La Russia nuova nuovo baluardo di civiltà, nuova Arca di Noè?
Si capisce sempre meglio perché l’Europa che parla con la voce di Stoltenberg consideri la Russia la sua nemica giurata, motivo per cui bisogna fare fronte comune per metterla in ginocchio e riportarla ai bei tempi di Eltsin in cui spadroneggiavano i gangster della finanza internazionale si rubavano materie prime e bambini.
Per questa Europa in caduta libera nel precipizio del nulla la Russia è la memoria storica da distruggere, la tradizione da azzerare, l’incubo della comune civiltà negata e rinnegata. Per questa Europa che nega e rinnega sé stessa, la Russia è l’ossessione della propria falsa coscienza, la memoria del proprio sé perduto, l’immagine della propria identità smarrita.
Parliamoci chiaro, l’Occidente è un mondo in piena decomposizione, economica sociale culturale morale, il suo principale obiettivo sembra essere quello dell’annullamento di ogni barlume di resistenza umana basata sulla difesa dell’ovvio. Un mondo che ha deciso di sfidare la stessa natura umana, che si compiace di andare contro-natura, che per giunta si arroga il diritto di imporre questa sua perversione al resto del mondo.
Un mondo infatti che ritiene massima espressione di libertà l’introduzione volontaria di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; come ritiene affermazione di libertà, contro le discriminazione di genere, indurre minori a bloccare il proprio sviluppo ormonale in attesa che si chiarisca la propria identità di genere; o che adotta, come all’università di Trento, il “femminile sovraesteso”, per cui all’interno dell’ateneo saranno usati solo termini femminili, “per un linguaggio rispettoso delle differenze”; o che boccia, con il Comune di Milano, una statua della maternità rappresentata da una donna che allatta al proprio seno un bambino perché “la scultura rappresenta valori non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini”, come ha proclamato il sindaco Sala. Un elenco che, purtroppo, potrebbe andare avanti per giorni.
Ecco perché in molti cresce l’idea che l’Occidente combatte contro la Russia una crociata per abbattere il mondo “tradizionale”, il mondo che permetta all’uomo di sentirsi parte di una koinè universale e non ingranaggio di un sistema trans e post umano in cui l’individuo diventa appendice di un’intelligenza artificiale guidata da menti folli e perverse.
Secondo l’analista Dmitry Trenin la Russia è tornata a una situazione rivoluzionaria. Dopo aver provato ad adattarsi all’ordine mondiale voluto dagli Usa essa si è resa conto che così non si andava da nessuna parte, ha quindi cominciato a contrattaccare. Trenin sostiene che per la prima volta dai tempi della rivoluzione bolscevica, sebbene in modi molto diversi, il paese è tornato a essere una potenza rivoluzionaria. Mentre la Cina ancora pensa di migliorare la propria posizione all’interno dell’ordine mondiale esistente, la Russia vede questo stato di cose come irreparabile, per questo si sta muovendo per un’alternativa globale. Invece quindi di costringerla a cambiare per adattarsi al modello occidentale, la pressione russofobica ha indotto la Russia a ritrovare sé stessa, a riconsiderare la propria identità in termini di distinta civiltà da quella dell’Occidente politico.
È un dato di fatto che la Russia diventi sempre più un riferimento per tutti quei popoli che avvertono la necessità di sganciarsi dalla dominanza occidentale. Si pensi ai rapporti con i paesi africani, curati dalla Russia con estrema attenzione, dal ruolo della gestione del debito al ruolo di fornitore di sicurezza (armamenti). La Russia, come dice Pino Cabras, ha ormai maturato una consapevolezza mondiale, e la stessa sicurezza militare non è più questione che riguardi solo i propri confini, per questo ha necessità di tessere un sistema di relazioni. E, fatto da considerare con attenzione, in Russia si sta considerando con estrema attenzione l’ipotesi di aprirsi a nuovi flussi migratori.
Insomma la Russia sembra non avere più quel timore riverenziale nei confronti dell’Occidente, mostra di aver maturato una nuova consapevolezza storica, contrappone all’isteria delle classi dirigenti europee la propria ferma intenzione di non aver più riguardi per gli stessi santuari occidentali. Classi dirigenti europee che sembrano disposte a sacrificare i rispettivi popoli in nome di un ordine che non promette nulla di buono, sia sul piano economico-sociale che su quello umano, e direi anche “spirituale”.
Con gli Usa che, come sono stati cinicamente disposti a combattere fino all’ultimo ucraino, sembrano altrettanto cinicamente disposti a combattere fino all’ultimo europeo, pur di evitare di intervenire direttamente.
Antonio Catalano, 7 aprile 2024* * *
Con la guerra tutto è perduto
Altrimenti non si spiega.
Cosa pensano di ottenere con la guerra, tra l'altro eventualmente condotta da un esercito debole e frammentato senza gli Stati Uniti ?
Nulla.
Distruzione e morte.
Alla fine l'Ucraina cosa avrà ottenuto da una guerra impossibile ?
Nulla.
Dovrà cedere dei territori dopo un sacco di morti e un sacco di gente che ha preso il passaporto russo e se n'è andata da quella gabbia di matti.
Con la guerra tutto è perduto.
"È una strana sensazione quando si arriva dall'Ungheria a Bruxelles.
L'Ungheria sembra un Paese normale. Abbiamo una mentalità calma e razionale, ma se si viene a Bruxelles e si parla con i politici, si rimane sorpresi.
C'è un'atmosfera militare, un linguaggio militare, una logica militare.
I leader parlano come se stessero conducendo una guerra personale contro la Russia.
E ora parlano di mettere dei soldati in Ucraina.
Non è chiaro cosa intendano esattamente, dove dovrebbero essere dislocati, con quali armi e per quali scopi. Ma hanno già iniziato a prepararsi al fatto che in questa situazione sarebbe del tutto naturale se i Paesi dell'Europa occidentale piazzassero postazioni militari in Ucraina, il che sconvolgerebbe gli ungheresi.
Mi sono sentito come se fossi in un'altra galassia, e dobbiamo stare attenti a non cadere nella psicosi di questi circa venti leader di Stato.
Fino a che punto i leader occidentali sono disposti a spingersi per sostenere l'Ucraina?
La cosa più inquietante di tutta questa storia è che ciò che era impensabile due o tre mesi fa, ora, due o tre mesi dopo, sta diventando un evento comune."
Victor Orban
Federico Rampini:
RispondiElimina"Se vi interessa capire perché Donald Trump rischia di vincere le prossime elezioni, basta concentrarsi sugli errori dei suoi avversari. E vi do un esempio, un aneddoto accaduto qui nella mia città, New York, alla vigilia di Pasqua. Sono affluiti sulla città di New York ben quattro presidenti: tre democratici, cioè Bill Clinton, Barack Obama e Joe Biden, nell’ordine. Erano al Radio City Hall per una raccolta fondi milionaria a vantaggio della campagna elettorale di Biden. C’erano popstar multimilionarie e c’era tutta la New York ricca. C’è chi ha pagato 100.000$ per un ticket d’ingresso da vip. C’è chi ha pagato 10.000$ per farsi fotografare da una illustrissima fotografa di moda mentre stringeva la mano a Barack Obama. Mentre quei tre erano lì a Radio City Hall, bloccando il traffico di mezza Manhattan a raccogliere 25 milioni di dollari ( tanto ha fruttato la serata di foundraising), l’altro, il 4.º presidente Donald Trump, era ai funerali di un poliziotto, un poliziotto che qui a New York è stato ucciso barbaramente, ferocemente da un pregiudicato. Il criminale, che lo ha assassinato sparandogli a bruciapelo, era stato arrestato 21 volte ed era a piede libero. Ecco, quel giorno c’erano tre presidenti nel posto sbagliato e uno solo nel posto giusto
Condivido pienamente l'articolo di Antonio Catalano e l'intervento di Victor Orban, entrambi chiarissimi. La bestia ferita è pericolosa. Signore, vieni in nostro aiuto. Affrettati a soccorrerci.
RispondiEliminaSono totalmente d'accordo sia con la riflessione di Catalano, sia con le considerazioni di Orban. La Russia è ormai il nuovo katéchon paolino, "la forza che trattiene" la Bestia dell'Apocalisse rappresentata da un cosiddetto occidente ormai in preda alle depravazioni più immonde, al "sistema della menzogna", come lo definiva Solgenitsin, alla totale, perversa negazione della realtà e della verità.
RispondiEliminaSilente
RispondiEliminaLa Russia, dopo aver col comunismo rovinato mezzo mondo, avendo sperimentato la crisi seguita al crollo del comunismo sovietico a casa sua, ha recuperato in parte il senso comune, salvandosi dalle aberrazioni che stanno affliggendo l'Occidente. Il diritto ad abortire liberamente è stato comunque concesso per la prima volta al mondo dallo Stato sovietico cent'anni fa o giù di lì alle donne russe, ed è un diritto tuttora concesso.
Tanto per chiarire.
Putin è stato provocato dalla stolta politica americana ma non cuciamo addosso a Putin i panni del crociato. La Russia prima di tutto fa i suoi interessi e persegue anch'essa il suo disegno egemonico, ora non più comunista ma euro-asiatico. Continua comunque ad appoggiare i vari Stati comunisti e filocomunisti ancora esistenti (vedi Corea del Nord, Sud America).
Politicus
La Russia prima di tutto fa i suoi interessi...
EliminaE quali interessi vuole che faccia la Russia, quelli degli USA? Le piacerebbe, vero? Piuttosto, quanto vorrei che l'Italia avesse il coraggio di fare i suoi interessi, invece di quelli degli USA, come purtroppo sta facendo dall'8 di settembre del 1943! E fosse questione solo dell`Italia!
Se volessero, potrebbero abolire nuovamente il diritto d'aborto, come già fece Stalin, che, tra tanti morti, ebbe almeno il merito di riportare la società sovietica su un piano morale tradizionale.
EliminaA politicus, se uno ha sbagliato e si pente, il Signore concede misericordia. La Russia è l'unica che sta stringendo le maglie sugli errori passati. L'occidente le continua ad aprire. Comunque parrebbe ..che il documento di ieri sulla dignità infinita (?) dell'uomo le blocchi su alcuni punti. Se è .. è perchè c'è stata un'aperta ribellione a fs, e anche perchè l'argentino ha perso controllo dopo tale disastro ( purtroppo peró avvenuto e non bloccato) o perchè sta cercando di recuperare consensi. Ma si dovrebbero abolire fiducia supplicans e la nota di amoris laetizia come minimo per ricuperare almeno un poco.. e non basterebbe ancora: ci vuole un Papa santo e determinato per la verità con tanto di scomuniche . I tralci secchi vanno tagliati e presto.
RispondiEliminaDio è l'unico sovrano e ogni regno è soltanto ministero.
RispondiEliminaI Sinodali di Barmen ancora influenzati dalla dottrina delle "due spade" di Lutero, fondavano la divisione e la sostanziale differenza fra dominio mondano e ministero nella Chiesa in Mt 20, 25.26:
Tesi IV: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo (Mt 20, 25.26). - I diversi uffici nella Chiesa non fondano alcun dominio degli uni sugli altri, ma l’esercizio del servizio affidato e comandato all’intera comunità. - Noi rigettiamo la falsa dottrina secondo la quale la Chiesa potrebbe e dovrebbe darsi e lasciarsi assegnare, dall’esterno di questo servizio, particolari guide dotate di poteri di dominio».
Innocenzo III era stato molto più radicale (anche se forse più disponibile di Sant'Agostino che riduce i regni a "ladrocinia"):
«Di Dio è la terra nella pienezza sua, l’orbe terrestre e tutto quanto in esso vive. Unico è Iddio; uno solo per tutti è il Signore. Gli altri non son signori, ma ministri, ai quali viene interdetto il dominio e viene comandato il ministero» (Innocenzo III, De contemtu mundi, II, XXXIV).
RispondiEliminaAgostino e i Regni.
La citazione è monca. Agostino dice che i Regni sono "latrocinia" se "remota iustitia", se "abbandonano la giustizia", non in quanto tali.
Non c'è quindi una condanna dello Stato in quanto tale.
Lo Stato è necessario, si tratta di averne il giusto concetto.
Pol.
RispondiEliminaPutin nuovo crociato?
Che Putin e gli altri della dirigenza ex-sovietica si siano "pentiti" non è da credere.
Hanno dovuto far buon viso a cattivo gioco. Putin stesso ha definito il collasso dell'URSS la più grande tragedia dello scorso secolo.
Per i russi è stato certamente un momento difficile. Che hanno superato grazie alla guida ferrea di Putin, che deve comunque aver avuto sempre un discreto appoggio popolare.
Quello che sfugge ai suoi laudatores è che anche Putin ossia la Russia ha il suo disegno egemonico, non si tratta solo di guerra difensiva contro l'aggressività ottusa della nato a guida americana.
Dove si vede la componente egemonica? Per esempio nel negare all'Ucraina la sua natura di Stato indipendente, anche ad un'Ucraina neutrale e diminuita della Crimea e di altre zone a netta maggioranza russa, necessarie alla Russia per mantenere l'accesso al Mar Nero.
Si dovrà anche vedere che politica i russi faranno nei confronti dei Paesi baltici.
C'è anche un fatto di cui tener conto: i russi sono amati solo dai russi oppure da chi li idealizza in Occidente facendone delle figure mitiche, per ragioni ideologiche. Fuor di metafora: i paesi dell'Europa orientale non vogliono stare sotto i russi e ne hanno paura in particolare dopo l'esperienza dell'occupazione comunista e staliniana sino al 1953, anno in cui Stalin morì, a settant'anni suonati.
Come non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere non c'e nemmeno peggior sordo di chi non vuol sentire. Comunque per un cristiano c'è sempre la possibilità di convertirsi, e mettere in dubbio i propri pregiudizi. Un aiuto per questo esercizio può venire dalla lettura dei libri dell'ex Ambasciatore Sergio Romano. Persona che conosce bene ciò che descrive. Un diplomatico conosce molto spesso anche ciò che alle persone comuni rimane ignoto e che, se messo a disposizione del pubblico può fornire nuovi elementi di comprensione. La famosa frase da lei, ed altri, citata per dimostrare il comunismo di Putin la cita pure il prof Romano, in "La Russia imperiale di Putin", rimettendola nel suo giusto contesto. Per quello che riguarda l'aborto in Russia è stata votata una legge che ne proibisce la promozione, specialmente da parte del personale medico. Vorrei aggiungere che anche nella Federazione russa le leggi non le fa Putin bensì i Parlamenti dove esiste pure un' opposizione. In un regime totalitario non esiste, se non erro. Bene, spero di essere stata utile, augurandole buona e piacevole lettura.
EliminaValeria Fusetti
RispondiEliminaPerché non aboliscono il diritto d'aborto in Russia?
Ho letto che il Patriarcato di Mosca ha chiesto invano a PUtin di procedere in questo senso.
Forse la misura sarebbe impopolare tra le donne russe? E incoraggerebbe la piaga degli aborti clandestini? Difficile dire.
Un residuo dell'ideologia marxista, che di fatto propugna l'abolizione della famiglia, il libero amore, l'allevamento dei figli in comune, e implicitamente il diritto di pianificare le gravidanze da parte della donna, liberatasi del matrimonio "borghese"?
Difficile dire. Purtroppo molte donne e anche uomini difendono l'aborto in quanto difendono un malissimo inteso "diritto di scelta", ne fanno una questione di principio.
Circa la Russia che fa prima di tutto i suoi interessi. La replica polemica mi pare ingenua. Si voleva solo ricordare a chi ha tramutato Putin in un cavaliere dell'ideale, che prima di tutto vengono gli interessi della Russia, la Realpolitik, poi viene il resto. In fatto di Realpolitik, di realismo sino al cinismo più spietato, la dirigenza russa, sin dai tempi degli zar, non deve imparare niente da nessuno.
Riprova: come è stato fatto fuori il capo della Wagner, con tutto il suo stato maggiore, e come è stato trattato Navalny (sarà anche morto per cause naturali - non lo sappiamo - ma dopo una lunga persecuzione, bisogna dire).
(DA quando ha cominciato ad espandersi ad Ovest, con Pietro il Grande, la Russia è diventata l'incubo delle Cancellerie europee. Espandendosi ad Ovest ha temporaneamente inglobato popoli non russi e persino nemici, come i polacchi, i baltici, i finlandesi. L'avanzata russa è stata provocata inizialmente dall'espansionismo svedese, che aveva fatto del Baltico un lago svedese. Ma poi CArlo XII re di Svezia attaccò direttamente la Russia, spingendosi sino all'Ucraina, dove perse l'intero esercito, a Poltava (1709, citaz. a memoria), riparando in Turchia (impero ottomano). I russi poi si impadronirono gradualmente e in parte dei possessi svedesi, annettendosi, come Granducati, parte di Polonia e la Finlandia, che ridiventarono indipendenti nel 1918 (si resero temporaneamente indipendenti anche l'Ucraina e la Bielorussia). Franò tutto ma poi nel '45 Stalin ricostituì l'impero, almeno in gran parte e utilizzando la forma degli Stati satelliti.
DA allora il rullo compressore russo fa di nuovo paura. Proprio per questo, crollata l'URSS, bisognava creare una cintura neutrale di Stati dal Baltico al Mar Nero, per separare la Russia e l'Europa occidentale. Si è fatto invece il contrario.
Adesso si sta avvicinando il momento della verità, con questa crudele guerra.
Non starei a spaccare il capello in quattro con la problematica russoucraina, alimentata ad arte dai media e dai politici servi di Lorsignori, quando il problema, sempre più grave, è come fronteggiare l'espansionismo islamico, fomentato dalla Turchia e dai suoi satelliti nonché coccolato dalle forze anarcosocialiste europee, che credono di poter gestire i musulmani in chiave anticristiana, mentre verranno travolte anche loro, insieme a quanto resta del decadente mondo occidentale, dalla tumultuosa invasione islamica. In tutto questo, spicca ovviamente l'abbraccio affettuoso della moderna Chiesa conciliare nei confronti dei "fratelli" musulmani, che fa tutt'uno con quello verso i "fratelli maggiori". Quindi una Chiesa che fa l'opposto di quel che dovrebbe fare, come ricorda l'antico e sempre nuovo magistero della stessa, ovviamente stravolto dai modernisti.
RispondiEliminaLa Russia che si riappropria della sua fede cristiana è un valido sostegno ad una politica sempre più urgente di contrasto dell'espansionismo turco/musulmano.
La Siria è stata un bell'esempio di come giocano le potenze sullo scacchiere in chiave pro o contro il fondamentalismo islamico. Ricordiamocelo.
M.
"I Sinodali di Barmen ancora influenzati dalla dottrina delle "due spade" di Lutero, fondavano la divisione e la sostanziale differenza fra dominio mondano e ministero nella Chiesa in Mt 20, 25.26"
RispondiEliminaLutero nella "Lettera alla Camera di Danzica" nel 1525 ha difeso, per la prima volta nella storia della cristianità, la separazione tra Chiesa e Stato:
"La legge di Mosè è morta e totalmente invalidata, ed è stata data addirittura solo ai Giudei; noi gentili dobbiamo obbedire alle norme del diritto locale, del luogo in cui risiediamo, come dice San Pietro nella sua prima epistola al capitolo 5 [sc. 2,13!]: “ad ogni ordine umano” . Il Vangelo, a sua volta, è una legge spirituale, secondo la quale ciascuno non può essere governato, ma ciascuno deve porsi di fronte ad esso, che lo rispetti o meno. Né si può né si deve obbligare nessuno a farlo, così come non si può obbligare nessuno alla fede, perché ormai non è la spada, ma lo Spirito di Dio che deve insegnare e governare. Ecco perché è necessario tenere ben separato il regime spirituale del Vangelo dal regime secolare esterno, evitando ad ogni costo di confonderli".
Le leggi di Mosè sono le leggi naturali scritte. Nostro Signore non è venuto per revocargli, ma per portargli alla perfezione. È lo stesso atteggiamento della Chiesa conciliare e la difesa della assurda "sana laicità".
# Gentile Fusetti Valeria,
RispondiEliminaL'ex ambasciatore Romano non è una fonte particolarmente qualificata sulla Russia, pur avendo scritto delle cose intelligenti, a volte, su di essa. Ha mai letto i saggi di Vittorio Strada, slavista, per indicare una fonte italiana? Romano è stato per un certo tempo a Mosca ma non ho mai capito se avesse imparato il russo.
Legga bene: nessuno ha mai detto che Putin è rimasto comunista, la sua ideologia la si è piuttosto qualificata come "euro-asiatica", un pastone nel quale si agitano anche spezzoni del passato regime.
Si è invece parlato di una vocazione russa all'espansione imperiale, sin dal tempo dell'avanzata della Moscovia in tutte le direzioni, quello dei vari Ivan, tra i quali "il terribile", uno dei modelli di Stalin.
Chiunque conosca la storia russa non può negare questa tendenza della politica russa. Che adesso potrebbe riapparire, se la guerra in Ucraina da difensiva diventerà offensiva, vale a dire procedendo all'occupazione di tutta l'Ucraina.
Le leggi non le fa Putin da solo, ma l'impostazione autocratica del regime russo sembra evidente, a saper guardare. Nemmeno al tempo di Stalin le leggi le faceva Stalin da solo, tuttavia era sempre lui a decidere cosa si dovesse legiferare o meno.
Le ricordo che inoltre in Russia "l'utero in affitto" è lecito, non meno che in Ucraina. Perché non lo mettono fuori legge? I motivi della permanenza del diritto ad abortire per le donne russe, restano opachi.
RispondiEliminaLa Russia scudo contro l'islam?
Sì e no. Appoggiando il governo siriano, e la minoranza cristiana in Siria, combatte l'islamismo più radicale. Però si è alleata con l'Iran, che sostiene l'islamismo radicale, terrorista, forse più di tutti.
Recentemente, la minoranza cristiana è stata cacciata dal Nagorno-Karabak, che l'Azerbaigean si è inglobato. I russi trent'anni fa erano intervenuti militarmente in modo pesante contro i maomettani, salvando il Nagorno-Karabak cristiano dall'invasione. Stavolta non si sono mossi, l'esercito russo ha fatto da cuscinetto, impedendo che i cristiani locali fossero massacrati dai seguaci di Maometto. Ha assicurato che l'esodo dei cristiani avvenisse senza spargimento di sange. Il fatto è che i russi hanno diverse milizie o unità mussulmane che combattono per loro in Ucraina, quindi...
Forse cinismo? Più probabilmente necessità politico-militare stringente. L'Azebairgian è comunque un grande produttore di petrolio.
E verso Baku c'è sempre stata un'aspirazione turca, sin dal periodo finale dell'impero ottomano, quando apparve sulla scena lo sciagurato petrolio.
RispondiEliminaStalin riportò la società sovietica sul piano morale tradizionale?
Sì,certamente. Lo dice anche Solzenitzin. Allora era giovane, il sistema scolastico era gratuito, era buono, si faceva sport, si veniva educati ai "buoni sentimenti": in primo luogo l'amore per la Patria socialista. La famiglia era rispettata. Si doveva essere onesti, altruisti. Andò al fronte e fu anche decorato. Ma un giorno agenti del servizio di sicurezza lo ammanettarono e lo portarono in un centro di detenzione: in una lettera privata dal fronte aveva criticato la condotta della guerra e quindi indirettamente il compagno Stalin. Processo per via "amministrativa". Cominciò così il drammatico viaggio del grande scrittore nel GULAG, che durò anni.
Dal "piano morale tradizionale" dell'etica socialista della società sovietica mancava un tassello fondamentale: la religione. Prima della II gm la religione era perseguitata. Stalin la riabilitò solo quando, sull'orlo del baratro con i tedeschi che stavano già sfondando la porta di casa, vide che l'ideologia marxista era diventata carta straccia per il popolo (ci furono reparti che resistettero sino all'ultimo uomo, altri che si arresero senza combattere, in Ucraina i tedeschi furono inizialmente accolti come liberatori). Bisognava ritornare al patriottismo tradizionale russo, quello che aveva già salvato la Santa Russia ai tempi dei Torbidi, nel Seicento. Rimise i cappellani militari nell'esercito sovietico, la propaganda si adeguò.
Riapparvero le icone. Dopo la vittoria, la persecuzione ricominciò, anche se meno feroce.
IL "piano morale" di una società che si ispira al marxismo è minato da gravi contraddizioni, che alla fine esplodono, visto che il marxismo considera la morale solo nell'ottica della lotta di classe, quale prodotto della classe dominante, non credendo in una legge di natura né tantomeno nella verità rivelata.
Almeno c'è qualcuno, come si evince dai commenti, che non considera la Cina come la "bestia dell'apocalisse", ma lo stesso Occidente. Non come il trasformista di una certa radio pseudocattolica, un certo Padre Livio, che, ridicolo trasformista, cambia casacca dalla sera alla mattina,per non tradire le "mazzette giudaiche" del dietro le quinte. Dapprima filorusso, tessendo le lodi alla Russia, per tanti anni, oppure fingendo, e, subito dopo, con la guerra in Ucraina, tessendo le lodi dell'Occidente, con la Russia che diventa, all'opposto, uno dei nuovi"mali assoluti" di Radio Maria. Putin diventa il nemico dell'Occidente, un male contro la libertà ecc... ecc... La Cina è il Drago dell'Apocalisse e Israele la casa del popolo eletto. Mai è stato criticato Israele a Radio Maria. Tutto è impostato secondo una nuova visione democristiana e filo israeliana, toccando il ridicolo e cadendo nel l'assurdità più becera. Questo è l'atteggiamento ridicolo di un certo Padre Livio.
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