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sabato 17 settembre 2022

150 nuovi vescovi in 'rieducazione' a Roma

Apprendiamo da Riposte catholique di un raduno di nuovi vescovi a Roma, addottrinati in base al nuovo corso sinodal-modernista. Più che di evangelizzazione, possiamo parlare di rieducazione... E la neo-Chiesa procede a ritmi vieppiù accelerati.

Più di 150 nuovi vescovi si sono riuniti per 6 giorni a Roma per la formazione, in particolare nella gestione delle crisi, “con un focus sugli abusi”. Dal cardinale Mario Grech, segretario del sinodo, e da suor Nathalie Becquart, sottosegretaria, sarà loro insegnata la sinodalità [vedi]. Il tema viene presentato come centrale in diversi ambiti, tra cui il governo di una diocesi, la gestione di un consiglio pastorale, il luogo dei laici, ma anche la gestione degli abusi.
Diversi relatori hanno affrontato punti tecnici come "l'esperienza canonica per l'amministrazione di una diocesi", alla presenza del cardinale ungherese Péter Erdö, ma anche questioni antropologiche come quella di genere, affrontata lunedì 5 settembre dai sociologi italiani Mauro Magatti e Chiara Giaccardi.
Una giornata è stata dedicata a due grandi testi del papa: l'Esortazione apostolica postsinodale Amoris Laetitia e l'enciclica Fratelli Tutti. [vedi gli indici ai rispettivi dibattiti (qui - qui) sulle problematiche suscitate a livello non solo di prassi ma anche dottrinale).
I vescovi alternano la partecipazione a queste presentazioni, tenute in italiano e tradotte in inglese (il francese, lingua ufficiale della diplomazia vaticana, è visibilmente abbandonato), e la discussione in piccoli gruppi.
Sono stati ricevuti dal Papa giovedì 8 settembre a fine mattinata.

10 commenti:

  1. Invece di perdere tempo pensassero a fare davvero i pastori!!

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  2. A me viene un dubbio: tempo fa ,non ricordo su quale libro, lessi che le due guerre mondiali avevano avuto lo scopo di scardinare l'Impero austro/ungarico e quello russo. Quindi erano presenti fin d'allora dei guastatori organizzati. Lo scardinamento della chiesa esce alla luce del sole con il CVII, che non è stato semplicemente questione del mettersi in ascolto del mondo o di smantellare quello che San Pio X aveva cercato di rinsaldare, tutto questo fu apparenza, ma ora si può realisticamente ipotizzare che fu l'inizio mondiale dello smantellamento ufficiale della Chiesa, organizzato per sostituirla con la chiesa globalista transumanista ecologista, organica al totalitarismo mondiale in marcia. Riguardo a questa mutazione voluta, accettata, condivisa, bisognerebbe capire, se veramente così è stato, chi furono quei consacrati che, come la mafia di San Gallo ( a meno che non esistesse da molto tempo una chiesa guastatrice occulta interna), diedero l'assenso al progetto e quando e dove questo assenso fu scritto e sottoscritto.

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  3. OT, ma emblematico della situazione ecclesiale
    L’EUROPEISMO LAICO E POLITICAMENTE CORRETTO DEL CARD. ZUPPI
    #zuppidiqualcosadicattolico

    Il cardinale Zuppi, al Festival dell’Economia Civile di Firenze, ha affermato che "c’è bisogno di restituire all’Europa una grande prospettiva, altrimenti risulta antipatica perché vincono i nazionalismi e viene vista come un grande supermercato che non crede più a niente".
    Vorrei domandare al presidente della CEI se sia possibile “restituire all’Europa una grande prospettiva” negando o mortificando le sue radici cristiane, come richiesto dalla deriva laicista. Quelle stesse radici cristiane che neanche Zuppi ha richiamato apertamente nel suo intervento, assolutamente laico e politicamente corretto. Ma la missione della Chiesa non è la “ricapitolazione” di tutte le cose in Cristo?
    Così, chiedo per un amico, lo stesso dell’altra volta.

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  4. Su ogni rete tv cialtroni o ignoranti o pagati ripetono che Orban avrebbe violato "lo Stato di diritto" sia ignorandone il concetto, sia assolutizzando per tale le porcate UE

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    1. Non si può dire e fare niente di diverso da quello che impone l'UE, la quale è agli ordini degli USA. Orban dovrà allinearsi. È inutile coltivare illusioni. La Chiesa Cattolica, poi, è in prima linea nella difesa ad oltranza dell'UE. La conclusione la ometto, ma la vedremo presto.

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  5. Anche i "vescovi" si stanno preparando per entrare fervorosamente nel nuovo ordine mondiale, non di certo con gli esercizi spirituali di S. Ignazio, ma con relazioni, conferenze, come fanno i politici. Se sperate da quei "vescovi" qualcosa di cristiano, resterete alquanto delusi!

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  6. https://www.ilmessaggero.it/italia/bimbo_malore_morto_empoli_casa_cosa_e_successo-6933960.html

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  7. # "le due guerre mondiali avevano lo scopo di scardinare l'impero austro-ungarico e quello russo, ho letto su un libro.."

    Lei non ricorda bene oppure ha letto un libro pieno di errori. L'accusa di complotto contro l'Austria-Ungheria e la Russia zarista viene applicata solo alla I gm, dato che al tempo della seconda i due imperi non esistevano più dalla primavera del 1917 e dal novembre del 1918.
    Restando alla I gm, l'accusa è fasulla in quanto applicata ai due imperi, visto che l'impero russo combattè contro quello austro-ungarico, con l'obbiettivo finale di annientarlo. Quindi l'impero russo avrebbe ffatto parte della supposta congiura contro l'AU.
    Che poi la I gm sia scoppiata avendo come suo scopo principale quello di distruggere la Duplice Monarchia è tesi estremamente superficiale, ripetuta a pappagallo dai tradizionalisti, che sembrano ignorare bellamente l'effettivo concaternarsi dei fatti storici.
    La I gm nessuno la voleva, scoppiò perché la situazione sfuggì di mano. La tensione accumulata era troppo grande ma era soprattutto una tensione sempre più forte tra imperi in lotta per la supremazia mondiale: il blocco imperiale britannico-francese-russo contro quello austro-ungarico, al quale la Germania fece aderire il decrepito impero ottomano (la cui decadenza aveva da decenni scatenato la lotta tra austriaci e russi per il predominio nei Balcani, lotta che portò allo scoppio della I gm, come causa immediata).
    Per le potenze anglosassoni e la Francia il nemico era comunque soprattutto la Germania guglielmina, potenza industriale e militare formidabile, proiettata in una vasta espansione mondiale, che faceva paura a tutti mentre l'Austria-Ungheria (potenza assai inferiore) era vista come uno Stato da conservare per l'equilibrio europeo, sia pure a struttura federale, come federazione monarchica di Stati, nella quale gli slavi trovassero maggiori riconoscimenti.
    C'è ancora qualcuno che studia la storia?

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  8. "Non si può dire e fare niente di diverso da quello che impone l'UE..."

    Si potrebbe, si sarebbe potuto... se noi non fossimo stati plagiati e non avessimo lasciato che ci plagiassero profondamente tutti coloro che sbandieravano il nostro essere indietro rispetto al mondo Oltralpe ed Oltreoceano, che poi nei fatti quel mondo per lo più era avanti a noi solo nella dissoluzione con qualche residuo di rimorso di coscienza, micro/residuo. Il progresso culturale è stato fatto intendere come deboscia, come discesa agli inferi senza salita verso le egregie cose che necessitano continuo sacrificio ed ascesi. Ora forse è troppo tardi, non solo noi stessi siamo corrotti, ma lo sono anche le nostre anime, incapaci di distinguere il bene dal male, il vero dal falso, il giusto dall'ingiusto. Non facciamo nulla perché fondamentalmente abbacinati dal male.

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  9. "...C'è ancora qualcuno che studia la storia?"

    Lei. Grazie per le correzioni. Personalmente non credo che possa sfuggir di mano una dichiarazione di guerra e avendo capito, oggi, che le alleanze hanno molti strati nelle intenzioni di ognuno, mi è difficile credere a trattati onesti, anche a quelli di pace. Si vedono nei fatti attuali percorsi che partono da lontano e mirano a lontano e si vedono percorsi caratteristici di questo o quel paese. La crescita della Germania però non si capisce se non si tiene conto che era ben vista e stimata sia dall'Inghilterra, sia dalla Russia e le relazioni tra loro furono ottime.

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