Una visuale interessante sulla guerra in Ucraina dall'Osservatorio Card. Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa. Vedi precedenti a partire da qui.
Europa - Occidente, News Ucraina:
rompere la cornice, prima che sia troppo tardi
Il “frame”, la cornice
La cornice ucraina
Quando c’è un evento di grande portata, che coinvolge grandi movimenti di potere e di denaro, che ha fonti di notizie fisicamente lontane (e quindi gestite solo da rilanci di agenzia) oppure inaccessibili per il popolo normale (e quindi gestite solo dagli “esperti”), i grandi media cartacei e televisivi (ora autodefinitisi “editori responsabili”) hanno qualche giorno di assestamento e poi confezionano il “frame”, la cornice dalla quale nessuno può sfuggire.
Tutto ciò che dicono e scrivono gli “editori responsabili” sta in queste cornici. Il dissidente in TV viene progressivamente espulso: ne conservano solo alcuni, per rappresentanza.
Il destino dei dissidenti in TV è quello di essere sovrastati (proporzione 5 a 1 in trasmissione) oppure sbeffeggiati (libertà di ironia e di insulto da parte degli altri partecipanti).
In questo modo gli “editori responsabili” cessano di essere informazione, ma sono semplicemente il filtro per espellere le idee e per confezionare una versione precotta, fatta normalmente di slogan.
La cornice ucraina
La cornice ucraina è semplicissima: «Ogni Stato può aderire all’alleanza che vuole // noi democratici siamo buoni // Putin l’autoritario è cattivo // il discorso di Putin per l’inizio della guerra è “delirante” // l’integrità territoriale è sacra».
- Mattarella ha ricominciato l’uso della parola “inaccettabile”.
- È iniziato il teatrino televisivo del “tutti unanimi, tranne uno al massimo per ogni trasmissione”.
- È iniziata l’esposizione del “dolore ucraino occidentale”, dimenticando che da 8 anni c’è un “dolore ucraino orientale”.
- Draghi era da tempo preparato alla guerra (nuovo “stato di emergenza” per 3 mesi, così ci raccordiamo direttamente col covid).
Rompere la cornice, prima che sia troppo tardi
Noi, mammolette occidentali, ci crediamo amanti della pace.
Tornano le “bandiere della pace”
Spezzata la cornice, è tempo di studiare
Chi non vuole studiare ha sempre un’alternativa. Va su Youtube, fa partire
https://www.youtube.com/watch?v=Et8eiLURIFk
poi, al minuto 1 e 38” si alza in piedi e si mette a cantare: «e sempre in fila per tre // marciate tutti con me // e ricordatevi i libri di storia // noi siamo i buoni e perciò // abbiamo sempre ragione // andiamo dritti verso la gloria».
Così la questione è chiusa in un attimo. Poi si accende la TV. Dentro la cornice, sempre.
Giovanni Lazzaretti - Fonte
giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com
Noi, mammolette occidentali, ci crediamo amanti della pace.
1999: la NATO bombarda Belgrado per favorire il distacco del Kosovo dalla Serbia; abbiamo creato uno stato mussulmano in Europa.
2001: USA, Gran Bretagna, Canada, Australia, invadono l’Afghanistan, col pretesto delle Torri Gemelle, dalle quali i Talebani si sono sempre chiamati fuori. 20 anni di guerra. Persa.
2003: Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Polonia invadono l’Iraq, avendo come motivazione la bugia delle “armi di distruzione di massa” (mai trovate, essendo inesistenti). Da 733.000 a 1.446.000 morti. Finita la fase dell’invasione nel 2011, inizia la fase dell’ISIS.
2011: La NATO realizza la “no-fly-zone” a modo suo, distruggendo la Libia. Il paese più prospero dell’Africa, con un Indice di Sviluppo Umano (ISU) superiore a 10 stati europei, diventa sede di destabilizzazione e di guerra permanente fino a oggi.
2011: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna supportano i cosiddetti “ribelli moderati” in Siria. La Siria è distrutta, ma ancora il presidente Assad regge. Nel 2013 Obama era pronto a fare della Siria ciò che fecero della Libia. Fermato dalla giornata di preghiera e digiuno indetta da Papa Francesco? Chissà.
Siamo (1) i maggiori produttori di cadaveri in giro per il mondo. La cornice si può quindi rompere con questi passaggi.
«Ogni Stato può aderire all’alleanza che vuole». Vero, chi può impedirlo? Ma se l’alleanza a cui aderisci ha mostrato in passato un’indole aggressiva e violenta, l’aderirvi “contro” qualcuno è un atto di ostilità e di pre-guerra.
«Noi democratici siamo buoni // Putin l’autoritario è cattivo». A parte l’azzeramento della democrazia attuato durante il covid in Italia, noi democratici NON siamo i buoni. Per maggiori informazioni chiedere in Siria sotto embargo da 11 anni. Chiedere in Libia. Chiedere in Afghanistan. Chiedere in Iraq.
«Il discorso di Putin per l’inizio della guerra è “delirante”». Il titolo “delirante” lo trovate in 206.000 siti. Altri 183.000 hanno la variante “raggelante”. La realtà è che nessuno lo ha letto, mentre è un buon discorso di geopolitica, che descrive tra l’altro cosa l’Occidente avrebbe dovuto fare dopo la calma fine dell’URSS.
«L’integrità territoriale è sacra». Sì, come no. A Siria, Libia, Afghanistan, Iraq, aggiungere anche la Serbia per ulteriori informazioni.
Tornano le “bandiere della pace”
Tornano le “bandiere della pace” arcobaleno. Esplosero nel 2003, quando l’attaccante era Bush. Tacquero nella radiosa era Obama, Nobel per la pace, quando la Libia veniva distrutta. Tornano quando l’attaccante è Putin.
“Pace senza se e senza ma” era lo slogan 2003. Smentito lo slogan con la guerra di Libia, della cui distruzione nessuno si interessò, oggi quelle bandiere ritornano, ma sono poco più che stracci.
Si svegliano anche i sonnolenti sindacati: «Non vogliamo più bandiere neonaziste» Sono comparse due giorni fa nella manifestazione che era organizzata dai sindacati: «Ora bisogna vigilare». Non si sono ancora resi conto a Reggio Emilia che Pravyj Sektor e le sue bandiere sono parte in causa nella guerra del Donbass da 8 anni?
Spezzata la cornice, è tempo di studiare
Spezzare la cornice è la precondizione necessaria. Altrimenti saremo lì a guardare la TV credendo per l’ennesima volta che ci stia dicendo la verità. Dopo due anni di bugie sul covid, è possibile crederci ancora?
Se anche le cose che ci fanno vedere fossero vere, sono ugualmente false perché non fanno mai vedere la controparte. Se vedo il dolore di una donna ucraina occidentale sul TG1, mentre per vedere il dolore di una donna ucraina orientale devo andare su “ArezzoNotizie”, capite che la disparità di trattamento è violenta.
Cosa vuol dire studiare? All’inizio significa raccogliere la cornice vera, ossia l’insieme di nomi, luoghi, date, avvenimenti. Parametri, senza alcun giudizio. Per questa prima cernita Wikipedia è utilissima. Quindi ho scaricato:
- Elezioni parlamentari ucraine dal 1994 al 2019
- Elezioni presidenziali ucraine dal 1991 al 2019
- Rivoluzione arancione 2004, rivoluzioni colorate varie
- Euromaidan 2014, strage di Odessa
- Guerra del Donbass 2014-2022
- Accordi di Minsk, gruppo di contatto Trilaterale sull’Ucraina
- Gasdotto Nord Stream 2, Morawiecki (il “banchiere” che guida la Polonia)
- Azarov, Janukovic, Juscenko, Kucma, Ostrovsky, Turcynov, Tymoscenko, Zelenskyj
- Pravyj Sektor, Brigata Azov, Stepan Bandera
Chi non vuole studiare ha sempre un’alternativa. Va su Youtube, fa partire
https://www.youtube.com/watch?v=Et8eiLURIFk
poi, al minuto 1 e 38” si alza in piedi e si mette a cantare: «e sempre in fila per tre // marciate tutti con me // e ricordatevi i libri di storia // noi siamo i buoni e perciò // abbiamo sempre ragione // andiamo dritti verso la gloria».
Così la questione è chiusa in un attimo. Poi si accende la TV. Dentro la cornice, sempre.
Giovanni Lazzaretti - Fonte
giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com
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NOTE
(1) Uso il plurale perché non mi chiamo fuori. Non è colpa mia ciò che FA l’occidente. E’ colpa mia ciò che NON FACCIO come cattolico: preghiera e digiuno costante per la pace.
Questo è Magri dell'ISPI che spero sappiate cos'è, dalla Berlinguer. Anche lui si domanda perché Zelensky continua a tenere toni alti invocando entrate in UE e nella NATO (ancora oggi chiede la no-fly-zone NATO che provocherebbe in automatico la Terza guerra mondiale) mentre manda padri di famiglia, coscritti, a lanciare molotov contro un esercito professionale? Se dichiarasse la neutralità dell'Ucraina, cosa farebbero i russi? Che partita sta giocando Zelensky? https://www.facebook.com/PaoloMagri.ISPI
RispondiEliminaIeri al TG3 Monsignor Luigi Bettazzi, 98 anni, ha detto che "la NATO non ha più senso e che l'Europa non dovrebbe farne parte perchè non c'è più il Patto di Varsavia". La Chiesa su certi temi è molto più avanti del 98% dei parlamentari italiani.
RispondiEliminaPreghiamo S.Andrea apostolo che arrivando in Russia in una visione vide tante chiese e ai confini di Kiev e Russia pose la Croce di Cristo.
RispondiEliminaQuesti popoli sono cresciuti nei secoli come fratelli per cui la Nato faccia un passo indietro e faccia ragionare l'Ucraina, rinviando in futuro eventuali richieste, l'Europa non faccia Nerone e l'Italia non istighi il più debole e sopratutto non si faccia istigare. Io sento alcuni ucraini la cui aggressività e disprezzo verso l'Europa e l'Italia é impressionante e PRETENDONO che si scenda a combattere con loro..... MAI MAI MAI
C'è la censura.
RispondiEliminaNon è strisciante, si taglia a fette. E non è solo sulle piattaforme che utilizziamo per scambiare opinioni ma è ovunque nei mezzi di comunicazione nelle università, tra le persone. Ogni giorno persone che cercano esprimere pacificamente la loro opinione vengono zittite.
In televisione, a chi non è allineato, gli si parla sopra, si interrompe, si fa partire la pubblicità.
Crediamo che tante cose siano complotti, che viviamo in una democrazia, ma riflettiamo su alcune cose.
RispondiEliminaAbbiamo una marea crescente di argomenti su cui non si può parlare o di cui non si può parlare se non positivamente, di minoranze rumorose che possono dire e pretendere qualsiasi cosa difese a spada tratta dalle élites culturali e di altre che ve sono ignorate o crimininalizzate con termini che sono a volte ben oltre i limiti perfino della legge.
Abbiamo come degli zampolijti, gli ufficiali politici sovietici, che giudicano cosa sia politicamente corretto/giusto/buono/democratico e emanano o invocano anatemi su chi sgarra, arrivando a far licenziare chi magari fa anche bene il suo lavoro e un lavoro che non c'entra nulla con quelle tematiche.
Abbiamo visto che poteri sovranazionali e anche nazionali possono tagliare fuori la gente dai propri soldi, dal proprio lavoro e dai propri diritti umani prima ancora che costituzionali, e se possono farlo per temi che possiamo per ora trovare condivisibili vuol dire che potranno farlo più in là a proprio gusto e arbitrio.
Abbiamo visto che le occupazioni di immobili vengono punite a discrezione di chi comanda, spesso in base al colore politico, la provenienza o all'idea espressa dagli abusivi.
Abbiamo visto trattare i profughi e i rifugiati diversamente in base alla provenienza, perché forse anche l'umanità va "somministrata dall'alto"
Abbiamo visto fare la caccia al colpevole su cui sfogare paura e frustrazione, giustificando la cosa istituzionalmente, passando dai novax ai russi e russofili.
Abbiamo visto negare sale da congresso e quindi diritto di espressione in base a colore politico e idea, come gli inviti alle trasmissioni.
Abbiamo visto applausi preventivi ai governanti, governi con la carta bianca, emergenze e quindi carta bianca allungati a comodo, un parlamento ridotto a timbrare e firmare quello che un comitato scelto e non previsto dalla struttura istituzionale scrive a Monte di ministri capigruppo e partiti, maggioranze del 90%, fiducia data su tutto finanche sulla legge delega che dovrebbe dare i paletti del parlamento alla carta bianca, la prima carica dello stato data per non aver saputo o voluto scegliere per 14 anni alla stessa persona, governi formati dai partiti che hanno perso le elezioni.
Questa la chiamate democrazia? Abbiamo gridato alla dittatura per molto meno, anche solo per una di queste cose e adesso le accettiamo in blocco?
Cosa vi garantisce che soldi, diritti, trattamento davanti alla legge, proprietà, non possano esservi tolti in futuro visto che abbiamo permesso che fosse fatto oggi e quindi gli abbiamo riconosciuto l'autorità per farlo?
Solo obbedire ed essere sempre dalla parte di chi comanda ve lo garantirebbe.
Contenti voi...
La Polonia chiede un embargo europeo totale su petrolio, gas e carbone russi.
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/la-polonia-chiede-un-embargo-europeo-totale-su-petrolio-gas-e-carbone-russi/
..anche questi so' partiti pe la tangente..!
https://twitter.com/RnaudBertrand/status/1498491107902062592
RispondiElimina"stiamo difendendo i nostri valori"...
RispondiElimina...E quindi la federazione internazionale felina (!) esclude i gatti "russi" dalle competizioni internazionali (!!).
Giusto così: le colpe dei padri, ricadano sui gatti (era così, no?)
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1138362093662437&set=a.145392712959385
Copioincollo un commento :
Clelia Vaccari
Io eliminerei anche l'insalata russa dai menù .
Scusate, il commento precedente è "partito" troppo presto.
RispondiEliminaVi segnalo una raccolta di commenti di intellettuali americani di diversi orientamenti, da Kissinger a Chomski, sul fatto che l'allargamento ad Est della NATO sia stato un grave errore.
https://twitter.com/RnaudBertrand/status/1498491107902062592
Se noi non capiamo che dalla fine dell'800 serpeggiava la dissoluzione dentro e fuori la chiesa, dentro e fuori lo stato italiano, se non capiamo che la dissoluzione indotta a piene mani da chi voleva che l'Italia fosse e restasse definitivamente una espressione geografica ad uso dei migliori offerenti, non capiremo mai le diverse volontà interne ed estere che, guerra o non guerra, mafie o sommosse spontanee o eterodirette, hanno manovrato per fiaccare il popolo ogni volta che ha cercato di risollevarsi. La nostra unità di popolo, di religione, di cultura, di giustizia, di economia deve ancora essere conquistata dagli Italiani, in particolar modo da quelli che nel pensier si finsero e si fingono francesi, tedeschi, inglesi ed oggi poliglotti cittadini del mondo. Ora abbiamo una possibilità, davanti ad una chiesa allo sbando, davanti ad uno stato immemore della Costituzione del dopoguerra, davanti alle massime cariche dello stato che si muovono guidate da potentati finanziari stranieri ed ignorano, misconoscono l'identità di territorio, di lingua, di religione, di cultura, di giustizia, di economia italiana, ora abbiamo la possibilità di guardare in faccia lo stupro al quale siamo e siamo stati sottoposti per secoli e, ritrovando nella verità del nostro essere Italiani la nostra unità fraterna, abbiamo la possibilità di riscattare la nostra santa libertà di Italiani.
RispondiElimina
RispondiEliminaStudiare per rompere "la cornice" dell'opinione conformista va bene.
Ma non si può studiare solo utilizzando Wikipedia.
Bisognerebbe anche documentarsi sulla storia russa, della Russia e dell'Ucraina, della Polonia, insomma di tutta quell'area.
Una parte dell'Ucraina è filorussa ma non è la prima volta che popolazioni ucraine combattono contro Mosca. Vedi le rivolte dei cosacchi al tempo della Grande Caterina, zarina di Russia. Vedi
le crudeli guerre civili contro i bolscevichi, subito dopo la fine della I gm. L'Ucraina già allora voleva l'indipendenza da Mosca.
Il "riassunto" dei misfatti americani e Nato verso paesi terzi dimentica di precisare alcune cose:
1.bisogna distinguere tra prima e seconda guerra contro l'Irak. La prima era inevitabile, dovuta alla megalomania di Saddam Hussein, che occupò a sorpresa il Kuwait, mettendo le mani su una parte consistente delle fonti di petrolio mondiale e nello stesso tempo apprestandosi ad inghiottire l'Arabia Saudita, cose che le grandi potenze occidentali non potevano tollerare. Megalomania simile a quella dei dirigenti ucraini attuali, i quali continuano a coltivare l'idea di far entrare il loro paese nella Nato.
2. La distruzione della Libia fu voluta in particolare dalla Francia, dal presidente di allora Sarkozy. Appena ottenuta la no-fly zone, gli aerei francesi (sotto l'ombrello Nato) cominciarono slealmente a martellare le forze di terra di Gheddafi, che aveva quasi sottomesso la ribellione, distruggendole sistematicamente (carri armati, semoventi, blindati vari etc).Fu dunque lui il principale responsabile, certo non ostacolato affatto dagli americani, dal duo Obama-Clinton al femminile, al quale la cosa andava evidentemente bene. Berlusconi allora al governo prima si oppose all'attacco alla Libia poi ebbe il torto di accettarlo, si dice anche perché sottoposto al ricatto di fargli crollare le aziende sul mercato.
3. L'Afghanistan non è nemmeno uno Stato. Se lo è, è uno Stato criminale, esportatore di droga in tutto il mondo e di terrorismo.
La rappresaglia americana era inevitabile ma andava fatta in altro modo, senza pretendere di installarsi da quelle parti per "insegnargli al democrazia" (!!). I mussulmani stimano altamente l'uso della forza ("bacio la mano che non posso tagliare", dicono). Bisognava colpire duro senza occupare il paese.
RispondiEliminaUn'ulteriore precisazione va fatta per il nuovo stato di emergenza "per attività all'estero" dichiarato dal governo Draghi.
Per l'invio di aerei e soldati nostri in Romania, nell'ambito Nato, trattandosi di spese fuori bilancio occorre un decreto particolare, che le giustifichi con la dichiarazione dello stato di emergenza.
A queste spese hanno aggiunto altre spese, comprese quelle per l'assistenza ai profughi ucraini. Forse rientra anche il costo delle armi che si vogliono mandare agli ucraini?
Insomma, è un decreto "tecnico", richiesto dalla normativa vigente, sempre più ancorata a profili di costituzionalità.
Che poi l'invio di armi agli ucraini sia sbagliato, questa è un'altra faccenda.
In ogni caso questo "stato di emergenza" non è un prolungamento di quello dichiarato per il covid, non c'entra niente col covid.
Mi aggiungo al commento di 3 marzo 09:00
RispondiEliminaL'Italia è una democrazia in decomposizione. Come il cadavere (non respira già più) di chi è morto da poco, seduto sulla sua poltrona, ancora vestito. Potrebbe avere davanti a sé un foglio, l'ultimo che ha firmato. Ma chi ha firmato adesso è morto. Quel pezzo di carta lo fa pensare vivo, ma sta già disfacendosi. L'apparenza pare dar vita al cadavere. Anni fa un film anche divertente: Weekend con il morto.
Anche il moribondo regime sovietico teneva in vita i suoi apparati e forse gli stessi segretari generali (Breznev) perchè serviva così.
Nella nostra Fake Area Liberal States Europe (FALSE) quei vezzi & vizi sono diventati logge & leggi.
Io so soltanto che gli USA vanno seminando guerre in nome della 'democrazia' in tutto il mondo già dai primissimi anni '50, col maccartismo e la caccia alle streghe mai finita, lo sanno tutti che a Gorbacev, che peraltro pare sia messo molto male in salute e forse ci saluterà presto, erano state promesse alcune cose al crollo della URSS tra le quali che non avrebbero allargato i confini 'not even an inch', nemmeno di un pollice, abbiamo visto dove è arrivata la UE dietro fervidi consigli yankees, anche Kissinger, quasi 100 anni, auguri, ancora lucidissimo, conferma che i patti non osservati e il volere fare entrare la UA non solo in Europa, ma nella NATO, è una sfida pericolosa in campo aperto alla Russia, noi vendiamo da anni le armi, (vero D'Alema?) a tutti, ma proprio tutti, ma non direttamente, perché è proibito, ma attraverso contractors, cioè mercenari di ogni genìa, la Polonia accetta solo, bontà sua, profughi BIANCHI, alla faccia di.......ci sono racconti allucinanti di profughi e migranti di colore respinti in malo modo ed insultati alle frontiere, Bettazzi è uno degli ultimi vescovi che partecipò al CVII, fino a poco tempo fa partecipava ad incontri organizzati da varie parrocchie in tutta Italia per raccontare i suoi ricordi e la sua versione dei fatti, era uno spasso sentirlo parlare, anche del giovane peritus bavarese che definiva non classificabile e alieno alle conventicole......a seguire......
RispondiEliminaOttimo, come sempre, Lazzaretti. Peccato per i commenti perché nella stragrande maggioranza dei casi non sono attinenti all'articolo (non solo su questo, anche su altri...)
RispondiEliminaSe non era ancora chiaro che viviamo sotto una Cappa, la guerra in Ucraina, ne offre una vistosa conferma. Siamo passati dal piano sanitario al piano militare, dove sono più espliciti e brutali i contorni della Cappa. Non è possibile dire o pensare altro di quello imposto dalla Cappa: la storia a senso unico, senza letture critiche né interpretazioni, senza considerare precedenti, presupposti e mancate trattative su un piano di pari dignità, con l'intenzione vera di raggiungere un punto d'incontro. La guerra in Ucraina non ha un colpevole ma almeno due; ha un aggressore, ma ha anche un corresponsabile. Non si può pensare che la Nato possa allargarsi a dismisura fino ai confini della Russia e la Russia non possa richiedere di avere una zona neutra davanti ai suoi confini. Invece tutti devono ripetere, senza minimamente discostarsi, la verità ufficiale, e definire propaganda la versione opposta. Ma in guerra le campagne di propaganda non sono mai da una parte sola.
RispondiEliminaIn una vera civiltà di unanime vi dovrebbe essere non l'allineamento al canone corretto, ma la pietà per le vittime e il soccorso; sulle cause che hanno scatenato la guerra, sui ruoli e sulle responsabilità dovremmo mantenere la libertà di capire altri punti di osservazione, anche perché solo così si potrà arrivare a un esito positivo della trattativa. Macché, nella Cappa tutto resta uniforme, opprimente e impedisce di vedere il cielo.
(Marcello Veneziani)
Purtroppo il nostro governo, non so come ci sia riuscito, ha la forza e il potere ipnotico di manipolare le masse di capre che siamo noi italiani, da due anni a questa parte.
RispondiEliminaA questo si aggiungano giornalisti e opinionisti di ogni genere i quali, oltre ad essere specialisti in epidemie, sono diventati di colpo tutti esperti in politica estera e strategie militari, pertanto tutti i giorni, dall’alto della loro sapienza, effettuano il lavaggio del cervello, mostrando la loro unica verità che deve essere a senso unico.
L’Italia è un grande circo che finirà schiacciato sotto le proprie macerie.
RispondiEliminaI fuggiaschi di colore respinti alle frontiere polacche. Notizia da controllare.
I Media internazionali stanno cercando di montare il caso dei polacchi che "respingono" profughi arabi, neri, asiatici alle loro frontiere.
Intanto bisogna dire che non è che vengano respinti: danno la precedenza agli ucraini e quindi entrano più tardi. Almeno questo si ricavava da una intervista ad una pakistana. La suddetta era arrabbiata ed offesa perché aveva dovuto aspettare per ore, in piedi e le avevano dato una coperta bagnata, dato che nevicava. Pensa te. Comunque diceva che dai civili ucraini al di qual del confine era stata trattata bene.
Credo che ai confini di questi paesi di sia una certa ressa, per così dire. Va detto poi che la precedenza data dai polacchi agli ucraini(se vera la notizia) ha un senso. Il confine è in Galizia, la cui capitale è Leopoli (Lvov, Lviv), un tempo polacca, è probabile che ci siano legami anche di parentela ai due lati del confine di Stato.
I profughi bianchi sono sicuramente quasi tutti cristiani (ortodossi o cattolici). Mentre i fuggiaschi "di colore" sono sicuramente quasi tutti mussulmani, oggi di nuovo tra i peggiori persecutori dei cristiani, come risulta dalle cronache.
Grazie ad un provvedimento, che non trova riscontro né parallelo in alcuno dei Paesi direttamente confinanti con il teatro della guerra, in Italia, prendendo spunto dal conflitto russo - ucraino, si è dato vita all'ennesimo e grottesco "stato di emergenza".
RispondiEliminaLa banda dei socialisti che ci governa, in tal modo, potrà più agevolmente offrire ai partiti che la fiancheggia (ovvero tutti) la giustificazione dell' "eccezionalità della situazione", a discolpa delle consuete approvazioni "a scatola chiusa" operate dal Parlamento, in relazione ai provvedimenti voluti dall'Esecutivo. Di questo potranno particolarmente giovarsi quelle formazioni che fingono di costituire la c.d. "opposizione", nonché (giacché, in Italia, non possiamo farci mancare nulla) la c.d. "semi opposizione", le quali, appunto, puntando sull'esistenza, formalmente sanzionata, di questa contingenza emergenziale, potranno così meglio giustificare, agli occhi di chi ancora intenda votarle, la loro contribuzione al varo dei provvedimenti più contrari rispetto alle proprie formali linee di politica economica e sociale.
Non è poi nemmeno da sottovalutare come, attraverso un'interpretazione innovativa dell'art. 60 della vigente costituzione, si potrebbe facilmente prorogare la durata delle Camere per qualche anno almeno, facendo considerare l'Italia, indipendentemente dalla mancanza di una sua azione diretta nel teatro bellico, come giuridicamente collocabile in una situazione equivalente a quella dello "stato di guerra"; questo, almeno sino al termine delle lunghe trattative che, sicuramente, prima o poi, interverranno fra Russia ed Ucraina (e se, poi, malauguratamente, la cosa dovesse risolversi celermente, per lo meno, ci si è tentato) ...
Cit. Michele Gaslini
Circolano ovunque messaggi che invitano a pregare per l’Ucraina. Messaggi confezionati direttamente dalle centrali di propaganda e poi immessi nei circuiti social, dove i più abboccano pensando di fare così il proprio dovere. Attenzione a non cascare nella rete! È arrivato il messaggio financo nel gruppo del mio piccolo e caro condominio. Dice così:
RispondiElimina«UCRAINA Stasera alle 20 suoneranno le campane della chiesa. Spegni anche le luci nelle tue case per il momento per mostrare a Putin che preferiremmo stare all’oscuro piuttosto che comprargli benzina e petrolio. Si tratta di un’azione che si svolge in tutta Europa e contemporaneamente a Londra (19.00), Europa centrale (noi), Kiev (21.00) e Mosca (22.00). Si prega di inoltrare questo messaggio».
Ho risposto così: «Per la pace vera bisognerebbe innanzitutto non fare sanzioni, poi non mandare armi e munizioni e uomini e poi non stare al gioco americano che per i suoi interessi vuole imporci il suo gas, che a noi costa il doppio. Cerchiamo di non farci accecare dalla propaganda, rimaniamo lucidi, vogliono trasportarci in guerra, non ci hanno mai chiesto di pregare per tutti i popoli che subiscono (e hanno subito) tremende guerre (Iraq, Afghanistan, Libia, Siria…). Dietro ci sono enormi interessi. Siamo sottoposti a una propaganda incredibile che ci impedisce di capire come stanno le cose. Sono gli stessi che ci hanno portati alla fame, con aziende che chiudono, lavoratori licenziati e prezzi saliti alle stelle. Non abbiamo nessun interesse come italiani a sostenere gli interessi americani. Sono loro che hanno fatto precipitare la situazione».
Cit. Antonio Catalano
Difenderemo i nostri valori
RispondiEliminaI valori europei dell'accoglienza e della fratellanza devono valere oggi più che mai.
- Mario Draghi, Comunicazione alla Camera dei Deputati, 01/03/2022
C'è un filo rosso che lega il conflitto sanitario al conflitto bellico in corso, succeduto immediatamente al primo, prima ancora che fosse terminato, e che spiega il senso del nuovo stato d'emergenza come quello del trascorso. Una guerra continua per il valore.
***
Nessuno può valutare senza svalutare, rivalutare e valorizzare. Chi pone i valori si è in tal modo già contrapposto ai non valori. Non appena l'imporre e il far valere diventano davvero una cosa seria, la tolleranza e la neutralità illimitate dei punti di vista e dei punti di osservazione intercambiabili a piacere si ribaltano si ribaltano subito nel loro opposto, cioè in ostilità. L'anelito del valore alla validità è irresistibile, e il conflitto tra valutatori, svalutatori, rivalutatori e valorizzatori è inevitabile.
Lo si può vedere nella discussione sull'impiego di armi nucleari: se un certo filosofo dei valori oggettivi, per il quale si danno valori superiori all'esistenza fisica dell'uomo di volta in volta vivente, è pronto a impiegare, per imporre tali valori, gli strumenti di annientamento della scienza e della tecnica moderna, un altro filosofo dei valori oggettivi ritiene invece un crimine annientare la vita umana per amore di presunti valori superiori. É sconvolgente vedere come alla fine persino l'origine e il senso della filosofia dei valori in generale vadano perduti, e come, secondo questa logica, anche l'impegno per un superamento del nichilismo positivistico-scientifico giunga ad annientare se stesso. Anche l'avalutatività assoluta della scienza, infatti, può essere posta e fatta valere come valore, anzi addirittura come valore supremo, e nessuna coerente logica del valore può impedire, a chi ha posto e attuato questo valore supremo, di condannare come antiscientifica, antiprogressista e nichilistica l'intera filosofia dei valori. Il conflitto tra valutatori e svalutatori finisce così: da entrambi le parti risuona un terribile pereat mundus.
- Carl Schmitt, La tirannia dei valori, Adelphi, Milano 2008, pp. 59-60
La famiglia Rotschild al completo è in stato di frenesia, ha abbandonato la plurisecolare riservatezza che caratterizzava le sue azioni per urlare sui “social” il suo odio alla Russia. David Rotschild ha scritto che “fra miglia di anni, ci sarà una giornata ebraica di festa dedicata a Zelenski e alle sue imprese…” Questo uscire dalla segretezza vuol dire qualcosa.
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/tranquilli-babi-yar-e-intatta-sono-a-pezzi-certi-ebrei/
UN ROTSCHILD AL GOVERNO BRITANNICO: «DEVI ENTRARE IN GUERRA!»
RispondiEliminaNon possiamo permetterci di perdere l’Ucraina!
#Erede della famiglia Rothschild, Nathaniel Rothschild, ha scritto ai membri del governo britannico…
“L’Ucraina è un tassello essenziale, che non possiamo permetterci di perdere nella scacchiera geopolitica…”
“Dobbiamo mettere in ginocchio la Russia con ogni mezzo possibile, per inviare un segnale forte ai Cinesi, e per proteggere il nostro sistema globale di norme e valori liberali..
La via che abbiamo intrapresa, mancanza di azione militare, significa che il nostro Ordine Globale è morto in piedi… Vi esorto a schierarvi più ferocemente contro la Russia ei suoi proxy, ad intensificare la guerra informativa, a correggere l’opinione, soprattutto online, e ad inviare armi ai nostri
amici in Ucraina.
SENZA L’UCRAINA, IL NOSTRO ORDINE GLOBALE NON SOPRAVIVVERÀ.”
https://www.maurizioblondet.it/un-rotschild-al-governo-britannico-devi-entrare-in-guerra/
Signore,non avevi scelto Israele per questo...
CON LA COPERTURA DELLA GUERRA...
RispondiEliminaMentre tutti sono distratti dalla guerra in Ucraina, subentrata alla psicosi pandemica, il Governo sta cercando di riformare il Catasto senza i riflettori puntati, per cominciare così a spogliare gli italiani secondo i dettami dell'Agenda 2030 e i programmi, dichiarati pubblicamente, del World Economic Forum.
Mentre scrivo sto seguendo in diretta il webinar, organizzato da San Marco Capital, sul trasferimento dell'eredità e sulla gestione patrimoniale. Nelle prossime settimane ho chiesto di organizzare delle videoconferenze informative anche sul modo di spostare legalmente il denaro, in modo da metterlo al siguro dalle grinfie dei servi della finanza globale che siedono ai posti di comando nella disgraziatissima Repubblica Italiana.
Nota finale: fare riforme di questo tipo alla chetichella, col paravento della guerra, rasenta la criminalità...
https://www.youtube.com/watch?v=L2HZV4C7drs
RispondiEliminaMessaggio di Putin all'Italia- Traduzioni Metafisiche (rubrica ironica)
Guardate a chi stanno dando le armi!
RispondiEliminaIl premier Zelenski a braghe calate suona il pianoforte con il "bigolino".
https://gloria.tv/post/t8y7o3z83Q4H11TXsEyr89t34
Allora, ricapitolando: il SUPER GREEN PASS è una misura indispensabile per la nostra salvezza, ma ha base personale, non territoriale.
RispondiEliminaCioè oggi questa misura (fondamentale per la nostra salvezza, lo ricordo) vale, nel territorio italiano, solo per i cittadini italiani: non per i turisti, non per gli eventuali rifugiati (che evidentemente hanno un sistema immunitario diverso).
È un po’ un ritorno a certi ordinamenti di Antico Regime.
Non male per chi, se sollevi anche un piccolo dubbio, ti dice che sei medievale, pensando che sia un insulto…
Eugenio Capozzi
RispondiElimina«Ricordiamo ai nostri intrepidi difensori delle libertà occidentali pronti a (far) impugnare le armi contro il tiranno Putin che oggi, mentre scriviamo, in Italia persiste uno stato di emergenza sanitaria totalmente sconosciuto alla nostra Costituzione, che attribuisce al governo poteri straordinari e arbitrari senza che esista alcuna ragione di allarme sanitario o di disagio delle strutture ospedaliere, essendo in corso una normalissima, blanda epidemia stagionale. Che oggi in Italia - unico paese in tutto l'Occidente e in tutto il mondo, salvo qualche residua tirannia asiatica - a chi non acconsente a sottoporsi un numero imprecisato di volte a un trattamento sanitario imposto dal governo senza prevedere alcuna responsabilità né risarcimento per danni eventuali viene ancora proibito di lavorare e di percepire retribuzione, di viaggiare sui mezzi pubblici, di entrare in ristoranti, bar e negozi, di praticare sport, di accedere a spettacoli ed eventi culturali.
Ricordiamo ai nostri infervorati paladini e crociati delle libertà che oggi in Italia tutti i cittadini sono ancora obbligati a esibire continuamente, in tutte le circostanze della vita quotidiana, un lasciapassare sanitario/va¢¢inale che ne controlla ogni movimento, consente una loro schedatura totale, incrocia i dati sanitari con quelli fiscali, consentendo al governo in ogni momento di limitare le loro libertà. Che oggi in Italia viene ancora impedito da una circolare del Ministero dell'Interno il diritto a tenere cortei nelle città contro i provvedimenti governativi, mentre cortei e manifestazioni sono consentiti senza restrizioni su temi arbitrariamente giudicati "giusti" dal governo. Che oggi in Italia il 95% del sistema dei media è ridotto a grancassa e amplificatore della propaganda governativa, e demonizza incessantemente chiunque esprima opinioni dissenzienti sulla questione dell'emergenzialismo sanitario.
Chiunque abbia deliberato, sostenuto, difeso, avallato questi atti oppressivi, chiunque continui a tenere in piedi questo regime autoritario, chiunque non faccia nulla per porre subito fine ad esso, non ha nessun titolo per insegnare la libertà e la democrazia a nessuno. Dovrebbe semplicemente vergognarsi anche solo di usare queste parole, e andarsi a nascondere, se ancora gli rimane un residuo di pudore.
Il grado di corruzione interna ecclesiale e statale , quindi di deterioramento, di ribaltamento del pensiero incapace ormai di distinguere il bene dal male, il vero dal falso, il giusto dall'ingiusto è la causa unica della nostra pregressa ed attuale condizione di mandria umanoide.
RispondiEliminaSolo Dio, nella Sua misericordia, può, davanti al nostro onesto pentimento, renderci di nuovo capaci di accogliere e custodire quei Suoi doni che noi abbiamo follemente disprezzato, dissipato infine perduto.
La corruzione, la falsità, la doppiezza, la malafede, la malevolenza del governo della chiesa e del governo dello stato sono lo specchio di un popolo che preferisce essere preso per i fondelli piuttosto che affrontare la realtà.
Ora sta a noi decidere se combattere con le armi del Vero o se vogliamo affogare nelle sabbie mobili del buonismo ipocrita, conformista, accidioso che inchioda le capacità nobili umane alla propaganda di regime oggi oligarchico finanziario, globalista, tecno/ modernista, trans/umanista che perfeziona la robotica ed elimina gli umani in modo pseudo religioso, pseudo culturale, pseudo politico, pseudo legislativo, pseudo economico, pseudo sanitario, pseudo pacifico.
Se è vero che il presidente ucraino è membro del Forum di Davos...
RispondiEliminaA volte mi chiedo da quanti anni ci stessero osservando, come germi al microscopio, per capire i nostri comportamenti nei dettagli, tempi di reazione allo stimolo, riflessi Pavloviani, atteggiamenti di difesa etc...
RispondiEliminaRoba da manuale di sociologia e statistica antropologica. Hanno previsto attimo per attimo ogni nostra risposta, come e meglio di noi.
Ho sempre detestato i clichè credendoli artificiali e superficiali.
"I neri han la musica nel sangue, gli inglesi hanno un humor freddo.." Sono verissimi. Noi siamo "pizza, lacrime e mandolino" e niente più! Le cialtronerie da baraccone che ci siamo ingoiati in questi due anni, talmente smaccate e inverosimili da chiedersi veramente come ci abbian poco valutato ( dalle finte bare ai fakevideo e alle fakefoto)... L'incapacità di un pensiero critico, la carità pelosa, la creduloneria fideistica, l'emotività nella pancia, la memoria di un pesce rosso, l'autostima nelle ciabatte, la paura come unico sentimento dominante. Tutto visto, valutato e calcolato.
Si saran fregati le mani e avranno pensato " Con loro si può andare a diritto. Non capiranno una beata finchè non saranno cotti. Uno stagno gigante con 60 milioni di rane..." Chapeau
RispondiEliminaSe fossimo solo "pizza, lacrime e mandolino" non avremmo creato nulla nella storia. Invece qualcosa l'abbiamo pur fatto, no? Anche in tempi recenti, direi sino agli anni quaranta, culturalmente parlando e non solo.
Quest'immagine stracciona del popolo italiano, che ingrassa su una sua componente negativa come se rappresentasse il tutto, si è affermata a partire dal secondo dopoguerra, anche se non subito.
Vi ricordate la c.d. "commedia all'italiana"? Film scurrili e volgari, molto esportati, che ci hanno fatto una pessima fama. Siamo noi stessi che ci siamo voluti fare una pessima fama con quella robbaccia. Noi stessi che abbiamo cominciato a dare un senso negativo al termine "all'italiana", lanciato da un film intitolato "Divorzio all'italiana", di un noto regista: una satira del delitto d'onore ma anche una satira del matrimonio, un appello a favore del divorzio.
La riduzione del popolo italiano a letame, moralmente parlando, è iniziata con il processo di "snazionalizzazione" seguito alla II gm.
Ma questa decadenza ha investito tutto l'Occidente, la corruzione morale e culturale della classe dirigente americana ha raggiunto livelli allucinanti (basti pensare che hanno rieletto Clinton dopo lo scandalo delle prestazioni sessuali da lui imposte nel suo ufficio alla ben nota stagista).
Bisogna lavorare sugli aspetti positivi del popolo, pur mantenendo la giusta critica ai suoi difetti.
https://www.aldomariavalli.it/2022/03/04/forum-di-davos-perche-esiste-questo-ente-influente-globalista-e-non-eletto/
RispondiEliminaQuesti tele-luciferati mi fanno una gran pena.
Signore, prima che sia troppo tardi per la salvezza della loro anima: "Fa' che vedano"!
Mentre tutti guardano alla guerra in Ucraina, in UE parte l’iter legislativo sull’identità digitale europea. Fissato termine di scadenza per gli emendamenti al 28.06. Chi mi segue sa di cosa si tratta.
RispondiEliminahttps://twitter.com/ladyonorato/status/1499303004314480648
Nota della Redazione: Messaggio ripulito degli elementi ridondanti
Pietro Senaldi, condirettore di Libero, continua a sostenere che Putin sia un nostro NEMICO e che noi, continuando a comperargli il gas, paradossalmente, lo finanziamo.
RispondiEliminaPremesso che la Russia ha invaso l'Ucraina e non l'Italia e che non ci sono trattati di alleanza militare che vincolano questi due Paesi, non solo è improprio e falso additare Putin quale nemico, ma anche estremamente imprudente, sciocco e pericoloso.
La figura degli intellettuali che aizzano il popolo per spingere il Governo di turno ad intervenire in un conflitto è ben nota nella storia d'Italia:
altrettanto note ne sono le conseguenze.
Quindi, caro Senaldi, se proprio vuoi crearti un nemico, parla per te, esci dai salotti TV, prendi un fucile e vai a combattere la tua guerra personale in Ucraina, senza tentare il coinvolgimento dell'intero popolo italiano.
Grazie, buona fortuna e buon viaggio.
G.Morcellini
Quando gli ucraini non vaccinati verranno assunti a 2 euro all'ora per sostituire gli italiani senza green pass (cit. Zaia) non prendetevela con gli ucraini. Prendetevela con chi vuole creare l'ennesimo esercito industriale di riserva. I prenditori italiani, gente che non vede oltre la fabbrichetta, senza uno straccio di innovazione né di idea che non sia assumere gente al costo minimo. E ovviamente i politici collusi con loro in questo sistema di pseudocapitalismo clientelare.
RispondiEliminaIl presidente ucraino fino a poco tempo fa era un comico che si esibiva in teatro e a volte in tv, umorismo yiddish, il suo curriculum è inattaccabile, ebreo, famiglia internata in campi di concentramento in cui alcuni sono stati uccisi, quindi.......per le notizie sui respingimenti, premesso che tutte le notizie, anche quelle non di regime, vadano prese con le molle, la cosa circola da un po' di tempo, vale per la Polonia, l'Ungheria Rep.Ceca, Slovacchia ed altri, capisco che è molto meglio accogliere cristiani piuttosto che altri appartenenti a religioni diverse, è evidente che i mussulmani toccano tutti a noi, Grecia e Spagna zitti e buoni, testa bassa e pedalare. Vengo a sapere da siti fuori PU che in Ucraina, oltre agli uteri in affitto, ovuli et similia, messi al sicuro, ci sono fabbriche farmaceutiche di vacx, ma anche di studi e produzione di virus batteriologici, quindi paese di santi non è di sicuro, attenzionato dagli USA da più di 20 anni, visitato dal premio Nobel per la pace Obama allora semplice membro del Congresso, ma accompagnato da emissario Gates and bro. un progetto di lunga data che sta dando i suoi frutti, falsa la news che si bombardino centrali nucleari, sono state distrutte le fabbriche di cui sopra, andiamo avanti e aspettiamo.
RispondiEliminaLa metropolitana con i colori di un paese distante 3000 km con affisse parole di pace e solidarieta' mi fa vomitare.
RispondiEliminaPerché io , cittadina di questo paese, contribuente integerrima, in perfetto stato di salute , quella metropolitana cosi' inclusiva a parole, non posso prenderla.
L'abbraccio al profugo ucraino che, legittimamente, rifiuta il vaccino mi fa vomitare.
Perche' io , cittadina di questo paese, contribuente integerrima, in perfetto stato di salute, se opero lo stesso rifiuto, perdo pezzi di dignita' sociale.
E infine mi fate vomitare voi. Quelli del buonismo ipocrita e peloso.
Tutti fiorellini e raccolte alimentari. Non un sostegno ai cittadini italiani colpiti da sospensione lavorativa e privazione del sostentamento familiare.
Ringrazio Dio tutte le mattine di non essere come voi. E attendo paziente il giorno in cui tutto finirà" e ne usciro' pulita , al contrario delle vostre farlocche coscienze di cartapesta.
Alexa L.
Grazie ad un provvedimento, che non trova riscontro né parallelo in alcuno dei Paesi direttamente confinanti con il teatro della guerra, in Italia, prendendo spunto dal conflitto russo - ucraino, si è dato vita all'ennesimo e grottesco "stato di emergenza".
RispondiEliminaLa banda dei socialisti che ci governa, in tal modo, potrà più agevolmente offrire ai partiti che la fiancheggia (ovvero tutti) la giustificazione dell' "eccezionalità della situazione", a discolpa delle consuete approvazioni "a scatola chiusa" operate dal Parlamento, in relazione agli esiziali provvedimenti ideologici voluti dall'Esecutivo. Di questo potranno particolarmente giovarsi quelle formazioni che fingono di costituire la c.d. "opposizione", nonché (giacché, in Italia, non possiamo farci mancare nulla) la c.d. "semi opposizione", le quali, appunto, puntando sull'esistenza, formalmente sanzionata, di questa contingenza emergenziale, potranno così meglio giustificare, agli occhi di chi ancora intenda votarle, la loro sostanziale contribuzione al varo dei provvedimenti più contrari ed opposti, rispetto alle proprie formali linee di politica economica e sociale.
Non è poi nemmeno da sottovalutare come, attraverso un'interpretazione innovativa dell'art. 60 della vigente costituzione, si potrebbe facilmente prorogare la durata delle Camere per qualche anno almeno, facendo considerare l'Italia, indipendentemente dalla mancanza di una sua azione diretta nel teatro bellico, come obiettivamente collocata in una situazione giuridicamente equiparabile a quella dello "stato di guerra"; questo, almeno sino al termine delle lunghe trattative che, sicuramente, prima o poi, interverranno fra Russia ed Ucraina (e se, poi, malauguratamente, la cosa dovesse risolversi in maniera celere, per lo meno, si potrà dire che ci si è tentato) ...
Michele Gaslini
Solidarietà ad Alessandro Orsini che ha avuto il torto di ragionare con la propria testa, in un mondo distopico in cui si invocano la scienza e la storia ignorandone completamente la funzione.
RispondiEliminaNel dialogo televisivo con Fubini, che messo alle corde ha iniziato a insultarlo, il politologo non ha fatto altro che spiegare che le responsabilità di una guerra vanno ricercate seriamente e non ripetendo a memoria i mantra imposti dal regime.
Politologo 'difende' la Russia, la Luiss lo richiama
(ANSA) - ROMA, 04 MAR - "L'Università Luiss Guido Carli ha espresso piena solidarietà al popolo ucraino che, da giorni, difende coraggiosamente il proprio diritto alla democrazia e all'autodeterminazione sancito dai trattati internazionali. L'Ateneo ha avviato da subito azioni concrete che stanno coinvolgendo tutta la sua comunità: studenti, docenti, ricercatori, alunni e staff". È quanto afferma l'università in un nota in risposta alle polemiche di queste ore in merito all'intervento di Alessandro Orsini, direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della stessa Luiss. Ospite di Piazzapulita su La7, ieri sera Orsini ha condannato l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin, ma ha aggiunto che la responsabilità politica è dell'Unione Europea, affermando che "se il Messico si alleasse con Putin gli Stati Uniti lo distruggerebbero". Inoltre, parlando alla Radio svizzera italiana, Orsini ha detto che "l'Ucraina è fondamentalmente persa" e che "l'unica via per salvare i civili, è scendere a compromessi con Putin". A questo proposito, la Luiss, ha tenuto a precisare la posizione di Orsini nell'ambito dell'Ateneo: "Nel tragico contesto di una guerra, l'attività di analisi e ricerca di ogni centro, scuola, o dipartimento Luiss diventa ancor più rilevante, richiedendo solida capacità di interpretazione e racconto del contesto geopolitico, equilibrio e capacità di dialogo con l'opinione pubblica". La Luiss, a questo proposito "reputa dunque fondamentale che, soprattutto chi ha responsabilità di centri di eccellenza come l'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale, debba attenersi scrupolosamente al rigore scientifico dei fatti e dell'evidenza storica, senza lasciar spazio a pareri di carattere personale che possano inficiare valore, patrimonio di conoscenza e reputazione dell'intero Ateneo". (ANSA).
RispondiElimina"L'Ucraina è di fatto persa", ha detto un professore esperto di Sicurezza internazionale, suscitando la disapprovazione del suo Ateneo.
L'esperto ha detto la verità, ovvia anche a chi non è esperto. L'Ucraina è occupata da un esercito molto più forte del suo, in pratica rinchiuso nelle città, circondate, e dominato dal cielo. Combatte tenacemente ma allo stato non si vede come possa rovesciare le sorti. I russi con calma stanno occupando tutte le coste e forse si accingono a tagliare in due il paese. Secondo le cifre comunicate da Mosca, i russi nella prima settimana hanno avuto circa 500 morti, gli ucraini circa 3000. Un rapporto di quasi 6 a 1.
Saggezza vorrebbe che il governo ucraino cercasse di raggiungere un vero accordo con Mosca, anche per fermare la catastrofe umanitaria che incombe sulla sua popolazione. L'esercito ucraino e i volontari hanno combattuto valorosamente contro un nemico molto più forte, l'onore è salvo, non verrebbe compromesso da una resa, che non sarebbe comunque incondizionata, visto che i russi sono disposti a trattare.
Queste, pare di capire, le condizioni: l'Ucraina deve diventare come la Finlandia, neutrale, "smilitarizzata" al massimo. Conserverà la sua democrazia ma subirà delle perdite territoriali: Crimea, repubbliche c.d. separatiste. Questo, per sommi capi. Dal punto di vista della Realpolitik richieste ragionevoli.
L'atteggiamento dell'Occidente, America in testa, rasenta la follia. Ha reagito mandando armi e assistenza tecnica (via satelliti etc) agli ucraini, ossia entrando di fatto nella guerra contro la Russia e, cosa più grave, colpendo la Russia con un durissimo embargo economico, che potrebbe anche provocare una crisi economica mondiale (Tremonti, ieri). Sono convinti i politici euro-americani (anche se non tutti) che con l'economia manovrata elettronicamente dalla grande finanza la Russia verrà messa in ginocchio e perderà la guerra.
Alla romanesca, verrebbe da dire: ma questi, chi li manda in giro?
Se poi l'embargo dovesse davvero mettere la Russia al muro, quest'ultima potrebbe anche reagire attaccando davvero l'Europa, la Nato, facendo saltare tutta la baracca.
Ma anche se ucraini e russi si mettessero d'accordo, l'Occidente non cercherebbe di mantenere le sanzioni? Se lo facesse, creerebbe un vero e proprio casus belli, dando ai russi il pretesto per attaccarlo.
(Curiosità: che fine hanno fatto le Femen, le lesbiche ucraine che si esibivano in tutta Europa a petto scoperto con su scritte bestemmie, interrompendo funzioni religiose cattoliche o conferenze di prelati, tra gli applausi delle masse?)
Z.
Le Femen andavano bene solo contro Papa Benedetto XVI, adesso lo Stato è sotto controllo, altre info. sui laboratori : fanno ricerche sui virus, studiano altri virus da sperimentare in laboratorio poi chissà, sono gestiti dagli USA e i ricercatori sono tutti militari USA, ma dai.....l'attacco criminale alle centrali nucleari, detto in copechi, si era trattato di un piccolo incendio nelle vicinanze, innescato dagli eroi UA, Azov e dintorni, è stato subito messo sotto controllo e spento dai militari russi, nessuna radiazione, bisogna dirlo ai nostri bamboccioni che hanno fatto incetta di pasticche di iodio in farmacia, non c'è nessun pericolo, i russi hanno creato diversi corridoi umanitari per permettere il passaggio di profughi, ma pare che non passi nessuno, evidentemente li vogliono usare per altri scopi, morti accatastati non se ne vedono, per tutti quelli che girano con bandierine giallo blu, poster, adesivi ad altro, non possono gridare assassini assassini, e ricordo che nel 2014 i morti in Donbass ci furono davvero, circa 15.000, ma nessuna notizia in tv, né notiziari catastrofici h.24 sui macelli verso i cittadini russi, i morti sono diversi anche da morti evidentemente, ieri un cronista da Mosca si sgolava per parlare dei forti dissensi e delle manifestazioni contro WP, peccato che le vie erano affollate di gente che faceva shopping, città tranquilla, senza neve, anzi giornata soleggiata.....INFO DI SERVIZIO, il sito viene bloccato e non ti fanno entrare ho provato diverse volte, alla fine ci sono riuscito, siate prudenti anche nei commenti.
RispondiElimina
RispondiElimina"Nel Donbass nel 2014 i morti ci furono davvero, circa 15.000"
Per essere più precisi, i morti ci furono davvero ma, si è letto,
circa 15.000 DAL 2014 e n o n NEL 2014.
Tanto per chiarire.
Lamberto Dini, ex Ministro degli Esteri (italiano, non russo).
RispondiEliminaDall'intervista a Lamberto Dini su Milano Finanza
"Gli Stati Uniti non hanno mai dato spiegazioni sul perché considerassero inaccettabile un'Ucraina neutrale. Si sono limitati a dire che la questione non era all'ordine del giorno ma per anni hanno continuato ad armare l'Ucraina. Ora si è scatenato un conflitto assurdo ma mi domando se Stati Uniti ed Europa non ne siano collettivamente responsabili insieme alla Russia"
"Come ministro degli Esteri - spiega - ho partecipato a numerosi incontri con i ministri Primakov e Ivanov, e il segretario di Stato americano, Madeleine Albright, e posso affermare che il pensiero dei russi non è mai cambiato. Avere delle basi Nato lungo i 1.500 km del confine ucraino, per la Russia è sempre stato inaccettabile. Da qui nascono le richieste di Putin, che invece sono state ritenute irricevibili dagli Usa"
MEGLIO ASCOLTARE I MILITARI CHE I FINTI INFORMATORI
RispondiEliminaCome al solito, quando scoppiano grandi tensioni internazionali, conviene lasciar perdere politici e “informatori” telepilotati (alla Gianni Riotta, per intenderci) e ascoltare i militari: sicuramente ne capiscono di più e, oltretutto, sono meno inclini a giri di parole. Il generale Mario Bertolini è uno di questi. Già a capo del Comando operativo di vertice interforze, intervistato dalla “Verità” (oggi, domenica 6 marzo). In massima sintesi:
- Mandare armi in Ucraina è un atto di ostilità che rischia di coinvolgerci nelle operazioni militari, neanche in Somalia si è mai mandato neanche una mitragliatrice.
- Mosca voleva interrompere il percorso che avrebbe dovuto portare l’Ucraina nella Nato.
- L’Italia ha una politica estera particolarmente debole, la dichiarazione di Di Maio su Putin («Putin è peggio di un animale») ci taglia fuori da ogni trattativa.
- Intelligentemente, Macron si è guadagnato il ruolo di rispettato interlocutore di Putin.
- Zelensky fa finta di non sapere che istituire una “fly zone” significherebbe avere i velivoli Nato sul Paese.
- I russi in una settimana hanno quasi ottenuto il collegamento tra Crimea e Donbass, le grandi città al momento sono risparmiate, non è ancora partita la caccia al presidente ucraino.
- Per scelta tattica la temibile aviazione russa resta a terra, i bombardamenti dall’alto sarebbero l’extrema ratio.
- La Russia non vuole governare l’Ucraina, vuole solo concordare una ricomposizione.
- Il presidente russo non è un pazzo, è in sella da venti anni, se fosse davvero pazzo ce ne saremmo accorti da tempo, invece ha trasformato un Paese in ginocchio in un'aspirante superpotenza.
- La Russia non è in guerra contro il mondo, è solo un Paese con interessi che giudica irrinunciabili.
- La Russia vuole essere europea, ma noi non facciamo altro che schiacciarla verso l’Asia e la Cina.
- Nelle immagini al presunto attacco alla centrale Zaporizhzhia non c'erano missili ma bengala che servivano per illuminare gli obiettivi.
- La guerra, purtroppo, durerà a lungo, come nel mondo arabo.
- Criminalizzare il nemico non serve a nulla. Una volta vinceva la diplomazia, adesso invece gli avversari vengono criminalizzati, devono arrendersi senza condizioni, lo scontro diventa tra buoni e cattivi.
“In Ucraina ci sono una decina di laboratori di bio-tecnologie e armi di bio-terrorismo. Il 22 aprile del 2020 l’Ambasciata in Ucraina degli Stati Uniti ha ammesso che nel Paese esistono laboratori biologici sotto il controllo del Pentagono con un budget di 2 miliardi di dollari. Tutte queste cose sono state dette da due deputati ucraini che hanno chiesto perché nella nostra nazione ci sono questi laboratori? La risposta è ovvia: siccome queste attività sono stravietate a livello internazionale, sono state messe in un Paese galleggiante come l’Ucraina.
RispondiEliminaL’altra cosa che viene fatta notare è che in questo momento ci sono delle strane esplosioni in cittadine che sono lontanissime dal confine con la Russia. Ma sono cittadine dove ci sono questi laboratori. È del tutto probabile che i russi abbiano inteso andare a distruggere questi laboratori. Naturalmente di questo non abbiamo sentito dire mezza parola”.
UN RESIDENTE GRECO A MARIUPOL CONFERMA IN DIRETTA TV CHE IL BATTAGLIONE UCRAINO AZOV TRUCIDA I CITTADINI CHE PROVANO A LASCIARE LE CITTÀ.
RispondiEliminaSinceramente era intuibile che sono i battaglioni ucraini che non vogliono far uscire i civili dalle città x usarli come scudi umani… E’ da tre giorni che i russi provano a creare corridoi umanitari.
RispondiElimina"conferma in diretta in TV.."
Quale tv? Attenzione che circolano tante notizie non verificate e difficilmente verificabili.
E Sant'Egidio esperta in corridoi umanitari?
RispondiEliminaGli Usa creano un Afghanistan in Europa
RispondiEliminaArmando gli ucraini, compresi mercenari e gruppi neonazisti, gli americani stanno ponendo le condizioni per un conflitto lungo e per la nascita nel cuore del continente di un movimento xenofobo e ultranazionalista. Che poi userà quell’arsenale contro di noi.
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"La barzelletta “Putin è un pazzo” ha lo scopo di spostare la colpa agli occhi del pubblico per la tragedia ucraina sul presunto atto irrazionale di un uomo “pazzo” piuttosto che assegnarla alle persone giuste: i prepotenti, dominanti, arroganti globalisti occidentali che hanno trattato con disprezzo le legittime preoccupazioni di sicurezza di una grande potenza nucleare.
RispondiEliminaIn Putin, hanno incontrato la realtà sotto forma di un uomo forte volitivo e astuto che non avrebbe ceduto ai loro editti e alle loro vuote dichiarazioni nel modo sottomesso a cui erano abituati dalle loro stesse popolazioni maltrattate.
Si sono trovati di fronte a un brusco risveglio."