L’atteggiamento della Chiesa italiana verso la decisione del governo di sospendere le Sante Messe interessa sotto vari profili la Dottrina sociale della Chiesa. Molti aspetti sono già stati trattati sia in questo blog che in altre fonti. Molti esperti ed appassionati sono intervenuti. Dopo tanti opportuni discorsi, può essere altrettanto opportuno fare sintesi, per tenere ferme le cose fondamentali, in modo che non vengano dimenticate nel frastuono dei media.
- Gli interventi governativi in questo campo contraddicono la lettera e lo spirito del Concordato tra Stato e Chiesa del 1984. Insigni giuristi lo hanno denunciato e su questo non ci sono dubbi. Il governo italiano è entrato in ambiti che il Concordato protegge come propri esclusivamente della Chiesa.
- Dato che la Chiesa non ha protestato né ha lottato su questo punto, si può pensare che essa potrà cedere in futuro anche su altri aspetti concordatari. I precedenti pesano e l’accettazione del sopruso non paga mai, ma induce l’interlocutore a pensare di potersene permettere altri in seguito. La Chiesa italiana ha dimostrato di non avere una strategia dei rapporti con il potere politico, non ha fatto valere la propria identità e le proprie esigenze essenziali e, in questo modo, ha reso possibili altre rese future.
- Il governo ha disciplinato addirittura i riti della Settimana Santa e la Conferenza Episcopale Italiana ha dovuto attenersi alle istruzioni dettate da funzionari del Ministero degli Interni che stabilivano addirittura chi potesse essere presente sull’altare accanto al celebrante durante il Triduo pasquale e quando e come poteva esserci l’organista. Il potere politico non ha solo impedito le celebrazioni liturgiche vietandole, ma ha anche dettato i dettagli della liturgia trasmessa via tv o in streaming. Si sono dettate le regole tipiche di una “Chiesa di Stato”, nella forma già tracciata dalla “Costituzione civile del clero” del 1791.
- Stato e Chiesa sono realtà indipendenti e sovrane, ma in questo caso la sovranità della Chiesa è venuta meno ed essa ha accettato di essere considerata come una aggregazione sociale della società civile sottoposta alle disposizioni del potere politico. La cosa contrasta crudamente con la teologia e con la storia. Con la teologia secondo cui ogni potestà deriva da Dio, con gli insegnamenti della Chiesa impartiti lungo i secoli e con le storiche lotte che la Chiesa ha sempre ingaggiato per la propria libertas dal potere politico, a cominciare da Gregorio VII, Bonifacio VIII, Pio IX.
- I divieti governativi alla celebrazione delle messe con il popolo sono arrivati di notte, con la disposizione di essere applicati e diffusi l’indomani mattina, senza preavviso e senza confronto: la Chiesa ha anche accettato di essere umiliata nel modo, oltre che nel contenuto. Essa ha perfino ringraziato il governo per i soprusi subiti, contenta del protocollo di intesa per l’apertura delle Messe alla fine di maggio, a novantesimo minuto ormai da tempo scaduto.
- La Chiesa italiana non ha tenuto solo un atteggiamento remissivo, ma anche incerto e ondivago e si è anche dovuto assistere all’espressione di linee diverse da parte del Papa e dalla Conferenza episcopale italiana, con timidi passi avanti e decisi passi indietro, con grave disorientamento per i fedeli, che si sono sentiti confusi e abbandonati.
- Tra il cittadino e il fedele si è riproposta una frattura: la ragione politica è stata adoperata contro la fede e il credente si è trovato come davanti a due padroni che pretendevano da lui cose opposte. Ciò si sarebbe potuto evitare se la Chiesa avesse mantenuto con decisione sovrana le Messe aperte al popolo, accettando la normativa governativa nel tragitto dei fedeli verso la Chiesa e applicando in autonomia e con buon senso misure di sicurezza dentro le chiese.
- La sospensione delle Messe ha indotto a pensare che la lotta all’epidemia fosse solo una questione naturale e non anche soprannaturale, separando i due piani, cosa che la Chiesa non dovrebbe mai consentire. Settori della Chiesa ne hanno approfittando per secolarizzare la liturgia e la presenza pubblica della Chiesa, e qualche teologo ha accolto come provvidenziale la pandemia in corso perché avrebbe finalmente fatto capire che il bene comune è il criterio del Vangelo e non il Vangelo il criterio del bene comune.
- È venuto così meno il carattere verticale del bene comune, ossia la centralità di Dio, Causa prima e Fine ultimo di tutto quanto accade nella natura e nella storia. Perché si possa parlare di autentico bene comune. La fede e la Chiesa sono state considerate inutili, mentre la scienza e la politica hanno assunto un ruolo guida, nonostante tutte le loro incertezze sia di visione dei problemi sia di linee operative. Si è aperta così la possibilità di un autoritarismo politico accettato e condiviso: quando viene a mancare la libertà della Chiesa viene a mancare la libertà dell’uomo. C’è un timore diffuso che con la scusa dell’epidemia venga instaurato un bio-potere fondato sul controllo dalle orrende prospettive.
- Nella valutazione della pandemia, sia nelle sue cause che nei suoi effetti, la Chiesa non ha utilizzato la sua Dottrina sociale, preferendo affidarsi ad una presunta certezza della scienza e alle decisioni, ritenute insindacabili, della politica. Si è accettata la privatizzazione della fede.
Come medico posso dire che non ci sono esperti. Chiunque si dichiari esperto sta mentendo. Nessuno può essere esperto di un virus nuovo e di una situazione nuova. Fortunatamente andando per tentativi i medici stanno trovando una cura: l’eparina e soprattutto il siero. Con la prova sierologica, misurare la presenza di anticorpi in una goccia di sangue presa dal dito, in 5 min con 5 euro sappiamo se una persona immune. In Giappone hanno scoperto che ormai 2 persone su 3 sono già immuni, tutti possibili donatori. Ormai non siamo più disarmati. All’inizio sarebbe stato necessario chiudere, ma si sarebbe dovuto fare a febbraio. La chiusura e nessun caso deve superare le tre settimane eccezionalmente quattro. Dopo quattro settimane è una catastrofe per la nazione. Nessun altra nazione occidentale ha fatto una simile idiozia. I danni sull’economia sono incalcolabili. Incalcolabili sono i danni sulla salute. Al chiuso crolla il sistema immunitario per mancanza di sole e quindi per mancanza di serotonina e di vitamina D che si formano solo al sole. La mancanza di movimento causa ulteriore crollo di serotonina e endorfine. Anche le persone meno anziane stanno cominciando ad ammalarsi proprio per il crollo del sistema immunitario. Si ammaleranno di qualsiasi altra malattia infettiva.Si stanno triplicando infarti e suicidi. Drammatica la situazione dei bambini. Un terzo dei bambini è stato privato dell’attività scolastica perché non possiedono un computer o non hanno la connessione. La scuola a distanza si può fare al liceo, ma per le elementari è una catastrofe. L’Olanda non ha mai chiuso. La Danimarca ha già riaperto. La Spagna sta riaprendo. I decreti che paralizzano i diritti costituzionali stanno distruggendo il paese. Chiedo alle opposizioni, di salvare il Paese. Per favore fate qualcosa di clamoroso, che arrivi anche alle televisioni paralizzate dalla presenza di Conte. Andate tutti, tutti i deputati e tutti i senatori davanti a Montecitorio, distanziati come le sentinelle in piedi. Violata la legge, vi prego correte il rischio. Sicuramente i magistrati vi imputeranno, lo so. Per il 25 aprile le strade sono state inondate di gente. Sono state inondate di gente perché sanno benissimo che non c’è pericolo. Il virus sta girando da gennaio, se non da dicembre. Ormai molti sono immunizzati. Ci sono regioni tatticamente senza casi. Perché i loro bambini devono perdere la scuola? Gravissima la proibizione delle Messe . Potremmo assistere a una Messa solo se siamo defunti o se il defunto è un nostro parente di primo grado e non siamo più di 15. Chiedo all’opposizione di salvare il Paese.
RispondiEliminaDott. Silvana de Mari
Proponiamo che a chi è stato infettato dal virus della paura e ha contratto la malattia della sottomissione, venga trasfuso il plasma di coloro che grazie a lucidità, obiettività e libertà di pensiero hanno sviluppato gli anticorpi del senso critico.
RispondiEliminaApprendo ora in radio che Fratelli d’Italia ha sollecitato il governo per avere una data sicura per la ripartenza delle celebrazioni eucaristiche, ricevendo picche. Qualcuno mi sa dire qualcosa di più preciso?
RispondiElimina
RispondiEliminamo ha detto...
Apprendo ora in radio che Fratelli d’Italia ha sollecitato il governo per avere una data sicura per la ripartenza delle celebrazioni eucaristiche, ricevendo picche. Qualcuno mi sa dire qualcosa di più preciso?
LEGGETE Qua:
https://www.centrostudilivatino.it/fino-a-quando-la-liberta-religiosa-continuera-a-essere-compressa/
http://www.iltimone.org/news-timone/la-camera-partorisce-un-topolino-liberta-culto/
RispondiEliminaChi male fa, male aspetti.
RispondiEliminaNemmeno la celebre dottrina dell’equilibrio dei poteri di Montesquieu è in grado di garantire libertà se noi a nostra volta, come osservava con rigore Croce, non abbiamo quella indispensabile cultura della libertà che ci permette di pensare con la testa e di attuare con il coraggio l’equilibrio e la limitazione dei poteri. Insomma, colui che si priva della libertà per vivere in sicurezza è come quel tale che si privò dell’aria per respirare...
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2020/05/la-prova-provata-dellintervenuta.html
RispondiEliminaLa Maggioranza approva un emendamento che subordina le Messe al Governo, il quale dovrà concordare le modalità di riapertura con la Cei. Libertà religiosa difesa da Pagano (Lega) e Meloni (FdI) che chiedevano il ritorno immediato delle Messe e la predisposizione di misure.
RispondiEliminaLega e Fdi hanno scelto di astenersi e con Pagano e Meloni hanno lamentato la mancanza di date certe sulla fine della sospensione. "Crediamo - ha dichiarato la leader di Fdi - che non si possa assolutamente prescindere da una indicazione certa almeno sulla tempistica delle riaperture, e derogare a questo principio significa continuare a consentire al Governo piena discrezionalità nel rispetto di un diritto inviolabile sancito dalla Costituzione". Secondo la Meloni, questa "riformulazione tradotta, vuol dire attendere che Conte 'consenta' ai fedeli di essere tali".
Purtroppo questa opposizione manca di una cultura anche religiosa vissuta e personalmente compresa. Questo è il risultato dell'aver quasi cancellato le scuole cattoliche, aver degradato quelle pubbliche, aver cancellato quelle di partito. Zappa su zappa, su zappa.
RispondiEliminaReligio licita?
RispondiEliminaNon piu'
Il cardinal Pierleoni divenne antipapa Anacleto II , apparteneva alla sinagoga di Satana…. ed infine vinse la Chiesa, succeda di nuovo oggi se ….saltano fuori due santi come san Bernardo e san Norberto… che si diedero da fare…..ed i re interpellarono mica ..i cardinali...
RispondiEliminahttps://www.ceinews.it/2020/05/07/firmato-il-protocollo-dal-18-maggio-celebrazioni-con-il-popolo/
RispondiEliminaOra ne vedremo delle belle ....
RispondiEliminaNon pensassero coloro che seguono il vecchio rito di sottrarvisi. Non si tratta, infatti, di misure liturgiche (che sarebbero evitabili con il vecchio rito), si tratta di misure sanitarie vincolanti ......
La "Libertas Ecclesiae" e la libertà di culto sono state vilipese, offese e demolite. Grazie ai Vescovi per aver ceduto al peggiore ed empio governo possibile. Da lunedì 18 maggio - pare - si tornerà a Messa (alle condizioni ASSURDE dettate dal comitato tecnico scentifico!). Rendiamo grazie a Conte....
..San Bernardo si assunse la difesa di una causa quasi battuta, perché egli la riteneva buona e non credeva che la Chiesa potesse andare a finire in quel modo tra gli artigli del suo peggiore nemico, il giudaismo. Prescindendo dal fatto che una maggioranza di 23 cardinali aveva votato per Anacleto,mentre erano stati soltanto sei quelli che avevano votato per Innocenzo e trascurando il modo seguito per eleggere quest'ultimo (non avvenuta a rigore del diritto canonico vigente), considerò il problema dal vero punto di vista da cui doveva essere considerato….e scrive all'imperatore di Germania ed al sovrano di Francia, questi indice il concilio di Etampes. Lotario convoca un congresso dove san Norberto difende la causa. La causa viene vinta quasi del tutto col concilio di Reims, ...ma il tutto era iniziato con l'eroico colpo di mano del cardinale Almerico che aveva seppellito segretamente il Papa defunto e proceduto immantinente all'elezione di Innocenzo II.... Pierdileoni muore come papa cn onori papali pur essendo antipapa e si elegge un successore pure antipapa… ma la causa ormai è persa: non hanno prevalso, i giudei aspetteranno occasione migliore per avere un altro pontefice ebreo… grande scisma d'occidente e poi ...oggi. Scrive il testo del 1962 " purtroppo al tempo nostro in cui la santa Chiesa è così gravemente minacciata..dalla quinta colonna ebraica inseritasi nel clero….sarebbe opportuno lascia perdere le opere pie e provvedere alla salvezza della Chiesa e dell'umanità intera"
RispondiEliminaMah, non so che dire, ho letto il protocollo,
RispondiEliminase è una cosa temporanea si puo' vedere....... un mese così.... se ho l'obbligo del precetto vedrò di farlo con grande dolore, quello che temo è che questo Stato di Polizia Sanitaria continui, a quel punto, non lo so, spero solo che Dio intervenga il prima possibile,troppe sconcezze insopportabili si stanno vedendo.
I Vescovi si rendono conto che stanno tradendo in massa? Il celebrante che dà l'Ostia Sacra con i guanti rischia seriamente di infettare le persone NELLA LORO PERVERSA LOGICA, perchè è chiaro che non c'è alcuna possibilità di trasmissione.
Nel Sacramento della Penitenza e del Matrimonio ci sono assurdità oscene.
L'unica cosa positiva è che non è disposta la Comunione nella mano, questa la introdurranno i signori Vescovi.
Una vergogna.
Exsurge, Domine!
Certi giornali dicono che nel protocollo siglato oggi tra CEI e governo ci sarebbe l'obbligatorietà di ricevere l'Eucarestia sulle mani. Ancora pochi giorni fa il card. Sarah ha ribadito come non sia ammissibile questo obbligo. Ora mi spiace dirlo, ma siamo in un punto per me di svolta per valutare quanto possiamo attenderci dal cardinale: è lui a presiedere l'organismo vaticano che si occupa di culto e mi aspetto si faccia sentire immediatamente per contestare questa decisione (se è come riferito dai giornali). Formalmente il Papa non c'entra niente e non ci sono motivi per tenere condotte involute.
RispondiEliminaHo appena scoltato attraverso Radiomaria le disposizioni che il Comitato di salute pubblica ha dato alla CEI .
RispondiEliminaAh , dimenticavo , i ministri dell'eucaristia sono nel protocollo ... vivi e vegeti .
Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere ma, battuta per battuta, curare che il celebrante non venga a contatto con le mani dei fedeli vuol dire che la Santa ostia può essere data solo ed esclusivamente sulla lingua...
RispondiEliminahttps://www.radiospada.org/2020/05/approvato-il-protocollo/
RispondiEliminaIL PROTOCOLLO
RispondiEliminahttps://www.ceinews.it/wp-content/uploads/2020/05/Protocollo-per-la-ripresa-delle-celebrazioni-con-il-popolo-7-maggio-2020.pdf
NSGC in Corpo Sangue Anima e Divinita' trattato come un reperto ospedaliero ed i guanti che dovrebbero essere conservati come reliquia perche' a contatto di Dio gettati nella spazzatura .
Quelli che hanno toccato il Corpo di Cristo , perche' nella piccola Ostia consacrata e' avvenuta la TRANSUSTANZIAZIONE, e NON e' piu' un prodotto da forno , dove dovranno gettare i guanti ? Tra i rifiuti indifferenziati ? negli specifici rifiuti ospedalieri perche' potenzialmente infetti ? Conservarli in un Reliquiario ?
https://www.radiospada.org/2020/05/ein-leben-altri-elementi-devastanti-per-il-fronte-ratzingeriano-relazione-speciale-dubia-e-altro/
RispondiEliminaDunque Ratzinger precisa di essere come un vescovo emerito, senza diocesi. Ok ma il vescovo resta Vescovo sempre fino alla morte anche senza una Diocesi (a parte il fatto sopra citato che trattasi di invenzione postconcilio precisato dal soggetto). Quindi lui ritiene di essere giuridicamente papa e si firma papa perché è solo senza diocesi mondiale. Ovvero?????
La medicalizzazione dell'Eucarestia in guanti di lattice è il trionfo del profano sul sacro.
RispondiEliminaRazionalmente non fa una piega, in tempi di epidemia. Ma questo avviene perchè la mentalità profana si è annessa il sacro, anche all'interno del clero. La Transustanziazione è oltre la ragione, e non esistono motivi razionali perchè io debba credervi. Vi credo solo per fede. Non è irrazionale, come sostenevano illuministi e positivisti, ma è sovrarazionale, è molto oltre la ragione, è Grazia.
Se il razionalismo profano (in guanti di lattice con detergente ) entra nel Mistero, lo profana. E quindi lo sovverte e lo uccide.
Martino Mora
Il senso del "Novus Ordo" (e della comunione sulla mano)
RispondiElimina«Tutto deriva dalla nuova definizione della Chiesa, dall’aver cambiato il concetto della Chiesa, e lo si è cambiato per arrivare alla comunione con tutte le religioni. Era necessario cambiare il culto, non si poteva lasciare intatta la liturgia. La nostra liturgia era troppo cattolica, manifestava troppo chiaramente la vittoria di N.S. Gesù Cristo, con la croce, sul peccato, sul mondo, sulla morte."
Mons. Marcel Lefebvre
Questo protocollo è un insulto alla Chiesa di Dio.
RispondiEliminaNessun concerto e nessuna trattativa.
I Vescovi devono dire: "No, signor presidente, non è sua competenza vietare o consentire le sacre celebrazioni. È nostra esclusiva competenza, dipendente dalla nostra autorità di successori degli Apostoli e come tale riconosciuta dai Patti Lateranensi e dalle leggi italiane".
Ma come si permette un presidente del consiglio di mettere bocca su come debba essere gestita una chiesa, la sua sagrestia e persino i vasi sacri? (I VASI SACRI! Robe da pazzi!) Ma come si sono permessi i vescovi di delegare a un'autorità civile la loro potestà sacra? Chi li ha autorizzati?
Il giuseppinismo imponeva alla Chiesa, sotto manto di tutela, catene d'oro, il neo-giuseppinismo, col consenso episcopale, la trasforma in un'agenzia profilattica
RispondiEliminaREGOLE FANTOZZIANE DI ORDINARIA FOLLIA
RispondiElimina"Per la comunione il celebrante e l’ eventuale ministro straordinario, dopo aver igienizzato le mani e indossato mascherina e guanti monouso distribuiranno la comunione avendo cura di non toccare le mani dei fedeli e di mantenere la distanza di sicurezza"
Tre domande ai geni:
1. Se le mani devono essere igienizzate prima della distribuzione dell'Eucaristia, perchè indossare i guanti? Dove si trova il contagio? Nell'Ostia?
2. Se le mani dei fedeli non sono igienizzate e protette, fargli assumere l'Eucaristia posizionandola sulle loro mani (possibilmente infette, infatti occorre avere cura di non toccarle) non può delinearsi come un reato contro l'incolumità della persona?
3. La distanza di sicurezza da mantenere è di 1 metro. Come posso distribuire l'Eucaristia se, al massimo, il mio braccio può misurare 80 Cm?
(Mario Proietti su Fb)
Mah , forse non conoscono o non credono ai i Miracoli Eucaristici , al Magnifico Miracolo di Lanciano : il Miocardio di NSGC che ancora pulsa ., al Miracolo di Bolsena ....
RispondiEliminaMi fanno una pena infinita , Signore , perdona loro perche' non sanno quello che fanno .
«Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Ti amano».
«Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, io Ti adoro profondamente e Ti offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi ed indifferenze con cui Egli stesso ê offeso. E per i meriti infiniti dei Suo Cuore Santissimo e dei Cuore Immacolato di Maria, Ti domando la conversione dei poveri peccatori».
Se Atene piange Sparta non ride... guardate in Francia:
RispondiEliminaFOCUS LIBERTÀ DI CULTO
Libertà di culto: il caso della Francia
È un possibile caso diplomatico, quello che ha portato tre poliziotti armati a fare irruzione in una chiesa di Parigi per interrompere la celebrazione della Messa domenicale. La chiesa è quella di Saint-André-de-l’Europe, e il gesto ha ricevuto le vibranti proteste dell’arcivescovo Michel Aupetit di Parigi.
Il fatto è avvenuto lo scorso 19 aprile. Padre Phillippe de Maistre, il parroco, trasmette la Messa in diretta sui social network. Alla Messa di domenica partecipavano sette persone: il sacerdote, un ministrante, il cantore, l’organista e tre parrocchiani per le letture e le risposte. La polizia ha fatto irruzione a metà messa, intimando di interrompere la funzione.
Un atto contro il concordato. L’arcivescovo Aupetit è stato informato, e il 22 aprile, parlando su Radio Notre dame, questi ha stigmatizzato l’evento. “La polizia – ha detto l’arcivescovo Aupetit – è entrata armata in una chiesa dove vige rigorosamente il divieto della polizia di entrare portando le armi all’interno di una chiesa. Non c’erano dei terroristi! Dobbiamo mantenere il sangue freddo e fermare questo circo persecutorio. Se è necessario urleremo e abbaieremo molto forte”.
Padre de Maistre non sarà sanzionato. Con la benedizione dell’arcivescovo Aupeti, il parroco ha anche denunciato il fatto al responsabile della stazione di polizia dell’ottavo arrondissement, dove si trova la chiesa.
Pare che la polizia sia stata allertata da un vicino che ha sentito il suono dell’organo e ha denunciato una “Messa clandestina”. Per De Maistre, la situazione è chiara: “Stanno approfittando questa crisi sanitaria per mettere in discussione la libertà di culto”.
La situazione giuridica in Francia è poco chiara. Secondo il governo francese, si può andare nel luogo di culto, ma questo non può accogliere assembramenti di fedeli, con l’eccezione della celebrazione dei funerali che, secondo le disposizioni, permette l’accoglienza della famiglia stretta, entro il limite delle 20 persone.
Il decreto n.2020-2913 del 23 marzo 2020 è comunque nebuloso, tanto che il 17 marzo l’arcivescovo Eric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza Episcopale Francese, ha specificato in una raccomandazione che nessuna messa pubblica può essere celebrata, ma possono essere celebrate quelle private. La diocesi di Parigi non ha considerato, poi, come un assembramento una Messa celebrata in una chiesa chiusa, con un parroco e i concelebranti. Secondo invece un chiarimento del ministero dell’Interno “un cerimonia di culto è come un raduno organizzato”. Lo stesso ministero ha specificato poi che “un ufficio liturgico può essere celebrato da un ministro del culto, ma a porte chiuse”, e il ministro “può essere assistito da poche persone, se necessario e nel minor numero possibile, per procedere alla registrazione della cerimonia”.
L’irruzione della polizia è stata denunciata dall’arcivescovo Aupetit come una violazione del concordato. Sin dalla promulgazione delle “leggi di laicità” del 1905 e del 1907, che garantiscono la libertà di culto, la persona responsabile di un luogo di culto è l’unica responsabile della polizia nella sua chiesa, e la polizia può intervenire in un luogo di culto solo su richiesta espressa del parroco. L’unica eccezione è la minaccia dell’ordine pubblico, come specificato da un decreto del Consiglio di Stato francese del 1993.
La giurisprudenza specifica inoltre che la polizia deve consentire alle persone coinvolte di abbandonare liberamente l’edificio prima di fare uso della forza.
il gesto ha ricevuto le vibranti proteste dell’arcivescovo Michel Aupetit di Parigi.
RispondiEliminaAlmeno il vescovo di Parigi non ha fatto come il vescovo di Cremona che ha preso le distanze dal parroco di Gallignano per un caso analogo.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/il-parroco-di-gallignano-celebra-messa.html
Neanche nell'Ottocento lo Stato pretese di regolare la Comunione. Il protocollo siglato da Governo e Cei è una pesante intromissione dello Stato nella vita della Chiesa, la cui libertà è ancora minacciata: con i guanti obbligatori costringe i preti a commettere profanazioni e discriminazioni nell'amministrare i sacramenti e consegna implicitamente alle forze dell'ordine l'autorizzazione per controllare il rispetto delle regole. Unica nota positiva: la Comunione in bocca non è vietata e tante storture post conciliari, come l'abusato scambio della pace, verranno sospese.
RispondiEliminaAndrea Zambrano
Rimane che quelle indicazioni applicate al culto sono oltraggiose, beffarde e insopportabili.
RispondiEliminaAndrea Sandri
Le regole in chiesa
RispondiEliminaFinalmente tornano le regole in chiesa! Finalmente niente più coro con chitarre e tamburelli, niente più segno della pace, niente più abbracci e chiacchierate all'ingresso; ma non perché è tornata la vera fede nella Presenza Reale, quella no. In questi anni abbiamo visto gente danzare facendo il trenino davanti all'Eucarestia e l'utilizzo dei droni per l'adorazione eucaristica; ostie lanciate come fossero caramelle e gente seduta davanti al Santissimo come fosse in trattoria. Tabernacoli spostati per non disturbare qualche concerto e distribuzione della comunione affidata a qualche perpetua in infradito e canottiera.
Ma ecco ora intervienire il governo e noi torneremo ad osservare delle norme durante la liturgia, ma non quelle sante che ci aiutavano a credere e ad adorare il Signore presente, bensì quelle fredde e ridicole per credere ad un virus che potrebbe anche essere assente.
Insomma non si credeva più alla Presenza Reale, ora si dovrà credere per legge ad una dubbia presenza virale.
Tommaso Maria Irlanda su Fb
DOMANDA: Molti cattolici stanno dicendo che non andranno a Messa se sarà imposto di ricevere Gesù sulla mano. Tu cosa consigli?...
RispondiEliminaRISPOSTA: Se ne era già parlato all'inizio di questa vicenda. Don Alfredo Maria Morselli aveva consigliato l'uso di un tovagliolino su cui deporre l'Ostia consacrata e portarla alla bocca senza toccarla né facendo cadere frammenti, e poi controllando il tovagliolino (anche a casa) se vi fossero rimasti frammenti, e facendoli sciogliere in una bacinella d'acqua conservata allo scopo. E' tuttavia una modalità molto complicata e che credo in pochi sarebbero in grado di capire e di gestire. Oltre al rispetto che si deve anche ai possibili frammenti che uno si porterebbe a casa, in cui vi è Gesù Vivo e Vero, poiché è sempre irrispettoso portare con sé dopo la Messa dei possibili frammenti rimasti nel tovagliolino. Resta tuttavia il fatto che NON E' LECITO, a norma della REDEMPTIONIS SACRAMENTUM e successiva dichiarazione della Congregazione per il Culto Divino (già pubblicata in passato), obbligare il fedele a ricevere la Comunione sulla mano. Tale dichiarazione di "NON E' LECITO" costituisce un vero obbligo morale, che obbliga i sacerdoti sotto pena di peccato. Sarà perciò un problema assai grave, anche dal punto di vista morale, e ragione di nuovi conflitti, la cui responsabilità ricade tutta sulla C.E.I., che non ha voluto recepire nulla di tutti i richiami e i moniti di tanti di questi ultimi tre mesi ed ha sottoscritto "un accordo" che non avrebbe neppure mai dovuto fare, stante le Leggi Costituzionali e i Patti Lateranensi: ma semplicemente si doveva continuare a celebrare le Messe con il popolo e nei modi consueti, rispettando - per l'epidemia - le misure prudenziali richieste comunemente a tutti e in tutti i luoghi e circostanze della vita quotidiana.
Prof. GIORGIO NICOLINI
P.S. -
Nelle disposizioni indicate dal documento non è espressamente detto che il fedele deve ricevere obbligatoriamente la Comunione sulla mano, anche se appare sottinteso e scontato ove è scritto che il sacerdote nel dare la Comunione "non venga a contatto con le mani dei fedeli". Di fatto, se la Comunione la dà sulla lingua certamente non verrà a contatto con le mani dei fedeli!... Prendiamo "alla lettera" questo "non far venire a contatto" la mano del sacerdote con la mano dei fedeli!... Pertanto un fedele può richiedere e pretendere la Comunione sulla lingua, come dispongono le norme della Chiesa, che dichiarano non essere lecito negare al fedele la Comunione sulla lingua se così egli richiede! Probabilmente su questo punto ci sarà da "combattere", dato che certamente ci saranno disposizioni di Vescovi o sacerdoti che intendono vi sia l'obbligo della Comunione solo sulla mano e non vorranno darla sulla lingua.
Ma il testo offre "una breccia" nell'interpretazione: sfruttiamola e pretendiamo la "nostra" interpretazione!... richiamando anche i documenti del Magistero che ha chiaramente dichiarato che NON E' LECITO RIFIUTARE LA COMUNIONE SULLA LINGUA A CHI LA RICHIEDE!...
Premere il tasto giusto
RispondiEliminaNon so voi, io a quei riti non parteciperò.
Lascio a voi le mascherine i disinfettanti e la comunione lanciata sulle mani come se l'infetto fosse il Signore.
C'è un limite a tutto.
La Chiesa Cattolica ufficiale non è più in mano ai cattolici da un pezzo, finora un angolo per resistere forse si trovava, ma ora che il ridicolo è diventato obbligatorio ognuno faccia le sue scelte.
C'è una modalità che noi conosciamo, è nel nostro sangue, affascinante e familiare, prima o poi doveva tornare, io la vivrò così:
basta Novus Ordo
basta chiacchiere sulle frasette di pseudovescovi e pseudopapi,
basta pagliacciate.
D'ora in poi si aiutano solo i preti che professano la fede.
Si entra nella notte, con la luce del Signore, ormai ho premuto il tasto:
modalità catacombe.
Tommaso Maria Irlanda su Fb
Dalla S.Messa tridentina alle liturgie post-conciliari: le messe con gel alcolico e guanti in lattice sono la logica evoluzione dello scempio compiuto negli ultimi decenni
RispondiEliminaIo non userò mai e poi mai dei guanti per distribuire la SS.ma Eucaristia.
RispondiEliminaPrima viene Cristo e il Suo Sacratissimo Corpo.
Poi vengono le autorità umane.
Chi non vuole, faccia la comunione spirituale. Il precetto infatti riguarda la S. Messa domenicale, ma non la comunione eucaristica.
Francesco Solazzo
ADMONITIO QUOTIDIANA:
RispondiEliminaQualcuno può spiegare ad Ognuno di Quelli della cei che hanno parlato con quello che sta in quel posto che non è suo, che nella Messa quella Vera, non si possono usare guanti e mascherine, senza creare il problema della invalidità o peggio, di Obbligare il Sacerdote a mangiarsi anche i guanti e la mascherina per evitare che i Sacri Frammenti vengano gettati nei bidoni dei medicinali?
Cosa possiamo fare noi retrogradi
RispondiEliminaChi ci ha provato lo sa: convincere un modernista di qualcosa di cattolico è umanamente impossibile. Convinti come sono di essere profondi, progrediti e aperti, noi poveri tradizionalisti ai loro occhi appariamo come degli scimmioni del paleolitico.
Loro a differenza nostra sono adulti e non devono esprimere nessuna venerazione nel loro nuovo culto. Hanno una confidenza con il sacro che noi poveri scimmioni non possiamo permetterci a causa della nostra arretratezza.
Io però un ultimo tentativo di spiegargli cos'è la Presenza Reale lo farei, ecco la mia idea: andiamo ai loro inviti come loro vanno in chiesa.
Ci invitano ad un matrimonio? Andiamoci in jeans e maglietta, come loro si vestono per andare in chiesa.
Ci invitano ad un compleanno? Andiamoci, ma quando entriamo in casa salutiamo tutti tranne il festeggiato, come fanno loro quando entrano in chiesa senza inginocchiarsi.
Ci offrono un piatto di pasta al sugo? Immergiamo la nostra mano nel piatto, facendo discorsi del tipo: "cosa cambia tra una mano e una forchetta?", stessa loro mentalità nel prendere la comunione con le mani anziché in bocca.
Forse con questi esempi li aiuteremo!
Se invece si arrabbieranno e ci cacceranno via, allora noi ce ne andremo, miti e un po' abbattuti, passando però con le nostre scarpe sporche sopra i loro letti matrimoniali, come loro coprono l'altare con le bandiere della pace.
Tommaso Maria Irlanda
Su Avvenire, la roccaforte dei cattocomunisti, si compiacciono dell'alta l'affluenza alle messe virtuali, vendendone i benefici al minimo sforzo... Che fossero rincoglioniti beh, si era capito da un po', ma che addirittura equiparassero una messa ad un corso di yoga on line non lo avrei mai pensato....
RispondiEliminaAveva facoltà, dunque la capacità ad agire, la CEI di firmare un Protocollo di carattere internazionale con il governo della Repubblica Italiana? La risposta è negativa.
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/jRBTLUr47Mou3JuuwXJgTbeH2
Dal 18 maggio, tuttavia, parroci e pastori faranno bene ad avere a disposizione e a ben conoscere gli articoli 403, 404, 405, e 409 del Codice Penale della Repubblica Italiana e ad agire prontamente di conseguenza, nel malcapitato caso che qualcuno osi entrare in Chiesa per verificare gli adempimenti disposti dal Protocollo firmato dal Presidente della CEI.
quando uno ha ragione:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=QnNFwZ1ZfXI