Contro la ultime vicissitudini nella Chiesa Cattolica, culminanti nel “Rapporto Sauvé” sulle migliaia di casi di pedofilia in Francia lancia un appello persino l’ ‘ateo devoto’ Giuliano Ferrara, che centra le sue osservazioni sulla incapacità del Vaticano di difendersi dal plotone di esecuzione fatto di «psichiatri, sociologi, demografi, storici e giuristi laici che hanno lavorato senza contraddittorio alle spalle e contro il clero ordinato. Paradosso intraecclesiastico». Elemento che troviamo anche nella requisitoria di Padre Philippe Laguérie, ex superiore dell'Istituto del Buon Pastore, ripresa di seguito, nella nostra traduzione.
Il Rapporto « Sauvé » : vomitevole!
Diciamo subito che porta male il suo nome! La Chiesa cattolica ne esce piuttosto umiliata, disprezzata, smarrita...
Perché rilevo innanzitutto che questo lungo lavoro del CIASE è stato commissionato dall'episcopato francese che quindi ne ha la responsabilità primaria. Affidando ad altri, per quanto imparziali, invece che farsene carico loro stessi, ai quali spettava questo lavoro, i vescovi correvano due grandi rischi; il primo consistente nel sottoscrivere la propria scandalosa incompetenza per 60 anni: è ad essi che toccava sapere, segnalare, denunciare, fermare questo torrente di crimini e punirne i colpevoli. Improvvisamente fingono di scoprire ora l'entità del disastro che il loro ministero di sovrintendenti (Episcopoi) doveva prevenire. In secondo luogo è il prevedibile disonore della Chiesa nel suo insieme. Quando è ben nota la rabbia furiosa dei nostri nemici che eruttano in un flusso continuo, su tutti i media, il loro odio per la Chiesa, non ci si espone così ingenuamente. Bravi Monsignori, due volte bravi!
Si deve sapere che fin dalle prime decretali della pace costantiniana, la Chiesa aveva fermamente stabilito che i suoi chierici fossero giudicati dei loro crimini solo da se stessa. Era il famoso privilegio del Foro(1), caduto in disuso a causa della feroce laicità dei sanculotti, rimasto tuttavia nel diritto canonico fino al 1983. E anche se è stato soppresso nel diritto, nulla impediva ai vescovi di conservarne lo spirito e la pratica. Questo privilegio corrispondeva ai reni in un organismo sano: eliminare dal sangue tutte le impurità che avvelenano tutto il corpo. E questo all'interno. Per punire, quindi, come dovrebbe essere, questi predatori criminali che uccidono il corpo e l'anima della Chiesa. Non bastava mandare per qualche tempo un pedofilo accertato in un monastero (il loro vero nome è pederasta, sradicato dal vocabolario francese!) per evitare scossoni nella propria piccola carriera. Bisognava subito estrometterlo dal clero, ridurlo subito allo stato laicale e farlo conoscere in foro esterno. È così vero che un crimine adeguatamente punito ne evita altri nove. Invece l'hanno suonata con un che discreto, silenzioso, mimetizzato, episcopale... Avete costretto la Repubblica a suonare la vostra partitura in silenzio: ve la faranno pagare cara. Non avendo giudicato i crimini dei loro sudditi, ricevono l'ostracismo dei responsabili-colpevoli nella massa globale dei fedeli di Cristo. Va bene per loro ma è uno scandalo per le pecore innocenti.
C'è da dire che oggi il cattivo esempio viene dai ranghi più alti. A padre Bernard Preynat a Lione è stata affidata una parrocchia e mons. McCarrick incarichi ufficiali della Santa Sede… Sorvoliamo. Lo dissi un giorno a Cardinal Barbarin: è più facile in questa diocesi ottenere una parrocchia per un prete pedofilo che per un prete di rito latino. «Vescovo, è per te che muoio».
Ma veniamo ai numeri del rapporto Sauvé, con le dovute cautele. Per arrivare, sulla base dell'indagine IFOP (?), alla cifra di 216.000 vittime, il signor Sauvé ammette di averne intervistate solo 243 e di aver ricevuto 2.819 lettere. Tanto lavoro ma dall'inizio alla conclusione ci sono ancora alcuni "anelli mancanti".
La Francia resta comunque il Paese che (proporzionalmente) ha il minor numero di predatori sessuali nel suo clero: 2,5/100 contro 4,4 per la Germania, 4,8 per gli USA, 7,5 per l'Australia e gli Stati Uniti... l'Irlanda molto cattolica! Un pederasta è un pederasta di troppo e "che li si aiuti sempre a scomparire". Ma perché puntare l'attenzione sulla Francia e perché solo i vescovi francesi sollecitano una documentazione esterna per umiliare tutta la Chiesa che è in Francia? Ammettete che i vescovi tedeschi, che si battono apertamente per il matrimonio gay, sono meno masochisti dei nostri. E per niente preoccupati per Roma.
Apprendiamo anche che in materia di pederastia la società civile conta il 75/100 delle bambine vittime mentre nella Chiesa le vittime sono per l' 80/100 dei bambini. Bene ! Mi ricorda la "bomba" lanciata dal cardinale Bertone (segretario di Stato di papa Benedetto XVI) in Cile nel 2010 quando uno stupido giornalista gli suggerì che ci sarebbe stata meno criminalità infantile se i preti si fossero sposati (presumibilmente, con donne). Rispose che ciò non cambierebbe nulla poiché molti studi americani hanno dimostrato che i pedofili (pederasti) sono reclutati in modo schiacciante tra gli omosessuali. Vedere i numeri sopra a riprova. Grazie cardinale Bertone: lei anticipa, previene il corso della storia. Morale di questa storia: bisogna sradicare dal clero ogni seminarista che soffre (pur senza colpa da parte sua) di questa spiacevole tendenza che lascia intravedere il peggio.
Ma la cosa più istruttiva di questo rapporto è l'intervallo cronologico utilizzato da Si-salvi-chi-può. Divide i 75 anni occorsi per il suo lavoro (perché dobbiamo iniziare sotto Pio XII (sapete, quel famoso papa revisionista che salvò tanti ebrei) in periodi: 50-70, 70-90, 90-2020.
Questa scissione è disonesta e serve solo da salvaguardia! Mette in due scatole separate il vero divario del 1970. Dal 1962 al 1972, Papa Paolo VI ha ridotto allo stato laicale 20.000 sacerdoti. Questa cifra ufficiale deve essere moltiplicata per tre perché la maggior parte di loro è andata via senza lasciare alcun indirizzo e senza appellarsi a Roma. Più di 70.000 sacerdoti si sono sconsacrati in 10 anni. Due volte il clero francese e questo è continuato anche dopo il 1972, figuriamoci! E il nostro coraggioso Soccorritore a spiegarci che gli anni dal 1950 al 1970 rappresentano 56/100 degli atti di pederastia contro i 22/100 dal 1970 al 1990 e similmente dal 22/10 ad oggi. Bravo, a camuffare, dimezzare, il picco assoluto dei tradimenti che corrisponde esattamente al vostro aggiornamento, al vostro disastroso consiglio, ai vostri slogan sessantottini, anche nella Chiesa. "Faccio ciò che voglio del mio corpo" "è vietato vietare" "Ogni uomo ha diritto alla libertà religiosa che consiste nel non essere impedito di agire, in privato come in pubblico, da solo o in società, secondo la sua coscienza”. Di conseguenza, quando Jacques Lang confessa la sua orgia pedocriminale in Marocco, quando Dany le Rouge ama raccontare il piacere che prova quando una bambina di otto anni gli apre la patta... un tempo in cui i parametri sono stati superati, quando i vescovi tacciono e camuffano discretamente i pederasti che hanno a bordo. Senza dubbio la rivoluzione del rock'n'roll non è opera vostra, ma non avete fatto nulla per contrastarla; avete ululato con i lupi.
Molto di più. Le cifre avanzate a La Sauvette sono ridicole rispetto al genocidio davanti al quale siete rimasti in silenzio. Dalla legge Veil, 220.000 bambini all'anno non vengono violentati. Sono stati soppressi, sminuzzati, tagliati e macellati. Non hai detto nulla in contrario e ora verserete lacrime, ahimè molto tardi, su queste vittime di cui conoscevate l'irreparabile martirio? Cifre per cifre, le 243 testimonianze di Sauve-toi, per quanto spaventose, non possono cancellare il silenzio sepolcrale di 220.000 x 45: i 12.100.000 omicidi che avete permesso di compiere senza provarne ribrezzo Avete letto bene: 12 milioni. E seppellite nelle vostre cattedrali, mitre in testa, con i dovuti onori, i provati criminali di questo genocidio: i Chirac, i Giscard-d‘Estaing insieme al Pantheon Repubblicano degli altri.
Ultimo capitolo e vi lascio alla vostra eterna salvezza. Volete far pagare ai cattolici, con i magri fondi del culto che possono ancora sussistere, i colossali conti della vostra negligenza. È il colmo. Come se, inoltre, qualche soldo potesse riparare lo scandalo causato a uno di questi piccoli, irreversibilmente distrutto. Avevamo già finanziato il CCFD per sostenere la teologia della liberazione e le sue dottrine marxiste-ateiste, moriamo dalla voglia di restaurare chiese deserte perché senza clero, e vorreste che finanziassimo ora le vittime che avete lasciato martirizzate: no grazie. Quindi chiedete a Soros, Gate e altri; abbiamo già dato.
Se allora aveste pensato di rileggere il Vangelo! Ma eravate piuttosto monopolizzati dai diritti umani (I bambini non sono forse uomini?)! Perché se Gesù non ha mai parlato di omosessualità (San Paolo SI: Rm 1, 18…) Gesù non potrebbe essere più chiaro sulla pederastia che avete ignorato per 75 anni: (Mt 18, 5-10)
«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per i suoi scandali. È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per mezzo del quale avviene lo scandalo.Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te: è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo che avere due mani e i tuoi due piedi, ed essere gettato nel fuoco eterno. E se è il tuo occhio che ti è occasione di cadere, cavalo e gettalo via da te: è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo che essere gettato con i tuoi due occhi nella Geenna di fuoco».
Lassù, vi dico, i vescovi saranno con un braccio solo, zoppi o con un occhio solo. O tutt'e tre, cosa che auguro loro caritatevolmente. - Fonte
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]___________________________________
Nota di Chiesa e post-concilio
1. Il privilegium fori è il diritto d'origine tardo-imperiale romana e rimasto in vigore nel Medioevo, che sottraeva il chierico alla competenza sia penale che civile dei giudici civili per attribuirla soltanto al tribunale ecclesiastico del proprio vescovo.
La chiesa non ha controllato le vocazioni, né gli infiltrati, né i teologi dell'ozio padre di tutti i vizi.
RispondiEliminaIn verità chiesa e stato, entrambi dissoluti, necessitano proprio loro il great reset.
243 interviste e 2819 lettere,facendo i calcoli ,anzi dando i numeri , fanno 216.000 abusi sessuali stimati secondo un'indagine commissionata dalla Chiesa francese ad una commissione al di sotto delle parti.Qualcuno di quelli che hanno voce in capitolo protesta dicendo che queste cifre sono inattendibili ? ma quando mai. Tutti a chiedere perdono come se fossero stati loro personalmente a commettere gli abusi ,molti dei quali presunti e lontani nel tempo.La cosa bella è che questa inchiesta che ha letteralmente dato i numeri adesso bisognerà pagarla. Sembra pure che il conto sia parecchio salato:3.600.000 ,00 euro, leggevo da qualche parte. E poi ci saranno i risarcimenti che adesso saranno una valanga.Se questo non è masochismo come lo vogliamo chiamare?
RispondiElimina
RispondiEliminaIl foro ecclesiastico o privilegium fori è rimasto in vigore sino all'Ottocento. Nei secoli ha provocato spesso contrasti tra Chiesa e Stato. Non è mai stato amato dalle autorità civili per due motivi principali : 1. indeboliva l'autorità civile, sottraendole competenza in campo criminale. 2. era accusato di essere fonte di abusi, allo stesso modo del diritto d'asilo, sempre riconosciuto alla Chiesa per tanti secoli. Le piemontesi Leggi Siccardi, del 1850,, che provocarono accese reazione da parte della Chiesa, tra altre misure, abolivano il privilegio del foro ecclesiastico per gli ecclesiastici imputati penalmente, che cioè avessero commesso reati.
Altrimenti come si fonderebbe la concordia sinodale su una " Chiesa diversa " ?
RispondiEliminaValem Tucci
In ogni caso il rapporto francese è una montatura , basata su proiezioni non dati veri , con inchiesta via telefono o mail . Assolutamente ridicola
RispondiEliminaMaria Bottino
Teniamolo a mente: il malato asintomatico non esiste; esiste solo il portatore sano.
RispondiEliminaIl Covid è una paura esagerata, dato che nel 90% dei casi chi è positivo (tacendo del valore del tampone che lo marchia tale) è del tutto sano e non contagioso.
Chi fa il tampone in larga misura lo fa solo perché costretto, senza che abbia alcuna sintomatologia. Qualora dovesse risultare positivo, potrebbe sviluppare forme molto lievi di malanno.
La terribile mortalità dello scorso anno è stata dovuta a cure ritardate o errate, quando non addirittura alla somministrazione di sostanze che hanno peggiorato la situazione.
La tachipirina non va bene; aspettare non va bene; i ventilatori non vanno bene; dare benzodiazepine per intubare non va bene: errori gravi e fatti in abbondanza.
Hanno favorito errori di valutazione anche i criteri d’uso dei tamponi (a Ct elevati), i criteri di attribuzione della mortalità, la mancanza di autopsie e le cremazioni.
Anche così tuttavia non va dimenticato che la mortalità asserita con-Covid ha riguardato un’età media di deceduti superiore all’età media in cui si muore in Italia.
Inoltre recentemente l’ISS ha riconosciuto che solo il 3% di quei morti con-Covid sono morti per-Covid.
La gente sta accettando di tutto, dai lock down alle mascherine, dalle vaccinazioni al green pass, per una forma virale non pericolosa, specialmente per chi ha un sistema immunitario sano.
Ebbene a fronte del rischio contenuto del virus, curabile altrimenti, i vaccini (imposti con firma di una liberatoria per i produttori) mostrano avere rischi assai maggiori.
Non solo questi apporti di mRNA modificato mostrano una dubbia efficacia, che sta diminuendo, ma determinano problematiche crescenti anche in fasce d’età senza problemi da Covid.
Dovrebbe essere abbastanza logico, secondo il principio di precauzione, fermarsi a riconsiderare la ragionevolezza del piano vaccinale.
Invece se ti vedono in fila a fare il tampone ti inveiscono contro augurandoti la morte.
E’ l’effetto dell’ideologia in chi ha subito un lavaggio del cervello.
Questo è molto più pericoloso sia del virus, che dei vaccini.
Chi ragiona così è diventato un portatore malato di un qualcosa che non si sa.
Per il virus resta contagiabile e pure contagioso: anzi, potenzialmente responsabile della diffusione delle varianti virali.
Però il problema è chi non ha niente e che ha un sistema immunitario che conosce con chi misurarsi, caso mai ne venisse raggiunto. Un cerebro-illeso.
Magari anche uno che di fronte ad un aborto provocato per produrre questi portenti biologici qualche problema di coscienza ce l'ha. Specialmente se sacerdote, Alter Christus.
Finché non si "raddrizzano" i seminari, tutto continuerà come prima.
RispondiEliminaAdriano Ghiso