Questa è la mela avvelenata di satana, quella che sfodera, luccicante e gustosa, quando la tentazione è ormai al culmine.
L’anima confusa e irretita, per aver dialogato imprudentemente con il Falsario omicida, trova in questa “rassicurazione” un fuoco fatuo per scaldarsi al cospetto del gelo che già imprigiona la volontà.
La strategia del Nemico fa concentrare la vittima su un’intenzione futura e incerta per rubargli la Grazia nel presente, e con essa l’eternità.
Chi si darebbe delle martellate sui denti nella prospettiva di ricorrere, successivamente, al dentista?
Ecco! Consideriamo anche il fatto che nessuno ci garantisce di avere in seguito la forza e il desiderio di confessarci bene, e poi, ulteriore piccolo dettaglio, chi ci assicura che tra un’ora o domani saremo vivi?
Quando imperversa la tentazione non ascoltiamo i "disinteressati" consigli del nemico... vuole solo la nostra rovina. (Roberto Bonaventura)
Don Stefano Bimbi
RispondiEliminaSCHEGGE DI VANGELO
Sepolcri imbiancati (Mt 23,27)
n quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri». (Mt 23,27-32)
I moderni farisei sono considerati benefattori perché si prodigano in lodevoli attività filantropiche e si ergono a guide e maestri dell’umanità. È normale che la Chiesa venga perseguitata da questi benefattori, come Gesù veniva perseguitato dai farisei del tempo. Infatti, come spiega Gesù, è inutile descrivere con termini positivi ciò che buono non è, perché in tal modo, cercando di mascherare con belle parole il male, non si fa altro che confermare l’intrinseca malvagità delle azioni. Per questo chi si fida del Signore non cade nella trappola degli odierni farisei che considerano l’omicidio dell’innocente una cosa buona avendola travestita da "aborto terapeutico" oppure "diritti delle donne".
https://lanuovabq.it/it/i-diritti-delle-donne
Sobri estote vigilate quia adversarius vester diabolus tamquam leo rugiens circuit vos quaerens quem devoret. (I Pietro, 5:8)
RispondiEliminaAl momento, i mondialisti stanno tifando e mettendo le ali alla fantasia per il ritorno del caldo africano a settembre (Bacco) e della variante covid (Pirola) per i mesi venturi.
Errata corrige
EliminaCui resistite fortes in fide
Lo smartphone scrive quello che vuole!
Aggiungo che, poi, quando ci si confesserà, bisognerà confessare anche quel pensiero.
RispondiEliminaI peccati sono quelli che, IO PER PRIMO, più difficilmente confessiamo e confessiamo bene.
Verso i peccati di pensiero, siamo pessimi giudici. Almeno io tecnicamente mi sfugge di confessarli
RispondiElimina"La più bella astuzia del diavolo è quella di farci credere che non esiste"
RispondiElimina30 agosto 1867: muore Charles Baudelaire, il "poeta maledetto" per eccellenza. Per molti simbolo di inferno, dannazione se non di satanismo. Ma è una patina che va grattata: Baudelaire riflette profondamente sulla natura del Male e ne comprende l'insidia. La famosa frase sul diavolo che convince il mondo che non esiste è di un'attualità sconvolgente. Se oggi parli di Diavolo ti becchi del medievale. Ma anche se parli di un più generico "male". Il male non esiste, dicono che sei un retrogrado
Eppure sotto l'apparenza di una società solo superficialmente più umana il male oggi è ovunque, mascherato da ideologie pseudo-umanitarie come il progressismo e l'ecologismo.
"De Maistre ed Edgar Poe mi hanno insegnato a ragionare". Anche Baudelaire comprende che il Male è nel progressismo, esaltando come suo guru il vate del reazionarismo Joseph De Maistre. Baudelaire alla fine è un "reazionario". Come Platone, come Dante, come Dostoevskij, come Guareschi, come quasi tutte le menti più raffinate e profonde. Nonostante la sua analisi si sia soffermata soprattutto sul Male, sul Mysterium Iniquitatis, si rese conto, come Hanna Arendt dopo di lui, che il Male è banale
"Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l'opera del fato; il bene è sempre il prodotto di un'arte". Il Bene è artistico, non il Male. È forse proprio perché viviamo un'epoca banale il Male è diffuso ovunque
Non ti preoccupare delle tentazioni che ti tormentano, sono un buon segno. Se il demonio bussa alla tua porta significa che non è dentro.
RispondiEliminaOccupati di cose giuste, buone ed elevanti.
Resisti a questi assalti mortali e fuggi l’ozio. Combattile con i mezzi giusti e sempre fuggi! Non accettare nessun dialogo con esse, non soppesare, non valutare, non inoltrarti nei loro buii sentieri. Non rispondere alle voci ovattate e sibilanti che accompagnano l’azione dei demoni che sanno ben sfruttare i tuoi momenti di prova. delusione, sconforto, stanchezza, rabbia, paura, ecc. aprono le porte alle molteplici proposte del nemico. Dirotta subito i tuoi pensieri perché è nella mente che si svolge la sfida e la battaglia. È strategia del Maligno, dopo gli assalti più furibondi, farti credere che tu abbia acconsentito con il pensiero alla tentazione per poi farti, subito dopo, precipitare nel peccato in azioni, parole e omissioni relative. La tentazione non è peccato, se manca l’intenzione non c’è peccato. Posso tuonare in testa bestemmie orribili o scorrere immagini impure o prospettive di vendetta e altre azioni disoneste. Nessuna paura. "Tanto poi ti confessi"... ecco, quando udrai questo "viscido consiglio" saprai che la lotta è giunta ad un punto critico. Inginocchiati, mira il crocifisso e pensa che hai il martello e i chiodi in mano... lasciali cadere e, con l'aiuto di Dio, non sarai colpevole di una nuova mistica crocifissione. Resistendo avrai consolato Gesù e sarai premiato.
Sant'Agostino diceva che se potessimo sentire le urla di goduria dell'Inferno che si scatenano in boati dopo un nostro peccato mortale, ne resteremmo traumatizzati a vita.
Coraggio!
La battaglia è sempre alla nostra portata, Dio non permette tentazioni più forti di noi.
Ma se fosse accaduto ciò che detesti, non ti detestare. Dio distingue te dal tuo peccato, similmente a come il medico riconosce la differenza tra la malattia e il malato. Rialzati tosto e riparti, sarai ferito, ma non sarai morto.
La differenza è eterna.
RB