I vescovi dello Zambia vietano le
“benedizioni” delle coppie omosessuali
I vescovi cattolici dello Zambia hanno dato istruzioni alle loro diocesi di non attuare il recente documento del Vaticano sulla “benedizione” delle coppie dello stesso sesso.
In una dichiarazione rilasciata mercoledì 20 dicembre, i vescovi hanno osservato che il nuovo documento di Roma, Fiducia supplicans, “ha sollevato diverse domande, confusione e preoccupazione tra i fedeli e le persone di buona volontà, dal momento che ora permettere la benedizione dei matrimoni omosessuali” è diventato un problema.
Hanno poi precisato che “sulla base delle Sacre Scritture che presentano gli atti omosessuali come atti di grave depravazione”, “la Conferenza riafferma l’insegnamento tradizionale della Chiesa che dichiara “gli atti omosessuali come intrinsecamente disordinati e contrari alla legge naturale”. Pertanto, ‘non possono essere approvati in nessuna circostanza'”.
“Per evitare qualsiasi confusione e ambiguità pastorale e per non infrangere la legge del nostro Paese che proibisce le unioni e i rapporti attivi tra persone dello stesso sesso, e ascoltando la nostra eredità culturale che non accetta tali relazioni, la Conferenza stabilisce che la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede del 18 dicembre 2023 riguardante la benedizione delle coppie dello stesso sesso sia considerata come ulteriore riflessione e non per essere applicata nello Zambia”.
I vescovi hanno concluso richiamando coloro che vivono nella sodomia “a intraprendere il cammino di conversione con maggiore fiducia nella misericordia e nell’amore di Dio”.
Lunedì 18 dicembre, Papa Francesco e il cardinale Victor Manuel Fernández hanno emesso la Fiducia Supplicans, che permette “la benedizione di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso”, in contraddizione con l’immutabile insegnamento cattolico secondo cui la Chiesa non può benedire relazioni peccaminose.
Sebbene Fernández chiarisca nel documento che tali benedizioni non devono essere interpretate come benedizioni “proprie del sacramento del matrimonio”, egli ammette che la “riflessione teologica del testo, basata sulla visione pastorale di Papa Francesco, implica una reale evoluzione rispetto a quanto è stato detto sulle benedizioni nel Magistero e nei testi ufficiali della Chiesa”.
Nel 2021, la CDF ha affermato chiaramente che la Chiesa non ha il “potere di dare la benedizione alle unioni di persone dello stesso sesso”, affermando che “non è lecito impartire la benedizione a relazioni o unioni, anche stabili, che comportino attività sessuale al di fuori del matrimonio (cioè al di fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come nel caso delle unioni tra persone dello stesso sesso”.
Nella sua prima lettera ai Corinzi, San Paolo afferma che le azioni omosessuali sono peccaminose, spiegando che “né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri” “erediteranno il regno di Dio”, ma piuttosto, secondo la sua lettera ai Romani, coloro che praticano l’omosessualità riceveranno “nella loro persona la giusta pena per il loro errore”.
Louis Knuffke
nel frattempo si sono aggiunti i vescovi del Rwanda e Polonia
RispondiEliminaA proposito di confusione e di accecamento delle coscienze:
RispondiEliminahttps://blog.messainlatino.it/2023/12/non-diamo-piu-soldi-radio-maria-padre.html#more
Not surprising, for a 'catholic' president who has himself performed 'same-sex marriages.'
RispondiEliminaA Natale, finalmente tanti episcopati stanno facendo una sonora pernacchia alle farneticanti elucubrazioni di tuco e bergy. Si palesa una megagalattica figura del... cavolo o del finocchio come dir si voglia per la combriccola modernista, massonica e pervertita del vaticano. Preghiamo per voi affinchè vi ravvediate finché siete in tempo. Afferrate la manina di Gesù Bambino che è sceso sulla terra anche per voi. Piangete lacrime di pentimento ai piedi della Mamma Immacolata, la Celeste Regina che schiaccia la testa del vostro capo .... San Giuseppe il Custode del Bambino salva ancora una volta Gesù da quanti lo cercano a morte ...State dalla parte sbagliata della barricata, passate dalla parte giusta, preghiamo per voi...
RispondiEliminaCaro "don" Areki44, mi compiaccio con lei, tanto di cappello ! era ora che si sentisse una voce decisa anche dal basso del clero, oltre che dall'alto di Mons. Viganò; Dio volesse che
RispondiEliminatanti sacerdoti che se la fanno letteralmente sotto prendessero il coraggio a due mani e si unissero alla sua voce, reverendo carissimo. Dei collaborazinisti, degli opportunisti, dei tiepidi, dei pavidi è inutile parlare, non ammetterebbero la realtà nemmeno sotto tortura, bisogna rassegnarsi a lasciarli andare dove hanno scelto di andare, ponendosi anch'essi dalla parte sbagliata della barricata, e giustificandosi col dire "lo dice il papa"...quindi lo dico anch'io: peggio per voi e per lui (ed i suoi corifei) purtroppo, non c'è rimedio, tranne un miracolo dell'Altissimo, nel quale non è vano sperare e per cui non è vano pregare. Buon Natale a lei, caro reverendo, e a tutti i seguaci dell'evangelico "si si, no no".