Dopo le prime osservazioni [qui], apprendiamo dal sito Religion Digital, noto per la sua consonanza col Vaticano, che: “Il Vaticano conferma che non è chiusa la porta all’ordinazione di uomini sposati”.
Cito:
Il cardinale Czerny (ultraprogressista) e Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione, hanno chiarito che il tema può essere discusso in futuro, essendo tema di dibattito e discernimento.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della presentazione dell’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco “Querida Amazonia”, ha affermato : “Il Sinodo sull’Amazzonia non era un confronto sul celibato, anche se questo tema ha avuto un suo peso nello svolgimento dei lavori”. “Il Sinodo era una risposta a esigenze pastorali di evangelizzazione. Il Papa, nell’esortazione, le ha recepite e – al n. 90 – ha risposto con tre parole: preghiera, generosità, formazione”.
Il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, interpellato sul numero 18 dell’Episcopalis Communio, pubblicata dal Papa nel 2018, in cui si stabilisce che il documento finale del Sinodo, “se approvato espressamente dal Romano Pontefice, partecipa del magistero ordinario del successore di Pietro”, ha risposto: “Il testo è molto chiaro. Quella del Santo Padre, nell’esortazione apostolica, è una presentazione, non un’approvazione del testo finale. Non c’è una parola canonica chiara di approvazione, come dispone l’art. 18 dell’Episcopalis Communio, che parla di approvazione espressa e non indiretta”.
Sul n. 111 (in riferimento al celibato sacerdotale) del documento finale, Baldisseri ha fatto notare che “il Santo Padre non ha detto una parola su nessun numero del documento finale. Ha detto semplicemente: ‘Non lo cito’. Non ha parlato di rito amazzonico, ma di leadership dei laici: ha allargato l’orizzonte, che vale soprattutto per l’Amazzonia”. “Il Sinodo è un processo, perché il tempo è superiore allo spazio, come dice il Papa, il campo è aperto. Si cammina”.
Per capire ancor meglio, ricordiamo quanto ha detto il card. Marx: “Il Papa avvia la ricezione del Sinodo rilevante per Chiesa mondiale”... “L’esortazione post-sinodale non affronta direttamente queste domande, ma piuttosto incoraggia a sviluppare ulteriormente la riflessione sul tema del sacerdozio per consentire la regolare celebrazione dell’Eucaristia”. È una “discussione che continuerà”, “non la vedo chiusa”. Oltre che tema della prossima plenaria dei vescovi, elementi di Querida Amazonia “rientreranno nei corrispondenti forum del cammino sinodale”.
Parolai.
RispondiEliminaIpocriti.
Superbi.
Ignoranti.
Ostinati.
Pazzi di sé.
Traditori.
Guai a voi!
Guai a voi!
Venduti.
...Come volevasi dimostrare.
RispondiEliminaDopo Querida Amazzonia:
RispondiEliminaI ratzingeriani militanti di destra (Socci, Nuova Bussola, Minutelliani etc) gridano all'eresia.
I ratzingeriani di centro (Muller, qualche ex vaticanista etc) dicono che non è successo niente di che.
I ratzingeriani di sinistra (PDeffini, teorici della continuità in genere) esultano, perche Bergoglio è praticamente uguale ai predecessori.
I Bergogliani rosicano un po' per la sconfitta pubblica, ma sanno che il loro idolo alla fine gli concederà tutto.
I tradizionalisti moderati (Fsspx) fanno un'analisi accurata e denunciano che c'è ancora un grande pericolo che incombe.
I tradizionalisti più duri accusano la FSSPX di fare analisi troppo leggere.
I sedevacantisti non gliene frega niente tanto Bergoglio non è il papa.
Che tu sia Bergogliano o sedevacantista non conta, l'importante è che se ti vuoi fare prete di questi tempi, è meglio che ti sposi.
Invece di avviare la comprensione de:
RispondiEliminaAscolta Israele! Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio all'infuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10.Non desiderare la roba d'altri.
Invece di esemplificare e fare esemplificare ogni singolo punto da ogni singola persona, in lungo ed in largo; di verificarne l'assimilazione personale; di bandire un anno di riflessione e discussione su ogni singolo comandamento; di indire confronti di poesia, si saggistica, di storia, di filosofia, di teologia, di pittura, di scultura, di musica, di teatro, di scienza, di sport su ognuno di questi comandamenti che sono le ossa dello nostro scheletro religioso; invece di fare al meglio quello solo che avrebbe dovuto fare, si inventa di iniziare processi quando l'unico che rischia di andare sotto processo è solo lui.
Toucho Fernandez:
RispondiElimina“Certamente, non si può neanche dire, come hanno detto alcuni, che Francesco ha chiuso le porte o ha escluso la possibilità di ordinare alcuni uomini sposati. Difatti, nell’introduzione Francesco limita gli obiettivi del suo documento scrivendo ‘Non svilupperò qui tutte le questioni abbondantemente esposte nel documento conclusivo’. Si riferisce al documento conclusivo del sinodo ed è chiaro che se il Papa non sviluppa alcuni punti non è perché li esclude ma perché non ha senso ripetere ciò che è già stato detto.
“Tanto chiaro è che non pretende di sostituirlo che afferma di ‘presentarlo ufficialmente’ e chiede che tutti i vescovi e agenti pastorali dell’Amazzonia si impegnino nella sua applicazione. Questa è un’enorme novità sinodale che purtroppo non è stata notata”.
Nota Cristiano (formiche)
Il percorso di sinodalizzazione della Chiesa dunque non sarebbe stato interrotto, ma accelerato. In effetti andandosi a rileggere l’esortazione apostolica vi è scritto proprio così al riguardo del documento sinodale: “Lo presento ufficialmente”.
Fernandez:
“Al contempo mostra un’enorme apertura ai riti e alle espressioni indigene chiedendo che non le si accusi di essere pagani o idolatri e lascia spazio a un rito amazzonico. Nel sinodo si disse chiaramente che questo era il contesto adeguato per pensare alla possibilità dei viri probati”.
Conclude Cristiano:
Fernandez ci fa notare che il testo contempla la possibilità di creare un rito amazzonico! Leggendo Fernandez si capisce che la grande novità sarebbe la creazione di una Chiesa cattolica di rito amazzonico. Questo sì sarebbe un cambiamento epocale, soprattutto per l’Amazzonia e chi la vive, ma anche per chi vi volesse ragionare sulle potenzialità della sinodalizzazione della Chiesa.
https://formiche.net/2020/02/amazzonia-chiesa-esortazione-fernandez/
«Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati, questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, ma in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io» (Bergoglio, citato da Forte, maggio 2016)
RispondiElimina«Se parliamo esplicitamente di preti sposati, questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, ma in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io» (probabile Bergoglio, citabile dal Forte)
La sintesi operata dall'anonimo delle 18,56 mi sembra quantomeno molto vicina alla realtà.
RispondiEliminaLa vera conclusione é che l'unica ad uscirne ferita è la nostra madre Chiesa.
Poveri noi e non solo, visto che la 'chiesa" ha cessato di essere luce per il mondo.
L' umanità é alla deriva.
Un quarto d'ora di tenda ad ossigeno per cattolici ipossici e asfittici.
RispondiEliminahttps://www.dropbox.com/s/l23rvfvatollohx/200214-Omelie-Fede.m4a?dl=0
Sia lodato Gesù Cristo!
Ma è scritto chiaro e tondo,diaconi,religiosi e laici da maturare in appositi seminari con mandati x 7 sacramenti,e che restino tali senza Ordine deriva dal fatto che non parla di presbiteri.I laici devono soddisfare il diritto ai sacramenti. I diaconi sono già sposati e diverranno preti,sdoganamento matrimonio preti.Donne laiche che danno 7 sacramenti. Le pachamame sono idoli da apprezzare e riconoscere. Evviva gli sciamani,rispetto x paganesimo e superstizioni.
RispondiEliminaAggiunga si che i documenti citati divengono documento papale.Ed ancora che un documento precedente è stato varato x affermare validi i sinodi locali, vincolanti senza papa.
RispondiEliminaSu radio spada è riportato Fernandez,che toglie ogni illusione che non abbia sdoganato quanto da H L sinodo
RispondiElimina
RispondiEliminaMa la "chiesa" ha cessato di essere luce per il mondo solo con l'avvento di Bergoglio?
Fatevi un po' di conti, senza fare...sconti a nessuno.
Il bello del Concilio di Trento, è che era CHIARISSIMO.
RispondiEliminaDiceva ciò che era da credere e condannava senza appello gli errori. Esattamente come faceva Gesù.
C'era poco spazio per la sociologia e la psicologia, certamente perché ancora non erano ancora neanche concepite, ma anche perché c'era la volontà di definire il vero dal falso, la dottrina cattolica dalle false dottrine.
In questo discrimine non serve parlare di sociologia perché la verità non dipende dai condizionamenti umani.
Il giudizio di Dio può tenerne conto, ma nel mostrare la verità la Chiesa deve tenere conto solo della verità
Per cui il linguaggio ambiguo dei documenti del sinodo dell'Amazzonia è fuorviante.
Tanto più che, a quanto pare, siamo solo all'inizio di un "processo" che potrebbe durare molto e che nelle intenzioni dei modernisti dovrebbe produrre molti documenti attuativi.
Il sinodo, perciò, sembra piuttosto l'inizio di quello che nella mente dei modernisti dovrebbe essere una sorta di VATICANO III.
Come un nuovo concilio sotto mentite spoglie, in quanto la rivoluzione nella Chiesa per i modernisti non deve avvenire attraverso un'aperta ribellione, come al tempo di Lutero, ma ancora più aderente allo stile del "serpente antico": in modo subdolo e strisciante.
Quello che a me sembra troppo sono tutte queste parole masturbatorie con cui vengono consegnati questi documenti che nascono da un habitus masturbatorio fisico e mentale.
RispondiEliminaPapa Bergoglio, con questa esortazione, che ha una denominazione cretina, da titolo di film natalizio, finge di assorbire l’umiliazione di dover rinunciare ai suoi propositi. Ma una umiliazione doppia: Primo perché non gli permette il passo rivoluzionario sul celibato sacerdotale. Secondo, persino maggiore, perché gliela impone dall’alto Benedetto XVI, Papa ridestato, che si riconferma Papa, manifestando il pentimento di una parziale rinuncia equivoca. Se non fosse per il Conclave che ha eletto Bergoglio, non avrei dubbi sulla spiegazione delle due figure di papa che Ganswein illustrò a suo tempo. Benedetto XVI si sente ancora Papa. lo ha manifestato e Bergoglio lo ha (in parte) capito. Fine del sogno bergogliano? O inizio della vera guerra?
RispondiElimina...
RispondiEliminaIn Querida Amazonia, l'esortazione post sinodale di Papa Francesco, non vi è alcuna deroga alla ordinazione sacerdotale: il celibato non è stato toccato. E forse lo si deve al pressing di Benedetto XVI, che ha versato anche lacrime per la sua battaglia interna alla Chiesa.
https://m.ilgiornale.it/news/cronache/cos-ratzinger-ha-pianto-attacchi-subiti-suo-libro-1826148.html
Anche i media se ne occupano abbondantemente. Ma, purtroppo, tutta l'attenzione resta focalizzata sul celibato ecclesiastico mentre c'è ben altro e ben grave come l'adorazione pagana e le insidie all'Eucaristia...
Dall'articolo di formiche si può capire che la questione su cui tante attenzioni si sono poste, il celibato sacerdotale, era secondaria.
RispondiEliminaUn po' come cambiare due parole del Padre Nostro quando si è cambiata tutta la liturgia.
Un articolo fra lo stupi-dotto e l'umoristico, nel tentativo penoso di salvare Bergoglio dalle giuste critiche, non odio e attaccare indirettamente (facendo di ogni erba un fascio) la superiorità dello Imperatore...
RispondiEliminahttps://www.ilsussidiario.net/news/letture-lodio-verso-gli-ultimi-papi-una-questione-politica/1985028/
Allora, cornuti, mazziati e contenti, come dice il Guelfo Rosa?
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/colpo-da-maestro-modernista/
....I media main stream in gran parte dicono altro (poi entreremo nel merito anche della questione mediatica). Ma i fatti urlano e contra factum non valet argumentum.
RispondiEliminaDunque: se per Amoris Laetitia ci si era limitati ad una nota, qui il riferimento all’apertura è direttamente nel testo dell’esortazione: punto 4. Un rimando al Documento finale del Sinodo di ottobre che dovrà “ispirare la Chiesa” ed essere “applicato”. Se le parole hanno un senso, qui il senso è chiarissimo. Solo chi sceglie di essere cieco può non vedere. Basta saper leggere: UFFICIALE, esortazione: Bergoglio chiede applicazione doc. finale Sinodo e riprende “rito amazzonico”. Si potrà dire che non si è trattato dell’apertura netta che alcuni attendevano ma non si può sminuire la cosa.
....
Da Radio Spada
Dio ci guardi da questi sedicenti cattolici.
RispondiEliminaEnrico Letta:
"Stamani a Milano per una riflessione sull’attualità del pensiero del Cardinal Martini. La speranza, ma anche la nostalgia per figure profetiche come la sua. Che oggi mancano. Tanto."
Enrico Letta è un socialista macroniano che promuove politiche che contraddicono i basilari principi del diritto naturale. Figlio di un establishment democristiano che ha abbracciato il nichilismo più sfacciato. Il suo elogio di Martini è la prova del fallimento pastorale di un Cardinale ridotto a figurina mitologica.
Si tratta di un convegno diocesano, slogan: parola alla Chiesa parola alla città... un altro pezzo del "grande centro" di conio Vaticano & C.
RispondiEliminaConto di riprenderlo
RispondiEliminahttps://opportuneimportune.blogspot.com/2020/02/se-parliamo-esplicitamente-querida.html?m=1
Alfo Maria Valli:
RispondiElimina"Dopo la teologia ortodossa, dopo la teologia eterodossa, siamo ora approdati alla teologia incomprensibile, che non ha bisogno di spiegare granché, perché non sa spiegare e, in fondo, non ha nulla da spiegare, e non confessa nemmeno di non sapere.
L’arcivescovo Georg Gänswein, a suo tempo (nel 2016), per giustificare la coesistenza di un Papa e di un Papa Emerito, aveva tentato di formulare quella che potrebbe essere chiamata la “teoria del ministero allargato”. Secondo questa teoria, il papato potrebbe anche prevedere il Papa Emerito, «membro contemplativo» accanto al «membro attivo», che sarebbe il Papa eletto. Su che base si regge la teoria? Su quale pagina della Scrittura? Su quale autorità dei dottori o dei padri della Chiesa? Gänswein, evidentemente, non risponde, poiché non può rispondere. E non può rispondere perché non c’è nulla da dire o da dimostrare, trattandosi di un’ipotesi partorita a tavolino.
Quando gli antichi teologi sapevano qualcosa, la dicevano apertamente, senza eccessive e stucchevoli piroette. Quando invece non sapevano rispondere, dicevano “non so”. Il passaggio dal normale avvicendamento tra due pontefici alla sceneggiata è un attimo, perché se la schiettezza viene sostituita dalla manovra, chi se ne accorge non è solo il Padreterno, ma anche l’universo mondo.
Tutto ruota attorno a terminologie esteriori, accidentali, a-teologiche, lontanissime dalla sostanza: «pasticcio del libro», «gestione maldestra», «equilibri già delicati», «ricalibrare e ridefinire i confini», «ombra del predecessore», «doppia fedeltà», «status perduto», «spartiacque nel pontificato». E con questi argomenti si vorrebbe arrivare a conclusione, quasi che la storia della salvezza fosse una caccia alla lepre tra ubriachi.
Se davvero è finita un’epoca, non è certo quella dei due Papi, ma di quelli che si sono sempre rifiutati di ammettere che c’è in atto la coesistenza di due Papi. Non fine, dunque, ma inizio della presa di coscienza di una situazione artificiosa e raffazzonata.
È iniziata, speriamo, l’era del sollevamento del tappeto e della scoperta di quanta polvere vi sia accumulata sotto.
"Heschel ricorda che se noi cessiamo di chiamare Dio sui nostri altari li occuperanno inevitabilmente i demoni. Non impunemente si pratica la torva omeopatia che consiglia di curare un mondo perdutamente ammalato di squallore, anonimato, profanità e licenza per mezzo di squallore, anonimato, profanità e licenza".
RispondiEliminaCristina Campo, 'Sensi soprannaturali'
ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE
RispondiEliminaQUERIDA AMAZONIA
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
AL POPOLO DI DIO E A TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ
Il senso di questa Esortazione
Sogni per l’Amazzonia
CAPITOLO PRIMO
UN SOGNO SOCIALE
Ingiustizia e crimine
Indignarsi e chiedere perdono
Senso comunitario
Istituzioni degradate
Dialogo sociale
CAPITOLO SECONDO
UN SOGNO CULTURALE
Il poliedro amazzonico
Custodire le radici
Incontro interculturale
Culture minacciate, popoli a rischio
CAPITOLO TERZO
UN SOGNO ECOLOGICO
Un sogno fatto di acqua
Il grido dell’Amazzonia
La profezia della contemplazione
Educazione e abitudini ecologiche
CAPITOLO QUARTO
UN SOGNO ECCLESIALE
L’annuncio indispensabile in Amazzonia
L’inculturazione
Vie di inculturazione in Amazzonia
Inculturazione sociale e spirituale
Punti di partenza per una santità amazzonica
L’inculturazione della liturgia
L’inculturazione della ministerialità
Comunità piene di vita
La forza e il dono delle donne
Ampliare orizzonti al di là dei conflitti
La convivenza ecumenica e interreligiosa
CONCLUSIONE
LA MADRE DELL’AMAZZONIA
Dato a Roma, presso San Giovanni in Laterano, il 2 febbraio, Festa della Presentazione del Signore, dell’anno 2020, settimo del mio Pontificato.
FRANCESCO
Bizzarro. E' dal famigerato concilio che l'Eucarestia è stata sminuita, deformata, ignorata, desacralizzata, separata dalla Confessione, non ritenuta più necessaria dai progressisti. L'ultimo attacco dall'Amoris Laetitia, che la concede anche ai divorziati.
RispondiEliminaAdesso, improvvisamente, ma solo per l'Amazzonia, l'Eucarestia riacquista la sua importanza, alla luce della mancanza di sacerdoti e missionari. E', ovviamente, una ipocrita strumentalizzazione dei progressisti. Ora, la mancanza di sacerdoti è un dramma non solo in Amazzonia, ma in tutto il mondo, ed è un dramma causato, anche in questo caso, dalla tragedia del concilio. E' con il concilio che le vocazioni sono crollate miseramente, e diminuiscono anno su anno, per non parlare della loro qualità e di quello dell'insegnamento seminariale.
Per quanto concerne l'Amazzonia, come tutte le altre terre di missione, il problema maggiore è che i missionari, e i sacerdoti residenti, non si dedicano alla conversione degli indigeni, ai Sacramenti, al catechismo, ma alla sovversione, all'occupazione di terre, alla propaganda indigenista e marxista, all'incitamento all'odio di classe. Formiamo buoni sacerdoti e buoni missionari e cacciamo dal sacerdozio i mestatori comunisti e i vescovi che li proteggono. Il resto verrà da sé.
Silente
La bandiera delle loro follie:
RispondiEliminahttps://apostatisidiventa.blogspot.com/2020/02/non-illudiamoci.html?m=1
Per consolarsi della 'mutilazione' del IV capitolo che, secondo i soliti ben informati, è stato decurtato e limato all'osso dopo l'uscita del famoso libro a 4 mani, el lider maximo incontra in sede e benedice in ogni senso Lula, ogni commento è inutile........
RispondiEliminahttps://www.affaritaliani.it/cronache/chiesa-preti-sposati-appello-di-una-moglie-al-papa-l-amore-un-diritto-652658.html
RispondiEliminaMarisa
Sia il vostro dire sì, sì, no, no.
RispondiEliminaAncora una volta Bergoglio ha lasciato tutto nell'ambiguità da perfetto gesuita. Così non potrà essere accusato di aver tradito la dottrina...
La battaglia non è finita anzi comincia adesso e sarà più difficile di prima.
Pietro - Salerno
Magistrale commento di Cesare Baronio:
RispondiEliminahttps://opportuneimportune.blogspot.com/2020/02/se-parliamo-esplicitamente-querida.html?m=1#more
S.S.Pio X
RispondiEliminaPASCENDI DOMINICI GREGIS
Edizionie Cantagalli 2007
"...Tali considerazioni sono sufficienti per comprendere per quante vie la dottrina del modernismo conduca all'ateismo e alla distruzione di ogni religione. L'errore dei protestanti è stato il primo passo su questo sentiero; il modernismo è il secondo: il prossimo sarà l'ateismo." (p.98)
PASCENDI DOMINICI GREGIS
RispondiEliminaLettera enciclica
“Sugli errori del modernismo
8 settembre 1907
Lettera enciclica
...52. Restano per ultimo a dir poche cose del modernista in quanto la pretende a RIFORMATORE.
Già le cose esposte finora ci provano abbondantemente da quale smania di innovazione siano rôsi cotesti uomini. E tale smania ha per oggetto quanto vi è nel cattolicismo.
(1) Vogliono riformata la filosofia specialmente nei Seminarî: sì che relegata la filosofia scolastica alla storia della filosofia in combutta cogli altri sistemi passati di uso, si insegni ai giovani la filosofia moderna, unica, vera e rispondente ai nostri tempi.
(2) A riformare la teologia, vogliono che quella, che diciamo teologia razionale, abbia per fondamento la moderna filosofia. Chiedono inoltre che la teologia positiva si basi principalmente sulla storia dei dogmi. Anche la storia chiedono che si scriva e si insegni con metodi loro e precetti nuovi. Dicono che i dogmi e la loro evoluzione debbano accordarsi colla scienza e la storia.
(3) Pel catechismo esigono che nei libri catechistici si inseriscano solo quei dogmi, che sieno stati riformati e che sieno a portata dell'intelligenza del volgo.
(4)Circa il culto, gridano che si debbano diminuire le devozioni esterne e proibire che si aumentino. Benché a dir vero, altri più favorevoli al simbolismo, si mostrino in questa parte più indulgenti.
(5) Strepitano a gran voce perché il regime ecclesiastico debba essere rinnovato per ogni verso, ma specialmente pel disciplinare e il dogmatico. Perciò pretendono che dentro e fuori si debba accordare colla coscienza moderna, che tutta è volta a democrazia; perché dicono doversi nel governo dar la sua parte al clero inferiore e perfino al laicato, e decentrare, Ci si passi la parola, l'autorità troppo riunita e ristretta nel centro.
(6)Le Congregazioni romane si devono svecchiare: e, in capo a tutte, quella del Santo Officio e dell'Indice. Deve cambiarsi l'atteggiamento dell'autorità ecclesiastica nelle questioni politiche e sociali, talché si tenga essa estranea dai civili ordinamenti, ma pur vi si acconci per penetrarli del suo spirito.
(7)In fatto di morale, danno voga al principio degli americanisti, che le virtù attive debbano anteporsi alle passive, e di quelle promuovere l'esercizio, con prevalenza su queste.
(8) Chiedono che il clero ritorni all'antica umiltà e povertà; ma lo vogliono di mente e di opere consenziente coi precetti del modernismo.
(9)Finalmente non mancano coloro che, obbedendo volentierissimo ai cenni dei loro maestri protestanti, desiderano soppresso nel sacerdozio lo stesso sacro celibato.
Che si lascia dunque d'intatto nella Chiesa, che non si debba da costoro e secondo i lor principî riformare?
http://www.unavox.it/Documenti/doc0178_Pascendi.htm
N.B.La scansione numerica è mia, come il maiuscolo di riformatore.
Inculturare i ministeri,inculturare liturgia,inculturare sacramenti, diramare coi mass media che nulla è cambiato intanto che i demolitori esultano . Questo è abolire la Tradizione cristiana,i Sacramenti cristiani,la liturgia cristiana,i preti cristiani.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=S6jhFsLfqcU
RispondiEliminaQuerida Amazonia (altro mieloso titolo da telenovela...) è un altro cavallo di Troia.
Il problema della Chiesa cattolica è l'Ordine dei Gesuiti.
RispondiEliminaClemente XIV, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II lo avevano capito e avevano preso le loro sante iniziative per frenarli.
Avevano capito la loro inclinazione a creare confusione nella Chiesa, diffondendo insegnamenti secolarizzati e modernisti contrari al Magistero, sostenuti e attuati con atti di aperta disobbedienza e con piglio rivoluzionario e protestante.
Sono gesuiti i sostenitori e propagatori del modernismo nella Chiesa degli ultimi tre secoli e sono gesuiti soprattutto i teologi di riferimento che hanno elaborato e voluto introdurre le loro cellule tumorali nel Concilio Vaticano II.
Quelle cellule tumorali hanno guastato le sane, il tumore si è propagato in tutte le membra ed è arrivato alla testa, il Papato.
Ci sono riusciti spaccando non solo il Magistero, ma il Papato stesso.
Hanno tramato per anni.
Con la loro teologia protestante hanno sobillato e traviato clero, fedeli e studenti delle loro lussuosissime scuole private, in cui si entra cristiani e si esce atei.
Sono diventati molto amici dei nemici acerrimi della Chiesa cattolica, come marxisti, massoni e capitalisti dell'alta finanza, ma dietro la facciata ipocrita del "dialogo" e dei "ponti".
Mescolando il sacro col profano, hanno fatto una pluriennale guerra sotterranea, mostrandosi alla gente col volto ipocrita dei moralizzatori, come Lutero, intenzionati a depurare la Chiesa dalle incrostazioni dottrinali medioevali, oltre che dalle piaghe reali della pedofilia e della corruzione in senso ampio.
Sono i gesuiti che, con la complicità dei nemici della Chiesa e le loro trame subdole, hanno logorato il debole Benedetto XVI, che ha vilmente 'ceduto di fronte ai lupi' e si è dimesso, come se la Chiesa fosse una s.p.a., ma rimanendo "papa emerito/membro contemplativo".
E con metodi da politicanti cinici e infedeli, i gesuiti sono riusciti a piazzare il loro "Papa Nero", peraltro violando il regolamento del loro stesso Ordine che vieta di assumere alte cariche ecclesiali.
Il Papa Nero Bergoglio ha quindi rivalutato ufficialmente Lutero, Giuda Iscariota, il marxismo e i riti Pagani, ma disprezza il Magistero imillenario e i cattolici che lo amano e gli sono rimasti fedeli, chiede perdono per la loro malvagità durata duemila anni.
Lo scisma, per lui, "non è un problema" perché i cattolici fedeli al Magistero non sono pecorelle da confermare nella fede, ma gretti bigotti, gente cattiva, "gente a cui non rispondere perché critica con cattiveria", "gente che ha nella testa qualcosa che non va", di cui liberarsi.
Mi sembra chiaro, quindi, che i gesuiti sono gli impostori del Vangelo, che si sono impadroniti del gregge entrando nel recinto come ladri e briganti.
Il prossimo papa sarà forse scelto ed eletto da loro, probabilmente con le dimissioni dell'attuale Papa Nero, in modo da "accompagnare" la nuova nomina con la sua influenza dittatoriale.
Ma se così non fosse, speriamo che il prossimo Papa sia veramente cattolico e sciolga questo Ordine nefasto per sempre, dichiarando come eretici i loro falsi insegnamenti, uno per uno.
Aloisius
https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_16/francesco-scriveal-cardinale-mullere-tende-manoai-tradizionalisti-f5bd8ce6-5024-11ea-a036-d715f3c65007.shtml
RispondiEliminaPapa Francesco scrive al cardinale Müller: disgelo con i tradizionalisti
Il Papa in una lettera di 7 righe: «Caro fratello, molte grazie per il tuo libro: il tuo testo sul post-sinodo mi piace»
..se piace a Francesco e Muller siamo a posto…..ce lo faranno piacere pure a noi...
RispondiEliminaAloisius, ottima la sua disamina (pure però qualche gesuita che si salva forse c'è ancora, non giudico in merito), però in base alla sua analisi ne deriverebbe che sarebbe Benedetto XVI da richiamare al posto del papa nero e dovrebbe convocare, lui, un conclave per chiarire le cose. Penso che mi andrebbe bene. Un successore al papa nero non ci deve essere proprio. I Pastori non possono esimersi da tale dovere attuale di chiarimento, e del domani,se si dovesse sciaguratamente andare avanti in questo modo. Non possono esimersi davanti a Dio e pure davanti al popolo di anime. Non abbiano a risponderne al Giudizio.
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/altro-che-frenata-parla-larcivescovo-teologo-del-papa-si-va-verso-chiesa-di-rito-amaz/
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/02/esce-video-ufficiale-vaticano-per-querida-amazonia-ed-e-agghiacciante/
https://www.lifesitenews.com/news/vatican-urged-to-partner-with-top-population-controllers-on-popes-global-education-pact?fbclid=IwAR1jBqSTf2SpSwmcYrTsHuFk7K8l8UhPRUHvETonBtc3vm81yNhjB6ghx2s
RispondiEliminahttps://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-02/la-nota-papa-francesco-vangelo-ha-sguardo-universale.html?fbclid=IwAR2HThpHqIInQ9CTqoBsHsAtmrcVMWpymbdFCwlTPIQArlc3FuSWNRYAopg
BXVI non si è dimesso a causa dei gesuiti, magari fossero stati solo loro, i massoni, i powers that be, presidenti in carica e presidenti in pectore USA, la casa reale britannica, più tutti i vari club Bilderberg ed altro sino allo SWIFT, che altro avrebbe dovuto fare??????L'alternativa era uscire con le famose scarpe rosse in avanti, siamo seri, i gesuiti sono solo una delle componenti, non l'unica, e diciamolo fuori dai denti, non vedevano l'ora, TUTTI, che si togliesse di mezzo, come non vedono l'ora che torni alla casa del Padre, ma............Dio ha altri piani che essi non conoscono.
RispondiEliminaMarco Tosatti (15 febbraio) riferisce l'affermazione di "qualcuno di molto in alto oltre le Mura Vaticane", probabilmente un cardinale, del fatto che Joseph Ratzinger, "Benedetto si sente Papa, non emerito".
RispondiEliminaHa pubblicato il libro Ratzinger/Sarah per portare avanti il suo programma, insiste la fonte. ("Lo ha manifestato in questa circostanza")
Secondo il prelato, "Papa Bergoglio lo ha capito ed ha avuto timore" e si è sentito costretto a cambiare il testo della “Querida Amazonia.”
Il problema è che Ratzinger continua a contraddire con forza tali affermazioni.
Biagio Buonomo
RispondiEliminaNO, SOCCI.
No, Socci. Lo scenario che evochi - l'apertura al matrimonio dei presbiteri stoppata sulle linea di porta da Benedetto XVI e dal cardinal Sarah - è una mediocre sceneggiatura di una serie TV alla Sorrentino.
Bergoglio non si sarebbe fermato per un libro: lo conosciamo. Non avrebbe cambiato idea per timore di uno scisma. Lo ha detto: lo scisma non lo teme. E in qualche modo lo cerca.
Se ha cambiato idea, se ha fermato la sua mano prima dell'irreparabile sfidando le chiese tedesca e brasiliana prima delle altre, Bergoglio ha agito per sua scelta. Perchè - ne sono intimamente convinto - credo che le preghiere di milioni di cattolici abbiamo, per ora, fermato quel vescovo sul confine dell'errore irreparabile.
Le preghiere, Socci. Non un libro.
L'acuta e cristallina analisi di Giovanni Servodio:
RispondiEliminahttp://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3372_Servodio_Niente_preti_sposati.html
Certo che sono le preghiere, ma le preghiere poi si concretizzano anche in atti umani. Socci probabilmente esagera in generale sul ruolo di Ratzinger, ma in questa circostanza penso si possa dire con certezza che la mezza marcia indietro, chiamiamola il "piano B", di Bergoglio è stata causata dal libro. Non "per paura", dobbiamo capire meglio cosa è successo, ma non credo si possa negare il legame. Sennò non avrebbero fatto il caos che hanno fatto.
RispondiEliminahttps://www.nicolaporro.it/guerra-santa-in-vaticano/
RispondiEliminaFabrizio, mi hai preceduta... stavo scrivendo lo stesso pensiero, sono stata interrotta e ora mi trovo d'accordo.
RispondiEliminaDirei, da quanto ho letto, che si tratta della terza via di fronte agli oppositori (libro Sarah-Ratzinger/preghiere), di cui parla espressamente nella querida, la seduzione, il veleno più sottile che ci imbambola dal concilio e....ancor prima da Roncalli, massone e comunista e non solo, così sembra ormai documentato-accordo di Metz. La terza via è la peggiore: ci cascano i migliori.
RispondiEliminahttps://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_16/francesco-scriveal-cardinale-mullere-tende-manoai-tradizionalisti-f5bd8ce6-5024-11ea-a036-d715f3c65007.shtml
Intanto Giuliano Ferrara, qualche tempo fa amato da alcuni assidui commentatori di questo blog, sdogana la pedofilia su "Il Foglio".
RispondiEliminahttps://opportuneimportune.blogspot.com/2020/02/se-parliamo-esplicitamente-querida.html
RispondiEliminaChi si fida si fa fregare ...in certe occasioni.
ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE
RispondiEliminaQUERIDA AMAZONIA
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
"...3. Nello stesso tempo voglio presentare ufficialmente quel Documento, che ci offre le conclusioni del Sinodo e a cui hanno collaborato tante persone che conoscono meglio di me e della Curia romana la problematica dell’Amazzonia, perché ci vivono, ci soffrono e la amano con passione. Ho preferito non citare tale Documento in questa Esortazione, perché invito a leggerlo integralmente..."
PASCENDI DOMINICI GREGIS
Lettera enciclica
“Sugli errori del modernismo”
8 settembre 1907
" 53...E per fermo, rifacciamoci alquanto, o Venerabili Fratelli, a quella esizialissima dottrina dell'agnosticismo. Con essa, dalla parte dell'INTELLETTO, è chiusa all'uomo ogni via per arrivare a Dio, mentre si pretende di aprirla più acconcia per parte di un certo SENTIMENTO e dell'AZIONE. Ma chi non iscorge quanto vanamente ciò si affermi? Il SENTIMENTO risponde sempre all'AZIONE di un oggetto, che sia proposto dall'INTELLETTO o dal senso. Togliete di mezzo l'INTELLETTO; l'uomo, già portato a seguire il senso, lo seguirà con più impeto.
Di più, le fantasie, quali che esse siano, di un SENTIMENTO religioso non possono vincere il senso comune: ora questo insegna che ogni perturbazione od occupazione dell'animo non è di aiuto ma d'impedimento alla ricerca del vero; del vero, diciamo, quale è in se; giacché quell'altro vero soggettivo, frutto del SENTIMENTO INTERNO e dell'AZIONE, se è acconcio per giocare di parole, poco interessa l'uomo a cui soprattutto importa di conoscere se siavi o no fuori di lui un Dio, nelle cui mani una volta dovrà cadere.
Ricorrono, a vero dire, i modernisti per aiuto all'ESPERIENZA. Ma che può aggiungere questa al SENTIMENTO? Nulla: solo potrà renderlo più intenso: dalla quale intensità sia proporzionatamente resa più ferma la persuasione della verità dell'oggetto. Ma queste due cose non faranno si che il SENTIMENTO lasci di essere SENTIMENTO, né ne cangiano la natura sempre soggetta ad inganno, se l'INTELLETTO non lo scorga; anzi la confermano e la rinforzano, giacché il SENTIMENTO quanto è più intenso tanto a miglior diritto è SENTIMENTO..."
«Attendersi che la rigenerazione del profano, la «consacrazione del mondo» possa compiersi altrove che nelle regioni vertiginose, le vette del Sinai, è puerile. Mangiare tra amici un pasto simbolico, dove e come fantasia lo detti, in memoria di un filantropo dei tempi antichi – fosse pure dotato di un orecchio eccezionale per la parola – è insieme la putrefazione del sacro e la perdita del profano, talché lo stesso tema conviviale e commemorativo va cedendo di giorno in giorno al tema puramente politico e non si vede perché anch’esso non debba cedere ad altro e più tenebroso, non appena sia esaurita la curiosità di sperimentarlo. Heschel ricorda che se noi cessiamo di chiamare Dio sui nostri altari li occuperanno inevitabilmente i demoni. Non impunemente si pratica la torva omeopatia che consiglia di curare un mondo perdutamente ammalato di squallore, anonimato, profanità e licenza per mezzo di squallore, anonimato, profanità e licenza.» Cristina Campo, citata da Hermann Sta
RispondiEliminaSI’ SI’, NO NO.
RispondiEliminaLeggo confuse ricostruzioni delle circostanze che hanno spinto Bergoglio a espungere dalla “Querida Amazonia” il via libera alla consacrazione dei “viri probati”.
Per i soliti maestri del sospetto, il diavolo è uscito dalla porta e rientrerà dalla finestra; per chi legge la storia della Chiesa in termini solo mondani, si tratta di un provvisorio statu quo in cui “conservatori” e “riformatori” – mai definizioni furono meno rispondenti alla realtà e alla decenza storiografica – si equivalgono in un braccio di ferro bloccato.
Questi retroscenisti, in buona o cattiva fede, non comprendono che non basta un ellittico rimando all’Instrumentum Laboris per renderne attuabili le proposte e che dunque Bergoglio ha dovuto arrendersi.
Per ora, certo. MA NON HA OSATO L’INOSABILE. Perché – e l’ho scritto – i cattolici veri credono nell'efficacia della preghiera e nell'azione dello Spirito Santo. Perché Bergoglio ha capito che non aveva appoggi al di fuori della sua corte di famuli e servi. E che dunque il no forte, inequivoco che ha sentito montare dal popolo di Dio lo ha fermato. Un no a lui. E un sì alla Fede, alla Tradizione. Alla Chiesa di Cristo.
E ha fatto macchina indietro.
I veri sconfitti sono quindi i tiepidi, gli ignavi, gli attendisti, i furbastri che hanno aspettato fino all’ultimo minuto per lodare l’innovazione o celebrate la tradizione. Sono la schiuma del cattolicesimo. Sono i veri farisei del popolo e del clero cattolico. (Biagio Buonomo)
L'analisi del prof. Piero De Marco.
RispondiEliminaMah. Forse ha ragione sul punto.
Ma tutto il resto??
https://apostatisidiventa.blogspot.com/2020/02/munus-primaziale.html
Anonimo h. 15.30, Non ho scritto che i gesuiti sono gli unici ad aver costretto BXVI alle dimissioni.
RispondiEliminaHo scritto che sono i principali artefici nel dare fondamento teologico alle eresie moderniste. Dovevano trovare la loro attuazione con il loro candidato Bergoglio, campione della teologia della liberazione e del protestantesimo cattolico.
Per realizzare questo obiettivo i gesuiti hanno intessuto amicizie con i nemici della Chiesa che Lei ha elencato e che hanno dato il loro fervido apporto per la nuova "riforma protestante cattocomunista", promuovendo le dimissioni di BXVI che ostacolava la loro personale idea della Chiesa.
Ho esagerato e sbagliato a definire "vile" questa scelta di BXVI perché non so cosa c'è sotto e non posso giudicare la viltà di un uomo ben superiore a me.
E sono convinto anche che la sua paura non era per sé stesso ma per chissa' quali terribili fatti devastanti per la Chiesa, peggiori di quelli che conosciamo, minacciati dai nemici interni e che ha voluto evitare dimettendosi.
Ciò non toglie che, secondo me, pecorella che ha bisogno di una guida, BXVI è responsabile di questa deriva gesuitica e, soprattutto, della confusione riguardo
al papato come istituzione divina, creando un precedente pericoloso e aprendo la via alle smanie sinodali e parlamentari dei modernisti
Quanto alla battuta di arresto di Bergoglio, sono convinto anche io che il libro ha avuto il suo peso. Tuttavia sono abituati ai piccoli passi e sanno bene che il seme mortifero è stato piantato.
RispondiEliminaPrima o poi produrrà il suo frutto cattivo, come con i semi contenuti nel CVII.
Andrea Sandri:
RispondiEliminaFrancesco prima abbozza e poi dipinge. Il quadro deve ancora arrivare.
Questi retroscenisti, in buona o cattiva fede, non comprendono che non basta un ellittico rimando all’Instrumentum Laboris per renderne attuabili le proposte e che dunque Bergoglio ha dovuto arrendersi.
RispondiEliminaA volte mi chiedo se sogno o son desto. Non basta un ellittico rimando (che non è né ellittico né un generico rimando, ma di fatto un'inclusione), così come non è bastata una nota a pié pagina? E Bergoglio si sarebbe fermato perché avrebbe capito di non avere appoggio se non nella sua corte di servi? Ma in quale universo parallelo?