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venerdì 18 settembre 2020

Il Sudan cambia pelle: smantellata la sharia e abolite le mutilazioni genitali

Certo questa sorta di laicismo islamico, in mancanza della luce di Cristo Signore, non garantisce, per il futuro, la vera pace che viene solo da Lui né l'armonia sociale: così come purtroppo sta accadendo anche all'Occidente scristianizzato per effetto di una malintesa emancipazione.

Cade la Sharia in Sudan. Un passaggio non scontato, visto che la legge islamica venne imposta nel lontano 1983 dal sanguinario generale Al Bahir. Dopo un lungo percorso – non scevro da violenze e proteste – anche questa realtà coranica è stata sbriciolata e per la gente significa avere più tutele e libertà.
Tanto per cominciare le donne potranno portare i pantaloni evitando di essere frustate. Ma tra le novità più importanti in assoluto è la depenalizzazione è del reato di apostasia, il che significa che i cristiani – per esempio – non rischiano più la morte per professare il proprio credo.
È stato abolito il divieto al consumo degli alcolici, l'obbligo per le donne di viaggiare con la prescrizione del capofamiglia, fino alla cancellazione della pena capitale per “sodomia”, costata la vita a centinaia di omosessuali sudanesi.
Le nuove norme sono state annunciate dal ministro della Giustizia Nasredeen Abdulbari e, ha detto, «garantiranno la libertà religiosa e l’uguaglianza dei cittadini, elemento doveroso per un Paese che ormai basa la sua azione sullo stato di diritto», come lui stesso ha sottolineato annunciando l’avvio dell’iter riformatore.

Con l’abrogazione degli articoli del codice penale che incorporavano i precetti della sharia saranno soppresse quelle leggi che negli ultimi decenni hanno causato discriminazioni e persecuzioni. Soprattutto nei confronti dei cristiani. Come il caso emblematico di Meriam, la studentessa all'ottavo mese di gravidanza e condannata a morte per apostasia nel 2014. Se non fossero intervenute decine di realtà internazionali la ventisettenne cristiana sarebbe stata impiccata.

La caduta della Sharia è una svolta storica resa possibile da un processo di cambiamento avviato dopo la caduta del presidente dittatore, salito al potere con un colpo di Stato nel 1989 e deposto con un golpe nel 2019. Le donne, in questi ultimi mesi, a Karthoum hanno organizzato proteste e fatto sentire per la prima volta dopo decenni la propria voce.

Il primo ministro del Sudan, Abdallah Hamdok, ha già comunicato la sostituzione dei governatori militari di tutti gli Stati del Paese con personale civile. In una conferenza stampa tenuta nella capitale Khartoum, il premier ha annunciato l'approvazione da parte del generale Abdul Fattah Alburhan, capo del Consiglio Sovrano del Sudan, della nomina di 18 governatori civili degli Stati nel Paese, tra cui due donne.

Ne mesi scorsi il governo di transizione aveva annunciato che in Sudan praticare mutilazioni genitali femminili (Mgf) sarebbe diventato reato. Un argomento delicato e controverso, visto che secondo alcune Ong che lavorano sul territorio,  8 bambine su 10 subiscono queste mutilazioni soprattutto per un fattore culturale, fondato su credenze tradizionali che sarebbero tese a garantire onore e opportunità di matrimonio alla bambina. Ora bisognerà vedere quanto questo divieto normativo inciderà effettivamente in una pratica radicatissima nelle comunità. - Fonte

11 commenti:

  1. Bisognerà vedere se questo auspicato cambiamento sia realmente tale o se è un primo passo verso la dissoluzione occidentale. Ovvero se realmente hanno a cuore la dignità delle persone oppure se è la pista di lancio dell'altro 'totalitarismo lasso' dei vizi trasformati in diritti come in Occidente. Stiano in guardia i sudanesi cristiani.

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  2. https://www.youtube.com/watch?v=KEno-0Arx74

    NON È UN CASO CIÒ CHE STANNO FACENDO AI BAMBINI: I DANNI DELLA DIGITALIZZAZIONE DI CUI NON PARLANO. Francesco Amodeo

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  3. https://www.lanuovabq.it/it/referendum-perche-no

    RIFORMA COSTITUZIONALE
    Referendum, perché No
    EDITORIALI18-09-2020 Riccardo Cascioli
    È bene o male ridurre il numero dei parlamentari? Sembrerebbe questo il tema su cui decidere nel referendum di domenica prossima. In realtà per scegliere cosa votare bisogna considerare sia la natura della Costituzione sia il contesto politico in cui si colloca. Elementi che spingono a votare No.

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  4. https://www.aldomariavalli.it/2020/09/16/la-ricostruzione-di-notre-dame-e-la-battaglia-vinta-per-amore-dallarchitetto-villeneuve/

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  5. Memento per l'Italia se non cambia pelle18 settembre, 2020 09:40

    Una scuola già disastrata e ora con le complicazioni covid

    “Sono una mamma e una maestra di scuola primaria quest’anno sono stata nominata sul sostegno di una bimba grave, gravissima e …bellissima. Bene: appena arrivo in classe la maestra prevalente mi avverte “Stai attenta alla madre che cercherà in tutti i modi di tirarti dentro alla sua sofferenza e poi è un po’ fissata con il fatto che la figlia può far tutto, capisce tutto ecc.” ed io …sto zitta.

    Mi dice che dobbiamo andare a visitare un posto con la classe e che la mamma si è “fissata” col fatto che debba andarci anche la figlia… sto zitta ancora e intanto incrocio gli occhi della bimba che sono quelli della mia e dentro di me le parlo e le dico “stai tranquilla ti ci porto io” …lei sorride è bellissima…nessuna maestra però che ormai è con lei da tre anni mi dice quali siano le sue competenze o no, la diagnosi funzionale è troppo generica. Usciamo e inizia la visita guidata. La bimba con la sedia a rotelle cerca di spingersi avanti per guardare i quadri, le tele, i dipinti ma la maestra di classe mi dice di tirarla indietro perchè leva il posto e la visuale a chi “capisce”…
    Resisto e faccio come se non avessi sentito, la porto ovunque e le parlo e le spiego… la maestra mi guarda di sbieco.
    Torniamo in classe e mentre tutto il gruppo classe relaziona sull’uscita lei non ha un compito, un libro, niente… e io sono al mio primo giorno e non ho preparato niente.
    Poco male mi organizzo, la coinvolgo e chiedo alla sua compagna di banco, una bimba carinissima, di farci sbirciare sul libro lei ci prova ma poi dice che non ha tempo deve lavorare con gli altri.
    Merenda: da sola e gli altri in gruppo. Cambio pannolino da panico: i bidelli fanno a gara per non venire, ti cambio io amore, è un’ora che sei con la cacca. Parlo con la maestra dell’anno scorso che mi scarica addosso una serie di cattiverie sulla madre sulla famiglia e sul fatto che non si può lavorare con un handicap così grave. Le chiedo se ha mai usato la CAA o la tecnologia e mi dice che loro del sostegno vengono da una laurea in scienze della formazione e che hanno sostenuto solo quattro esami troppo generici per poter sapere tutto…
    RESISTO ANCORA.
    Intanto sono completamente innamorata della mia bimba… in lei c’ è la mia, la sofferenza della madre è la mia … Le risposte le ho da lei. Uno scricciolo accartocciato su se stesso che indica in modo corretto tutti i colori, le forme, le lettere, i numeri che risponde esattamente a tutte le mie domande con gridolini che capisco e interpreto bene.
    Le ho dato mille baci e lei mi ha fatto mille carezze. Alla fine della giornata saluto e la maestra di classe mi dice “comunque sei molto portata ne avevamo bisogno”!

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  6. Memento per l'italia18 settembre, 2020 09:41

    ...Segue
    Mi giro e sulla porta dico “corro a casa c’è mia figlia completamente disabile che mi aspetta. GELO TOTALE.
    Oggi sono arrivata con il mio Ipad e con l’aria di quella incavolata, loro, le maestre hanno cercato di recuperare ma io ho detto: “Sentite, io non sono la maestra di questa bimba, io sono una maestra di classe a supporto della classe, la bimba è di tutti, di tutta la classe quindi o si programma insieme o sono cavoli amari. Se vedeste quello che vedo io in lei, se vedeste dentro questo corpo che non risponde una bimba come le altre desiderosa di scoprire di sapere di giocare di interagire allora questa classe sarebbe migliore, voi sareste delle persone migliori e il mondo sarebbe una favola.”
    La mia bimba si è divertita un mondo con le applicazioni app… tutti i bimbi erano dietro di lei a cercare di capire cosa stesse usando… ho fatto un piccolo gruppo ricreativo e fuori dal suo banco ha potuto far merenda con altri bimbi… le ho portato un libro di favole e le ho detto in un orecchio di leggerlo quando non ci sono così non si sente sola. Ha diciotto ore e quando è senza di me… è sola a guardare il nulla.
    Ora sono a casa e guardo mia figlia …e spero e prego che lei possa sopravvivere alle cattiverie e all’ignoranza della gente.
    Una maestra e una mamma”

    BUON INIZIO SCUOLA AMORE MIO, BUON INIZIO SCUOLA A TUTTI I BAMBINI CHE, ORMAI DA UNA SETTIMANA SONO RITORNATI A SCUOLA. BUON INIZIO AGLI INSEGNANTI E BUON INIZIO A TUTTI GLI EDUCATORI, GENITORI COMPRESI.

    EDUCARE È UN COMPITO DI TUTTI. L’ESEMPIO È LA PRIMA FORMA DI EDUCAZIONE!

    Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l'uomo.

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    1. La stimo immensamente. Grazie di cuore per la sua testimonianza

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  7. Noi li importiamo a frotte18 settembre, 2020 14:15

    Poco tempo fa il caso della ventenne bolognese che è dovuta scappare nuda in strada dopo che un ivoriano si è introdotto in casa sua tentando di violentarla. E a commento scrissi: "Ora i "migranti" dei sinistri non aspettano l'occasione propizia mentre le donne sono fuori, no, ora si introducono direttamente in casa". Manco a farlo apposta, ecco un altro caso: un ghanese che si è introdotto nella casa di una 35enne di Orta. L'espressione "Migranti dei sinistri" non è casuale. Notate come viene descritto nell'articolo come "con regolare permesso di soggiorno". Regolare un par di balle. Sui giornali locali viene qualificato come "richiedente asilo". Avete capito il giochino? I sinistri danno a questi soggetti un pezzo di carta, il famoso "permesso umanitario" con cui li trasformano miracolosamente in "regolari". E cosi a rimetterci sono gli immigrati regolari per davvero. Poi si meravigliano se questi ultimi vanno a farsi il selfie con Salvini.

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  8. "Abbiamo una laurea in scienze della formazione..."

    E cosa sarebbero? Io sono anziano. Ai miei tempi non c'erano queste materie, dal titolo
    generico e poco chiaro.

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  9. “Sull'islamismo in Francia facciamo l'errore dei Troiani: apriamo loro le porte della società". Libro-denuncia di Eric Dulbecque, “Les silencieux”. Il presidente Macron intanto vuole liberare le donne dalla soumission della poligamia e dei certificati di verginità. “Non è la nostra libertà quella che sfrutta il salafismo, ma la nostra codardia… Il politicamente corretto che ci soffoca ogni giorno di più”.

    https://www.ilfoglio.it/cultura/2020/09/20/news/-sull-islamismo-in-francia-facciamo-l-errore-dei-troiani-apriamo-loro-le-porte-della-societa--1073129/

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  10. Roma. “L’occidente sta concentrando la sua attenzione sul jihadismo, ripetendo lo stesso errore dei troiani: aprire le porte attraverso la stupidità e l’arroganza, dando così al nemico il tempo per dispiegarsi per le strade della città, poi per ricevere rinforzi e devastarla”. Sono alcune righe del nuovo libro di Eric Dulbecque, I silenziosi, pubblicato in Francia  dalle edizioni Plon. Un saggio sull’infiltrazione degli islamisti nei gangli della società, come denuncia anche il Figaro in un’inchiesta sensazionale. Il quotidiano raccoglie le parole di “Samba”, insegnante nella scuola superiore Hauts-de-Seine: “Negli ultimi anni sono cambiati i volti delle classi e dei professori. La scuola è diventata un nido di fondamentalisti. Troppi insegnanti oggi fanno sfoggio della loro religione. Dieci anni fa questo non sarebbe esistito. Portano la barba folta e la zebiba, il segno lasciato sulla fronte da un’intensa attività di preghiera”. Stessa situazione negli ospedali. “Mohamed”, medico d’urgenza, racconta: “Trent’anni fa non c’era una sola studentessa velata alla facoltà di medicina. Oggi sono molto numerose. In ospedale ho assistito a un cambiamento da quattro o cinque anni a questa parte. Stiamo affrontando una vera ondata di marea che sconvolge tutti i nostri princìpi fondanti. I capi servizio, per vigliaccheria, preferiscono eludere il problema piuttosto che combattere”. Dell’azienda dei trasporti, la Ratp, parla un altro insider, “Jean-Marc”: “Hanno preso piede, sono stati assunti come autisti e hanno creato un vero canale di reclutamento. Hanno messo insieme così un piccolo esercito e si organizzano per imporre le loro regole e la loro religione e per metterle davanti ai princìpi del servizio pubblico”. Parla, infine, un ex capo dell’intelligence interna: “Sono molto preoccupato per il nostro ritardo. Il nostro paese sta affrontando questa crociata condotta dall’interno da quasi trent’anni e noi non stiamo facendo nulla”. 

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