Intervento di Mons. Carlo Maria Viganò al vertice mondiale «Truth Over Fear: The Vaccine, and the Great Reset». Il fantastico mondo voluto dal Great Reset, dai fautori del Nuovo Ordine Mondiale e dagli adepti della setta globalista: “Un mondo transumano”. Qui indice dei precedenti e correlati.
Se torneremo a Cristo, iniziando da noi stessi e dalla nostra famiglia, riusciremo non solo ad aprire gli occhi per comprendere l’assurdità di quanto avviene intorno a noi, ma sapremo anche combattere efficacemente con le armi invincibili della Fede. «Omne, quod est ex Deo, vincit mundum: et haec est victoria, quae vincit mundum, fides nostra. Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede» (1Gv 5, 4).
Venite, faciamus nobis civitatem et turrim,
cujus culmen pertingat ad caelum.
Gen 11, 4
«Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno,
ed al vedere uno che non sia pazzo,
gli si avventeranno contro dicendo:
tu sei pazzo! a motivo della sua dissomiglianza da loro».
Sant’Antonio Abate
Sono molto grato al dottor Patrick Coffin per l’opportunità che mi è stata offerta di prender parte al world summit «Truth Over Fear: The Vaccine, and the Great Reset». Mentre mi appresto a prendere la parola, desidero salutare ognuno dei partecipanti e benedire il loro impegno al servizio della verità, soprattutto in queste ore di grande confusione, di oscuramento delle menti e delle coscienze. Avete sicuramente preso conoscenza delle mie dichiarazioni del 25 marzo scorso , con la quale ho voluto in qualche modo lanciare questo evento e anticipare i temi, trattandone alcuni in modo più articolato. La presente esposizione tocca altri aspetti e intende in qualche modo completare il mio precedente intervento.
I media, i politici, i manager delle grandi aziende e addirittura i sacerdoti e i Vescovi ci parlano ossessivamente di un mondo connesso, in cui le facoltà del corpo umano sono amplificate da una serie di appendici tecnologiche che ci permettono di parlare all’automobile, di accendere la luce del salotto parlando con un cilindro di plastica, di ricevere da Alexa informazioni sul traffico, di ordinare il sushi dal cellulare, di sapere se il latte che abbiamo in frigo è prossimo alla scadenza. Secondo loro, questo mondo rappresenta una conquista ed un progresso per l’umanità. Molte delle meraviglie che ci aspettano sono già disponibili, altre sono imminenti, già brevettate e pronte ad essere immesse sul mercato.
Immaginiamo per un istante che uno di noi, per un caso fortuito, all’inizio dello scorso anno si sia trovato a vivere isolato da tutto questo. Immaginiamo che abbia deciso di ritirarsi in uno chalet di montagna per scrivere un libro, o di chiudersi in un monastero per un periodo di meditazione e preghiera. Niente televisione, niente giornali, niente social, niente notizie dell’ultim’ora sul cellulare. Solo i ritmi della natura, il canto degli uccelli, il soffio del vento, lo scroscio del torrente, il rintocco di una campana. Fino al momento in cui, dopo più di un anno, questo fortunato amico conclude il suo periodo di isolamento e torna nel mondo, credendo di trovarlo come lo ha lasciato.
Dinanzi a cosa si trova, questa persona rimasta lontana mentre noi eravamo rinchiusi in casa per i lockdown imposti da quasi tutti i Governi del mondo?
Ebbene, il nostro amico scoprirà che mentre si dedicava al suo romanzo o alla meditazione dei Padri della Chiesa il mondo è letteralmente impazzito. Una sindrome influenzale, che dai dati ufficiali causa lo stesso numero di decessi tra gli anziani e le persone debilitate di una normale influenza stagionale, è stata usata come pretesto per seminare terrore tra la popolazione, grazie alla complicità dei politici, dei media, dei medici, delle forze dell’ordine. Si vedrà circondato da persone che indossano una mascherina anche all’aperto, perché qualcuno ha detto che serve per impedire il contagio. Quando, rientrato a casa, vorrà andare a fare la spesa verrà scacciato dal negozio di alimentari perché non porta quella ridicola museruola, e non potrà pranzare al ristorante senza essersi sottoposto ad un tampone che, fino all’anno scorso, era indicato come inefficace per scopi diagnostici. Si sentirà dire che questa «pandemia» ha causato milioni di morti, anche se nel 2020 in tutti gli Stati del mondo i decessi sono stati praticamente gli stessi di quelli degli anni precedenti. E che, per un virus influenzale notoriamente mutante come qualsiasi virus Corona, le autorità mondiali hanno acquistato dalle case farmaceutiche miliardi di dosi di vaccini dichiaratamente inutili, visto che non garantiscono immunità ed anzi hanno gravi effetti collaterali, che però nessuno vuole riconoscere.
Il nostro amico rimarrà sconcertato nell’apprendere che, al primo insorgere dei contagi in una remota località della Cina, anziché bloccare i voli e le comunicazioni con l’estero, c’era chi gridava al razzismo e si preoccupava di testimoniare solidarietà andando a mangiare involtini primavera al ristorante cinese, con uno stuolo di reporter e fotografi al seguito. Apprenderà dai giornali che molti Stati, da più di un decennio, avevano depotenziato la sanità pubblica, chiuso ospedali, lasciato il piano pandemico non aggiornato. E non si capaciterà del fatto che siano state vietate le cure efficaci e l’assistenza domiciliare, aspettando che i contagiati peggiorassero per essere ricoverati nei reparti di terapia intensiva e fatti morire con i ventilatori per la respirazione profonda. Rimarrà scandalizzato quando gli diranno che i morti sono stati privati dell’autopsia e sottoposti a cremazione senza funerali religiosi, come se chi li ha lasciati morire non volesse lasciare tracce dei propri misfatti.
Potete immaginare quanto l’assurdità di tutto questo, per una persona che non è stata bombardata quotidianamente dalle notizie terroristiche dei media, suoni incomprensibile. E come sia incomprensibile la passività e la rassegnata obbedienza delle masse ai diktat delle autorità civili e religiose. Perché il nostro amico scoprirà che anche in chiesa le cose sono cambiate: non c’è più la pila dell’acqua benedetta, gli inginocchiatoi sono scomparsi per far posto a sedie distanziate con cartelli che indicano dove ci si può sedere, quante persone possono entrare, e che la Comunione dev’essere ricevuta nella mano per ragioni igieniche. Apprenderà che non solo i parroci e i Vescovi si sono adeguati alla follia collettiva, ma vi hanno dato un contributo personale, giungendo in certi casi a imporre tamponi e vaccini per chi vuole assistere alle funzioni. Gli mostreranno il famoso video di Bergoglio da solo in piazza San Pietro, o l’intervista in cui sponsorizza i vaccini come un «dovere morale», anche se sono prodotti con materiale fetale proveniente da aborti. E gli diranno che la Congregazione per la Dottrina della Fede si è premurata di dichiarare moralmente leciti quei vaccini.
Quando parlerà con gli amici che non sente da più di un anno, il nostro amico verrà a sapere che è stato loro vietato di uscire, di incontrarsi per le feste, di celebrare la Pasqua e il Natale, di andare a Messa, di confessarsi, di ricevere i Sacramenti; che lo Stato ha imposto lockdown e coprifuoco, chiudendo negozi e ristoranti, musei e palestre, scuole e biblioteche. Tutto chiuso, per il terrore di un virus influenzale che poteva esser curato – che può essere curato – con terapie che l’OMS e gli altri «esperti» hanno proibito, ordinando la «vigile attesa». E se chiederà perché nessuno abbia protestato, si sentirà dire che le manifestazioni di dissenso sono state parimenti vietate e represse dalla polizia a colpi di manganello. Gli diranno che in alcuni Stati sono stati costruiti centri di detenzione per chi non vuole sottoporsi alla vaccinazione, mentre si è cercato di rendere obbligatoria una app che consente il tracciamento dei movimenti dei cittadini e oggi si teorizza l’uso di un microchip sottocutaneo che rileverebbe la positività al virus o di un passaporto vaccinale, grazie al quale sarebbe possibile viaggiare in aereo o andare al ristorante.
E tutto questo è stato possibile grazie al silenzio dei magistrati, mentre anonimi comitati scientifici spadroneggiavano con protocolli assurdi e inefficaci. Milioni di persone confinate agli arresti domiciliari avrebbero dovuto ridurre il numero dei contagi, mentre in realtà i Paesi in cui il lockdown non è stato imposto hanno avuto meno morti. Milioni di persone costrette a non lavorare, ridotte in miseria da decisioni illegittime e incostituzionali, hanno obbedito aspettando ridicole elemosine promesse mille volte e mai arrivate. Milioni, miliardi di persone hanno subito le decisioni di pochi «filantropi», che sono riusciti ad imporre i vaccini prodotti da case farmaceutiche di cui essi sono i principali azionisti, con l’approvazione di organi di controllo che essi finanziano per la maggior parte. Nessun conflitto di interessi, nessun crimine contro l’umanità, nessuna violazione delle libertà naturali e dei diritti fondamentali dei cittadini. Tutto è filato liscio, come in un film distopico.
Ebbene, quello che il nostro amico si trova dinanzi è il fantastico mondo voluto dal Great Reset, dai fautori del Nuovo Ordine Mondiale, dagli adepti della setta globalista. Un mondo transumano, in cui gli algoritmi partoriti da menti malate, diaboliche, decidono se si può uscire di casa, quali cure devono essere somministrate, quali attività possono aprire, quali persone hanno il diritto di lavorare. E mentre eravamo imprigionati senza sbarre nelle nostre case, credendo ai farneticanti annunci della televisione e dei social, col favore delle tenebre c’era chi installava ovunque i ripetitori del 5G, per rendere possibile quella svolta tecnologica che dovrebbe connettere tutti e tutto, dal frullatore all’iPad, dall’auto elettrica alle lezioni a distanza. Con l’obbligo perpetuo di mantenere il «distanziamento sociale» e di esser vaccinati ogni sei mesi, ben che vada, in nome di una pandemia di cui non si vedono i danni se non nella narrazione mediatica e nella sciagurata gestione da parte dei politici e dei medici di regime.
Il nostro amico non è un medico, ma siccome non ha vissuto questo anno e mezzo di delirio sanitario subendo l’assordante bombardamento mainstream della televisione e dei social, riesce a cogliere la follia di quanto è accaduto a tutti noi, assieme al piano criminale che è stato perpetrato dall’élite. Né gli sfuggirà – come non sfugge a noi – il ruolo che ha avuto la Gerarchia cattolica nell’imporre la narrazione ufficiale, usando l’autorità della Chiesa per ratificare un crimine mostruoso, una frode colossale contro Dio e contro l’uomo.
Se facciamo un confronto tra come vivevamo a Gennaio 2020 e come ci siamo ridotti a vivere oggi, non possiamo non riconoscere il successo di questo piano infernale, accettato dalla maggior parte delle persone come ineluttabile. Vi è chi, non potendo accettare l’intrinseca irrazionalità dei provvedimenti adottati dai governanti, sospende il giudizio e si consegna ai propri carnefici. Altri, cercando un senso soprannaturale alla follia collettiva, invoca da Dio la fine di una pestilenza inesistente o si adegua alle nuove liturgie pagane del Covid. Altri ancora, più combattivi, non riescono a rassegnarsi alla mostruosità di quanto avviene e sperano in un intervento divino.
Se solo avessimo il buonsenso di pensare autonomamente, di usare la razionalità di cui ci ha dotati il Padreterno, comprenderemmo immediatamente che questo orrore non è altro che il «mondo alla rovescia» voluto dall’eterno Nemico del genere umano, l’inferno in terra vagheggiato dai servi di Satana, il Nuovo Ordine Infernale che prelude all’avvento dell’Anticristo e alla fine dei tempi. Solo così potremmo capire l’apostasia dei vertici della Chiesa, tutti presi a dar prova di obbedienza all’ideologia globalista al punto da rinnegare Cristo in croce e preferire, al soave giogo di Cristo, le pesanti catene di Lucifero.
Se vi è un «Grande Ripristino» di cui l’umanità ha davvero bisogno, questo può solo avvenire nel ritorno a Dio, in una vera e propria conversione degli individui e delle società a Cristo Re, che da troppo tempo abbiamo lasciato spodestare in nome di una perversa libertà che tutto concede e tutto legittima fuorché il Bene. Quel «Great Reset» si è compiuto sul Golgota, nel momento in cui Satana ha creduto di mettere a morte il Figlio di Dio e di impedire la Redenzione, mentre in realtà egli siglava la propria definitiva sconfitta. Quello a cui assistiamo oggi è solo un doloroso strascico della battaglia tra Cristo e Satana, tra la stirpe della Donna rivestita di luce di cui parla l’Apocalisse e la stirpe maledetta dell’antico Serpente.
Così, nell’avvicinarci alla persecuzione degli Ultimi Tempi, noi abbiamo la certezza soprannaturale che anche questa grottesca pandemia, miserabile pretesto per l’instaurazione di una sinarchia antiumana e anticristica, è destinata alla sconfitta, perché Cristo ha già vinto l’eterno Sconfitto, con una vittoria schiacciante e inesorabile. Forti di questa vittoria epocale, di cui vedremo il trionfo forse molto presto, noi dobbiamo combattere sotto le insegne di Cristo Re e sotto la protezione della Regina delle Vittorie, alla Quale il Signore ha dato il potere di schiacciare il capo del Maligno.
Se torneremo a Cristo, iniziando da noi stessi e dalla nostra famiglia, riusciremo non solo ad aprire gli occhi per comprendere l’assurdità di quanto avviene intorno a noi, ma sapremo anche combattere efficacemente con le armi invincibili della Fede. «Omne, quod est ex Deo, vincit mundum: et haec est victoria, quae vincit mundum, fides nostra. Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede» (1Gv 5, 4). Allora la nuova torre di Babele, il castello di carte del Covid, la farsa dei vaccini, la frode del Great Reset crolleranno inesorabilmente, manifestando nella sua natura diabolica il piano omicida dell’Avversario e dei suoi servi.
Guardiamo alla Nuova Gerusalemme che discende dal cielo, la Santa Chiesa, che nella visione di San Giovanni appare «come una sposa adorna per il suo sposo» (Ap 21, 2). Ascoltiamo la gran voce che annunzia: «E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima sono passate» (Ap 21, 4). Il nostro «Great Reset» si compie in Nostro Signore: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21, 5), «Io sono l’Alfa e l'Omega, il principio e la fine» (Ap 21, 6). Possa l’intera Corte celeste assisterci e proteggerci in questa battaglia epocale, nella quale ci gloriamo di militare sotto le insegne di Cristo Re e di Maria Regina.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America
Perché facciamo tanta fatica a riconoscere nella situazione attuale una dittatura?
RispondiEliminaPerché siamo abituati alle dittature violente, sul modello del padre disfunzionale.
La nostra è da decenni una società femminilizzata, "Matria", dicono le femministe, appoggiate dalla Treccani. Il maschio è morto, o almeno agonizzante. Ma la violenza non è morta, è solo cambiata. Non siamo abituati a riconoscere la violenza dove non ci sono botte e lividi.
La madre disfunzionale non si sporca le mani facendoti ingoiare olio di ricino, essa usa la manipolazione. Non ti manda a morire su un campo di battaglia, ti protegge chiudendoti in casa, isolandoti dal mondo che ti fa male, perché lei e solo lei vuole il tuo bene. Più di tutto, ci tiene alla tua salute. Non è mai colpa sua. Lei ti darebbe tutto, ma con sguardo addolorato riconosce che TU non lo meriti. Lei ti lascerà libero, te lo ha promesso, la settimana scorsa, e quella prima, e quella prima. È che di te non ci si può fidare. È la regina del senso di colpa: poveri vecchietti che muoiono se esci a berti una birra. Poveri, eroici infermieri costretti a dormire con la faccia sul computer perché TU contagi gli altri. Ma soprattutto, povera lei, non vedi gli sforzi che fa, per il tuo bene? Non vedi le notti insonni, i soldi spesi, tutto per la tua salute? Perché le dai tanti dispiaceri? Come osi mettere in dubbio una madre amorevole che si preoccupa per te?
MARTIROLOGIO ROMANO SECONDO IL CALENDARIO DEL VETUS ORDO
RispondiEliminaCONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: SAN GREGORIO NAZIANZENO
Oggi 9 maggio 2021, VI Domenica di Pasqua, si festeggia a Naziànzo, in Cappadòcia, il natale del beato Gregorio Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, per la singolare scienza delle cose divine soprannominato il Teòlogo, il quale, essendo Vescovo di Costantinòpoli, vi ristabilì la fede cattolica quasi estinta, e represse le insorgenti eresie.
S. Gregorio nacque da nobili genitori l'anno 329 nella piccola città di Nazianzo in Cappadocia.
Sua madre, chiamata Nonna, non solo cristiana, ma santa, già aveva convertito e santificato il marito Gregorio; ella fu madre di tre figli santi: S. Gregorio, S. Cesario e santa Gorgonia. Da questa madre santa, Gregorio apprese fin dai primordi della sua fanciullezza i germi di quella virtù che lo rese celebre e la forza di resistere a tutte le lusinghe del mondo e del demonio. Egli ebbe lumi speciali dal cielo per cui conobbe fin dai più teneri anni tutta l'importanza della virtù della castità, onde si fece uno studio perenne per conservare intatta la bianca stola battesimale.
Desideroso di sapere, amava tutto quello che poteva ornare la sua mente di nuove cognizioni: per questo aveva cari i libri ed i maestri, ai quali era molto riconoscente.
Giovane ancora si portò a Cesarea per frequentare la scuola del grande Origene, e di qui passò poi ad Atene, ove si legò in familiare amicizia con S. Basilio. L'applicazione dei due amici allo studio fu tanta che nei molti anni che rimasero ad Atene non conobbero che due strade : quella della chiesa e quella della scuola. Sebbene pieni di rispetto per tutti, essi non si accompagnarono mai con compagni la cui vita non fosse secondo le virtù cristiane.
Per i molteplici progressi nello studio, S. Gregorio venne nominato professore di eloquenza in Atene, ma egli, temendo che il demonio della vanagloria si impossessasse del suo cuore, fuggì nottetempo, rifugiandosi nella Cappadocia presso il suo antico amico San Basilio.
Quivi ben presto rifulsero le loro virtù e perciò furono ambedue ordinati sacerdoti. S. Gregorio si diede allora all'apostolato della predicazione, ottenendo in esso tanti frutti, da essere dopo breve tempo eletto vescovo di Sozima e in seguito di Costantinopoli. Questa città fu però la palestra ove lo attendeva il Signore per provarne le virtù.
Infatti si sollevarono contro di lui uomini ambiziosi e vili che con i morsi della calunnia e dell'invidia ferirono il cuore del nostro Santo.
Alle sue prediche tuttavia accorrevano in folla per udirlo cristiani ed eretici e tutti egli sapeva portare a Dio mediante la soavità e l'unzione della sua parola. Invitato nel 380 da Teodosio a prendere possesso della chiesa di S. Sofia, si sollevò per questo favore un tumulto tale che S. Gregorio, sempre umile, credette bene dimettersi e ritornare nella solitudine.
Ed in quest'ultimo periodo della sua vita egli, con la mortificazione e le preghiere, compì il quadro mirabile della santità della sua vita, mentre con i suoi scritti pieni di sapienza e di grazia lasciò ai fedeli un pascolo salutare per le loro anime.
"Se vi è un «Grande Ripristino» di cui l’umanità ha davvero bisogno, questo può solo avvenire nel ritorno a Dio, in una vera e propria conversione degli individui e delle società a Cristo Re, che da troppo tempo abbiamo lasciato spodestare in nome di una perversa libertà che tutto concede e tutto legittima fuorché il Bene. Quel «Great Reset» si è compiuto sul Golgota, nel momento in cui Satana ha creduto di mettere a morte il Figlio di Dio e di impedire la Redenzione, mentre in realtà egli siglava la propria definitiva sconfitta. Quello a cui assistiamo oggi è solo un doloroso strascico della battaglia tra Cristo e Satana, tra la stirpe della Donna rivestita di luce di cui parla l’Apocalisse e la stirpe maledetta dell’antico Serpente".
RispondiElimina(Mons. Carlo Maria Viganò)
Per questo articolo Il sito anglofono più frequentato (50 milioni di lettori) è stato escluso da Facebook, al pari di Chiesa e post-concilio (nel suo piccolo 17 milioni di lettori)
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com/opinion/covid-vaccines-can-be-deadly-for-some
Mons.Viganò ha la chiarezza di pensiero italiana, romana, che non è seconda a nessun altra. Le sue panoramiche recano gioia, intima soddisfazione, per l'esposizione ordinata dei fatti che trovano la loro collocazione e il risalto che questa conferisce loro. Non ricordo chi fu l'intellettuale d'Oltralpe che elogiò questa chiarezza di pensiero tutta italiana, qualità diffusa, popolare, che si rivelava fin nella sapienza delle mani italiane. Che il Signore conceda all'Italia la forza di ritrovare se stessa e di abbandonare tutti gli 'ismi' stranieri che ci hanno corrotti e dai quali ci siamo lasciati corrompere. Signore, pietà!
RispondiEliminaVangelo ambrosiano di oggi
RispondiEliminaIn quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto. Non ve l’ho detto dal principio, perché ero con voi».
Mons. Viganò sa dove conduce lo Spirito della Verità.
Non dobbiamo scandalizzarci, ma stare pronti a dare testimonianza e ce ne sarà l'occasione.
Con tanta umiltà: siamo gli ultimi della fila. Forse eravamo persino dei persecutori.
Queste prime settimane di maggio ci mostrano un mondo stravolto, capovolto, rovesciato, impronunciabile in virtù delle misure adottate per contrastare quel virus del raffreddore che venti mesi prima appariva in una regione cinese intorno a Wuhan? No. Lo scopo è ovviamente un altro.
RispondiEliminaIn nome del Nuovo Mondo, di questo Nuovo mondo, siamo tracciati, reclusi, inseguiti, vessati, ammutoliti, licenziati, affamati, costretti a uno psy-bombing continuo e inarrestabile, incapaci di giudizio e coraggio, incapaci di proteggere i propri figli, sottoposti a torture psicologiche incessanti, distanti gli uni dagli altri, diffidenti, costretti a patire il grottesco susseguirsi di restrizioni e costrizioni illogiche, controintuitive, innaturali, costretti a limitazioni senza posa, una dopo l'altra all'interno di un solco di pensiero unico e monolitico, marchiati e accusati di voler vivere; di essere pericolosi perché vogliamo vivere.
Avete avuto anche voi l'impressione, quando non la certezza, che i feticisti del lockdown non si basassero su alcun fondamento scientifico, bensì su moralismo punitivo, invidia sociale, revanscismo socialista, stalinismo strisciante?
RispondiEliminaBene, ora i discorsi su coprifuoco alle 23 o 24 sono a dir poco assurdi. Il coprifuoco semplicemente non deve esistere in un Paese civile in tempo di pace. Chi non afferra questo banale concetto è parte del problema.
Alla vostra cortese attenzione,
RispondiEliminaRiguardo al TSO in psichiatria fatto al 18enne di Fano solo perchè si è rifiutato di indossare la mascherina in classe e quindi considerato pazzo solo per una legittima opinione personale, la dice lunga sul ruolo che ha la psichiatria stessa nella nostra società, e sul ruolo che ancora di più vuole avere in futuro.
Già oggi per il solo credere nell'esistenza del demonio, e questo vale per tutte le religioni ma maggiormente per quella cristiana, significa essere affetti da schizofrenia paranoide, e questo grazie ad occultisti come Freud e Jung ( ne consegue però che anche un satanista dichiarato è per la psichiatria uno schizofrenico paranoide). Ma questo non gli basta perchè gli psichiatri adesso si sono stufati e vorrebbero dichiarare malato mentale qualsiasi serio aderente a qualsiasi religione, e tutto questo nel silenzio complice della chiesa, che se hai dei problemi con l'occulto e chiedi l'aiuto di un prete o di un esorcista, ti mandano dal prete-psicologo della diocesi, o ti indicano il nome di un "bravo psichiatra".
Questo grazie a preti che hanno abdicato al loro ruolo di guide e medici spirituali (psyche=anima-mente) per sostituirgli quello di insegnanti scolastici (gnosi), gestori del tempo libero di tutte le età, e di benefattori economici.
Il sindaco che ha firmato il TSO ha detto che la sua firma è solo una formalità perchè basta che il TSO sia proposto da 2 medici; e allora lui che ci sta a fare, figura? o è solo a dare una parvenza di legalità? Anche nei tribunali vale solo la parola dello psichiatra come se PM e giudici non fossero in grado di valutare le persone.
Questo è il potere della psichiatria, e ancora di più ne vuole avere, e se ci capiti dentro non ti mollano più, perchè hanno i loro inutili veleni da centinaia di euro la scatola, rimborsati dallo stato, da propinarti (se funzionassero le malattie mentali sarebbero già sparite) e ogni malato è una gallina dalle uova d'oro da sfruttare.
Distinti Saluti,
Fabio Riparbelli.
L'intervento di Mons. Viganò è come sempre eccellente, ma non condivido il suo ottimismo riguardo alla sconfitta della falsa pandemia-pretesto e, soprattutto, di great reset e nuovo ordine mondiale, che ormai sono compiuti.
RispondiEliminaComprendo le ragioni e le certezze soprannaturali che egli adduce, ma mi sembra che siano destinate a rimanere pie illusioni.
Io vedo attualmente il trionfo di great reset e nuovo ordine mondiale e non intravedo nessuna speranza di un rivolgimento.
Ovviamente io non sono affatto rassegnato, cerco di vivere come prima (anche se ormai sono sette mesi che non posso andare in palestra e il fisico fa schifo! effetto del great reset!) e oggi sto meditando Couronnes d'amour au Sacré-Cœur di Léon Dehon, che è bellissimo.
O Dio da cui procede ogni bene, concedi a noi, supplichevoli, di pensare, per la tua ispirazione, ciò che è retto e, sotto la tua direzione, di praticarlo.
RispondiEliminaSu pandemia e transumanesimo mi tolgo il cappello e faccio una standing ovation a Monsignor Viganò. Perfetto, impeccabile, encomiabile, fa quasi piangere di commozione.
RispondiEliminaPoi, però, leggendo le righe finali e ricordando il suo (non) ruolo tanto nella crisi della Chiesa come nell’ultima farsa delle elezioni americane e udendo ancora il grido di vendetta del sangue di una donna innocente ammazzata dai comunisti mentre il katechon scappava, chiedo per un amico: quindi dobbiamo solo aspettare il ritorno di Cristo e stare a guardare? Che dice il katechon Trump in proposito?
Scusate ma, ripeto, io sono zelota e per me senza azioni tanti bei discorsi mi fanno più rabbia che altro. Certo, affidiamoci a Gesù Cristo che ha già vinto, ci mancherebbe altro, ma il messaggio sembra far pensare che “nun fa gnente, ce pensa Lui, noi stamo a guardà, per carità nun se movemo”.
Da tantissimi secoli (non so quanti, non sono un liturgista) la Santa Messa (oggi chiamata "tradizionale") inizia con una parte del salmo 43, che riporto nella sua traduzione italiana.
RispondiElimina«Sac. - Mi accosterò all'altare di Dio.
Min. - A Dio che allieta la mia giovinezza.
Sac. - Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa da gente malvagia: liberami dall'uomo iniquo e fraudolento.
Min. - Tu sei la mia forza, o Dio; perché mi respingi? e perché devo andare cosí triste sotto l'oppressione del nemico?
Sac. - Degnami del tuo favore e della tua grazia, onde mi guídino e mi conducano al tuo santo monte e ai tuoi tabernacoli.
Min. - Mi accosterò all'altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza.
Sac. - Te loderò sulla mia cetra, o Dio, Dio mio; perché sei triste, anima mia? perché mi turbi?
Min. - Spera in Dio, perché ancora potrò lodarlo, Lui che è la salvezza mia e il mio Dio».
Quante generazioni di credenti - oggi purtroppo solo una minoranza - hanno tratto conforto e speranza da questo salmo che sentivano all'inizio di ogni Santa Messa cui partecipavano.
Esso è di grande consolazione anche oggi. Sento vivissima la necessità di pregare il Signore di "difendere la mia causa da gente malvagia" e di liberarmi "dall'uomo iniquo e fraudolento".
Sento egualmente vivissima la necessità di ripetere costantemente alla mia anima "perché sei triste... perché mi turbi".
Il Signore è sempre qui, accanto a noi, Egli non è mai lontano.
Non so per quale motivo, nello sviluppo della Santa Messa, questo passo di salmo sia stato messo all'inizio della liturgia (viene saltato solo in circostanze particolari), ciò che io sento è che esso eleva la mia anima, la solleva dalla sofferenza e dall'angoscia nel vedere lo stato della Chiesa e della fede, nel vedere il pericolo mortale in cui versano le anime, e mi dà la certezza che il Signore, «salvezza mia» e «mio Dio» mi accompagnerà al Suo «santo monte» e a i suoi tabernacoli.
E' buona cosa stampare e pregare questo salmo, anche chi va alla Messa attuale se lo porti in chiesa e lo preghi prima dell'inizio della Messa, darà una straordinaria carica di fede che ci aiuterà nei difficilissimi tempi presenti.
Guido Villa Su Fb
Alla "Messa attuale" non bisogna proprio andarci!
EliminaL'unica Messa valida è il Santo Sacrificio della Messa di sempre, che NON è una opzione,come vorrebbe far credere Ratzinger, da perfetto modernista quale egli è.
Autodeterminazione, con questa parola si intende che ogni popolo deve decidere da se stesso e parimenti l'individuo deve decidere da se stesso.
RispondiEliminaNei fatti l'autodeterminazione si affianca alla educazione, alla formazione, alla autoeducazione e nel peggiore dei casi alla manipolazione, alla propaganda, al plagio.
All'autodeterminazione si associa il concetto di libertà che alcuni intendono, fai come ti pare, altri intendono, fai il bene ed evita il male.
Bene e male, da tempo, sono diventati opinabili perché ad essi non viene riconosciuta una sorgente primaria, ma secondaria cioè relativa all'individuo.
Se Bene e Male hanno come fonte primaria la fonte secondaria dell'individuo ci si apre all'arbitrio del singolo e al totalitarismo della politica.
Solo la religione risanata, cattolica, è in grado di trasformare il caos, in cui l'arbitrio dei singoli ha condotto il vivere comune, nel cosmo dove la funzione del singolo è armonica nel Bene a quella degli altri.
Al presente mancano guide di ogni ordine e grado, tranne rarissime eccezioni spesso sconosciute ai più, quindi diventa necessario che chi vuole risanare il vivere civile inizi a discernere il Bene dal Male secondo la fonte primaria della Parola di Dio, Uno e Trino, e su questa rinnovata conoscenza formi e conformi se stesso.
Su questa conoscenza della Parola di Dio si affinerà la sua azione libera dai limiti ,dagli errori, dalle mancanze del suo uomo vecchio ed egli sarà in grado di autodeterminarsi al di là di ogni manipolazione, di ogni propaganda e plagio.
E spontaneamente eviterà il male che gli viene proposto come bene immediato dal prossimo, dai media, dal potere, dal danaro, dal sesso. Libero dalle tentazioni e dalle false guide seguirà il Signore, diventando nelle Sue mani quello che è stato chiamato ad essere dalla Santissima Trinità.
Stanno semplicemente dividendo il grano dal loglio, la vita su questo pianeta non è fatta per andare in ferie e divertirsi ai party. Presto sapremo chi è grano e chi è loglio.
RispondiEliminaAnche se non si e' del tutto d'accordo con le affermazioni di questa signora che a quanto ho capito si occupa di Terapìa olistica , quel che dice mi sembra molto interessante e da porre alla vostra attenzione . Tutto e' stato preparato a puntino con largo anticipo , stimolando la nostra curiosita' di conoscere le nostre origini ricordo i pressanti inviti ad inviare campioni di capelli o altro(non ricordo perfettamente) per conoscere la provenienza degli avi , per conoscere il proprio DNA . E ricordo anche lo scandalo che ci fu in Italia per quel Medico che si era appropriato dei DNA di un intero paese che era stato testato con la scusa che gli abitanti non erano colpiti da malattie cardiovascolari ?.Mi sembra si trattasse del paese di Limone sul Garda.
RispondiEliminaTitolo del video :
Trattamento Genetico Letale
https://gloria.tv/post/E4LdrR8hzC4U2Uy7JgWRGXesB
Il transumanesimo è la grande tentazione dell'avversario dopo quella del peccato originale, per distruggere l'uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio.
RispondiEliminaL'uomo che si fa Dio mette al mondo la sua creatura artificiale, un robot con una propria intelligenza, riducendo l'uomo redento da Dio ad un essere passivo e domabile con un click. Questo è l'uomo ridotto a schiavo dalla tecnologia che lo ha sedotto e conquistato; questo è l'uomo che non ha saputo conservare la liberta' che Dio gli ha restituito con la morte in croce del proprio Figlio e che so sottomette a coloro che da dietro le quinte manovrano il mondo solo per il piacere di fare del male, animati dallo spirito di ribellione che condusse il nemico a ergersi contro Dio.
Mons. Carlo Maria Vigano : "Un mondo transumano, in cui gli algoritmi partoriti da menti malate, diaboliche, decidono se si può uscire di casa, quali cure devono essere somministrate, quali attività possono aprire, quali persone hanno il diritto di lavorare. E mentre eravamo imprigionati senza sbarre nelle nostre case, credendo ai farneticanti annunci della televisione e dei social, col favore delle tenebre c’era chi installava ovunque i ripetitori del 5G, per rendere possibile quella svolta tecnologica che dovrebbe connettere tutti e tutto, dal frullatore all’iPad, dall’auto elettrica alle lezioni a distanza. Con l’obbligo perpetuo di mantenere il «distanziamento sociale» e di esser vaccinati ogni sei mesi"