Pensavo che questo periodo avrebbe messo in luce le priorità della realtà, questa cosa esotica e sempre più lontana dalla politica, lo strano mondo che si preoccupa delle donne che non diventano amministratore delegato, mentre loro, le donne di carne e ossa, vorrebbero essere aiutate che so, con i permessi per la recita delle elementari o magari ad arrivare a fine mese. Invece niente, la realtà in Parlamento pare non ancora pervenuta. Cosa c’è nei prossimi mesi in calendario, e con una certa fretta?
Un disegno di legge contro la omofobia, un fenomeno di cui prima bisognerebbe verificare l’esistenza, visto che persino l’Unione Europea ha confermato che i casi segnalati sono pochissimi, e in costante calo. L’Oscad, l’osservatorio sugli atti di natura discriminatoria del Ministero dell’Interno, ha registrato dal 2010 al 2018, otto anni, 197 casi di segnalazioni di discriminazioni per l’orientamento sessuale: 26 segnalazioni all’anno. 26. Se questa è un’emergenza, cosa sono le 50 famiglie che potrei elencare solo io, oggi, solo in questo secondo, che non possono comprare gli occhiali o le scarpe ai figli, o pagare le rate del funerale della mamma? E non conto le persone che non conosco ma che vedo in giro, tipo ieri al supermercato la vecchietta che alla cassa ha lasciato i pannoloni perché estraendo da un barattolino di plastica tutte le sue monete è arrivata solo a 17 euro e 10.
Punto primo, dunque: non è un’emergenza, soprattutto non lo è in questo momento.
Ma se ci fosse davvero violenza sulle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso, per il solo fatto della loro preferenza sessuale, e se questa cosa non fosse punibile, anche un solo episodio sarebbe sufficiente a imporre la promulgazione di una legge. Il fatto è che le leggi già ci sono, la violenza è già punita dalla legge, e sono già previste anche le aggravanti (come ha chiaramente esposto nella sua magistrale audizione in commissione giustizia Alfredo Mantovano, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione ed ex sottosegretario agli Interni).
E se le leggi per proteggere chiunque dalla violenza già ci sono, quello che è a rischio in realtà con questo ddl è l’espressione di una legittima opinione. Diciamo la verità, l’obiettivo vero di questa legge è quello di cambiare la cultura e la percezione sociale dell’omosessualità. Un obiettivo legittimo, secondo me, a patto che sia onestamente dichiarato, che sia perseguito con gli strumenti giusti, e quindi non lesivi della libertà. [1]. Cioè, tu puoi cercare di far cambiare idea alle persone, se ci riesci, e se lo desideri. Ma non puoi farlo punendo coloro che non cambiano opinione. Il rischio con questo ddl c’è, ed è molto elevato.
Lo si è visto nei paesi dove leggi simili sono state già approvate, con uomini di Chiesa incriminati (un Cardinale in Spagna) per avere detto che la sessualità è finalizzata alla procreazione e dunque deve essere tra un maschio e una femmina (perché questa è la realtà: i figli nascono da un maschio e da una femmina, per forza). Che questa sia la natura buona della sessualità è un’opinione che a molti suonerà sbagliata, ma è un’opinione e non può essere punita. Per non parlare delle persone comuni arrestate – ripeto, arrestate – in Francia per avere indossato una felpa della Manif pour tous raffigurante padre, madre e bambini.
L’obiettivo del ddl dunque non è solo cercare di rafforzare il già alto consenso sociale intorno all’omosessualità, ma mettere a tacere tutti coloro che la pensano diversamente. Quanto al consenso sociale, finiamola per favore con la storia dei perseguitati: molti personaggi dello spettacolo non fanno mistero o addirittura esibiscono la loro attrazione verso lo stesso sesso, abbiamo avuto il palco di Sanremo invaso dai nastrini arcobaleno, il massimo del nazionalpopolare, lo stesso per molti politici, dunque votati dagli elettori, che sono la prova provata della assoluta mancanza di stigma sociale. Addirittura ci sono persone che della loro ambiguità sessuale hanno fatto una vera e propria carriera (scelta che trovo umiliante e riduttiva, perché ogni persona è molto più grande e preziosa della propria attrazione). Quanto alle aziende, non solo non discriminano, ma ormai sono obbligate all’omaggio alla causa, pena la sollevazione dell’indignazione generale, con conseguenti scuse a tappetino. Obblighi di assunzione di minoranze, quote protette e via dicendo. Vai a teatro a vedere Shakespeare e ti devi sorbire il balletto di uomini in tanga, completamente fuori tema. Vedi la serie netflix e c’è sempre minimo la strizzatina d’occhio, un personaggio e un episodio che, magari infilato a forza serva a dire “ci siete anche voi”. Il Ceo Disney dichiara di voler dare sempre più spazio alla “diversity” e ospita i gay pride nei propri parchi.
Nessuna condanna, dunque, neppure tra i giovani, che a differenza di quanto pretende la narrazione vittimistica non hanno nessun tipo di problema con l’omosessualità, anzi. Spesso ci sono professori che invitano i ragazzi a scegliere liberamente “perché il corpo è solo un involucro”. Quando mesi fa sono stata in un liceo a parlare ai ragazzi di “amore per sempre”, questo doveva essere il tema, alcuni professori scontenti della mia presenza hanno trasformato quella che doveva essere la mia conferenza in una tavola rotonda con loro e dei ragazzi. Quando ha preso la parola una studentessa, dichiarandomi tutta orgogliosa che lei era lesbica, i compagni hanno fatto una specie di ola, come se fosse un’eroina. Nessuna condanna, nessuna risatina, nessuno scandalo (io comunque le ho detto “per me tu sei Giovanna e basta, non sei né lesbica né etero, sei una persona e non vorrei che ti facessi definire da questo). Ovviamente per me molti fischi e poca possibilità di spiegarmi.
Peraltro l’ambito dell’educazione, poiché interviene sulla formazione dei minori, è l’unico nel quale io ritengo lecito discriminare in base all’idea che si ha della sessualità. Ritengo infatti che dovrebbe essere vietato entrare in una sfera valoriale nella quale la libertà educativa delle famiglie va tutelata, ma se ci si entra, i genitori dovrebbero essere informati e messi nelle condizioni di scegliere come si parla di sesso ai loro figli. Io non vorrei che a scuola dei miei figli si facesse propaganda omosessualista, e ritengo lecito che qualcuno disapprovi chi come me va a parlare di un altro modo di intendere la sessualità (“i cattolici reprimono, deprimono, fanno venire i sensi di colpa”, inibiscono eccetera). Ma non mi metto a fare la vittima se mi fischiano, mi tengo le mie opinioni, spero solo che i genitori sappiano cosa si insegna a scuola ai loro figli, mentre loro li pensano immersi nella tragedia greca o nelle equazioni.
Io comunque non mi sono sognata di chiedere un ddl per proteggere le mie idee, anche se sono stata offesa infinite volte nelle piazze e sui social, ho intere pagine a me dedicate, piene di insulti, bestemmie, offese e derisioni di ogni tipo (sono stata anche definita down, e mi dispiace per le persone che hanno quella sindrome, evidentemente molto migliori di quei trogloditi).
Infine l’ultimo tema: la libertà religiosa. Se la legge venisse approvata, molti brani della Bibbia sarebbero fuori legge, così come alcuni articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica. In occasione di ddl precedenti se non sbaglio si era pensato di ovviare a questo stabilendo che quelle parole potessero essere proclamate solo in contesti di fede, dentro le chiese, ma questo evidentemente potrebbe sollevare un problema di costituzionalità della legge (la Costituzione tutela la libertà religiosa nei contesti civili). Va bene che il Papa è un Capo di Stato estero e quindi si sottrae alle nostre leggi, ma se io ripetessi quello che lui ha detto una volta in aereo, cioè che con l’omosessualità la psichiatria “può fare ancora qualcosa quando sono piccoli” sarei penalmente perseguibile? Cioè se io sposassi la posizione del capo del mio credo religioso commetterei un reato? Questo secondo me pone un problema serio di libertà. Io per esempio già sono stata deferita all’Ordine per avere riferito questa affermazione del Papa (di cui esistono prove video), ma l’Ordine ha affermato che è lecito che io riferisca le parole del Santo Padre, essendo tra l’altro il mio lavoro: ma se l’avessi fatta mia, affermando che è una mia convinzione, sarei condannabile in base alla nuova legge, se dovesse essere approvata? Cioè, se la penso come il Papa, cosa che essendo cattolica può succedere, mi denunciano? Cosa potrà dunque sanzionare questa legge, in definitiva? Anche le opinioni generali?
Quindi, prima che venga approvata la legge, provo a dire alcune cose, prima che diventino vietate. Penso che il disegno originario su ogni uomo e su ogni donna, fatti salvi alcuni rarissimi casi di alterazioni, preveda che siamo fatti in modo tale che un’affettività matura, feconda, adulta e generativa si realizzi in rapporto con l’altro sesso. Penso anche che ognuno di noi abbia un nucleo di mistero, un luogo interiore sacro che nessuno può permettersi di giudicare, nel quale il processo di una sana maturazione può in qualche modo alterarsi: per i rapporti familiari, per esperienze esterne alla famiglia, per un abuso, per avere assistito a episodi di violenza tra i genitori, per infinite vicende. Questo, unito alla precoce stimolazione della sessualità nella quale viviamo tutti immersi, nell’epoca del pansessualismo, può portare a una concezione edonistica e narcisistica in cui il sesso è visto esclusivamente come sorgente del proprio piacere, e quindi causare lo sviluppo di una sessualità non armoniosa. Gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati, come dice il Catechismo, cioè non compiono la nostra piena felicità. Sono un male. Perché noi crediamo che esista il bene e il male. Il bene ci fa felici, il male infelici. Se non viviamo per quello per cui siamo stati pensati, soffriamo.
A volte l’omosessualità viene sviluppata e rafforzata come strategia per riparare una ferita che si è subita. Credo che se una persona vive con soddisfazione questa sua attrazione ovviamente deve essere libera di viverla, come infatti avviene, ma credo anche che se uno soffre per questo deve essere libero di confrontarsi con altre opinioni, eventualmente chiedere aiuto, e deve poter trovare professionisti che non vengano per questo sanzionati o radiati dall’albo, come succede sempre più spesso in Italia e altrove (la new entry del club è l’Albania, che paga così il suo tributo all’accettazione nell’UE).
Credo anche che sia vero, alcune volte, in passato e in altre aree probabilmente, le persone omosessuali non si sono sentite accettate dal contesto, famiglia o altro, e questo non è giusto; terribile colpevolizzare o stigmatizzare, soprattutto inutile. Credo però che a moltissime persone succeda di non essere amate o comprese abbastanza, o nel modo giusto, e temo che a rimediare a questo non basti una legge, perché il problema alla radice di tutto si chiama peccato originale.
Credo infine che i bambini abbiano bisogno di un padre e di una madre, condizione minima, necessaria ma non sufficiente alla loro crescita equilibrata, e che togliere a un bambino la madre o il padre e sostituirli con una figura del proprio stesso sesso sia una grave violenza, e un atto di profondo egoismo, perché i figli non sono un diritto ma un regalo che può anche non arrivare.
Per la mia esperienza spesso le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso sono più sensibili e profonde della media, perché hanno dovuto rendere ragione prima di tutto a se stesse di quella ferita di cui dicevo. Ad alcune di loro voglio bene, e proprio perché voglio bene alla loro verità, alla loro felicità, mi è capitato, quando me lo hanno chiesto, di dire loro chiaramente che c’è un bene e un male nel vivere la sessualità, e che non è vero che tutte le emozioni vadano comunque assecondate e vissute, perché alcune sono buone per noi, per la nostra vera felicità, altre no. Credo che questa sia la vera e più alta forma di carità, che va sempre insieme a quella concreta di sostegno, ascolto, aiuto concreto. Con un’amica per esempio abbiamo deciso di aiutare economicamente, in questi giorni difficili, una persona transessuale, proprio perché crediamo che ogni persona sia degna di amore, indipendentemente dalle sue scelte.
Ho il diritto di pensare quanto ho scritto, e ho il diritto di esprimerlo, in modo rispettoso e non offensivo (d’altra parte molti pensano che i cattolici siano squilibrati che credono all’amico immaginario, e lo dicono liberamente senza alcuna conseguenza penale: Marx ci ha costruito un sistema filosofico che ha fatto anche qualche danno, peraltro).
Se invece dovesse passare la legge, ecco la versione riveduta: i gay sono i più felici di tutti, lo dice la parola stessa, e quando sono infelici è tutta colpa dei cattivi come me che li giudicano, e per colpa mia alcuni si uccidono, altri, sempre per colpa di quelli come me, si sentono autorizzati a picchiarli. L’amore è amore, quindi va bene anche comprare bambini da donne povere, perché comunque meglio due uomini o due donne che amano, piuttosto che il modello patriarcale in cui la povera donna fa la schiava al marito violento (quella che uteroaffitta non è schiava, perché è pagata, anche due spicci non importa, l’importante è che non lo faccia per suo marito). Tutte le famiglie etero sono così, soprattutto se cattoliche, tranne quelle di sinistra, si intende. Le famiglie cattoliche si sa sono un covo di nevrosi e inibizioni e perversioni nascoste sotto una patina di perbenismo, ma se vedi la cronologia della navigazione su internet vedrai che schifo, meglio le famiglie allargate, così allegre e libere e per bene. Comunque è tutta colpa della Chiesa.
Va bene così? (Costanza Miriano)_______________________________
1. Qui l'autrice è costretta o inconsapevole che si sta tirando la zappa sui piedi, con una affermazione del genere che corrisponde a piegarsi ai dettami ideologici essenziali del relativismo libertario. E se lasci sopravvivere l'essenza delle cose, limitandoti ad una sforbiciata superficiale operata sugli accidenti, cosa mai pensi di ottenere? È il limite del cattolicesimo liberal dell'autrice che - se ha il pregio dell'onestà intellettuale e di una coraggiosa testimonianza di fede vissuta - appartiene alla generazione privata di molti fondamenti.
Citazione dall'articolo:
RispondiElimina"Diciamo la verità, l’obiettivo vero di questa legge è quello di cambiare la cultura e la percezione sociale dell’omosessualità. Un obiettivo legittimo, secondo me, a patto che sia onestamente dichiarato, che sia perseguito con gli strumenti giusti, e quindi non lesivi della libertà".
Non se ne può più di chi è costretto o non capisce che si sta tirando la zappa sui piedi, quando fa affermazione del genere. Questo corrisponde a piegarsi ai dettami ideologici essenziali del relativismo libertario. E se lasci sopravvivere l'essenza delle cose, limitandoti ad una sforbiciata superficiale operata sugli accidenti, cosa mai pensi di ottenere? Contrastare l'essenza del relativismo aletico ed etico, significa riportare sempre e comunque il discorso alla questione della verità oggettiva delle cose. Per ora è ancora scritto nel Catechismo che l'omofilia corrisponde ad un disordine intrinseco e, dunque, vi è un preciso dovere di affermare che promuoverla, corrisponde ad un male morale inaccettabile.
È il limite del cattolicesimo liberal dell'autrice, che brilla per sensibilità e onestà intellettuale, ma appartiene alla generazione privata di gran parte dei fondamenti...
EliminaHo inserito la chiosa che vale anche per altre sfumature.
EliminaPakistan. Bambina di 8 anni costretta a fare la serva a una ricca coppia, per poi potersi pagare gli studi, libera per buon cuore due pappagalli della coppia. Il padrone la ammazza a calci. Frega niente a nessuno. Non si segnalano manifestazioni in tutto il mondo, con gente in ginocchio. Qualche cattolico magari è pure indignato per la liberazione dei pappagalli (dato gli sta sullo stomaco la natura, al pare dei tecnocrati e del demonio), per cui tende a derubricare il caso ad eccesso di mezzi di correzione di una bambina impertinente, disobbediente e dispettosa.
RispondiElimina" Diciamo la verità,l' obiettivo vero della legge 194 è quello di cambiare la cultura e la percezione sociale della maternità e della paternità. Un obiettivo legittimo, secondo me, a patto che sia onestamente dichiarato, che sia perseguito con gli strumenti giusti, e quindi non lesivi della libertà." Così ogni obiettivo diventa legittimo purché venga "onestamente dichiarato" ? E se perseguito con " gli strumenti giusti" non sarebbe lesivo della libertà ? Quali sarebbero gli strumenti giusti per ottenere una cosa ingiusta ? E quando qualcuno ottiene una cosa ingiusta, come è possibile, anche solo ipotizzare che questo fatto, di per sé, non leda la liberta ? Di tutti ? È la sacra Legge di Dio, la sua osservanza, che garantisce la libertà su questa terra, e non il "dialogo aperto ed onesto". Non c'è possibilità di dialogo con Belial, anche perché se dopo aver dialogato sino allo sfinimento vincesse Belial, anche " onestamente", non vedo proprio nessuna ragione valida per accettare la sua vittoria.
RispondiElimina“Il primo dovere della carità non consiste nella tolleranza delle convinzioni erronee, per quanto sincere esse siano, né nella indifferenza teorica o pratica per l'errore o per il vizio in cui vediamo immersi i nostri fratelli, ma nello zelo per il loro miglioramentointellettuale e morale, non meno che per il loro benessere materiale.”
RispondiEliminaPAPA PIO X
Quando vedi quelli che al mare non si rendono conto della fortuna di poter godere di uno spazio aperto e salubre, e si fanno persino il bagno con la mascherina, capisci che l'umanità è giunta ad uno stato di idiozia completa.
RispondiEliminaLe immagini di bagnanti mascherati spiegano l'esistenza stessa del regime.
L'OMS dichiara che gli asintomatici non sono contagiosi.
RispondiEliminaSi così è, un'altra megaballa viene smontata! E dunque che senso ha la mascherina nei luoghi chiusi? Che senso ha limitare la vita dei bambini a scuola o nei luoghi per il gioco?
Che senso ha tenere chiusi i cinema o penalizzare qualsiasi altra attività?
Smettetela di tormentare i cittadini e di violare la democrazia, è ora di chiudere l'ultima pagina di questo pessimo romanzo di distopia sociale.
@ Anonimo
RispondiElimina9 giugno 2020 11:15
Giustissimo!
"Sono giorni che la mamma di Harry Potter è vigliaccamente insultata sui social da esponenti del mondo LGBT etcetc con epiteti sessisti che vanno da "strega" a "cagna".
RispondiEliminaLa sua colpa? Aver detto che esiste un altra parola per definire "le persone che hanno mestruazioni", riferendosi ovviamente alla parola "donna".
Non lo avesse mai detto.
Insurrezione di massa a difesa dei maschi che hanno cesoiato i gioielli e che ora vogliono esser chiamati "donne", relegando queste ultime al ruolo di "mestruatrici".
Io ci vedo maschi tracotanti, talmente pieni di sè da voler strappare alle donne anche ciò che hanno di più sacro, e cioè la loro femminilità, il loro misterioso e affascinante legame con la vita.
Se tutto questo capita a una donna ricca e famosa, pensate cosa faranno con padri e madri di famiglia quando passerà il progetto di Zan Scalfarotto e Boldrini...
Dopo averci insultato e diffamato, ci metteranno in galera e all'uscita saremo pure costretti a esser rieducati dalle lobby omotransessualiste...
Lo ripeto: ognuno merita rispetto in quanto essere umano, indipendentemente dai suoi gusti o dalle sue identità vere o presunte che siano, ma non osate toccare la libertà di tutti per imporre le ideologie di pochi".
Simone Pillon
Non è vero che con la legge Zan sacerdoti e catechisti rischieranno la prigione perché già ora si sono chiusi la bocca da soli ben prima che la legge Zan gliela chiuda
RispondiEliminadi Stefano Fontana
La proposta di legge Zan contro l'omofobia preoccupa. E molto. Ma non preoccupa tutti. Nemmeno tutti i cattolici. Anzi, preoccupa solo una strettissima minoranza di cattolici. Certamente non preoccupa la gerarchia ecclesiastica italiana dai sacerdoti ai vescovi. Il bello è - però - che la strategia contro la legge Zan non tiene conto di tutto questo, e ragiona come se tutti i cattolici, tutti i sacerdoti e tutti i vescovi fossero allarmati. Così non è, e questo errore di valutazione rende incerta la strategia d'azione contro la proposta di legge in quanto presuppone ciò che non c'è. È come far leva sul vuoto.
La linea argomentativa maggiormente seguita è questa: "Con la legge Zan sacerdoti e catechisti rischiano la galera". Sono parole di Costanza Miriano che prendo ad esempio e che dovrebbero suscitare allarme e mobilitazione. Ma sacerdoti e catechisti non rischiano nulla perché non insegnano per niente la dottrina della Chiesa su sessualità, omosessualità, transessualità e bisessualità. Quanti sono in Italia i sacerdoti e i catechisti che parlano o almeno accennano a questi temi? Proviamo a contarli e non raggiungeremo il numero delle nostre dieci dita delle mani. Se sacerdoti e catechisti insegnassero la vera dottrina della Chiesa sulla sessualità non si sarebbe arrivati alla legge Zan o comunque ora ci sarebbe almeno un popolo da mobilitare per contrastarla. Sacerdoti e catechisti si saranno chiusi la bocca da soli ben prima che la legge Zan gliela chiuda. Col senso di colpa di essere indietro di 200 anni, la Chiesa cerca di guadagnare il terreno perduto e limita la propria libertà prima che lo Stato gliela limiti. Lo abbiamo appena visto anche col covid-19. Vogliamo essere sempre i primi della classe agli occhi del mondo.
....
Spero mi perdonerete se vi dico che ho trovato l'articolo di cui sopra pesante , noioso da leggere ,indigesto , per me un mattone.
RispondiEliminaDa bambina ricordo una coppia di uomini che abitavano al piano di sopra , semplicemente li pensavo amici che volevano condividere le spese dell'alloggio. Ricordo che uno di essi, ancorche' giovane , mancava dei denti centrali , aveva come una finestrella . Crescendo mi arrivo' all'orecchio che si prostituivano . Nessuno li derideva o altro ,nella vita pubblica erano due stimati professionisti tappezzieri , cosa facessero nel privato era affar loro . Certamente non era l'epoca in cui la vita privata e le proprie voglie venivano spiattellate orgogliosamente in TV !Eral'epoca in cui ognuno sapeva ancora stare al suo posto . Era l'epoca in cui c'era un solo telegiornale la sera alle 8 , le notizie non erano urlate , le notizie relative a morti a tragedie venivano date con un tono di voce piu' grave ,rispettoso .In TV non si sarebbero mai sognati di scandalizzare i piccoli pubblicizzando profilattici , assorbenti o anche semplici farmaci per la costipazione.Non era ancora l'era così volgare .
L’autrice di Harry Potter ha di nuovo offeso la sensibilità LGBT affermando che il sesso biologico conta.
RispondiElimina“Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale è cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso toglie a molti la possibilità di discutere in modo significativo della propria vita. Non è odio dire la verità".
«È un sistema di sorveglianza di massa basato sul riconoscimento facciale, body scanner e geolocalizzazione. T’invio un breve filmato che hanno dato recentemente a RAI 2 https://www.youtube.com/watch?v=3GwUDe446-4
RispondiEliminahttps://www.marcotosatti.com/2020/06/10/lallarme-di-nobile-il-prossimo-virus-e-il-credito-sociale/
Messaggio del Vescovo di Ventimiglia / San Remo –
RispondiElimina“Misericordia e Verità si incontreranno”Antonio Suetta - 8 giugno 2020.
Riflessioni e preoccupazioni pastorali sulla proposta di legge contro i reati di omo e transfobia .
https://www.diocesiventimiglia.it/messaggio-del-vescovo-misericordia-e-verita-si-incontreranno/
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - "Non serve una nuova legge": lo afferma la Cei parlando del ddl contro l'omofobia all'attenzione del Parlamento. Per i vescovi "esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento o persecutorio". "Questa consapevolezza ci porta a guardare con preoccupazione alle proposte di legge attualmente in corso di esame presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati contro i reati di omotransfobia" perché "un'eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide".
RispondiElimina«I democristiani, da cattivi cattolici, ma da ottimi clericali, non credono in niente. E chi non crede in niente, non solo è capace di tutto, ma lascia fare tutto a tutti». L'aforisma di Roberto Gervaso - pace all'anima sua - è ingeneroso sulla classe dirigente dc degli anni Cinquanta, che ha salvato l'Italia dal comunismo, ha saputo costruire un rapporto sano con l'America vincitrice e con il primo nucleo della comunità europea (altra cosa, quella, rispetto all'odierna). Gli uomini di allora - parlo di De Gasperi, di Scelba, di Dossetti, di La Pira, ma anche di Gronchi, Segni e Leone - erano sorretti da forti idealità. Il partito paese, erede del Ppi sturziano, ha governato il miracolo economico, ha, di fatto, tutelato le minoranze politiche, da sinistra a destra. In Parlamento sedevano comunisti, socialisti, monarchici e fascisti, socialdemocratici, repubblicani e liberali. E' stato uno dei pochi casi di occupazione delle casematte del potere politico ed economico a non aver distrutto i propri oppositori: ha saputo, più probabilmente, gestirli e porli sotto tutela attraverso un'arte della mediazione trasversale pressoché ineguagliabile.
RispondiEliminaIl centrosinistra fanfanian-moroteo degli anni Sessanta, prima, preludio al compromesso storico, poi il possibilismo andreottiano dei due forni hanno sfiancato lo Scudocrociato sul piano dei valori e ne hanno segnato la fine. L'errore fatale è stato quello di credere che la cultura non avesse una reale influenza sulla società, che scuola, magistratura, teatro, musica, cinema, televisione potessero essere barattati con le forze di sinistra e che fosse indispensabile una sola arte: quella del potere concreto su ministeri, aziende partecipate, banche, società di stato oltreché naturalmente nel contesto delle assemblee elettive. Un ragionamento miope che ha permesso di fare dell'Italia ormai una democrazia (?) anti-cristiana, poiché la cultura appaltata alla sinistra ha cambiato totalmente il volto della società.
Cesare Sacchetti:
RispondiEliminaI medici che dicono che non si tornerà più alla normalità non stanno pensando alla salute delle persone. Le persone per essere sane hanno bisogno di vivere una vita normale. Questi medici non hanno fatto il giuramento di Ippocrate. Hanno fatto il giuramento di Bill Gates.
"Come si fa a digerire un piano così ideologicamente allineato, prevedibilmente rispettoso della cultura elitaria e sofisticata dei quattordici supereroi che lo hanno prodotto? Le linee del progetto di Colao sono quelle della solita intellighenzia progressista, appiattita sui “valori” della sostenibilità ecologica, del genderismo, del controllo, del mito della lotta all’evasione, dell’organizzazione della vita delle famiglie, della retorica della violenza sulle donne, dell’istruzione centralizzata, dello Stato mamma che non rifiuta un bonus a nessuno. Una composta, canonica, protocollare e ovvia ripetizione dello scontato copione delle sofisticate élites del paese legale".
RispondiEliminaStefano Fontana
Perfino la CEI ora è preoccupata!
RispondiEliminaE che farà adesso?
Se volete la misura di quanto possa essere gravissimamente liberticida e pericoloso per ognuno di noi, per le famiglie, per i bambini, per la società tutta, il progetto di legge Zan-Scalfarotto, la trovate nel fatto che perfino la CEI ha osato protestare pubblicamente!
Niente più di questo, per l'appunto, ci dimostra che siamo sull'orlo della peggiore delle dittature mai concepite.
Chi la porta avanti?
Il partito che da decenni la CEI, molti vescovi, vari cardinali e altro ancora, un esercito di parroci e suore, i professionisti moderati, i docenti illuminati, gli intellettuali à la page, i giornalisti di Avvenire, TVSat 2000, L'Osservatore Romano, Famiglia Cristiana e tutta la moltitudine di periodici e giornaletti parrocchiali, riviste e agenzie di informazione "cattoliche", ci dicono di votare e che tutta l'immensa legione dei loro seguaci vota.
Ovvero, il PD.
Sostenuto da coloro che dovevano distruggere il "sistema" del PD con i "vaffa": i Cinquestelle.
Ecco, ora coloro che da decenni ci dicono di votare questo partito sono preoccupati. Come se Zan e Scalfarotto dicessero ora qualcosa di differente da quello che il PD ha sempre detto e predicato!
Quanta immensa ipocrisia...
Mentre quelli come noi che per decenni hanno denunciato tutto questo e molto altro, compresa la complicità del clero e di tutti costoro, erano "esagerati", "estremisti", "non frequentabili".
Nella storia, come nella vita, tutti i nodi vengono al pettine.
Anche quelli dell'insipienza e dell'ipocrisia più intollerabili,
anche quelli del tradimento più vergognoso.
Come se non fosse il PD a volere, da sempre, l'aborto libero, la droga libera, l'omosessualismo imposto, la genderizzazione della società e dei bambini a scuola, e molto altro ancora.
Come se non fosse il PD l'antitesi di tutto l'insegnamento evangelico ed ecclesiastico sulla morale umana.
Ora fanno i "sorpresi" e preoccupati.
E non entriamo nemmeno in una disamina specifica del testo della CEI.. A partire dal loro concetto di "discriminazione", che dimostra la loro piena adesione alla neolingua e quindi alla sovversione. Meglio non farlo. Prendiamo solo il principio della denuncia del pericolo. Almeno questo, c'è.
Ora invece è il tempo di una reazione unitaria e generale di tutto il mondo cattolico vero (una piccola minoranza) e di quello venduto alla Rivoluzione (la grande moltitudine), insieme al mondo laico che ama ancora la libertà.
Il pericolo ci impone a tutti l'unità e l'azione.
Avverrà questo?
Sicuramente ora la CEI starà tentando una mediazione con il governo. Ma se questa mediazione dovesse fallire, la CEI metterà a disposizione di una pacifica e legale ma fermissima opposizione tutti il suo incalcolabile potere di mobilitazione generale del mondo cattolico italiano?
La CEI organizzerà un Circo Massimo o lo ostacolerà come avvenne nel 2016?
Darà "ordine" ai movimenti e alle parrocchie di manifestare pacificamente e legalmente ma massicciamente contro il pericolo della fine della nostra civiltà oppure spegnerà ogni tentativo di resistenza al totalitarismo sovversivo anticattolico e antiumano?
Siamo al passaggio più drammatico della storia della nostra civiltà. Stiamo per perdere la libertà di parlare, di denunciare, di pensare, di scrivere, di educare i nostri figli.
La libertà di dire che uno più uno fa due.
Forse perfino la nostra stessa libertà sessuale.
Chi lo capisce?
Beh, svegliatevi tutti! Laici compresi. Perfino la CEI se n'è accorta!
Cos'altro può mai servirvi in più per capire? (MV)
Cari vescovi, ora sembrate preococuparvi che con la legge contro "l'omotransfobia" vi tappino la bocca persino dentro le sacrestie e che vi censurino persino il messale domenicale. Non potevate pensarci prima di sostenere questo governo è quel partito, il Partito radicale Di massa (Pd) che è nato appositamente per imporre in Italia l'agenda liberal, ora appoggiato anche dai pentastellati dela dissoluzione? Non potete appoggiare sistematicamente (voi, le Acli, l'Azione massonica - ex cattolica - e compagnia cantante) i partiti anticristici che sostengono la IV Rivoluzione antiumana e anticristiana e poi dirvi preoccupati. Avete lasciato fare, avete lasciato votare persino le unioni (in)civili, ascoltando Bergoglio che diceva: "Non mi intrometto nella politica italiana", salvo poi intromettersi ogni giorno sull'invasione di massa.
RispondiEliminaEbbene, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ciò che è davvero spiacevole è che con la legge liberticida contro le "fobie" tapperanno la bocca anche a gente che ha molto più fede di voi prelati modernisti.
Ci rivediamo nelle catacombe.
Martino Mora
Giuliano Guzzo:
RispondiEliminaCon l’Italia in ginocchio per economia, demografia, eccetera, il nostro Parlamento cosa fa? Discute un ddl contro l’omotransfobia. Ora, posto che già quel nome è roba da emicrania e parliamo di un tema così nebuloso che chiunque può trovarcisi in mezzo (perfino Arciblesbica è stata tacciata di transfobia: Arcilesbica!), osservo che: a) non esiste alcuna impennata di violenze che giustifichi una norma simile, anzi sono in calo; b) chiunque discrimini o aggredisca chicchessia in ragione del suo orientamento sessuale già oggi è perseguibile; c) non essendoci uno straccio di base giuridica né statistica, il solo fine di un ddl così è chiaramente quello intimidatorio verso chi ha certe idee. Avendo scritto rispettivamente un libro per affermare il primato della famiglia composta da uomo e donna (omofobia alla grande) e un volume per dimostrare la differenza naturale tra i due sessi (transfobia come se piovesse), prenoto fin d'ora, se il monstrum giuridico dovesse passare, una cella comoda. A rigore, me ne spetterebbero due, ma sono un medievale che si accontenta.
Cesare Sacchetti:
RispondiEliminaNella relazione del suo piano, Colao scrive che l'obbiettivo è "migliorare la sostenibilità economica e sociale in linea con l'Agenda 2030." Agenda 2030 è il piano ONU per la governance mondiale. Colao vuole portare l'Italia nel nuovo ordine mondiale.
@Giuliano Guzzo
RispondiEliminaPrenoto la cella di fianco alla sua. Lei mi pare uno dei pochi che sta tentando di fare opera di prevenzione rispetto alla necessità di tornare nelle catacombe (da ciò il mio pseudonimo latineggiante...).
Ma bisognerebbe promuovere ricerche serissime che mettano insieme: 1) analisi accurata e quanto più esaustiva possibile delle statistiche (onde sbugiardare la propaganda); 2) una vera psicologia della differenza maschile-femminile (per intenderci, del tipo di quella che con Padre Gemelli e Cornelio Fabro si fece anche in Cattolica a Milano, ossia la psicologia con solide basi aristoteliche tornata in voga con Brentano e di cui sono testimonianza proprio i due preziosi volumi di Fabro dedicati alla fenomenologia della percezione); 3) una profonda analisi teoretica, sia filosofica che psicologica, della teoria gender (Judith Butler), che esiste eccome ed ha, tanto per cambiare, basi hegeliane; 4) uno studio adeguato del liberalismo largamente inteso come ideologia, poiché esso ha origini gnostico-esoteriche anche nei propri aspetti essoterici... Il tutto necessariamente scritto in inglese.
Ma, oltre agli studiosi, bisognerebbe trovare finanziamenti consistenti. Cosa aspettiamo a metterci insieme per tentarci? Studiosi di buona volontà (e veramente capaci di essere "super partes"), unitevi!
http://www.iltimone.org/news-timone/presidente-polacco-afferma-bandira-linsegnamento-lgbt-nelle-scuole/
RispondiElimina
RispondiEliminaLa teoria gender avrebbe "basi hegeliane"? E quali sarebbero e chi lo dice?
Si tratta certamente dell'ennesima corbelleria delle femministe.
J.K. Rowling è femminista e omosessualista. Ma si illudeva. Si iludeva di lasciare i transessuali fuori dagli spogliatoi femminili. La nuova legge che il Parlamento inglese sta discutendo, invece, li vuole dentro gli spogliatoi femminili in nome del principio "queer" e genderista secondo il quale non esistono sessi, ma solo "generi" scelti liberamente. Se io mi definisco soggettivamemte femmina, devo essere preso in parola anche se sono dotato di tutta l'"attrezzatura "maschile. Altrimenti verrei orrendamente "discriminato". Ci sarebbe da ridere se non vi fosse da piangere (ma il grottesco non è forse segno indelebile della scimmia di Dio?).
RispondiEliminaEcco, la Rowling viene ora accusata delle peggiori nefandezze (e naturalmente di "omofobia") - come lo fu la lesbica Martina Navratilova - perchè contesta il nuovo progetto di legge. E naturalmente è contestata dai giovani attori dei film di Harry Potter, che in quanto satanisti dello spettacolo sanno bene da che parte stare.
Il grande errore della Rowling è quello di pensare che la Sovversione si possa fermare. Che vada bene, purchè fino a un certo punto. Che le si possa concedere 90 e non 100. Ma la Sovversione non si ferma. E' come l'invasione degli yankee nel selvaggio West. Ogni volta i pellerossa firmavano un trattato di pace con le giubbe blu, che doveva essere definitivo, ma che poi nel giro di pochi anni o addirittura mesi veniva sistematicamente violato. Prima viene il femminismo, il divorzio e il sesso libero, poi l'aborto, poi l'omosessualismo, poi il gender, poi la masturbazione infantile nelle scuole, poi l'incesto e la pedofilia. Una tappa dopo l'altra. "Cittadini, ancora uno sforzo", diceva De Sade. E' il Sessantotto-pensiero sposato dalla plutocrazia anglosassone. Il porno dominio del capitale.
Non è possibile alcun compromesso con una cultura bio-politica che ha proclamato sin dagli anni Sessanta il primato degli istinti sulla ragione. Come puoi dialogare con chi alla ragione crede soltanto quando si tratta di calcolare i propri interessi? Con chi sostiene che siamo solo macchine da consumo e un fascio di istinti? Come puoi illuderti di placare i suoi isterismi, le sue infinite rivendicazioni individualistico-egualitarie?
Con la IV Rivoluzione pansessualista (ma anche con le altre) non si scende a compromessi La si rifiuta completamente. Perchè la Sovversione è un piano inclinato, fortissimamente inclinato. Si scivola sempre più giù. Verso Diabolopoli.
Martino Mora
Scrive Massa: “Le normative emergenziali che hanno soppresso tante libertà fondamentali, determinando la gravissima crisi economica attuale, non sono altrettanto liberticide come questa legge. Infatti si vuole introdurre lo ‘psicoreato’, infliggendo agli italiani un nuovo bavaglio, che non si limita a tappare la bocca, ma a soffocare l’anima.”
RispondiElimina@Anonimo del 12 giugno 2020 00:07
RispondiEliminaJudith Butler, una delle teoriche fondamentali della gender theory ha letto, così sembra, Hegel nel suo periodo di studi parigini, dandone poi la sua "personalissima" interpretazione.
https://iai.tv/articles/hegel-for-our-times-judith-butler-auid-1273
Parlando di "famiglia etero" la chiesa patriottica italiana evidentemente sdogana anche altri tipi di cosiddette "famiglie".
RispondiEliminaVa da sé che esiste una sola famiglia, rappresentata da un uomo e una donna uniti dal sacramento del matrimonio - e dal punto civile anche da un uomo e una donna che si sono sposati civilmente.
Le "famiglie etero" non esistono.
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/06/11/news/monsignor-raspanti-preoccupati-dalla-deriva-normativa-le-famiglie-etero-vanno-difese-1.38952468
"Non dovrebbe tanto interessare la libertà, ma la vera libertà, la libertà veramente libera. La verità non può venire dopo la libertà, ma prima. Su questo bisogna essere molto chiari. Per questo non basta rivendicare solo la libertà, ma dovremmo spingerci a parlare della vera libertà. Le sfide dell'attacco alla libertà della Chiesa e al pensiero col Ddl Zan rischiano anche di cadere nell'insufficiente rivendicazione di una libertà senza verità. Che però è totalitaria e devastante".
RispondiEliminaStefano Fontana
Sanificare tutto, pure la storia
RispondiEliminaScusate se insisto, ma la violenta offensiva contro il passato, le statue e i personaggi storici è la prosecuzione della follia totalitaria e sanitaria con altri mezzi. Ed è l’applicazione retroattiva dei codici sanitari imposti dalla nuova religione. Cosa vogliono fare coloro che chiedono di abbattere monumenti e cancellare la toponomastica, riscrivere la storia e rimuovere chiunque abbia detto, fatto, scritto qualcosa che contravviene al catechismo presente sul razzismo, i neri, i gay, e così via? Cosa vuol ottenere la legge, criticata pure dai vescovi, contro l’omotransfobia che colpisce pure i reati d’opinione? Vogliono sanificare. Sanificare è il verbo giusto che riassume questi assalti alla realtà, alla libertà, alla memoria storica. Compiere una gigantesca opera di disinfestazione per depurare/epurare la storia, i suoi eredi e ogni difformità rispetto agli standard ideologici in uso. Codice rosso.
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/sanificare-tutto-pure-la-storia/
Queste inquietanti logge LGBT hanno qualcosa di mostruosamente antidemocratico nel loro dna ideologico. Stanno copiando il famoso articolo 58 dell'URSS, quello delle attività antirivoluzionarie. E' incredibile come si possa perdere così facilmente la libertà, per la quale in tanti hanno versato il loro sangue. Finire in carcere per mamma e papà! Ma come si fa!?
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