Malfidati come siamo, vediamo ormai occulte strategie dappertutto, ora è il turno di Bose:
Enzo Bianchi è stato rimosso per essere fatto cardinale?
Bergoglio rimuove Enzo Bianchi per farsi amica la parte conservatrice?
Un complotto della curia contro Bose per affossare il Concilio?
L'immaginazione si sa è "la pazza di casa" diceva Santa Teresa e può produrre qualunque cosa.
Conoscendo il mondo progressista cattolico mi sono fatto un'idea diversa di questa faccenda: secondo me Bose non serve più alla loro causa.
Enzo Bianchi è in qualche modo un'istituzione della chiesa postconciliare, un'autorità morale del modernismo, un punto fermo della rivoluzione, accolto e coccolato da tutti i papi postconciliari per il semplice fatto che Bose somiglia molto alla vera Chiesa (preconciliare) senza esserlo.
È apparentemente un monastero classico, con abito liturgico, il lavoro della tipografia, le icone, la terra; mentre sostanzialmente è ecumenico, interreligioso, liberale e progressista, una vera macchina della dissoluzione di ogni sana dottrina.
Insomma è l'ermeneutica della continuità in azione è un cavallo di Troia della Chiesa Cattolica. Esteriormente cattolico per attirare i cattolici, interiormente innovatore per condurli alla nuova religione mondiale.
Ebbene il disprezzo della gerarchia per Bose si spiega così: i Cavalli di Troia non servono più, non c'è più bisogno di fingersi cattolici, la loro dottrina è ormai nota, il documento di Abu Dhabi [vedi] parla chiaro, la neochiesa universale è visibile.
Bose era un trucco e i trucchi sono finiti, il Cavallo di Troia si è aperto, i nemici sono discesi e hanno ormai conquistato quasi tutto.
Il cavallo ora è solo un peso.
Bose ora è solo un peso perché, seppur nella dissoluzione, era immagine ancora di una certa disciplina, di una considerazione almeno minima delle diverse identità.
L'aspetto nuovo se vogliamo è il disprezzo con il quale hanno trattato il fondatore, cosa inaudita in una vera chiesa che mi ha spinto a questa riflessione. Le cause secondarie poi certamente possono essere varie, come la questione dei soldi....
C'è chi osserva che il monastero di Bose è come i focolarini, i neocatecumenali, CL.... Cioè gruppi e movimenti di conio post-conciliare legati indissolubilmente al proprio fondatore. E quindi effettivamente Enzo Bianchi potrebbe essere diventata una figura troppo ingombrante per un ulteriore balzo verso l'apostasia....
C'è chi osserva che il monastero di Bose è come i focolarini, i neocatecumenali, CL.... Cioè gruppi e movimenti di conio post-conciliare legati indissolubilmente al proprio fondatore. E quindi effettivamente Enzo Bianchi potrebbe essere diventata una figura troppo ingombrante per un ulteriore balzo verso l'apostasia....
Per la neochiesa ora è il momento della bestemmia finale, dell'orgia con il mondo, non vuole essere disturbata.
Vuole chiudere il Cielo e tutto ciò che anche solo lontanamente lo ricorda.
(Tommaso Maria Irlanda su Fb)
Analisi condivisibile.
RispondiEliminaMa facciamo caso alla frase finale: "Per la neochiesa ora è il momento della bestemmia finale, dell'orgia con il mondo, non vuole essere disturbata. Vuole chiudere il Cielo e tutto ciò che anche solo lontanamente lo ricorda".
Se ciò si verificasse, anche allora i difensori della Tradizione si volterebbero dall'altra parte, come hanno fatto fino ad ora, nonostante le bestemmie e le idolatrie di Bergoglio e accoliti?
Così scriveva Nicholas Murray Butler, presidente della Columbia University e premio Nobel per la pace 1931: “Il mondo si divide in tre categorie: un numero molto piccolo che produce gli eventi, un gruppo leggermente più grande sovrintende l’attuazione e assicura che siano effettuati e, infine, la grande maggioranza che non sa nulla di ciò che accade realmente”.
RispondiEliminaLe vittime inconsapevoli, terza categoria, sono i cittadini (e i fedeli della Chiesa Cattolica), i sovrintendenti al cambiamento sono i politici (e le gerarchie ex cattoliche, inclusa la prima sede), meri esecutori di ordini, gli artefici del cambiamento, in cima alla piramide, sono i massoni, i componenti l’élite massonica mondiale, da tre secoli i veri responsabili di tutte le guerre, gli eccidi, le tragedie del mondo occidentale, e non solo. Così afferma Agostino Nobile, nel suo libro “Quello che i cattolici devono sapere, almeno per evitare una fine ridicola”. Il discorso, che Nobile limita alla sfera politica, vale ovviamente anche per la sfera religiosa, ecclesiastica, e si è verificato a partire dal CV II e dai papi conciliari, Roncalli e Montini, i primi papi non cattolici della storia moderna (il colpo di stato vatican-massone del 26 ottobre 1958 ne è la prova provata). Il moderno cesaro-papismo di origine ed ispirazione luciferina si basa, infatti, sulla presa di potere della massoneria nell’ambito politico ed ecclesiastico. “Un papa secondo i nostri bisogni”, così si esprimeva quel massone nelle “Istruzioni dell’Alta Vendita”, la massoneria carbonara italiana di primo Ottocento. Ne hanno avuti più di uno, di papi secondo i loro bisogni, i massoni ecclesiastici, a partire da Roncalli (anche senza volervi includere Albino Luciani)
"Ne hanno avuti più di uno, di papi secondo i loro bisogni, i massoni ecclesiastici, a partire da Roncalli"
RispondiEliminaProve, please, e non affermazioni secche senza appello!
A quanto mi risulta, per Roncalli si parla di ipotesi, per Montini di indizi significativi... solo per Bergoglio, c'è qualcosa di più.
RispondiElimina"...Canonicamente, Bose non è un ordine monastico dal momento che costituisce una comunità interconfessionale formata da uomini e donne e lo stesso fondatore è sempre voluto rimanere un laico, avendo frequentato un seminario soltanto per cinque giorni all'età di undici anni. Tuttavia la realtà piemontese è stata riconosciuta come associazione privata di fedeli nel 2001 dall'allora vescovo di Biella, monsignor Massimo Giustetti e questo status permette, quindi, l'esecuzione del provvedimento vaticano.
RispondiEliminaLa Comunità nata nel 1965 è lungamente vissuta in una sorta di limbo canonico per via del suo carattere interconfessionale e della presenza mista di uomini e donne: nel 1967 l'allora vescovo di Ivrea, per via della presenza di un non cattolico, vietò le celebrazioni pubbliche. Un divieto, però, che fu vanificato de facto dal cardinale Pellegrino, all'epoca arcivescovo di Torino e grande protettore dell'esperienza fiorita in una cascina abbandonata, che si recò lui stesso a celebrarvi Messa e nel 1973 approvò la regola monastica nel giorno della professione dei primi sette fratelli membri.
La Santa Sede, avendo concesso lo status di "associazione privata di fedeli" dovrebbe riconoscere i soli membri cattolici della Comunità che sarebbero, quindi, i soli vincolati ai provvedimenti canonici, al contrario di quelli appartenenti alle altre confessioni. L'ex priore, oggi 77enne, con "grande amarezza" dovrà lasciare quel "sogno" che fece diventare realtà più di mezzo secolo fa e che gli ha fatto conquistare nel tempo l'apprezzamento di una parte importante del mondo culturale cosiddetto progressista e le critiche dei tanti che hanno giudicato pericoloso il modello interconfessionale da lui proposto. Cosa ne sarà, ora, di Bose senza il carisma del suo ingombrante fondatore?"
Su Roncalli e i suoi legami con la massoneria, suggerirei di leggere questo interessante libro:
RispondiEliminahttp://www.alessandroguzzi.com/home/images/pdf/ambasciatore-del-diavolo-2016.pdf
Corre voce che la CEI per il prossimo anno abbia deciso di tagliare i contributi per mantenimento e restauro chiese, per dedicarli alla solidarietá sociale. Confermate?
RispondiEliminaSi consiglia la lettura del libro "Nichita Roncalli" di Franco Bellegrandi
RispondiEliminaIl 3 giugno 1963 moriva il "multiforme" Giovanni XXIII.
RispondiEliminaAlla morte di Pio XII Dom Lambert Beauduin, pioniere dell’ecumenismo e della riforma liturgica affermava: “Se eleggessero Roncalli tutto sarebbe salvo: sarebbe capace di convocare un Concilio e consacrare l’ecumenismo”. Ed effettivamente era l’inizio della Rivoluzione “in cappa e tiara” che ancora oggi opprime la Chiesa Romana dal di dentro
Siamo basiti perché ha nominato la banda larga la tecnologia alta velocità, ma di scuola di sanità di lavoro di imprenditoria niente... Giuseppe Conte, il favoliere delle Puglie
RispondiEliminaIn futuro bisogna stare attenti, il potere inebria e si rischia di trovarsi con centinaia di ebbre nullità, in delirio di onnipotenza, alla guida del paese.
RispondiEliminaCerte longevità pubbliche cominciano ad essere sospette. Medicine di fondazioni americane, trapianti sahariani, droghe indiane, sudamericane chissà! Longevità pubbliche del merkato globale, al passo dei tempi.
RispondiElimina
RispondiEliminaLe fonti sulle supposte iniziazioni massoniche di Roncalli e Montini non sono attendibili.
Più interessanti appaiono gli interventi di prelati come il card. Ravasi ad esempio in favore del "dialogo" con la massoneria. Semplice interesse accademico?
Comunque l'iscrizione di questo o quel prelato ad una Loggia non è la cosa più grave; grave è il fatto che la dottrina della Chiesa sia stata inquinata da un deismo assai simile a quello dei massoni, del quale il Documento di Abu Dhabi è solo l'ultimo tassello.
"Le fonti sulle supposte iniziazioni massoniche di Roncalli e Montini non sono attendibili..."
RispondiEliminaSono ben radicate e con pezze d'appoggio citate nel testo o in nota, liberi tutti di ignorarle o non volerle ritenere attendibili, cioè non voler dare loro credito. Montagne di argomenti per ognuno di noi sono di difficile digestione e per anni, per decenni, il cuore non regge, non vuol saperne, non vuol conoscerli. Poi un giorno siamo pronti ad affrontare quel dolore sordo che quella conoscenza comporta. Allora tante tessere si uniscono nella nostra mente, così riconosciamo con calma questa o quella verità che per noi sarebbe stata una pugnalata al cuore conoscere, comprendere solo il giorno prima.
Nell'ottocento giravano libelli che davano per massone anche Pio IX, figuriamoci se uno deve prendere sul serio certi libri su Roncalli e Montini. Sono stati degli illusi dall'ottimismo postbellico, non di più. La massoneria ha ogni interesse a far circolare certe idee, appunto per dividere sempre più i fedeli - e non ha remore di mezzi: "mentire come un demonio", "calunniate, calunniate, qualcosa resterà" sono motti di Voltaire, che i nemici della Chiesa hanno fatto propri.
RispondiElimina@ Anonimo 00:01 "Le fonti sulle supposte iniziazioni massoniche di Roncalli e Montini non sono attendibili"; bè, caro amico, anche la sua è un'affermazione apodittica, basata su di un suo giudizio personale; personalmente, preferisco attenermi a ben altra conclusione, facendo tesoro degli amici che più sopra hanno consigliato di leggere i libri di Alessandro Guzzi "Angelo Roncalli, l'ambasciatore del diavolo" e "Nichita Roncalli" di Franco Bellegrandi, oltre al libro di don Andrea Mancinella "1962 - Rivoluzione nella Chiesa", ed all'articolo di Francesco Lamendola https://gloria.tv/post/RNxXVxCKAVC326hxDqE9fxSv9. Di più noin zo', concludeva Fabrizio Maturani, in arte Martufello
RispondiEliminaAttendibili sì, attendibili no... Personalmente non ho letto i libri citati. Ho preferito approfondire altro, anche perché spesso si tratta di fonti di parte, ma non entro nel merito. Di Paolo VI ho visto dati e immagini abbastanza inquietanti. Ma questa è una di quelle diatribe che non ci portano da nessuna parte. Andiamo al nocciolo delle questioni. Partiamo da qui e dalla retta fede da continuare a riaffermare.
RispondiEliminaPremetto che non sono mai stato a Bose, ma avevo visto qualche servizio su quel monastero nella trasmissione televisiva di canale 5 dedicata alla chiesa di Roma, trasmissione soppressa ormai da diverso tempo. Mi aveva incantato l'aria di silenzio e di preghiera che emanava da quei luoghi. Guardando però la foto da voi postata con i fratelli e le sorelle di Bose raccolti in preghiera nella loro Chiesa, mi è venuta alla mente una chiesa protestante di Torino, situata nell'ampio viale che collega Porta Nuova alla zona vicina al Po. Nuda di ornamenti, ad eccezione della croce sullo sfondo dell'abside. Ho acquistato negli anni successivi alcuni dei libri pubblicati dalla casa editrice di Bose e devo affermare che mi sono sembrati buoni, molto buoni. Ne ho qui uno di Teodoro Studita NELLE PROVE LA FIDUCIA.
RispondiEliminaPubblicato già alcuni anni fa. questo è solo un esempio. Altri testi aprono, per la prima volta orizzonti sconosciuti ai lettori cristiani italiani. Mentre i frati di Bose lavorano come api operose, il cosiddetto fondatore gira l'Italia, partecipando ovunque a incontri, facendo conferenze nello stesso gruppo di Augias e di Mancuso. Ma, ultimamente Augias e mancuso hanno pubblicato libri contro la fede condivisa dai cristiani da circa un paio di millenni. E il compianto Monsignor Livi, ha, a sua volta indicato le lacune, le distorsioni teologiche del cosiddetto priore. Arianesimo insomma, Cristo solo uomo e non Dio.
La mia speranza è che venga messa a tacere la dottrina eretica del cosiddetto fondatore, che fondatore non è, ma che l'attività delle formiche operose di Bose possa continuare.
Prego astenersi da commenti sulla massoneria di Roncalli et similia.
RispondiEliminaIl sedicente “priore” era in realtà figura di spicco della scuola di partito del PD
RispondiEliminaBianchi e Bose: il vero scandalo è non averlo fermato prima.
Un messaggio per Cardinali e Vescovi troppi “aperti”?
http://www.paginecattoliche.it/allontanato-enzo-bianchi-falso-monaco-e-formatore-del-pd/
Non dimentichiamo che questo pseudocristiano ecumenista protestante ha diffuso molte bestialità tra i fedeli cattolici anche grazie a vescovi che lo hanno mandato in giro per parrocchie e seminari a pontificare per decenni. Se abbiamo certi preti ci sarà un motivo...
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