Oggi è Sant’Alfonso Maria de’ Liguori! Meditiamo il testo ripreso di seguito, estratto dalla sua “Pratica d’amar Gesù Cristo”, capitolo V:
L'anima che ama Gesù Cristo ama il patire.
- Questa terra è luogo di meriti, e perciò è luogo di patimenti. La patria nostra, ove Dio ci ha preparato il riposo in un gaudio eterno, è il paradiso. In questo mondo poco tempo abbiamo da starvi; ma in questo poco tempo molti sono i travagli che abbiamo da soffrire. Homo natus de muliere, brevi vivens tempore, repletur multis miseriis (Iob. XIV, 1). Si ha da patire, e tutti han da patire: siano giusti, siano peccatori, ognuno ha da portar la sua croce. Chi la porta con pazienza si salva, chi la porta con impazienza si perde. Le stesse miserie, dice S. Agostino, mandano altri al paradiso, altri all'inferno: Una eademque tunsio bonos perducit ad gloriam, malos reducit in favillam. Colla prova del patire, dice lo stesso santo, si distingue la paglia dal grano nella chiesa di Dio: chi nelle tribolazioni si umilia e si rassegna al divino volere è grano per lo paradiso; chi s'insuperbisce e si adira, e perciò lascia Dio, è paglia per l'inferno.
- Nel giorno in cui avrà da giudicarsi la causa della nostra salute, per aver la sentenza felice de' predestinati, la nostra vita dovrà trovarsi uniforme alla vita di Gesù Cristo: Nam quos praescivit et praedestinavit conformes fieri imaginis Filii sui (Rom. VIII, 29). Questo fu il fine per cui l'Eterno Verbo discese in terra, per insegnarci col suo esempio a portare con pazienza le croci che Dio ci manda: Christus passus est pro vobis, scrisse S. Pietro, vobis relinquens exemplum ut sequamini vestigia eius (I Petr. II, 21). Sicché Gesù Cristo volle patire per animarci a patire. — Oh Dio! qual fu la vita di Gesù Cristo? Vita d'ignominie e di pene. Il Profeta chiamò il nostro Redentore: Despectum, novissimum virorum, virum dolorum (Is. LIII, 3): l'uomo disprezzato e trattato come l'ultimo, il più vile di tutti gli uomini, l'uomo de' dolori; sì, perché la vita di Gesù Cristo fu tutta piena di travagli e di dolori.
- Or siccome Iddio ha trattato il suo Figlio diletto, così tratta ancora ognuno che ama e riceve per suo figlio: Quem enim diligit Dominus castigat; flagellat autem omnem filium quem recipit (Hebr. XII, 6). Onde disse un giorno a S. Teresa: «Sappi che le anime più care al mio Padre sono quelle che sono afflitte da patimenti più grandi». Quindi la santa, quando vedevasi travagliata, diceva che non avrebbe cambiati i suoi travagli con tutti i tesori del mondo. Comparve ella dopo morte ad un'anima, e le rivelò che godeva un gran premio in cielo, non tanto per le sue opere buone, quanto per le pene sofferte in vita volentieri per amor di Dio; e che se per alcuna causa avesse desiderato di tornare al mondo, l'unica sarebbe stata per poter patire qualche altra cosa per Dio.
- Chi ama Dio patendo fa doppio guadagno per lo paradiso. Diceva S. Vincenzo de' Paoli che in questa vita il non patire dee riputarsi per una gran disgrazia. E soggiungeva che una congregazione o persona che non patisce, ed a cui tutto il mondo applaudisce, è vicina alla caduta. Perciò S. Francesco d'Assisi in quel giorno che passava senza patire qualche croce per Dio, temeva che Dio si fosse quasi scordato di lui. — Scrive S. Giovanni Grisostomo che quando il Signore dona ad alcuno la grazia di patire, gli fa maggior grazia che se gli donasse la podestà di risuscitare i morti, perché nel far miracoli l'uomo resta debitore a Dio, ma nel patire Dio si rende debitore all'uomo. E soggiungeva che chi patisce qualche cosa per Dio, se non avesse altro dono che il poter soffrire per Dio che ama, questa sarebbe per lui una gran mercede. Pertanto diceva ch'egli stimava più la grazia di Paolo in esser incatenato per Gesù Cristo che in esser rapito al terzo cielo.
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RispondiElimina"L'Anticristo immagina il nuovo Stato socialista in cui lui e i suoi seguaci organizzeranno ogni cosa"
RispondiEliminaOggi le anime si vendono per quel pane che chiamano sicurezza; si vendono per quel potere che oggi si chiama Scienza e Progresso, mentre altri, in più di un quinto della superficie mondiale, hanno barattato la loro libertà per dittatori e tiranni.
Aveva ragione Dostoievskij, quel grande scrittore russo del secolo scorso, quando in un grande lampo di genio avvertì che la negazione del peccato e dell'inferno nell'educazione e nella religione sarebbe finita in un socialismo mondiale dove gli uomini avrebbero rinunciato alla libertà per una falsa sicurezza.
Egli immaginò l'Anticristo che ritornava nel mondo e parlava così a Cristo: "Tu sai che le epoche passeranno, e l'umanità proclamerà dalle labbra dei suoi saggi che non c'è crimine, e quindi nessun peccato; c'è solo la fame? E gli uomini verranno strisciando ai nostri piedi, dicendoci: 'Dateci il pane! Prendetevi la nostra libertà' ".
Mi chiedo se quei giorni non siano già arrivati; al posto degli uomini liberi, l'Anticristo immagina il nuovo Stato socialista in cui lui e i suoi seguaci organizzeranno ogni cosa dopo aver convinto la gente che non c'è peccato - c'è solo la fame.
Negando la responsabilità a Dio, gli uomini hanno ceduto la loro libertà a Satana.
(Fulton J. Sheen, da "Freedom In Danger, 1943")
Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa
RispondiEliminaPROPRIO DELLA S.MESSA
INTROITUS
Luc 4:18. - Spíritus Dómini super me: propter quod unxit me: evangelizáre paupéribus misit me, sanáre contrítos corde ~~ Ps 77:1. - Atténdite, pópule meus, legem meam: inclináte aurem vestram in verba oris mei. ~~ Glória ~~ Spíritus Dómini super me: propter quod unxit me: evangelizáre paupéribus misit me, sanáre contrítos corde
Luc 4:18. - Lo spirito del Signore è sopra di me: perciò mi ha consacrato; Egli mi ha inviato ad evangelizzare i poveri, a medicare i cuori feriti. ~~ Ps 77:1. - Alla mia legge, popolo mio, sempre il tuo orecchio rivolgi: a quel che ti dice la mia bocca presta attento l'orecchio. ~~ Gloria ~~ Lo spirito del Signore è sopra di me: perciò mi ha consacrato; Egli mi ha inviato ad evangelizzare i poveri, a medicare i cuori feriti.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui per beátum Alfónsum Maríam Confessórem tuum atque Pontíficem, animárum zelo succénsum, Ecclésiam tuam nova prole foecundásti: quaesumus; ut, eius salutáribus mónitis edócti et exémplis roboráti, ad te perveníre felíciter valeámus.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che mediante il beato Alfonso Maria, tuo confessore e vescovo, pieno di zelo per le anime, hai arricchito la Chiesa di una nuova famiglia religiosa; fa' che, istruiti dai suoi salutari insegnamenti e fortificati dal suo esempio, possiamo felicemente pervenire a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Orémus.
Pro S. Stephano Papa et Martyre
Gregem tuum, Pastor ætérne, placátus inténde: et, per beátum Stéphanum Mártyrem tuum atque Summum Pontíficem, perpétua protectióne custódi; quem totíus Ecclésiæ præstitísti esse pastórem.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O eterno Pastore, volgi lo sguardo benigno sul tuo gregge e custodiscilo con una continua protezione, per intercessione del tuo martire e sommo Pontefice san Stefano, che hai costituito pastore di tutta la Chiesa.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum.
2 Tim 2:1-7
Caríssime: Confortáre in grátia, quæ est in Christo Iesu: et quæ audísti a me per multos testes, hæc comménda fidálibus homínibus, qui idónei erunt et alios docére. Labóra sicut bonus miles Christi Iesu. Nemo mílitans Deo ímplicat se negótiis sæculáribus: ut ei pláceat, cui se probávit. Nam et qui certat in agóne, non coronátur, nisi legítime certáverit. Laborántem agrícolam opórtet primum de frúctibus percípere. Intéllege quæ dico: dabit enim tibi Dóminus in ómnibus intelléctum.
Carissimo: Rafforzati nella grazia che sta in Cristo Gesù. Quanto hai da me udito in presenza di molti testimoni, confidalo a uomini fedeli che sian capaci d'insegnarlo ad altri. Sopporta le fatiche come buon soldato di Cristo Gesù. Nessuno ascritto alla milizia di Dio s'impaccia in affari del mondo, per piacere a chi l'ha arruolato; ed anche l'atleta non è coronato, se non ha combattuto secondo le regole. Anche l'agricoltore, per raccogliere frutti, deve prima lavorare. Medita quel che ti dico, il· Signore poi te lo farà comprendere.
...segue
RispondiEliminaGRADUALE
Ps 118:52-53
Memor fui iudiciórum tuórum a saeculo, Dómine, et consolátus sum: deféctio ténuit me pro peccatóribus derelinquéntibus legem tuam
Ps 39:11
Iustítiam tuam non abscóndi in corde meo: veritátem tuam et salutáre tuum dixi.
Nel ricordo dei tuoi eterni giudizi fui consolato, o Signore; ma venni meno nel vedere i peccatori abbandonare la tua legge.
V. Non tenni nascosta nel cuore la tua giustizia, ma proclamai la tua verità e salvezza.
ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 49:3-4
Ipse est diréctus divínitus in poeniténtiam gentis, et tulit abominatiónes impietátis: et gubernávit ad Dóminum cor ipsíus: et in diébus peccatórum corroborávit pietátem. Allelúia.
Alleluia, alleluia.
Egli fu inviato da Dio a convertire la nazione e tolse le abominazioni dell'empietà, e rivolse il suo cuore al Signore, e tra l'empietà fece fiorire la pietà. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 10:1-9
In illo témpore: Designávit Dóminus et alios septuagínta duos: et misit illos binos ante fáciem suam in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Et dicébat illis: Messis quidem multa, operárii autem pauci. Rogáte ergo Dóminum messis, ut mittat operários in messem suam. Ite: ecce, ego mitto vos sicut agnos inter lupos. Nolíte portáre saeculum neque peram neque calceaménta; et néminem per viam salutavéritis. In quamcúmque domum intravéritis, primum dícite: Pax huic dómui: et si ibi fúerit fílius pacis, requiéscet super illum pax vestra: sin autem, ad vos revertátur. In eádem autem domo manéte, edéntes et bibéntes quæ apud illos sunt: dignus est enim operárius mercéde sua. Nolíte transíre de domo in domum. Et in quamcúmque civitátem intravéritis, et suscéperint vos, manducáte quæ apponúntur vobis: et curáte infírmos, qui in illa sunt, et dícite illis: Appropinquávit in vos regnum Dei.
In quel tempo: Il Signore scelse anche altri settantadue discepoli e li mandò a due a due innanzi a sé in ogni città e luogo dove egli era per andare. E diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai per la sua mietitura. Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo a lupi. Non portate né borsa, né sacca, né sandali; e per la strada non salutate nessuno. In qualunque casa entrerete, dite prima di tutto: “Pace a questa casa”. E se ci sarà un figlio di pace riposerà su di lui la pace vostra, altrimenti ritornerà a voi. E nella stessa casa restate, mangiando e bevendo di quel che vi danno; perché l'operaio è degno della sua mercede. Non girate di casa in casa. E in qualunque città entrerete, se vi accolgono, mangiate di quel che vi sarà messo davanti e guarite gli infermi che ci sono, e dite loro: “Sta per venire a voi il Regno di Dio”».
...segue
RispondiEliminaOFFERTORIUM
Prov 3:9; 3:27
Hónora Dóminum de tua substántia, et de primítiis ómnium frugum tuárum da ei. Noli prohibére benefácere eum, qui potest: si vales, et ipse bénefac.
Onora il Signore con le tue sostanze e con le primizie dei tuoi frutti. Non impedire a chi può che faccia del bene: e se poi, fa' anche tu del bene.
SECRETA
Coelésti, Dómine Iesu Christe, sacrifícii igne corda nostra in odórem suavitátis exúre: qui beáto Alfónso Maríæ tribuísti et hæc mystéria celebráre, et per éadem hóstiam tibi sanctam seípsum exhibére:Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Infiamma, Signore Gesù Cristo, col celeste fuoco del sacrificio, i nostri cuori in odore di soavità; Tu che desti al beato Alfonso Maria di celebrare questi misteri e per essi di offrire se stesso qual ostia santa davanti a te:Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Pro S. Stephano
Oblátis munéribus, quaesumus, Dómine, Ecclésiam tuam benígnus illúmina: ut, et gregis tui profíciat ubique succéssus, et grati fiant nómini tuo, te gubernánte, pastóres.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Per i doni che ti offriamo, o Signore, illumina benigno la tua Chiesa, affinché ovunque il tuo gregge progredisca e, docili alla tua guida, i pastori siano graditi al tuo nome.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Eccli 50:1; 50:9
Sacérdos magnus, qui in vita sua suffúlsit domum, et in diébus suis corroborávit templum, quasi ignis effúlgens et thus ardens in igne.
Ecco il gran sacerdote che nella sua vita riparò la casa, e nei suoi giorni restaurò il tempio, come fiamma luminosa, come incenso che brucia nel fuoco.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Deus, qui beátum Alfónsum Maríam Confessórem tuum atque Pontíficem fidelem divíni mystérii dispensatórem et præcónem effecísti: eius méritis precibúsque concéde; ut fidéles tui et frequénter percípiant, et percipiéndo sine fine colláudent.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che rendesti il beato confessore e vescovo Alfonso Maria fedele dispensatore ed araldo dei divini misteri; fa' che, per i suoi meriti e le sue preghiere, i tuoi fedeli li ricevano di frequente e ricevendoli ti lodino senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Orémus.
Pro S. Stephano
Refectióne sancta enutrítam gubérna, quaesumus, Dómine, tuam placátus Ecclésiam: ut, poténti moderatióne dirécta, et increménta libertátis accípiat et in religiónis integritáte persístat.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.Amen.
Preghiamo.
Guida benevolmente, o Signore, la tua Chiesa, nutrita con questo santo ristoro: diretta dal tuo potente governo, essa goda di una crescente libertà e mantenga integra la sua fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Per le opere di Sant'Alfonso in rete
RispondiEliminahttp://www.intratext.com/bai/
http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT231.HTM
RispondiElimina- Sotto il vostro manto, preghiera di Sant’Alfonso Maria de Liguori -
RispondiEliminaSantissima Vergine Immacolata e madre mia Maria, a voi che siete la Madre del mio Signore, la regina del mondo, l’avvocata, la speranza, il rifugio dei peccatori, ricorro io che sono il più miserabile di tutti. Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte finora, specialmente di avermi liberato dall’inferno che tante volte ho meritato. Io vi amo, Signora amabilissima, e per l’amore che vi porto vi prometto di volervi sempre servire e di far quanto posso, affinché siate amata anche dagli altri. Io ripongo in voi tutte le mie speranze, tutta la mia salvezza; accettatemi per vostro servo ed accoglietemi sotto il vostro manto, o Madre di misericordia. E giacché siete così potente presso Dio, liberatemi da tutte le tentazioni; oppure ottenetemi la forza di vincerle sino alla morte. Non mi lasciate fintanto che non mi vedrete già salvo in cielo a benedirvi ed a cantare le vostre misericordie per tutta l’eternità. Amen.
Ave Maria.
Sant'Alfonso, pregate per noi.