Passo in avanti per la cultura della morte: con la dotazione di pillole consegnate in ospedale si potrà abortire farmacologicamente.
Il ministro della "Salute" Roberto "Speranza", su Twitter, comunica che nelle nuove linee-guida sarà previsto l'aborto farmacologico in day hospital, fino alla nona settimana di gravidanza. "Se Dio non esiste - diceva Dostoevskij - tutto è permesso".
Giuliano Guzzo: "Se di «evidenza scientifica» vogliamo parlare, caro Speranza, ne abbiamo da dire, sulla vita fetale.
Per esempio, che il cuore inizia a formasi alla 5°- 6° settimana, che a 7 settimane inizia a maturare la funzione gustativa, che a 8 c’è la percezione tattile, che l’apparato uditivo si forma tra la 9° e la 10° settimana. Prima del parto, poi, abbiamo un soggetto già in grado di rispondere alla voce materna, di memorizzarla fra le altre, di avvertire un senso di dolore. Ma soprattutto, dal momento del concepimento c'è a tutti gli effetti una vita umana. Unica e irripetibile. Come la vostra ostinazione ideologica nel lottare contro questa prima meraviglia."
Mater Salvatoris, ora pro nobis
Mater Salvatoris, ora pro nobis
Una pillola e via. Quella che Roberto Speranza definisce "civiltà" è solo barbarie postmoderna, che qualsiasi società non prostrata all'idolo dell'Io - e quindi dell'egoismo assoluto mascherato con l'umanitarismo - avrebbe riconosciuto come tale.
RispondiEliminaLa società dei "diritti" è la società del materialismo e dell'individualismo assoluto. Una pillolina e ci si libera di una vita umana.
La barbarie di una pseudocultura puramente istintualista come quella di Speranza e di tutti i liberal (e che per giunta si sente in diritto di imporre i suoi falsi valori a tutti i popoli della terra) si autodenefinisce "civiltà". Se fossimo animali o robot, solo istinto o calcolo, forse lo sarebbe. Ma siamo esseri umani, aperti ala trascendenza. E' quindi solo malvagia barbarie tecnicizzata. Efficiente, pulita, organizzata, gratuita, omicida, malvagia barbarie tecnicizzata.
Martino Mora
Chi ci libererà da questi nuovi barbari, che farebbero arrossire di vergogna anche Attila e i Vandali? Da loro liberaci, o Madre !!!
EliminaUNIVERSITARI PER LA VITA
RispondiEliminaMINISTRO SPERANZA QUI LA SCIENZA NON C’ENTRA NULLA
Caro Ministro, lei ha appena preso una decisione ideologica che di scientifico non ha nulla. La vera scienza anzitutto riconosce l’umanità del concepito e in secondo luogo i terribili effetti che quella maledetta pillola - assieme a quelle che devono necessariamente essere somministrate successivamente - può avere sulle donne, che possono anche restarci secche. Per chi prendete queste decisioni? Per le donne? Noi riteniamo di no. Perché una cosa del genere porterà solo altra morte in un panorama già desolante sotto molti punti di vista ... morte in primis dei concepiti (tra cui tante future donne di cui non vi importa nulla) e poi delle madri stesse che in una situazione d’emergenza da emorragia (e ce ne saranno si fidi), non potrà neanche essere aiutata prontamente perché non sarà in ospedale sotto l’occhio vigile dei medici.
In piena pandemia cosa facciamo? Facilitiamo ulteriormente la soppressione di esseri umani innocenti, per di più privatizzando tale assurda pratica il più possibile (com’era quella storiella degli aborti clandestini che raccontavate per approvare la 194?) e avete anche l’ardire di chiamarlo “diritto civile”.
Caro Ministro, non ce ne voglia a male, ma troverà in noi sempre dei fermi e risoluti oppositori. L’unica cosa corretta che ha detto è che tale passo “è nel pieno rispetto della legge 194”, legge iniqua e incivile che infatti noi ci impegneremo ad abrogare, fino all’ultimo nostro respiro, per preservare la vita di tutti gli innocenti che avete contribuito a sopprimere a sangue freddo.
Povera umanità... ministri killer di bambini. Tutta la marcia sta uscendo, venghino signori venghino, alla grande fiera della distruzione dell'umanità.
RispondiEliminaOggi in Cielo gli Angeli piangono. Erode esiste ancora, e purtroppo non è solo uno. La Giustizia divina non dimenticherà un solo piccolo trucidato e gliela farà pagare con gli interessi a queste sottospecie di politicanti.
RispondiEliminaIl "ministro" speranza quale prossimo "passo avanti" caldeggia? Strappare per strada i nascituri dal ventre delle madri?
RispondiElimina
RispondiEliminaPer comunismo e nazismo i figli erano proprietà dello stato. Dicono che il comunismo sia fallito ma imperversano i comunisti.
__________
Non vaccina il figlio, perde la patria potestà in Trentino. Lorenzin: “I figli non sono proprietà dei genitori, sentenza esemplare”
“Questa sentenza esemplare evidenzia ancora una volta che i figli non sono proprietà dei genitori ma, come riconosciuto dalla Carta del Fanciullo, sono titolari di propri diritti incomprimibili e il giudice in un ordinamento moderno e avanzato tutela l’inviolabilità dei diritti in capo al bambino anche di fronte ai genitori”. Così l’ex ministra della salute Beatrice Lorenzin ha commentato la recente sentenza emessa dal tribunale di Trento chiamato a intervenire per una madre che non voleva sottoporre il figlio a nessuna vaccinazione
https://www.ildolomiti.it/cronaca/2020/non-vaccina-il-figlio-perde-la-patria-potesta-in-trentino-lorenzin-i-figli-non-sono-proprieta-dei-genitori-sentenza-esemplare
... Per far passare la definitiva privatizzazione dell'aborto come una “conquista di civiltà” c’è bisogno di una narrativa “amica”, che spacci quello farmacologico come percorso più sicuro e facile. È quello che stiamo leggendo in questi giorni nella grande stampa, con qualche raro momento di onestà intellettuale: ad esempio su il Messaggero di oggi è possibile leggere una testimonianza di chi quell’esperienza l’ha fatta. “Sono tornata quindi per la seconda (pillola, ndr), mi hanno dato una sola pastiglia di antidolorifico e mi hanno assicurato che sarebbe stata una cosa semplicissima. E invece stavo malissimo: ho avuto contrazioni per 5-6 ore, vomitavo, ero completamente disidratata, avevo svenimenti. Io quel giorno ho pensato che stavo per morire. Ero disperata, una dottoressa mi ha guardato e mi ha detto: “ma non lo sapeva che è così?” […] Ma io non sapevo davvero di cosa si trattasse, né sapevo che avrei dovuto pensare a tutto io da sola, in bagno…è stato traumatizzante”. In effetti non c’è niente di nuovo in questo racconto per chi conosce la letteratura in merito, sono queste alcune delle “evidenze scientifiche” del settore, raccontate personalmente anziché con statistiche dedicate, ma evidentemente non rilevanti nel nuovo corso del Ministro della Salute Roberto Speranza e dei suoi esperti.
RispondiEliminaNon mi stupisce, era inevitabile. Pian piano la vita ha perso valore.
RispondiEliminaIn nome della "libertà" e di una pietà pelosa.
Tanto sono disabili saranno infelici.
Tanto è solo un grumo di carne con il cuore che batte non conta nulla contro la volontà degli adulti. Una pillola e non ci pensi più.
Poi saranno gli anziani che tanto son solo degli involucri invecchiati che non hanno più nulla della bellezza di un tempo, sono un costo, producono saggezza ma non si vende, memoria ma non c'importa, ci obbligano a pensare a chi siamo e a dove andiamo, ma non vogliamo farlo.
Vergogna Italia
RispondiEliminaAl TG pubblicizzano le prodezze del ministro della salute sulla uccisione domestica dei bambini
Questa civiltà meriterebbe di essere sventrata e cucinata a fuoco lento per provare in minima parte il tormento degli innocenti assassinati da queste belve
RispondiEliminaSono persone che non credono in Dio ed alle quali sono stati ammanniti in dosi da cavallo da ragazzi, nelle scuole, tutte le ideologie laiciste, libertarie, finto-solidariste.
RispondiEliminaCredono di essere i "buoni" ed i moderni.
Se c'è qualcosa che in Italia è davvero un incarico spaventoso, quello è Ministro della "Salute".
Ma per me non credono proprio di essere buoni! Sono satanisti, e contenti di esserlo, si nutrono di male e ci sguazzano come maiali nel fango. Ma non un solo grido muto di ogni feto della Terra andrà perso.
EliminaUccisi in casa, quella casa che doveva accoglierli nella culletta e vederli teneramente abbandonati sul petto materno, sicuri di essere protetti e amati... le case dove si prenderà quella pillola malefica saranno maledette e segnate per sempre. La colpa del sangue non si cancella mai più...figuriamoci se a macchiare le mani è il sangue innocente dei propri figli!
RispondiEliminaCade l'ultimo paravento dell'aborto come salvaguardia della salute della donna, come scelta dolorosa, ultima ratio. Abortire o far vivere diventa come la scelta di pagare in contanti o col bancomat. Esistenzialmente irrilevante.
RispondiEliminaL’ABORTO E’ SEMPRE UN ABOMINEVOLE CRIMINE.
RispondiEliminaOggi, con la decisione del ministro Speranza , l’aborto tramite RU486 dovrà essere fatto in regime di day hospital. La donna sarà lasciata sola con la morte del suo bambino e gli effetti collaterali pericolosissimi e accertati ormai da tutta la letteratura scientifica.
https://lanuovabq.it/it/aborto-fai-da-te-per-la-donna-e-i-bambini-non-ce-speranza
Basta guardarci intorno...
RispondiEliminaNon possiamo pretendere di avere dei San Luigi di Francia come governanti.
Non li meritiamo.
Se poi si considera che ci troviamo sull'orlo dell'abisso anche per parecchie scelte sbagliate della Chiesa, quella vera, quella preconciliare, quali il ralliement (vedere gli scritti dell'Abbé Emmanuel Barbier), la condanna di Ch. Maurras e del suo movimento, che "ha scatenato nella Chiesa e nel mondo:tutte le forze più tenebroso dell'autodistruzione" (in La cecità di Roma, Edizioni Thule - eh sì, è proprio Marcel de Corte che scrive così...), conviene che ci muniamo di una buona dose di rassegnazione e coraggio e che preghiamo Maria Santissima di venire in nostro soccorso.
San Lorenzo, prega per noi.
Quella della morte è la sola cultura dell'occidente odierno
RispondiEliminaAlberto Lacchini
Quest'anno va di moda il nero,in tutti i sensi .
RispondiEliminaRU 486: SULLA PELLE DI FIGLI E DONNE. NON PIÙ LIBERE MA PIÙ SOLE
RispondiEliminadi Assuntina Morresi
Non dovranno essere sole a casa, né particolarmente ansiose o con bassa soglia del dolore: questi alcuni dei criteri di accesso per le donne all'aborto farmacologico senza più ricovero in ospedale, secondo le anticipazioni delle nuove indicazioni del ministro Speranza. Indicazioni che parlano da sole, confermando quanto già sappiamo su questa procedura abortiva che non cambia la natura dell’atto – la soppressione di una vita umana resta sempre tale, con qualsiasi tecnica la si voglia realizzare – ma che ne modifica profondamente il vissuto e il significato.
L’aborto farmacologico è intrinsecamente incerto, oltre che più doloroso e pericoloso di quello chirurgico: dal momento in cui la donna assume la prima delle due pillole previste, la vera e propria Ru486, non sa se, quando e in che condizioni abortirà, cioè non sa se, quando e come inizierà l’emorragia che segna la fine della gravidanza, e non può sapere prima come saranno gli effetti collaterali. Ed è la donna che deve gestire in prima persona tutte le fasi del proprio aborto, una volta avviato il percorso con la Ru486: sa che prima o poi arriverà l’emorragia e deve essere pronta a affrontarla con gli antidolorifici, controllando il flusso del sangue, pronta a farsi accompagnare nell’ospedale più vicino se ritiene che l’emorragia si stia facendo pesante, magari dopo aver consultato il medico alla linea telefonica dedicata. Per questo non può stare a casa da sola e deve poter dominare l’ansia.
... segue
RispondiEliminaSi induce un aborto per via farmacologica e quel che succede è molto simile a un aborto involontario, con tutte le varianti che questo può avere, con la differenza che il corpo della donna non espelle spontaneamente il concepito, ma lo fa indotto da un prodotto chimico, interrompendo un processo fisiologico. Su questo punto non ci sono novità scientifiche in letteratura: i princìpi attivi dei farmaci usati sono sempre gli stessi, così come la risposta delle donne che li assumono continuerà a essere variabile e personale. Sappiamo che la procedura è più pesante e più incerta man mano che aumentano le settimane di gravidanza: finora si poteva abortire con la pillola fino a 7 settimane, d’ora in poi lo si potrà fino a nove.
Il ricovero dei tre giorni in ospedale era quindi il modo per tutelare le donne dai problemi aggiuntivi di questa forma di aborto, che, ricordiamo, ha una mortalità maggiore di quella dell’aborto chirurgico, come anche, qualitativamente, le relazioni al Parlamento italiano sull’applicazione della legge 194 hanno mostrato: in quaranta anni è stata segnalata una donna morta a seguito di aborto chirurgico, mentre negli ultimi dieci anni le segnalazioni di donne morte dopo un intervento farmacologico sono state due.
Le motivazioni di questo cambio di passo nell’aborto sono quindi solamente politiche: la Ru486 fa parte di un percorso già visto in altri Paesi, di "privatizzazione" dell’aborto e della sua eliminazione dalla scena pubblica. La diffusione della procedura farmacologica implica la diffusione di un metodo per cui le donne possono abortire a casa, come se l’aborto fosse un qualsiasi atto medico che, in quanto tale, riguarda solo la vita privata di chi sceglie di farlo, e non sia invece innanzitutto un problema sociale, che interroga e chiama in causa tutti, un evento che la società tende a limitare al massimo, perché fortemente negativo.
L’uso "solo" di una pillola aiuta invece anche simbolicamente a renderlo facile: la Ru486 è l’ultima di una serie di pillole - dopo quella anticoncezionale e quella post-coitale - di facile accesso, anche in consultorio. La puoi chiudere nel palmo di una mano, la prendi con un sorso d’acqua e dopo mezz’ora te ne vai, torni a fare quel che facevi prima: questo il messaggio fuorviante che resta dagli stralci delle nuove linee guida. Probabilmente non aumenteranno gli aborti per questo: è facile che continueranno a calare di numero perché il problema è a monte, nel crollo dei concepimenti e delle nascite. L’aborto tenderà a sparire dall’orizzonte perché non lo vedremo più, nascosto fra le mura di casa, e in ospedale quando non ce la si fa più a reggere la procedura. Però si risparmierà sui costi; niente più ricovero e in ospedale solo in urgenza, sicuramente conveniente dal punto di vista economico: un amarissimo risparmio sulla pelle delle donne.
L’aborto cancella l’esistenza del nascituro. Ma adesso, con queste nuove indicazioni, quale sarebbe la libertà conquistata dalle donne? Quella di abortire confinate fra il tinello e il bagno di casa, nella speranza di non dover cercare soccorso in ospedale? Quella di tornare a essere sole, di fronte all’atto più drammatico che una donna può intraprendere?
E dove sarebbe il merito politico? Noi vediamo piuttosto solo ideologia.
da Avvenire, sabato, 8 agosto 2020
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/non-piu-libere-ma-piu-sole
Speranza "brillava" già per ignoranza ed incompetenza!
RispondiEliminaOra sarà ricordato anche come killer di bambini!
Un altro patetico Erode asservito alla cultura della morte.
Messo a quel posto come 'Speranza'(?!?) di lauti guadagni per le case farmaceutiche e di drastici tagli alla spesa sanitaria sulla pelle di povere sciagurate.
EliminaMonsignor Filippo Santoro, vescovo di Taranto, ha biasimato alcuni fedeli che hanno pregato contro il progetto di legge Zan, quello che intende classificare come reato d'"odio" qualsiasi critica al'omosessualismo e all'ingegneria sociale che ne consegue.
RispondiEliminaSecondo monsignor Santoro, infatti, questa preghiera sarebbe "divisiva".
E' lo stesso monsignor Filippo Santoro che ha più volte, negli anni, polemizzato pubblicamente a favore dell'accoglienza massiva degli immigrati. In quel caso non si peritò affatto di essere "divisivo". Volle essere "divisivo" perchè era ciò che i poteri globalisti gli chiedevano.
Non posso scrivere apertamente quello che penso di Filippo Santoro e di tanti altri come lui. Ma tende a ricordarmi moltissimo quell'apostolo, quello che teneva la borsa e che prese trenta denari, che è diventato il vero modello di tanti suoi epigoni attuali. Monsignor Paglia addirittura sostenne che è eretico chi afferma che l'uomo dei trenta denari sia finito all'inferno. E' giusto, a lui si ispirano. Anche loro, come lui, si sono venduti ai poteri forti di questo mondo.
Martino Mora
Che tristezza diver leggere queste cose, queste parole uscite dalla bocca di presunti successori degli Apostoli, dico presunti, ma dovrei dire solo apparenti, non reali, solo commedianti mascherati da vescovi, cardinali, ecc.
Elimina" Io sono venuto a portare la spada, non la pace" dice Gesù, aggiungendo " d'ora in poi dove sono 5, a causa mia si divideranno tre contro due, padre contro figli, mariti contro mogli, ecc.", e Santoro blatera di inclusività e non divisività, ma ci è o ci fa? Per chi ci ha presi? Che si nascondesse, che sarebbe meglio per lui.
EliminaShakespeare, Re Lear
RispondiEliminaChe epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.
L'aborto casalingo (farmacologico) lungi dall'essere una conquista, come pensano alcune menti malate, è un ulteriore dramma che si somma alle leggi a supporto delle perversioni sessuali. La situazione è davvero grave; e tutto ciò avviene mentre la gente viene terrorizzata dalli spauracchio del CoViD. Dovremmo piuttosto temere il giudizio di Dio che sembra tardare, ma è certo.
RispondiEliminaHo visto adesso il programma del meeting di Rimini di qs anno: massiccia presenza di gente del PD , attuali pasticcioni dell’attuale governo come Ricciardi e Arcuri e tappeti rossi a case farmaceutiche... sembrerà di essere o alla festa dell’unità o ad un raduno di massoni dei deep state dai buoni sentimenti. Lontano da me!!! Buon divertimento per chi apprezza...
RispondiEliminaIl progetto politico è semplice: la legge 194 non si può cambiare in Parlamento (ai politici di destra e di sinistra vengono i brividi solo a pensarlo) e perciò bisogna farlo per altre strade, che non coinvolgano l’opinione pubblica, che non rimettano in discussione equilibri ormai consolidati. L’aborto con il metodo chimico è intrinsecamente estraneo allo spirito e alla lettera della 194, costruita tutta sull’idea - ed è facile riconoscere l’impronta dei cattolici del Pci dell’epoca - che la maternità, accettata o rifiutata, sia comunque una questione sociale, che investe l’intera comunità. In Francia, dopo la diffusione della Ru, la legge sull’aborto fu cambiata, ma in Italia non sarà nemmeno necessario. Basterà qualche accorgimento procedurale, e tutto scivolerà nella disattenzione e nel sollievo di medici, dirigenti sanitari, amministratori locali e politici nazionali.
RispondiEliminaQuesta e' troppo "forte" (come dicono i romani):
RispondiElimina"il parlamento come ufficio di collocamento".
https://www.facebook.com/cafferobinsoncrusoe/photos/a.100325871761696/128552842272332/?type=3&theater&ifg=1
San Genna’, mettece ’a mana toja!
On a beau dire que l'église est muette, dans le silence assourdissant, il y a une voix qui s'élève pourtant, fragile et tenace, Celle de l'Eglise ensevelie à la douleur de l'innocent, se faisant impuissante avec l'impuissant ... engloutie pour épouser sa nuit... Celle de tous les saints inconnus comme l'infirmier habillant les corps déchiquetés des enfants morts où nous regarde Jésus, Jésus Crucifié encore et toujours, jusqu'à la fin des temps par tous les Déicides, barbares appartenant au contre corps de Lucifer et à sa contre messe invisible. Au extrémités de ce trou noir où la Présence de Dieu en l'homme a été dévastée, il y a des prêtres qui incarnent la Charité dans le combat pour la vie de tous ces minuscules, et quand ils élèvent l'Hostie, Elle pleure le sang de ces enfants. et l'âme perdue de leurs bourreaux.
RispondiEliminaDe quelle église parlez-vous disait sainte Jeanne à l'abbé Cauchon: " De l'eglise de la terre ou de l'Eglise du Ciel?"
"Le père Stephen Imbarrato de LifeMinistriesUS et quatre autres sont entrés à la Washington Surgi-Clinic, un centre d’avortement tardif situé dans un quartier chic de Washington. Le Père Imbarrato a mené un « sauvetage » dans ce centre d’avortement le 20 décembre .(...)Le Père Fidelis Moscinski des Frères franciscains du Renouveau, accompagné de quatre pro-vie, conduit l’autre sauvetage de DC ce matin […]
https://www.cqv.qc.ca/2_pretres_7_pro_vie_prennent_le_risque_de_etre_arretes_en_entrant_dans_deux_avortoirs_ce_matin
https://www.iltempo.it/politica/2020/08/09/news/aborto-farmacologico-ministro-speranza-pillola-ru486-nuove-linee-interruzione-volontaria-gravidanza-24151733/
RispondiEliminaSe l'aborto diventa un vanto nell'Italia col record negativo di nascite
COME SACERDOTE SONO DISTRUTTO....
RispondiEliminaIllustre Ministro Speranza mi incuriosisce molto capire come un decreto ministeriale possa scavalcare la legge dello Stato a piè pari, ma mi indispone anche l’uso del termine “aborto farmacologico” perché i farmaci curano, e qui non c’è malattia da curare!
Bisogna, quindi, parlare di aborto chimico perché il prodotto che si usa è un prodotto chimico e lo scopo è sopprimere un figlio!
Se si usasse una terminologia appropriata, e qui giornalisti hanno delle responsabilità, ci sarebbe un maggiore margine di riflessione. Questa è infatti quella che serve in queste circostanze.
Ministro Speranza perché non si preoccupa di far rispettare la legge 194/78 nella prima parte? Quella che titola la legge e si impegna per la tutela della maternità (art.1, 2 e 3)? Quella che dovrebbe aiutare le mamme ad accogliere i figli concepiti? La sua è una condotta omissiva che i giudici dovrebbero sanzionare pesantemente. E’ infatti un Suo obbligo far rispettare la legge.
Invece lei amplia la possibilità di interrompere le gravidanze in un Paese poverissimo di figli. Vista dall’esterno è chiaramente una condotta criminale. Sempre la legge prescrive che la donna sia pienamente informata sull’atto abortivo (art.14). Si sa che questo non viene fatto e sarebbe facilissimo da documentare e tutti, compresi quelli che debbono far rispettare la legge, si girano dall’altra parte. In parte è comprensibile perché è veramente imbarazzante fare finta di non sapere quanto la scienza ha scoperto nelle fasi iniziali della vita di un figlio e di ignorare le immagini ecografiche che dimostrano la bellezza della straordinaria relazione tra madre e figlio sin dai primi momenti del concepimento.
Ministro Speranza, Le porgo un invito per visitare uno dei Centri di aiuto alla vita o alle Scuole di maternità per farLe vedere che c’è modo di offrire alle donne in attesa di un figlio alternative ai trattamenti chimici rispettando così la legge.
La invito ancora a chiedere al presidente del Consiglio Conte , di copiare in un DPCM il testo della proposta di legge “Reddito di maternità” già pronta e corredata da migliaia di firme: sarebbe il migliore investimento per risollevarci con o senza COVID.
Valter Boero
(Parrocchia Missionaria S.Gaspare di Roma)
Che Sacerdote Santo! Che Dio ce mandi tanti così!
EliminaMi pare che a distanza di giorni non si siano registrate significative prese di posizione da parte dei vescovi italiani contro la completa liberalizzazione dell'aborto chimico nel nostro paese; come se nulla fosse accaduto.
RispondiEliminaMa non c'è da sorprendersi, forse sarebbe troppo attendersi che qualcuno di loro, ancor meglio il Santo Padre, oggi si levasse e ricordasse cosa prevede il catechismo della Chiesa Cattolica per chi commette o favorisce un simile delitto contro la vita umana: la scomunica.
L'unico vescovo che ha fatto sentire la dua voce (però sui social) è mons. D'Ercole.
RispondiEliminaPer il resto, ci credessero, alla scomunica... Ah sì, se si tratta di mortificare e distruggere qualche ordine religioso sano sì, in quel caso se la ricordano
Rossella
È stato presentato come un dogma scientifico, ma il parere usato per il via libera del Consiglio Superiore di Sanità alla RU 486 non si può conoscere perché è secretato. In più, l’unico ginecologo componente l’organo consultivo del Ministero della Salute è contrario alla Ru 486 mentre gli studi utilizzati a favore presentano rischi per la salute della donna di cui non c’era però traccia nel trionfale tweet del ministro Roberto Speranza di sabato.
RispondiEliminaSono evidenze che complicano le certezze dei fautori dell’aborto "fai da te".
La somministrazione del farmaco, che conduce all’aborto con immediatezza è attuata in spregio alla norma che chiede alla donna un ripensamento di almeno 7 giorni per una decisione di così importante profilo.
RispondiEliminaSi vuole impedire lo sguardo sul concepito, spostando l’attenzione sulla non invasività, ma in realtà l’aborto diventa un fatto banale e soprattutto privato e condotto in assoluta solitudine.
Questa decisione del Ministro, a lui consigliata da un discutibile gruppo di esperti, è assolutamente fuori luogo e condiziona nefaste situazioni che hanno molto a che fare con un atteggiamento di “furore abortista”, diventato virale e portato avanti in modo prevalente e pervasivo dagli organi statali che avevano promesso tutela delle donne e del concepimento.
"Molte ideologie moderne – tra progresso e rivoluzione – hanno creato e stanno creando caverne (quando non vere e proprie foibe concrete o uteri in cui la madri uccidono invece di custodire, vendono invece di allevare) per far ripiombare gli uomini nelle caverne di perverse ideologie e falsi diritti. La spietatezza e le stragi di innocenti hanno il drammatico particolare di essere esplicite, innegabili".
RispondiEliminaPierluigi Pavone
Un detto recitava che con la gravidanza prima e la nascita poi il bambino dal grembo lo si mette nel cuore per sempre.
RispondiEliminaQuesto è vero anche per il bambino non nato, abortito. Conosco ormai anziane donne che, in gioventù, hanno abortito. Quell'atto di pretesa libertà è diventato una catena che si è avvolta loro intorno distorcendo poi con le sue volute un'intera vita.
Quel bambino non nato, volutamente abortito, la madre non lo dimentica più, lo ricorda fin sul suo letto di morte.
Un piccolo grumo di cellule espiantate dal grembo materno diventano un piccolo tarlo nel cuore che viaggia ininterrottamente verso la mente e dalla mente al cuore e dal cuore alla mente.
Questo i ministri e le ministre, i senatori e le senatrici, i deputati e le deputate vigliaccamente vogliono ignorare perché oltre l'ucciso vogliono ignorare la follia latente che innestano in tante vite di donna ed anche di quegli uomini che poi capiscono, troppo tardi.
Sulla chiesa mi taccio, grave, indegna la sua connivenza con la cultura delle morte. Vergognosa. Demoniaca.
Il male è diffuso...
RispondiEliminaL'Assemblea nazionale francese approva l'aborto fino alla nascita
10 agosto 2020
L'Assemblea nazionale francese ha approvato una serie di emendamenti alla legge nazionale sulla bioetica, uno dei quali legalizzerebbe l'aborto su richiesta fino alla nascita.
Con un voto di 60 a favore e 37 contrari, i legislatori hanno concordato di consentire l'aborto in qualsiasi momento per una madre in "disagio psicosociale", un termine nebuloso che consente agli operatori sanitari un totale margine di manovra per approvare la procedura.
La legge francese distingue tra l'Interruption volontaire de grossesse (aborto volontario), che deve avvenire entro e non oltre la dodicesima settimana di gravidanza, e l'interruption médicale de grossesse (aborto medico), che può essere eseguito senza limitazioni fino alla nascita.
Attualmente, gli aborti tardivi richiedono l'approvazione medica limitata ai casi di grave malformazione del feto o quando una gravidanza mette in pericolo la vita della madre, ma la nuova legge amplierebbe questa seconda forma di aborto per includere i casi in cui la madre soffre di "disagio psicosociale"
[Emendamento 524 alla legge francese sulla bioetica]
Nella sua votazione a tarda notte la scorsa settimana per rinnovare la legge sulla bioetica del paese, l'Assemblea nazionale ha anche approvato la procreazione artificiale finanziata dai contribuenti per coppie lesbiche, embrioni geneticamente modificati e chimere.
Il gruppo pro-vita francese Alliance Vita ha sottolineato che il disagio psicosociale è un "criterio non verificabile", che apre le porte alle donne per abortire per qualsiasi motivo.
"Coloro che sanno che non è mai stato possibile verificare l'angoscia, che era il primo motivo dell'aborto volontario, capirà dove si trova la trappola", ha scritto Tugdual Derville, fondatore di Alliance Vita.
Commentando i risultati del voto, il vescovo Bernard Ginoux di Montauban ha twittato che "questo è il modo in cui le civiltà muoiono e il genio dei popoli viene annientato", aggiungendo che le generazioni future "sono in grande pericolo".
I vescovi hanno anche espresso il loro sgomento per il fatto che su 577 deputati all'Assemblea nazionale, poco più di 100 si siano presentati per il voto, per una legge che sancisce “grandi trasgressioni etiche” che sono state respinte dall'Assemblea generale di Bioetica.
Al momento, in Francia si verificano circa 220.000 aborti legali ogni anno, ma molti temono che il numero aumenterà con i nuovi emendamenti che amplierebbero l'accesso agli aborti a termine.
Ci furono ulteriori obiezioni sulla mancanza di tempo impiegato per valutare adeguatamente il disegno di legge. Sono state date solo 25 ore alla discussione, mentre l'emendamento sulla procreazione artificiale è stato introdotto poche ore prima della votazione sull'intero testo.
Dopo la sua approvazione da parte dell'Assemblea nazionale, il disegno di legge tornerà ora al Senato per una seconda lettura.
Un comitato congiunto delle due Camere voterà la legge entro la fine dell'anno, ma se non si raggiungerà un consenso la decisione dell'Assemblea nazionale sarà considerata definitiva.
Fonte: https://www.breitbart.com/health/2020/08/10/french-national-assembly-approves-abortion-up-to-birth/
I bambini sono sotto attacco da ogni lato.
RispondiEliminaL'isolamento pseudosanitario, il tentativo di legalizzare pratiche pedofile e pederasta, la negazione della scolarizzazione, l'aborto a 9 mesi, la somministrazione negli ultimi anni di 32 dosi di vaccini (creati spesso partendo da feti appositamente concepiti per essere venduti), parlare loro nelle scuole precocemente di sessualita' inculcandogli dubbi sulla loro identita', impedire la potesta' genitoriale su scelte importanti e la facile sottrazione al nucleo familiare (Bibbiano).
Attaccare i bambini significa praticare il male, appunto, il Satanismo con cui si vuole sostituire il Cristianesimo.
RispondiEliminaQuesta formuleetta del "disagio psico-sociale" per abortire sa di presa in giro,
una cosa vergognosa.
Forse la Chiesa dovrebbe cominciare a dichiarare costituzionalmente ingiusto un potere, formalmente legittimo, che vota leggi del genere, contro il diritto naturale e divino.
E non riconoscere più come legittimo questo Potere, questi Stati "democratici". Non
perché democratici ma per le leggi perverse che fanno, apertamente contro Dio.
Per Roberto Speranza:
RispondiEliminahttps://www.lastampa.it/cuneo/2020/08/12/news/dramma-nel-cuneese-un-auto-finisce-fuori-strada-morto-il-conducente-24enne-e-quattro-ragazzi-tra-gli-11-e
Dramma a Castelmagno: un’auto finisce fuori strada, morto il conducente 24enne e quattro ragazzi tra gli 11 e i 16 anni
Una serata di festa tra amici a vedere le stelle si è trasformata in un’immane tragedia che ha spezzato cinque giovani vite. Fra loro, quattro ragazzini dagli 11 ai 16 anni. Altri quattro (tre minorenni) sono rimasti feriti, due in gravi condizioni. Tutti residenti in provincia di Cuneo....
https://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2020/08/11/news/quindicenne-schiacciato-da-un-masso-a-santa-giustina-1.39184154
Schiacciato da un masso mentre si tuffa nel Piave. Muore un ragazzo di neanche 16 anni
https://vocecontrocorrente.it/pro-vita-e-famiglia-conte-attacca-i-diritti-delle-famiglie-e-dei-bambini-col-gender-ci-ricorderemo/
RispondiElimina