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mercoledì 27 aprile 2022

E Roma tace... la confusione aumenta

Dall’inizio della Quaresima circola tra i cardinali un memorandum anonimo [qui], in vista dell’elezione del prossimo papa… C’è scritto: “Una volta si diceva: Roma locuta, causa finita est, Roma ha parlato, la causa è finita. Oggi si dice: Roma loquitur, confusio augetur, Roma parla, la confusione aumenta.”

In realtà, bisognerebbe dire piuttosto: “Roma tace, la confusione è generale.”

Così, il cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e relatore generale del prossimo sinodo sulla sinodalità, ha dichiarato il 2 febbraio all’agenzia tedesca Katholische Nachrichten-Agentur che l’attuale insegnamento della Chiesa sull’omosessualità era “errato” e che il “fondamento sociologico-scientifico” di questo insegnamento che lo condannava non era più corretto. E Roma tace.

Così Mons. Georg Bätzing, vescovo di Limburgo e presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha affermato al quotidiano Bunte, il 3 marzo, che i rapporti tra persone dello stesso sesso sono autorizzati e non costituiscono peccato, e che il catechismo dovrebbe essere parzialmente modificato. E Roma tace ancora.

Certo, il cardinale George Pell ha fatto sapere l’11 marzo alla televisione cattolica tedesca K-TV di aver chiesto alla Congregazione per la Dottrina della Fede “di intervenire e giudicare” questo “rifiuto totale ed esplicito” dell’insegnamento morale della la Chiesa.

Ma il 30 marzo il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, ha dichiarato al settimanale Stern: “L’omosessualità non è un peccato. Ed è un comportamento cristiano quando due persone, indipendentemente dal sesso, si difendono a vicenda, nella gioia e nel dolore”. E Roma tace ancora.

Ma Roma non tace sempre, sa essere loquace sui migranti, sull’ecosistema amazzonico, e oggi più in particolare sul sinodo sulla sinodalità, dove si parlerà molto e si dialogherà a più non posso…
Ho visto molti capitoli,
Che per niente si son tenuti...
Bisogna solo deliberare,
La corte abbonda di consiglieri,
È necessario eseguire,
Non incontriamo più nessuno." [1]
Più che un sinodo “plurale” e un dialogo “consensuale” con il mondo, la Chiesa ha bisogno di una nuova Caterina da Siena! Per esortare ardentemente il Papa a non lasciare Avignone, ma la Roma conciliare, e a ritornare alla Roma eterna, maestra di saggezza e di verità. - Fonte
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[1] Jean de La Fontaine, “Consiglio tenuto dai topi”, Favole, II, 2 (1668).

4 commenti:


  1. Un synode sur la synodalité !

    Qu'est-ce que c'est que ce nouveau machin ?

    Il semble qu'à Rome le ridicule ne tue plus personne.

    Synodons, synodons, dit le dindon.

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  2. SUPPLICA ALLA MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA DA RECITARE oggi

    27 aprile 2022 ore 17.00

    O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie.
    Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.

    Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest’ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione.
    Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio.
    Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unisono col tuo. Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui.
    Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest’ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
    Tu che hai promesso, proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.
    Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
    Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia. Salve Regina

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  3. Quando san Pio V era salito al soglio pontificio, l’Europa era stata profondamente lacerata nella sua cristianità a causa dei protestantesimi e degli scismi, ma quando lo lasciò non solo i suoi molteplici e infaticabili interventi dottrinali, restaurativi, amministrativi, diplomatici e militari lasciarono un profondo solco benefico di difesa e rivincita della Chiesa, di cui oggi siamo profondamente riconoscenti ed orgogliosi, ma divenne esempio indiscusso per vescovi, cardinali e papi che nel suo solco riuscirono a fronteggiare i nemici e le avversità della fede e della Chiesa per gran tempo, fino al Concilio Vaticano II.

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  4. La sinodalità è una implementazione di una sorta di "democrazia dottrinale". Dove il criterio teologico della rivelazione è sostituito dal consenso politico e sociale, chiamato scientifico, su questioni di dottrina, morale e disciplina. Lo stesso è stato osservato riguardo alla libertà religiosa, al divorzio, alle sette cristiane eretiche e alle false religioni. A tutto che al di fuori della Chiesa viene data una falsa giustificazione (a)teologica (mantieni l'aspetto dell'agnello, ma parla come il drago).

    Niente di nuovo. Assistiamo solo ad un approfondimento di quanto fatto al Concilio Vaticano II. Ora ciò che era implicito sta diventando sempre più esplicito e ha maggiori applicazioni. La sinodalità è la migliore espressione dello stesso Vaticano II.

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