Aggiornamenti sulla testimonianza di Rosario Del Vecchio annunciata qui. Nella convinzione che ogni crisi o problema politico abbia sempre la sua causa d'origine in un problema teologico. Oggi è il 12° giorno del digiuno di Rosario. Di seguito, alcune precisazioni e una variazione.
In risposta a chi mi dà praticamente dell'ipocrita, perché secondo lui non sono così umile da nascondere tutto il mio digiuno come suggerirebbe Gesù quando parla del digiuno evangelico, ho risposto:
... la mia è una battaglia politica e simbolica, non è un gesto eminentemente religioso (ma l'uno non esclude l'altro secondo un ordine spirituale e teologico)
... il digiuno religioso secondo il Vangelo - la penitenza interiore e la conversione del cuore - lo faccio in Quaresima e in determinati momenti della vita
... il mio è uno "sciopero della fame" a carattere simbolico e politico (solo nel mio intimo anche religioso)
... la Parola del Signore che dice di Dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio ... mi ha guidato (è la vocazione del laico)
... i Padri della Chiesa dicono: la Politica è la più alta forma di Carità ... e ci sono momenti in cui il Signore spinge ad un'azione politica cristiana (come con Giovanna d'Arco, Tommaso Moro, Gabriel Garcia Moreno, Luigi IX, il Re Davide)
... la lotta politica ha un valore simbolico e spirituale anche per il cristiano, ma non è una diretta espressione evangelica... non si capisce il motivo per cui uno sciopero della fame non possa avere un valore politico - molti leader contemporanei hanno usato questa forma di lotta e di comunicazione - alla pari delle azioni politiche militari culturali artistiche economiche familiari che tutti i cristiani hanno sempre usato fatto in questi 2000 anni.
La religione è più grande della politica ma la politica è grande nell'ordine creato da Dio. La religione ha sempre una ricaduta politica, come la politica ha sempre un valore religioso. Religione e politica non sono la stessa cosa. La fede cristiana e la politica cristiana sono unite ma sono diverse. La religione è eterna, mentre la politica appartiene al tempo e alla storia umana. Una buona politica si basa sulla religione senza confondersi con essa. La vera religione spinge a fare una politica coerente con la vera religione.
Va bene. Ascolto il consiglio degli amici, e dei direttori spirituali, e perciò ho deciso da stasera 4 dicembre 2021 - dopo 11 giorni di seguito con solo pane e acqua per svegliare la fame di giustizia e libertà in Italia e in tutta la civiltà cristiana - che nei giorni di festa mangerò un po' di carne - ma senza golosità di nessun tipo - mentre continuerò nei giorni feriali a pane e acqua fino a quando non vedrò qualche spiraglio di luce sul cielo d'Italia. Se l'Italia cadrà schiava del potere tecnocratico tutta la civiltà cadrà schiava del nulla. Perché l'Italia è Roma. E Roma è la Presenza di Cristo su questa terra. E senza Cristo tutto decade e muore. Solo a Dio la gloria. - ros dv
"trovate tutto scritto in modo inequivocabile su questo Rapporto UFFICIALE Governativo a pagina 25 e 26.APPURATE, VERIFICATE, SALVATE, SCREENSHOTTATE, CONDIVIDETE, INFORMATE E… TUTELATEVI."
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/speranza-spera-nei-morti/
Mi permetto di inserire sotto il sacrificio che sta offrendo RDV questa informazione che i piu' capaci di me potranno agevolmente controllare; da parte mia ,essendo una illetterata,per intuizione,per sesto senso avevo gia' capito il loro obbiettivo.Come dice Gesu':"Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? [57]E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?"
Grazie RDV per questa sua "svegliarina*",come da sentinella che avvisa del pericolo.
*Esortazione a svegliarsi
LEVIAMOCI E TORNIAMO A CASA (UNA SINTESI ECCELLENTE DELLA SITUAZIONE UMANA ATTUALE)
RispondiEliminaTra poco ci leveranno anche la luce e l'energia elettrica, come le galline.
Ci racconteranno qualcosa e noi ci crederemo ancora.
Grazie alla nostra oceanica e infantile stupidità.
Inseguivamo i beni di consumo e hanno consumato noi.
Credevamo di avere tutto, di ottenere tutto.
E non abbiamo niente. Nemmeno noi stessi.
Smarriti come siamo ormai in questa selva oscura.
L'uomo è ormai annientato. In ginocchio.
Asintomaticamente morto.
https://gloria.tv/post/V7t7r4rYbG3r2PMEptd4s6VsX
Da oggi la priorità in questo Paese sarà stanare pericolosissimi studenti sugli autobus.
RispondiEliminaDa oggi anziché assumere nuovi insegnanti in una scuola pubblica sbandata, lo Stato lascerà a casa migliaia di insegnanti che con passione, in questi anni, hanno dato tutto se stessi, spesso rimettendo di tasca propria i soldi per comprare il materiale mancante.
Da oggi anziché potenziare il comparto sicurezza, lo Stato ghettizzerà e toglierà dalle strade migliaia di operatori delle forze dell'ordine, rei di non aver assunto un farmaco non obbligatorio.
Da oggi l'Italia sarà un posto ancora meno umano in cui vivere. Pervaso di odio, conflitti sociali e discriminazioni.
Leggere le nuove "regole" dei supermegagreenpass, poi, mette a durissima prova la sanità mentale di ogni uomo di buon senso.
Ma quante storie Signori, "basta vaccinarsi, è gratis". Non creiamo problemi laddove non sussistono. La vita scorre normale, non sta accadendo nulla di anomalo, è solo per la nostra sicurezza, per salvare il Natale.... sì, il Natale.
Oggi si scrive una giornata molto buia per il nostro bel paese. Soprattutto perché molti, quasi fosse normale, hanno appena dato la completa vita in mano ad "altri" che a scadenza decideranno se posso vivere, come, quando, dove e perché.
RispondiEliminaOrmai viviamo in un contesto di follia, egoismo, ignavia. "Il nuovo mondo" e il "bispensiero" camminano a braccetto tra la folla che li ossequia chinando il capo.
- Una distruzione prima di tutto morale e ideale del potere dominante. Simbolica si. Fisica no. Distruzione e ricostruzione. Ma non dal punto di vista della classica rivoluzione o rivolta. Si farebbe il loro gioco. La battaglia va fatta conservando le comunità sane e creando comunità sane: la famiglia, le comunità religiose, le amicizie vere, gli amori veri, le professioni vere, le Patrie storiche. Il nemico si sconfigge non cadendo nel trabocchetto dell'estremismo, della protesta fine a se stessa, nella tristezza, nella disperazione, della resa. La battaglia la vince chi ama, pensa, parla chiaro, prega e resiste nella sofferenza con l'aiuto di Dio. rdv
RispondiEliminaEsiste un immenso processo plurisecolare, le cui origini si trovano ormai molto lontane (6-7 secoli), che procede verso la dissoluzione della civiltà. Tale processo, che si fonda sul progressivo oscuramento spirituale derivato dalla secolarizzazione e dalla desacralizzazione, non era però mai arrivato a minare interamente, dall'interno, le stesse strutture essenziali del vivere sociale (Chiesa, famiglia, scuola) come sta avvenendo in questo momento storico. Basandosi sull'immensa forza suggestiva del sistema orgiastico-mercantile realizzato dal capitalismo globale (media, cinema, musica, tv, videoclip, ecc ), nonchè primariamente sull'indiscutibile primato di potere assoluto della finanza globale, questo processo sempra essere giunto, oggi, quasi a suo compimento. Anche perchè sembra non esservi più, perlomeno nel mondo occidentale, alcun katechon (il potere che frena) che possa rallentare e tanto meno fermare la dissoluzione nichilista.
RispondiEliminaIl nostro compito di cristiani e di uomini è quello di rimanere in piedi con dignità e coraggio in questa tempesta dissolutiva, difendendo i principi sui quali si fonda un'esistenza autenticamente umana, e di continuare a dire no, con coraggio e determinazione, ad ogni nuova follia.
Martino Mora
Ci pensa il Signore, - alla Vittoria - se avessi voluto poggiarmi sulla forza umana starei da un'altra parte. Ognuno valuti e prenda la sua decisione. Il bene nasce e cresce da un piccolo seme, anche nel campo politico. rdv
RispondiElimina"Il nostro compito di cristiani e di uomini è quello di rimanere in piedi.."
RispondiEliminaMi permetto di inserire l'omelìa della II Domenica di Avvento di Don Alberto Secci che ,grazie a Dio e all'Immacolata e a S.Caterina d'Alessandria hanno conservato radicato nella Fede e che ricorda l'ordine impresso al cristiano: “barra a sinistra” significa timone a destra al fine di virare appunto a destra (la destra di Dio).
"Sei tu Colui che deve venire?"
https://www.youtube.com/watch?v=bOaphPi7vUo&t=1s
Consiglio a tutti l’intervista ad Andrea Crisanti di Alessandro Rico pubblicata oggi su La Verità "Lasciamo stare i bambini, non sono adulti in miniatura".
RispondiEliminaAnche perché immagino che sarà l’ultima che il microbiologo darà a un quotidiano…
E' evidente che questa tragica e dolorosa esperienza, a prescindere dall'oggetto del contendere, panacea per tutti i mali per qualcuno, trattamento sanitario di cui diffidare per qualcun altro, ci deve indurre a pensare ad un nuovo tipo di società: a questo punto devo concordare sul fatto che niente potrà essere colme prima, ma per ragioni diametralmente opposte a quelle che sostengono la politica emergenziale senza fine.
RispondiEliminaE' necessario un altro Stato, visto che la fiducia nelle istituzioni è stata irrimediabilmente minata nelle sue fondamenta.
Si deve constatare amaramente che dopo 83 anni - e si mettano il cuore in pace i permalosi negazionisti delle evidenze - ancora una volta si è proceduto attraverso una campagna di istigazione all'odio inaudita all'emarginazione di una minoranza; che la Presidenza della Repubblica, teoricamente preposta alla certificazione dell'unità del paese, è stata altamente divisiva; che la Chiesa non ha preso chiaramente posizione contro le discriminazioni, ma sembra che implicitamente le approvi, quando non addirittura apertamente le caldeggi, tradendo lo stesso messaggio cristiano; che le forze dell'ordine non sono più fedeli alla carta costituzionale e si prestano ad operazioni discutibili (eufemismo) che non hanno alcuna valenza di protezione sanitaria, ma di pura e crudele repressione (ubbidire agli ordini è un alibi molto debole); che parte del mondo della Sanità ha tradito il giuramento di Ippocrate e ha incrinato in molti casi la fiducia che riponevano in essa i cittadini; che il patto sociale è stato strappato e calpestato; che il mondo dell'informazione si è prestato ad una propaganda a senso unico senza fornire spunti per una discussione costruttiva.
Ripetiamolo: non si tratta di disquisire sulla bontà o meno di un trattamento sanitario, ma del metodo per imporlo, a dispetto del legittimo diritto al dubbio e della libertà di scelta garantita ad ogni cittadino in un consesso civile.
E' stato aperto il vaso di Pandora: da ora in poi, se non si riporterà la ragione in mezzo a noi, tutto sarà possibile e lecito, anche quello che fino a poco fa era incredibile ed inimmaginabile.
Nel vaso, però, anche se in fondo, resta la speranza, per questo vi esorto a continuare in modo pacifico e non violento, nemmeno verbalmente, questa battaglia per la civiltà e per la libertà, che fa rima solo con verità, e non con contagi e morte.
Continuiamo a provare a farlo capire a chi sembra sordo, cieco e muto davanti a tanto scempio e tanto dolore.
Stefano Burbi
La gravità della condizione economica italiana non ha eguali in Europa: su 60 milioni, gli occupati sono solo 22,7, milioni ed anche chi lavora ha una scarsa produttività, intesa come quantità di beni e servizi prodotti a parità di input di fattori produttivi di lavoro e capitale.
RispondiEliminaCiò comporta che la maggior parte della popolazione italiana non presenta la dichiarazione dei redditi o una dichiarazione positiva o ha redditi talmente bassi da non tessere soggetta a tassazione. Non c'è da stupirsi se a questa arretratezza economica corrisponda una altrettanta arretratezza culturale intesa come l'incapacità di formulare un giudizio critico autonomo non influenzato dai mezzi di comunicazione immediatamente fruibili dai principali canali televisivi e dai giornali finanziati dallo Stato.
Sono pochissimi i cittadini che consultano i mezzi di informazione esteri, mettono a confronto diverse tesi e ricerche.
Si assiste ad una dilagante pigrizia intellettuale ed una scarsa ricchezza linguistica: un vocabolario di poche parole a cui corrisponde un altrettanto limitato pensiero critico.
Qualche tributarista mi spiega perchè noi paria del sistema dovremmo pagare il Fisco, quando lo Stato non ci riconosce i diritti, ci nega l'accesso ai servizi e persino il diritto cardine della nostra Costituzione, ossia quello al lavoro? Le Forze dell'Ordine, anzichè garantire la nostra sicurezza, sono impegnate ad assicurarsi che ragazzini, adulti e anziani siano provvisti di un lasciapassare per usufruire dei mezzi "pubblici", mentre ieri su un treno due ragazze sono state stuprate. Io non voglio contribuire in alcun modo a tale scempio, il rapporto di fiducia e reciprocità tra Stato e cittadino non esiste più, non per NOI.
RispondiEliminaLasciamo stare i bambini.
RispondiEliminaIn Italia non si può criticare Ema e Aifa.
I vaccini saranno sempre anche un business.
Firmato: Crisanti.
Grazie Rosario, non si curi di chi, anzi che imitarla, le rimprovera la visibilità. Penso che una colletta per chi versa in condizioni economiche gravi accertate si potrebbe fare.
RispondiEliminaL’ALLEANZA GLOBALE,DI CUI PARLAVA MONSIGNOR VIGANÓ
RispondiEliminaLA MAGGIORANZA SILENZIOSA,DI CUI PARLAVA TRUMP
LA GUERRA ALL’ÉLITE È INIZIATA
I principali conservatori europei si sono riuniti a Varsavia, in Polonia.
È nell'Europa centrale e orientale che si deciderà il corso e il destino della politica conservatrice.
“Un'alleanza per un'Europa democratica e più sicura che rispetti le famiglie tradizionali. Al vertice dei conservatori di Varsavia, i leader si battono per la protezione del confine, della cultura e delle famiglie europee e per gli stati nazionali sovrani. Diciamo no all'immigrazione e alle aspirazioni imperiali.”
Katalin Novák,Ministro della Famiglia ungherese
https://t.me/EticaMorale/731
Ormai quasi tutti gli ultimi resistenti hanno ceduto e ricevuto il vaccino in questi giorni.
RispondiEliminaLa realtà è questa.
La battaglia è definitivamente perduta.
A Varsavia c'era la Le Pen, ma non Salvini e Meloni (diciamo che Salvini è troppo impegnato col governo e fa parte a pieno titolo, ormai, dell'elite, o, meglio, è consustanziale al Sistema).
RispondiEliminaNessuna battaglia è perduta, non mi risulta quanto dice, e restasse solo uno quell'uno sarà il vincitore. Questi apparenti vincitori sono gli eterni perdenti, ed anche l'ultima battaglia la perderanno: Cristo è risorto.
RispondiEliminaLa crisi odierna, così come quelle precedenti che a quest’ultima si legano, hanno tutte in comune un punto essenziale: il rigetto della Legge Naturale da parte degli uomini. Da ciò ne è conseguita la costruzione di una società senza Dio, dove regna una visione del mondo hobbesiana che nega qualsiasi fine superiore della vita che non sia l'autoconservazione. Anche l’ambientalismo odierno o la rivoluzione Woke sono figli di questo rigetto. Ma un’altra strada è possibile. Questa strada è l’Ordine cristiano.
RispondiElimina13° giorno di sciopero della fame per l'Italia - rosario del vecchio da Milano
RispondiEliminaA Salvini non resta che andare a nascondersi, alla Meloni forse pure.
RispondiEliminaLA VERITÀ PRIMA O POI EMERGE. ECCOLA!!!
RispondiEliminache ne pensano gli scienziati da tastiera e giornalai prezzolati?
Sentenza Maresciallo dei carabinieri: morto per il vaccino ma chiesta l’archiviazione c’è lo scudo penale
I superconsulenti depositano la relazione sul decesso del carabiniere Pietro Taurino. Sarebbe legato alla dose anticovid. Chiesta la archiviazione per lo scudo penale.
Il decesso di Pietro Taurino, maresciallo maggiore dei carabinieri di Mantova, dovuto a emorragia cerebrale e conseguente trombosi venosa, è da ritenersi correlato alla somministrazione del vaccino anticovid. Così riportano i super consulenti nominati dalla Procura di via Poma nella relazione depositata per l’inchiesta che mira a fare luce sulla morte del carabiniere 50enne avvenuta il diciassette di marzo.
L’indagine ora è arrivata alla richiesta di archiviazione, sulla quale dovrà esprimersi il gip. In relazione ad ipotesi di omicidio colposo e lesioni colpose per medici e infermieri nell’ambito dei vaccini anticovid e allo stato di emergenza è stato infatti alzato lo scudo penale: la punibilità è esclusa se l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio.
Per evitare di rendere conto che NULLA è stato fatto per i trasporti e per le scuole, ci si accanisce contro i ragazzini e studenti che usano i mezzi per andare a scuola. Ragazzini lasciati a piedi e forze di polizia costretti a fare da controllori. Ma ancora più grave è che simili provvedimenti siano presi pure in ZONA BIANCA, senza alcuna proporzionalità tra l’emergenza e le misure prese. Se cade il principio di proporzionalità, si apre la strada alla violazione dei diritti. Dove è la proporzionalità nell'impedire, in zona bianca, agli studenti di prendere i mezzi pubblici per andare a scuola dove non c'è l'obbligo di Green Pass? Solo l'ennesimo atto violento, l’ennesimo ricatto, ancora più vergognoso se imposto da un governo con la complicità delle regioni. Fermate questa vergogna
RispondiElimina“Il green pass fa parte di quel modello politico che i politologi chiamano le libertà autorizzate.
RispondiEliminaL’autorizzazione in diritto è un atto che non concede nuovi diritti, ma autorizza diritti già esistenti. Delle cose che andavano da sé, come la libertà di uscire di casa, andare al ristorante o prendere un treno, questi diritti elementari, adesso hanno bisogno per essere esercitati di un’autorizzazione. E il green pass è questa autorizzazione. Anche qui si vede la cecità delle persone che pensano che il green pass garantisca la libertà.
La libertà autorizzata non è più una libertà, perché può essere in qualunque momento revocata o cambiata da chi ha dato l’autorizzazione.
Cosa evidente. Una volta che si entra in questo modello delle libertà autorizzate qualunque atto, qualunque libertà, ora, dovrà essere autorizzata. … e si può estendere all’infinito.
Un altro punto importante che cambia è la natura stessa del diritto. Per definizione il diritto deve essere certo. Non c’è legalità senza certezza del diritto, questo i giuristi l’hanno sempre saputo. Se, invece, come sta avvenendo, il governo interviene ogni 15 giorni, ogni mese sul problema, cambiando continuamente le regole, non c’è più alcuna legalità. Questo fenomeno non è più un fenomeno sotto la figura della legalità. Un diritto incerto non è diritto. E questo è un cambiamento enorme. La gente si sta abituando. Per poter vivere e rispettare la legge occorre che i cittadini sappiano qual è la legge e che questa legge abbia stabilità. Se la legge è instabile e cambia ogni 15 giorni è uno stato di illegalità normalizzata.
Questi due punti sono fondamentali. Sono cambiamenti nei concetti base: la libertà autorizzata non è più libertà, un diritto incerto non è più diritto. Eppure noi siamo entrati con questo colpo di stato in un modello che cambierà il nostro concetto di libertà e di diritto.
Occorre ricordare che questo modello di fare emergere una situazione illegale accanto a una legale, l’assenza di norme accanto alle norme, è quello attraverso cui gli studiosi definirono lo stato nazista: lo stato duale. Duale, perché da una parte sembra che lo stato sia ancora vigile, e dall’altro, accanto, dei nuovi poteri esterni al diritto sono in realtà quelli che decidono”.
(Giorgio Agamben)
Leggo su notizie on line, che, se la curva dei contagi dovesse alzarsi ancora, dragonball obbligherà tutti al vax, quindi prepariamoci, speriamo non sia così, ma la vedo nera nera, se hanno deciso di vaccinare tutti, ma proprio tutti, non è certo per il nostro bene, ma per ingraziarsi ( e riscuotere le generose prebende) le Bigpharma che hanno introitato dai 48 ai 50 mld. di $ con i sieri venefici e adesso si parla di IV dose poi V, VI, VII a seguire, ho trovato un articolo in cui si diceva che in Svezia sono già stati impiantati microchip sottocutanei a dei volontari, per ora, finiremo microchippati come gli animali e come tali saremo trattati........
RispondiEliminaStiamo entrando nell'inverno, influenza e raffreddore sono di casa, è normale che si finisca col passare a letto ed in casa un paio di settimane, chiudiamo tutto e tutti preventivamente? In alcuni inverni due o tre milioni di italiani sono stati a letto influenzati, mentre i sani mandavano avanti la baracca. Chiudiamo anche i sani? Non si sa mai...non si sa mai!
RispondiEliminaCari miei, i comunisti sono così! Dopo averci amoreggiato per più di settant'anni, vi rendete conto adesso che sono davvero "intrinsecamente perversi", che sono sempre gli stessi dei tempi del seminarista Rolando Rivi?
RispondiEliminaÈ troppo tardi. Adesso non usano più il mitra, ma la siringa, che è molto più efficace. Adesso che hanno preso il potere non lo mollano più! A coloro poi che continuano a parlare di nazismo, io grido: abbiate il coraggio di chiamare le cose col loro nome e di dire pane al pane vino al vino: si tratta di comunismo, altro che balle!
Credono di essere qualcuno:esperti di politica,di magistratura,di medicina,di ...vattelappesca. Alla sera, tolta la maschera ,davanti allo specchio si riconoscono per cio' che effettivamente sono: soltanto dei mercenari.
RispondiEliminaLa Santa Indignazione morale è voluta da Dio quando difende il vero bene. - 13° giorno di Sciopero della fame. - Digiuno civile a pane e acqua per risvegliare le coscienze di fronte all'ingiustizia che avanza in Italia. Un grido simbolico e spirituale - che invoca l'azione di Dio sulla società civile italiana - per fermare il soffocamento istituzionale dell'Italia. Per difendere la Libertà di dire la verità in pubblico. Per preservare il proprio corpo e la propria anima dal potere tecnico, medico, economico, mediatico, informatico. Un appello politico per affermare la dignità umana e i diritti costituzionali dei cittadini di fronte al processo politico autoritario e nichilista oggi in atto in Italia. Un grido di vita affinché l'Italia non subisca la GRANDE SOTTOMISSIONE E LA GRANDE SOSTITUZIONE che i poteri atei, stranieri e tecnocratici vogliono far subire all'Italia. - Rosario Del Vecchio prof. di Religione cattolica da 36 anni nei licei milanesi
RispondiEliminaMa definire ciò una dittatura è un autogoal. Infatti se dici dittatura dici che hai torto. Lo ammetti mentre accusi: una dittatura opprime il popolo o almeno la sua maggioranza. qui invece abbiamo la stragrande maggioranza che opprime una minoranza, minoranza che non si distingue per nulla di esteriore ma solo per le sue scelte interiori. La maggiorana del popolo approva tutto ciò. La quasi totalità dei Parlamentari sono eletti democraticamente, tutte le istituzioni, la quasi totalità degli intellettuali, tutti i media, la chiesa gerarchica e tutto il mondo cattolico impegnato, tutti sono favorevoli all'esilio dei dissidenti, di coloro che non si inginocchiano al potere, legalmente instaurato ed esercitato. I massimi rappresentati delle organizzazioni internazionali e tutti i principali leader politici occidentali e mondiali. Insomma la quasi totalità del mondo appoggia la politica del Drago. Quindi non è dittatura, e non è neppure totalitarismo. E non è democrazia, né tirannia. E' una nuova categoria della realtà, mai accaduta nella storia, - è il popolo stesso che ha messo a capo il suo Drago contro una parte di se stesso - tranne in alcuni momenti particolari, quali il processo a Cristo, o a Socrate, o a Giovanna d'Arco, o a Tommaso Moro, o a Giovanni Battista, o Giuseppe venduto schiavo dai fratelli. Sono tutti d'accordo contro chi è considerato la pecora nera colpevole del male sociale. - rdv
RispondiEliminaÈ stato sconcertante vedere al Tg1 con quale compiacimento si sia parlato dei controlli sui mezzi urbani di trasporto, mezzi che per due anni sono stati ignorati. La soddisfazione che trapelava dalla voce del giornalista era disgustosa. Non si nota che in questo modo si è creata una divisione sempre più netta e profonda fra le persone. Una cosa che non avrei mai pensato di vivere.
RispondiEliminaTristezza profonda.
Chi sostiene che l'obbligo generalizzato sia, in definitiva, "meno peggio" o meno ipocrita dell'obbligo surrettizio perché costringerebbe il governo a venire allo scoperto e ad assumersi le sue responsabbbilità, a mio parere SBAGLIA. E sbaglia per ragioni pratiche più che ideologiche. A livello pratico infatti, costringere decine di milioni di persone a sottoporsi contro la loro volontà a un TSO pena l'imposizione di sanzioni insostenibili significa violentare psicologicamente, oltreché fisicamente, quelle persone. E non stiamo parlando di poche unità sparse qua e là per il mondo ma di circa 200 milioni di europei, 10 milioni di italiani, ecc. E non stiamo parlando di un TSO che fai una volta nella vita e poi "il caso è chiuso, dimentichi...". No, lo fai ogni 5-6 mesi per un numero imprecisato di anni. Una violenza subita una volta nella vita lascia segni profondi, indelebili ma, con molto lavoro, si può forse metabolizzare. Una violenza ripetuta ogni 5-6 mesi per tot anni devasta la psiche e, di conseguenza, il corpo di chi la subisce, PER SEMPRE. I danni provocati, sul corpo e sulla mente delle persone, da una simile violenza reiterata, si vedranno a distanza di anni e saranno pesanti e spesso irreversibili. Lo Stato può pagare quanto vuoi ma (a parte che non paga perché papà banchiere è banchiere e non pantalone, ricordiamocelo sempre) non tutti sono disposti a vendere la propria incolumità fisica e relativa dignità morale per poche noccioline (e nemmeno per tante, a dire il vero). Inoltre il TSO è pericoloso perché non lascia scampo ai renitenti in quanto prevede pene draconiane (segregazione sociale, multe salatissime e galera per chi non può permettersi di pagarle) per coloro i quali osassero pensare di sottrarvisi. Dunque, a violenza psicologica si sommerebbe altra violenza psicologica. I trasgressori, a questo punto, non si lascerebbero prendere con le buone. L'obbligo generalizzato è l'anticamera della guerra di religione in Europa. A chi conviene una riedizione, su scala ancor più ampia, paneuropea, del 23/24 agosto 1572? A chi è interessato a introdurre una "nuova normalità" e un "nuovo modello economico" in Europa. A papà banchiere interessa. Ma non tutti gli europei si masturbano (peraltro con scarsissimi risultati pratici) pensando ai quattrini e alle "fortune" di papà banchiere. Non tutti gli europei accolgono con indifferenza la prospettiva di poter fare la fine degli ugonotti di Parigi nel 1572. Per evitare un simile scenario dobbiamo fare, a mio parere, alcune cose: 1) metterci in testa che, se lavoriamo bene, questo scenario è ancora evitabile; 2) smettere immediatamente di guardarci l'un l'altro con sospetto (possiamo anche non starci tutti simpatici ma ognuno di noi ha una pellaccia cui presumibilmente tiene, dunque tanto vale venderla cara anche con l'aiuto di chi, tra quelli che rischiano le palle stando in questa situazione, non reputiamo "altissimo, purissimo, levissimo"); 3) costruire, da subito, con "simpatici e antipatici" (previa restando la precondizione della buona fede di ognuno ma senza fare troppo gli schifiltosi sul piano ideologggico), una serie di "comunità nella società" (per citare Agamben) o una "società della resistenza" (permettetemi questa autocitazione). Non farlo, non metterci a lavorare, UNITI, per questa soluzione, significa rischiare di giocarci il c...o. La parola d'ordine in questo momento dev'essere AMICIZIA. Non c'è alcuna via d'uscita individuale da questa situazione... Se ne esce solo tutti insieme.
RispondiEliminaIeri, al Senato, il filosofo Agamben, ha sferrato l'ennesimo duro attacco alla deriva totalitaria che stiamo vivendo.
RispondiEliminaSubito Mentana e i suoi buffi seguaci hanno cominciato a trattarlo come un povero anziano che non sa quel che dice.
Noi sappiamo in realtà che Agamben, assieme a pochi altri, è stato uno dei pochi ad individuare SUBITO quel che stava accadendo ed i fatti, oggi, hanno ampiamente confermato le sue considerazioni di inizio "pandemia".
Ribadiamo però un concetto, secondo noi fondamentale. Agamben, Cacciari e molti altri possono fare tutte le analisi più giuste di questo mondo ma c'è un problema di fondo.
Il concetto che gli uomini, così come sono, 'muoiono e fanno morire', è la base di tutta l'impalcatura.
Il problema degli intellettuali è che non riescono a scalfire questo 'principio', perché non possono porsi contro la scienza. La loro sacrosanta battaglia sui diritti 'inalienabili', la critica alla discriminazione, ha come unico esito il naufragio, perché se un uomo uccide respirando chi ha intorno, o chi verrà toccato a distanza dalla sua infezione che intanto si sarà propagata, parlare di 'libertà' e di 'diritti', per come sono stati tradizionalmente intesi, non ha più senso.
Qualsiasi posizione potrà essere bloccata con la scusa della salute pubblica e della tutela di tutti. Se l'uomo è aprioristicamente infetto non è credibile parlare di libertà e costituzione. Chiaro, no?
Bisogna dunque avere il coraggio di fare un ulteriore step, a costo di risultare "antiscientifici". Altrimenti ogni sforzo intellettuale, sarà vano.
Agamben tra i suoi studi Wikipedia segnala:
RispondiElimina"...Tra gli autori che ha studiato e proposto: Walter Benjamin[8], Jacob Taubes, Alexandre Kojève, Michel Foucault, Carl Schmitt, Aby Warburg[9], Paolo di Tarso, ma anche Furio Jesi, Enzo Melandri e in genere trattando temi di filosofia politica, biopolitica (in particolare i concetti di stato di emergenza, esilio e autorità), mistica cristiana ed ebraica, angelologia, storia dell'arte e letteratura[10]... In occasione della laurea honoris causa in teologia presso l'Università di Friburgo il 13 novembre 2012 ha pronunciato la conferenza Mysterium iniquitatis, poi tradotta in Il mistero del male (2013)..."
Apprendo la vicenda di Rosario del Vecchio. Considero la sua testimonianza importante e lodevole. Tuttavia il ricorso al digiuno e alla penitenza, ancorché importantissimo, necessita di una saggia prudenza e di un docile ascolto della Volontà di Dio. Posso solo invitarlo a moderarne i rigori, perché mai le nostre penitenze devono giungere a mettere a repentaglio la nostra vita. In quest'ora particolarmente tragica, oltre alla preghiera e alla penitenza, c'è bisogno del dispiegamento delle migliori forze sul campo.
RispondiEliminaVoglia portare il mio personale saluto a Rosario del Vecchio, assicurandolo che prego per lui ma che lo esorto a consigliarsi con un buon Direttore spirituale.
Mi avvalgo dell’occasione per porgere i miei più sinceri auguri per le prossime festività natalizie, con l’auspicio che questa umanità apostata possa ritornare ad adorare il Re Bambino nella umiltà della Sua mangiatoia, prima di doverLo avere come Giudice nel giorno del Suo ritorno nella gloria.
Fa bene
RispondiEliminaEducativamente parlando, essendo perdipiù un professore, è proprio un pessimo esempio per i suoi studenti.
RispondiEliminaSiamo tutti chiamati a fare la propria parte in questo momento difficile e sottrarsi al proprio dovere non è da "eroi" come autocelebra il professore, ma da vigliacchi.
La Costituzione tanto cara al professore sancisce per i cittadini diritti e doveri verso lo Stato, e in questo caso si è richiamati al nostro dovere di cittadini sottoponendoci a una vaccinazione che ci preserva dal rischio di ammalarci gravemente.
Mi chiedo se all'epoca del suo tanto celebrato servizio militare, pur essendo favorevole all'arruolamento si fosse rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria durante il CAR...forse avrebbe passato qualche notte in galere e gli sarebbe passata la voglia di fare il ribelle.
Trobo il commento di Carlo, oltre che arrogante, ignorante sotto diversi aspetti:
RispondiEliminaIn primo luogo nell'ottica della fede quando confonde una testimonianza con l'autocelebrazione.
In secondo luogo come cittadino, pedissequamente allineato al pensiero unico del politicamente corretto
In terzo luogo come persona che approfondisce quando confonde i veri vaccini adeguatamente testati con i sieri genici sperimentali ammanniti indiscriminatamente senza nessun necessario screening a cittadini che fanno da cavie e per di più sotto ricatto non solo morale...
Potrei continuare, ma credo che possa bastare