modificati con impianto bionico luciferiano di cui non si è coscienti. Il canonista padre Ghirlanda conferma. "Ho ascoltato con interesse il sinodo, con questa mia desidero dare a tutti le risonanze che mi ha provocato: Tale documento conclusivo del sinodo resterà tale e quale non intendo infatti sostituirlo. Desidero solo rifletterci sopra con le mie preoccupazioni per aiutare tutti alla ricezione dell'intero cammino sinodale, e presento quindi ufficialmente quel Documento senza citarlo, anche se ne ha parlato finora , perché invito tutta la Chiesa a leggerlo integralmente. Dio(quale non si sa) voglia che tutti si arrchiscano con tali conclusioni del Sinodo, per questa terra che è mistero sacro (solo il bioma amazzonico scrive) per ispirare anche le altre regioni del mondo…. In una pagina e mezza c'è da farsi venire il mal di pancia, sapendo cosa dice peraltro il Documento conclusivo del Sinodo e cosa hanno detto i circoli minori che hanno interessato Bergoglio.
RispondiEliminaGià che ci siamo, oltre alle foto in stile identikit divulghiamo anche il suo recapito postale e il suo numero telefonico?
RispondiEliminaChristine Lagarde, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, lancia l'allarme e mette tutti in guardia contro il rischio più imminente per l'umanità: la longevità. Già, viviamo troppo a lungo, e secondo le stime siamo destinati a vivere ancora di più. La vita media sarà cresciuta di tre anni nel 2050.
RispondiEliminaSoluzione eutanasia obbligatoria?
https://rivelazione.net/notizie/don-minutella-non-e-piu-solo-mons-gracida-allattacco-benedetto-xvi-e-stato-costretto-a-dimettersi-e-lelezione-di-bergoglio-e-illecita-o-invalida/?fbclid=IwAR2ft-6vYaNOAmE3Z8VYXGun2v1xjpiJAqNE-LzdjArw6FQwYwVGL8R44Kw
RispondiEliminaUn Vescovo un anno fa si è schierato per benedetto XVI, mi era sfuggito, ma l'arma del fare finta di niente funziona sempre alla grande in tempi di morfina soporifera diffusa nei decenni a dosi sempre più massiccie.
Quando si dice "giornalismo inqualificabile". Repubblica: Mattia non deve morire altrimenti come lo spieghi agli italiani e ai mercati? Mica ha 70 anni e passa con patologie pregresse!
RispondiEliminaMa si può scrivere un articolo del genere? Un sincero in bocca al lupo a questo ragazzo e a tutti gli ammalati nella consapevolezza che non esistono vite di scarso valore...
(Ho censurato, modificandolo, l'epiteto di un Anonimo. Non si sa mai. Mic)
Il Coronavirus, gli Italiani e i polli di Renzo.
RispondiEliminaSono rimasto colpito dalla spocchia inclemente con la quale viene trattata l'Italia a livello internazionale per il fatto del Coronavirus. Non si tratta di come stanno le cose, ma di come veniamo ancora una volta giudicati dalle altre nazioni, sempre pronte a puntare il dito accusatore verso di noi con superficialità, disprezzo e alterigia. Come se loro avessero la virtù e l'autorevolezza per farlo.
Un fenomeno che si ripete da tempo. Purtroppo in Italia c'è oggi una incolmabile spaccatura ideologica che impedisce di fare fronte comune per difendere la nostra immagine, i nostri interesse e le nostre aspettative nel Paese, a fronte del globalismo che avanza e nel Mediterraneo che circonda la penisola.
Noi italiani siamo nel mondo come i polli di Renzo descritti dal Manzoni e insistiamo a non considerarlo.
Riporto le parole dei promessi Sposi: " Ora stendeva il braccio per collera, ora l’alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”.
Pur trovandosi in una condizione disagiata, i quattro capponi continuavano a litigare ed a beccarsi tra di loro.
E gli italiani fanno come loro.
Massimo Valentini
RispondiEliminaCi sputano in faccia, per colpa nostra, però sta cominciando una reazione anche se ancora confusa, sul piano del pensiero politico.
Ci insultano e ci trattano con disprezzo, dall' alto in basso, per colpa soprattutto
nostra: noi stessi o meglio i media, i giudici, i politici etc presentano sempre il
popolo italiano come una massa di ladri, mafiosi, banditi, truffatori, evasori fiscali,
e chi ne ha più ne metta. Decenni di lavaggio del cervello anti-italiano fatto dalle
istituzioni stesse italiane (partiti, scuola, cultura, Chiesa dopo il Vaticano II in
nome dell' unità del genere umano) giustificato con l' alibi dell' antifascismo perenne che doveva purificarci all' infinito dai peccati nazionalistici del fascismo, hanno svolto un lavoro preparatorio i cui frutti marci si vedono ancor meglio adesso che siamo nella EU.
L' italiano di oggi vive all' insegna di un permanente complesso di inferiorità che gli è stato cucito addosso dal 1943 in poi. E che non si riesce a scucire. Una parte consistente della popolazione tuttavia si sta ribellando a questo stereotipo ingiusto, ha trovato nella Lega di Salvini un inaspettato difensore del principio nazionale, della Patria italiana, non legato ad origini destrorse. Pur con i suoi limiti, Salvini rappresenta un fatto nuovo ed in un certo senso anomalo perchè proveniente da un partito nato invece per abbattere lo Stato italiano e distruggere l' Italia unita.
La Lega che difende l' Italia sovrana, sia pure nell'ambito di una ristruttuzione dello Stato secondo le (non sempre chiare) "autonomie", capace di raccogliere consensi attorno al 30% è diventata una forza politica in grado di far cadere domani, con il Centrodestra, il sistema antiitaliano e sorretto dallo straniero dei partiti nati dall' antifascismo, che ci (s)governa dal 1943. Per questo, al fondo, Salvini è così odiato dal sistema di potere dominante.
Alla giusta ribellione, morale e politica, contro gli stereotipi negativi che ci affliggono, manca un contributo cattolico quantificabile in un pensiero politico capace di elaborare una nozione di Patria, di popolo, di nazione, di Stato all' altezza dei bisogni dell' ora presente.
Policratico
https://gloria.tv/post/BWB4E4gdZVn84KvbrxSdCUXHQ
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