Siamo in una tremenda crisi storica. Una crisi epocale - già intuita e intravista da alcuni pensatori a fine '800 - di una gravità mai vista nella storia da noi conosciuta. Siamo a un passo dal suicido demografico-civile e dalla conseguente e inevitabile islamizzazione e cinesizzazione di tutta la nostra società. Vengono meno le stesse colonne morali e politiche della civiltà trimillenaria greco-romano-cristiana-cattolica.
Solo alcuni profeti e santi contemporanei e, paradossalmente, alcuni famosi pensatori atei e nichilisti lo hanno capito, fin da due secoli fa, a partire dalla Rivoluzione Francese. È in atto un vero e proprio impazzimento civile e intellettuale: ha i caratteri di una apocalisse religiosa.
Dal punto di vista umano la religione cristiana è in caduta libera in tutto l'Occidente. E, a parte la vita eterna e il destino dell'anima di ognuno di noi, non è escluso che la nostra civiltà scompaia dalla faccia della terra nel giro di qualche decennio.
Io non posso accettare la fine della società per i miei figli! Anche nella scuola la quasi totalità dei colleghi è crollata sotto l'ideologia dominante, anche colleghi che per tanto tempo hanno resistito al conformismo e alla falsità legalizzata. Non c'è più quasi nessuno che ragioni sui temi fondamentali della vita. Tutti si occupano dell'ideologia dominate e, nell'ultimo anno, sono semplicemente ossessionati dal covid.
La Costituzione (iper-antifascista, iper-democratica, ma non anticomunista né antitotalitaria, bensì semi-laica, semi-liberale e semi-anti-sovranista) oramai - pur a mio avviso da raddrizzare e riformare eppure in buona parte positiva - è strumentalizzata sempre più in favore di una interpretazione laicista e individualista (ma è già essa stessa inclinata in quella direzione fin dall'inizio) della società.
A chi mi obietta che non sembrano esserci vie d'uscita rispondo.
C'è Dio, e nulla è impossibile a Dio e a coloro che amano Dio. La via d'uscita la dobbiamo trovare noi - con tutte le nostre forze umane segnate e indebolite dal peccato - con l'aiuto fondamentale di Dio. Dio vuole la vittoria di Cristo e della civiltà cristiana nella nostra storia? Io credo di sì e perciò cerco di fare la sua Volontà. Sia nella vita personale e intima come nella vita collettiva e sociale.
Una cosa è sicura e primaria, e da questa dipende tutto il resto. Senza una conversione a Dio di tutti i Popoli e di tutte le Nazioni occidentali - e non solo del cuore di molti singoli - non ci salveremo.
Ci vuole una parte fondamentale della popolazione che spinga i propri Paesi e Istituzioni verso Cristo: anche con la forza politica, culturale e militare oltre che con la preghiera e la carità. Non c'è bisogno che tutti si convertano ma che la parte più qualificata della società si converta a Cristo.
È questo il punto politico, demografico, economico, storico della crisi occidentale moderna. Cristo deve ritornare al centro di tutta la realtà politica, - bisogna finirla col laicismo con l'ateismo con il relativismo col multiculturalismo col pacifismo e con tutte le ideologie utopistiche e mondane - ma ci deve entrare non solo a livello liturgico e spirituale e morale, ma anche a quello culturale, politico, economico e militare.
Questa è la mia visione politica, per la quale sono disposto a sacrificare la mia vita in onore del Signore (a Dio piacendo naturalmente!). A questa stessa visione politico-cattolica complessiva - tutta la storia umana converge verso Cristo! - ho sacrificato infatti la mia stessa carriera politica - rinunciandovi appunto - prima da Comunista (prima estremista e idealmente armato, e poi del PCI, che allora era una grande scuola di politica) e poi da Cattolico democratico. Ho scelto il deserto per 30 anni per scoprire meglio la verità e per preparami alla grande battaglia che oramai è arrivata in questi anni di crisi epocale.
Quanti e quali cattolici in Occidente - soprattutto in Italia - sono convinti di questa centralità di Dio nella vita della società, della Patria e delle Famiglie? L'iniziativa politica deve essere questa: dire apertamente e agire politicamente mettendo Dio al Primo posto e al centro di tutto!
La stessa Chiesa ritroverà se stessa se una forza sociale e culturale - forte di giovani e padri innamorati del bene - la richiamerà a ritornare alla fedeltà della Tradizione Sacra. L'intera società è così debole - perdita delle identità della memoria della forza della ricchezza della stessa voglia di vivere e di mettere al mondo bimbi e soprattutto perdita del coraggio di combattere anche militarmente per le cose giuste - che basta una forza di persone di fede, di cuore e di intelligenza - non necessariamente di massa - per cambiare le cose.
Le minoranze rivoluzionarie moderne hanno cambiato la storia secondo la volontà del diavolo. Perché una minoranza di cattolici non potrebbe cambiare la storia secondo la Volontà di Dio? Giovanna d'Arco da sola ha cambiato la vita di un intero Popolo!
La Chiesa gerarchica - e l'intera civiltà occidentale - cambierà - visto che è caduta ai piedi della Politica globalista della Sinistra e del Potere - quando si troverà di fronte una minoranza di veri cattolici fedeli ai Padri e al Padre. A quel gruppo di fedeli si unirà poi una minoranza anche di non cattolici - non ufficialmente cattolica - di persone di buona volontà che accetterà il Primato morale e culturale della Religione cattolica nella storia della civiltà, in particolare quella di tradizione cristiana. (Rosario Del Vecchio)
Per chi non conosce certi particolari o non ricorda...
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/per-non-dimenticare-2/
Nella seconda metà di gennaio 2020 è venuta fuori sul Fatto Quotidiano la pubblicazione – a quasi trent’anni di distanza – del discorso di Mario Draghi nella famosa crociera sul panfilo Britannia, nel 1992, dove si decise la privatizzazione (o meglio, il saccheggio) dell’immenso apparato produttivo e finanziario dello Stato italiano.
Draghi sul Britannia: il discorso dell’inizio della fine dell’Italia
L'apparire al posto dell'essere, la menzogna al posto della verità, il conformismo al posto del convincimento personale, il riscatto materiale al posto della conversione spirituale sono alcuni passi compiuti dal singolo e dalla società verso il vuoto in cui sempre più siamo inoltrati. Non credo neanche che possano spuntar fuori guide e santi capaci ora di guidare alla rimonta, al ribaltamento. Credo piuttosto nell'andar nel deserto per tirarsi fuori dal contagio spirituale e culturale che ha segnato il vivere della nostra intera società e lì combattere, con l'aiuto del Signore Gesù Cristo faccia a faccia i demoni che ognuno di noi si porta dentro. Chi ha compreso e vuole, cerchi il suo deserto e lì combatta.
RispondiEliminaMattarella ha parlato. Prende ipocritamente la scusa del coronavirus e del vaccino per prepararci un bel suppostone. Non aspettava altro. Probabilmente il suppostone sarà il signor Mario Draghi, un banchiere. Anzi, il banchiere dei banchieri europei. I giornalisti di regime lo chiamano persino Il Migliore, come Togliatti.
RispondiEliminaBanchiere come Ciampi, Prodi, Monti. Per fregare per l'ennesima volta gli italiani.
E se non sarà Draghi sarà Draghino, cioè Cottarelli. (Martino Mora)
Ultimo atto di una tragedia annunciata nell'inconsapevolezza dei più, nella irresponsabile connivenza di molti, nella colpevole inerzia di una opposizione deludente.
RispondiEliminaUna tenue speranza: che non raggiunga i voti sufficienti e il voto si riveli ineludibile...
Centrodestra diviso: sovranisti verso il no, forzisti per DraghiMeloni si mette all'opposizione, Salvini criptico, ma critico. Apprezzamento da Berlusconi per Mattarella, ma "ogni decisione verrà presa con gli alleati"
RispondiEliminahttps://www.huffingtonpost.it/entry/centrodestra-diviso-meloni-allopposizione-forzisti-per-draghi-salvini-coperto_it_6019c8b3c5b69137248d9faa
Centrodestra diviso: sovranisti verso il no, forzisti per Draghi
RispondiEliminaMeloni si mette all'opposizione, Salvini criptico, ma critico. Apprezzamento da Berlusconi per Mattarella, ma "ogni decisione verrà presa con gli alleati"
https://www.huffingtonpost.it/entry/centrodestra-diviso-meloni-allopposizione-forzisti-per-draghi-salvini-coperto_it_6019c8b3c5b69137248d9faa
RIFLESSIONI A CALDO (E AL GREZZO) SULL’INCARICO A DRAGHI
RispondiElimina“Un eventuale Di Maio presidente aumenterebbe spesa e tasse.
Un eventuale Draghi presidente, siccome é competente, aumenterebbe uscite e entrate.
Eh, lo vedi che è diverso?”
Questa è di Rodolfo Nasini, la riciclo ché è geniale;
I grillini: sarebbe fantastico vederli appoggiare il terzo governo con la terza maggioranza diversa in tre anni, stavolta con tutti dentro: da “non la diamo nessuno” a “beh già che ci siamo, avanti con la gang bang”. Dice che finiranno nell’ombra? Meglio, ora avranno due anni per far dimenticare la sciagura che sono stati, e poi... se tutti sono in ombra, non è in ombra nessuno.
Il PD: fuori dalla stanza dei bottoni, almeno formalmente. A parte la parentesi del Conte 1 di poco più di un anno, il PD è perennemente in maggioranza dal 2011, quando Gigio Donnarumma era alto un metro e venti. Sono la nuova DC, da questo punto di vista, anche se all’epoca della DC non esistevano i governi tecnici.
Renzi: ha ottenuto quel che voleva. Non c’è altro da dire. Ora però bisogna vedere se sopravviverà alle prossime elezioni... altrimenti ci sono sempre le conferenze, pare paghino bene.
Il Centrodestra: se il Governo Draghi dura, uscirà ridimensionato non poco a livello di consensi. È disunito (metà vogliono il governo di larghe intese, metà vogliono votare), quindi già perdente in partenza. Fossi stato in loro avrei regalato qualche transfugo a Conte, per spezzargli l’osso del collo (a lui e alla legislatura) tra qualche settimana... ma facile parlare da casa.
Conte&Casalino: speriamo di non vedervi mai più.
Draghi: personalità e caratura del tutto diverse rispetto a quelli che ci sono ora, ha potenti entrature, ma non si sa bene chi influenzerà chi... ha la migliore di un’antica famiglia veneziana (ma nata in terraferma), e questo può essere un bene per noi veneti, ma ha studiato dai gesuiti, e questo può essere un male per noi cattolici...
In generale, ormai viviamo sempre più in una situazione perennemente emergenziale che richiede ogni due legislature un governo tecnico dove ci sono tutti ma nessuno si assume la responsabilità di un solo provvedimento. L’Italia come Stato dimostra di essere storicamente, politicamente e moralmente al capolinea. E l’idea che non si possa e non si debba votare lo conferma: il popolo non deve decidere. Almeno, non può farlo quando si deve fare sul serio. Insomma, non è il titolare effettivo della sovranità, come direbbe la Costituzione. È molto triste, ma vero... Non smetterò di dirlo, la storia sta dimostrando ancora una volta il fallimento del progetto politico di Cavour, 150 anni dopo. E non si vede una via d’uscita
Federico Michielan su Fb
L'ibrido, protervo aspirante tiranno è stato neutralizzato assieme ai suoi incapaci valletti. Siamo contenti. Per ora. (Andrea Carradori)
RispondiEliminaQual è la differenza tra un governo politico ed un governo tecnico? La differenza fondamentale consiste nel fatto che un governo politico deve avere una visione chiara dell'obiettivo, politico, da raggiungere e dei mezzi con cui raggiungere il proprio obiettivo, quello tecnico non deve avere nessun obiettivo politico, nessun percorso politico che è già stato stabilito, deve adattare la gestione del potere a quel percorso già stabilito! Durante il periodo storico delle monarchie assolute i governi erano tutti tecnici, i ministri erano tutti dei tecnici mentre il percorso politico era stabilito dal sovrano assoluto, sovrano per volontà di Dio, che rispondeva a Dio delle proprie azioni! Il popolo era completamente fuori da ogni decisione. Con le monarchie costituzionali la politica iniziò a prevalere sui tecnici, ed il percorso politico era stabilito dal Sovrano ( per grazia di Dio e volontà della Nazione ) e da un governo politico anch'esso rispondente al sovrano ma anche al popolo! Camillo Benso di Cavour fu un capo di governo, del regno di Sardegna prima, del regno d'Italia dopo, che stabilì un obiettivo politico da raggiungere, l'unità d'Italia, unitamente al Sovrano, ma quel governo rispondeva anche al popolo attraverso elezioni politiche che, nel regno di Sardegna, si tenevano regolarmente fin dal 1848. C'era un parlamento eletto e partiti politici, e sul responso popolare si formavano i governi! Quello di Cavour, ad esempio, fu un governo di destra che, in accordo con Vittorio Emanuele II stabilì l'unità d'Italia come obiettivo politico, ma che rispondeva al popolo in quanto frutto di elezioni politiche! Già si può vedere che i tecnici non hanno mai rappresentato un esempio di democrazia, quando ci sono i tecnici il popolo esce dalla stanza dei bottoni, non decide nulla, perché l'obiettivo è prefissato ed il tecnico agisce esclusivamente per raggiungere l'obiettivo, nel modo migliore possibile, ma dove il modo migliore è riferito sempre al raggiungimento degli obiettivi e non all'interesse del popolo! Per calare il discorso nel momento attuale un governo tecnico avrà il compito esclusivo di farci continuare SENZA CAMBIARE ASSOLUTAMENTE NULLA IN MERITO la nostra convivenza europea, e lo farà avendo come faro non il benessere dei cittadini, ma il raggiungimento degli obiettivi che sono solo quelli europei, quindi adatterà le esigenze degli italiani al raggiungimento degli obiettivi europei, come fece Monti! Un governo politico, invece, degno di questo nome, farà l'esatto contrario, cambierà anche gli obiettivi se questi non vanno nella direzione dell'interesse popolare! Ecco la "piccola " differenza fra governo tecnico e politico, ecco perché non c'è nulla di più lontano dalla democrazia di un governo tecnico, ecco perché il governo Draghi eventuale non potrà che essere un revival stantio, dannoso, del governo Monti e di tutti i precedenti governi tecnici! Che, tra l'altro, hanno sempre lasciato situazioni molto peggiori di quelle che avevano trovato! Amen e Awoman come dicono i pazzi di RimbamBiden!
RispondiEliminaDomenico Napolitano
Anno 1992, un piroscafo al largo di Civitavecchia...
RispondiEliminaL'anno di come eravamo... capaci di tutto, cominciando dal borsellino.
Il dragone nostro era a bordo, già allora insieme ad un comico, a pensare il futuro.
Avanti miei prodi, senza in-ciampi, napo orso capo, sugo pronto mari(o)-monti, sempre con-te.
Facevano squadra e ora un si chiude il cerchio perfetto, col compasso.
Calpesti e derisi, ostentatamente divisi: gridano "al voto" e quando non è noto: oppositori?
Il Rifatto, il suo clone fiorentino, l'imperscrutabil Giorgetti, grillini a cori: costruttori.
Tutto scritto, tutto apparecchiato da tempo per gestire i fondi per conto delle lobby che operano dietro le quinte e non per conto del popolo italiano. A noi hanno propinato solo un patetico teatrino, dove resto convinto anche il pd si sia prestato a fare buon viso e cattivo gioco, si metteranno nel governo facendo finta di aver fatto di tutto per appoggiare conte e di non potersi tirare indietro per il bene del paese. Questi sono golpe mascherati, nei popoli europei avvengono solo in italia o grecia, ex patrie di democrazia e ora solo paesi pupazzo nelle mani dei burattinai.
RispondiEliminaSalvini ha in mano la possibilità di una vendetta politica coi fiocchi.
RispondiEliminaDire sì a Draghi solo a 4 condizioni:
- governo a tempo, fino a luglio (semestre bianco inizia il 3/8), poi elezioni anticipate a fine settembre;
- governo istituzionale, non tecnico;
- fuori Conte, Casalino e Bonafede da ogni incarico;
- commissione parlamentare d'inchiesta su gestione Covid da parte dei giallo-rossi.
Giuseppe Palma
LA VARIANTE MATTARELLA
RispondiEliminae una bella notizia
Dopo la variante inglese, quella sudafricana e quella brasiliana, sembra proprio che esista anche un'altra variante del Covid più subdola e intelligente di tutte: la variante Mattarella.
Dalle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Repubblica che hanno fatto seguito al comunicato del Presidente della Camera Fico, relativo al fallimento del suo mandato esplorativo, viene fuori questa terrificante realtà: il virus colpirebbe i cittadini italiani solo nel caso si recassero alle urne per Elezioni Politiche, e non per Elezioni Comunali o Regionali. In diretta telefonica a "Porta a Porta" Matteo Salvini esprime profondo rammarico per "l'accostamento infelice ed ingiusto del VOTO, dell'ESERCIZIO della DEMOCRAZIA con il CONTAGIO." Il segretario federale della Lega, primo Partito d'Italia, sottolinea che "quando il Presidente, su dati che gli hanno passato evidentemente non felici e corretti, dice che il voto significa malattia, significa contagio, dovrebbe spiegare ai cittadini calabresi che sono chiamati al voto l'11 aprile, se sono delle CAVIE, assieme ai 20 MILIONI di Italiani che dovrebbero eleggere i sindaci in primavera (da Roma a Milano, da Torino a Trieste, passando per Napoli e per Bologna), e se il virus colpisce solo per le Elezioni Politiche."
Ed ancora: "Ricordo che alle ultime Elezioni che ci sono state la settimana scorsa in Portogallo e che hanno coinvolto milioni di Portoghesi con gli stessi nostri problemi, il giorno del voto per l'Elezione del Presidente (ho verificato i dati, perché ovviamente i numeri non sono opinabili), c'erano 11.000 contagi, e la settimana dopo il voto i contagi erano 5.800, quindi DIMEZZATI."
Tiene a precisare, Matteo Salvini, che la Lega, relativamente ad un eventuale governo Draghi, non ha pregiudizi di nessun genere e che non dirà dei sì o dei no per simpatia o antipatia, ma ribadisce che chiunque voglia ragionare di futuro e di Italia con la Lega e con il Centrodestra, deve essere disposto a votare in Parlamento provvedimenti come il taglio delle tasse, la flat tax, la pace fiscale con azzeramento delle cartelle esattoriali, lo sblocco dell'edilizia con azzeramento del codice degli appalti, un piano vaccinale serio e non "petaloso" come quello di Arcuri, e la Riforma della Giustizia, ancora più drammaticamente indispensabile e urgente dopo le rivelazioni di Luca Palamara.
Al Paese tenuto bloccato per un anno e mezzo dal governo M5S-PD serve un'iniezione di libertà: libertà di impresa, libertà educativa, libertà di cura, libertà in campo economico.
Se qualcuno ascolta le nostre proposte per rilanciare il Paese, dice, noi siamo contenti, anche se io penso che gli unici che meritino totale fiducia siano gli Italiani e che sia loro l'onore e l'onere di eleggere un Parlamento più decente di tutto quello che sta dando triste spettacolo in queste settimane.
In ogni caso, conclude, dopo mesi di chiusure e di paure, mesi non particolarmente felici, visto che siamo il Paese fra i grandi Paesi con più morti e con minor crescita economica, il fatto che NON CI SIA PIÙ L'ARROGANZA COME FORMA DI GOVERNO, è una BELLA NOTIZIA.
BENE DRAGHI MA...
RispondiEliminaIo ho una grande stima di Mario Draghi come persona e come figura istituzionale. Tuttavia, a voler fare i pignoli si potrebbe segnare nel suo sconfinato curriculum, con una matita rossa, un percorso curiosamente parallelo a quello di Mario Monti. E la cosa mi inquieta...
Draghi è stato uomo Goldman Sachs (come Mario Monti), membro del Bilderberg (come Mario Monti), della Commissione Trilaterale Rockefeller (come Mario Monti), dell’Aspen Institute (come Mario Monti) e -più di Mario Monti- membro del potentissimo G30.
Inoltre proviene da quella banca (BCE) che invitava i Paesi europei a strappare led proprie costituzioni. E il 2 giugno 1992 era sul panfilo della regina Elisabetta, Royal Yacht “Britannia”, dove fu deciso di avviare la privatizzazione (svendita) dell'Italia (condotta poi in prima persona da Romano Prodi).
E su quel panfilo c'era anche Mario Monti (e c'erano Emma Bonino -già vicina a George Soros- e Beppe Grillo: un comico... strano no? Visto che poi nel 2009 fonderà il M5S e contribuirà alla nostra sottomissione all'Europa e alla Cina).
Un celebre passo del discorso di Mario Draghi recita: "...Lasciatemi sottolineare ancora che non dobbiamo fare prima le principali riforme e poi le privatizzazioni. Dovremmo realizzarle insieme. Di certo, non possiamo avere le privatizzazioni senza una politica fiscale credibile, che –ne siamo certi– sarà parte di ogni futuro programma di governo, perché l’aderenza al Trattato di Maastricht sarà parte di ogni programma di governo...".
All'epoca Mario Draghi era Direttore Generale del Tesoro, un ruolo ricoperto dal 1991 al 2001. Vi viene chiamato da Guido Carli, ministro del Tesoro del Governo Andreotti VII, su suggerimento di Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca governatore della Banca d'Italia. È poi stato confermato da tutti i governi successivi: Amato I, Ciampi, Berlusconi I, Dini, Prodi I, D'Alema I e II, Amato II e Berlusconi II.
Anni nei quali Draghi è stato anch'egli a sua volta l'artefice delle privatizzazioni delle società partecipate in varia misura dallo Stato italiano...
Stop alle rotative. Ritirato il libro di Casalino.
RispondiEliminaPer capire cosa farà Draghi e se sarà bene o male per noi, dobbiamo attendere le considerazioni che farà Papa Francesco, o chi per lui. Se gli farà auguri calorosi (da interpretare), come credo, meglio che chiediamo un passaporto ungherese o polacco. Se dovesse fare auguri di rito, attendiamo.
RispondiEliminaSe non dovesse fare alcun augurio, prepariamoci al prossimo Conclave.
Mons Ics.
“Egli è realmente tra di noi, «ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo». Normalmente siamo incapaci di riconoscerlo, non è abituale che la nostra compagnia faccia memoria di Lui, sia automaticamente memoria di Lui. E così discorriamo, discutiamo delle nostre cose, con una tristezza al fondo, non dico cinica, ma con una leggera, terribile disperazione al fondo, perché, sì, credevamo, in certi momenti, quando abbiamo incontrato, o in certi momenti felici della vita del movimento, ma adesso... Fin quando il Signore ha il suo momento, e ci si riaprono gli occhi, anzi, ci si aprono gli occhi, e non più per un momento, come quando siamo entrati nel movimento, come in certe circostanze felici, ma stabilmente.
RispondiEliminaChe cosa meravigliosa, senza alcun paragone con tutto l’entusiasmo dei nostri giovani, dei nostri universitari, dei nostri giovani lavoratori, è l’adulto, l’anziano a cui maturamente si aprono gli occhi e Lo riconosce”.
(L. Giussani, da “La convenienza umana della fede “)
Così non smetti di preparare grandi cose, alla nostra stanchezza, in ogni adesso.
Quando il cuore non cessa di ardere,
ma pare non ci sia più nulla da guardare.
Solo uno specchio che ci rimanda
l’immagine franta di noi stessi.
Nella nostra vecchiezza greve.
E senza remissione.
Dacci allora di riconoscere chi è il terzo che cammina con noi.
Mentre spiega il rumore della vita, e ricuce la memoria, non come il rimpianto per ciò che è perduto ma come il seme di una inesausta promessa.
(Franca Negri)
"Se i miei calcoli son giusti: Lega, Forza Italia, PD ed IV potrebbero votare o favorire Draghi. Contrari M5S e FI"
RispondiEliminaSe sono giusti, significa che Salvini vuole perdere un buon 5% e regalarlo alla Meloni. Questa, invece, potrebbe essere la volta buona per un rigurgito di dignità dei 5 Stelle e le destre così da andare al più presto alle elezioni. Salvini sarebbe davvero un coglione se acconsentisse ai giochi di Mattarella. I democratici in ogni parte del mondo vogliono continuare ad avere il potere a dispetto della volontà dei popoli. Incasineranno l'Italia peggio di come fece Monti, avranno un loro ulteriore Presidente della R. e, dopo che la destra vincerà le elezioni, in poco tempo ribalteranno nuovamente la situazione parlamentare. Ci si dovrà arrendere all'idea che per le prossime tre generazioni i debiti ci mangeranno. E così, con l'aiuto di un ulteriore avatar di Mattarella, che a sua volta è un Avatar di Napolitano che, a sua volta, è un Avatar di Scalfaro che a sua volta.. etc etc questa minoranza con l'aiuto di minoritari infiltrati, tornerà nuovamente al potere. Purtroppo una catena che porta sempre alla stessa idea, allo stesso metodo e alla stessa persona: un becero comunista. Un ulivo piantato democristiano e che, con il tempo, ha prodotto il suo frutto: il democratico. (Mario Proietti)
Draghi passerà perché è ben ammanicato all'interno con gli altri ammanicati italiani ed all'estero perché parte spericolata della cordata che conta.
RispondiEliminaIl popolo invece non conta un...non perché sia popolo, ma perché ormai drogato da settanta anni di fuffa, lasciato nell'ignoranza illudendolo con la cultura aperta a tutti; chiamato a votare cesellando le leggi in modo tale che i votati fossero sempre quelli preposti al grande raggiro del popolo; popolo corrotto con tutte le varianti del sesto, istupidito dalle droghe e dai ritmi tribali, svuotato di ogni valore ed ammaestrato dai media ad ogni tradimento; per finire con una chiesa apostata specchio di ogni corruzione mentre le parrocchie in sinergia pastorale con le coop, con esse diventavano un sol corpo ed un'anima sola. Questo e poco altro il mix letale somministrato scientemente al popolo italiano in settanta anni di discesa agli Inferi.
1° domanda :
RispondiEliminaL'Italia si puo' ancora definire una Repubblica ?
Io rispondo : Non piu' !
2° domanda :
Casalino non e' un "attore" del polpettone televisivo "grande fratello" ?
Il canale TV La 7 – una sorta di Pravda privata al servizio del governo del nulla – qualche sera fa ha toccato il fondo mandando in onda lo spettacolo più rivoltante visto sinora dentro il kolossal pandemico. Dopo avergli teso una squallida imboscata per mezzo di un agente provocatore, nella trasmissione Piazzapulita hanno approntato, in onore di un medico reo di avere curato e guarito dal supervirus tutti i suoi numerosi pazienti, un plotone di esecuzione che in tempi normali si sarebbe definito caricaturale. Ma oggi rientra tra le cronache di ordinaria repressione. Vedere per credere.
RispondiEliminahttps://www.ricognizioni.it/contro-il-farma-maccartismo/
Manca solo (vado a memoria) quel che disse la buonanima di Andreotti : "Per far fuori un avversario basta far girare la voce che e'pazzo ".
L'ho detto mille volte : I vari ordini sono alla stregua della CGIL CISL UIL, tornare alle Corporazioni !
Tentazioni d'amicizia. -
RispondiEliminaMi sta venendo la tentazione di conoscervi di persona ... mi sto chiedendo se veramente siete lontani - e liberi e forti come vuole una Spada degna d'onore - sia dalla Scilla del separatismo anti-romano che dalla Cariddi della sottomissione filo-modernista. E' evidente che questa forza spirituale, che merita il nome di fedeltà profetica ai Padri, - per rimanere in equilibrio durante la tempesta apocalittica-rivoluzionaria in corso - non è solo questione di intelligenza, di coraggio, di cultura, di arditezza giovanile (che voi naturalmente avete) ma di grazia, e direi anche di carisma. San Tommaso Moro, Patrono di tutti i politici cattolici, dichiarava - di fronte alla storia e di fronte al martirio - che noi non siamo fatti per tutte le stagioni. Infatti, è visibile alla luce del sole, che solo Dio, in questa epoca di totale confusione, può salvare ognuno di noi dall'accecamento che ha colpito tutti i capi della nostra civiltà cristiana (perché l'Occidente e l'Europa e l'Italia sono e rimangono la Civiltà cristiana, da Costantino il Grande a noi nel 2021): prima i capi civili - negli ultimi 700 anni - e poi i capi religiosi - negli ultimi 70 anni. Io credo che voi siate sul crinale di questa luce di salvezza celeste, ho però un po' paura che possiate scivolare a favore di maggiori forze umane. Come sapete satana è più intelligente, e più furbo, e più spietato, di noi tutti messi assieme, e di ognuno di noi anche quando è in forma. Vi confesso quindi pubblicamente qualche mio timore, forse un lieve timore dovuto alla mia debolezza, o forse un aspro timore dovuto alla vostra fretta. Con amicizia cristiana, - e ben sapendo che il Signore mette al primo posto le intenzioni dei vostri cuori redenti, e solo al secondo le verità oggettive che noi a volte copriamo con qualche passione umana, - vi saluto, ros dv
Solo un Partito che nasca dalle famiglie, dai borghi, dalle case, dalle singole coscienze sorrette dalla grazia, solo un Partito che nasca dalla vera vita naturale e sovrannaturale, potrà salvare la Civiltà occidentale cristiana dalla catastrofe demografica e spirituale in corso. Infatti, tutti i Partiti nati in questa epoca di ideologia statalista sono destinati a crollare, come già sono crollati il Partito dello Stato Assoluto Illuminato, il Partito Giacobino Francese, il Partito Nazional-Socialista Tedesco e il Partito Comunista Sovietico. Ora: anche il Partito Multiculturalista dell'Euro e del Globalismo è destinato a crollare sotto la Rinascita della vita naturale e sovrannaturale delle comunità e dei singoli. rdv
RispondiEliminaAspettando il molto più che probabile, ennesimo carpiato con avvitamento all'inverso, ieri il il pentastellato Crimi ha detto che il M5S non sosterrà mai un Governo a guida tecnica ma solo politica.
RispondiEliminaQuesto senza neanche sapere come Draghi (e Mattarella, che lo manda) intendono dar vita al nuovo Governo...
Gli stessi grillini che, per un anno, hanno affidato l'emergenza Coronavirus al.... tecnico -in odor di P2, a quanto pare- Arcuri.
Gli stessi grillini che hanno approvato adoranti i Comitati tecnici scientifici, i pianificatori economici alla Colao, quelli dei 150 grupponi e gruppetti di 'esperti'...
Gli stessi grillini che erano pronti, seguendo perinde ac cadaver il loro Caro Premier Conte, a assorbire nella loro singolarità di antipolitica oscura il progetto di affidare i Servizi Segreti ad una ... società pubblico privata ad alto contenuto... tecnico.
'La natura aborre il vuoto': ed è chiaro che, essendo rappresentata buona parte del Parlamento da quel vuoto politico cosmico che è il M5S, esso verrà colmato da tecnici come Draghi.
Esattamente come hanno fatto, per un anno, Conte e i 5Stelle: con la cordiale collaborazione del PD.
Ma c’è da salvare il Paese, o da salvare un sistema di potere e un circo di impresentabili?
RispondiEliminaPer 3 febbraio 2021 11:45
RispondiEliminaSì , sembra proprio il finale del film 'Otto e mezzo' di Fellini .
cara Maria, ad una degna Serva del Signore, mi permetto di inviare questo scandalosissimo, infantile, ingenuo, irriverente, audace, folle, umile, forte, infuocato, dolce, umano, italianissimo, cristiano Appello Politico: "Solo un Partito che nasca dalle famiglie, dai borghi, dalle case, dalle singole coscienze sorrette dalla grazia, solo un Partito che nasca dalla vera vita naturale e sovrannaturale, potrà salvare la Civiltà occidentale cristiana dalla catastrofe demografica e spirituale in corso. Infatti, tutti i Partiti nati in questa epoca di ideologia statalista sono destinati a crollare, come già sono crollati il Partito dello Stato Assoluto Illuminato, il Partito Giacobino Francese, il Partito Nazional-Socialista Tedesco e il Partito Comunista Sovietico. Ora: anche il Partito Multiculturalista dell'Euro e del Globalismo è destinato a crollare sotto la Rinascita della vita naturale e sovrannaturale delle comunità e dei singoli." - ros dv ... p.s. tutti i Partiti attuali sono del tutto inadeguati ai tempi storici di suicidio della nostra civiltà! Solo un Partito fondato sullo stesso Spirito di Giovanna d'Arco, del Re Davide, e di Costantino il Grande, e di Tommaso Moro, e degli Eroi della Vandea, e dei Cristeros, e degli Insorgenti italiani, e dei Partigiani cattolici che hanno sparato contro conquistatori Neri e Rossi, solo un Partito libero d'essere cattolico e laico può liberare l'Italia dalla schiavitù - sia spirituale che culturale che politica che militare - che oggi l'opprime.
RispondiEliminaE - visto che la Candelora e San Biagio e la Giornata per la Vita - ci hanno fatto la grazia di rubare la tua attenzione, aggiungo questo: Quattro Mosse Fondamentali che cambieranno e convertiranno verso il Bene Comune voluto da Dio tutta la storia d'Italia (e quindi dell'Occidente cristiano, che non è altro che la prosecuzione di Roma). Le Quattro Mosse sono:
1) Mettere Cristo, secondo la tradizione romana e cattolica, nel Primo Articolo - e come premessa generale - della Costituzione italiana,
2) Mettere la vita Nascente e Morente e Naturale - e l'Indissolubilità del Matrimonio per credenti e non credenti - nel secondo articolo della Costituzione italiana, quale fondamento per tutti i diritti e i Doveri umani
3) Mettere la fedeltà ai Padri - della Patria della Religione della cultura e della Famiglia - nel terzo articolo della Costituzione italiana e a fondamento di tutta l'Educazione scolastica dei nostri giovani,
4) Mettere la Sovranità e la Libertà d'Italia, in uno spirito di Fratellanza cristiana universale, a livello militare politico cultural e e religioso quale perno di tutta la politica italiana nel quarto articolo della Costituzione italiana. rosario del vecchio da legnano
Mario Draghi è l'uomo delle dismissioni, delle privatizzazioni e della svendita del patrimonio economico e industriale nazionale fin dagli anni '90, è stato l'uomo del panfilo Britannia, delle manovre lacrime e sangue di Amato e Ciampi (Monti non è certo stato il primo), dello smembramento dell'IRI e del varo del TUB e del TUF, è stato membro del comitato esecutivo di Goldman Sachs, una delle peggiori banche speculative del mondo, responsabile della crisi dei mutui subprime del 2008 e conosciuta per le sue frodi e per il fenomeno del revolging doors, e presidente della Banca Centrale Europea, quindi uno dei responsabili del disastro economico europeo e greco e italiano in particolare. Come lo si possa acclamare come salvatore, come non si possano non temere le sue idee e i suoi eventuali atti, non è dato sapere; basta appunto conoscere le sue idee, la sua storia politica e i suoi atti decisionali per vederlo come un esempio del male, venuto a finire il lavoro iniziato da altri negli anni '90 e proseguito nei primi anni 2000.
RispondiEliminaE stupisce l'assenza di memoria per ciò, non solo dei fatti degli anni '90, ma soprattutto di fatti recenti, di appena dieci anni fa: tutti ci ricordiamo Monti, le cui idee e il cui orizzonte valoriale è il medesimo di Draghi, e quello che ha fatto; come mai allora adesso tutti, ma proprio tutti, anche quelli che condividevano meme contro Monti o, peggio ancora, quei politici che in parlamento e nei comizi e nei salotti televisivi parlavano contro di lui, adesso lo osannano? Sindrome di Stoccolma, schiavitù nei confronti dei media che dipingono ora agiografie di Draghi, ignoranza, semplice ipocrisia e volontà di rimanere al potere?
Ogni liberale, ogni banchiere, ogni mercatista, come appunto è Draghi, come è Monti, come lo sono stati molti prima di lui presentati sempre come salvatori e competenti, non ha radici, non ha patria, non ha valori, mette le sue conoscenze a servizio di chi lo paga, non conosce interesse nazionale, solidarietà personale e popolare o freni morali; è dagli anni '80 e '90 che conosciamo questa gente, e non si può che pensarne male.
Si dice sia cambiato negli ultimi anni, abbandonando o quantomeno rivedendo alcune sue idee in proposito all'ortodossia mercatista e monetarista; vedremo. Il giudizio è e rimane negativo, salvo prove contrarie e cambiamenti totali...
(Roberto De Albentiis)
[ SCACCO MATTO ]
RispondiEliminaDraghi accetta l'incarico con riserva e la palla avvelenata passa in mano ai parlamentari:
se gli danno fiducia si dichiarano incapaci di emanciparsi dalla tutela dei tecnici, se non lo fanno perché vogliono poter andare alle urne, si dichiarano irresponsabili davanti alla nazione.
Dagli archivi, 3 anni fa:
RispondiEliminaLa resistenza al tiranno deve venire dalle case, dalle famiglie e dai borghi, non dai partiti che sono fatti per far funzionare lo stato. Finché queste istanze non si alleeranno per resistere al tiranno, tutto sarà più o meno vano.
(Andrea Sandri)
"In queste settimane di crisi politica si sta abusando molto del concetto di "responsabilità", applicato alla necessità di fare un governo e presto per fronteggiare l'emergenza. Ma non è la formula di governo a decidere sulla responsabilità, quanto dal bene che si fa, dai fini buoni che si perseguono".
RispondiElimina...anche l’incarico a Draghi è sotto tutela della pandemia.
Molti pensano che partecipare a soluzioni come una maggioranza allargata, oppure un governo di solidarietà nazionale, oppure un governo istituzionale possano essere esempi di responsabilità politica in questo grave momento. Così, però, non è detto che sia.
Maggioranza allargata … per fare cosa? Che a fare le cose si sia in cinque anziché in tre cosa cambia dal punto di vista qualitativo? In cinque si potrà forse fare meglio, ma non perché si è in cinque, quanto piuttosto perché si fa meglio. E il meglio non lo si può valutare se non alla luce di alcuni valori, nonostante quanto sostenesse Weber.
Anche allargando la partecipazione a tutte le forze politiche in campo – come capiterebbe in un governo di solidarietà nazionale - cosa garantirebbe da parte di queste una vera responsabilità politica? Lo stesso si dica di un governo del Presidente, come potrebbe essere un Draghi-1 o un governo istituzionale: anche in questi casi la domanda rimane la stessa: per fare cosa? È il bene che fonda la responsabilità politica, non è la responsabilità politica a fondare il bene, come voleva Kant (e il suo seguace Weber).
.... Il bene del Paese ha dei contenuti morali, dei valori radicati nella realtà delle cose, dei fini espressione delle esigenze naturali di famiglie e gruppi sociali. Entrare in un nuovo governo di emergenza per partecipare all’utilizzo del Recovery Fund o alla gestione vaccini sapendo che questo governo porterà avanti la legge Zan e continuerà a discriminare la famiglia, continuando a farle portare il peso della recessione e della pandemia, non è segno di responsabilità.
A quel punto meglio attendere le elezioni, non per una astratta etica della convinzione, ma perché la politica è sì potere – “una relazione di potere di alcuni uomini su altri uomini” scriveva Weber - ma non è solo potere. Talvolta occorre staccarsi dal potere per fare politica, esprimendo proprio in questo modo una responsabilità politica.
Anche la nuova chance Draghi rientra in questo quadro della vera responsabilità politica.
Stefano Fontana
https://lanuovabq.it/it/responsabilita-non-e-fare-un-governo-qualsiasi
Ben detto Mic. E spero che lo capiscano Meloni e Salvini, salvo mostrarsi più utili a chi ci ha messi in questo stato di cose rispetto a chi vorrebbe tirarsene fuori.
RispondiEliminaLa responsabilità è evocata per qualificare il comportamento da tenere, specialmente di fronte all’emergenza.
La responsabilità si può praticarla in due modi differenti: il fine giustifica i mezzi, oppure il fine non giustifica i mezzi.
Nel caso del governo: una formula per fare un governo che regga nel fare ciò che (non) stava facendo il precedente, tecnicamente, è molto differente da fare un governo che persegua propri fini, politicamente.
Maggioranze allargate, governo di solidarietà nazionale etc sono “responsabili”? Per fare che cosa?
Se si è in quattro a fare quel che facevano in tre è sempre meglio da un punto di vista quantitativo, ma qualitativamente non è detto.
E poi di che qualità si parla? Rispetto a quale ideale o valore? Al rinunciare ad averne di propri?
Per essere meglio di prima devono esserci delle qualità che dipendono da una visione: quale, se ad averla dovrebbero essere tutto e il suo contrario?
È il bene che fonda la responsabilità politica, non la responsabilità politica a fondare il bene... Kant la pensava diversamente, ma non è Kant ad averci lasciato il vangelo.
Si potrebbe anche decidere di andare a votare, se a qualcuno interessa ancora la democrazia.
Invece se la responsabilità è arrogarsi il diritto di sentirsi meglio dei cittadini, va bene: ma non chiamiamola più democrazia.
Qui si vede la responsabilità politica; altrimenti si fa una riduzione della politica a potere, rispondendo non ai cittadini ma a qualcuno che certi “responsabili” mostrano di conoscere fin troppo bene.
Draghi ha un passato pesante. Che questo pesante sia poi condito con titoli accademici e con passaggio nei piani alti dell'economia e della finanza, nulla toglie alla pesantezza delle azioni compiute. Non so se Draghi abbia amor patrio, non lo so. Forse si sente cosmopolita. Forse è un cittadino del mondo, teso al transumanesimo. Non so dire. Quello che so dire è che qui occorre un semplice econonomista con il santo master in Amor Patrio. Fin qui la patria è stata svenduta, ridicolizzata, usata solo come pista di lancio per carriere dagli onorari stellari. No, grazie. Non vogliamo essere altri che noi stessi, con la nostra genialità mai di scuola, con la nostra semplicità di nazione un tempo cattolica, industriosa, grandiosa per risultati in ogni disciplina e in ogni impresa. Ringrazio Sergio Mattarella del pensiero e gli rendo l'alto profilo.
RispondiEliminaAlcuni rumors, a Bruxelles si aspettavano elezioni, a Berlino tacitamente acconsentono, gli altri UE tacciono, votare sarà un sogno proibito per molto, perché lorsignori non vogliono sovranisti al governo, paragonare Draghi a Monti è offendere l'intelligenza, il pdr non sciolse le camere un anno e mezzo fa, figuriamoci ora, la penosa scusa della pandemia non regge, si vota in molte regioni per eleggere i nuovi sindaci, a meno che non si pensi che votare x i sindaci va bene, elezioni nazionali sono assembramento pericoloso, con tutto l'affetto possibile per MS, io in cdx non vedo statisti in gamba, i 5stalle sono 6 mln.di voti pdioti di scontento, purtroppo contano in parlamento, l'ultima chicca da far cadere le braccia e anche ogni speranza, è il commento della capogruppo di LEU che afferma candidamente 'Sarei stata più contenta se avessero eletto papa Francesco'e non era ironica.......
RispondiEliminada un articolo de la Nuova Bussola 8 agosto 2020
RispondiElimina... il 2 novembre 2019 proprio Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti diretta da Spadaro, abbia pubblicato un articolo elogiativo nei confronti di Mario Draghi. L’articolo di tredici pagine si intitola Il contributo di Mario Draghi all’Europa, si trova nel quaderno 4065, pag. 220 – 233, Anno 2019, Volume IV, ed è firmato dal gesuita Guido Ruta, dottore di ricerca in Economia presso la New York University. Nel citato articolo Mario Draghi viene considerato «protagonista di una delle fasi più complesse della storia recente d’Europa», e il suo servizio come presidente della Banca centrale europea viene riconosciuto come «decisivo per salvare l’Unione economica e monetaria».
Secondo la rivista dei gesuiti, il prezioso contributo di Draghi oggi potrebbe finalmente rappresentare la «straordinaria opportunità di completare» definitivamente tale unione, archiviando una volta per tutte le «istanze populiste» euroscettiche, e attuando le «necessarie riforme» per compiete la costruzione europea.
Gli elogi per SuperMario da parte del gesuita Ruta si sprecano: «In contesti del tutto inediti, dominati dall’incertezza e dallo scetticismo, Draghi ha saputo prendere decisioni sulla base di analisi rigorose, con audacia e guidato da una visione altissima dell’Europa, unita ben oltre la moneta come nel progetto dei Padri fondatori. Ha creato così le condizioni perché il processo di unione dei nostri Paesi giunga a compimento».
Nell’articolo si arriva persino a chiedere un suo impegno diretto in politica: «Mario Draghi emerge come policy maker di altissima statura: alla gratitudine si aggiunge l’auspicio che il suo modo di procedere senza retorica, con approfondimento e visione, venga assunto in ambiti più ampi della politica sia europea sia italiana». Seguono elogi sperticati all’euro e attacchi contro le «disarticolate istanze populiste di ritorno all’autonomia monetaria», che oggi si registrano in Italia. Se non fosse per la copertina sembrerebbe di legge il Wall Street Journal o il Financial Times. Comunque, ora appare sufficientemente chiaro perché Bergoglio abbia nominato Draghi alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Se Salvini/Meloni dicono sì, poi possono scordarsi di rappresentare il sovranismo...
Due Draghi calano sull'Italia: uno Verde dal Nord Europa e l'altro Rosso dagli USA-Cina.
RispondiEliminaTutti i grandi poteri, uomini di potere e attori della propaganda, nazionali e internazionali, materiali e morali, economici e intellettuali, civili e clericali, mediatici e forse anche preternaturali, - gli stessi poteri, uomini di potere e attori del sistema - che hanno rovinato l'Italia, negli ultimi decenni, - festeggiano il nuovo Salvatore dell'Italia. Il nuovo torero che addomesticherà il toro della crisi. E il Popolo abbocca all'amo dei media, dopo un anno di sfinimento da covid, stile banderillas sul toro, prima che arrivi la stoccata finale del torero! E il popolo italiano sarà il toro, e il toro sarà domato dal drago, e il drago sarà il Salvatore della patria, brandendo la spada dell'Euro tra le sue mani bocconiane. Così il Salvatore - benedetto dalla nuova era Cinese di Biden, disceso dal cielo delle Banche europee e incarnato nell'Euro del MES - ci salverà dal fuoco del virus ... Ma ora, domanda ingenua: chi ci salverà dal fuoco dei Draghi? Il Verde Draghi dell'Euro e il Rosso Drago della Cina-Biden? - rosario del vecchio
Il mio sogno è vivere come se queste persone, le quali vivono (e quindi governano) come se Dio non ci fosse(etsi Deus...); dicevo, vivere come se queste persone non fossero, non avessero reale e attuale esistenza. Come fanno i sedevacantisti con Bergoglio, in pratica (avvenga ch'io sedevacantista non sono).
RispondiEliminaSto seguendo la danza dei primordi delle consultazioni. Ci sono troppe incognite e troppe variabili. Anche chi condivide molti nostri obiettivi presenta margini di ambiguità. Quello che al momento sembra lontano anni luce è il partito cattolico che si porrebbe obiettivi nell'ottica del vero bene comune e della Verità che ci fa liberi... Forse, se riescono a tener duro sulle elezioni, il drago non avrà i numeri; ma mi sembrerebbe troppo bello.... Per quanto ci riguarda, c'è un piccolo resto (unico partito al momento in campo) che, ben piantato in Corde Matris, non cessa di lanciare il suo grido e nello stesso tempo di affidarsi cercando di cogliere nella realtà i segni dell'Eterno e di riconoscere, nel frastuono che incombe, la Sua voce inconfondibile.... Hic manebimus optime nonostante tutto. Questo è il tempo che ci è stato dato. Il Signore sa...
RispondiEliminaIncredibile e reale e incombente quel terribile connubio Cina, great reset. Rimaniamo saldi nel Figlio, il diletto... solo lì è il "compiacimento" del Padre, perché è in Lui che si rispecchia e si riconosce...
I Destri cattolici ai piedi del Drago. -
RispondiEliminaNon ho mai avuto il minimo dubbio. Sui cosiddetti cattolici democratici e popolari, conciliari ma anti-argentini. La logica è la logica e la storia non la smentisce mai. Chi accetta il compromesso sui principi, prima o poi, cade nelle braccia del nemico. Non solo c'è una corrispondenza religiosa con quella biografica, ma è, prima di tutto, la stessa logica storico-spirituale e politico-teologica che lo porta là, il cattolico popolare di destra, sovranista o populista che sia. Come già ho accennato - a un padre del pensiero politico controrivoluzionario - è proprio questo pensiero controrivoluzionario - il pensiero dei grandi padri come Donoso, Leone XIII, Pio X e altri come loro - che manca alla Chiesa di oggi, ma ancor più a tutto il mondo laico-cattolico anti-bergogliano e pure a quello superficialmente anti-modernista di oggi. Bisogna tornare indietro di un secolo per ritrovare quel pensiero cattolico controrivoluzionario. Il pensiero che ha animato i Cristeros in Messico e i Combattenti di Cristo Re in Spagna, come in Vandea o come nelle Insorgenze italiane. Bisogna tornare indietro: dietro la Dittatura come dietro la Democrazia. Dietro all'illusione fascista e dietro al doppio gioco democristiano. Il più grande gioco per abbindolare i Cattolici fu ed è la Costituzione italiana. Una bella polpetta utile al doppio gioco della religione democratica. Gli ultimi 30 anni di storia italiana - da mani pulite a Conte, anzi dalla morte di Moro a Draghi - neppure li nominiamo, tra chi s'illude dietro la Lega degli dei alla foce del Po o alle Coroncine del Duomo, o dietro Forza Italia e alla zia suora, o dietro Fratelli d'Italia e alla identità risorgimentale italica. Almeno i dossettiani del PD - dai Prodiani a Renzi alla Binetti ai Partiti della Famiglia - neppure non si illudono più: hanno venduto l'anima al mercato europeista, bindiano, arabo-islamico e cinese, e questo gli basta. In quanto a CL, e ai suoi protestanti di destra anti-argentini (ma che con un occhio solo aperto non vedono zoppicare né i polacchi né i tedeschi né i bresciani né i bergamaschi), correranno tutti ai piedi di Draghi, - già lo scorso meeting di Rimini lo aveva profetizzato in anteprima - dopo aver già baciato i piedi a Monti e successori vari. Forse perché il Drago buono rappresenta il massimo potere dell'Euro laico-ateo oggi in Italia? Forse perché il Drago buono dell'Euro sconfiggerà il drago cattivo del covid 19? - rdv
Vi invito a rileggere questo articolo pubblicato nel settembre 2020
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/09/lattacco-finale-del-nuovo-ordine.html
Conte era esecrabile ma Draghi è più temibile. Proprio perchè "competente" può far digerire certi provvedimenti (ad es. una patrimoniale, o l'inasprimento del regime sanitario) più facilmente perchè "lui è competente" è sicuramente si circonderà di "persone giuste". Il problema è giuste per chi, o per cosa ....
RispondiEliminaMeloni sembra inamovibile sul voto. C'è da sperare che Draghi, oltre a non pensare alla patrimoniale ecc. lasci cadere cose come DDL Bergoglio-Zan, genitore 1 e 2 ecc. e chiuda i porti bloccando un'invasione già insostenibile...
RispondiEliminaE spero che Salvini lo dica prima di votare in Parlamento.
Si giudica sulle apparenze che sempre ingannano.
RispondiEliminaSalvini rischia di parlare come il personaggio tenuto in mano dal ventriloquo Giorgetti.
RispondiEliminaCapisco che non è semplice scontentare una grossa fetta di Lega, quella che guarda a Zaia.
Abbiamo visto che anche Trump ha scoperto una grossa fetta di Repubblicani voltati altrove.
So che non è facile farsi trovare pronti in certi momenti... ma deve dire di no e basta.
Già basta e avanza un Berlusconi a far capire che destra o sinistra è quasi tutto uguale.
Non basta dire che vengono prima gli italiani se poi ti va bene chi li ha già venduti.
Comunque sia, sbaglia (secondo me) chi crede che stiamo assistendo a una sorta di tralignamento e degenerazione (o anche di tradimento) della democrazia (liberale).
RispondiEliminaIntelligenti pauca.
Sono partiti da una idea - anticattolica e antistorica - di uomo e di società umana, da realizzarsi attraverso una dittatura economico-mediatica, passando, per abbreviare i tempi e la strada e per meglio traumatizzare e sottomettere i popoli, per una dittatura sanitaria. Comunque: le forme retoriche della democrazia rimarranno intatte, non preoccupatevi. ros dv
RispondiEliminaL'italiano medio che ha fiducia in Draghi perchè "competente" ha un'inclinazione speciale verso l'autolesionismo.
RispondiEliminaE' evidente che Draghi è competente. Sarà ' estremamente competente nel fare gli interessi del sistema finanziario, dei mercati e della grandi banche. E' un ex Goldman Sachs, come lo furono Monti e Prodi. Sarà il grande commissario per conto della plutocrazia bancaria internazionale - e dell'Unione europea che ne è una creatura burocratica - del nostro Paese.
Come lo furono Ciampi, Prodi, Monti. Tutta gente "competente", che ci ha sistematicamente fregato.
Purtroppo l'italiano medio ha la memoria corta e non impara mai. Finchè governano gli incompetenti le cose sono destinate ad andare male. Ma è quando arriva il "competente" che la rovina è assicurata.
(Martino Mora)
Draghi ha studiato dai gesuiti, approvato da Civiltà Cattolica, già ricevuto gioiosamente da Bergoglio e festosamente al Meeting di CL, lavorò a quattro mani con Prodi per farci entrare nell'euro. PdC dal 2011 non votati per quel ruolo dal popolo: Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte, Conte, forse Draghi... più o meno tutti dell'area ex sinistra DC... il problema politico principale dell'Italia è lì... praticamente siam governati, commissariati dal 2011 dal Vaticano "progressista"
RispondiEliminaBene, siamo a Draghi, sul cui nome stanno lavorando, da molti giorni anche i due Matteo! Sembra che ad impallinare il Conte sia stato soprattutto Matteo Salvini che, di concerto con Matteo Renzi ha sabotato e reso impossibile la costituzione del gruppo cosiddetto dei responsabili! I due Matteo pare che abbiano agito di concerto in tal senso, e riconosciamo ad entrambi il merito di aver rimandato gli incompetenti ed ignoranti al loro posto naturale, le latrine di Vespasiana memoria! Ma ora inizia tutta altra storia, dopo aver buttato giù si deve costruire! Da elettore di destra voglio provare a delimitare il confine dentro cui la destra in generale e la LEGA in particolare potrebbe muoversi per sfruttare al meglio il momento! Eliminiamo subito il semplice appoggio ad un governo tecnico, così come fu fatto con Monti, dopo un simile fallimento, un simile disastro della sinistra pentapidiota sarebbe da interdire chi dovesse prestarsi a togliere le castagne dal fuoco ai sinistrati, così tanto per! Quindi perché appoggiare, eventualmente, Draghi, ed in cambio di cosa? I due Matteo hanno avuto interessi convergenti fino ad ora, Matteo Renzi ha voluto eliminare un pericoloso concorrente alla leadership del PD e della sinistra, e mentre quel grande intelligentone di Zingaretti stava allegramente suicidando il PD allevandosi la serpe in seno ( Zingaretti è famoso per il suo fiuto politico) Renzi lo ha fatto secco! Quindi Renzi ha vinto, con il suo 2% ha scompaginato i piani di Conte ed è rientrato in gioco! Anche Matteo Salvini ha vinto, ha reso pan per focaccia al Conte 1, con i dovuti interessi ha pagato il debito di vendetta nei suoi confronti! Ma ora che si fa? Dopo aver escluso il semplice appoggio ad un governo tecnico alla Monti, troppo stupido, che l'elettorato di destra non capirebbe e punirebbe, per la destra e per Matteo Salvini resta solo una strada, obbligatoria, e cioè la strada di recuperare una immagine governativa non radicale, senza però scontentare il proprio elettorato! Come si fa? Innanzitutto un eventuale appoggio al governo Draghi deve avere un visibile riconoscimento, ci devono essere ministri e proposte di legge che possano portare avanti il programma di destra, ad esempio in fatto di immigrazione clandestina e tasse da diminuire! Insomma Matteo Salvini deve portare a casa qualcosa di concreto che a destra considerano importante! Contemporaneamente si presenterà, a livello europeo, come affidabile e lontano dalla immagine CONTRO del passato! È un passaggio importante e delicato, non bisogna sbagliare, e deve poter dimostrare di aver influito anche sulla elezione del prossimo presidente della Repubblica! È il primo partito italiano, senza di lui non hanno nessuna maggioranza, e tutto questo non è chiedere troppo! Non può fare diversamente, anche perché altrimenti si scoprirebbe a destra e la Meloni gli mangia mezzo partito! Tutto questo in attesa di elezioni politiche e mantenendo l'unità della destra con cui stravincerebbero le elezioni! Non c'è altro modo, fare il portatore d'acqua e basta è da imbecilli, e Salvini non lo è! Amen e Awoman come dicono i pazzi di RimbamBiden!PS: Salvini ha anche dimostrato di avere fatto bene a mollare il Conte 1, perdendo la poltrona ma mantenendo coerenza e dignità! Per il PD e pentadementi è una sconfitta definitiva ed epocale!
RispondiEliminaDomenico Napolitano
Son contentissimo per la caduta di Conte e sono grato a Renzi per averlo fatto fuori . Al momento non possiamo dire quello che farà Draghi ma il governo Conte era veramente pessimo sotto ogni aspetto.Alcuni di voi dicono ,a ragione ,che Draghi è uomo delle banche e dell'Europa però come governerà ancora noi non lo sappiamo .Certo che se il centro-destra si mette all'opposizione e si autoesclude il PD farà un figurone e Draghi finirà per essere un loro uomo esattamente come Monti. Inutile stare a gridare ogni momento elezioni ,elezioni perchè è chiaro che per il momento elezioni non ce ne saranno.Quindi bisogna essere realisti ed appoggiare Draghi pur con mille riserve e distinguo.Farà un governo tecnico ma avrà sempre bisogno dei voti e dovrà mediare anche con noi.Se si riesce a portare a casa qualche riforma di peso(giustizia)sarà tutto di guadagnato.
RispondiElimina
RispondiEliminaDraghi ha accettato il mandato ma con riserva.
Si vede che non è convinto del tutto o meglio che si rende conto delle difficoltà, che non sono poche.
Se il centro destra in qualche modo appoggiasse un esecutivo diretto da Draghi, dovrebbe perlomeno pretendere concessioni sul piano "etico", a cominciare dalla messa in naftalina del famigerato DDL Zan.
Le prospettive non sono però incoraggianti, per Draghi: anche se riuscisse a far passare il suo governo, gli sarebbe poi difficile governare dal momento che una vera, solida maggioranza non c'è. Renzi ha confermato di essere una "mina vagante", capace di mettere in crisi qualsiasi esecutivo e per motivi non sempre chiari.
Draghi non è un politico ma è persona intelligente e preparata. Non è un dottrinario e moralista come Monti. È vero che sembra legato all'élite finanziaria mondiale e appare molto ligio al VAticano, come Conte del resto. Tuttavia, da presidente della BCE ha fatto una politica monetaria elastica che ha salvato l'Euro (lo dicono tutti) ed è stata vantaggiosa anche per l'Italia. Non si ricordano mai su questo blog i feroci attacchi che gli hanno rivolto i tedeschi, a tutti i livelli, accusandolo di rovinare l'economia tedesca, di essere filoitaliano etc. Accuse assurde,che dimostrano tuttavia come Draghi non fosse sic et
simpliciter l'uomo delle Lobbies dell'Alta Finanza.
Una politica, come presidente della BCE, che sembrava l'opposto di quella delle privatizzazioni da lui sostenuta nel lontano 1992.
Se Draghi fallisce, le elezioni diventano una realtà sempre più vicina. Il fatto è che l'Italia, a causa del suo enorme debito pubblico è tenuta sotto scacco dai Signori della finanza internaz. e dell'alta politica (quella "mondialista"), strettamente collegati. A questo ricatto ormai permanente, che fornisce l'argomento tacito per il "governo del Presidente", si aggiungono gli odi ideologici, il cui oggetto principale è oggi ancora Salvini.
Ma ogni situazione di crisi ha dei limiti oltre i quali non può andare: di fronte ad un'ingovernabilità sempre più diffusa, le elezioni diventerebbero inevitabili anche per l'Italia.
Che poi riuscissero a dare al Paese la maggioranza di cui ha bisogno, questo è un altro discorso.
Draghi passerà, le opposizioni lo appoggeranno senza porre condizioni, condizioni e proposte saranno appannaggio della sinistra. E i cattolici a far le mammolette. Credo sia stata la presenza massiccia di femminelli nei ranghi ecclesiastici a rendere così sfibrato il cattolicesimo. Decadente. Melò.
RispondiEliminaAnonimo 20.53, il tuo realismo sa tanto di cerchiobottismo.
RispondiEliminaAncora un governo tecnico? Allora siete fissati...
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/02/03/news/l-ex-studente-modello-dei-gesuiti-che-sei-mesi-fa-il-papa-ha-nominato-all-accademia-vaticana-1.39854904
RispondiEliminaIl Papa aveva "scelto" Draghi e spunta l'asse con il Quirinale.
RispondiEliminaNell'estate del 2020, il Papa nomina Mario Draghi membro ordinario di una Pontificia Accademia. Mossa che si rivela importante anche per comprendere il sostegno dell'asse tra Quirinale e Vaticano
https://mobile.twitter.com/antoniospadaro/status/1356709354456629248
RispondiEliminaAntonio Spadaro su Twitter: "Chi è Mario Draghi? Una riflessione de La Civiltà Cattolica sul suo contributo: https://t.co/vsIGztQtO5
Luca Ronconi:
RispondiEliminaDraghi a parte.
E'un dato di fatto che dai tempi del colpo di stato contro la Prima Repubblica, la classe politica chiamata a rimpiazzarla si sia rivelata ampiamente inadeguata.
Tutti potranno ammettere che la falsa rivoluzione salvò solo i comunisti, sotto l'ala protettrice dei clan della magistratura. Il potere consegnato nelle mani di lacchè che poi avrebbero permesso privatizzazioni che ancora oggi gridano vendetta nei modi, nei risultati. Berlusconi cercò di fare quadrato contro la gioiosa macchina da guerra rossa. Ci riuscì parzialmente ma lui non era uno statista, aveva materiale politico in parte scarso: tranne alcune felici eccezioni spesso raccattò seconde o terze linee del Pentapartito, più missini e leghisti. Aggiungiamoci che la magistratura lo perseguitò senza dare tregua.
E ormai tutti hanno potuto constare come in 30 anni, con l'eccezione dei governi Berlusconi, cui darei una sufficienza molto stiracchiata, il declino italiano sia stato inarrestabile con tendenza a una sinistra accelerazione. L'incompetenza, la presunzione, la mancanza di qualsiasi senso delle istituzioni e della nazione hanno condotto la gente arcistufa a votare personaggi ancora peggiori: veri scappati di casa, buffoni da Circo Barnum cui dovrebbe essere precluso amministrare perfino un piccolo condominio.
Con Conte e la sua banda abbiamo però toccato il fondo. Non credo Draghi sarà un salvatore della patria per tanti motivi facilmente intuibili, ma era ora che ritornasse un po'di livello dopo anni infami. Per la politica è questa un'occasione di rinnovarsi, ritornare all'altezza di un grande Paese e finirla con spettacoli da cabaret d'infimo livello.
Se Draghi fallisce non si va a votare ma si torna ad un governo giallo-rosso con l'appoggio di qualche transfuga o dello stesso Renzi. Quindi c'è da tenersi Draghi e fare in modo che non finisca in mano al PD.Non ci sono alternative perchè in parlamento non ci sono i numeri,la piazza è in mano alla sinistra estrema e la magistratura pure.Non è questione di cerchiobottismo ma di sano realismo.Già Mattarella ha avuto un gesto di coraggio insperato non dando un reincarico a Conte ,vediamo di non sprecare l'occasione o ce li dobbiamo sorbire fino al 2023....
RispondiEliminaMario Draghi, non c'è vero sviluppo senza etica.
RispondiEliminahttp://www.vatican.va/content/osservatore-romano/it/comments/2009/documents/155q01b1.html
Che l'Italia sia commissariata e la democrazia sospesa, lo sapevamo già. Che non c'è nessuna possibilità di votare per un nuovo Parlamento prima che questo abbia eletto il PdR pure era noto. Ma se avessero almeno la decenza di non offendere la nostra intelligenza, come invece ha fatto l'altra sera Mattarella!
RispondiEliminaMattarella ci ha detto che non si può votare per due ragioni: ci sarebbe un pericolo di diffusione del contagio e occorre un governo con pieni poteri per affrontare l'"emergenza". Sono argomenti così inconsistenti da essere irritanti. Elezioni si sono svolte a settembre in varie regioni e nessuno le ha ritenute responsabili della diffusione del virus (la seconda ondata è dipesa dal fatto che ci siamo rilassati in spiaggia, no?). Gli assembramenti elettorali non sarebbero poi diversi da quelli nei supermercati. Quanto al secondo argomento, bisogna avere proprio la memoria corta per prenderlo sul serio: nel 2019 ci hanno detto che non potevamo andare a votare perchè occorreva un governo che affrontasse il problema del debito pubblico ("il conto del Papeete"). Oggi ci si dice che non possiamo andare alle urne, perchè c'è bisogno di un governo che faccia debito (gli "scostamenti di bilancio"). La verità è che per Mattarella non è mai il momento giusto per andare alle elezioni.
E così arriva Draghi, come era già scritto.
Il timore è che sia il curatore fallimentare del paese.
Fare in modo che Draghi non finisca in mano al PD?
RispondiEliminaMa se è il PD ad essere in mano a Draghi!
Se il realismo sano è quello che pensa Draghi come un valente statista scelto da un altro statista per il bene dello Stato, forse non si è ancora capito come ci siamo ridotti in questo stato, con passaggi epocali nel 1992 e nel 2011, in un repertorio molto ampio, dal sangue dei martiri alle capriole di nani e ballerine.
E' vero che la piazza è manipolata sempre dagli stessi, grazie a consorterie annidate dentro ognuno dei settori, nessuno escluso, nessun partito escluso.
Questa è un'occasione per far emergere il marcio: sta già succedendo ovunque.
Se invece il sano realismo è quello di marciare con il marcio, allora in marcia...
Tempo di tarocchi: per la marseillaise da marchons, marchons a Macron, Macron ...
Da fratelli di Italia a fratelli proprio di tutti...
Draghi vuol vincere l'epidemia con la 'vaccinazione', cosa sia questa smania vaccinale nessuno lo sa e tutti lo presagiscono, marchiatura dei popoli. Per la mia persona questa ossessione vaccinale, quando ormai le pietre cantano tutti i rimedi al covid scoperti o ritrovati dai medici per i quali il giuramento di Ippocrate è giuramento,é parte del piano totalitario di cui Draghi è tra le persone italiane quella forse più coinvolta. Quindi su questo punto il mio è un NO, convinto, sentito, certo.
RispondiEliminaCredo che Draghi, a differenza dei membri del precedente governo, abbia chiara la storia d'Italia ed in particolare Piazzale Loreto. La canaglia può scatenarsi presto prestissimo se le persone hanno modo di verificare sulla loro pelle che non è il loro bene quello che si sta perseguendo.
Eppoi abbiamo il curriculum, le frequentazioni e tutto il fumo che piace alla gente che vuol piacere. Dietro le quinte rimane la figura di Federico Caffè, keynesiano, suo insegnante all'Università e la figura di Francesco Cossiga che diede di Mario Draghi definizioni memorabili.
Fondamentale per me sarebbe capire se Draghi ama o non ama l'Italia. Non lo so. Dai fatti pregressi direi di no. Ama la sua posizione. Rimane l'ombra di Federico Caffè, rimane il suo QE di manica larga, per il quale si è preso gli insulti europei di partigiano dell'Italia.
Non so dire se è un infame traditore, o se, in pectore, sia l'agente segreto italiano nelle stanze dove si decide. Non lo so. Non lo so. Vorrei che non fosse infame, ma non ne ho la certezza, quello che so è che ha svenduto l'Italia riducendola a quello che ora è.
Quattro deputati del PD pretendevano di visitare/ispezionare un Campo di raccolta di clandestini nel sud della Croazia ma sono stati sostanzialmente presi a calci in culo e rispediti a casa dai graniciari croati (le Guardie confinarie). Pensavano di essere in Italia?
RispondiEliminaNo,no la piazza è in mano ai centri sociali ed ai partiti della sinistra e non si tratta di manipolare ma di menare le mani.La magistratura è capacissima di perseguitare gli uomini politici politicamente scorretti con processi interminabili anche prendendo a pretesto un paio di mutande verdi e degli scontrini che non si trovano emessi per cifre ridicole .I compagni intanto tutti puliti come angioletti.Anch'io penso con rimpianto agli 8 mln di baionette ,anche se non son vissuto in quei tempi,ma bisogna essere realisti.Mettersi all'opposizione adesso vuol dire non contare niente per i prossimi 2 anni,almeno.Per guadagnare cosa?
RispondiEliminaGli stessi che esaltano e magnificano (strumentalmente) la formazione cattolica di Draghi ricevuta dai Gesuiti, sono quelli che hanno cominciato a cancellare le scuole cattoliche e che ne stanno rendendo impossibile la sola sopravvivenza. Sono infatti i nipotini giacobini e anticlericali che odiano pregiudizialmente la Chiesa e la sua libertà.
RispondiEliminaNon sopportano chi non pieghi le ginocchia dinanzi al potere e non segua l'ideologia dominante. Vogliono per loro oltre che le cose di Cesare anche quelle di Dio.
Non so se Draghi, accanto a quella professionale, abbia ricevuto anche la formazione cristiana che anticamente, sulla scorta degli Esercizi Spirituali
di S. Ignazio, solevano impartire i Gesuiti. Non so e nessuno può giudicare il cuore di un uomo. Vedremo se, nell'eventuale azione di governo, vi saranno i frutti della migliore tradizione cattolica e gesuita. So però che anche oggi, a prescindere dalla posizione nella società, esiste in essa un resto formato nella fede, che sta dando e darà frutti di vita cristiana,
come luce, sale e lievito in questo tempo oscuro. È proprio quando le dittature ideologiche stringono le catene sui cittadini che la testimonianza dei cristiani si fa visibile e credibile, perché irrorata del sangue dei martiri.
La chiesa sa che gli elogi pubblici non fanno per lei, anzi.
Spesso nascondono tentazioni mondane che vorrebbero spingere l'apostasia. Noi siamo abituati alla persecuzione, al rifiuto e al martirio. Come i tanti
gesuiti uccisi in odio alla fede ci testimoniano.
Magari li avessero presi a calci.Erano andati in giro per i balcani a raccogliere clandestini da portare in Italia.
RispondiEliminaUna cosa mai vista non solo in Italia. Una conferenza stampa del premier uscente, sulla pubblica piazza, davanti a Palazzo Chigi. Continuano gli spot mediatici. Ma fino a quando?
RispondiEliminaUn messaggio rivolto a rutti i protagonisti ora in campo: Quirinale, Draghi, PD, Cinquestelle, LeU (la sua maggioranza uscente). Questi i termini:
1) Chiede un governo politico, contrariamente alle indicazioni del Colle
2) si rivolge ai M5S dichiarandosi quindi per un incarico ministeriale.
3) rivendica la "sua" maggioranza, come se le dimissioni non fossero conseguenza di un drammatico fallimento
e da questa posizione si pemette di dettare condizioni.
Semplicemente inaudito. Un ulteriore schiaffo al popolo italiano e alla realtà da cui denota uno scollamento totale!
È fuori o forse sa di avere spalle ancora coperte. Da chi?
La partita dei due Matteo è iniziata! Per commento unanime dei quotidiani di oggi i vincitori sono Renzi e Salvini con annesso centrodestra, quelli in KO Conte, Zingaretti, e grillini! Appurato questo ora inizia la partita personale e politica dei due Matteo, artefici del pensionamento dell'avvocato del popolo diventato avvocato di sé stesso! Matteo Renzi si è posto l'obiettivo di scompaginare il quadro politico a sinistra, di mettere all'angolo definitivamente la componente vetero comunista ancora oggi al timone del PD, e di rifondare tutta la sinistra trasformandola in un centrosinistra riformista! Non so fino a che punto gli sarà possibile, 3/4 del PD attuale è composto da vetero comunisti non pentiti ed il PD fa parte del partito socialista europeo, collocazione che rappresenta un grosso ostacolo al traghettamento del PD verso il centro! Auguri! La partita di Matteo Salvini è più interessante perché la deve giocare su più tavoli: il tavolo nazionale governativo, il tavolo con gli alleati di centro destra, il tavolo con gli elettori, il tavolo con l'Europa! Il tavolo governativo è in discesa Draghi ha bisogno della LEGA, perché senza,il suo governo cessa di essere istituzionale e ritorna politico, verrebbe risucchiato nel gorgo che ha inghiottito Conte e sarebbe nelle mani di un 5 stelle allo sbando più totale, inoltre Draghi ha ottimi rapporti con Giorgetti, quindi nessun problema! Il tavolo governativo di intreccia con il rapporto con gli elettori, che se rifiutano giustamente, un ruolo di semplici portatori d'acqua e di utili idioti non possono non essere favorevoli al ritorno della destra al governo, portando a casa risultati tangibili su temi su cui a destra sono molto sensibili ed interrompere la folle deriva a sinistra del Conte 2! Draghi, che non è nato ieri, lo sa bene e sicuramente soddisferà questa ineludibile esigenza di Salvini! Il rapporto con gli alleati al momento non è compromesso, la Meloni va verso l'astensione, dimostrando di voler continuare a presidiare il lato destro dello schieramento politico ma di voler anche andare a vedere le carte di Draghi! Il tavolo con l'Europa è la partita delle partite per Matteo Salvini! L'Europa, il PPE ha bisogno di un referente italiano, attualmente è rappresentato da FI che, a parte la inconsistenza numerica, è destinata a scomparire un attimo dopo la scomparsa di Berlusconi, Salvini ha il primo partito italiano ed è in cerca di una collocazione definitiva in Europa che oggi non ha nel campo dei partiti antisinistra! C'è una concordanza di interessi, c'è un cercarsi a vicenda che necessita solo di una verifica di affidabilità sul campo, di una dimostrazione da parte della LEGA di non essere il nemico dell'Europa in quanto tale, ma solo di voler contribuire alla costruzione di una UE più giusta ed equilibrata, più rispettosa dei vari popoli! E quale occasione migliore di questa? Le partite da giocare sono diverse ma Matteo Salvini è all'altezza, e le premesse sono favorevoli, d'altronde se c'è Orban nel PPE ci può stare anche Salvini! Forse il sole sta sorgendo, le tenebre della ragione stanno svanendo insieme alle ultime schiere di una armata brancaleone che fuggono per la stessa strada che avevano percorso con arrogante sicurezza! Amen e Awoman come dicono i pazzi di RimbamBiden!
RispondiEliminaPS: ovviamente questa è la partita che non esclude il discorso elezioni da fare quanto prima, ma perché non rimettere prima l'italia a posto e tirarla fuori dalla voragine in cui è caduta con i pentapidioti? Il centro destra vincerebbe alla grande!
(Domenico Napolitano)
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/i-draghi-dopo-i-mostricciattoli/
RispondiEliminaGuardando come c'è rimasto male Zingaretto, sorge per forza una considerazione: la sinistra ha cercato di assorbire e indirizzare i 5stelle applicando la tattica del "mettiamoci in testa al corteo" cui ricorre, senza successo, da cent'anni: ogni volta i primitivi ma buoni selvaggi dalla sinistra imparano solo la doppiezza, e ogni volta quella ci rimane male.
RispondiEliminaIn effetti la sinistra è stata tradita tante di quelle volte dal poppolo che non c'è da stupirsi se lo odia con tutto il cuore, e tanto più lo odia quanto più lo ha felicitato. Gli ha dato migliori stipendi, ed è rimasto fascista: gli ha dato i libri, ed è rimasto ignorante.
Quindi i compagni hanno dovuto trasferire il loro non ricambiato amore su altri poppoli, ancora più poppolari del nostro: sui miseri, i pazzi, i foresti, che appena beneficiati si sono rivelati altrettanto ingrati e bastardi. Da cui la ricerca insistente di emarginati ancora più emarginati.
Il vero problema dei compagni è che non hanno mai sviluppato una filosofia dell'ingratitudine, che poi è uguale alla filosofia del vero dono. La chiesa invece l'ha fatto, tant'è che l'essere pugnalati alle spalle da chi volevi salvare è il simbolo del cristianesimo.
I compagni, che non riescono a concepire i rapporti se non come scambi, trovano persino offensivo il dono, e inspiegabile l'ingratitudine: l'attribuiscono a un errore intellettuale (il poppolo "non ha capito") e non al fatto che ciò che danno potrebbe non valere quanto credono.
P.S. Si noti che il dono (il dono assoluto, senza nessuna contropartita, di nessun tipo, e anzi il dono cui si risponde col male) è sconosciuto ai popoli primitivi quanto ai compagni e si trova solo nell'ideale cristiano e nelle forme più sfrenate di capitalismo, dove assume il nome di dissipazione e spreco di sé.
Riccardo Zenobi
Primo comizio di un presidente del consiglio sotto palazzo Chigi... e poi i populisti sono i sovranisti....
RispondiElimina"Primo comizio di un presidente del consiglio sotto palazzo Chigi"
RispondiEliminaNovello Cola di Rienzo , manca solo l'assalto ai forni..
Nell'annunciare la convocazione di Draghi al Quirinale, il presidente della Repubblica Mattarella ha voluto giustificare il fatto di non ricorrere alle urne: in tempo di crisi non ci possiamo permettere dei vuoti di governo e le elezioni aumentano i contagiati dal virus. Affermazione quest'ultima palesemente propagandistica, senza nessun riscontro oggettivo nella realtà.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/mattarella-scuse-patetiche-per-non-andare-al-voto
Siamo talmente covipsicosizzati che ormai non solo digeriamo i rospi ma anche il frigidaire . Tanto per dirne una alla Messa per la Candelora una donna s'e'messa a disinfettare tutta la sua area di banco...
Tornando a Conte, in realtà ponendosi come rappresentante dei 5stelle, l'ex permier più che per un ruolo nel nuovo esecutivo, si pone come leader del maggior azionista dell'attuale maggioranza, ckm l'effetto di risolvere la spaccatura che vi si sta consumando... comunque la situazione richiede di uscire dai vecchi schemi e vedremo cosa ne potrà venir fuori.
RispondiElimina"...È fuori o forse sa di avere spalle ancora coperte. Da chi?"
RispondiEliminaDa Bergie? Casca male. Sono entrambi comparse e non l'hanno capito.
Sta facendo la questua! Imbarazzante. Bisogna stare molto attenti con gli incarichi importanti, possono dare alla testa. Dispiace che non ci sian più le scuole di partito che, ideologia a parte, completavano la formazione dei partecipanti.
RispondiEliminaUn dubbio...l'intervallo di Conte e relativa flora sara' stato mica pianificato dal temporeggiatore perche' i pochi "reattivi"ingoiassero il Draghi senza fiatare ?
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/munchau-su-draghi-ed-altri/
RispondiEliminaSe lo dice Monti...
Dicono a Roma : "Mettilo in banca ".
Tutti sapevamo che si sarebbe arrivati lì. Bisognava far bollire il Conte 1 e il Conte 2 per giustificare l’intervento di Draghi. Un intervento politicissimo del Quirinale.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/la-sovranita-apparteneva-al-popolo-sara-governo-politico
./.segue
RispondiEliminaLa scelta di Mattarella di non farci votare dopo le dimissioni di Conte è una scelta politica. Istituzionale, certo, ma non tecnica, bensì politica. Il governo del presidente o il governo di alto profilo sono forme di governo politico. Nel caso di Draghi, poi, non si tratta di un governo per fare due o tre cose ritenute urgenti e concordate con la nuova maggioranza e poi votare. Non nascerà – se nascerà… – un governo a tempo e di scopo, ma un vero governo di legislatura dai pieni poteri politici. La stessa caratura del presidente incaricato lo dice, come lo dice il fatto che questa nomina non è certo improvvisata, ma risponde ad un disegno politico.
Come nella terza legge della dinamica ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria così ad un virus politico corrispende un governo politico .
Come Berlusconi aspirava ad una Repubblica presidenziale così gli attendisti hanno preso nota e zitti zitti quatti quatti l'hanno applicata per raggiungere i loro piani.
Tutti i protagonisti hanno studiato dai Gesuiti ?
RispondiEliminaDall'inaugurazione del presidente Biden, i tassi di infezione nella pandemia COVID sono crollati tra il 30 e il 40 per cento, una statistica che si oppone alla previsione di Joe Biden di un "inverno buio".
RispondiEliminaLe segnalazioni di infezioni da COVID e ricoveri sono in declino in tutto il mondo. I casi del virus sono diminuiti del 30% rispetto agli ultimi solo negli Stati Uniti.
https://gloria.tv/post/ft3u4GkQtfLR3DjLCSajdwpQt
Quando si dice la coincidenza..
Come diceva il Papa ?" Mandatemi una vibrazione positiva ?"
In questo caso , se la notizia e' vera ,la vibrazione americana basta a guarire il pianeta dal vairus !Non servono altre terapie .
Pian pianino si scoprono gli altarini, pare che da vari mesi MR facesse la spola da Roma o Firenze verso Città di Castello sede del buen retiro del santo qui e ora, a fare che? Mandato da chi? Faceva tutto di testa sua? E tutti quei viaggi internazionali? Andiamo, anche un bambino capirebbe chi lo spalleggia, non occorre fare nomi, Von der Leyen ha già concertato sul come spendere i soldi del RF che mai si saprà quanti siano effettivamente, una cosa è certissima, secoli di debiti da pagare, ciò detto verrà conteggiato fino all'ultimo cent e sarà passato ai rx il piano che deve essere presentato a breve. Cari amici e compagni di sventura, che abbia i numeri o no, ma dubito, vista la mania del volta giacchetta che è nel nostro DNA di popolo, deciderà con uno staff di fidelismos e speriamo che stavolta whatever it takes voglia dire We can do it, make Italy great again (MIGA)......e che Dio ce la mandi buona.
RispondiEliminaTOGLI LA MASCHERINA AI TUOI BAMBINI, FAI IL RICORSO.
RispondiEliminaCon solo 30 euro per bambino dai 6 agli 11 anni, entro il 7 febbraio 2021.
<<* MASSIMA PRIORITÀ *
Il Consiglio di Stato si è espresso a favore dei ricorrenti nell’ impugnazione del DPCM che obbliga i bambini dai 6 agli anni 11 a portare la mascherina a scuola.
Difatti in Tar Lazio in prima battuta aveva confermato la validità dello stesso, ma i legali hanno ottenuto poi una pronuncia opposta dal CDS. Stiamo per arrivare quindi alla sentenza definitiva del Tar Lazio, che dopo la mazzata presa dal CDS dovrebbe con ogni probabilità confermare la sospensione del DPCM per i ricorrenti.
È BENE QUINDI UNIRSI CON MOLTA MOLTA VELOCITÀ A QUESTA AZIONE LEGALE E BISOGNA FARLO TRAMITE IL COMICOST COMITATO PER LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI SEGUENDO PASSO PASSO IL COMUNICATO 6/2021 EMESSO IERI
TUTTE LE MAMME CON BAMBINI FRA I 6 E GLI UNDICI ANNI CHE FREQUENTANO L ISTRUZIONE PUBBLICA SI ATTIVINO IMMEDIATAMENTE.
SI TRATTA DI UN AZIONE DI IMPORTANZA ASSOLUTA.
In quanto se molti bambini potranno beneficiare della sospensione della validità del DPCM in questione, questo sarà un grosso grossissimo colpo!!!!!!!
Perfavore fai arrivare questo messaggio in ogni angolo del paese
PERFAVORE FAI, da Aosta a Bari, da Trieste a Reggio Calabria.
E’ un occasione IRRIPETIBILE.
Per chi ha più di un figlio nella fascia di età interessata bisognerà effettuare tanti bonifici di euro 30,00 quanti sono i figli per cui si vuole partecipare all azione legale.
I documenti richiesti dal. ComiCost potranno essere inviati in un’ unica busta. I documenti richiesti potranno invece essere mandati in un unica busta in un unica raccomandata.
Ad esempio: Maria ha tre figli nella fascia di età dai 6 agli 11 anni e vuole partecipare all azione legale per tutti e tre loro.
Maria dovrà fare tre bonifici da euro 30,00 alle coordinate bancarie presenti nel comunicato ufficiale 6/2021 di ComiCost.
Maria dovrà compilare tre lettere di conferimento incarico, una per minore, tre informatica privacy, ricevuta bonifico da 90,00 euro effettuato, fotocopia fronte retro carta d’ identità e codice fiscale, i quali possono essere spediti all indirizzo presente nel comunicato in un unica raccomandata A/R.
Si precisa, che il contributo è una tantum e non verranno richiesti ulteriori, e che esso serve solo per copertura marche da bollo e simili.
* Il tempo è pochissimo entro e non oltre il 07/02/2021 la documentazione deve pervenire all’ indirizzo presente nel comunicato *
Si prega di inviare preventivamente i documenti richiesti all indirizzo email che compare nel Comunicato ComiCost per permettere ai legali di organizzare le carte e fare solo una riverifica quando ricevuti gli originali via Raccomandata A/R.
OCCASIONE IMPERDIBILE PER FAR TOGLIERE AL PROPRIO FIGLIO/A LA MASCHERINA A SCUOLA>>
https://www.silvanademaricommunity.it/2021/02/03/togli-la-mascherina-ai-tuoi-bambini-fai-il-ricorso/
Banchi a rotelle in discarica e Sanità a brandelli.
RispondiEliminaRegina dell'Amore - Web TV
https://www.youtube.com/watch?v=G_QziJLOINg
RASSEGNA STAMPA - Commento del Giorno 5 febbraio 2021
di Pier Luigi Bianchi Cagliesi.
Il leader del Carroccio vuole evitare che l'esecutivo in gestazione possa essere una riedizione del Conte bis Con due obiettivi: sottrarre Mario Draghi alla tenaglia demogrillina e dare voce alla parte più produttiva del Paese
RispondiEliminaL’ENIGMA DRAGHI. PERCHÉ LA MELONI HA RAGIONE.
RispondiEliminaMolta gente del centrodestra oscilla di fronte al dilemma se accettare o meno di sostenere il Governo Draghi, mentre Salvini e Berlusconi lasciano sola la Meloni nella sua coraggiosa e ostinata scelta di dire no a questa prospettiva. Allora cerchiamo di spiegare perché Giorgia Meloni ha ragione e va sostenuta in questa scelta.
Mario Draghi è un enigma.
Persona di indubbio profilo, assomiglia, in campo economico, a quei “capitani di ventura” che emergono, nella storia dell’Italia colonizzata, come uomini di valore al servizio di potenze diverse. Allievo del grande economista Federico Caffè, uno dei principali diffusori della dottrina keynesiana in Italia, non è certo allineabile con le follie del liberismo rigorista alla Mario Monti. Questo non gli ha impedito di essere “international advisor”della Goldman Sachs, una delle più importanti banche d’affari del mondo, attraverso cui si realizzano le operazioni di ristrutturazione economica della grande finanza internazionale.
Anche le due principali azioni che lo hanno visto protagonista sono alquanto enigmatiche.
Innanzitutto la famosa vicenda del Britannia, il panfilo su cui le 1992 sarebbe stata decisa con i banchieri del mondo la strategia delle privatizzazioni delle imprese pubbliche italiane, quelle privatizzazioni a svendita che furono il vero inizio del declino economico della nostra Nazione. Abbiamo utilizzato il condizionale perché potrebbe anche darsi che questa storia sia una mezza leggenda del “complottismo” nostrano. Sta di fatto che Mario Draghi – nonostante questa vicenda lo perseguiti ormai da quasi trent’anni anche attraverso le parole tranchant di Francesco Cossiga (“è il liquidatore, dopo la crociera sul Britannia, dell’industria italiana”) – non si è mai curato di smentire radicalmente, non limitandosi a sminuire la portata di quell’evento, ma prendendo posizione con chiarezza contro l’effetto disastroso che quelle privatizzazione hanno avuto sulla nostra economia.
Stesso discorso sull’operato di Mario Draghi come presidente della BCE e sul famoso “whatever it takes” con cui ha salvato l’euro e la stabilità finanziaria dell’Italia. Non vi è dubbio che quella presa di posizione – da cui è partito il Quantitative easing che ha evitato la divaricazione dello spread dei nostri titoli di stato da quelli tedeschi – sia stata un importante atto di coraggio contro l’ottuso rigorismo finanziario dei paesi del Nord Europa. Ma al servizio di chi? Delle economie reali dei popoli europei o della stabilità finanziaria dell’euro e delle banche? Sta di fatto che il Qe ha sicuramente garantito la stabilità finanziaria di tutta l’Unione europea attraverso il salvataggio delle banche infarcite di titoli del nostro debito pubblico (salvando di conseguenza anche l’Italia dal default), ma non ha affatto rilanciato lo sviluppo dell’economia italiana che ha continuato a vivacchiare in una pericolosissima situazione di stagnazione. In altri termini ha solo rinviato il problema, certamente non lo ha risolto. E non poteva essere diversamente, perché il “bazooka di Draghi” (e tutti gli altri strumenti finanziari della BCE che ne sono derivati, fino agli interventi per frenare la crisi economica della pandemia) si limitava a salvare i bilanci delle banche e dello Stato, non giungendo affatto a rilanciare gli investimenti pubblici e privati necessari al vero risanamento della nostra economia. Tutto questo Draghi non l’ha fatto perché non poteva farlo (considerati i vincoli rigoristi dei trattati europei) o perché non aveva interesse a farlo?
...segue
RispondiEliminaE ancora, durante la pandemia Draghi ha sicuramente avuto il merito di dare un’altra mazzata alle follie rigoriste dei nemici giurati (europei e nostrani) del debito pubblico, spiegando che il debito pubblico non è un male in sé, ma dipende da come e perché viene utilizzato. L’anima neo-keynesiana del ex-governatore della Bce è riemersa sottolineando che il debito pubblico non è sempre una cosa cattiva (come pensano i liberisti), ma si divide in un “debito cattivo” (quello degli sprechi) e in un “debito buono” (quello degli investimenti).
Evviva, non è cosa da poco, ma non basta! Bisogna essere più molto chiari in questa distinzione, mentre Draghi (nel discorso al meeting di Rimini) si è limitato a dire su questo tema decisivo solo cose ovvie e limitate. Per esempio non ci ha detto se nel “debito cattivo” rientrano le spese correnti (non solo quelle per investimenti) necessarie per non tagliare la sanità pubblica italiana (tagli che stiamo pagando con la pandemia da Covid-19) o per non costringere a lavorare persone troppo anziane (vedi il problema della riforma delle pensioni oggi sul tappeto) o le fasce popolari a morire di fame tra disoccupazione e precariato (problema malamente affrontato con il pessimo reddito di cittadinanza grillino). Ugualmente Draghi non ci ha mai detto se con il “debito buono” l’Italia può finanziare lo sviluppo delle sue filiere produttive, proteggere il made in Italy dallo shopping finanziario internazionale, evitare altre privatizzazioni scellerate di quel che rimane del nostro sistema industriale pubblico (Eni, Enel, Leonardo, Fincantieri, etc.).
Insomma l’enigma Draghi continua e non sarà sufficiente qualche buona intenzione della vigilia per dissipare questi dubbi. Insomma non basta – come dice ingenuamente (?) Salvini – “andare a vedere” gli impegni programmatici di Draghi, perché il diavolo si nasconde nei dettagli e ci vuole poco in due anni di governo a produrre danni irreparabili al futuro della nostra Nazione. Un personaggio potente e complesso come Mario Draghi non lo controlli certo con qualche dichiarazione programmatica e con qualche ministro politico di contorno.
Insomma, oggi si tratta di dare o meno una cambiale in bianco a Draghi e la Meloni fa bene a non dargliela. Se lo facesse tradirebbe il mandato dei suoi elettori.
Andare ad elezioni anticipate non è impossibile, come ci racconta il Presidente Mattarella: si può nominare un autorevole Governo di transizione, perfettamente in grado di gestire fatti realmente tecnici come gestire in modo adeguato la pandemia e la campagna vaccinale e scrivere una proposta di recovery plan realisticamente agganciata alle emergenze economiche del nostro paese. Perché, se si vuole parlare veramente delle (molto sopravvalutate) prospettive strategiche del “Next generation UE”, qualcuno ci deve spiegare come si fa a farlo senza affrontare pesanti scelte divisive, che richiedono necessariamente un serio mandato popolare (che può discendere solo da nuove elezioni).
Quindi i casi sono due: o queste scelte non saranno fatte (e allora si poteva benissimo insediare un governo di transizione e indire nuove elezioni) o saranno fatte alle spalle degli italiani e imbrogliando qualcuna delle forze politiche che sosterranno la nuova maggioranza (indovinate chi?).
Tra l’altro le elezioni anticipante sarebbero l’unico modo per sciogliere veramente l’enigma Draghi. Vuole assumere ruolo politici? Ci dica con quale schieramento politico intende candidarsi e quindi qual è il suo reale orientamento di fondo. Perché questo è il senso della politica e della democrazia, l’unica strada per non farle “fallire” ancora.
Per questo Giorgia Meloni ha ragione e va sostenuta nella sua scelta coraggiosa di non appoggiare Mario Draghi, assumendo il ruolo di opposizione costruttiva ma vigilante, ruolo di cui c’è estremo bisogno in una situazione come questa.
Speriamo che anche Matteo Salvini capisca e la segua presto su questa strada.
Credo che Salvini si sia buttato nella mischia e di fatto ha sparigliato molte carte e fatto uscire allo scoperto le divisioni nel PD e nei 5stelle. Certo è un rischio ma è anche una sfida e rimanere fuori significa non mettere a segno neppure un'opportunità. Anche se di fatto ha ragione la Meloni quando dice che con un parlamento così eterogeneo è difficile portare avanti progetti condivisi. E comunque lo stesso Draghi è una pesante incognita; ma, sono ingenua se penso che dal di dentro si può fare di più o quanto meno ridurre i danni, che ci sarebbero comunque visto che con quegli attori e l'arbitro a favore, di voto non se ne parla, a meno di qualche possibile ma non scontata debacle degli avversari?
RispondiEliminaLe partite si giocano sul campo. Non dalla panchina.
RispondiElimina
RispondiEliminaLa politica di Draghi quando era presidente della BCE ha aiutato tutti i paesi indebitati fortemente, non solo l'Italia. È stata apprezzata, per esempio, anche da Spagna e Irlanda.
La BCE ha dei precisi limiti, quanto ai suoi interventi. Draghi non poteva fare che quello che ha fatto, suscitando, non dimentichiamolo, l'ira funesta di tedeschi, olandesi etc. Soprattutto l'élite e i media tedeschi ce l'avevano con lui.
Se Salvini nell'eventuale governo Draghi, lui o qualche suo uomo, rappresenterebbe soprattutto gli interessi del capitalismo sano e delle piccole e medie imprese, dei "cantieri" insomma, Meloni (sto parlando in teoria) potrebbe rappresentare invece l'esigenza etica da un lato (contro l'utero in affitto e il decreto Zan) e "patriottica", quella di difendere i confini. Non se ne è più parlato, ma come è andata a finire con la rettifica arbitraria a proprio favore dei confini fatta dalla Francia a nostro danno sulle Alpi, con tipica albagia francese? E la soppressione del nome Alto Adige da parte della Giunta di Bolzano, è stata cancellata, come promesso? Sembrano questioni di dettaglio, ma non lo sono. Non abbiamo da difendere solo i confini marini dagli sbarchi. In questo campo, purtroppo, allo stato è difficile credere che Draghi possa o voglia opporsi alla politica anti-italiana del presente pontefice.
La scelta di Meloni non è facile. Restare all'opposizione avrebbe soprattutto un valore morale, se il resto del CD aderisse al nuovo esecutivo. Ma anche il valore morale ha la sua importanza. Una opposizione non di principio a Draghi ma ragionata, per così dire "patriottica", da determinarsi caso per caso, giustificata dallo stato di necessità del Paese, potrebbe essere la scelta migliore.
Una fiaba
RispondiEliminaChiedere ad uno, che è stato ridotto in povertà da un masnadiero, di farsi aiutare, dallo stesso masnadiero che l'ha spogliato, a ritrovare la sua ricchezza, è una contraddizione. A meno che nel frattempo il masnadiero non si sia pentito del mal fatto, non si sia convertito a nuovo e non voglia rimediare al furto compiuto. Di questa conversione il depredato non ha certezza, è per lui solo un auspicio. Ed auspicio deve rimanere, perché l'ipotetico convertito, per recuperare la ricchezza del depredato, deve trattare pur sempre con altri masnadieri suoi complici che lo considerano ancora un masnadiero loro pari. Quindi il depredato può dar fiducia solo su una ipotetica conversione di cui non può e non deve aver certezza se vuole riavere la sua ricchezza. Solo quando avrà riavuto e consolidato la sua ricchezza e la sua forza il depredato ed il masnadiero convertito potranno presentarsi al mondo per quello che sono libera/mente.
Ma c’è da salvare il Paese, o da salvare un sistema di potere e un circo di impresentabili?
RispondiEliminahttp://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/ma-ce-da-salvare-il-paese-o-da-salvare-un-sistema-di-potere-e-un-circo-di-impresentabili/
Bella foto , giocano alla battaglia navale ?
Ultime sul vaccinoterapiagenica e la curaprotocollo .
RispondiEliminahttp://www.iostoconlavvocatopolacco.it/news/
Protocollo = Quasi fossimo delle pratiche affastellate , fatti con lo stampino , come se uno non fosse diverso dall'altro , come se un dato farmaco possa andar bene per tutti i polli . Medici tornate a visitare il malato , sappiate ascoltare ed auscultare e decidete la cura secondo scienza e coscienza e non secondo il protocollo del ministero .A 'sto punto se c'e' da seguire la cura protocollo a che mi serve un medico , bsta l'idraulico .
RispondiEliminaIl termine "protocollo" non è altro che l'ennesimo calco dall'inglese dei media.
Sono loro che usano "protocol", riprendendolo dal linguaggio della professione
medica in ambito anglofono.
La distribuzione del vaccino al popolo la chiamano "roll-out", termine colloquiale.
Vediamo se i nostri media ricopieranno anche questa, ma senza poterla tradurre.
In italiano è infatti intraducibile, alla lettera.