Leggo su medias-presse.info che mercoledì sera, in piena Settimana Santa, nella chiesa Saint-Pierre-aux-Nonnains a Metz, era previsto un concerto di Bilal Hassani, travestito marocchino, avvezzo alle provocazioni anticristiane (ha parodiato in particolare la Beata Vergine per la copertina di una rivista della comunità omosessuale).
Civitas aveva diffuso l'appello del collettivo cattolico lorenese che invitava i cattolici a riunirsi la sera stessa davanti alla chiesa per pregare il rosario in riparazione dell'oltraggio; appello a cui hanno aderito altri gruppi cattolici. Di fronte a questa mobilitazione, il concerto è stato cancellato.
I gruppi cattolici mobilitati hanno accolto con favore questa vittoria contro una provocazione anticristiana: ma non hanno fatto in tempo a rendere grazie a Dio che due associazioni LGBT hanno denunciato Civitas per “ostruzione transfobica”. Purtroppo, - è questa l'aria che tira - non sono mancati loro gli appoggi delle autorità politiche, che hanno tacciato da oscurantisti i cattolici mobilitati. Senza contare che che il 76% delle persone consultate condivideva l'indignazione di chi aveva reagito alla provocazione.
Questo è il prezzo da pagare per difendere il cattolicesimo e contrastare il disordine morale in Francia [e non solo, purtroppo... ndT].
RispondiEliminaSe ho capito bene, "l'ostruzione" non è derivata da una barriera fisica frapposta tra i fedeli e i contronatura. Voglio dire: i fedeli non hanno impedito fisicamente (ostruzione) a questo pervertito e ai suoi amici di entrare in chiesa. L'ostruzione l'ha rappresentata la preghiera, fatta il giorno prima. La preghiera ha fatto desistere, convincendo gli organizzatori ad annullare.
Quindi: forza della preghiera, in questo caso.
Ma quale giudice potrebbe prendere in considerazione un'accusa del genere? "Ostruzione transfobica"? Il livello di decadenza cui è giunto l'Occidente è semplicemente pazzesco. Ma non ci sarà da stupirsi se un giudice cercherà di condannare i fedeli per quello che sembra difficile classificare come reato.
Dove sarebbe infatti il reato?
Pregando davanti alla chiesa esprimo un desiderio, che non vi si tenga domani uno spettacolo blasfemo. Tutto qui. Questo pregare pubblico è un atto lecito secondo la normativa vigente.
Il desiderio si avvera, lo spettacolo blasfemo viene annullato. Deo gratias. Spontaneamente dagli organizzatori. Non si può certo dire che la preghiera dei fedeli li abbia costretti, coartati. La nozione di ostruzione rinvia ad un impedimento o burocratico o fisico. Che qui non c'è né ci può essere.
Quindi?
Le preghiere vanno bene, dobbiamo pregare.
Bisogna però anche cominciare a giustificare l'uso della forza per difenderci: per difendere la nostra religione, il nostro territorio, le nostre coste e città invase da falsi migranti sempre più arroganti e numerosi; difendere anche le chiese, non esito a dire, profanate dagli stessi preti quando celebrano il Novus Ordo con qualche rito da loro blasfemamente reinventato.
Insomma, bisogna cominciare a pensare una teoria politica più audace, che si scrolli di dosso l'ipocrita pacifismo del politicamente corretto, il suo umanitarismo ancora più ipocrita (silenziosissimo di fronte al dolore dei feti abortiti, già perfettamente coscienti, all'infamia di questa inaccettabile libertà di abortire concessa alle donne).
Chi aveva invitato Bilal Hassani a fare uno spettacolo (?) in quella chiesa?Il parroco ed il vescovo dovrebbero spiegare il motivo dell'invito.
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RispondiEliminaAncora sulla denuncia per "ostruzione transomoobica".
Questa denuncia, che bisogna seguire, dimostra ancora una volta che il regime omofilo dominante non concede ai cattolici nemmeno la libertà di pregare.
Se ti opponi con la forza (caso rarissimo, accaduto finora una sola volta in Argentina), se ti opponi con la forza (solo contro le cose) e dopo inutili proteste distruggi materialmene una mostra estremamente blasfema ed offensiva per la nostra fede, allora sei "fascista" e ti denunciano perché hai usato la forza.
Se ti opponi con le sole preghiere, ti denunciano lo stesso, inventandosi una figura di reato al momento inesistente, in pratica un reato che ricorda la Legge dei Sospetti dei Giacobini, i quali, come si sa, furono il momento folle e sanguinario della Rivoluzione Francese e furono eliminati rapidamente.
La condanna per un'opinione espressa con la preghiera c'è già nel Regno Unito e in altri paesi, dove ti arrestano e/o multano se preghi fuori delle cliniche abortiste. Nota bene: anche se stai in piedi nelle vicinanze pregando solo mentalmente, cioè senza mostrare all'esterno in alcun modo che stai pregando.
Ma questa follia sempre più criminale, perché perseguita ingiustamente le persone e sta suicidando i popoli, già sta producendo norme sulla sola base delle intenzioni delle persone, dividendo le intenzioni buone da quelle cattive.
Solo che le buone per il sistema sono in realtà cattive. Esempio: il maschio che si dichiara femmina (al fine di poter frequentare le palestre, i bagni delle donne etc, fine sordido, è chiaro). E la legge gli riconosce immediatamente addirittura la natura di donna, alla faccia della biologia, della natura biologica stessa che dimostra il contrario. Le notizie in proposito sono aggiornate su un sito come LifeSiteNews.
Anche nel campo del diritto siamo alla follia dilagantte, ormai.
Ma quando la follia raggiunge questi livelli, tali da distruggere l'esistenza stessa di un popolo e di una società, ogni tentativo di persuasione razionale appare inutile.
Bisogna tuttavia continuare nella battaglia.
BANKSTER
RispondiEliminaSecondo Giulio Tremonti, gli americani eliminerebbero fisicamente chiunque tentasse un riavvicinamento della Ue alla Russia.
Scrive oggi sul Corriere:
"Il progetto di una possibile integrazione europea dell'Europa verso la Russia fu bloccato con l'attentato ad Alfred Herrhausen, banchiere capo di Deutsche Bank, che appena un mese dopo la caduta del Muro saltò in aria con la sua Mercedes mentre era in procinto di volare a New York per illlustrare l'intervista appena rilasciata al Wall Street Journal sul disegno di un asse strategico Berlino-Mosca. Un asse pericoloso".
Prosegue infatti Tremonti, citando Kissinger: "Se le due potenze (Germania e Russia) si integrassero economicamente, intrecciando rapporti più stretti, si verrebbe a creare il pericolo della loro egemonia" (Henry Kissinger, 13 maggio 1992).
Insomma: Tremonti, ex ministro dell'Economia che è soprattutto un dirigente dell'Aspen (quindi del tutto,ammanicato con gli stessi poteri mondialisti, ma anche ovviamente bene informato), ama togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
E ci dice nel suo modo un po' ipocrita, ma chiaro ed efficace almeno due cose: sono stati i ganster, anzi bankster, a stelle e strisce ad ammazzare Herrhausen. E non ci metterebbero molto ad eliminare chiunque altro volesse riavvicinarsi alla Russia. Soprattutto ora che c'è la guerra. Il pericolo denunciato da Kissinger è per loro troppo grande.
I governanti europei sono burattini costantemente spiati e intercettati dai servizi Usa (come le carte di Snowden e non solo hanno rivelato) e quindi anche terrorizzati.
Non si scherza con l'oligarchia dei gangster, anzi bakster, a stelle e strisce, la più malvagia e potente della storia.
Dio ci liberi dalla plutocrazia americana.
Martino Mora
Nessuno deve favorire un riavvicinamento Russia Germania, tutti dobbiamo, senza dare troppo nell occhio, sciogliere uno ad uno i nodi, i regolamenti, gli articoli, i commi con i quali siamo tenuti legati. Ma questo può accadere se ogni stato, ogni nazione europea, almeno in buona parte del suo popolo, diventasse cosciente della propria identità, della propria potenza, delle proprie capacità, delle proprie virtù,della propria libertà, se ci fosse questa coscienza almeno in una sufficiente parte di popolo, ostacoli, lacci e lacciuoli, ricatti velati o manifesti scomparirebbero.
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RispondiEliminaDire che Tremonti è un "dirigente dell'Aspen" è un modo oscuro di esprimersi.
L'Aspen è un club del Gotha internazionale della politica e finanza.
Invita chi vuole. Anche elementi non amici, ideologicamente, per vedere che tipi sono.
Non credo abbia "dirigenti".
Né che il fatto di esservi stato invitato una o due volte significhi diventare "ammanicati" al suddetto Aspen.
Suicidio demografico e immigrazione di massa. Chi abiterà l'Italia dopo gli italiani? Due fronti della stessa battaglia che possiamo vincere o scegliere di perdere (e stiamo perdendo). Il governo Meloni è stato eletto per dare risposte a una sola domanda: che Italia sarà quella dei nostri figli e nipoti? In questi giorni sono a Parigi, dove la risposta si può vedere a occhio nudo riflessa in una società che è stata con gli anni travolta da un cambiamento demografico-religioso senza precedenti nella storia d’Europa. Basta prendere la Ratp per Créteil. Sono soltanto venti minuti di treno dal centro di Parigi, ma è tutto un altro mondo: nordafricani, pakistani, tamil, siriani. E ti domandi: “Qual è il mio posto in questo ex paese di cultura giudaico-cristiana?”. Tra un secolo, coloro che scriveranno la storia della transizione demografica europea e italiana rimarranno sbalorditi dagli sforzi intellettuali investiti da coloro che l'hanno vissuta o giustificata per spiegare che non è mai avvenuta o accusare di “fascismo” chi dice cosa sta avvenendo. L'operazione logica è inarrestabile, persino geniale: se non esisti, e ancor di più se non sei mai esistito, non rischi di scomparire.
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