Gli amici della Rete Patris Corde (rete nazionale di Sacerdoti, laici e associazioni informalmente costituitasi in questi giorni) hanno inviato il testo dell'Appello che rivolgono ai Vescovi italiani e un brevissimo testo di presentazione chiedendone la pubblicazione. Si tratta di una Rete di fedeli cattolici che si impegnano a sensibilizzare i vescovi sul dramma della vaccinazione dei giovani, dell'obbligo vaccinale e della discriminazione di cattolici non vaccinati. In molte Diocesi saranno proprio i componenti locali della Rete a consegnare personalmente al Vescovo del luogo il testo dell'Appello. Però è importante diffonderlo il più possibile.
Dal canto nostro, la appoggiamo con le parole di un Vescovo esemplare:
Finché la politica è politica, la Chiesa non ha nulla da dire: essa è indifferente a qualsiasi regime. La Chiesa si adatta a tutti i tipi di governo, a condizione che venga rispettata la libertà di coscienza. Nulla le importa che i popoli scelgano di vivere sotto un regime monarchico, repubblicano, democratico, o anche sotto una dittatura militare, purché tali governi s'impegnino a garantire le libertà fondamentali.
Se per "interferenza nella politica" s'intende l'interferenza del clero nella sfera politica dello Stato, la Chiesa insegna che lo Stato è sovrano nell'ordine Temporale.
Ma quando la politica cessa di essere politica e comincia ad essere una "religione" e un'antichiesa, quando proclama la propria supremazia sull'anima umana, quando riduce l'uomo a un "acino" in funzione del "grappolo" della collettività, quando ne limita la sorte fino ad asservirlo a Moloc, quando nega la libertà di coscienza e la libertà religiosa, quando compete con la religione sul terreno stesso della religione - ossia sull'anima immortale che è destinata a Dio - allora la Chiesa protesta.
E, in questo caso, essa non protesta contro la politica, bensì contro una religione opposta, che è anti-religiosa. Il corpo umano può adattarsi al clima torrido dell'equatore o al freddo glaciale delle regioni artiche, ma non può vivere senza l'aria. Analogamente, la Chiesa può adattarsi a qualsiasi forma di politica, ma non può vivere senza l'aria della libertà. (Fulton J. Sheen, da "Personaggi della Passione")
Presentazione
L'avvio della campagna vaccinale dei bambini e dei giovanissimi è un fatto che sgomenta molte famiglie.
Abbiamo ragioni scientifiche ed etiche per opporci a questo, difendiamo la libertà di scelta in merito a una questione tanto drammatica e vogliamo che tutti siano informati meglio circa i rischi che si stanno correndo in una simile situazione. Vogliamo portare questa posizione a conoscenza dei nostri Pastori, ai quali chiediamo, al di là del loro personale parere in merito alla questione, un consiglio spirituale e un aiuto secondo i criteri del Vangelo e non del Governo.
Per questo ci stiamo organizzando a costituire dei gruppi che si impegneranno nei prossimi giorni a incontrare personalmente i Vescovi, per consegnare loro brevi manu l’appello “Patris Corde: in difesa dei nostri figli”. L’organizzazione di tale iniziativa passa dal nostro canale social t.me/patriscorde, ma la conduzione degli incontri sarà in capo ai volontari che vi si presteranno. Siamo pronti a manifestare pacificamente e rispettosamente all’ingresso dei vescovadi, nel caso in cui senza fondati motivi ci sia rifiutato il colloquio. Non chiederemo ai nostri Pastori di schierarsi a prescindere e di accettare le nostre posizioni, ma anzitutto di ascoltare le nostre ragioni. Daremo la nostra disponibilità a collaborare con loro se, facendosi carico del nostro grido di aiuto, avranno poi bisogno di un sostegno ulteriore.
Chiediamo protezione a S. Giuseppe e per questo prendiamo il nome di “Patris Corde”, che rimanda alla Lettera Apostolica di Papa Francesco dedicata a questo grande Patrono. Ma il Cuore di Padre è anche quello che ci spinge a difendere i nostri ragazzi ed è quello che siamo sicuri di trovare nei nostri Vescovi.
I promotori della Rete Patris Corde
Appello “Patris Corde: in difesa dei nostri figli”
Eccellenza Reverendissima,
in questo tempo di crisi e di travaglio sentiamo il bisogno di rivolgerci a Lei come a nostro
Pastore e di portarle il nostro contributo di laici, tenuti dal proprio munus profetico al “dovere
di manifestare il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli
altri fedeli, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i pastori,
tenendo inoltre presente l’utilità comune e la dignità della persona” (cfr. Catechismo della
chiesa Cattolica, n. 907).
Il tema che vogliamo sottoporle, e che le chiediamo fermamente di prendere in
considerazione, ha a che vedere con la campagna vaccinale in corso. Varie sono le nostre
preoccupazioni come fedeli.
La più urgente concerne la vaccinazione dei bambini e dei ragazzi, avviata nelle scorse
settimane sotto pressioni socio-politiche e nello sconcerto di molte famiglie: i giovani non
corrono rischi personali legati al Sars-Cov-2, mentre ne corrono molti sottoponendosi ai
vaccini sperimentali attualmente in uso.
Sentiamo il dovere di presentarle le nostre perplessità, che sono anzitutto quelle di genitori
ai quali Dio ha affidato il compito di custodire e crescere la prole. E sentiamo il dovere di
invocare il Suo sostegno. Perché un vescovo dovrebbe lasciarci soli in questo momento di
sfida tanto urgente?
Conosciamo le ragioni di chi propone la vaccinazione, ma non sono ragioni scientificamente
vincolanti, come si deduce dalla letteratura medica mondiale. Non siamo certo noi a volerci
opporre alla libera scelta di vaccinarsi. Ma chiediamo il suo sostegno nell’opporci all’obbligo
e/o al ricatto vaccinale, in particolar modo quando riferito ai bambini e ai ragazzi.
In secondo luogo, sentiamo come lesivo della nostra coscienza il ricorrere a vaccini ottenuti
a partire da linee cellulari fetali. Anche se la Congregazione per la Dottrina della Fede ha
stabilito la liceità dell’assunzione di tali prodotti in condizioni emergenziali, questo non ci
solleva personalmente dallo scandalo legato a una simile industria, destinata peraltro a
crescere con le campagne vaccinali dei prossimi anni. Come possiamo educare i nostri figli
alla moralità radicale che scaturisce dal Cuore di Cristo, se ci troviamo noi e loro costretti al
compromesso contro la nostra stessa coscienza?
Infine, è causa di profonda confusione leggere dichiarazioni su importanti quotidiani legati ai
vescovi italiani, così come scoprire dichiarazioni di singoli Pastori, in cui si ingiuriano i
cosiddetti no-vax. Spesso questa etichetta diviene imprudente strumento di discriminazione,
col quale si colpiscono anche fedeli motivati e moderati, attenti nelle relazioni e nei contatti,
ma allarmati dallo stato sperimentale della vaccinazione massiva in atto o anche, come
espresso più sopra, scandalizzati dal compromesso etico con le industrie dell’aborto. Anche
noi siamo gregge, del quale odore un pastore non dovrebbe vergognarsi. Anche noi siamo
suoi figli, affidati alla sua premura spirituale. Che pena trovarsi discriminati dalla voce della
Chiesa, e poi magari dai sacerdoti, dagli Oratori, dai gruppi di volontariato. È questo un
nuovo strappo che si vuole tollerare sulla tunica di Nostro Signore?
Eccellenza reverendissima, come a un Padre affidiamo a Lei questa nostra supplica:
affinché ci aiuti nel difendere la libertà e la moralità, a impedire le divisioni e ad allontanare
lo scandalo morale. Vorrà incontrarci per un confronto? Vorrà esprimersi, direttamente o
indirettamente, con degli ammonimenti paterni? Vorrà tenerne conto per dare indicazioni
eque e sagge alle sue Parrocchie e Zone Pastorali? Non sta a noi dire cosa deve fare, a noi
solo offrirle questi elementi di riflessione, ricordarle l’urgenza della situazione e chiederle di
proteggerci come un Padre coi figli. Non siamo figli prodighi, non ci ami meno del Figliol
Prodigo!
Si uniscono a noi anche vari sacerdoti, consacrati, educatori e laici impegnati nella crescita
della gioventù. Essi pure condividono le nostre medesime apprensioni, avendo a cuore la
crescita dei loro ragazzi, verso i quali sentono di avere una responsabilità genitoriale di tipo
spirituale e morale. E con noi si impegnano a sostenerla con la preghiera, coi sacrifici e con
le opere di misericordia.
Vaccinazioni ai minori di 16 anni.
Un compendio di riflessioni
medico-scientifiche
Fin dall’inizio della pandemia, è stato detto che la soluzione al problema sarebbero state
non le cure, ma i vaccini. Così si è arrivati alla produzione in tempi rapidissimi di questi
prodotti farmaceutici. I tempi di realizzazione degli attuali prodotti sono stati notevolmente
accorciati rispetto alle normali fasi di studio di un vaccino, che normalmente richiedono da 5
a 10 anni. Quella che è attualmente in atto è dunque una fase di sperimentazione. Un
allarmismo eccessivo ? In realtà, se è vero che la prudenza non è mai troppa, ciò vale a
maggior ragione in Medicina, e i primi report postvaccinali che segnalano effetti collaterali
importanti dei primi vaccini introdotti, ci fanno pensare che questi prodotti siano stati
approvati e distribuiti con eccessiva fretta.
Ora si pone il problema della vaccinazione tra i ragazzi (tra i 12 e i 16 anni) se non
addirittura i bambini.
Ma perché vaccinare i bambini, per una malattia in cui l’età media dei deceduti è di 81
anni? La pandemia di COVID-19 è poco diffusa tra i bambini rispetto agli adulti; si stima
che sotto i 20 anni di età la suscettibilità all’infezione sia circa la metà rispetto a chi ha più di
20 anni. In Europa i casi di malattia in età pediatrica sono tra l’1 e il 5% dei casi totali di
COVID-19; in Italia poco meno dell’1% dei casi positivi ha compiuto 18 anni. E soprattutto, la
letalità della malattia sotto i 20 anni, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, è dello
0,00023 per cento.
Nei bambini l’infezione si manifesta con un quadro clinico più favorevole rispetto all’adulto: il
4,4% è totalmente asintomatico, il 94,1% presenta quadri clinici lievi o moderati. Una
riflessione attenta e approfondita da un punto di vista scientifico è venuta da varie
Associazioni mediche italiane, da medici e operatori sanitari impegnati in vari settori del
Sistema Sanitario, nel campo della ricerca di base e universitaria, della prevenzione e della
cura dei malati di COVID-19, che hanno redatto una lettera-appello per una moratoria alla
vaccinazione anti Covid ai bambini. L’appello (che si può trovare qui) fa seguito a quello di
un gruppo di medici israeliani con il medesimo scopo di spiegare in dettaglio perché, ad
oggi, non si debba procedere con la vaccinazione anti-COVID-19 dei bambini.
Secondo questi studiosi, gli attuali vaccini trovano significato nella protezione delle
popolazioni a rischio, dove la malattia può essere grave e letale. Al contrario, la
vaccinazione dei bambini non comporta sostanziali benefici diretti ai riceventi, data la bassa
incidenza e le manifestazioni cliniche moderate della malattia nelle fasce pediatriche, né
benefici di rilievo per la collettività, poiché i bambini non hanno un ruolo rilevante nella
trasmissione del SARS-CoV-2.
I vaccini in uso, inoltre, non azzerano la trasmissione dell’infezione, hanno durata indefinita
ed efficacia ridotta su alcune delle varianti sinora emerse.
A fronte di benefici minimi o nulli, i firmatari dell’Appello ritengono che non sia opportuno
esporre i bambini né al rischio di eventi avversi immediati, né al rischio di eventi avversi a
lungo termine ancora non individuati, ma possibili. La sorveglianza post-marketing delle
vaccinazioni è iniziata da poco tempo e informazioni su eventi rari ma pericolosi si
potrebbero presentare nel corso degli anni, ed evidenziarsi essenzialmente con lo sviluppo
di programmi di sorveglianza attiva, ancora oggi lacunosi o completamente assenti.
Pertanto non esiste nemmeno una pseudo giustificazione “altruistica” o “etica” nel vaccinare
i bambini al fine di proteggere le popolazioni a rischio, come gli anziani, già oggetto di
un’intensa campagna vaccinale.
Anche solo alla luce di queste incertezze e alla peculiarità delle aspettative di vita dell’età
pediatrica, il principio di precauzione ci impone di non cedere alla fretta di vaccinare i
bambini finché non si avrà una conoscenza sufficiente delle implicazioni di questa
vaccinazione. L’appello termina con questa inquietante suggestione: “I bambini non sono i
più colpiti da questa pandemia, ma rischiano di essere le sue più grandi vittime.”
L’imperativo ippocratico “primum non nocere” in questo momento storico deve essere tenuto
più che mai in considerazione.
Lo scetticismo verso i vaccini è fondato su elementi scientifici oggettivi e argomentazioni solide:
- https://www.byoblu.com/2021/08/23/studentessa-risponde-alla-lettera-del-rettore-che -invita-alla-vaccinazione-gli-studenti-e-sicuro-di-assumersi-questa-responsabilita/
L'imposizione del Green Pass è giuridicamente opinabile:
- https://www.altalex.com/documents/news/2021/06/07/considerazioni-etiche-e-giuridic he-sull-obbligatorieta-dei-vaccini-anti-covid-19
- http://www.iustitiainveritate.org/green-pass-dalla-dittatura-sanitaria-a-quella-digitale-vademecum/
- http://www.iustitiainveritate.org/dl-111-2021-scuola-laboratorio-per-sperimentazioni-umane/
A proposito di Frassica e compagni che propongono la punturina miracolosa: Tutti sti attori e personaggi pubblici a difendere e pubblicizzare il siero genico. Sono basita. La dittatura sanitaria a noi che amiamo la libertà di coscienza, non sta bene. Le forzature nemmeno, appunto perché questo ‘siero’ di cui, a noi povere cavie, non è dato sapere cosa contiene e gli effetti collaterali a breve, medio, lungo termine. Questo mantra ossessionante dai media, ha qualcosa di sospetto; e si è capito, ormai, che non è per amore della salute collettiva ma, per operazioni occulte o perlomeno, rimpinguare ulteriormente l’ingordigia di guadagno di pochi anzi, pochissimi. Credo che un bel l’esame di coscienza potrebbe far solo bene e rimettere ordine e benessere in questo mondo, appositamente, terrorizzato per indurre con ricatto alla punturina, di massa. Così è se vi pare se, non vi pare, va bene lo stesso.
RispondiEliminaJacqueline Masi Lanteri
Tra scuole e università sempre più chiedono il greenpass anche per esami/riunioni online.
RispondiEliminaChi mi sa spiegare il senso?
Penso che gli attori,comparse,ecc.ecc.se vogliono lavorare da qualche parte debbano sottostare al pappagallaggio che gli viene richiesto.
RispondiEliminaSi agisce solo per paura e per interesse, non per amore della verità e della libertà.
RispondiEliminaCastellaz Giovanni
Tanto non cambierà nulla. Quasi tutti i vescovi sono atei e asserviti al Mondo. Meglio lasciar stare roboanti proteste e resistere silenziosamente (sempre collettivamente) come i nostri eroi delle catacombe molto tempo fa.
RispondiEliminaUna dittatura politico sanitaria, mondialista, è impossibile rovesciarla.
RispondiEliminaAlmeno finché non sarà evidenziato da fonte autorevole lo scopo per cui tutto questo "reset" è stato voluto e preparato.
Senza un intervento divino, è umanamente "game over".
Lei ha centrato il punto. Appelli e argomenti razionali sono inutili in un mondo totalitario, neo-comunista, irrazionale — e, diciamolo, satanico — che ha piani ben precisi di dominazione assoluta, di arricchimento di poche corporazioni e famiglie multimiliardarie, di riduzione della popolazione, di distruzione della religione trasformandola in un culto sanitario-volemose bene-tutte le religioni sono una sola-culto ctonio della madre terra e del proprio ego transumanista (“homo deus” si azzardano a dire), in cui lo stampo massonico è evidente. Era chiaro nel 1789, era chiaro nel 1914, era chiaro nel 1965-68 e via di séguito, e “noi” dormivamo mentre loro si infiltravano dappertutto. La guerra è persa e ci aspettano le catacombe a meno che non appaia un leader carismatico e ispirato da Dio (fatto altamente improbabile, da quel che si vede in giro) che sappia allo stesso tempo gestire il potere umano in maniera efficace e dura, oppure che ritorni Nostro Signore (ma i millenarismi è meglio evitarli con prudenza). Dalle Vescove non ci si aspetti assolutamente nulla: stanno nel campo avversario. Io le lascerei in pasto ai Talebani (e potrebbe anche piacergli).
EliminaÈ esattamente quello che sostengo anch'io da un bel po' di tempo. La battaglia è perduta. Questa affermazione dispiace ai più ed è percepita con sospetto. Se io affermo che bisogna rassegnarsi, non voglio dire che dobbiamo correre in farmacia a prenotarci per il vaccino (ci mancherebbe!) e aderire in un qualche modo al nuovo ordine mondiale. Giova fare un esempio. Se io partecipo ad un concorso notarile e, nonostante il mio impegno, non lo vinco, io devo rassegnarmi. Il che non vuol dire che mi getto dalla torre degli Asinelli, semmai vuol dire che ricomincio a prepararmi per il prossimo concorso.
EliminaOrmai giustamente contro i vaccini ai giovani e contro il certificato verde che è un ricatto che equivale all'obbligatorietà, è una rivoluzione.
RispondiEliminaMa il governo tace, tace la rai, tace la stampa dittatoriale. Taceranno anche i vescovi?
NO VAX CONTRO GLI SCIENZIATI
RispondiEliminaL'escalation di minacce: Bassetti inseguito fin sotto casa, Pregliasco bersagliato di telefonate
È facile ora fare vittimismo per le aggressioni ricevute nelle piazze.
In questi mesi giornalisti e personaggi mediatici hanno invitato all'odio, catalogato, chiamato "CRIMINALI" coloro che prendono decisioni legittime sulla propria salute.
Hanno appellato chiunque con sprezzo, irriso, augurato la morte e insultato a più non posso a reti unificate.
E ora? Fanno anche vittimismo?
La violenza va condannata da entrambi i lati, quella verbale non vale certo meno, soprattutto se viene dall'alto dell'informazione mainstream.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
Il rispetto si guadagna comportandosi in maniera trasparente e onesta, non denigrando solamente perché si lavora in grandi testate e ci si sente protetti dal padrone.
Vaccini, il buon senso del vescovo Olmsted: «Difendo la libertà di coscienza»
RispondiElimina«Non spetta a noi prendere decisioni mediche per gli altri, ma piuttosto sostenere il diritto dei fedeli cattolici di assumere una decisione personale con l’aiuto di una coscienza ben formata». Questo il cuore del messaggio del vescovo di Phoenix (Arizona), monsignor Tomas Olmsted, a proposito della scelta vaccinale dei fedeli in rapporto alla malattia Covid-19.
https://www.iltimone.org/news-timone/vaccini-buon-senso-del-vescovo-olmsted-difendo-la-liberta-coscienza/
RispondiEliminaAndrea Sandri:
RispondiEliminaVarianti. I realisti del virus, che divennero realisti del lock-down, sono diventati realisti dei vaccini e del green-pass. E si preparano a diventare realisti dell'obbligo vaccinale e del confinamento coatto dei renitenti alla chiamata. Utopisti di un nuovo ordine sociale. Fabiani anonimi.
https://www.mag24.es/2021/08/30/il-focolaio-sono-tutti-vaccinati-tg3-da-morire-dal-ridere-gli-e-scappata-la-verita-il-corrispondente-passera-dei-grossi-guai/
RispondiEliminaHa suscitato un certo, diciamo, sconcerto l’uscita di un “costituzionalista” il quale vorrebbe togliere ai resistenti contro il presunto vaccino l’assistenza sanitaria.
RispondiEliminaUn tizio resta coinvolto in un incidente stradale e lo si lascia per strada.
Magari lo si porta in discarica.
Io non sono sconcertato.
Sono anni che noto come il diritto costituzionale sia divenuto il luogo di esibizione di personaggi strani.
Del resto, il pesce puzza sempre dalla testa.
L’episodio Savona, con la riscrittura dei manuali di diritto costituzionale, docet.
Le costituzioni rappresentano il tentativo di frenare l’arbitrio del Potere.
E’ ovvio che, da parte di chi ha in progetto di liquidare la democrazia, esse rappresentano una spina nel fianco.
E’ altrettanto ovvio che il modo migliore per disinnescarle sia piazzare gentaglia nelle facoltà universitarie.
E’ lo stesso fatto che sta accadendo con i medici.
La moneta cattiva scaccia quella buona.
Specialmente se tivvu, radio e giornali sono totalmente moneta cattiva.
Monsignor Viganò ha scritto .. nel giorno di san Agostino.
RispondiEliminaSee... È come sussurrare ai sordi...
RispondiEliminaFrancesco Stoppelli
Ma perchè invece di continuare ad attaccare questi No Green pass e Novax non li si invita in qualche trasmissione televisiva a illustrare le loro ragioni..?? Sarebbe giusto sentire bene anche qs campana visto che da 20 mesi siamo martellati solo in un'unica direzione...!!!
RispondiEliminaIn fondo dicono solo che "Anche se vaccinati ci si contagia. Ed è vero. Che il vaccino è sperimentale e ha procurato migliaia di reazione avverse che non vengono riportate. E è vero. Che non si può togliere ogni libertà alle persone che non possono/vogliono vaccinarsi . Ed è giusto.
E allora, perchè non farli esprimere in tv..? La gente ha diritto di sapere e lo Stato ha il dovere di informare. E non in un'unica direzione. Sennò c'è qualcosa di molto "strano" in tutta qs vicenda.
S'impegnano a trasmettere i messaggi del ministero..
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/2hufeoC3uwPE67G7hqThuKXjG
Leggo il post di un sacerdote che sostiene che i vaccini non costituiscono una terapia genica.
RispondiEliminaPoi leggo su Adnkronos:
Adnkronos
ULTIM'ORA Notizie in tempo reale
Covid, "vaccino Moderna è terapia genica. Rischioso accelerare"
La microbiologa Gismondo all'Adnkronos Salute: "Vietiamo gli ortaggi Ogm e diventiamo 'Ogm' noi? Benissimo un prodotto in tempi rapidi, ma gli studi devono essere rigorosi"
"Sono anni che non accettiamo di manipolare il Dna degli ortaggi perché c'è chi teme che mangiare un Ogm costituisca un pericolo, e adesso d'un tratto ci va bene diventare noi stessi degli organismi geneticamente modificati?".
Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, lancia un monito sui rischi che potrebbero derivare da un iter di sperimentazione 'frettoloso' su un vaccino anti Covid-19 come quello dell'americana Moderna , il primo giunto alle fasi finali dei test sull'uomo: "Si tratta a tutti gli effetti di una terapia genica", spiega l'esperta all'Adnkronos Salute. "Non sono contraria al prodotto in sé - precisa - ma dico no a una corsa in avanti su un vaccino come questo, basato su un meccanismo d'azione completamente nuovo".
"I vaccini tradizionali - chiarisce la microbiologa - puntano a indurre una risposta anticorpale, quindi un'immunità, immettendo nel corpo umano pezzetti innocui del virus di cui vogliamo prevenire e contrastare l'infezione. Questo prodotto invece", l'mRna-1273 testato dal National Institute of Allergy and Malattie infettive (Niaid) diretto da Anthony Fauci, parte dei National Institutes of Health (Nih) statunitensi, "è concepito in un modo completamente nuovo: utilizza un segmento genetico che va a inserirsi nelle nostre cellule obbligandole a produrre una parte del virus la quale, ritrovandosi nell'organismo, stimolerà la produzione di anticorpi. Né più né meno di una terapia genica", sostiene Gismondo.
Esiste anche un'altra ragione per rifiutare il cosiddetto vaccino ed è il fatto che dai Bassetti alle Capua (che in Florida, dove vive la brava signora, si esprimerà molto diversamente, se non vuole essere cacciata a calci nel fondo schiena...) ai Mele, dai Draghi ai Mattarella, ai Governatori di ogni colore e posizione invocano tutti, ipocritamente, il nostro " senso di responsabilità", mentre prima di ogni altra cosa delle loro responsabilità,
RispondiEliminae di quelle delle Case Farmaceutiche, se nesono liberati al più ppresto.Lo Stato nulla deve, né le Case Farmaceutiche a chi ha subito , subisce esubira danni . Questo era il destino degli schiavi. A
Mentre aziende fallivano, attività chiudevano, partite Iva attendevano briciole dal governo (a causa della pandemia si intende eh), c'era chi andava da Barbara D'Urso a raccontare la sua storia d'amore con le tasche belle piene.
RispondiEliminaMa non è come appare, queste comparsate in TV in realtà servivano solo per tenere compagnia agli italiani in lockdown e magari il cachet delle trasmissioni sarà andato in beneficienza.
Dovete capire che tali personaggi sono dei filantropi, hanno sempre usato un linguaggio d'amore, hanno curato i bisognosi, aiutato le case farmaceutiche nella loro disinteressata ricerca per salvare l'umanità e oggi cosa accade?
Costoro vengono minacciati!
Incredibile come ciò possa succedere. La gente è proprio ingrata.
Solidarietà a Matteo Bassetti.
28 AGO 21
RispondiEliminaIl tempone salivare? Permette di ottenere il green pass ma non si dice
https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/08/28/il-tempone-salivare-permette-di-ottenere-il-green-pass-ma-non-si-dice/
Adesso il Regime sta suonando il disco del vittimismo, come del resto era prevedibile.
RispondiEliminaNon illudiamoci perché questa volta i mondialisti hanno ottenuto una vittoria spettacolare - bizzarramente ma visibilmente - con la benedizione di Dio.
Carlo Di Pietro
RispondiEliminaLa scienza ha dimostrato che il green pass è fallimentare. Gli ultimi report da Regno Unito, Israele, Islanda e Australia attestano che le nuove varianti colpiscono indistintamente "vaccinati" e non "vaccinati". I paesi del nord Europa hanno già abbandonato questa misura controproducente, anzi discriminatoria e pericolosa. Eppure il governissimo Draghi, Letta, Grillo, Salvini, Berlusconi tira dritto mettendo a rischio l'ordine sociale. È evidente la malafede.
Il green pass è fatto per il controllo totale della popolazione mondiale, non riguarda la salute, come spiga anche Mons. Viganò nel suo ultimo bellissimo intervento, che ho appena ascoltato per intero su Visione TV e che tutti dovrebbero conoscere.
EliminaSono nauseato da quello che vedo nella mia parrocchia, ormai è la seconda Domenica di fila che nella preghiera dei fedeli si prega PER VACCINARSI, io dico.....ma con i bambini ed i ragazzini che ascoltano, quale responsabilità si prende il parroco, questa è follia. Ma siccome si è vaccinato il Papa, il Vescovo ed il Clero, allora tutti i fedeli come atto d'amore devono vaccinarsi!!!
RispondiEliminaDavvero, penso che la purificazione debba essere molto, molto grande,
Sig.Ireneo,lunedì pomeriggio durante la Catechesi in diretta di Mons.Lanzetta sui Comandamenti scorrendo i commenti via chat ce n'era uno ,di una signora ,che riferendosi ai vaccini ha scritto piu' o meno così:
RispondiElimina"Se tutti avessero fatto quello che ha detto Dorotea,il Prof.De Mattei,il Prof.Gnerre questa storia sarebbe finita".
Green pass e sfida educativa
RispondiEliminaDon Marco Begato sdb
Trasmesso in anteprima il giorno 27 ago 2021
https://www.youtube.com/watch?v=graUoASc7bg&list=PLP0PWMLNR1SCwOAyI-akgeZAUdlVM-ipT&t=1s
Osservatorio Card. Van Thuân sulla Dottrina sociale
Il motu proprio "Traditionis custodes" e la Dottrina sociale della Chiesa - Prof.Stefano Fontana
RispondiEliminaOsservatorio Card. Van Thuân sulla Dottrina sociale
https://www.youtube.com/watch?v=pS0Li2nhQYM&list=PLP0PWMLNR1SCwOAyI-akgeZAUdlVM-ipT&index=4