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domenica 28 gennaio 2024

Il mondo si precipita verso la sua rovina, che dobbiamo fare?

Editoriale di Fideliter n°273 pubblicato da La porte latine, sito della FSSPX.
Il mondo si precipita verso la sua rovina, che dobbiamo fare?

È innegabile che i tempi sono per lo meno travagliati. Il disordine è nelle strade come gli spiriti. Noi siamo civilmente invitati a vivere in conformità con un’idea precisa dell’uomo e della storia, su cui ormai si deve costruire la società di oggi e quella di domani. I criteri del bello non sono più quelli che potevano ammirare nelle costruzioni del passato. La verità non deve più pretendere di trascendere le opinioni di ciascuno e di appoggiarsi sulle regole del buon senso. Il bene non è più una morale la cui quintessenza è riassunta nei dieci Comandamenti. Questi tre criteri non hanno più corso nella vita sociale e spariscono nella vita privata: essi non devono più guidare i cittadini nella loro ricerca di una condotta conforme alla natura di cui Dio è l’Autore, e ancor meno disporre alla ricerca di una vita soprannaturale il cui modello e la fonte è Gesù Cristo.

Sotto i nostri occhi, la vita sociale lotta contro Dio
La vita sociale è organizzata perché non vi siano più né il bello, né il vero, né il bene. Il wokismo, il comunitarismo, il femminismo, l’antispecismo vi contribuiscono largamente, col gran sostegno della pubblicità. Il passato è raso al suolo e la storia è riscritta. La nostra società vive, in maniera deliberata, cambiamenti radicali e rapidi.
Non vi sono più eroi ai quali ispirarsi, modelli a cui riferirsi.
Volontariamente, la nostra vita civile è stata ridotta ad una grande impresa economica che avvantaggia i ricchi e impoverisce i poveri; non ha più una dimensione politica, orientata verso il desiderio di un bene comune virtuoso; non è più fondata nella permanenza dei princípi perenni; essa consiste nel movimento. Gli uomini si succedono, senza legami, attori di una vasta fabbrica di prodotti virtuali.

Sotto i nostri occhi, e nostro malgrado, la vita civile lotta contro Dio, fonte e fine di tutti gli esseri. Sottomettere la religione al regime economico che governa significa semplicemente promuovere un secolarismo combattivo e totalitario.

Disgraziatamente, il concilio Vaticano II ha stabilito il precetto di scrutare i segni dei tempi. E la Chiesa conciliare si sta buttando a capofitto nelle stesse follie.
Romano Amerio, nella sua famosa opera Iota Unum, fustigava a giusto titolo questo nuovo cristianesimo:
«La Chiesa sembra temere di essere rigettata, poiché è positivamente rifiutata da una grande parte del genere umano. Così cerca di scolorire le proprie caratteristiche meritorie e di colorare per contrasto le caratteristiche che ha in comune con il mondo: tutte le cause legali da essa sostenute hanno l’appoggio della Chiesa. Ella offre al mondo i suoi servizi e cerca di assumere la guida del progresso umano. Ho dato a questa tendenza il nome di cristianesimo secondario».
Di fronte di questo pericolo, la fermezza cattolica è stata sempre la nostra salvezza e spetta a noi, in modo particolare, che essa continui ad esserlo. Ma dobbiamo avere un ardore invincibile nel cuore, la fede nella Santa Chiesa deve sempre animarci e dobbiamo essere animati dalla bella virtù teologica della speranza.

La turpitudine attuale è una prova purificatrice
Per il momento dobbiamo sopportare molte prove e difficoltà; dobbiamo attraversare questo mondo corrotto: «Nostro Signore Gesù Cristo ha dato se stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo mondo perverso» (Lettera ai Galati 1, 4). Poiché il secolo fa di tutto per farci fallire: ci offre tutte le turpitudini che favoriscono la caduta. Questo mondo decadente ci sconvolge e allo stesso tempo attrae fortemente la nostra concupiscenza. È quindi necessario attraversarlo perché, come cristiani, attendiamo fermamente la risurrezione e la vita eterna.
Che grazia incredibile è oggi poter cogliere questa felicità futura alla fine di una vita effimera!

Dobbiamo attendere, ma soprattutto sperare, «Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza» (Lettera ai Romani 8, 24). In tutte le sue lettere, San Paolo ci incita a sperare la gloria futura. Ci invita ad attendere pazientemente nello scorrere del tempo la redenzione completa e definitiva. «La tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada» (ibid. 35) non possono fermare il cristiano. E la forza data dalla speranza teologale consiste proprio nel non considerare la turpitudine attuale come un ostacolo, ma invece come una prova purificatrice che attesta la nostra fermezza sulla strada dell’eterna felicità. È per questo che San Paolo arriva a dire: «noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce la pazienza, la pazienza è una virtù provata e la virtù confermata, la speranza» (Lettera ai Romani 5, 3-4).

«Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti» (Prima lettera ai Corinti 1, 27). Noi sappiamo infatti che la nostra forza è in Gesù Cristo e la nostra lotta è una partecipazione alla Sua. In questo mondo malvagio, la speranza è una consolazione, ma anche una gioia, perché attesta che verremo cinti da una corona di gloria. Fonte     

19 commenti:

  1. Che dobbiamo fare? Magari cominciare a riconoscere che la Sede Apostolica è occupata da un NON vicario di Cristo che quindi NON è Papa, come dichiarato dal Codice di Diritto Canonico e dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. E non sarebbe poco...

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    1. E gli errori, anzi eresie, precedenti, posto che si togliesse di mezzo Bergoglio( cosa irrealistica) li lasciamo li? E' questa la carenza della tesi cionciana, che lei sembra evocare: focalizzare tutto su Bergoglio, come se lui non fosse stato lungamente preparato. Bisogna andare alla radice. Come S. Pio X disse che il modernismo metteva la scure alla radice stessa della Religione, noi dobbiamo metterla alla radice del modernismo. Per lo meno moralmente, dentro di noi.

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  2. 28 gennaio 814.

    Ad Aquisgrana muore Carlomagno, padre dell'Europa ed unico imperatore d'Occidente.

    "Missione mia è di difender, aiutante la divina misericordia, e all'esterno colle armi la santa Chiesa di Cristo contro ogni attacco de' pagani ed ogni guasto degli infedeli, e consolidarla nell'interno colla professione della fede cattolica"

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  3. A che serve oggi questa Chiesa modernista, insipida, mondana e anemica? (A chi serve lo sappiamo, ma a che cosa serva e' molto dubbio).
    Sull'onda dell'emorragia di vocazioni in Germania, sarei anche curioso di sapere dai vescovi Cattoprotestanti tedeschi quale sarebbe, secondo loro, una buona ragione per cui un giovane dovrebbe entrare in uno dei seminari gestiti a dosi di umanitarismo sulfureo, con teologi da "Nouvelle cuisine".

    Gz

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  4. CHIESA CATTOLICA AD ATTRAZIONE ZERO.

    C'è una cosa che mi sento di dire circa il rapido decadere della chiesa cattolica e del cattolicesimo a fronte della sostanziale tenuta o più lento declino di altre confessioni religiose come gli evangelici o gruppi come i testimoni di Geova.
    Il fatto è che le chiese protestanti della "terza ondata" e i tdg offrono soluzioni pratiche a problemi pratici. Se sei disoccupato ti trovano lavoro o se non puoi permetterti una casa pur lavorando (caso frequentissimo a Milano) ti trovano un alloggio al punto da ospitarti in casa loro. Lo so perché l'ho potuto constatare tramite l'esperienza di persone che conosco molto bene.
    La loro capacità attrattiva dunque esula da aspetti religiosi in senso stretto, ma include aspetto materiali estremamente pressanti.
    Sono comunità moto solidali fra loro che non dimenticano il fatto che l'uomo è fatto anche di carne e ossa.
    La chiesa cattolica e invece non fa che occuparsi di presunti problemi collettivi senza nemmeno esserne esperta: vedi l'ecologismo su cui prelati vari anche ad altissimi livelli mettono continuamente il becco raccattando le opinioni dei sedicenti esperti come farebbe una portinaia che raccoglie e divulga informazioni su cui per caso (o per curiosità) è venuta a conoscenza.
    Tutto quello che la chiesa cattolica oggi sa dire a chi ha problemi pratici s'inserisce nell'ambito della rassegnazione, sopportazione, croce da portare: insomma devi assecondare l'inerzia che ti sta distruggendo. A corollario di questo profilo rassegnazionista c'è lo spaccio di una nuova immagine di Dio: un dio debole, fragile, che non fa miracoli, quasi inerte o impotente. Insomma un dio che non serve a nulla e che non interessa. Si direbbe funzionale a una chiesa che prende atto senza risolvere.

    Al polo opposto troviamo realtà cattoliche -e qui mi viene in mente una celebre radio- focalizzata sul futuro, sugli eventi escatologici che ci attendono adombrando perfino la prossimità di tempi apocalittici.
    In entrambi i casi sia che si tratti di occuparsi di astrazioni politicamente corrette sia che si cerchi di divinare cosa ci attende in futuro i problemi pratici d chi ha scelto te religione cattolica fra le mille religioni possibili sono ignorati. Manca totalmente la solidarietà interna, mentre abbonda quella esterna (vedi ecumenismo, dialogo, autodemolizione per compiacere altre religioni, etc).
    Questo è il motivo principale per cui il cattolicesimo non attrae: grande attenzione sui massimi sistemi di cui peraltro si occupano già altri con più competenze, solidarietà interna minima sulle necessità materiali urgenti dei propri aderenti. Necessità materiali anzi talvolta percepite con fastidio come si fosse in presenza di profittatori.
    Risultato: capacità di attrazione pari a zero.

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  5. L'editoriale dovrebbe chiedersi come fare a sbaragliare i nemici della Chiesa annidatisi al suo interno, come riuscire a stornare i falsi profeti che da un secolo e forse più, prima sotterraneamente poi platealmente, han fatto entrare il pensiero giudaico-massonico nelle viscere della Chiesa cattolica.
    Perché in nome di un falso ecumenismo e di una libertà religiosa eresia del nostro tempo si deve flirtare, come han fatto tutti i pontefici da Giovanni XXIII in poi, con gli eretici e i fratelli maggiori, che in realtà sono anticristiani fino al midollo.

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    1. Concordo pienamente, senza riserve, precisando che i primi anticattolici sino stati i papi del Concilio e i prelatibelli, già puniti dai papi preconciliari, che loro hanno fatto entrare al Concilio per ribaltare dottrina, liturgia e pastorale cattoliche. Da allora la Chiesa non è più cattolica, si maschera solo da tale per ingannare i poveri fedeli creduolni e fiduciosi nelle autorità traditrici, al fine di depistarli dalla strada stretta e tortuosa che conduce in Paradiso, indirizzandoli sull' autostrada a 8 corsie che conduce a Porta inferi.

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  6. Mic, perché non hai ricordato questo?
    https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/01/27-gennaio-giornata-della-memoria-chi-e.html?m=1

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  7. L'unica via d'uscita è quella indicata nel primo commento da anonimo 28 gennaio, 2024 06:45. La via più chiara e di immediata applicazione grazie alle leggi della Chiesa che non ammettono fraintendimenti, né scuse o pretesti vari. E' tutto previsto, nero su bianco. A chi tocca? Ai cardinali di nomina legittima ovviamente, ne bastano almeno tre. La sporcizia nella Chiesa è stata adeguatamente esposta e sarebbe ora che coloro a cui compete si dessero una mossa. A tal proposito esiste una petizione di fedeli, presentata in Segreteria di Stato lo scorso novembre accompagnata da 11.500 firme, appena integrata con ulteriori 3.000 firme. La petizione è tuttora aperta e chi volesse aderire lo può fare liberamente, come dovrebbe ogni battezzato a cui sta a cuore la sorte della Chiesa.

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  8. Che dovete fare?
    Sarebbe sempre l'ora che nella Chiesa si smetta di disprezzare lo spirito di profezia, e che si cominci a leggere con fede i messaggi delle principali manifestazioni divine e mariane del XX-XXI secolo !
    Osea 4:6
    Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io ti rifiuterò come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo DIO, anch'io dimenticherò i tuoi figli.

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  9. Rimango perplesso sul black out mediatico (non solo italiano, ma esteso anche altrove e specialmente negli Stati Uniti) riguardo alla disputa tra il Texas e il governo federale. A tal riguardo, qualche accenno di un analista di Limes https://twitter.com/FedericoPetroni/status/1751145014376198292
    Senza voler fare complottismi (che mi sono del tutto alieni), non posso che rilevare questa decisione dei mass-media, evidentemente deliberata, perché 1) è assurdo pensare non se ne siano accorti e 2) una simile vicenda è sufficientemente rilevante da richiedere un certo spazio.
    Posso pensare vi sia il desiderio di non infiammare gli animi, ma mi sembra si corra un grosso rischio: poiché natura abhorret a vacuo, le informazioni (vere o false) corrono sui social in modo incontrollato e finiscono per condizionare le reazioni personali e sociali (si pensi al ruolo di primo piano delle 'voci popolari' durante la Rivoluzione francese).
    Cit. Cristiano Andreatta

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  10. L’atteggiamento della Chiesa e delle anime quando gli empi rialzano il capo.

    La Chiesa militante ha un fluttuare continuo di bene e di male, di gioie e di angustie, che costituiscono quasi l’ambiente medesimo della sua vita terrena. Ai suoi periodi luminosi succedono sempre periodi di decadenza spirituale, perche' Satana sta sempre in agguato e non disarma. Poteva esso ricevere una sconfitta più grande e definitiva di quella che gli dette Gesù sulla Croce? Eppure anche allora tentò rialzare il capo, e si lanciò contro la Chiesa nascente per soffocarla con le persecuzioni. Dio glielo permise, come gli permette anche oggi di agitarsi e di tendere insidie al suo popolo, perché nella lotta e nelle tribolazioni si formano le anime alla santità. È questo un mistero di provvidenza che non deve mai scandalizzarci. Nelle angustie dobbiamo sperare, nella prosperità dobbiamo vigilare e temere, non c’è periodo di tenebre che non sia seguito dalla luce e viceversa, perché anche la Chiesa ha il suo giorno e la sua notte, l’ora di Dio e l’ora della potestà delle tenebre. Morì Giuda, e gli empi rialzarono il capo, e sopravvenne una vivissima fame in tutto il paese. Così avviene spiritualmente nella Chiesa: vengono meno le anime che zelano la gloria di Dio e cantano le sue lodi, e subito l’empietà rialza il capo; Si deforma lo spirito cristiano e sopravviene una grande fame nel popolo di Dio non una fame di pane ma di parola divina. La fede nelle anime si oscura, la speranza viene meno, la carità si raffredda, e lo Spirito miscredente e mondano diventa la regola e la norma della vita. I giusti, allora, sono perseguitati, perché al governo dei popoli sono preposti uomini empi e peccatori che fanno propaganda di male e incoraggiano i perversi.

    In questi periodi tristi dell’umanità è necessario che tutti gli amici del bene si uniscano, e che si lascino guidare non dalla umana prudenza ma dal dono del Signore, Gionata, facendo appello alla grazia ed ai mezzi soprannaturali, e confidando solo in Dio. I buoni, uniti insieme nelle sante organizzazioni promosse dalla Chiesa, debbono rifugiarsi nel deserto, evitando lo spirito del mondo. Non è possibile mai un compromesso od un accordo coi nemici del bene, né è possibile rimanere nel mondo e vivere del suo spirito senza vedere insidiata la propria vita spirituale.

    L’anima pellegrina in questa valle di lagrime vive sempre tra ingiustizie, prove, contraddizioni ed angustie. Essa è come quelle piante che crescono nelle fessure delle pietre o nelle fessure dell’asfalto: debbono faticosamente vincere gli ostacoli alla loro vita, e faticosamente raccogliere quel poco di linfa che le sostenta. È raro, rarissimo che trovino un ambiente favorevole al loro spirito; spesso è il padre e la madre, le sorelle e i fratelli che l’ostacolano; spesso vede intorno a sé la rovina spirituale, ed essendo assetata di amore o di gloria di Dio, giace in un ambiente polare e raccoglie solo spine pungenti di offese fatte al Signore dalle persone che le sono più care.

    Che cosa deve fare allora? Deve fuggire al deserto e fortificarsi coi mezzi della pietà e della fede, deve irrompere in sé contro il male che tende a depredarla dei tesori dello spirito, e mutare in lutto la sfrenata gioia del mondo combattendo contro il male con prudente accortezza e indomito coraggio. Deve soprattutto pregare, pregare, pregare, come fece Gionata quando si vide assalito da Bacchide, e combattere in se stessa e fuori di sé le insidie del mondo; del demonio e della carne.

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  11. da ex studente di Giurisprudenza29 gennaio, 2024 08:47

    Ci risiamo con il neo-sedevacantismo? Ancora con questa petizione? Proprio quando la Chiesa ha bisogno di unità e coesione c'è qualcuno che predica uno scisma? Allora sì che andiamo verso la rovina.
    Riguardo alla petizione, è malmessa già perchè i cardinali pre-2013 (che peraltro, forse non lo si ricorda, hanno eletto l'attuale Pontefice) ne sono destinatari in toto, anche quelli che non possono più partecipare a questo "conclave fantasma", mentre potrebbero al massimo entrarvi quelli che gli 80 anni li hanno compiuti dopo il 31/12/2022, data in cui, secondo l'unico interprete di un fantomatico codice, la sede sarebbe divenuta veramente vacante. Quello stesso interprete di un codice fantasma sta adesso dicendo che l'ultimo di questi cardinali cesserà di essere elettore nel 2036, dimostrando una volta di più di non aver studiato diritto canonico ma solo di aver letto qualche testo da solo.
    Ricordo di aver letto che qualcuno ha davvero scritto... a Trump (non ricordo se fosse stato ancora presidente degli USA o non più, qualcuno può cercare quando e chi gli avrebbe scritto?) perchè dichiarasse lui l'illegittimità dell'attuale Papa: e che autorità diversa da quella politica potrebbe avere un evangelical in una questione della Chiesa Cattolica?
    Anche diversi critici dell'attuale Pontefice (Mons. Viganò per primo) ammettono che sia stato eletto legittimamente. Mi ricorda sempre di più cosa dicessero di Bonifacio VIII: anche Dante lo considerava legittimo pur criticandolo pesantemente.
    Nonostante tutto, non credo che la fine dei tempi sia prossima. Ed è inutile cercare di prevederla: Cristo stesso ha detto di non conoscerne la data.

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  12. Che dobbiamo fare? Chi è credente preghi con devozione anche per chi non crede, gli altri aspettano l'evoluzione delle cose......la situazione in Texas sta prendendo una bruttissima piega, lo stato texano sfida apertamente il governo e un esercito auto proclamatosi God's army sta marciando per tutelare i confini di stato, per altro già presidiati dall'esercito regolare, che dire? Sono sull'orlo di una guerra civile? Non so, complottista non sono, ma realista molto più del re sì.

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  13. Tutto continuerà come prima. La Chiesa Cattolica non vuole restare indietro e si aggiorna continuamente per essere alla pari col mondo moderno, con l'ideologia mondialista. Ci sono state le elezioni presidenziali in Finlandia, da poco entrata nella Nato. Ci sarà il ballottaggio l'11 febbraio fra i due vincitori: il conservatore Stubb e il Verde (ma presentatosi come indipendente per agguantare più voti) Haavisto. L'atteggiamento di entrambi (nonché dei rappresentanti degli altri partiti) verso la Russia è lo stesso; poco male, la Russia non merita granché, la Russia è semiliberista. Che vinca l'uno o l'altro, poco importa, se non è zuppa è pan bagnato. Solo che il Verde Haavisto è omosessuale dichiarato; pertanto, è il candidato favorito del mainstream. È possibile constatarlo navigando in rete. Dopo la coppietta francese Attal-Séjourné, sarebbe un buon colpo un Presidente finlandese col vizietto. La moda corrente è quella. Che cosa possiamo farci?

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  14. #ex studente Giurisprudenza: "la Chiesa ha bisogno di unità e coesione".
    Mi stupisco che da ex studente di giurisprudenza non sottolinei che l'unità deve essere nella Verità.

    Gz

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  15. "Cosa possiamo farci"? di frone al dilagare dell'arcobaleno nelle alte sfere?

    Be', qualcosa il papa potrebbe fare, se avesse la fede cattolica autentica.
    Ricordare che, come dice san Paolo, i rapporti omosessuali sono "turpi" e mandano giustamente in perdizione chi li pratica, maschio o femmina che sia. Che essi inoltre portano all'estinzione delle società, facendo diminuire le nascite e diffondendo malattie, ugualmente turpi.
    Che ci si può salvare da essi solo convertendosi a Cristo, pentendosi, cambiando vita, come afferma lo stesso san Paolo.
    Etc. Insomma, qualcosa si potrebbe fare, basterebbe applicare la dottrina cattolica di sempre, chiamando le cose con il loro nome.

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    1. Sicuramente. Tuttavia, al momento, la volontà degli uomini di Chiesa è quella di piacere al mondo - e non solo per riguardo al sesto comandamento. Di conseguenza, al momento, non aspettiamoci atti diretti alla maggior gloria di Dio e alla salvezza delle anime. Io, sinceramente, non ne vedo. E ritorniamo al principio del ragionamento. Noi continuiamo con le nostre preghiere ad implorare l'aiuto del Signore, ma non possiamo imbracciare il mitra! Non so chi vincerà in Finlandia e, francamente, non mi interessa granché, perché sono tutti uguali, recitano la loro parte e chiunque vinca poi deve obbedire ai suoi superiori, non di certo agli (ingenui) elettori.

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  16. "ma non possiamo imbracciare il mitra.."

    Il fucile d'assalto vero, non possiamo. Quello spirituale o culturale che dir si voglia, possiamo.
    Quindi: non solo preghiere ma anche attività intellettuale in difesa della fede, per quanto modesta possa essere. Senza paura.
    Questo rientrerebbe nei nostri doveri di milites Christi.
    Il Signore vuole che ognuno di noi dia il massimo, nel suo proprio ambito. Chi può solo pregare, preghi anche per quelli che si espongono nella battaglia in difesa della fede.
    Ricordiamoci di cosa ha detto nell'Apocalisse: i tiepidi li avrebbe vomitati fuori!!
    T.

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