Padre Janvier Gbénou (pseudonimo: padre Jesusmary Missigbètò), sacerdote africano che ha rivolto critiche esplicite a papa Francesco (ad esempio qui, qui e qui) e per questo è stato espulso dall’Opus Dei, ha scritto una risposta pubblica all’ultimo decreto che gli vieta di predicare, confessare e celebrare la Messa sia in pubblico sia in privato.
Padre Janvier Gbénou a papa Francesco:
“Lei contraddice la tradizione cristiana”
Abidjan, 1 luglio 2022
Al pontefice regnante Papa Francesco
Carissimo Padre,
Abbé Janvier Gbénou
(pseudonimo: padre Jesusmary Missigbètò)
Fonte: rorate-caeli.blogspot.com by Duc in altum
Abidjan, 1 luglio 2022
Al pontefice regnante Papa Francesco
Carissimo Padre,
ho appena ricevuto il decreto della Congregazione per i vescovi, firmato da Lei e dal cardinale Marc Ouellet, in cui convalidate le sanzioni impostemi dalla Prelatura dell’Opus Dei perché, secondo il decreto, ho mancato di “rispetto e obbedienza al Sommo Pontefice” (Codice di diritto canonico, 273). In breve, mi è stato proibito di predicare, confessare e celebrare la Messa in pubblico e in privato.
Prendo atto della Vostra decisione, che non approvo perché è ingiusta. Inoltre, non posso, in coscienza, rinunciare alle mie critiche pubbliche a papa Francesco perché dal 2016, Lei stesso ha gravemente mancato di “rispetto e obbedienza a Dio e al popolo di Dio”. Infatti, prima di essere papa e vescovo, Lei è un sacerdote e, secondo il Codice di diritto canonico, “nella conduzione della loro vita, i chierici sono tenuti in modo speciale a perseguire la santità poiché, essendo stati consacrati a Dio con un nuovo titolo nella ricezione degli ordini, sono dispensatori dei misteri di Dio al servizio del suo popolo” (276). Inoltre, come vescovo e papa, Lei è interessato dai seguenti canoni: “L’apostata dalla fede, l’eretico o lo scismatico incorre nella scomunica latae sententiae” (1364); “Chi in uno spettacolo o discorso pubblico, in uno scritto pubblicato o in altri usi degli strumenti di comunicazione sociale pronuncia bestemmie, ferisce gravemente i buoni costumi, esprime insulti, suscita odio o disprezzo contro la religione o la Chiesa, sia punito con una giusta pena” (1369).
O Padre, mi permetta di dirLe che è venuto meno al suo dovere di santità sacerdotale, episcopale e papale; e che ha propagato eresie e ferito gravemente i buoni costumi. E nel suo caso, più che per un semplice sacerdote o vescovo, questo è ben più grave, perché il buon esempio di un papa può fare molto bene, mentre il suo cattivo esempio può fare molto male. Ricordi le seguenti parole di Gesù Cristo, nostro Signore e Maestro, vero giudice di tutti gli uomini e anche di Papa Francesco: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” (Luca 12:48); “Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!” (Matteo 18:6-7). Ebbene, Lei ha scandalizzato più volte il mondo intero contraddicendo la Tradizione cristiana. Lasci che ne dia ora le prove.
È moralmente giusto che un cristiano, un sacerdote o un vescovo prenda l’iniziativa di chiedere leggi sulla convivenza omosessuale? Dio e la Chiesa cattolica hanno sempre detto “no”. Papa Giovanni Paolo II e il papa emerito Benedetto XVI ci hanno ricordato che ogni cristiano ha il “dovere di testimoniare la verità” e di mostrare “un’assoluta opposizione personale a tali leggi”, altrimenti commette “un atto gravemente immorale” (Congregazione per la dottrina della fede, 3 giugno 2003). Purtroppo, alla domanda lei ha risposto “sì”. Infatti, il 21 ottobre 2020 e il 15 settembre 2021 ha pubblicamente chiesto l’adozione di leggi sulla convivenza civile tra omosessuali (cfr. la mia prima lettera aperta): “Quello che dobbiamo fare è una legge sulla convivenza civile; hanno il diritto di essere coperti legalmente. Io ho difeso questo”. Mi permetta di farLe notare, padre, dove sta il suo errore: Lei confonde le “leggi di convivenza” con le “leggi di protezione”. Le leggi sulla coesistenza riguardano l’ideologia Lgbtq, mentre le leggi di protezione riguardano la discriminazione umana. Esistono leggi di protezione per i bambini, le donne incinte, le persone con disabilità, i migranti, i prigionieri, eccetera. Tutte queste persone hanno diritto a una considerazione e a un trattamento umano, ma non necessitano di leggi speciali sulla convivenza omosessuale.
È moralmente giusto dare il sacramento dell’Eucaristia a politici pubblicamente favorevoli all’aborto che non rinunciano all’aborto? Dio e la Chiesa cattolica hanno sempre risposto “no” (cfr. Codice di diritto canonico, 915-916). Purtroppo, Lei ha invece risposto “sì”. Lo ha fatto il 15 settembre 2021, pubblicamente, con l’incredibile sostegno dei cardinali Ladaria, Peter Turkson, Wilton Gregory e degli arcivescovi Paglia e Michael Jackels. Il 29 giugno 2022, certamente in modo consapevole e premeditato, ha permesso a Nancy Pelosi, pubblicamente nota per il suo sostegno all’aborto, di ricevere la Santa Eucaristia in Vaticano, durante una Messa celebrata da lei stesso, ben sapendo che ciò era stato pubblicamente proibito a Nancy pelosi dal suo vescovo residente. In questo modo, Lei porta la Chiesa cattolica a non rispettare le proprie leggi contenute nel Codice di diritto canonico e a non rispettare Dio e il popolo cattolico.
È moralmente giusto eseguire un’isterectomia (rimozione dell’utero) con il consenso di esperti medici, ma senza un’emergenza medica per la salute della madre? Dio e la Chiesa cattolica hanno sempre detto “no”. Papa Giovanni Paolo II e il papa emerito Benedetto XVI hanno chiarito che se un gruppo di esperti medici conferma a una donna che le sue future gravidanze non costituiranno una minaccia per la sua salute o la sua vita, non può essere rimosso l’utero con la scusa che le sue future gravidanze non arriveranno mai a termine (cfr. Congregazione per la dottrina della fede, 31 luglio 1993). Purtroppo, Lei e la Congregazione per la dottrina della fede avete risposto “sì”. Infatti, il 10 dicembre 2018, insieme al cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.J. (prefetto) e all’arcivescovo Giacomo Morandi (segretario), avete aperto la porta alla sterilizzazione diretta, la prima misura antinatalista della Chiesa cattolica e il primo errore della Congregazione per la dottrina della fede (cfr. la mia terza lettera aperta).
È moralmente giusto dire che “l’impegno a vivere in continenza può essere proposto” ai cristiani ed è “un’opzione”? Dio e la Chiesa cattolica hanno sempre risposto “no”. Tutti i cattolici con un minimo di formazione cristiana ortodossa (e anche i non cristiani che si sforzano di vivere la legge morale naturale) sanno che la castità non è mai un’opzione ma un grave dovere morale per ogni essere umano (cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, 2331-2400). Purtroppo, Lei invece ha risposto “sì”. Infatti, il 5 settembre 2016, lei e i vescovi della Regione pastorale di Buenos Aires avete dichiarato che “l’impegno a vivere in continenza può essere proposto. Amoris laetitia non ignora le difficoltà di questa opzione… l’opzione menzionata potrebbe, infatti, non essere realizzabile”. Inoltre, il 5 giugno 2017, lei ha ordinato che queste tre frasi fossero pubblicate come Magisterium authenticum (Acta Apostolicae Sedis, 108). In duemila anni di storia cattolica, questo è il primo errore dottrinale-morale papale così registrato negli archivi vaticani (cfr. la mia seconda lettera aperta), con il sorprendente sostegno di diversi cardinali, vescovi e sacerdoti: Parolin, Kasper, Schönborn, Coccopalmerio, Vallini, Cupich, Grech, Paglia, Forte, Scicluna, Fenoy, McElroy, Spadaro, Bordeyne, eccetera.
La mia sanzione di questa mattina chiarisce che Lei, monsignor Fernando Ocáriz [il prelato dell’Opus Dei, NdT] e il cardinale Marc Ouellet conservate ancora una capacità di giudizio morale. Perché, allora, i Vostri colpevoli e scandalosi silenzi di fronte a cardinali che mancano gravemente di “rispetto e obbedienza a Dio e al popolo di Dio”?
Ricordo altresì il cardinale Hollerich, S.J. (che ha detto pubblicamente che “l’insegnamento della Chiesa che l’omosessualità è peccato è falso”), il cardinale Marx (che ha detto pubblicamente che “l’omosessualità non è un peccato”), il cardinale Matteo Maria Zuppi (che ha permesso a padre Gabriele Davalli di benedire una coppia omosessuale in una Messa dell’11 giugno 2022), il cardinale Blase Cupich (che ha dato a padre Joe Roccasalva il permesso di far tenere a una coppia omosessuale l’omelia in una Messa del 19 giugno 2022, festa del papà), ecc.
Quale sanzione per questi cardinali infedeli all’insegnamento tradizionale della Chiesa cattolica? Nessuna. Al contrario, posizioni di responsabilità e pubblici elogi da parte di papa Francesco, mentre vengono sanzionati i sacerdoti fedeli alla Tradizione cristiana.
O Padre, che cos’è questa giustizia ingiusta di papa Francesco e del Vaticano? È sicuro che Dio possa accettare una tale ingiustizia? Perché oggi questo vento di dittatura nella Chiesa cattolica contro coloro che preferiscono obbedire alla legge divina assoluta invece di seguire la Vostra flagrante disobbedienza a questa eterna legge divina? Dopo tutto questo, pensate davvero di meritare il rispetto dei cristiani, quando li portate a offendere Dio e a disprezzare la legge eterna?
Infine, la condanna che ho ricevuto nel Decreto di questa mattina è ingiusta perché non tiene conto delle seguenti parole di Gesù Cristo (che, lo dico con rispetto, sarebbe bene che Lei, monsignor Ocáriz e il cardinale Ouellet meditaste con
calma): “Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello” (Matteo 7:3-5) Quali sono i miei errori (la pagliuzza) rispetto agli errori di papa Francesco (la trave)? Spero che gli intellettuali cattolici abbiano il coraggio di difendere questa verità, per amore di Gesù e della sua Chiesa.
Qual è il più grande crimine del sacerdote africano ora sanzionato? Aver avuto l’audacia di contraddire in pubblico papa Francesco e la sua Congregazione per la dottrina della fede. Ma Gesù (trentenne) non ha forse fatto lo stesso con i capi religiosi del suo tempo (che avevano 60, 70, 80 anni) perché era la verità? Purtroppo, lo consegnarono per essere crocifisso. Eppure, è da questo sacrificio che Dio ha tratto la sua vittoria: la luce della Verità ha brillato sulle tenebre dell’errore e della menzogna. Padre carissimo, mi rifugio nel costato aperto di Gesù Crocifisso e nelle lacrime della Vergine Maria ai piedi della Croce.
Suo figlio in Gesù, Maria e Giuseppe,Abbé Janvier Gbénou
(pseudonimo: padre Jesusmary Missigbètò)
Fonte: rorate-caeli.blogspot.com by Duc in altum
Lo Spirito soffia dove vuole.Vi sono ultimi che saranno primi,e vi sono primi che saranno ultimi....
RispondiEliminaÈ incredibile dove siamo giunti. I più attenti dovrebbero iniziare a capire che la peste, la guerra, le carestie, di cui parlano in prima pagina anche i laici quotidiani, sono castighi di Dio.
RispondiEliminaCardinale Kasper: la Chiesa cattolica deve diventare protestante
RispondiEliminaL'ultra liberale cardinale Walter Kasper, uno fra i più ascoltati consiglieri di papa Francesco, scrive su L'Osservatore Romano che "il programma ecumenico dovrebbe essere formulato nei seguenti termini: un cattolicesimo evangelico e un protestantesimo cattolico".
Secondo lui, protestanti e cattolici appartengono al "solo e unico corpo di Cristo, cioè la Chiesa". Kasper conclude: "Se non vogliamo che le Chiese si svuotino ancora di più, dobbiamo concentrarci sul nucleo". Non ha specificato ciò che ritiene essere "il nucleo".
IL CARD. WALTER KASPER NEL SUO LIBRO: “GESÙ IL CRISTO”
(Queriniana Editrice):
- nega che Gesù è Figlio di Dio
- nega la Risurrezione corporea di Gesù
- nega la Divinità di Gesù, secondo lui è un’invenzione di S. Paolo e di S. Giovanni
- nega i miracoli nel Vangelo
- non riconosce a Gesù “una dignità che andrebbe ben oltre le sue pretese”
- nega l’Ascensione di Gesù Cristo in cielo
- nega le Apparizioni di Gesù agli Apostoli e discepoli
- nega che Gesù è asceso al cielo, perché non ne è mai disceso
- nega la Divina Maternità di Maria difendendo Nestorio
- nega la Verginità di Maria
- Kasper afferma che è impossibile conservare la fede nella Chiesa
E così il Card. Kasper liquida, d’un sol colpo, tutto il Vangelo!
Ma a lui nessun richiamo
Cane non morde cane, essendo tutti della stessa parrocchia, quella di Belzebù. Non diamogli più titoli ecclesiastici, per favore, non li merita i, li profanano. La vera Chiesa di Cristo non sono loro, è altrove ( il piccolo resto di evangelica memoria perseguitato e minacciato), loro sono solo commedianti, ipocriti e impostori, occupanti abusivi; prima saranno cacciati via e meglio sarà per tutta l' umanità.
EliminaWalter Kasper fa parte di quei Cardinali che con Martini ..hanno costituito la "mafia di San Gallo". !!!.. purtroppo è stato fatto Cardinale da qualche Papa antecedente a Bergoglio... e ciò dimostra che sono almeno 40 anni che la Chiesa Cattolica è infiltrata da queste correnti moderniste, che invece di preoccuparsi della Fede come trasmessa da Gesù dagli Apostoli, per conservarla intatta fino alla seconda venuta di Cristo, hanno operato per mantenere intatto il loro potere gerarchico !! Infatti se i fedeli diminuissero ...anche di loro non rimarrebbe che la borsa della questua!!! m.l.
RispondiElimina
RispondiEliminaBraves gens, Bergoglio est déjà mort. Il ne reste plus qu'à l'enterrer. Lisez, à ce sujet, ce qu'écrit Jack Tollers dans la revue argentine "The Wanderer" : « Qui s'intéresse encore au pape ? » :
http://www.benoit-et-moi.fr/2020/2022/07/04/qui-sinteresse-encore-au-pape/
Padre Jesusmary Missigbètò s'è fatto voce di un grande numero di sacerdoti che si trovano nei boschi, alla macchia, nella clandestinità. Bisogna riconoscere il rigore della preparazione dell'Opus Dei, purtroppo nasce proprio a cavallo del CVII e benché il perimetro entro cui agire sia stato rigorosamente tracciato da J.M.Escrivà la loro gestazione, nascita e vita si è svolta tra gli ultimi anni di Pio XII, il CVII e il post concilio...so per certo che si son fatti un punto di non parlare tra loro della situazione attuale della chiesa ma, quando è troppo, è troppo! E Padre Jesusmary Missigbètò s'è fatto voce di chissà quanti dentro e dei moltissimi che sono fuori dall'Opus Dei. Certo è che questo tradimento modernista, ormai più che centenario,è stato ed è una pugnalata al Sacrissimo Cuore di Gesù Cristo. Fortunatamente restiamo sempre un po' addormentati, perché se fossimo svegli e realmente consapevoli di quello che sta accadendo il nostro cuore e la nostra mente non reggerebbero a tanto strazio. Il tradimento degli alti gerarchi è uno sputo in faccia a NSGC tra un crucifige e l'altro. Vigliacchi mascalzoni farabutti.
RispondiEliminaEsattamente quindici anni fa, il 7 luglio 2007, papa Benedetto XVI promulgava il motu proprio Summorum Pontificum con tanto di lettera di accompagnamento indirizzata ai vescovi furentissimi (specialmente francesi, ma non solo).
RispondiEliminaQuella data andrebbe considerata una festa per la Chiesa, visto che dopo diversi decenni è stato riaffermato dal Papa un principio molto semplice, che noi cattolici conosciamo bene: «Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso».
È un principio che vale non solo nella liturgia ma in tante altre cose - nelle vite dei santi, nel Magistero, ecc.
È un principio che i "rivoluzionari" odiano a morte, perché riduce drammaticamente l'importanza di qualsiasi "rivoluzione". Le "rivoluzioni", infatti, intendono sovvertire l'esistente, intendono buttar via tutto ciò che c'era di "antico", di "sacro", di "grande", per sostituirlo con qualche "novità" moderna che sarebbe più "adeguata".
Non c'era nessuna necessità di fare la "rivoluzione" vaticansecondista (ed infatti nelle intenzioni di Giovanni XXIII il Concilio doveva essere breve, doveva riaffermare alcune verità, e concludersi senza novità; ma fu tradito fin dagli inizi, da quando spazzarono via gli "schemi preparatori").
La "rivoluzione" vaticansecondista - e con essa tutti i furbetti rivoluzionari, inclusi gli eretici che da tempo bramavano di inventarsi un "nuovo" cristianesimo su misura del proprio business plan - pretese di introdurre "novità" nella Chiesa e di proibire e addirittura giudicare dannoso "ciò che per le generazioni anteriori era sacro".
Papa Benedetto XVI, pur con i suoi non rari demeriti, ha il merito di aver stroncato questa mentalità, quel 7 luglio 2007, promulgando il Summorum Pontificum e ricordando che «ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso».
E Dio disse guardando la Sua Citta prediletta ""Gerusalemme, Gerusalemme, di te non resterà pietra su pietra"" e questo è quello che succederà alla falsa chiesa conciliare... e riconsiderare tutti coloro che hanno preparato quel concilio sapendo dove portavano la vera Chiesa Cattolica di Cristo..ne volevano in segreto la distruzione... oggi lo vediamo con i nostri occhi .. questa lettera di questo Sacerdote ... vero Sacerdote.... fa piangere... ci ricorda che Gesù disse guai a coloro che .... meglio per loro che si leghino una corda al collo legata ad una macina e si gettino nel mare... --- purtroppo la maggioranza di questa falsa chiesa porta alla disperazione dottrinale chi la segue... ma Dio è Somma Giustizia alla fine c'è sempre un redde rationem e Di il sabato non ha debiti con nessuno...
RispondiElimina7 luglio, SS. Cirillo e Metodio, Messale Romano 1963
RispondiElimina7 luglio , S.Ilario Vescovo, Confessore, Dottore, Messale Ambrosiano 1936
Una somma semplice controllata sulla 'garzantina di filosofia'1993.
7 luglio 2007= 7+7+2+7= 23= 2+3= 5
alla voce qabbalah p.939
"...I cabbalisti elencano dieci sefiroth... 5 'Giustizia' (Din)..."
E se vogliamo strafare :
1963 = 1+9+6+3= 19= 10
"...I cabbalisti elencano dieci sefiroth...10 'Regno' (Malkuth)..."
Ugualmente 1936
Piccolo promemoria tecnico-matematico per rispondere al commentatore delle 11:12.
RispondiEliminaI giochini coi numeretti lasciano il tempo che trovano - e il prenderli minimamente sul serio denota forse più stupidità che superstizione.
La numerazione in "base 10" esiste solo perché l'uomo ha dieci dita (contando le due mani). Se l'uomo avesse avuto otto dita per mano, avremmo avuto una numerazione in "base 16" (esadecimale, come quella che si usa in informatica, poiché è comodissimo che 16 sia una potenza di 2), con cui fare altri giochini.
Chiunque abbia studiato strutture algebriche al primo anno di università (dunque robe tipo teoria degli anelli, semigruppi, monoidi, insiemistica, campi...) potrà inventarsi fior di giochetti con i numeri interi ai quali far dire tutto e il contrario di tutto.
Ricordiamo inoltre che la "cabala" è fondamentalmente pensiero "magico", che non ha nulla a che vedere con la fede.
Anche le date del calendario sono convenzioni umane dettate da osservazioni scientifiche imprecise (si veda la riforma del calendario gregoriano del 1582) dovute al fatto che i parametri celesti osservabili sono molto più complessi (e per nulla "numeri interi") di quanto potessero immaginare i nostri antenati e i nostri scienziati di oggi. Perfino l'anno 2022 equivale a "pressappoco 2022 rotazioni della Terra attorno al Sole, presumendo che 2022 anni fa fosse l'anno 750 dalla presunta fondazione di Roma". Dunque non si può estrarre da un "anno 1936" (o "1963") informazione che non contiene, e la cui rappresentazione numerica in "base 10" (1963) è solo una combinazione di convenzioni umane e di approssimazioni stratificatesi nei secoli.
Stupidità va benissimo, il libro da me consultato non è tra quelli aum aum; mi ha semplicemente colpito il 7-VII-2007, così ho fatto una piccola indagine tra le scartoffie a portata di mano. Niente di più, niente di meno. Non sono tra quelli che decidono le date di pubblicazione dei documenti pontifici, però se vedo, su un documento pontificio, una data interessante cerco di capire chi sono i Santi ricordati in quel giorno eppoi qualche sommetta la verifico alla voce, approfondita dai 'fratelli maggiori', sulla garzantina. Visto che lei sembra sapere di più e meglio, se vuole e può, studi la questione delle date dei documenti pontifici, così cerchiamo di capire se esistono rimandi e/o indicazioni varie e/o il caso del come capita, capita.
RispondiEliminaBravo! Ha avuto il coraggio di dire quello che nemmeno i cosiddetti pastori di riferimento hanno mai avuto il coraggio di dire.
RispondiEliminaNe paga le conseguenze ma a lui non importa perché vuole seguire Cristo a tutti i costi.
Avrebbero dovuto farlo anche i vari Burke, Schneider ecc.
Fino a questo punto si sono mai spinti.
Che fine hanno fatto i dubia?
Antonio
Un sacerdote estremamente ingenuo. Poverino!
RispondiEliminaSì, è quel che ho pensato pure io.
Eliminahttps://www.maurizioblondet.it/in-ricordo-di-piero-vassallo/
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2022/07/08/monsignor-vigano-a-padre-janvier-gbenou-tutta-la-mia-vicinanza-un-onore-essere-perseguitati-per-la-difesa-della-verita/amp/
RispondiEliminaMons. C.M.Viganò esprime vicinanza a padre Gbenou apprezzando le sue coraggiose prese di posizione dettate dall’amore alla vera fede cattolica, ripagata con le consuete
misericordiose punizioni. Benissimo.
Ma chissà perché verso chi, per questa stessa fedeltà al depositum fidei, ha perso anche di più come don Alessandro Minutella (recentemente ridotto allo stato laicale), non si spende mezza parola di vicinanza e comprensione. Silenzio assoluto o, ben che vada, insulti e denigrazioni a gogo…
Anonimo 8:15
RispondiEliminaDon Minutella è una figura controversa. Insieme a cose giuste dice anche vere e proprie eresie e che dire delle locuzioni et similia?
Purtroppo i tanti semplici che lo seguono non ne sono consapevoli...
Purtroppo dire qualche verità non basta. Conta molto anche chi la dice e come viene detta. Don Minutella si squalifica da sè con l'aggravante di condurre allo scisma non poche anime. Da quando sono pecore e agnelli a sbranare i lupi???!!!
EliminaSpiace che un sacerdote che avrebbe potuto essere valido, si perda per orgoglio. E, quel che è più grave, non da solo...
Preghiamo che rinsavisca e si renda conto della gravità del suo procedere.
Anonimo delle 22:18,
RispondiEliminaIngenuo in che senso?
Nel senso che denuncia soltanto una piccola parte delle eterodossie e degli scandali bergogliani?
Nel senso che non denuncia gli errori del CVII e dei papi conciliari e post-conciliari?
Per ora le ha cantate pubblicamente a Bergoglio e ad alcuni dei suoi sodali: questa è già una gran cosa e una grande dimostrazione di coraggio.
Per arrivare a capire tutta la verità ha ancora parecchi anni a disposizione!
Credo però che isolarlo lo faccia cadere ancor più nella confusione,se di confusione si tratta e non delle solite chiacchiere al bar. Come tutti gli uomini di sentimento e di volontà ha bisogno di aver amici con i quali confrontarsi con rigore intellettuale e non di essere messo da parte come un appestato. Ironia della sorte J.M.B è dello stesso tipo umano e tutti i suoi detti e contraddetti non lo riducono allo stato laicale, mentre Don Minutella ha riconosciuto fin dall'inizio le eresie di J.M.B. Credo che Aldo Maria Valli potrebbe essere un buon amico per Don Alessandro, un buon amico di 'penna' per esempio. Credo proprio che il mite e rigoroso Aldo Maria Valli può essere il suo amico giusto.
RispondiEliminaConsiderazione: sia l'uno che l'altro, ora che sono stati puniti,si sentono realizzati? Ora che mancano due preti alla cura delle anime, all'amministrazione dei Sacramenti, si sentono realizzati? Non sapevano prima di seguire Gesu' che avrebbero dovuto soffrire molto perche' il cammino sarebbe stato irto di chiodi e pezzi di vetro provenienti sia dall'interno che dall'esterno della Chiesa e che sarebbero stati numerose volte flagellati? Non sapevano di dover imitare Gesu'?
RispondiEliminaPadre Pio non ha obbedito a degli eretici.
RispondiEliminaE comunque quando la fede è in pericolo il modello da imitare è Sant'Atanasio.
Sant'Atanasio fu addirittura scomunicato.
Un sacerdote che rinuncia a proclamare la Verità e a denunciare gli errori non imita Gesù.
Se tutti avessero obbedito agli eretici la nostra fede sarebbe già finita da un pezzo.
La falsa obbedienza non è una virtù.
Nessuna obbedienza a chi disobbedisce a Dio.
Il Papa e i vescovi non sono al di sopra della Tradizione: la loro autorità serve solo a conservare fedelmente il Depositum Fidei.
Non è possibile obbedire quando tradiscono tale deposito.