Mi prende una grande tristezza quando leggo di persone, anche mature nella fede, che vanno in brodo di giuggiole per "Bergoglio operatore di pace".
Dopo avere per nove anni raso al suolo la fede cattolica, la dottrina, la morale, dopo avere lordato con l'adorazione di una pseudo-divinità pagana, quindi un demone, il centro della Cristianità, l'impegnarsi per la pace ha poco significato.
Anche perché, non dimentichiamolo, il più grande operatore di pace degli anni che immediatamente ci attendono sarà l'Anticristo, che getterà in questo modo fumo negli occhi di molti, ingannandoli, per preparare le sue opere infernali.
Non facciamoci ingannare, prepariamoci piuttosto al "colpo" finale della pseudo-chiesa sull'Eucaristia, già così compromessa, dopo di che saremo davvero perduti.
Quanto agli ucraini che contestano la Via Crucis in comune con i russi, non resta che pregare per tutti gli idioti che confidano nelle loro inutili ragioni dimenticando il Signore!
Nell'assurdo conflitto fratricida fra Russia e Ucraina - nazioni entrambe in prevalenza cristiane orientali, peraltro non senza aver subito anch'esse gli effetti della secolarizzazione che segna la decadenza dell'occidente - l'unica azione, veramente utile alla mediazione per la pacificazione dei Due Paesi, è quella di offrire la possibilità di pregare insieme sotto l'unico simbolo che unisce chi ha Fede: la Croce di Gesù Cristo. Davanti a Gesù Cristo crocifisso ambasciatori e capi di Stato tacciano e imparino.
Dopo avere per nove anni raso al suolo la fede cattolica, la dottrina, la morale, dopo avere lordato con l'adorazione di una pseudo-divinità pagana, quindi un demone, il centro della Cristianità, l'impegnarsi per la pace ha poco significato.
Anche perché, non dimentichiamolo, il più grande operatore di pace degli anni che immediatamente ci attendono sarà l'Anticristo, che getterà in questo modo fumo negli occhi di molti, ingannandoli, per preparare le sue opere infernali.
Non facciamoci ingannare, prepariamoci piuttosto al "colpo" finale della pseudo-chiesa sull'Eucaristia, già così compromessa, dopo di che saremo davvero perduti.
Quanto agli ucraini che contestano la Via Crucis in comune con i russi, non resta che pregare per tutti gli idioti che confidano nelle loro inutili ragioni dimenticando il Signore!
Nell'assurdo conflitto fratricida fra Russia e Ucraina - nazioni entrambe in prevalenza cristiane orientali, peraltro non senza aver subito anch'esse gli effetti della secolarizzazione che segna la decadenza dell'occidente - l'unica azione, veramente utile alla mediazione per la pacificazione dei Due Paesi, è quella di offrire la possibilità di pregare insieme sotto l'unico simbolo che unisce chi ha Fede: la Croce di Gesù Cristo. Davanti a Gesù Cristo crocifisso ambasciatori e capi di Stato tacciano e imparino.
E neppure possiamo ignorare l'ennesimo tradimento di Cristo nella contraddizione della presa di posizione di Bergoglio.
Tuona contro la guerra in nome della pace e poi fa il partigiano, non del Signore, come dovrebbe, ma di una delle parti in guerra e del potere anticristiano che la sostiene.
Un'altra flagellata al Corpo di Cristo.
Qualcuno spieghi a Zelensky ed ai suoi diplomatici che contestare tutto e tutti, compreso il Papa, non è una grande idea. Non possono pretendere che anche la religione si adegui alle “direttive” Ucraine. Il Papa è il vicario di Cristo ed in quanto tale non può trasformarsi in un “ultras” specialmente con una guerra in corso. L’unica via per ritrovare la PACE è il dialogo, il perdono e la tolleranza. Tutto il resto è propaganda dell’una o dell’altra parte.
RispondiEliminaUna delle peggiori notizie dalla Chiesa, veramente al peggio non c'è mai fine.
RispondiEliminaMi ha colpito profondamente, lo trovo di una gravità inaudita.
Fa il paio con la notizia dei gesuiti USA che disobbediscono al Vescovo, perché gli ha imposto di usare solo simboli cristiani nelle loro scuole e non simboli che contraddicono la nostra religione, come bandiere arcobaleno e simboli LGBT.
Inizio a credere che il progressismo arcobaleno neoliberista e sinostroide degli USA, che ormai appesta l'atmosfera mondiale in modo malefico, sia uno degli errori propagati dal comunismo di cui parlo' la Madonna a Fatima.
Un'evoluzione geneticamente modificata, una specie di virus mutato, da rosso a multicolore.
Più che nella Russia di Putin, io vedo il pericolo nella suddetta ideologia, molto più anticristica, subdola e pervasiva.
La variante americana.
Aloisius
P.S.
Grazie Mic
Aiutare le donne in gravidanza in difficoltà economica a scegliere la vita tramite fondi e progetti dedicati, non è una “campagna popolazionista neofascista” come sostenuto dalla sinistra radical chic nemica della vita e accecata dall’ideologia, ma un dovere che hanno in primis le istituzioni, a partire da Stato e Regioni, nei confronti di queste donne altrimenti abbandonate. Chi si oppone a questi aiuti non può riempiersi la bocca di difesa dei diritti delle donne. Si chiama ipocrisia.
RispondiEliminaUn articolo interessante di Francesca de Villasmundo sulla "variante americana".
RispondiEliminaMédias-Presse-Info
Italie, la genderofolie du diocèse de Turin : je te baptise femme et je te confirme homme.
Non è questo l'Occidente europeo, forgiato dalla civiltà greco-romana fecondata dalla fede cristiana, che dovremmo difendere al traino del Deep state atlantico... inquinato com'è dagli pseudo-valori mascherati da diritti frutto di una progressiva e finora inarrestabile degenerazione.
RispondiEliminaL'idea di fare portare la croce a donne, o famiglie (?), russe e ucraine, a me sembra plateale e sdolcilata, da parroco di periferia. E poi chi sono questi fedeli? Cattolici? Ortodossi? Si sa che che gli ortodossi ucraini sono distinti da quelli russi? Perché rischiare la rissa e l'incidente diplomatico?
RispondiEliminaZelenskij fa il suo gioco, ben addestrato e comandato dai suoi padroni, si dice che il suo conto in paradisi fiscali si aggiri su circa 1 mld.$ e che possieda una mega villa in USA da svariati milioni sempre $ dove hanno trovato sicuro rifugio moglie e figli......ho letto il testo della Via Crucis, mi astengo perché sono di parte, so che sta per uscire un nuovo libro sul pensiero politico di JMB, in cui lui scrive, anzi si racconta in interviste e spiega la sua visione geo politica, titolo In dialogo con il mondo. Il papa risponde.
RispondiEliminaAbbiamo accolto dei profughi o altri dittatori che vogliono comandare a casa nostra??????? Ci mancavano anche loro!
RispondiElimina«(…) i figli erano la trasmissione di uno stato, di regole e di un patrimonio. E questo principalmente nell’ambito dell’aristocrazia, ma non solo: anche tra i commercianti, i contadini, gli artigiani, in pratica in tutte le classi sociali. Oggi tutto ciò non esiste più: io sono un impiegato, cosa dovrei trasmettere a mio figlio? Non ho nessun mestiere da insegnargli, neppure so cosa potrà fare da grande; e, comunque, per lui le regole che ho conosciuto io non saranno più valide, vivrà in un altro universo. Accettare l’ideologia del cambiamento continuo significa accettare che la vita di un uomo sia strettamente ridotta alla sua esistenza individuale, e che le generazioni passate e future non abbiano più alcuna importanza ai suoi occhi. È così che viviamo; e oggi per un uomo avere un figlio non ha più alcun senso» (Le particelle elementari di Michel Houellebecq)
RispondiEliminaSe non partecipa il russo non deve partecipare nemmeno l'Ucraino. La Via cruscis non è uno spettacolo televisivo di zalensky. Se gli ucraini si dicono cristiani devono capire che queste prese di posizione sono anti evangeliche al cento per cento.
RispondiEliminaCastellaz Giovanni
Bergoglio ha detto che bisogna agire secondo coscienza.
RispondiEliminaNon si capisce quindi il perché stigmatizzi la guerra: presume forse che ci siano guerre iniziate contro coscienza?
Se fosse coerente con ciò che lui stesso ha detto dovrebbe soltanto tacere o limitarsi a dire: fate ciò che volete".
Sembrerebbe che per i modernisti l'agire secondo coscienza valga solo in ciò che fa comodo a loro.
Che tristezza vedere ridotta la Via Crucis a spettacolo, a propaganda FILONATO!
RispondiEliminaContestano l’unica cosa che ha fatto di buono in nove anni
RispondiEliminaCarlo Passoni
@anonimo 13.04 23.08
EliminaEsatto, contestano l’unica cosa che ha fatto di buono in nove anni.
https://lanuovabq.it/it/la-versione-di-mariana-vittima-delle-due-propagande
RispondiEliminahttps://www.totalitarismo.blog/google-adsense-vieta-di-criticare-gli-ucraini/#comment-3392
L’ambasciata ucraina contro il Papa.
RispondiEliminaL'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede: "No alla Via Crucis con i russi al Colosseo", a noi non piace e anche il Papa deve per forza obbedire, altrimenti lo contestiamo.
Però quando il Pontefice sventola la sola loro bandiera trascurando tutte le altre, questovva bene no?
Cosi la pensano gli ucraini e i loro ambasciatori:
Non è giusto che anche una donna russa porti la Croce durante la Via Crucis insieme a una donna ucraina.
Ucraina. Kiev: no alla Via Crucis con i russi.
Dall’ambasciata del Paese invaso, dall’arcivescovo Shevchuk e dal nunzio dubbi sulla scelta di far condividere la croce a una ucraina e una russa.
Mentre il Papa torna a implorare la pace, non va giù agli ucraini la decisione che nella Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo due donne - una ucraina e una russa - portino la croce insieme.
Evidentemente per gli ucraini portare la Croce di Cristo non è importante come segno di pace, meglio le loro richieste, continuare con la buona dose di russofobya no?
L'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e a una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa. "L'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede - twitta l'ambasciatore Andrii Yurash - capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull'idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo". "Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze", aggiunge.
Ma il Vaticano non risponde, confermando con questo silenzio che al momento non ha intenzione di tornare sui propri passi.
A seguire entra in campo da Kiev anche l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina: "Abbiamo trasmesso alla Santa Sede l’alta indignazione degli ucraini di tutto il mondo, penso che si tratti di un’idea inopportuna".
Forse la decisione del Vaticano e del Papa non piace, perché preferiscono la guerra e l’odio, assai meglio la russofobya. Vogliono per forza che il Papa faccia ciò che vogliono loro, allora quando questo non avviene vanno contro il Pontefice che evidentemente a differenza loro mira ad un dialogo ed a un segno vivo di una possibile pace.
Loro dicono che si trovano indignati per la decisione del Vaticano e del Papa, io invece sono indignato per la loro innata arroganza e guerra che evidentemente hanno nel DNA.
Il mondo è in fiamme. L'incendio potrebbe anche essere appiccato da un momento all'altro alla nostra casa (Edith Stein, 14 settembre 1939).
RispondiEliminaE così fu come tutti sappiamo.... Queste parole risuonano oggi con inquietante attualità. Mentre non vediamo spiragli aperti per una seria trattativa tra Russia ed Ucraina, Finlandia e Svezia parlano di prossima adesione alla Nato. Putin intanto starebbe spostando mezzi militari verso il confine finlandese. Come non vedere in simile escalation i prodromi di un prossimo conflitto mondiale dalle conseguenze inimmaginabili?
Questo avviene alla vigilia della Pasqua. In questi tre giorni meditiamo sul mistero della Passione, morte e resurrezione di Nostro Signore. Ave Crux spes unica! È sotto la croce che il sangue di Cristo può spengere l'incendio di odio che dilaga.
"Dal cuore aperto del Redentore sgorga il sangue capace di spegnere ogni incendio, anche quello dell'inferno" (Edith Stein, suor Benedetta della Croce, morta nell'agosto 1942 nel campo di Auschwitz)
RispondiElimina"Campagna popolazionista neofascista"
Un'accusa curiosa, a prima vista. Ma ha un senso. Durante il passato "infesto regime", l'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, oltre ad incoraggiare ed aiutare le famiglie numerose ("Italia proletaria e fascista, in piedi!", disse Mussolini in un famoso discorso), aiutava anche quelle che oggi si chiamano "madri singole", che non venivano abbandonate a se stesse. Non c'era la "cultura dell'aborto" di oggi. Absit. Ci potevano essere aborti clandestini (ci sono sempre stati) ma venivano combattuti.
In un articolo di uno studioso francese specialista del fascismo, ho trovato i seguenti dati:
Esistevano dei centri-tipo di assistenza alla maternità, ben tenuti e organizzati, dove le puerpere potevano allattare, gli infanti malati venivano curati etc. "La giovane nubile che riconosceva e allattava il proprio figlio riceveva una pensione alimentare [pension alimentaire] per un anno. Poteva esser prolungata per un altro anno. Se ne erano servite 88.274 donne [dati inizio anni Trenta]. I figli delle madri nubili, che i contadini chiamavano "figli della Madonna", erano trattati bene, anche se un bébé già faceva il saluto fascista. Fascismo allo stato puro. La donna in cinta aveva diritto a un pasto gratuito al giorno e ne beneficiava anche per il periodo dell'allattamento". Certo, c'erano nei centri (visitati da giornalisti stranieri) manifesti nei quali si ricordava che i figli appartenevano allo Stato. [Ma forse questo impediva a queste madri e a questi figli di fare una vita normale, con una sua legittima dimensione privata? Bisogna anche separare la retorica del regime dalla realtà effettiva della vita concreta dell'Italia di allora. Magari lo Stato italiano di oggi si curasse della natalità come il "bieco regime" di allora; invece esso ci impone la denatalità, la "decrescita [in]felice", l'omosessualità e il transgenderismo di massa - la negazione di quello che un vero Stato deve fare e può fare senza bisogno di essere una dittatura, basterebbe che i politici riacquistassero l'uso della ragione].
H.
H.
(Fonte : Michel Ostenc, "La Jeunesse fasciste", in 'Nuova Storia Contemporanea', II serie, N. 3, sett-dic 2021, pp. 115-156; p. 122. L'O.N.M.I. fu lodata dalla Chiesa per la sua benemerita azione).
“Per spingere gli uomini verso le catastrofi più assurde non c'è bisogno né di divinità, né di congiure segrete. Basta la natura umana.
RispondiElimina...Mettiamo la maiuscola a parole prive di significato (Nazione, Sicurezza, Capitalismo, Comunismo, Fascismo, Ordine, Autorità, Proprietà, Democrazia...) e, alla prima occasione, gli uomini spargeranno fiumi di sangue, a furia di ripeterle accumuleranno rovine su rovine, senza mai ottenere qualcosa di corrispondente; niente di reale può davvero corrispondere a tali parole, poiché non significano niente. Il successo coinciderà esclusivamente con l'annientamento di uomini che lottano in nome di parole diverse.
...Chiarire i concetti, screditare le parole congenitamente vuote, definire l'uso di altre attraverso analisi precise, per quanto possa sembrare strano, servirebbe a salvare delle vite umane.”
Simone Weil, "Non ricominciamo la guerra di Troia"
RispondiEliminaNazione, Sicurezza, capitalismo, comunismo etc sono parole che non significano niente?
Tesi assurda, una delle tante della sopravvalutata Simone Weil.
O.
«Se la Via Crucis fosse cristocentrica, come in realtà dovrebbe essere, si eviterebbero tutte queste diatribe».
RispondiElimina«[La Via Crucis modernista] non lo è, è tutta incentrata sull'uomo, sulle dolorose vicende umane che nessuno nega, ma obliano la Passio Christi».
cit. Giovanna Rita Scarcello
Il vero problema è che in quella Via Crucis, si mediterà tutto tranne la Beata Passione di nostro Signore Gesù Cristo...
RispondiElimina“In questi rapporti ci sono sempre alcuni dei peccati in cui i giornalisti tendono a cadere: disinformazione, calunnia, diffamazione e coprofilia. E mi è stato detto che alcuni autori di articoli sono pagati per questo. Triste! Una vocazione così nobile come quella della comunicazione sporcata in questo modo”, ha scritto il Pontefice nella lettera personale inviata a Sylvestre.
RispondiEliminahttps://www.marcotosatti.com/2022/04/16/coprofilia-il-pontefice-denuncia-chi-lo-accusa-di-essere-filo-putin/
A me personalmente non interessa la lettera ne' il contenuto tant'e' che non l'ho letta; quello che mi piacerebbe sapere, solo per curiosita, la "lettura" della grafìa del Papa. La La grafologia, che deriva dal greco graphos (scrittura) e logos (trattato) è l'arte di capire alcuni aspetti della personalità di un individuo a partire dal suo modo di scrivere e mi ha sempre interessato.
Tv ucraine oscurano la Via Crucis del Papa: c'è una donna Russa che prega con una Ucraina. Non piace
RispondiEliminaRifiutato il messaggio alla riconciliazione del Papa, simboleggiato dalla preghiera comune di una donna russa e di una donna ucraina
"...Rifiutato il messaggio..."
RispondiEliminaAppartengono alla razza degli Ottusorum. Scherzi a parte, ormai si procede bendati!
Giovanni Paolo II, nella Slavorum apostoli, conferma il ruolo degli apostoli slavi Cirillo e Metodio che «recarono un contributo decisivo alla costruzione dell’Europa non solo nella comunione religiosa cristiana, ma anche ai fini della sua unione civile e culturale. Nemmeno oggi esiste un’altra via per superare le tensioni e riparare le rotture e gli antagonismi». Nemmeno oggi.
RispondiEliminaStefano Fontana
Comunque la questione ucraina, al netto di viae Crucis ecc, sarebbe di facile soluzione se il Papa facesse il Papa ovvero tracciasse una bella linea sul planisfero come quando Papa Borgia si trovò a fare da paciere fra Portogallo e Spagna che discutevano circa le terre americane in cui dovesse esserci o la paella o Cristiano Ronaldo; allora Papa Borgia, stanco delle lamentele iberiche, divise le americhe dicendo:"Voi qui, voi lì!" con quell'autorità che ha solo chi può proclamare dogmi in conformità alla dottrina dei Padri.
RispondiEliminaLa vera situazione a Mariupol
RispondiEliminahttps://m.youtube.com/watch?v=D_gtOUaeb7A&feature=youtu.be
Di Giuseppe Angiuli
RispondiEliminaIl tempio satanico di Salem esprime tutto il suo sostegno ai nazisti ucraini. La crisi ucraina è stata fondamentale non solo da un punto di vista geopolitico per spostare gli assi delle relazioni internazionali e rimuovere definitivamente l'influenza del blocco atlantista. È stata fondamentale anche sotto il piano spirituale perché ha mostrato ancora una volta quali sono le idee e le forze oscure che muovono non solo i nazisti ucraini, che lasciano indietro tutti i loro manufatti satanici, ma anche la cabala ai massimi livelli. Ovunque vediamo riferimenti all'occultismo e ovunque vediamo dei feroci attacchi contro la cristianità, di cui quello del New York Times di ieri è soltanto l'ultimo di una lunga serie. Coloro che hanno governato il mondo per così tanto tempo ci hanno mostrato che tutta la loro devozione va al satanismo e a questa religione di morte che ha infettato tutto l'Occidente.
Uno dei motivi dell'aggressione di Putin non viene indagato a sufficienza dai giornali di regime: è l'acqua per la Crimea. Dopo sole 40 ore dall'invasione russa, infatti, è tornata l'acqua per la penisola.
RispondiEliminaCos'era successo?
Gli ucraini, dopo il passaggio della Crimea ai russi avevano costruito una diga per impedire il passaggio dell'acqua ai canali necessari per l'irrigazione dei terreni. In sostanza, da veri nazisti, hanno lasciato a secco la penisola. Il risultato era stato un calo del 90% delle coltivazioni e razionamenti anche per i civili.
Non si era trovato un modo alternativo ed economico per portare l'acqua in Crimea.
Dopo 40 ore dall'invasione i genieri russi hanno fatto saltare la diga.
Antonio Rossix
Avete più sentito parlare di terrorismo islamico? Sparito! Arrivato il Covid sono spariti i terroristi, forse sono tutti in lockdown. Iniziata la guerra in Ucraina, il Covid è ancora un problema? Sparito! Ora si parla solo delle misure anti qualcosa che non c'è più. Putin è più pericoloso del Covid e pure del global warming. Una squadra di pazzi impone alla Russia delle misure sanzionatorie che ci consegneranno alla crisi energetica e sparisce pure Greta: bisogna usare il carbone! Ma se il surriscaldamento del pianeta era il problema numero uno al mondo, la copertina dell'agenda 2030, davvero Putin è più pericoloso e basterebbe eliminarlo per accedere all'agognato paradiso terrestre tanto caro agli gnostici comunisti 2.0? Quali saranno le prossime tappe? La fine della guerra in Ucraina, ovviamente. Poi, magari dopo una breve pausa estiva per rilassare l'umore esasperato del popolo, scampato lo spauracchio dell'atomica, inizierà una nuova narrazione. Quella sul Covid è stata così: si trattava di una pandemia, dicevamo, e già l'uso di questo termine per un virus che è stato la causa diretta della morte dello zero virgola spiccioli per cento della popolazione mondiale e di una percentuale un po' più alta se lo si considera come effetto collaterale e aggravante rispetto ad altre patologie e all'età media delle vittime, è stato messo in pratica per terrorizzare. Poi è arrivata la soluzione a tutti i mali, il vaccino, che vaccino NON è e il lascia passare che ti fa passare laddove potevi passare in base ai dettami della Costituzione, del buonsenso e di una lunga storia che si chiama democrazia. Ma in preda al panico molti, che ancora oggi girano con la mascherina seppur chiusi in automobile in compagnia di se stessi, brandiscono il greenpass come se fosse il salvagente per il naufrago che non si ricorda che prima dell'incidente poteva nuotare tranquillamente in piscina senza ciambella. Lo stesso accadrà al termine dell'allarme atomica. Cos'è che più di una guerra nucleare può spaventare il mondo e centinaia di milioni di anime pure e incorruttibili ma spesso poco avvezze ai ragionamenti che vadano oltre ciò che viene loro imposto di pensare dai media? La frase apparentemente idiota di Draghi sui due piatti della bilancia occupati dalla pace e dal condizionatore, non è stata altro che il proclama della prossima emergenza: preferite una guerra nucleare che vi sterminerà e sarà la fine di tutto o un greenpass perenne convertito in tessera annonaria che vi darà la possibilità di mangiare la giusta quantità di carboidrati, di proteine e di vitamine e vi toglierà il medico d'intorno quasi come una mela al giorno? La prossima crisi sarà alimentare e quella successiva sarà un altro passo in là e cancellerà la precedente, e Greta sarà nonna di nipotini ovviamente concepiti e partoriti con metodi innaturali che non riconosceranno la nonna e sciopereranno sui marciapiedi per altri problemi creati ad hoc, più adatti alla nuova epoca che vivrà il pianeta terra.
RispondiEliminaScrivo queste cose perché ho appena ascoltato una bellissima analisi di Giorgio Bianchi, giornalista e fotoreporter che sta in Donbass e conosce la situazione sul campo persino meglio di Alba Parietti e di Alessandro Cecchi Paone, scienziati tuttologi invitati in TV e spacciati per gente autorevole. Dice le stesse cose che cerco di dire nel mio piccolo, in particolare fa una considerazione che tutti, proprio tutti, davvero tutti, possono e devono fare: come mai con la cosiddetta pandemia è scomparso il terrorismo islamico? Vuoi vedere che....
Attilio Negrini
Il ministro della cultura Dario Franceschini si è apertamente schierato contro il boicottaggio della cultura russa, affermando che la posizione dell’Italia, in questo senso, è contraria a qualunque azione che restringa la possibilità di rappresentare prodotti culturali della Russia.
RispondiEliminaFinestre sull'Arte
Il TG 4 è il massimo inguardabile dell'indegnità giornalistica. Giornalisti e commentatori di tale tg si sentono dei combattenti a fianco degli ucraini e vivono il conflitto come una battaglia politicoculturale, una crociata per la cui vittoria anche la loro menzogna è lecita contro la barbarie russa.
RispondiEliminaTutti i giornalisti e commentatori di tale tg dicono cose tutte violentemente non solo antiputin, ma anche antirusse fino a presentare stupidamente tutto il conflitto come tra l'occidente buono, morale e civile e l'oriente russo, - che è la patria della grande spiritualità cristiano ortodossa e di Gogol, Puskin, Dostoevskij, Tolstoj, Bulgakov, Turgenev, Cechov, Solzenicyn, Grossman - come il regno della barbarie animalesca, dell'illegalità, del male.
Non un servizio critico degli ucraini, non una parola per es. anche contro l'odio tremendo di cittadini e soldati nazisti ucraini contro i cittadini ucraini filorussi del dombass e della Crimea che votarono per andarsene dall'Ucraina verso la Russia
Tutte cose che anzi sono pregiudizialmente considerate fake news, abominevole propaganda russa.
Il peggiore giornalismo dogmatico questo del tg4, volutamente fazioso, oggi ridicolo e per nulla professionale perché tutti sanno del radicato nazionalismo violentemente antirusso di molti ucraini filooccidentali, spesso di marca esplicitamente nazista nell'esercito. Ma soprattutto fa impressione l'odio contro la civiltà russa in toto, espressa dai giornalisti e commentatori di questo tg, tutti con il culto totale degli Usa
Ma vedo che il tg1 è molto simile: stessi servizi faziosi e stessi commenti di totale svalutazione della russia in generale.
Pongono il conflitto come scontro di civiltà, tra occidente buono e oriente cattivo, non come conflitto tra due governi ed eserciti di due Stati
L’ EX EUROPA E LA PACE
RispondiEliminaMosca la spara grossa: la guerra durerà fin quando durerà la minaccia della Nato. Ma poi mette per iscritto le sue richieste: Crimea riconosciuta come parte della Russia, indipendenza del Donbass. Cosa può rispondere Zelenskj ? Realisticamente può pretendere di tornare alle linee di separazione del 23 febbraio, ingoiare il rospo Crimea e rivendicare per il Donbass un’autonomia all’interno dell’Ucraina, garantita dalla comunità internazionale. Insomma il cessate il fuoco non è impossibile, a volerlo. Entrambe le parti in conflitto avrebbero di che cantare vittoria, e leccarsi le ferite, e un'Europa mediatrice potrebbe organizzare referendum di autodeterminazione, eccetera. A meno che qualcuno non voglia continuare, perché bisogna farla pagare a Putin, e logorare la Russia, e portare a termine il risorgimento ucraino. E’ un interesse dell’Europa ? Il mondo nuovo vedrebbe l’Asia debordare fino in Bielorussia, e l’America allargarsi fino a Kiev. Ex Europa, eccola qua, dove la pace è un tabù.
Toni Capuozzo