SE DIO PERMETTE COME MAI PRIMA UNA TALE UNIVERSALITÀ
DEL MALE, UN NUOVO IMPERO PAGANO, È CERTAMENTE ALLO
SCOPO DI SUSCITARE L’EROISMO CRISTIANO NEL MONDO INTERO.
Cari fedeli, amici e benefattori,
È capitato spesso nella storia che il mondo abbia improvvisamente avuto l’impressione di risvegliarsi “altro” da quanto era prima. Nell’antichità cristiana, per esempio, a un certo punto il mondo fu “sorpreso di risvegliarsi ariano”, per usare la celebre espressione di san Gerolamo. Ugualmente, nel XVI secolo, un terzo dell’Europa si risvegliò protestante. In realtà, questi fenomeni non si sono prodotti nello spazio di una notte, ma sono stati preparati da eventi progressivi. Tuttavia, hanno veramente lasciato l’impressione di una sorpresa per il fatto che i contemporanei non si erano resi conto della gravità dei diversi eventi che avevano preparato tali catastrofi. Non si rendevano conto delle conseguenze che tali eventi implicavano. In questo senso, dei popoli interi si sono risvegliati ariani o protestanti, e nel momento in cui si sono risvegliati, era già troppo tardi.
Noi viviamo purtroppo una situazione analoga. Constatiamo intorno a noi dei fatti, dei propositi, delle iniziative che ci scandalizzano, ma rischiamo di non coglierne tutta la portata. Spesso, questi elementi sono percepiti come dei fatti di cronaca che riguardano gli altri, ma che non ci toccheranno mai. Se ne prende atto, si prova rigetto, ma in fondo li ignoriamo nella vita di tutti i giorni. In questo modo accade che i nostri occhi non sono sempre completamente aperti per cogliere l’influenza ed il pericolo di queste realtà su noi stessi, e soprattutto sui nostri figli. Occorre dirlo chiaramente: il mondo si sta trasformando in una Sodoma e Gomorra universale. Non potremo sfuggirvi trasferendoci altrove, perché tale trasformazione è universale. Bisogna mantenere la calma, ma prepararsi fin d’ora, con tutti i mezzi a nostra disposizione, per non essere sorpresi al risveglio.
Una Sodoma e Gomorra universale
È sempre penoso fare i profeti di sventura, ma a volte è impossibile sottrarsi. Una cultura diabolica si installa sempre più ogni giorno nel mondo. Dopo aver rifiutato Dio attraverso l’apostasia e l’ateismo, l’umanità contemporanea cerca inevitabilmente di sostituirsi a Lui. Ed i risultati sono satanici. L’uomo pretende essere lui stesso la regola del bene e del male. Pretende di scegliere se vivere o morire, di essere un tale o una tale, di concedere la vita o di sopprimerla… Insomma, di decidere tutto ciò che spettava a Dio, e questo su scala universale.
Ma il peggio in tutto ciò è la volontà manifesta di iniziare gli innocenti a questi principi abominevoli. Un’attenzione particolarissima è rivolta ai bambini e agli adolescenti, allo scopo di introdurli fin dalla più tenera età in questa nuova visione della realtà, di corromperli, e di insegnare loro ciò che solo gli adulti dovrebbero conoscere, e anche ciò che nemmeno gli adulti dovrebbero conoscere in una società ancora umana e sana. Moralmente parlando, si constata un’autentica volontà di distruggere l’innocenza lì dove la si dovrebbe trovare per natura. Siamo a questo punto. Il problema non è solamente il peccato che invade il mondo e contamina tutto al suo passaggio, ma il fatto che tutto questo sia approvato ed imposto. È il segno che Dio, abbandonato dall’uomo, ha a sua volta abbandonato l’uomo alla sua sorte.
Le conseguenze del rifiuto di Dio
Nella nuova Sodoma, la fede e l’amore hanno definitivamente lasciato il posto alla menzogna ed all’egoismo.
San Paolo descriveva già nel dettaglio il risultato ultimo dell’apostasia, in termini non equivoci: «Pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. […] Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore […] Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami […] E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa» (Rom. 1, 21 ss).
La debolezza degli uomini di Chiesa
Davanti a un tale stato di fatto, la Chiesa uscita dal Concilio si trova in un vicolo cieco. Era inevitabile dal momento in cui il dialogo ha sostituito la predicazione della verità. La volontà di conformarsi al mondo, di accettarlo tale qual è, senza più condannarlo nei suoi traviamenti, senza più affrontarlo, questa volontà sta portando i suoi estremi frutti. Ci sono già settori considerevoli della Chiesa che sostengono apertamente l’accettazione delle abominazioni evocate qui sopra. Altri settori della Chiesa sembrano non sapere più in virtù di quali principi ci si dovrebbe opporre. Insomma, tutto è pronto per una nuova Sodoma e Gomorra.
La necessità di rimedi appropriati
La condizione primordiale di ogni possibile soluzione è innanzitutto di aprire gli occhi e di comprendere che questo nuovo paradigma ci tocca tutti quanti siamo. Trovandosi nella cultura dominante, è in conseguenza ovunque: nel linguaggio, nella moda, nell’arte, negli spettacoli, per strada. È nei messaggi che riceviamo continuamente, perché è il prisma proprio alla nostra epoca attraverso cui tutto è filtrato e presentato. Dobbiamo esserne più coscienti: l’aria che respiriamo è infetta; internet, con il quale siamo sempre più obbligati a vivere e che consumiamo, è avvelenato e trasmette la peste, anche nei luoghi più reconditi. Tutto questo ci tocca, necessariamente. E ancora una volta i più indifesi davanti a questo veleno micidiale, sono i bambini ed i giovani, a cominciare da quelli delle nostre famiglie.
L’eroismo cristiano: le sue due caratteristiche essenziali
Ma allora che fare, una volta che abbiamo aperto gli occhi? Se Dio permette come mai prima una tale universalità del male, un nuovo impero pagano, è certamente allo scopo di suscitare l’eroismo cristiano nel mondo intero. Non si può vivere al di fuori di questo impero, ma ci si può vivere senza essere per questo schiacciati da esso. Possiamo sopravvivere nella misura in cui noi stessi ci “discriminiamo”, cioè in quanto ci teniamo in disparte.
Questo eroismo, che i cristiani hanno già mostrato negli imperi pagani, ha due tratti caratteristici. Innanzitutto, esso comincia, si alimenta e si sviluppa nell’oscurità. Ha bisogno di tempo per crescere. Ha bisogno della preghiera per crescere nell’amore di Dio e nell’odio più radicale del peccato. Non ci si arriva in un giorno. I grandi atti esteriori, espressioni di questo eroismo, sono sempre stati, nel corso del tempo, il risultato di una costanza nascosta e di una perseveranza a tutta prova. L’eroismo della Croce presuppone l’oscurità del presepio e della casa di Nazareth. La perseveranza finale sarà data solo a coloro che, nella vita di tutti i giorni, nelle loro azioni più comuni, saranno stati capaci di proteggersi dal male e di astenersi dal peccato con un eroismo che Dio solo – che scruta le reni ed i cuori – avrà conosciuto e ricompensato. Le dichiarazioni e le azioni esteriori, senza un cuore puro, senza una vera conversione interiore, rischierebbero di lasciarci nell’illusione, o perfino nell’ipocrisia. Fu questo cuore puro, fisso in Dio, che era in Abramo, che gli permise di tenersi in disparte da tutto ciò che Sodoma rappresentava. Lot, benché fosse egli stesso un uomo giusto (2Pt. 2, 7-8), scelse tuttavia di stabilirsi in Sodoma e di restarvi: quell’ambiente, tutto sommato, gli piaceva, e le sue figlie non ne scamparono purtroppo la cattiva influenza.
Il secondo tratto di questo eroismo, che pure deve manifestarsi nella nostra vita di cristiani, è il dono radicale di sé. È il segno inequivocabile dell’amore. La professione di fede è efficace solo se accompagnata da un’autentica generosità nel dono di sé a Dio, che ci permette di amare tutto ciò che Egli ama nel modo in cui Lui lo ama, ed odiare tutto ciò che Egli odia, come Lui lo odia. Senza questo odio, non si può resistere a una seduzione che diventerà sempre più sottile, profonda e universale, seduzione alla quale la famiglia di Lot non sfuggì completamente.
Credidimus caritati: tre armi privilegiate
Apriamo gli occhi ora, apriamo gli occhi dei nostri figli, prima di svegliarci inghiottiti nella nuova Sodoma. Diamo ai nostri figli innanzitutto la lezione del nostro esempio, del nostro amore e del nostro odio. Non aspettiamo per premunirli. Allontaniamo dalle nostre case tutto ciò che potrebbe contribuire a propagare lo spirito del mondo, senza compromessi, con una dolce e sana intransigenza. Non siamo ingenui, né deboli: nessuna famiglia, nessuna persona può credersi al riparo. La corruzione è già molto più avanzata di quanto crediamo, e il suo progresso è inarrestabile.
Nello stesso tempo, non dimentichiamo che una tale battaglia è essenzialmente soprannaturale. Non si affrontano inganni diabolici con dei mezzi puramente naturali. Questi mezzi soprannaturali si riducono principalmente a tre, e noi dobbiamo continuamente riscoprirli.
Il primo è la santa Messa: tramite di essa Nostro Signore continua a vincere il demonio e il peccato. Non apprezzeremo mai questo mezzo in tutto il suo valore e non faremo mai troppo affidamento su di esso. Il Preziosissimo Sangue offerto sui nostri altari manterrà fino alla fine dei tempi il potere di far germinare la purezza e la verginità, anche nel mezzo della nuova Sodoma. La Messa è il capolavoro dell’amore di Nostro Signore verso le nostre anime, e alimenta in esse lo stesso amore che le fortifica fino al dono di sé.
Il secondo mezzo è il santo Rosario. Questo mezzo così ordinario ha particolarmente bisogno di essere riscoperto nelle nostre famiglie. Dobbiamo scorgere in esso il mezzo privilegiato per seguire Nostro Signore e Maria Santissima nei grandi misteri della loro vita. Guidati dalla Vergine, diventiamo capaci di imitarli nell’offerta di loro stessi a Dio, nel loro spirito di sacrificio e nella loro purezza. Purtroppo, in alcuni casi, non si riesce più a trovare il tempo necessario per pregare insieme. Il Rosario deve restare la prima delle attività quotidiane della famiglia. Intorno ad esso occorre organizzare la propria giornata. Nelle famiglie in cui questa è la regola, la grazia della perseveranza non verrà a mancare.
Il terzo mezzo è certamente più specifico alla situazione attuale per ottenere la perseveranza: si tratta del Cuore Immacolato di Maria. Nella sua Provvidenza, Nostro Signore ha voluto offrirci un rifugio nel mezzo di Sodoma e Gomorra. In questo rifugio noi dobbiamo entrare assolutamente. Ciò significa che dobbiamo stabilire tra il nostro cuore e quello della Vergine una tale intimità da poter conoscere e ammirare la vita interiore della Madonna, condividerne i desideri, le gioie ed i dolori, le preoccupazioni. Condividerne anche e soprattutto la volontà di cooperare senza riserve all’opera della Redenzione.
Ma cosa scopriremo in questo Cuore, che non potremmo trovare altrove? Vi troveremo soprattutto quella carità irresistibile che rende le anime invincibili. Proprio lì si nasconde il segreto della vittoria e lì dobbiamo cercarla. Quando un’anima ama radicalmente, è pronta ad affrontare qualsiasi prova. Tutti i timori, pur legittimi e comprensibili, scompaiono; ogni debolezza svanisce; ogni eroismo diventa possibile. In effetti, tutto ciò che abbiamo evocato nelle precedenti riflessioni si riassume in una questione di amore radicale. L’amore vero, la carità che Dio diffonde nei nostri cuori, vince sempre. Quando l’amore regna, soggioga tutto. L’amore di cui stiamo parlando non è sinonimo di debolezza ma di forza. È l’arma alla quale niente può resistere. Solo l’amore di anime pronte al martirio potrà trionfare nell’impero dell’egoismo e dell’impurità. Ed è proprio nel Cuore della Vergine che troveremo l’esempio e la fonte di un tale amore che non esiste più nel mondo ma che deve essere il nostro. Credidimus caritati.
Dio vi benedica!Menzingen, 3 settembre 2022,
festa di san Pio X
Don Davide Pagliarani, Superiore generale (FSSPX) - Fonte
Ricordando S. M. la Regina Elisabetta II.
RispondiEliminaUna prece.
La nuova ortodossia
RispondiEliminaSenza un ritorno ai Padri della Chiesa, ai disordini post-conciliari e agli eccessi misericordiosi succederà, per esigenze di ordine e di sistema, una scolastica formale, positiva e razionalista che pretenderà una generale approvazione. Riappariranno i manuali paragrafati, le definizioni, la casuistica, forse anche il Sant'Uffizio e l'Indice, ma non la fede cattolica.
Andrea Sandri
Libro consigliato: Noomachia - Rivolta contro il mondo postmoderno.
RispondiElimina“Nella Postmodernità, la ragione umana è sostituita dall’intelligenza artificiale, le normali relazioni umane dalla rete, e quel che nel paradigma della Modernità era denominato «realtà» lascia il posto alla virtualità, la quale tuttavia non è solo il riflesso della realtà. Certo, essa segna la traslazione dal reale al digitale, ma il processo non si esaurisce qui. Successivamente, ciò che è stato trasposto nella virtualità viene elaborato, migliorato, perfezionato, quindi emulato nella realtà. Di conseguenza, il virtuale acquisisce un’esistenza autonoma, a cui la realtà è subordinata. Si pensi alla stampante 3D, attraverso cui il virtuale si riversa nel reale, viene «stampato», oppure alla moneta dematerializzata (carte di credito, ecc.), bit digitali trasferibili istantaneamente in tutto il mondo che predeterminano la produzione reale, o ancora alla propria personalità virtuale sui social network e alle relazioni tra profili diversi, da cui la vita «offline» dipende e di cui essa stessa diventa un’emulazione.”
Anonimo delle 8:00.
RispondiEliminaSi può sapere che centra s.m. con questo articolo???
Per favore cancellate quel commento fuori tema.
Ricordando tutti i defunti del giorno 8/IX e tutti i moribondi che Dio vorra' richiamare a Se' in questo giorno con la seguente preghiera indulgenziata da recitare al mattino e alla sera (per chi lo vorra'):
RispondiEliminaO Misericordiosissimo Gesu' che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l'agonìa del Vostro Santissimo Cuore e per i dolori della Vostra Madre Immacolata,di purificare con il Vostro sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonìa e che devono morire oggi stesso. Cuore agonizzante di Gesu', abbiate pieta' dei morenti. (Si concluda con 3 Ave Maria)
Il mondo che ha creato Elisabetta se ne va con lei. Ha rappresentato verità eterne: famiglia, servizio, civiltà, dignità. Ma come scrisse James Joyce, "la vecchia Inghilterra sta morendo". La seconda età elisabettiana è finita. Ma forse molto di più.
RispondiElimina***
La seconda età elisabettiana è finita. È apparsa per la prima volta su una banconota quando era una principessa di otto anni e ottantasette anni dopo è ancora sulle banconote. Ma Elisabetta II non era un profilo su un francobollo. Era una “vera presenza”, come direbbe George Steiner, nella vita di miliardi di persone. Nata nel 1926, Elisabetta II era l’ultima della Greatest Generation. Il suo primo primo ministro fu Winston Churchill. La sua prima crisi internazionale fu Suez 1956. Ha attraversato 14 presidenti degli Stati Uniti, a cominciare da Harry Truman. L'impero britannico raggiunse la sua massima estensione negli anni '20 sotto suo nonno, Giorgio V.
Elisabetta ha rappresentato verità che dovremmo sperare essere ancora eterne: famiglia, servizio, civiltà, dignità. Le grandi case reali dell'Europa continentale furono travolte dalla Prima guerra mondiale e dalla rivoluzione russa. Citate un monarca spagnolo, svedese, belga, olandese o norvegese: vi verrà da ridere pensando a scandali sessuali, mazzette e penosi abbagli ideologici. Elisabetta II era diversa. Di lei non si ricorda una sola di quelle stronzate culturali che vanno dette perché sono sulla bocca di tutti. Non era "glamour", come Diana o Meghan fotografata con Oprah. Elisabetta era una donna di campagna, radicata nel paesaggio della Gran Bretagna e nei suoi ritmi naturali. Bastava guardare cosa indossava: abiti che non cambiano mai. Era lo spirito della Gran Bretagna: just getting on with it. Andare avanti. E’ stata la seconda monarca più longeva della storia (dopo il re francese Luigi XIV). Si trascinava quel corpo minuto che rifiutava l'idea che, come i monarchi olandesi e spagnoli, avrebbe dovuto andare in pensione e godersi un posto al sole con i cani e i cavalli di cui preferiva, ragionevolmente, la compagnia ad attori e politici. Alla fine, disse il defunto re Farouk, resteranno solo cinque re, i quattro in un mazzo di carte e il re d'Inghilterra - o la regina.
Quando l’Inghilterra ha lasciato l’Unione Europea la regina è rimasta muta sulla Brexit. In Italia il capo dello stato per molto meno fa il diavolo a quattro quando non gli piace una legge. Elisabetta incarnava un sentimento di patriottismo enorme, latente e represso, la più dignitosa e stimolante delle emozioni che, nel nostro discorso pubblico corrotto, è diventato proibito esprimere per paura di essere accusati di essere sciovinisti, nazionalisti, razzisti o xenofobi.
...segue
RispondiEliminaElisabetta ha venerato il lavoro che credeva che Dio (sì, Dio) le avesse dato e la fiducia che il suo popolo riponeva in lei. Consegnava il suo messaggio il giorno di Natale ogni anno. Mentre tutto attorno cambiava, Elisabetta è stata ciò che T.S. Eliot ha definito “il punto fermo”. Permetteva al popolo di connettersi attraverso un potente simbolismo alla loro storia collettiva e alla loro identità di nazione. Il monarca che viene remato in pompa magna lungo il Tamigi è un'immagine che risale al Medioevo. Chi può vantare ancora altrettanto in Europa?
“Le persone si sentono meglio solo per averla vista in giro con il suo caratteristico sorriso, alcune parole gentili e trascinando con sè una nuvola di mistero insolubile” ha scritto di lei la brava giornalista inglese Melanie Phillips. “Con il suo impareggiabile senso del dovere, il suo stoicismo e la sua moderazione emotiva, molti vedono nella regina l'incarnazione di una Gran Bretagna la cui identità culturale è inesorabilmente logorata. Molti sentono nelle loro ossa che quando la regina alla fine spirerà, la Gran Bretagna non sarà più la stessa. Nonostante il fatto che la monarchia continuerà, qualcosa di infinito valore sarà andato perso”.
Elisabetta ha pianificato anche le sue esequie. Ogni membro della famiglia ha un nome in codice. Filippo, suo marito, era "Forth Bridge". Lei era "London Bridge". Il London Bridge ora è caduto, ma anche “la vecchia Inghilterra sta morendo", come dice uno dei personaggi dell’Ulysses di James Joyce. Il mondo che ha creato Elisabetta se ne va con lei. Il Cristianesimo agonizza. La famiglia come istituzione è in coma. Dignità e onore sono ovunque calpestate. Churchill è processato nelle università inglesi come un “razzista e colonialista”. La civiltà è una parola dannata. E qualcuno forse cambierà quella meravigliosamente vetusta e reazionaria formula che accompagna Elisabetta anche nella morte: by the Grace of God…
https://meotti.substack.com/p/il-mondo-che-ha-creato-elisabetta
Condivido pienamente. La differenza fra la Regina Elisabetta II e i pagliacci senza dignità e onore che pretendono il nostro voto dovrebbe essere seria materia di meditazione per tutti, particolarmente per chi si dice cattolico tradizionale.
EliminaGrazie Reverendo Don Davide Pagliarani, condivido in pieno questa Sua stupenda riflessione, è di grande aiuto per tutti noi.
RispondiEliminaAnna Maria Beatrice
Mirabile e lucida analisi della realtà e semplice ed efficace nonchè essenziale soluzione proposta, è una splendida "lectio magistralis". Bisognerebbe rileggere attentamente questo testo e meditarlo. Alessandro da Roma.
RispondiEliminaScusate ma cosa c'entra Elisabetta con l'oggetto proposto. Mi sembra che qualcuno ha sbagliato ambiente. Alessandro da Roma
RispondiEliminaPerché? Non ti sei accorto/a che i commenti non c’entrano mai niente con gli articoli? C’è anche gente che fa copia/incolla di preghiere o articoli.
EliminaDio ha sempre un mezzo magari piccolo..invisibile... il piccolo gregge, per aiutare il Suo popolo,.. ma questo popolo deve svegliarsi.. è stato addormentato nel tempo..Gesù, in una parabola ci parla del buon grano e della gramigna.. e il piccolo gregge sarà il contadino di Gesù.. questo piccolo gregge sta lavorando moltissimo nell'ombra e con molta fatica.. speriamo solo che Gesù l'aiuti..mandando tanti buoni e Santi contadini (Sacerdoti) tra le sue messi.. ma dobbiamo pregare.. pregare.. la Madonna ci aiuterà in questo..
RispondiEliminaSto rileggendo 'La fine dell'epoca moderna / Il potere' di R.Guardini del 1950. L'Autore fa una rapida carrellata della cultura occidentale dall'Antichità, Medioevo, Età Moderna ormai sulla strada del tramonto, caratterizzando ogni età dal suo rapporto con Dio, con se stessi,con il mondo. La nuova età, che allora albeggiava, non si distingueva molto dall'età moderna, ma si manifestava come l'età della scienza, della tecnica, dei totalitarismi. Accanto alla lunga caratterizzazione dell'Età Moderna segue il saggio sul Potere che si intreccia per tanti temi con il precedente. Dio Onnipotente conferisce all'uomo, ad ogni uomo, il potere, sulla natura, sul mondo, insieme alla libertà. Ma il potere dell'uomo, il dominio dell'uomo sulla scienza, sulla tecnica, sui totalitarismi incombenti, non è all'altezza delle scoperte e delle applicazioni che i totalitarismi ne fanno. Questi sviluppi rimangono fuori del suo dominio ed inoltre 'vengono meno i legami con la norma morale e l'elevatezza religiosa'. Per non cadere nel caos è necessario che l'uomo, ogni uomo, eserciti nella libertà il potere datogli da Dio con piena responsabilità, attraverso il suo giudizio e la sua volontà. 'La libertà autentica è garantita solo dal porsi davanti a Dio sovrano e personale; così come un'autentica responsabilità solo attraverso Lui è resa possibile ed impegnativa...il dominio del mondo presuppone il dominio su noi stessi...mai nulla è diventato grande senza ascesi...ascesi significa che egli, l'essere umano, non deve capitolare, ma combatter e al posto decisivo, cioè contro se stesso.' Ogni singolo uomo deve quindi esercitare,in libertà, il potere conferitogli da Dio,con piena responsabilità, qualunque sia il posto in cui si trova, martirio incluso
RispondiEliminaTanti sono stati i pensieri che mi hanno attraversato mente e cuore durante la lettura ed ultimo è stato quello della Regina Elisabetta II, che ha esercitato il potere datole da Dio, combattendo contro se stessa e rimanendo davanti a Lui, in piena libertà ed assumendosi la responsabilità necessaria per amore Suo e della Sua gente.
Una preghiera non si fa mai mancare, Elizabeth the 2nd è stata una regina perfetta per il suo ruolo, ha sempre ottemperato ai doveri che il suo mandato regale, non per diritto divino, impone, ma non facciamo il santino, i Windsor fanno parte della ghenga Soros and. co. Mia impressione, irrilevante, con lei muore anche la monarchia. Sic transit gloria mundi.
RispondiEliminaE la "repubblica democratica e antifascista nata dalla resistenza" invece non muore mai?
EliminaCi sono delle straordinarie fotografie di un duplice arcobaleno sopra l'angelo dorato che c'è nella piazza antistante la residenza reale britannica, a Buckingham palace.
RispondiEliminaL'orario è proprio quello del presentarsi della regina del regno terreno dinanzi al Re dei Re.
Il giorno è il compleanno della Regina del Cielo di cui quasi nessuno ieri ha fatto memoria.
Quella defunta famosa per aver regnato una settantina d'anni. L'altra, ignorata, lo è da 2000.
Alessandro 12:09
RispondiEliminaC'entra nella misura in cui si affaccia una cronaca di rilievo che tuttavia non è oggetto di un articolo specifico e chi passa di qua lascia il suo pensiero...
Elisabetta II ha anche dei meriti ma non dimentichiamo le sue colpevolozze: era a capo di una chiesa eretica e scismatica, che ha aperto a sodomia, ideologia gender, ecc.
RispondiEliminaNon sì è mai neppure PUBBLICAMENTE schierata contro la PUBBLICA posizione malthusiana del marito.
Pensi un po': Giovanni Paolo II indisse il Primo Convegno di Assisi e baciò il Corano.
EliminaGiovanni Paolo II è stato canonizzato.
A qualcuno, piu6che S. M. la Regina Elisabetta II, da' fastidio l'istituto monarchico in sé e non tanto quello inglese. Da "specialista" del tema, anche per lunga tradizione familiare, io colgo subito i veri termini della questione.
RispondiEliminaParole adamantine ed amanuensi, così diverse dal garrulìo trimetisto dei tanti moderni gallonati paonazzi.
RispondiEliminaVere riflessioni taumaturgiche per l’anima in un contesto di logorrea diselevata plasmata da anni di antitimesia.
Plaudo, plaudo alacremente agli scrivani internettici che ci abbeverano così lucinamente alle fonti silveree del ragionismo erculeo dei veri tonacati tedei del fuoco animevole dell’incorrotta tradizione.
Optime!
RispondiEliminaLa scomparsa della regina Elisabetta II - la nota dissonante
Gli antichi dicevano: De mortuis nisi bonum. Giusti quindi gli elogi funebri che mettono in luce le qualità della scomparsa.
Non si può tuttavia tacere la presenza di alcune zone d'ombra. La regina ha infatti messo la sua firma sulle leggi che concedevano l'aborto libero e il matrimonio gay (e non solo). La si descrive come fedele alla morale tradizionale. Sarà indubbiamente vero. Però, quelle leggi?
Secondo la costituzione inglese la legge approvata dal Parlamento per esser valida deve esser controfirmata dal monarca. È la monarchia costituzionale, imposta con la rivoluzione del 1688, detta "gloriosa" perché portò alla vittoria definitiva del parlamento sulle prestese assolutistiche degli Stuarts e senza spargimento di sangue, dopo le spaventose guerre civili della prima metà del secolo.
Da allora, la monarchia in Inghilterra regna ma non governa. Svolge tuttavia un'importante funzione unitaria, sul piano dei sentimenti, dello stile, del costume. Politicamente è zero.
Se Elisabetta non avesse firmato quelle leggi, cosa sarebbe successo? Non conosco a sufficienza la costituzione inglese per saperlo. Di sicuro ci sarebbe stata una grave crisi politica.
La legge che concedeva l'aborto per la verità lo concedeva come eccezione, in casi di assoluta necessità solamente, ma è stata rapidamente aggirata dalla prassi lassista dei medici.
E sulla decadenza dei costumi, forte anche nel Regno Unito, la regina ha mai detto niente, in tanti anni, anche solo indirettamente?
Non è il britannico monarca il Patrono e Protettore della Chiesa d'INghilterra mentre il Patrocinio della Massoneria è affidato ad un alto membro della famiglia reale? E sulla deriva morale e teologica di questa "Chiesa", non ha mai detto niente?
Il nuovo re, Carlo III, è ormai anziano, anche la sua personalità appare opaca. INoltre, sembra succube di talune sinistre ideologie oggi dominanti. Ma quello che un monarca britannico pensa ha poco valore, egli deve limitarsi a timbrare le leggi del Parlamento.
I due precedenti Re Carlo, hanno avuto vita tormentata. Carlo I Stuart, dovette combattere nella guerra civile e alla fine fu fatto decapitare da Cromwell, "ad un crocicchio", come ricordava Trotsky, per ricordare le origini rivoluzionarie e feroci del distinto, tollerante, democratico parlamentarismo inglese. Carlo II Stuart,dopo anni di esilio in Francia, rientrò in patria, richiamato dal generale cromwelliano Monk, poi lautamente ricompensato, che pose fine all'esperimento repubblicano inglese, ormai ingovernabile. Si giunse ad un compromesso, solo pochi tra i regicidi furono decapitati, la borghesia rivoluzionaria mantenne molte delle sue acquisizioni. Ma furono anni difficili quelli della Restaurazione: peste e incendio di Londra (1666), corruzione spavalda dei costumi anche per reazione al modo di vivere bacchettone e arido imposto dal regime puritano.
Ma l'INghilterra continuava nel costruirsi il suo impero coloniale, dipoi la vera fonte della sua potenza.
Come sarà il regno di Carlo III, in tempi che si annunciano a dir poco tempestosi su tanti fronti, solo Iddio lo sa.
E vedremo se anche lui si accontenterà di regnare senza governare.
H.
Certo che se puntiamo gli occhi a quel che succede da gran tempo in Vaticano...
EliminaHai proprio la stoffa del grande commentatore dello stato del mondo!
EliminaLodevole introspezione.
"...con lei muore anche la monarchia..."
RispondiEliminaPuò darsi, il figlio dovrebbe abdicare, ha alle spalle una storia oscura.
Non volevo farne un santino, volevo riconoscere i suoi meriti; come ho scritto sopra, ognuno di noi ha potere e libertà, donati da Dio, dipende quello che ne facciamo, la Regina Elisabetta II ne ha fatto un buon uso davanti a Dio e davanti agli uomini, eppoi che sia santa o no, nessuno di noi lo sa. Certamente aveva un buon carattere e certamente era cristiana. Che l'ambiente sia pessimo è quasi certo, ma tra i pessimi si trovano anche tante persone oneste di buon cuore. I due figli maschi sono stati le spine nel suo cuore, questo mi sembra chiaro, chissà quante altre spine nascoste avrà avuto! Anni fa Blondet scrisse un racconto di un principe morto o che moriva non ricordo in quali circostante ed il suo cane lo seguì nell'aldilà, così sarà forse per la Regina Elisabetta II in Cielo troverà quel cane e/o quel cavallo che tanto amò nella sua gioventù. Forse le regine buone entrano in Cielo con il loro cavallo ed il loro cane, chissà!?
"...con lei muore anche la monarchia..."
RispondiEliminaPuò darsi, il figlio dovrebbe abdicare, ha alle spalle una storia oscura.
Non volevo farne un santino, volevo riconoscere i suoi meriti; come ho scritto sopra, ognuno di noi ha potere e libertà, donati da Dio, dipende quello che ne facciamo, la Regina Elisabetta II ne ha fatto un buon uso davanti a Dio e davanti agli uomini, eppoi che sia santa o no, nessuno di noi lo sa. Certamente aveva un buon carattere e certamente era cristiana. Che l'ambiente sia pessimo è quasi certo, ma tra i pessimi si trovano anche tante persone oneste di buon cuore. I due figli maschi sono stati le spine nel suo cuore, questo mi sembra chiaro, chissà quante altre spine nascoste avrà avuto! Anni fa Blondet scrisse un racconto di un principe morto o che moriva non ricordo in quali circostante ed il suo cane lo seguì nell'aldilà, così sarà forse per la Regina Elisabetta II in Cielo troverà quel cane e/o quel cavallo che tanto amò nella sua gioventù. Forse le regine buone entrano in Cielo con il loro cavallo ed il loro cane, chissà!?
Non vi piace la Regina Elisabetta? Consolatevi votando per i noti pagliacci il 25 di settembre!
RispondiEliminaQuod bonum faustum felix fortunatumque sit.
Ah! i colli torti di sagrestia in azione!
RispondiEliminaBeh voi che criticate con tanto livore la Regina Elisabetta II, che cosa avete fatto di concreto finora affinché non ci ritrovassimo nella situazione religiosa e civile in cui versiamo da gran tempo? Pensate di risolvere tutto o quasi tutto il 25 di settembre votando centrodestra?
RispondiEliminaPensieri su vecchiaia inoltrata, malattia, morte.
RispondiEliminaIl vecchio spesso muore improvvisamente o dopo una lunga malattia. La lunghezza della malattia è forse più frequente da quello che vedo intorno, i motivi possono essere mille. Al momento due amiche una di 92 anni, l'altra di 99 anni sono nelle loro case da anni e si trovano in questa zona tra qui e là. Certamente questa fase ha un significato profondo di cui nessuno parla e che a nessuno interessa, però chi ha assistito agli ultimi istanti del morente sa che è in dialogo e vede chi non è fisicamente presente. Anche per questo l'eutanasia è una brutalità. Se non ho sbagliato nel riconoscere le persone,in un video su youtube, ho visto la regina Elisabetta II incontrare in un salotto Liz Truss, deve essere stato pochi giorni fa. Mah!? Malattia improvvisa con morte senza preavviso? Senza un medico condotto intorno? Può darsi. Potrebbe capitare ad una regina sola tra bestie feroci.
Mamma mia! Avete scoperto un altro complotto! I grandi del mondo stanno tremando di fronte alle vostre capacità di stanarli.
EliminaSulla falsità delle false opposizioni riguardo ai vaccini, che Speranza si appresta a reintrodurre per fragili e over 60, il post Telegram di Cesare Sacchetti smaschera Marco Rizzo di Italia sovrana e popolare.
RispondiEliminaDa leggere!
Basta “vaccinare” i fragili!
EliminaNon vedono quante stragi ogni anno anche coi “vaccini” antinfluenzali???
Questo scritto calcando la mano sull'eroismo senza alcun accenno alla Grazia porge il fianco alle critiche sul pelagianesimo fatte da Francesco riguardo i teadizionalisti.
RispondiEliminaA mio avviso poi paragonare l'arianesimo al protestantesimo è problematico. L'arianesimo fu sconfitto, l'altro no, e sarebbe da chiedersi perché.
Per quanto riguarda le armi è triste non si facci alcun riferimento all'ufficio divino ed alla salmodia, tratti distintivi del cristianesimo
Il cristianesimo che con la sua idea della dignità umana, della morale teocentrica ben precisa, del libero arbitrio e del diritto, ha generato anche il liberalismo moderato occidentale, è considerato fascista, discriminante, e generatore di odio dal liberalismo totale nietscheano impostosi in occidente negli ultimi decenni, basato sul relativismo etico !!!
RispondiEliminaIl cristianesimo sta scomparendo, l'Islam avanza nell'indifferenza del mondo cattolico. Le Chiese adibite ad altro, vendute, distrutte.
RispondiEliminaLaddove ha abitato il Signore della vita, adesso ci sono palestre, discoteche, ristoranti. E l'Islam lentamente, subdolamente, si espande in ogni ambito della nostra agonizzante civiltà.
Perché, se è vero che la verità è dentro dj noi, ed è vero, lo diceva Socrate, perché non riusciamo più a tirar fuori da noi la Verità e a morire per essa?
Noi moriamo insieme alla verità per mancanza di coraggio, per ignavia, perché è comodo seguire il gregge.
Obbedire è molto più facile che disobbedire. Perché turbare la comoda routine. In fondo lasciarsi vivere è così riposante. L'inquietudine che nel profondo di noi ognuno avverte la sotterriamo, meglio la quarta dose del falso vaccino che far valere i propri diritti, è così comodo il divano.
Meglio un antidepressivo che esplodere in tutta la dignità di uomo libero e sovrano.
Guardo la Chiesa diventata palestra e penso a Colui che l'abitava. Penso che lungo il perimetro della Chiesa insiste un canaletto dove viene buttata l'acqua benedetta, se un'Ostia consacrata si sporca al punto da non poter essere "mangiata", viene posta in una bacinella con acqua. Quando l'Ostia sarà sciolta, quell'acqua che ha contenuto le sacre specie, non viene gettata nello scarico comune ma nel canaletto che abbraccia la Chiesa lungo il suo perimetro.
Capiamo perché bisogna vestirsi di sacco e cospargerci il capo di cenere e gridare al Cielo che intervenga qui e subito?
Lo capiamo che dobbiamo impedire l'avanzata dell'Islam, ? che dobbiamo difendere la vita dal concepimento e fino alla fine naturale? Che è d'obbligo morale di ogni uomo degno di questo nome, difendere i bambini dalla pedofilia, dall' avere due madri e nessun padre?
Lo capiamo che non siamo fatti per la guerra ma per la pace ? Pretendere il rispetto della nostra Costituzione deve essere la nostra priorità.
Buon voto a tutti.
... dopo aver favorita attivamente o passivamente, per decenni, la metastasi dell'Occidente in nome del progresso, ci scopriamo difensori di ciò che prima avevamo in abominio - e per convinzione e per compiacere i progressisti - soltanto adesso, in vista delle elezioni?... Ci vuole un miracolo per guarire dal cancro! Altro che le elezioni!
EliminaSta per arrivare il razionamento dell'energia elettrica. La Russia sta indietreggiando ovunque e perdendo la guerra. Dopo le parate, i bei discorsi e i rubinetti del gaz chiusi all'ultimo minuto per via dell'acqua alla gola, è giunta l'ora della verità. Il great reset avanza. Il nuovo ordine mondiale è una certezza. La farsa elettorale raffazzonata in fretta e furia legittima la prosecuzione della farsa sanitaria, alla quale si aggiunge la farsa energetica. Altro che centrodestra, centrosinistra e altre coglionate del genere!
RispondiEliminaIl grande reset avanza ed il nuovo ordine mondiale è una realtà sono frasi che sento da più di vent’anni. Niente niente che siete un po’ fissati? Ringraziate il cielo di vivere in Europa tra privilegi ed agi, perché se doveste vivere in paesi in cui manca tutto, vediamo come affronterete la vita…e non credo che basti un’ave Maria (rigorosamente in latino)!
Elimina“Farsa sanitaria”? Mi dici che misure restrittive sono ancora in vigore? L’unica farsa siete voi: gente che ama farsi il sangue amaro apposta vivendo perennemente incazzata col mondo.
EliminaLa Russia non può perdere la guerra in Ucraina.
EliminaLa Russia, se vuole, la guerra la può chiudere in 2 settimane, potendo contare su una potenza di fuoco terribile.
Speriamo che non sia costretta ad usarla, perché il sostegno crescente della Nato rischia di spingere la Russia ad usare la sua potenza non convenzionale.
Hai ragione! Sono tutte marionette. Tanto chi comanda sono altri, sempre gli stessi…e noi subiamo.
EliminaSu L'AntiDiplomatico Telegram viene onestamente riportata la notizia dell'offensiva Ucraina (Nato) e della ritirata russa. Vi immagino - in quanto atlantisti di ferro (come G. Meloni e il centrodestra) - giubilanti per la notizia. Presto Mosca sarà vostra, potrete convertirla al cattolicesimo (conciliare): via le iconostasi, meno incenso, candele elettriche, aggiornamento (senza esagerare, qualcosa di 'conservatore', di 'moderato').
RispondiElimina"Quanto vociare in questo momento, Lloyd"
RispondiElimina"Quando la Storia si scrive, l'umanità sente il bisogno di parlare"
"Per salutare un'epoca che si chiude?"
"E forse un po' per non avere paura di quella che si apre, sir"
"Davanti alla Storia ci si toglie il cappello. Vero, Lloyd?"
"È doveroso, sir. Doveroso"
@ A. 10 sett.h.13:20
RispondiEliminaTemo sia troppo tardi per fermare l'Islam, sono a milioni in tutta Europa, molti hanno cittadinanza, sono di III o IV generazione, basterà qualche scalmanato Imam per scatenarli, noi siamo arrivati, finora, a quasi 90.000 sbarchi dai primi mesi dell'anno, il 98% tutti maschi giovani e sani, ottimi combattenti per il Profeta, andrò a votare, ma credo serva a ben poco.
Anonimo 14:58 evidentemente non ci ha mai seguiti. Provi a documentarsi qui
RispondiEliminaL'atlantismo, posto che purtroppo siamo una colonia, credo sia inevitabile. Ma c'è, credo snche un modo dignitoso di viverlo. E la Meloni si è sin troppo allineata...
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2022/04/indice-articoli-sulla-guerra-in-ucraina.html
(Copio e incollo da Gianluca Marletta Talbot)
RispondiElimina"LA SCONFITTA RUSSA VICINO KARKIV AVVICINA L'OPZIONE ESTREMA...?
La sconfitta nella battaglia di Balakleya-Kupyansk (non è ancora chiara l' entità delle conseguenze, ma è chiaro che si tratta da una sconfitta) mette la Russia davanti al fallimento della strategia dell' impegno limitato e la costringerà presto a scelte difficili.
I Russi in Ucraina sono circa 100.000, gli ucraini mobilitano quasi un milione e mezzo di soldati, armati da TUTTO L'Occidente.
È evidente che la Russia sarà costretta ad utilizzare tutto quello che finora NON ha utilizzato (non solo in termini di uomini ma soprattutto di armi...). La Russia può contare su quasi due milioni di militari, 7000 ordigni nucleari e ...altre armi non convenzionali mai dichiarate (immaginate cosa, se riuscite ad immaginarlo).
È probabilmente quello che desidera l'Occidente (non i popoli occidentali che al massimo desiderano uno spritz, ma i loro veri Padroni visibili o meno): un coinvolgimento drammatico di gran parte del Vecchio Mondo in un conflitto devastante (con gli USA alla finestra, in attesa che Europei, Slavi, Mediorientali e Asiatici si facciano a pezzi fra loro - questo è il vero Great Reset, altro che le cretinate di Davos).
In questi giorni, 15 cargo iraniani sono atterrati a Mosca, via Armenia.
Probabilmente, la VERA GUERRA sta per iniziare solo adesso".
Se la Russia non si impegna seriamente è destinata alla sconfitta. Finora ha fatto pietà. Putin mi sembra infido e forse fa' parte della combriccola.
Elimina10 settembre 2022 09:24
RispondiEliminaSembra che qualcuno legga questo blog. Oggi sulla stampa viene detto che fatale è stata una caduta in casa delle regina Elisabetta II. Anche una mia amica di 84 anni, due anni fa, è caduta in casa, femore rotto, portata in ospedale, operata, operazione ben riuscita, igiene generale dell'ospedale scadente, preso covid, morta. Cadendo in casa non si muore, se la caduta non è rovinosa, aggravata sa altri eventi.
10 settembre 2022 09:24
RispondiEliminaSembra che qualcuno legga questo blog. Oggi sulla stampa viene detto che fatale è stata una caduta in casa delle regina Elisabetta II. Anche una mia amica di 84 anni, due anni fa, è caduta in casa, femore rotto, portata in ospedale, operata, operazione ben riuscita, igiene generale dell'ospedale scadente, preso covid, morta. Cadendo in casa non si muore, se la caduta non è rovinosa, aggravata sa altri eventi.
Ottimo Don Davide Pagliarini, che esprime il vero pensiero cattolico.
RispondiEliminaSempre superlativo! Dieci spanne sopra gli altri.
EliminaSe la guerra in Ucraina si protrarrà, e quindi, se a lungo termine avrà conseguenze insostenibili per la Russia, si verificheranno a mio avviso due cose: un aggravarsi della situazione bellica in Ucraina oppure un accettazione di un accordo, che dovrà prevedere per l'Ucraina la perdita di qualcosa. Quindi, tutto dipenderà dall'atteggiamento dell'Occidente.
RispondiEliminaSei un analista internazionale professionista?
EliminaLa Russia ha già persa la guerra. Diventerà una colonia americana, come l'Italia. Entrerà nel nuovo ordine mondiale.
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