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venerdì 17 marzo 2023

A rischio anche le clarisse di Santa Caterina da Bologna

Ricevo da un lettore la notizia diffusa da un fedele legato al monastero di s. Caterina de Vigri di Bologna (1). Il devoto della Santa chiede preghiere perché si vuole sopprimere la comunità monastica delle clarisse bolognesi che ne custodiscono il corpo. Sembra che al momento vogliano tenere tutto nascosto ed infatti in rete non ho trovato nessuna notizia. Di seguito le sue osservazioni. Precedenti analoghi quiqui.

A rischio anche le clarisse di Santa Caterina da Bologna

Si tratta dell'ennesima conferma della guerra dichiarata dalla Chiesa modernista ed inclusiva ai monasteri di vita contemplativa, ritenuti enti inutili.

Ho conosciuto S. Caterina studiando la questione Lauretana, che normalmente viene ricondotta al racconto di fondazione del celebre santuario Lauretano scritto dal presbitero Pietro di Giorgio de Tolomei detto il Teramano - custode dalla chiesa Lauretana - nel cui resoconto è scritto che la s. Casa di Loreto fu traslata nella Marca di Ancona per ministero angelico (1472).

A parte la modalità di trasferimento, nel racconto del Teramano è scritto per la prima volta che le tre pareti lauretane sono le mura perimetrali della camera di Maria a Nazareth dove la Madonna ricevette l'annuncio angelico del concepimento di Gesù. Quest'ultima notizia è stata di recente confermata da un cronaca scritta qualche anno prima e dai diari di S. Caterina De Vigri morta nel 1463 e pertanto il suo racconto non è influenzato da una lettura diretta del resoconto del presbitero Teramano all'epoca presbitero della chiesa-reliquia Lauretana. I detrattori dell'autenticità della reliquia Lauretana sostengono infatti che il Teramano si fosse inventato tutto. I diari di s. Caterina dimostrano che la notizia era già nota diversi decenni prima e che pertanto non sia il frutto della fantasia del Teramano.

Fermo restando che all'interno della s. Casa esistono una cinquantina di graffiti di matrice giudaico cristiana. Uno in particolare vergato in greco.
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. Per i bolognesi è conosciuta semplicemente come "La Santa". Caterina de' Vigri, nata e cresciuta nella prima parte del XV secolo alla corte ferrarese degli Estensi, era stata formata alle arti belle della musica, del canto, della poesia. La sua era una cultura fuori dal comune, che ha fatto fruttare grandemente nella vocazione claustrale abbracciata giovanissima, quando decise di entrare nel monastero del Corpus Domini della sua città. Presto venne mandata a Bologna a fondare anche qui un monastero dedicato al Corpus Domini, primo insediamento delle clarisse in città. Nella comunità di via Tagliapietre visse una vita santa, arricchita da esperienze mistiche e miracoli ottenuti per il bene della comunità per sua intercessione. Ci ha lasciato capolavori di spiritualità come Le sette armi spirituali e I dodici giardini. Dopo la morte il suo corpo è stato protagonista di avvenimenti speciali. Il più clamoroso riguarda la posizione seduta assunta molti anni dopo la morte, contrariamente all'irrigidimento determinato in condizioni normali dalle leggi di Natura. Video

9 commenti:

  1. Lo scorso anno ho scoperto l'esistenza di Santa Caterina da Bologna da un articolo a lei dedicato dalla nuova bussola quotidiana. Le caratteristiche della sua santità corrispondono a quelle dei primi tempi della chiesa. Aveva il dono della profezia e aveva anche previsto la caduta di Costantinopoli.

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  2. Oh mamma, proprio in questi giorni stavo approfondendo le Opere di questa Santa..

    I dodici giardini
    https://www.sismel.it/pubblicazioni/1733-i-dodici-giardini

    Le sette armi spirituali
    http://www.preghiereagesuemaria.it/santiebeati/le%20sette%20armi%20spirituali.htm

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  3. Oggi, tra poco.17 marzo, 2023 16:29

    Papa Francesco alla “24 ore per il Signore”. Diretta su Tv2000 - ore 16,30
    https://gloria.tv/share/PmDtgwhKXtSc4DbCc9i23Dta4

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  4. Ho visitato con grande gioia diverse volte il Monastero del Corpus Domini per onorare Santa Caterina da Bologna. Consigliatissimo! E non mancate di onorare San Domenico, la Beata Imelda Lambertini, e la Madonna di San Luca!

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  5. Trentatreesimo giorno (18 Marzo) ultimo giorno della preparazione. Con il vostro permesso..18 marzo, 2023 10:11

    PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
    A SAN GIUSEPPE

    Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

    Pater, Ave, Gloria

    A te, o beato Giuseppe

    MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)

    Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)

    Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)

    Litanie a san Giuseppe

    Trentatreesimo giorno: il giglio dello Spirito Santo
    San Giuseppe visse per trent’anni in un’intimità irripetibile con il Figlio di Dio fatto uomo e con la Madre di Lui, Sua Sposa. Questa prolungata familiarità fece sì che l’opera dello Spirito Santo, che già la aveva resa un giglio di rettitudine e purezza, raggiungesse in quell’anima privilegiata vette insuperabili, mettendola a parte di segreti ineffabili e dolcezze indescrivibili. Sebbene la Redenzione non fosse ancora compiuta, il santo Patriarca era giustificato, come i giusti dell’Antica Alleanza, per la fede nel Cristo venturo, che proprio con la Sua collaborazione era infine venuto nel mondo.

    Sotto la guida del Consolatore, san Giuseppe seppe sempre vedere la mano sapiente di Dio in ogni vicenda, per avversa e dolorosa che fosse. Come il Suo antico prototipo, il figlio di Giacobbe venduto dai fratelli, Egli scorgeva il significato recondito degli eventi personali, familiari e sociali alla luce delle disposizioni della Provvidenza: «Dio mi ha mandato qui prima di voi per assicurare a voi la sopravvivenza nella terra e per salvare in voi la vita di molta gente. Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio» (Gen 45, 7-8).

    Chiedi allora a san Giuseppe di ottenerti, con la Sua intercessione, l’accrescimento dei sette doni dello Spirito Santo, nonché la grazia di esser preservato dai peccati contro di Lui: disperazione della salvezza, presunzione di salvarsi senza merito, opposizione alla verità conosciuta, invidia della grazia altrui, ostinazione nei peccati, impenitenza finale. Considerando quanto questi ultimi, oggi, siano diffusi nella Chiesa, prega per coloro che, essendone irretiti, rischiano la dannazione eterna, soprattutto se ministri di Dio. Così il Patrono della Chiesa universale la libererà dai mali che la affliggono.

    IMPEGNO MISSIONARIO: ammonirò chi, in un modo o nell’altro, pecca contro lo Spirito Santo, in particolare se si rifiuta di riconoscere la verità evidente.

    FIORETTO: mi esamino sui sei peccati contro lo Spirito Santo, i quali escludono dal perdono e dalla salvezza.

    Ave, Giuseppe, uomo giusto, la Sapienza è con Te.
    Tu sei benedetto fra tutti gli uomini
    e benedetto è il Frutto di Maria, Tua Sposa fedele, Gesù.
    San Giuseppe, degno Padre putativo di Gesù,
    prega per noi peccatori e ottienici la divina Sapienza,
    adesso e nell’ora della nostra morte.
    Amen.

    (San Luigi Maria Grignion de Montfort)
    https://crociatasangiuseppe.blogspot.com/p/trentatreesimo-giorno-19-marzo.html?m=0

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  6. Le autorità ecclesiastiche devono cacciare via chi usa la chiesa per ciò che nulla a che vedere con questa , chi la usa per altre forme di propaganda e ideologie, chi la trasforma in strutture dedite ad altre cose,e, soprattutto, chi viola i voti monastici, chi li viola anche pubblicamente e chi fa culto, ormai visibile, di Satana al loro interno.

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    1. Dio vede e Dio provvede20 marzo, 2023 09:34

      Difficile. Le 'autorità ecclesiastiche' attuali dovrebbero 'scacciare' sé stesse. Provvidenza Divina del Cuore di Gesù, provvedici!

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  7. Occorre una seria riflessione sul così detto progresso scientifico tecnologico che è diventato unicamente strumento di distrustruzione di massa e di schiavitù intellettuale e spirituale. A me comincia a fare molto schifo.

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    1. Jacques Ellul ha dedicato alla schiavitù della tecnica, così come ad altri argomenti, delle opere eccezionali, tutte disponibili in lingua francese.

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