L'Italia distopica è qui, adesso...

Qui i precedenti sull'immigrazionismo.

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Oggi a Lampedusa, tra barche barchini e barconi, sono sbarcati in undici, otto uomini e tre donne, con bagagli e un barboncino al guinzaglio.

Non fuggono da nessuna guerra e anche nella foggia (donne in cappello di paglia) si presentano come turisti in vacanza. La padrona del barboncino dichiara: «Sono stata 15 anni in Italia, poi sono tornata nel mio paese e ora sono tornata di nuovo in Italia perché mi piace. Spero di trovare un lavoro e la libertà perché in Tunisia è piena di carceri, è piena di schifo». E aggiunge: «Abbiamo comprato, tutti quanti, una barca. Ognuno di noi ha dato un poco di soldi e abbiamo guidato per arrivare qua».

C'è da chiedersi: ma perché spendere tanto e fare una traversata anche rischiosa quando potrebbero prendere tranquillamente un aereo o un traghetto? E qui ha inizio la distopia dell'Italia così esposta con le sue coste affacciate sull'ex Mare Nostrum: sia se arrivi con un barchino che con i trafficanti di professione ONG, ti danno vitto, alloggio, una diaria giornaliera, scheda telefonica, sanità e istruzione gratuite grazie allo status di “richiedente asilo” con tanto di tutela internazionale. Ma un governo che si rispetti, non farebbe altro che rispedire da dove sono venuti i tunisini, che non fuggono da nessuna guerra.

Se invece arrivi in aereo con i tuoi documenti regolari, serve un visto d’ingresso e la garanzia di poterti permettere il soggiorno. (Chi si riempie la bocca per accostarli ai nostri migranti dimentica che i  nostri lasciavano situazioni di miseria, ma non senza regolari contratti di lavoro e tanta buona volontà di farsi strada e di dare il meglio di sé nelle nuove situazioni. Quando non andavano a morire in miniera come a Marcinelle).

Qui invece il Governo e i media di regime, e persino il papa, fanno a gara nel coniare per loro una serie di mantra buonisti che li vedono fuggire da ogni sorta di calamità. Quando delinquono, il che succede spesso, i giudici fanno a gara per scarcerarli e rimetterli in circolazione. Spesso vendicativi, violenti e sensibili alle idee islamiste antioccidentali, affollano le strade e le piazze delle nostre città sfuggendo a ogni controllo (droni e polizia si sono visti solo per stanare cittadini inermi durante la quarantena per la pandemia). E intanto è andata da tempo a farsi benedire l’inviolabilità delle frontiere d'Italia, sia marittime, che terrestri che aeree (compresi i famosi corridoi umanitari [qui - qui] sponsorizzati da Vaticano e Sant'Egidio). Continuando di questo passo L'Italia diventerà terra di tutti e di nessuno.