Vedi qui precedente.
Sono convinto che se la Chiesa vuole prosperare nell'epoca presente, non può esitare ad abbracciare e sostenere i cattolici tradizionali, le liturgie tradizionali e i valori morali tradizionali. “Non conformatevi a questo secolo”, ammoniva san Paolo ai seguaci di Cristo. (Rm 12:2)
RispondiElimina« Se la Chiesa vuole prosperare nell'epoca presente… »
Mais l'évêque Tobin n'est-il pas en communion avec Pachamama Ier qui a déclaré (intervista di Scalfari a Bergoglio pubblicata su “La Repubblica”, 01 ottobre 2013) que « Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso ».
L'évêque Tobin est-il en communion avec un traître à l'Évangile (qui a d'ailleurs renoncé officiellement à son titre de "vicaire de Jésus-Christ »), ou n'est-il qu'un aveugle volontaire ?
Aborto, Pro Vita Famiglia: stupiti da parole Mons. Paglia
RispondiEliminaDi Jacopo Coghe
Roma, 27 agosto 2022
«Il giusto intento di favorire un dibattito aperto, laico e condiviso su aborto e natalità, sollecitando l’applicazione della Legge 194 anche nella parte di prevenzione e di tutela sociale della maternità, non può spingersi fino a negare l’intrinseca iniquità della Legge 194. Per questo ci hanno stupito le parole usate ieri, in diretta Rai, dal Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Monsignor Vincenzio Paglia, secondo cui la legge 194 sull’aborto sarebbe “un pilastro della nostra vita sociale”. Non comprendiamo come possa essere un “pilastro” della società una legge che sopprime vite umane inermi e innocenti. Proprio per questo vogliamo ribadire la nostra gratitudine nei confronti di Papa Francesco che, con parole nette e inequivocabili, ha sempre escluso la compatibilità tra una legge sull’aborto, paragonato al lavoro di un sicario, e una società orientata alla pace e alla giustizia. Lo stesso Pontefice, infatti, ha definito più volte l’aborto come “un crimine, un male assoluto”, questo è il commento di Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus a seguito delle dichiarazioni sull’aborto di Mons.Paglia.
Le uscite di mons. Paglia non dovrebbero stupire più nessun cattolico. Il suo candore laico e modernista, misericordiosamente aperto al mondo e chiuso alla Verità, supera ogni immaginazione ed è il più efficace emblema dell'eresia annidata saldamente nella Chiesa sino ai più alti vertici.
EliminaParle certamente interessanti, ma espressione di una mentalità inaccettabile: i fedeli tradizionali non sono un gruppetto di persone da acettare. Bensì rappresentano ciò che la Chiesa tutta deve fare: tornare alle tradizioni. I tradizionalisti (pur con tutte le loro pecche) non sono altro che pionieri. Esattamente come piionieri erano gli iconoduli e gli anti ariani.I tradizionalisti sono, in poche parole, l'ortodossia che si oppone all'eterodossia. Don Filiberto (Lo Spigolatore Romano).
RispondiEliminaDomine, memorabor iustitiae tuae solius :
RispondiEliminaDeus, docuisti me a iuventute mea,
et usque in senectam et senium,
Deus, ne derelinquas me
donec annuntiem brachium tuum generationi omni quae ventura est, potentiam tuam,
Don Cesare Toscano
RispondiEliminaI nuovi cardinali di Roma.
(Papa Francesco non li aveva avvertiti di non indossare pizzi e merletti?).
https://gloria.tv/post/1TWXup7Xd1BDBgLL1cT2tixwk
Per la fotografia se po' fa'.