invera il 'non è mai troppo tardi'
Il diavolo tenta spesso di ingannarci con subdoli raggiri sul “tempo”.
Sottilmente insinua che non c’è più tempo, che è ormai troppo tardi, che siamo oltre il tempo massimo per vedere realizzato un progetto buono, un desiderio onesto, una santa aspirazione.
Non bisogna ascoltarlo!
Il Padrone del tempo è Dio. Ricordiamoci bene le parole dell’Arcangelo Gabriele: "Vedi: anche Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
nulla è impossibile a Dio". (Lc 1,36)
Ricordiamoci che chi non è più in tempo è proprio satana e con lui tutti I diavoli e i dannati. Chiunque altro è in tempo per tutto, a Dio piacendo. Lazzaro era in putrefazione... ma era ancora in tempo per risorgere e il Padrone dell’eternità lo ha fatto uscire dal sepolcro, vivo e vegeto.
Chi ha fede può fermare il tempo come Giosuè che disse: “O sole, fermati su Gabaon, e tu o luna, nella valle di Aialon”. E il sole si fermò e la luna obbedì.
RB
La fretta, la velocità vanno a scapito della concentrazione sia nel lavoro che nello studio che nelle relazioni con il prossimo. Quando andiamo senza fretta guadagniamo in concentrazione, cioè siamo al centro di noi stessi, siamo presenti qui, non siamo già là che viene comunque dopo. Essere presenti a sé stessi porta come in una dimensione nuova che sembra dilatare il tempo. Ed è allora che, a lavoro finito, ci accorgiamo che abbiamo finito prima di quanto avevamo pensato. Quel lavoro iniziato svolto e finito con piena presenza di noi stessi, solitamente viene definito lavoro svolto con coscienza.
RispondiEliminaIta fac, mi Lucili: vindica te tibi, et tempus quod adhuc aut auferebatur aut subripiebatur aut excidebat collige et serva. Persuade tibi hoc sic esse ut scribo: quaedam tempora eripiuntur nobis, quaedam subducuntur, quaedam effluunt. Turpissima tamen est iactura quae per neglegentiam fit.
RispondiElimina(Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, I,1)
Fai così, o mio Lucilio: rivendica te stesso per te, e il tempo che finora ti veniva sottratto o portato via o sfuggiva raccoglilo e conservalo. Convinciti che è così come io ti scrivo: parte del nostro tempo ci viene portata via, parte sottratta, parte fluisce via. Tuttavia la perdita più vergognosa è quella che avviene per negligenza.
RispondiElimina# "Il sole si fermò e la luna obbedì".
Così sembrò dalla terra. Ma Dio evidentemente rallentò il moto di rivoluzione della terra attorno al sole o lo fermò quel tanto di tempo che bastava per ottenere l'effetto desiderato.
Oppure produsse fenomeni ottici luminosi che diedero l'impressione del durare della luce del sole un tempo più lungo del solito.
Qualcosa di simile alla "danza del Sole" osservata da decine di migliaia di persone a Fatima nel 1917.
Il cuore delle persone che amano davvero è sovente crivellato di proiettili dai cui fori spuntano i fiori del perdono.
RispondiEliminaRB
IL SEGRETO DI FULTON SHEEN
RispondiEliminaDisse in tarda età, rispondendo ad una domanda:
"Il segreto del mio potere è che in 55 anni non mi sono mai perso di passare un'ora al giorno di Adorazione alla Presenza di Gesù Nostro Signore nel Santissimo Sacramento. Ecco da dove viene il potere. Ecco da dove nascono i sermoni. È da lì che viene concepito ogni buon pensiero."
L'impegno di Sheen nel mantenere un'ora Santa di Adorazione Eucaristica iniziò il giorno della sua ordinazione il 20 settembre 1919 e durò fino al giorno della sua morte, il 9 dicembre 1979. Morì durante l'Adorazione Eucaristica, davanti a Gesù nel Santissimo Sacramento. Era chiaramente devoto alla pratica, non la considerava come una devozione ma come "Una Partecipazione all'Opera della Redenzione". Per molti decenni ha esortato i fratelli sacerdoti, i religiosi e tutti i fedeli a fare un'ora santa quotidiana.
Stiano lontani dalla compagnia degli Amici della Croce quanti soffrono con orgoglio, i sapienti mondani, i grandi geni e gli intellettuali arroganti, che si ostinano e si gonfiano delle loro opinioni e talenti! Lontani da voi i grandi parolai, che fanno tanto rumore e producono come frutto solo la vanità! Lontani i devoti superbi che portano dovunque l'io dell'orgoglioso Lucifero: «Io non sono come gli altri uomini»: non sanno sopportare un rimprovero senza volersi giustificare,né sostenere un affronto senza difendersi, né accettare una umiliazione senza rifarsi! State bene attenti a non accogliere tra voi le persone viziate e voluttuose, che temono ogni piccola puntura; che smaniano e si lamentano al minimo dolore; che non hanno mai sperimentato il cilicio, la disciplina e altri strumenti di penitenza e che mettono insieme la loro devozione alla moda, con la ricercatezza e le soddisfazioni più dissimulate e raffinate.
RispondiEliminaAmico della Croce è un re onnipotente e un forte eroe che vince il demonio, il mondo e la carne nelle loro tre concupiscenze. Con l'amore alla umiliazione egli abbatte l'orgoglio di Satana; con l'amore alla povertà debella l'avarizia del mondo; con l'amore alla sofferenza smorza la sensualità del corpo.
Dalla" lettera agli amici della Croce"
Di San Luigi Grignon da Monfort
Padre Pio una volta disse ad una persona che aveva pianto molto a causa della sofferenza:
RispondiElimina“Le tue lacrime furono raccolte dagli Angeli e poste in un calice d’oro e le troverai quando starai davanti a Dio”.
Sappiamo valorizzare questo dono prezioso che è la sofferenza, unendolo alle sofferenze di Cristo sopportate per amore.
San Padre Pio, prega con noi, per noi anime peccatrici
Nel frattempo oggi pomeriggio a Sant'Anna al Laterano, magnifica 1°Catechesi sui Novissimi. Domani, Domenica 3 Dicembre dalle ore 15, Confessioni a cui seguira' alle ore 16:00 la S.Messa, a cui seguira' l' Adorazione Eucaristica con la Benedizione del SS.Sacramento.Ave Maria!
RispondiEliminaÈ facile dire a chi soffre: "Accetta la volontà di Dio!" Facile, sbrigativo e consolatorio per chi, elargendo il generico consiglio, poi, se ne lava le mani.
RispondiEliminaMolto più impegnativo organizzarsi con altri per prendere di peso il suo lettuccio, portarlo da Gesù, salire sul tetto, spostare le tegole e calarlo giù. Tuttavia, solo così, si ottiene il miracolo spirituale (i tuoi peccati ti sono perdonati) e materiale (alzati e prendi la tua branda e vai...).
Prendiamo, dunque, a cuore le necessità (dell'anima e del corpo) del prossimo e, trovate anime buone disposte ad aiutare, mettiamoci a pregare facendo fioretti e penitenze... portiamoli da Gesù nel tabernacolo e nella santa Messa e vedremo i miracoli del Vangelo.
Ma se urgesse un aiuto materiale e Io rifiutassimo, potendolo invece elargire, ricordiamo a noi stessi che i peccati di omissione sono peccati a tutti gli effetti.
RB