Ecco, Colui che ha amato gli uomini fino alla morte ha permesso al peccato di vendicarsi su di Sé, affinché potessero coglierne per sempre l’orrore nella crocifissione di Colui che li ha amati a tal punto: qui non c’è la negazione del peccato, eppure, tra tanto orrore, la Vittima perdona. Nello stesso, unico evento c’è il segno della totale depravazione del peccato e il sigillo del perdono divino.
Da quel momento in poi, nessun uomo potrà guardare un crocifisso e affermare che il peccato non è qualcosa di grave, né dire che non può essere perdonato. Nella sua sofferenza, Egli ha rivelato la realtà del peccato; nella sopportazione, ha mostrato la sua misericordia verso il peccatore. A perdonare è la stessa Vittima che ha sofferto: e in quella combinazione di una Vittima così umanamente splendida, così divinamente amante, così completamente innocente, si riscontrano un crimine enorme e un perdono ancora più grande.
Al riparo del Sangue di Cristo c’è posto per il peggior peccatore; poiché in quel Sangue c’è un potere in grado di arginare le ondate della vendetta che minacciano di abbattersi sul mondo.
(Fulton J. Sheen, da “Il Calvario e la Messa”, opera all’interno del libro “Signore, insegnaci a pregare” edizioni Ares)
Padre Julio Meinvielle (1905 - 1973)
RispondiElimina[...] Sul suo sepolcro si è scritto: "Amò la Verità" (Cfr. 2Ts 2,10) perché visse questo amore nel più stretto senso della parola.
Amò la verità riflessa in ogni particella dell'universo per essere una scintilla dell'infinita Verità che è Dio.
Amò la verità e ne studiava i problemi, perfino temporali, per trovare le soluzioni che ci procurino un mondo migliore, sia per la nostra Patria e per tutta l'umanità dolente e angosciata; sapeva che "la verità è la prima e fondamentale condizione della rinnovazione sociale".
Amò la verità insegnata dalla Chiesa Cattolica: "Sine illa peritur", ricordò Giovanni Paolo I.
Amò Gesù Cristo, la Verità, e per amore della Verità infierì contro "i sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose a adulano le persone per motivi interessati" (Gd 16), cercando la loro salvezza "strappandoli dal fuoco" (Gd 23) confutando i loro errori affinché non svalutino Gesù Cristo, che è l'Unico che ha "parole di vita eterna" (Gv 6,68).
•Tratto dal libro "Concezione Cattolica della Politica•
Luca: 23,34 " Padre, perdona ad essi, perché non sanno quello che fanno! "
RispondiEliminaA mio, e non solo mio, parere il peccato è sempre frutto di una ottusità mentale, di una distorsione del sentimento, di uno stravolgimento della volontà. Quindi 'Non sanno quello che fanno' perché abbacinati dal male, perché si sono lasciati abbacinare, incantare dal male, incatenare dal male, perché hanno voluto illudersi che ostinandosi nel male avrebbero potuto liberarsi da quell'incantamento profondo di ottusità distorcente e stravolgente.
Ben altro che la maieutica socratica occorre per liberare dal male il prossimo. Occorre, come sappiamo, Qualcuno completamente libero dal male, Innocente totalmente, che prenda liberamente su di sé il male e lo inchiodi sulla croce e lo distrugga nella morte, cioè lasciando distruggere se stesso e il male di cui si è caricato per liberare noi, per poi riprendersi la Vita. Azione possibile solo a Dio, Uno e Trino. Ma anche questo dono gratuito del Signore non è da tutti accettato a causa delle superbia, sorella siamese dell'ottusa, ostinata ignoranza.
Quindi il Signore Gesù Cristo, se vogliamo accettare, dona la Sua Vita per noi allo scopo di restituirci una mente intelligente, un retto sentire e un sano agire. Questo però non accade magicamente, occorre un 'sì accetto, grazie!' da parte dell'essere umano al quale il Signore ha lasciato nella Chiesa i Sacramenti quali strumenti efficaci per la sua purificazione dal male e la Sua Grazia che sempre soccorre la libertà umana che sceglie il Bene decisa a rinunciare al Male.
Perché tutta questa commedia? Perché il male è antitetico al Bene. O l'uno o l'Altro. Alcuni angeli scelsero il male e l'essere umano cadde anche lui nella trappola delle suadenti parole del tentatore. Per dirla con Eduardo De Filippo, gli esami non finiscono mai, e la tentazione è sempre un esame, una verifica, di maturità raggiunta, non ancora raggiunta, mai solo provato a raggiungere, nella Materia Fondamentale del Bene.
Purtroppo a piccoli impercettibili passi siamo stati portati a non avere piu' senso critico tanto da non saper piu'discernere cosa sia peccato e cosa non lo sia.
RispondiEliminaQUINDICINA VIRTUALE ALLA MADONNA DEL CARMINE
RispondiElimina12 LUGLIO-DODICESIMO GIORNO
Nel dodicesimo giorno si recitano 15 Ave Maria e 15 Gloria, in grata memoria ed umile ringraziamento alla SS. Vergine, per essersi mostrata quale Madre amorosissima che custodisce sotto l'ombra del suo glorioso manto coloro che portano il suo Abitino e ciò in tutti i tempi, ma sopratutto quando il mondo va sottoposto alla sferza della divina giustizia.
DAGLI SCRITTI DEL BEATO TITO BRANDSMA Carmelitano
La nostra devozione a Maria deve tendere a far di noi quasi delle altre madri di Dio, in modo che Dio sia concepito anche in noi e generato da noi. Il mistero dell’incarnazione ci ha rivelato che l’uomo vale molto per Dio e che Dio vuole essere intimamente unito all’uomo. La generazione eterna del Figlio dal Padre è la ragione più profonda di questo mistero d’amore... Maria è la figlia di Dio Padre, la Madre del Figlio e la sposa di Dio Spirito Santo. In lei le tre nascite si sono realizzate. Noi pure siamo stati scelti dalla Santissima Trinità come sua abitazione, per partecipare dei privilegi che ammiriamo in Maria e che Dio vuol donare anche a noi.
«Le dieci prove che si abbattono in successione sul paese d’Egitto per obbligare il faraone a lasciar partire il popolo ebreo sono per l’uomo altrettante prove o passaggi sul cammino della propria liberazione, nell’esperienza della pasqua interiore». (Annick de Souzenelle, L’Egitto interiore o le dieci piaghe dell’anima)
RispondiEliminaL’idea coltivata da tanti cattolici che all’uomo non sia chiesto sforzo, non sia chiesto di agire, non sia chiesto di evolvere, non sia chiesto uso di intelletto, non sia chiesto coraggio, ma sia chiesto solo di affidarsi perché altrimenti è superbia e mancanza di fiducia in Dio, non è cattolicesimo, è un miscuglio di criptoprotestantesimo e pensiero magico.
I cristiani che sotto i totalitarismi non si sono piegati ne hanno pagato il prezzo in termini concreti, i martiri che non hanno rinunciato alla fede hanno pagato con la vita. Non si sono solo affidati restando fermi, hanno agito con coraggio affidandosi a Dio. Che è una cosa radicalmente diversa.
Ci viene sempre chiesto di agire. Abbiamo il libero arbitrio per questo. Affidarsi significa riconoscere che il vero padrone della Storia sarà sempre Dio. Ma la nostra cooperazione è richiesta ed è essenziale. Semmai occorrono maestri e preghiera costante per fare opera di discernimento.
Eppure stuoli di sacerdoti per decenni hanno diffuso insegnamenti tali per cui a troppi sembra normale ritenere che a noi nel 2021 sia chiesto solo di affidarci senza agire e senza pagarne il prezzo.
Vogliono tutti gli eroi che resistono agli obblighi, ma non dicono cosa sono disposti a perdere per sostenerli. E soprattutto non dicono se loro avrebbero il coraggio e la forza di resistere.
Andrà peggio. Per ora. Non ci sono altre strade.
RispondiElimina"Il peccato è sempre frutto di ottusità mentale.."
Dipende dal peccato. Nel caso delle tentazioni carnali (parlo di quelle secondo natura) non sembra che l'ottusità c'entri tanto.
Sono spinte che vengono da un potente istinto naturale che ad un certo punto il ragionamento, la volontà, l'educazione sembrano incapaci di dominare, sia negli uomini che nelle donne.
Si resiste ricorrendo alla preghiera, all'aiuto esplicito della Grazia, per chi è credente.
Ma a volte si ha l'impressione che anche questo mezzo di salvezza faccia cilecca.
Forse perché chi se ne serve non ha fede sufficientemente forte, convinta?
Il discorso,se vuol farsi teologico, ritorna allora sul significato esatto da dare
al "non indurci in tentazione ma liberaci dal male", insegnatoci da Nostro Signore nel Pater Noster. Un frase che il presente pontefice ha voluto cambiare, sbagliando.
Siamo sottoposti da Dio alla prova della tentazione per vedere come ce la caviamo pur
sapendo Iddio che ci capiterà alcune o più volte di peccare?
Ciò sembra crudele ma non lo è: se non cadiamo in peccato, come facciamo a renderci conto della nostra fragilità e debolezza, che abbisognano della divina misericordia per esser sanate, ovviamente alle condizioni poste dalla divina misericordia stessa?
M
"...Sono spinte che vengono da un potente istinto naturale..."
RispondiEliminaSì, è vero, ma non è detto che il potente istinto naturale sia quello sessuale. Può essere una paura, un disagio che si esprime nella contrazione dei muscoli e/o nel loro rilassamento a disagio superato. Involontariamente e casualmente ascoltai di una mamma che visto il figlio, appena adolescente, in erezione gli disse di tirare giù e lui poverino disse che non ne era capace. Quella mamma non sapeva ancora che su certi accidenti è meglio tacere e passare oltre senza tante sottolineature. Vi sono reazioni meccaniche che 'diosolosa' in quale causa affondano. Prima di attribuire alla sessualità cause sessuali è bene esplorare sentimenti e passioni che possono esprimersi anche attraverso il sesso, come il potere per esempio. Quello che accade nella testa e nel cuore è l'importante, al povero sesso ingiustamente viene assegnato un compito di 'scaricamento tensioni' che andrebbero invece vagliate con calma e pazienza alla luce della ragione illuminata dalla Fede.
RispondiEliminaSecondo me, invece, esiste una tentazione carnale che è puramente carnale, anche se non ogni tentazione carnale è tale, da avere cioè un fondamento solo carnale.
Una tentazione che ha una base fisiologica, se così si può dire.
Questo non significa che non dobbiamo cercare di dominarla.
Ma non è affatto facile.
Il meccanismo della caduta nel peccato (p.e. carnale, in quanto legato
all'istinto) è piuttosto complesso, se analizzato in profondità.
Complesso poi nei suoi rapporti con l'azione della Grazia.
Quando pecco, vuol dire che ho rifiutato l'aiuto della Grazia oppure
non ho saputo avvalermene. Il mio libero arbitrio, nel lasciarsi
soffocare dagli impulsi, ha allor agito in terreno neutro
per così dire -- sono stato lasciato solo con le mie forze, perché
Dio ha permesso a Satana di tentarmi?
M
Maria Maddalena ruppe l'alabastro per profumare Gesù, e l'anima mia non può dargli il profumo della virtù senza infrangere, per così dire, l'involucro che la riveste, con la santa mortificazione?
RispondiEliminaÈ nel dolore sofferto per amore che l'anima s'effonde in Gesù e lo profuma, esercitando la virtù e compiendo la Divina Volontà.
(Dal commento al Vangelo di San Marco del Sacerdote Dolindo Ruotolo)
Consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria
RispondiElimina18 h
IMPORTANTISSIMO
L’abominevole DDL Zan sarà votato definitivamente al Senato martedì prossimo 13 luglio.
È il giorno della terza apparizione di Fatima in cui la Madonna mostrò ai bambini l’inferno, comunicò i tre segreti e soprattutto annunciò il trionfo del Suo Cuore Immacolato.
È stato tentato di tutto per fermarlo, ora non ci resta che pregare.
Intensifichiamo dunque la preghiera in questi giorni perché il Signore e la Regina del Cielo e della Terra ci ottengano il miracolo di affossare questa legge pericolosissima per la libertà di coscienza, di pensiero, di impresa, di esercizio della fede, di educazione dei nostri figli, obbligati a subire ogni forma di perversione mascherata da civiltà e progresso.
Proponiamo di pregare questa Supplica alla Madonna del Buon Consiglio composta da papa Pio XII
Vergine Santa,
ai cui piedi ci conduce
la nostra affannosa incertezza
nella ricerca e nel conseguimento
del vero e del bene,
per invocarti col dolce titolo
di Madre del Buon Consiglio,
vieni, te ne preghiamo, in nostro soccorso,
mentre, per le vie del mondo,
le tenebre dell’errore e del male
congiurano alla nostra rovina,
fuorviando le menti e i cuori.
Tu, sede della sapienza e stella del mare,
dà lume ai dubbiosi e agli erranti,
affinché i falsi beni non li seducano;
rendili saldi contro le forze ostili e corruttrici
delle passioni e del peccato.
Ottieni per noi, o Madre del Buon Consiglio,
dal tuo Divin Figliuolo, l’amore della virtù
e, negli incerti e difficili passi,
la forza di abbracciare
ciò che conviene alla nostra salvezza.
Se la tua mano ci sorregge,
cammineremo incolumi per i sentieri segnatici
dalla vita e dalle parole del Redentore Gesù;
e dopo aver seguito liberi e sicuri,
pur nelle lotte terrene,
sotto la tua materna stella,
il Sole della Verità e della Giustizia,
godremo con Te nel porto della salute
la piena ed eterna pace.
Così sia.
Che Dio ci aiuti e ci perdoni.
https://it-it.facebook.com/associazionetriarii/
RispondiEliminaLa santa mortificazione viene praticata anche dal peccatore, quando resiste alla tentazione carnale (di questa stiamo parlando) e non pecca.
Ma quando non riesce a resistere? Quando c'è la caduta temporanea nel peccato?
Quello che interessa sapere è: perché in quell'occasione ho resistito e in quell'altra no?
Dov'è stato l'errore, da parte mia?
La mancanza d'amore verso Gesù? Può essere. Ma la determinazione di questo amore non è facile a farsi.
L'amore verso Gesù comunque non mi salva dall'esser messo alla prova, il che significa che la possibilità che io cada (per poi risorgere) sia messa in conto da Chi consente a che io sia messo alla prova.
Sarebbe utile saperne di più, forse, sul meccanismo della tentazione.
M
RispondiEliminaFT ma non troppo: preghiamo perché il ddl Zan faccia naufragio in Senato.
Domani si inizia la discussione al Senato sull'iniquo ddl Zan. La resistenza contro di esso c'è ma appare debole, non ben coordinata e non sufficientemente motivata. Particolarmente grave il basso profilo tenuto dall'autorità ecclesiastica.
Ma non disperiamo. Preghiamo tutti indistintamente, ognuno per conto suo, ininterrottamente o quasi, inondando il cielo di "Ave Maria", affinché la Santissima Vergine interceda presso Nostro Signore e l'iniquo ed infame documento non riesca a tramutarsi in legge.
In modo particolare di questi tempi, la nostra Madre Celeste desidera molte preghiere -- a Lei, innanzitutto, mediatrice di tutte le Grazie. A Lei e a san Giuseppe, patrono della santa castità e della purezza, così gravemente assalita nel nostro mondo malato e in questo infame progetto di legge, indegno di un paese civile.
PP (Paolo Pasqualucci)
@ Paolo Pasqualucci: carissimo professore, mi associo di tutto cuore al suo invito e supplico la Beata Sempre Vergine Maria, Madre Nostra, di accogliere le preghiere dei Suoi figli e di salvare i bambini innocenti da questa barbarie indegna di ogni società civile, tendente solo ad instaurare il Regno dell'Anticristo sulla terra. Amen
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