Qui l'indice degli articoli su Pio XII.
Nelle prime ore di giovedì 9 ottobre 1958 si spegneva Pio XII. La morte arrivò, dopo una malattia lunga e intermittente, quando stava per compiersi il ventesimo anno del suo pontificato, un pontificato difficile e grande che seppe attraversare il periodo più buio del Novecento. Il 19 dicembre 2009 Papa Benedetto XVI lo dichiarava Venerabile. Pastor Angelicus, ora pro nobis!
Nelle prime ore di giovedì 9 ottobre 1958 si spegneva Pio XII. La morte arrivò, dopo una malattia lunga e intermittente, quando stava per compiersi il ventesimo anno del suo pontificato, un pontificato difficile e grande che seppe attraversare il periodo più buio del Novecento. Il 19 dicembre 2009 Papa Benedetto XVI lo dichiarava Venerabile. Pastor Angelicus, ora pro nobis!
O Jesu, æterne Pontifex, qui ad summam dignitatem tui Vicarii in terris venerabilem Pium duodecimum promovere dignatus es, et qui eum intrepidum fidei defensorem, fervidum justitiæ pacisque propugnatorem, pium sanctissimæ Genetricis tuæ glorificatorem atque clarissimum caritatis omniumque virtutum exemplarem fecisti; præsta, quæsumus, ut gratias quas postulamus, ejus meritis obtineamus qui in ipsius intercessione confidimus, itaque ad gloriam altarium scansum quamprimum videre possimus. Amen. O Gesù, Pontefice eterno, che vi siete degnato di esaltare alla somma dignità di vostro Vicario sulla terra il venerabile Pio XII e altresì lo avete fatto intrepido difensore della Fede, fervido propugnatore della Giustizia e della Pace, pio glorificatore della vostra Santissima Madre e chiarissimo esempio di Carità e di ogni altra virtù: concedeteci, ve ne preghiamo, di ottenere, per i meriti suoi, le grazie che, confidando nella sua intercessione, domandiamo, sì che al più presto possiamo vederlo elevato alla gloria degli altari. E così sia.
In 64 anni quasi tutto è cambiato.
RispondiEliminaDi sicuro le chiesa la domenica risultano essere più vuote. Con le vocazioni sacerdotali ridotte al lumicino anche le chiese chiuderanno i battenti.
Il piccolo resto dovrà molto pregare e lavorare.
Angela Polin
“Quando morì non lasciò niente a nessuno perchè non aveva niente”
RispondiEliminaIntervista a Giulio Pacelli, nipote del Papa:
“Pio XII amava concretamente e non a parole, tutti gli esseri umani soprattutto quelli che soffrivano. Questo amore lo spingeva a voler soffrire come loro, ad imporsi le stesse privazioni cui erano costretti. Durante la guerra sapeva che molti uomini soffrivano la fame, ed egli si privava del cibo che avrebbe potuto avere in abbondanza. Quando cominciarono i bombardamenti, molta gente restò senza casa e fu costretta a affrontare i rigori del freddo senza riscaldamento, con pochi vestiti in condizioni di grave indigenza. Pensando a quelle famiglie, Pio XII, durante la guerra, non volle che il suo appartamento fosse riscaldato. Aveva le mani e i piedi gonfi, pieni di geloni. Faticava a scrivere a macchina, a tenere la penna in mano, non stava bene di salute, ma non volle il riscaldamento. Quando in Italia cominciò a scarseggiare lo zucchero e il caffè, mio zio smise di prendere caffè e fino al termine della guerra non bevette più una sola tazzina di caffè. Le scorte di zucchero e di caffè che c'erano in Vaticano e quelle che arrivavano, le mandava agli ospedali della città per gli ammalati.
In pubblico mio zio voleva sempre apparire perfetto, impeccabile. Rappresentava la Chiesa, sentiva in modo elevatissimo il senso di questa suprema dignità. Il suo comportamento e i suoi abiti, esteriormente, erano impeccabili come quelli di un sovrano. Ma in realtà egli era poverissimo. Dopo la sua morte, scoprimmo che il suo corredo di biancheria era misero: aveva soltanto tre camicie, logore e rattoppate, alle quali cambiava spesso i polsini inamidati perché, quelli, si vedevano. Aveva due o tre paia di scarpe che faceva continuamente aggiustare e risuolare. Durante gli anni della guerra diede ai poveri tutto quello che aveva, tutto il denaro che riceveva. Quando morì, non lasciò niente a nessuno, perché non aveva niente. Come tutti hanno potuto constatare osservando le fotografie pubblicate dopo la sua morte, dormiva in una camera disadorna, su una branda di ferro.”
RispondiEliminaDopo Pio XII, pranzi luculliani all'insegna della svendita della dottrina della Chiesa
Dopo l'ascetico Pio XII, ascetico vero non a parole, si è invece installato sul Soglio Giovanni XXIII, famoso nell'ambiente come "forchetta", emerito gourmet, molto apprezzato a Parigi, quando vi era Nunzio, per i suoi splendidi pranzi. Certo, la guerra era finita, cominciava a tornare l'abbondanza.
Non lo si poteva ancora capire, ma era finita anche la Chiesa cattolica autentica, con Giovanni XXIII, l'iniziatore della rivoluzione conciliare, autentico profeta di sventura (vedi Allocuzione di apertura del Concilio).
Tra gli altri danni da lui fatti alla dottrina della Chiesa, c'è anche quello della fabbricazione dei "diritti del migrante" cioè del diritto di ciascuno di migrare dove vuole a vivere e lavorare, cui deve corrispondere il dovere di accoglierlo da parte dello Stato prescelto.
Si tratta di due paragrafi dell'Enc. "Pacem in terris", del 1963, concetti accolti poi nel Concilio.
Un diritto assurdo, che non può esistere. Applicato nella sfera privata sarebbe come se ognuno avesse il dovere di accogliere in casa sua chiunque si presentasse alla porta con la pretesa di venire a vivere ed esser ivi mantenuto, usando di tutte le attrezzature e comodità della casa.
Un "diritto di migrazione" distruttore delle nazioni e degli Stati, in particolare di quelli cattolici.
(Sul piano della politica ecclesiastica immediata, non ho mai capito perché Pio XII non abbia ampliato il numero dei cardinali mettendoci elementi dottrinalmente fidati, come p.e. mons. Marcel Lefebvre, che ormai l'età ce l'aveva ed era da lui molto stimato. Non voleva innovare sulla tradizione. INvece Giovanni XXIII, appena eletto, cominciò a sfornare cardinali, dando la prevalenza a quelli in odor di "progressismo". Così fece del mediocre mons. A. Bea SI subito un cardinale, dipoi sua eminenza grigia al Concilio, contro Ottaviani e la sana dottrina).
Z.
Per capire dove va e come va la Chiesa, basti osservare che Giovanni XXIII è stato fatto santo.
EliminaIl 9 ottobre 1958 a Castel Gandolfo moriva Pio XII. Il corteo funebre sino al Vaticano fu la testimonianza dell'amore del popolo cattolico per il Pastore Angelico, Defensor civitatis.
RispondiEliminaAnche i funerali di Giovanni Paolo II furono assai partecipati.
Elimina
RispondiEliminaMa Giovanni Paolo II non si può paragonare a Pio XII.
GP II era un liberale, moderato rispetto ad altri, ma pur sempre un liberale. Non ha cercato di distruggere la morale cattolica e naturale, come il presente e regnante.
Credeva davvero che sul Vaticano II fosse sceso lo Spirito Santo a dettare i testi per l'ecumenismo fasullo del Concilio e per la libertà religiosa di tipo secolare, condannata in passato da numerosi Papi, l'ultimo Pio XI.
Nella Messa usava la formula errata con il "tutti" al posto del "molti" ed era un vero e proprio fanatico del dialogo interreligioso, vedi Giornata di Assisi, inventata da lui.
La sua teologia era tutt'altro che impeccabile, bisognerebbe documentarsi sugli studi dello scomparso teologo tedesco J. Doermann, che ne ha dimostrato le pecche.
Pio XII fu l'ultimo Papa di ortodossa dottrina.
Dopo di lui, è cominciato il caos, che non accenna a diminuire, anzi.
Le ultime ore di Pio XII
RispondiEliminaDagli Acta Apostolicae Sedis del 1958
Il Sommo Pontefice Pio XII, dopoché ebbe con il consueto zelo corrisposto all’apostolico ministero e tenuto il giorno innanzi vari discorsi a persone di ogni ordine, per la recrudescenza del morbo che già l’aveva travagliato, la mattina del 6 ottobre, cadde infermo per ischemia cerebrale.
Alle dieci i medici diffusero il seguente bollettino: “Il Santo Padre, alle ore 8,30 di stamane, dopo una notte tranquilla, mentre il singhiozzo che da qualche giorno lo aveva molestato era scomparso, è stato colto da disturbi circolatori cerebrali, di cui attualmente si sta seguendo l’evoluzione“.
l’Augusto Pontefice, come di consueto, anche allora diede prova della sua pietà: appena rinvenne, devotamente e con voce chiara recitò le vie invocazioni dell’Anima Christi e più volte baciò il crocifisso. Dopo ricevuta l’estrema unzione, appena poté, con gran fervore d’animo libò il sacro convivio. Con particolare devozione recitò coi presenti e gli aiutanti anche alcune decine del Rosario di Maria.
Nel frattempo da tutto il mondo cattolico a Dio e alla beata Vergine Madre di Dio venivano indirizzate preghiere per la salute del Sommo Pastore.
Lo stesso giorno, dopo mezzogiorno, anche nell’opinione, seppur cautissima, dei medici, la salute del Beatissimo Padre sembrò migliorare. La qual cosa fu confermata dal bollettino medico dell’indomani.
IL’8 ottobre però, dopo una notte tranquilla, alle 7,30, la malattie peggiorò per via di un’altra ischemia cerebrale … Alle ore 16 i medici diffusero questo bollettino: “La sindrome a cui si riferisce il bollettino di stamane è andata progressivamente aggravandosi. Le energiche cure eseguite non hanno dato il risultato auspicato … Si va instaurando un grave collasso cardiaco polmonare“.
L’Eminentissimo Cardinale Nicola Canali, Penitenziere Maggiore, impartì di rito la sacramentale assoluzione all’Augusto Infermo.
Dopo la mezzanotte, l’Eccellentissimo Monsignor Domenico Tardini, Pro-Segretario di Stato, celebrò la messa pro infirmo nella cappella privata del Beatissimo Padre, vicino alla camera dove il Pontefice già agonizzava. Si susseguirono nella celebrazione della messa l’Eccellentissimo Monsignor Federico Callori di Vignale, Maestro di Camera, e il Reverendo Monsignor Mario Nasalli Rocca di Corneliano, cameriere segreto.
Recitavano le preci per i moribondi l’Eccellentissimo Monsignor Domenico Tardini e il Reverendo Monsignor Mario Nasalli Rocca di Corneliano.
Il Sommo Pontefice Pio XII rese placidissimamente l’anima a Dio alle ore 3,52 del 9 ottobre a Castel Gandolfo.
9 ottobre 1958: muore Papa Pio XII, Sommo Pontefice.
RispondiEliminaInizia la grande notte.
«La guerra totale moderna, in particolare la guerra A.B.C. (atomica, biologica, chimica), è permessa in linea di principio? Non ci possono essere dubbi, soprattutto a causa degli orrori e delle immense sofferenze causate dalla guerra moderna, che scatenarla senza giusta causa (cioè senza essere imposta da un’evidente ingiustizia ed estremamente grave, ovvero inevitabile), costituisce un’offesa degna delle più severe sanzioni nazionali e internazionali. In linea di principio non si può nemmeno porre la questione della legittimità della guerra atomica, chimica e batteriologica, tranne nel caso in cui si debba ritenere essenziale difendersi nelle condizioni indicate. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario compiere ogni sforzo per evitarla attraverso accordi internazionali o per porre limiti abbastanza chiari e stretti al suo utilizzo in modo che i suoi effetti, tuttavia, rimangano limitati strettamente ai requisiti della difesa. Quando l’implementazione di questo mezzo porta a una tale estensione del male che sfugge completamente al controllo umano, il suo uso deve essere respinto come immorale. Qui non è più una difesa contro l’ingiustizia e la necessaria salvaguardia dei beni legittimi, ma il completo annientamento di tutta la vita umana nel raggio d’azione. Ciò non è consentito in alcun modo»
RispondiEliminaDiscorso di Papa Pio XII all’ottava assemblea della World Medical Association, 30 Settembre 1954
Puccio Vannetti
RispondiEliminaPerché non fanno Santo Pio XII ,il Pastor Angelicus?
Risposta: ora fanno le cose alla buona, si fanno santI tra di loro, quando sono ancora in vita....con Pio XII i fedeli avrebbero notato la differenza tra lui e gli altri.
SIGNORE AIUTACI
O augustissima Trinità — Padre, Figliolo e Spirito Santo — che, pur da tutta l’eternità in Te e per Te infinitamente felice, ti degni di accettare benignamente l’omaggio che dalla universa creazione s’innalza fino al tuo trono eccelso; distogli, Te ne preghiamo, i tuoi occhi e storna il tuo udito divino da quegli sventurati che, o accecati dalla passione o trasportati da impulso diabolico, iniquamente bestemmiano il tuo nome e quello della purissima Vergine Maria e dei Santi.
RispondiEliminaTrattieni, o Signore, il braccio della tua giustizia, che potrebbe ridurre al nulla coloro che osano farsi rei di tanta empietà.
Accetta l’inno di gloria, che incessantemente si leva da tutta la natura: dall’acqua della fonte che scorre limpida e silenziosa, fino agli astri che risplendono e si volgono con giro immenso, mossi dall’Amore, nell’alto dei cieli. Accogli in riparazione il coro di lodi che, come incenso innanzi agli altari, sale da tante anime sante che camminano, senza mai sviarsi, nei sentieri della tua legge e con assidue opere di carità e di penitenza si studiano di placare la tua giustizia offesa; ascolta il canto di tanti spiriti eletti che consacrano la loro vita a celebrare la tua gloria, la lode perenne che in tutte le ore e sotto tutti i cieli ti offre la Chiesa. E fa che un giorno, convertiti a Te i cuori blasfemi, tutte le lingue e tutte le labbra servano ad intonare concordi quaggiù quel cantico che risuona senza fine nei cori degli angeli: Santo, Santo, Santo è il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Così sia!
PIUS PP. XII
*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XVI,
Sedicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1954 – 1° marzo 1955, p. 498
https://www.radiospada.org/2020/09/il-magistero-di-pio-xii-sul-piacere-coniugale/
RispondiEliminaQual é il fine primario del matrimonio? Pio XII ce lo ricorda con chiarezza e anche in maniera “profetica"
RispondiEliminaIl fine primario del matrimonio è la procreazione. Negli ultimi tempi non si dice più così e i due fini, procreazione ed unione dei coniugi, vengono messi alla pari, anzi con una prevalenza almeno nell’ordine del secondo sul primo. Con conseguenze pericolose, perché in tal modo si apre la strada ad una sessualità sganciata dalla procreazione. Se infatti può essere possibile una sessualità senza procreazione, perché non potrebbe essere possibile una procreazione senza sessualità? Si pensi al cosiddetto “utero in affitto” o, per dirla in maniera più elegante, alla “gravidanza surrogata”.
A tal proposito leggiamo cosa disse Pio XII in un suo discorso alle partecipanti del Congresso della Unione Cattolica Italiana delle Ostetriche, pronunciato in vaticano il 29 ottobre del 1951: “(…) la verità è che il matrimonio, come istituzione naturale, in virtù della volontà del Creatore non ha come fine primario ed intimo il perfezionamento personale degli sposi, ma la procreazione e la educazione della nuova vita. Gli altri fini, per quanto anch’essi intesi dalla natura, non si trovano nello stesso grado del primo, e ancor meno gli sono superiori, ma sono ad esso essenzialmente subordinati.”
Pio XII fa anche riferimento ai matrimoni infecondi, affermando che tale stato di cose, vale anche per questi: “Ciò vale per ogni matrimonio, anche se infecondo; come di ogni occhio si può dire che è destinato e formato per vedere, anche se in casi anormali, per speciali condizioni interne ed esterne, non sarà mai in grado di condurre alla percezione visiva.”
Nello stesso discorso Pio XII precisa che tale verità è ciò che è sempre stato insegnato ed è patrimonio della tradizione. Egli dice: “(…) redigemmo Noi stessi alcuni anni or sono (10 marzo 1944) una dichiarazione sull’ordine di quei fini, indicando quel che la stessa struttura interna della disposizione naturale rivela, quel che è patrimonio della tradizione cristiana, quel che i Sommi Pontefici hanno ripetutamente insegnato (…).”
Ovviamente, parlare della procreazione come fine primario, non vuol dire omettere, trascurare o addirittura pensare come inutili i fini secondari. I quali, anzi, sono necessari. Pio XII dice sempre nello stesso discorso: “Si vuole forse con ciò negare o diminuire quanto vi è di buono e di giusto nei valori personali risultanti dal matrimonio? Non certamente, poiché alla procreazione della nuova vita il Creatore ha destinato nel matrimonio esseri umani fatti di carne e di sangue, dotati di spirito e di cuore, ed essi sono chiamati in quanto uomini e non come animali irragionevoli, ad essere gli autori della loro discendenza. A questo fine il Signore vuole l’unione degli sposi.”
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2017/05/pio-xii-e-fatima-lappunto-segreto-sul.html?m=1
RispondiEliminaPio XII, il Papa di Fatima.
RispondiEliminaFu consacrato Vescovo il 13 maggio 1917, lo stesso giorno in cui presso la Cova da Iria appariva per la prima volta la Vergine del Rosario.
Nel 1950, in concomitanza con la proclamazione dommatica dell'Assunzione corporea di Maria, ebbe il privilegio di assistere quattro volte al ripetersi del miracolo del sole davanti ai suoi occhi nei Giardini Vaticani.
La sua salma fu inumata nelle Grotte Vaticane il 13 ottobre 1958, anniversario della conclusione del ciclo delle apparizioni e del miracolo del sole.
Papa Pio XII
RispondiEliminaNunzio apostolico in Baviera, dopo la sua consacrazione episcopale (13 maggio 1917, mentre la Madonna appariva a Fatima), una religiosa chiese di parlargli per confidargli le pene che si portava dentro. Qualche giorno dopo la suora dirà: «Non posso esprimere quanto io sia felice. Il nunzio non mi ha mai interrotta; ascoltava e taceva, tenendo gli occhi bassi e quando sono arrivata alla fine, è rimasto un attimo in silenzio... e mi ha detto: “Cara sorella, non sarà forse che le sue sofferenze dipendono anche dal fatto che lei pensa solo a se stessa, invece di pensare a Lui, a Gesù, al quale ha consacrato tutta la sua vita?”. Quindi si è alzato, mi ha teso la mano con un sorriso, mi ha benedetta dicendomi: “Cerchi solo Lui, Gesù, cui appartiene tutto il suo essere. La sua vita diverrà, anche nella sofferenza, nella malattia e nel bisogno, un'unica gioia!»
Lo ricordo... l'avevo veduto a S. Pietro in sedia gestatoria, e non era " ridicolo " né " grottesco " ( come altri dopo di Lui ), ma appariva ed era Luminoso e Numinoso,- non per mia suggestione -.
RispondiEliminaPoco dopo seguii per radio la sua agonia, ne soffersi e vi partecipai...e non sapevo perchè.
Poi mi allontanai dalla parrocchia dei Gesuiti (ce n'era uno con atteggiamenti -particolari- ma anche l'insieme dei tonacati aveva cambiato atteggiamento...e non capivo perchè... ).
Ora capisco -forse- qualche cosa di più...e lo rimpiango, quell'uomo autenticamente spirituale.