Et dormiunt multi
A proposito della schedatura dei Cattolici
da parte dell’Autorità civile
19 Febbraio MMXXIII
Dominica Quinquagesimæ
A proposito della schedatura dei Cattolici
da parte dell’Autorità civile
Ideo inter vos multi infirmi et imbecilles, et dormiunt multi.
I Cor 11, 30
IL TOTEM DELLA LIBERTÀ DI CULTO consente agli adoratori di Satana di erigere un blasfemo monumento a Bafometto dinanzi al Campidoglio dell’Arkansas a Little Rock o una statua di un demone sulla facciata del Palazzo di Giustizia di New York per celebrare un giudice abortista della Corte Suprema; mentre nel Nuovo Messico il Tempio Satanico inaugura una clinica che compie aborti rituali e beneficia del riconoscimento dello Stato, i Servizi Segreti dell’Amministrazione Biden non hanno nulla di meglio da fare che schedare i Cattolici tradizionali e tenere sotto osservazione le comunità in cui si celebra la Liturgia in latino, quasi costoro rappresentassero una minaccia per l’ordine costituito e un potenziale pericolo per le istituzioni dello Stato.
Questa notizia va letta, a mio parere, come logica e necessaria conseguenza di un altro evento analogo e speculare: il culto idolatrico reso dai vertici della Gerarchia cattolica al demone della Pachamama nella Basilica di San Pietro e in altre chiese cattoliche, e la contestuale persecuzione dei Cattolici tradizionali da parte dell’Autorità ecclesiastica con il Motu Proprio Traditionis Custodes e con le sue ulteriori restrizioni, date come imminenti [vedi].
Questa operazione di criminalizzazione del dissenso da parte del potere temporale e di quello spirituale non è casuale e deve suscitare una fermissima condanna e una decisa opposizione tanto da parte dei cittadini e dei loro rappresentanti nelle istituzioni civili quanto dei fedeli e soprattutto dei loro pastori; una condanna che non può limitarsi a questo episodio recente, pur di per sé gravissimo, ma che va estesa alla inquietante congiura di parti deviate dello Stato con parti deviate della Chiesa: da un lato il deep state e dall’altro la deep church, entrambi corrotti e asserviti con finalità eversive all’élite globalista, le cui basi ideologiche sono accomunate dall’odio verso Cristo, verso la Chiesa e verso la Santa Messa.
Come ho avuto modo di spiegare nel mio intervento La religione di Stato (qui), è evidente che la separazione tra Stato e Chiesa e la pretesa “laicità” del governo temporale rispetto alle questioni religiose hanno costituito il pretesto ingannevole e doloso con cui estromettere Dio dalla società allo scopo di farvi entrare Satana.
La Rivoluzione ha sovvertito l’ordine sociale capovolgendone i principi e i fini, ma ha mantenuto e sfruttato a proprio vantaggio quell’alleanza tra Trono e Altare – ossia tra potere temporale e potere spirituale – che connotava la società cristiana e in particolare le Monarchie cattoliche. Chi accusava l’ancien régime di tirannide non ha mai avuto intenzione di abolire, ad esempio, la censura dei media in nome della libertà di opinione: voleva semplicemente appropriarsene per uno scopo opposto, in modo da censurare la verità e propagandare l’errore. Chi criticava il potere temporale dei Papi non voleva impedire le ingerenze della Chiesa nella cosa pubblica, ma appropriarsene – come oggi vediamo – per usare l’autorità e l’autorevolezza del Papato per demolire la Chiesa e assecondare le istanze del Nuovo Ordine Mondiale. Il dogmatismo che veniva avversato in Pio IX o in Pio XII perché opposto al pensiero moderno si è evoluto e pervertito nel dogmatismo ecumenico e sinodale del Vaticano II e di Bergoglio, dimostrando che la questione era pretestuosa, non vertendo essa sul mezzo ma sul fine. Così oggi non ci si scandalizza dell’autoritarismo con cui lo Stato impone controlli e limitazioni delle libertà fondamentali – che sino a ieri erano esecrati come espressione di totalitarismo nazista – né dell’autoritarismo con cui la Gerarchia asseconda l’ideologia globalista e collabora con i governi asserviti al World Economic Forum e all’Agenda 2030.
Se continuiamo a credere che sia possibile adottare un atteggiamento di presunta “neutralità” dinanzi alla questione religiosa, condanniamo la nostra Civiltà all’estinzione, perché neghiamo quella battaglia tra Bene e Male che fa parte della storia dell’umanità e dell’eterno destino dei singoli. Nessuno può servire a due padroni, ci insegna Nostro Signore nel Vangelo (Mt 6, 24); e non possiamo nemmeno decidere di non servire nessuno dei due, quando siamo dinanzi ad uno scontro in cui la nostra neutralità è già di per sé un aiuto al Nemico. E qui dovremmo chiederci quale responsabilità si assumano i politici e i Prelati che rimangono inerti a guardare, limitandosi a deplorare gli eccessi del Male e non le sue cause. Ostinarsi a salvare ad ogni costo la laicità dello Stato quando essa si è dimostrata una illusoria chimera per distruggerlo dalle fondamenta, o insistere a difendere le istanze del Vaticano II quando ne vediamo il clamoroso fallimento e l’incalcolabile danno alla Chiesa è un palliativo di chi considera il proprio ruolo di governante e di pastore esclusivamente a tutela dell’istituzione che rappresenta, rifiutandosi di coglierne le gravi infedeltà e precludendosi così la possibilità di giovare tanto ai cittadini quanto ai fedeli. Un medico è chiamato a curare il malato, non a limitarsi a diagnosticarne il male o addirittura a dissimularlo, solo perché non vuole ammettere che le autorità sanitarie sono corrotte o non osa disobbedire a ordini irragionevoli affrontandone le conseguenze.
Ciò a cui stiamo assistendo in questa fase cruciale è il venir meno dei pretesti che sinora erano stati addotti a giustificazione delle “conquiste sociali” – democrazia, libertà di opinione e di culto, rispetto delle minoranze ecc. – e contestualmente la manifestazione arrogante delle vere ragioni dell’élite criminale che usurpa l’autorità nello Stato e nella Chiesa: l’inconciliabilità tra il modello cristiano di società in cui Nostro Signore Gesù Cristo regna nella sfera civile e in quella religiosa per condurci liberamente a compiere il Bene e farci così partecipi della beatitudine eterna, e il modello distopico di società in cui la tirannide di Satana impone il caos e la ribellione per costringerci, violentando la nostra libertà, a compiere il Male e dannarci per l’eternità.
La schedatura dei Cattolici tradizionali da parte dei servizi di intelligence appare ingiustificata solo se partiamo erroneamente dal presupposto che gli attuali governanti perseguano il bene comune e la sicurezza della Nazione; ma si mostra ampiamente giustificata nel momento in cui essi hanno come scopo l’imposizione del culto globalista, intrinsecamente anticristico e inconciliabile con la Fede cristiana. Parallelamente, la persecuzione dei fedeli legati alla Liturgia tridentina da parte della Gerarchia cattolica è inaudita e impensabile solo se ci ostiniamo a presupporre nei Pastori lo zelo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime. Se li vediamo per ciò che sono, ossia come lupi travestiti da agnelli o come mercenari, la loro avversione alla Messa apostolica è più che comprensibile e ci stupirebbe se non la manifestassero con tale furore. In un certo senso, ai loro occhi costituiamo il “gruppo di controllo” dei non vaccinati dinanzi alla moltitudine degli inoculati col siero genico.
È vero: noi Cattolici siamo una minaccia per chi vuole un mondo ribelle a Dio e una “chiesa sinodale” asservita allo spirito di questo mondo. I Martiri testimoniano l’eroismo della presenza del nome cristiano nella società, un eroismo che sa affrontare i tormenti e la morte inflitti a chi un’autorità pervertita considera nemici perché conosce e teme il loro esempio, e soprattutto la potenza dirompente del Vangelo.
Se comprendiamo che non vi è una terza via, una sorta di sintesi che componga la tesi del Bene e l’antitesi del Male, e che dobbiamo scegliere lo schieramento in cui combattere – così come lo scelgono i malvagi – abbiamo qualche possibilità di resistenza e di vittoria. Voi siete il sale della terra (Mt 5, 13). Chiedere tolleranza in un mondo malato non ci preserva dal contagio, ma serve solo a differire la nostra cancellazione, privandoci del sapore e destinandoci ad essere calpestati dagli uomini.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo19 Febbraio MMXXIII
Dominica Quinquagesimæ
"Voglio che il mio Volto, il quale riflette le pene intime del mio animo, il dolore e l'amore del mio Cuore, sia più onorato".
RispondiEliminaGesù a Madre Pierina De Micheli
Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo Volto, Signore, io cerco.
(Dal Salmo XXVI)
INVOCAZIONE
O Volto Santo del mio dolce Gesù, per la tenerezza d'amore e il sensibilissimo dolore, con cui Ti contemplò Maria SS. ma, nella Tua dolorosa Passione, concedi alle anime nostre di partecipare a tanto amore ed a tanto dolore e di adempiere il più perfettamente possibile la Santissima Volontà di Dio. Cosi sia.
Imprimatur in Curia Arch. Mediolani 25-1-1941
Mons. Cavezzali Pro Vic. Gen.
Alfonso Aliberti
RispondiEliminaPossa l'impero yankee sprofondare all'inferno con tutti i suoi satelliti.
Anche tu Meloni giù!
W l'Italia amica di tutti i popoli liberi
ALCUNI STRALCI DEL POTENTE DISCORSO DI PUTIN
Voglio ricordare che negli anni 30 si è aperta la via alla Germania nazista affinché si sviluppasse, quest'anno lo hanno fatto con l'Ucraina, questa è storia (...)
Noi difendiamo la vita delle persone, la nostra casa, dal potere infinito degli Stati Uniti e dell'Occidente.
Ai paesi più poveri il G7 ha dato circa 60 miliardi di dollari in 6 anni, alla guerra oltre 150 miliardi in meno di un anno! (...)
Guardate cosa fanno con la loro società, la pedofilia diventa la norma. Guardate cosa sta succedendo anche con la distruzione della famiglia.
Tutto viene messo in dubbio. Parlano addirittura di un Dio di un gender neutro, ma cosa significa?
Milioni di persone in Occidente capiscono che stanno andando verso una catastrofe spirituale e le élite impazziscono, è un problema loro, noi difenderemo i nostri figli dalle devianze!(...)
Ringrazio Rossella Fidanza per la traduzione
Sono parole molto coraggiose. Tuttavia, temo fortemente che siano pochissime - e non "milioni" - le persone che "capiscono che stanno andando verso una catastrofe spirituale". Comunque sia, chiediamo allo Spirito Santo che venga in nostro aiuto.
EliminaEmitte Spiritum tuum, et creabuntur.
Et renovabis faciem terrae.
RispondiEliminaPutin difende vigorosamente la morale naturale e cristiana al contrario dell'Occidente decadente. Meloni allineata, come da copione.
E fa bene. Tuttavia "il diritto all'aborto" nemmeno lui riesce ad abolirlo. Come mai? Questo falso "diritto" fu proprio lo Stato russo comunista (URSS) a riconoscerlo per primo alle donne, applicando i demenziali concetti espressi dal Manifesto marxiano (1848) sulla liberazione della donna, implicante la distruzione della famiglia ("borghese", dicevano) e l'allevamento dei figli in comune.
Tale diritto fu eliminato da Stalin (nel 1935?) per i suoi disastrosi effetti. Occorrevano figli alla nuova patria socialista, anche per riempire i vuoti creati dagli stermini interni del dittatore. Così il regime promosse le "madri proletarie", che venivano premiate se mettevano al mondo famigie numerose, sino ad 8, 10, 11 figli. Poi però questo "diritto" fu ristabilito, si disse, come in passato, anche per impedire il diffondersi degli aborti clandestini. E ancora resiste.
Non ci riesce Putin, con i vasti poteri e il consenso di cui gode, ad eliminare questa aberrazione di un "diritto ad abortire" liberamente, conferente alla donna un inaccettabile diritto di vita e di morte sul bambino che porta in grembo - tanto meno può riuscirci Meloni, capo di governo con pochissimi poteri e di un'alleanza di governo infida sul piano dei valori morali.
Tra parentesi, a Kiev, come si temeva, Meloni si è allineata e coperta sulle posizioni americane, della guerra ad oltranza, "sino alla vittoria finale" (uno slogan che porta jella, assomiglia a quello dei nazisti). Era difficile che accadesse il contrario, anche negli USA pochi osano contestare l'impostazione ufficiale dominante. Se lo fai, sei finito, mediaticamente e non.
Però si vorrebbe da Meloni un maggior controllo, queste sue lacrime umanitarie che vogliono mostrare commozione, sparse anche in Ucraina, speriamo non denotino fragilità di carattere e mancanza di vera personalità. Se non crede di poter far nulla contro l'aborto, il governo di Meloni potrebbe tuttavia cominciare a ripulire moralmente l'ambiente (l'aborto libero prospera in un ambiente già corrotto) per esempio facendo chiudere tutti i siti porno. La maggioranza per una legge ad hoc dovrebbe averla.
Z.