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venerdì 18 dicembre 2020

FSSPX: “Deprechiamo sottomissione vescovi a governo; non anticiperemo Messa di Mezzanotte”

Comunicato del Superiore del Distretto italiano

San Tommaso Becket, vescovo e martire, trafitto
dalle guardie del re Enrico II nella cattedrale
 per avere difeso la giustizia e la Chiesa
Cari fedeli,
tutti sanno che la Chiesa ha il potere di intervenire nelle materie puramente disciplinari inerenti alla sacra liturgia, come più volte ha fatto nelle riforme liturgiche susseguitesi nei vari secoli; non ha invece il potere di intervenire sugli aspetti direttamente dogmatici della sacra liturgia come sarebbero, ad esempio, la materia e la forma dei sacramenti ove esse siano state direttamente indicate da Nostro Signore Gesù Cristo. 

Tutti vedono, ugualmente, come circostanze di tempo e di luogo della celebrazione dei sacri riti siano affare puramente disciplinare, e pertanto suscettibili, di per sé, di subire cambiamenti ove particolari circostanze o necessità lo richiedono. Questo sarebbe il caso, ad esempio, dell’orario delle Messe di Natale. 

Tuttavia, antichissima è la tradizione di celebrare la prima Messa di Natale post mediam noctem, o, come dicevano gli antichi, ad galli cantus[1], poiché troviamo tracce di tale uso ai tempi di papa Telesforo, che visse e regnò nel II secolo d.C. 

Inoltre, antiche disposizioni papali vietano qualsiasi uso contrario a tale pratica, quale sarebbe, ad esempio, l’anticipare alla sera prima tale celebrazione[2]. 

A motivo di ciò, dopo accurata riflessione, ho preso le seguenti decisioni: 

In nessun centro di Messa della Fraternità San Pio X in Italia sarà anticipata la Messa di mezzanotte del 25 dicembre; 

Unicamente nei quattro priorati del Distretto italiano della Fraternità avrà luogo la celebrazione della Messa di mezzanotte, riservata tuttavia ai membri della comunità che alloggiano in priorato, ciò a causa dell’impossibilità per chiunque altro di muoversi in quell’orario stante il c.d. coprifuoco disposto dall’autorità pubblica; 

In tutte le altre cappelle del Distretto saranno celebrate le Messe dell’aurora e del giorno secondo i calendari che ciascun priorato fornirà e che verranno indicati sul sito. Sarà con queste ultime che tutti i fedeli potranno regolarmente compiere il precetto festivo della Messa di Natale. 

Deprecando peraltro la ormai abituale sottomissione di tanti vescovi italiani ed europei a qualsiasi capricciosa e irragionevole decisione dei governi anche in materia di culto, il Distretto italiano ribadisce che mantiene la tradizione bimillenaria del precetto festivo il quale si assolve dalla mezzanotte alla mezzanotte del giorno festivo stesso.
don Ludovico Sentagne - Fonte
__________________________ 
[1] Card. Schuster, Liber sacramentorum, tomo II. 
[2] Fra tutti, Papa S. Pio V, bolla Sanctissimus in Christo.

9 commenti:

  1. Colgo l'occasione per domandare :

    1)" La Chiesa Cattolica e' ancora padrona nella sua casa"?

    2)Se Lutero vivesse oggi potrebbe ancora rifugiarsi tra le mura del convento per sfuggire alla giustizia secolare ?

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  2. Deo gratias!
    Ringraziamo Gesù Bambino per averci donato dei buoni e coraggiosi sacerdoti secondo il Suo Divin Cuore!
    Viva Maria!

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  3. bernardino guerrini18 dicembre, 2020 10:01

    Possiamo sapere se la S.Messa di mezzanotte verrà trasmessa anche a mezzo You-tube??? molte persone non possono muoversi .. vorrei sapere se verrà trasmessa come la Messa della domenica delle 10,30 da Rimini anche a mezzanotte.. grazie per l'informazione...almeno possiamo assistere...

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  4. Un comunicato di buonsenso che scade irrimediabilmente nel finale quando parla di "bimillenaria tradizione del precetto festivo", con l'unico problema che il precetto come lo conosciamo... è del 1215!

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  5. Giusto per capire ,cioè intende che prima del 1215 non c'era il precetto di andare alla santa messa di Natale?
    Mi sembra difficile da credere e da dimostrare....

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  6. https://m.youtube.com/watch?v=dn1cloz0ssQ&feature=share

    O Adonai/ 18 dicembre

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  7. Cristo Pietra Angolare.
    Profeta lo sarai - dopo che hai combattuto controcorrente per 40 anni contro il sol dell'avvenire cattolico-democratico dossettiano - se avrai il coraggio di trarre le conclusioni - morali, pratiche, artistiche, politiche, culturali, esistenziali, mistiche - che i parolai pseudo-tradizionalisti evitano accuratamente di trarre per poter partecipare a tutti i salotti dei social a disposizione. Con quella verità - che pone Cristo a fondamento di tutta la realtà storico-politica - bisogna fare come hanno fatto i Maccabei: tirare una martellata a tre secoli di laicismo, a sette secoli di rivoluzione, a 60 anni di neo modernismo conciliare, a 30 anni di Nuovo Ordine Massonico, a 8 anni di neo modernismo peronista ... ma "soprattutto" a 75 anni di Sacra Costituzione democristiano-comunista-laicista. - rdv da legnano

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  8. nonimo ha detto...

    Un comunicato di buonsenso che scade irrimediabilmente nel finale quando parla di "bimillenaria tradizione del precetto festivo", con l'unico problema che il precetto come lo conosciamo... è del 1215!
    "Scade"?!?
    Venialissimo sbaglio, che non toglie "uno jota o un apice" dalla sostanza della correttezza. Io avrei detto :"Piccola notazione : il precetto risale al 1215".
    Vorrei sapere quanti, anche fra i preti più ferrati in storia della Chiesa, sono a conoscenza di questo particolare .

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  9. Anonimo 17:54

    Chiunque abbia dato un esame di storia del Cristianesimo (ma che dico, abbia fatto decentemente storia medievale al liceo!) sa del Lateranense IV e dell'introduzione del precetto festivo.

    Il comunicato resta giusto nella sostanza; ma quella frase non è una banale imprecisione purtroppo, bensì l'ennesima dimostrazione di un certo atteggiamento del clero della FSSPX per cui la Storia non esiste, ma gli anni '50 si ipostatizzano ad eternità.

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