Riceviamo un'analisi cruda sul recente viaggio di Bergoglio in Congo, densa di risvolti politici e non solo. Non condividiamo la posizione degli estensori in ordine alla Sede petrina: ma riassumiamo di seguito i dati essenziali, attendendo osservazioni. Indice articoli: Bergoglio lobby gay, ambiguità e indice articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio
Francesco Bergoglio – la speranza o il necroforo del Congo?
L’invalido papa Francesco ha visitato il Congo dal 31 gennaio al 3 febbraio. Il clero e il popolo sofferente congolese lo hanno accolto con grande entusiasmo. Tutti hanno accolto le sue parole con cuore aperto, mentre lui esprimeva con verità la sofferenza del popolo congolese. Ha anche audacemente indicato la causa dietro le quinte di questa sofferenza, vale a dire le organizzazioni sovranazionali che non si fermeranno davanti a nulla – nemmeno allo spargimento di sangue – nella ricerca del profitto. La guerra in Congo va avanti da 60 anni e ha causato 12 milioni di vittime. Il Congo è ricco di minerali high-tech, come il coltan – l’80% della produzione mondiale, il cobalto, il litio e molti altri che sono essenziali per esempio per i telefoni cellulari.
Circa il 50% della popolazione del paese è cattolica. La Chiesa cattolica gestisce anche circa il 50% delle strutture sanitarie. 7 milioni di alunni frequentano le scuole cattoliche. Così il Congo è un paese dove la fede è ancora viva, a differenza di un’Europa morente e una moribonda America.
In un incontro con Francesco, le scene commoventi delle vittime della violenza hanno toccato il cuore. C’erano persone a cui erano state tagliate le braccia; altri deponevano ai suoi piedi gli strumenti di tortura, come seghe, machete, coltelli o asce. C’erano bambini orfani che avevano assistito alla morte violenta dei loro genitori e poi vivevano nascosti nelle foreste per difendere la loro vita. Si sono inginocchiati davanti a Francesco, che ha imposto loro le mani. Tutti hanno considerato Francesco come il più grande salvatore, il vero vicario di Gesù Cristo.
Il Cardinale del Congo ha anche accennato alle prossime elezioni nel paese. I vincitori delle elezioni difenderanno gli interessi del popolo congolese o agiranno nell’interesse delle élite che manipolano le elezioni in tutto il mondo?
Malgrado tutto, rimane il fatto spaventoso, anche se la gente del Congo non riesce a percepirlo nella propria euforia, che Francesco non è vicario di Gesù Cristo. È un sostenitore delle élite che sono responsabili della sofferenza del Congo.
Durante la visita di Francesco si è parlato anche del cammino sinodale e del fatto che anch’esso riguarda pienamente l’Africa, ma in fondo la gente non sa che la sua essenza è la legalizzazione da parte della Chiesa della sodomia e della perversione LGBTQ.
Francesco non può ancora dire qui quello che aveva dichiarato pochi giorni prima sui media mondiali, dove aveva detto apertamente che tutti i vescovi cattolici dovevano passare attraverso una conversione per accogliere le persone LGBTQ nella Chiesa. Ma si tratta di rinunciare a Dio e ai Suoi comandamenti e accettare la sodomia, contro la quale Dio mette in guardia parlando di maledizione e fuoco dal cielo (Giuda 1,7; 2Pt 2,6).
Torniamo ai fatti su chi è Francesco Bergoglio. È un fanatico promotore della vaccinazione sperimentale a mRNA, incurante delle disastrose conseguenze che ha portato e porterà. Si è opposto ai veri esperti, che mettevano in guardia contro di essa, usando slogan demagogici: “Vaccini per tutti... Si deve fare! È un atto d’amore... Chi lo (il vaccino) rifiuta commette peccato”.
Bergoglio è tanto fanatico nel promuovere la vaccinazione sperimentale, quanto nel promuovere un ritorno al paganesimo, ... [ricordiamo la Pachamama -ndr]. L’Africa ha sofferto sotto il crudele paganesimo per tutta la sua esistenza fino a quando la missione cristiana ha portato la luce del Vangelo di Cristo. Bergoglio ha mostrato la tappa del cammino sinodale legalizzando l’idolatria attraverso [il suo sottoporsi ad una cerimonia officiata da uno sciamano in Canada -ndr]. Dopo questo e la successiva intervista ai media mondiali del 24 gennaio 2023, dove ha svelato il vero volto del cammino sinodale legato alla legalizzazione LGBTQ, Bergoglio aveva bisogno di implementare la propria immagine.
Quale manovra psicologica ha compiuto Bergoglio? La Chiesa cattolica in Africa ha una mentalità ortodossa e con l’ortodossia perviene il rifiuto della legalizzazione LGBTQ. I fedeli non permetterebbero ai vescovi di accogliere nella Chiesa le persone LGBTQ, come Bergoglio e il suo ordine del giorno sinodale richiede loro. L’Africa diventerebbe un precedente per rifiutare radicalmente il cammino sinodale con la sua legalizzazione LGBTQ. Potrebbe fare il primo passo per salvare tutta la Chiesa separandosi dal falso papa. Inoltre, il cristianesimo in Africa si confronta con l’islam, che impone le punizioni più severe per la sodomia. La legalizzazione LGBTQ farebbe sembrare i cattolici dei pervertiti infedeli.
Pertanto, Bergoglio sapeva che per raggiungere il suo obiettivo, doveva prima conquistare il cuore degli africani, in particolare del Congo cattolico. Solo nella fase successiva li pugnalerà alle spalle. Quindi non solo li priverà delle ricchezze terrene, come fanno le élite con cui è unito, ma li priverà anche delle ricchezze spirituali, cioè della vita eterna.
Al Sinodo dei giovani a Roma nel 2018 [qui], Bergoglio spingeva per l’ideologia LGBT, senza la “Q” in quei giorni. I vescovi d’Africa hanno dichiarato chiaramente che non potevano firmare tali documenti, perché dopo essere tornati in Africa, la gente li avrebbe cacciati dalle loro residenze con dei fischi.
Così, Bergoglio ha adottato la tattica – come ha dimostrato nel Congo– di un mero sostenitore discorsivo della sofferenza per manipolare le masse. Non alzerà un dito per aiutarli, perché è alleato con le élite e promuove il loro programma di de-popolazione. I sofferenti congolesi si fidano di lui fino alla morte e lo vedono come il loro salvatore. In questa situazione, se qualche vescovo del Congo si opponesse a Francesco e dicesse la verità su chi è e qual è il suo scopo, nessuno gli crederebbe.
La separazione dell’Africa aprirebbe gli occhi all’America e all’Europa, questo comporterebbe una separazione continentale dal cammino sinodale suicida e dal suo artefice, l’invalido papa Bergoglio. Ciò darebbe inizio alla vera restaurazione della Chiesa. In questo momento storico, in cui si tratta di salvare la Chiesa e l’umanità, uniamoci in preghiera tutti i giorni dalle 20 alle 21, e non dimentichiamoci di recitare il Rosario. Che la Madre di Dio ottenga la grazia di salvare non solo Africa, ma tutti i continenti dall’autodistruzione!
Patriarcato Cattolico Bizantino – la voce di colui che grida nel deserto
Mercoledì di Sessagesima...
RispondiElimina"MERCOLEDÌ DI SESSAGESIMA
Il castigo del peccato.
Abbiamo peccato ed abusato della vita, o giusto Iddio! e quando leggiamo la storia dei castighi che la vostra collera riversò sui peccati dei tempi antichi, sentiamo che anche noi abbiamo meritato un simile trattamento. Ma abbiamo la sorte d'essere cristiani e figli della vostra Chiesa; la luce della fede e l'impulso della vostra grazia ci hanno condotti a voi. Ma intanto possiamo scordarci della nostra antica condizione? Siamo così saldi nel bene da poterti promettere di perseverare sempre? O Signore! "trafiggete le nostre anime col vostro timore" (Sal 118,120), perché abbiamo un cuor duro ed abbiamo bisogno di tremare al vostro cospetto per non correre pericolo di tradirvi ancora.
Ci atterriscono lo spettacolo del mondo sommerso nei flutti e l'estinzione di quella generazione, che ci mostrò come la vostra pazienza e longanimità può anche qualche volta stancarsi e scendere ad una vendetta senza pietà; perché siete giusto, Signore, e nessuno di noi ha il diritto di meravigliarsi e di lagnarsi.
Abbiamo sfidata la vostra giustizia ed affrontata la vostra vendetta. Che se ormai avete impegnata la parola a non annientare mai più la generazione dei peccatori con le acque, sappiamo però che, nella vostra collera, avete acceso un fuoco eterno che divorerà tutti quelli che lasceranno il mondo senza essersi riconciliati con voi. Oh, dignità della nostra fragile natura! Colui che ci ha tratti dal nulla vuole averci eternamente amici o nemici.
Proprio così. Creati intelligenti e liberi, davanti a noi si presenta il bene ed il male: a noi la scelta; non possiamo restare neutrali. Se optiamo per il bene, Dio si rivolge a noi con amore; ma se scegliamo il male, la rompiamo con lui, che è il sommo bene.
Ma la sua misericordia è infinita verso le deboli creature che trasse dal nulla per amore, e volendo sinceramente la salvezza di tutti, aspetta sempre con pazienza il ritorno del peccatore attirandolo in mille maniere.
Però, guai a chi rifiuta la divina chiamata quando questa è l'ultima! S'adempirà allora la giustizia, e l'Apostolo ci dice ch'è cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente (Ebr 10,31). Impariamo a fuggire l'ira che ci sovrasta (Mt 3,7) ed affrettiamoci a fare la pace col Padrone che abbiamo irritato con le nostre colpe. E quando saremo nella sua grazia, camminiamo nel santo timore, finché, radicato più profondamente nel nostro cuore il suo amore, meritiamo di correre nella via dei suoi comandamenti (Sal 118,33)."
(da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 445-446)
Secondo giorno (15 Febbraio)
RispondiEliminaPREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
A te, o beato Giuseppe
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Litanie a san Giuseppe
Secondo giorno: le origini
Il padre putativo di Gesù discendeva dalla stirpe regale di Davide; è per questo che Gesù, riconosciuto da san Giuseppe a livello giuridico, già durante il Suo ministero pubblico fu considerato il Figlio di Davide (cf. Mc 10, 47-48), cioè il Messia, erede e realizzatore delle promesse divine rivolte al capostipite della dinastia (cf. 2 Sam 7, 12ss). Il casato aveva perso il regno già nel 586 a.C., ma la posterità si era perpetuata fino agli albori della nostra èra e in Giuseppe era tornato a splendere il carattere nobile e generoso dell'antico sovrano.
Conferendo al Figlio di Dio e di Maria la propria paternità legale, san Giuseppe ha concorso all’avvento del regno messianico, instaurato dal Cristo con la Sua morte di croce, come dichiarerà il titolo di condanna: Gesù Nazareno Re dei Giudei (espressione il cui acrostico, in ebraico, dà le consonanti del Nome divino: YHWH). Il Padre ha voluto che l’attuazione della grande promessa richiedesse anche la Sua collaborazione, oltre a quella, ben più determinante, della Vergine Maria.
Consacrarsi a san Giuseppe significa, fra l’altro, associarsi al ruolo da Lui svolto nel garantire la successione della regalità terrena, alla quale la Provvidenza ha voluto connettere l’opera della Redenzione. Anche tu, diventando nel Battesimo figlio adottivo di Dio, sei stato abilitato ad esercitare una signoria regale, anzitutto sulla tua persona, sull’anima e sul corpo. Qual è l’ostacolo principale che si oppone a un sano dominio di te stesso, nelle facoltà spirituali e nella sfera fisica? Che cosa puoi fare per superarlo con l’aiuto della grazia, che ricevi mediante i Sacramenti e la preghiera?
IMPEGNO MISSIONARIO: scelgo un modo pratico (nel linguaggio, nel portamento, nel decoro della persona…) di lasciar trasparire la dignità di figlio/a di Dio.
FIORETTO: mi sforzerò di evitare la trasandatezza e le maniere grossolane.
Canterò in eterno le misericordie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»;
la tua fedeltà è fondata nei cieli.
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
“Stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli”.
Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre;
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Non violerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa».
(Sal 88 [89], 2-5.27.35)
Viviamo in tempi pericolosi, in cui i cuori e le anime degli uomini sono messi a dura prova. Mai prima d’ora il futuro è stato così imprevedibile…
RispondiEliminaE in tutta questa confusione e sconcerto i nostri “profeti” moderni dicono che la nostra economia ci ha deluso… No! Non è la nostra economia che ha fallito; è l’uomo che ha fallito, l’uomo che ha dimenticato Dio!
Monsignor Fulton J. Sheen
RispondiEliminaI cattolici africani o dell'INdia, la gente semplice resta completamente al di fuori delle discussioni sulla crisi della Chiesa. Comprensibilmente, è tutta roba che passa sulle loro teste.
Per molti aspetti, non le capirebbero.
Per loro il Papa resta sempre il Vicario di Cristo e questo è tutto.
Tanto più diabolico il tradimento della fede perpetrato dagli attuali reggitori della Chiesa.
Z.
Il problema per alcuni peró è di essere sottomessi al papa quando cambia la dottrina di Dio. E questo lo fanno da decenni i vescovi pure.
EliminaJorge. Ovvero, basta la parola
RispondiElimina...Date allora un’occhiata all’articolo in questione, che vi propongo integralmente. È piuttosto breve. Se a una prima lettura non trovate nulla di particolare, abbiate la bontà di analizzarlo una seconda, e magari una terza volta. Ci rivediamo alla fine dell’articolo.
https://www.aldomariavalli.it/2023/02/18/jorge-ovvero-basta-la-parola/
Confesso la mia ignoranza ma..in questo orizzonte non vedo l'Orizzonte .
E' probabile che tante parole mi facciano solo perder tempo.
Solo degli anticlericali e protestanti come voi osano chiamare il papa con appellativi così pieni di rancore ed odio. Dovrei pregare per voi ma ho difficoltà
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