Shock al TGcom24. Paolo Liguori denuncia
la censura in Italia sulla guerra in Ucraina
Paolo Liguori denuncia la censura in Italia sulla guerra in Ucraina. Come scrive il NYT, essa va avanti da dieci anni col supporto segreto della CIA, svela il giornalista al pubblico mainstream.
"In Ucraina è una guerra di spie: ecco come la Cia aiutava segretamente lʼUcraina nel combattimento contro Putin. Ora lo scrive il New York Times, quotidiano Usa, vicino ai Dem. Si sfata un tabù lungo 10 anni" commenta il direttore editoriale di Tgcom24 Paolo Liguori.
Il combattimento di cui si parla "non è quello degli ultimi due anni, dove tutti aiutiamo apertamente lʼUcraina, ma degli otto anni precedenti quando lʼaiuto era segreto".
"Questa del New York Times è un riconoscimento, un'ammissione che prima dell'invasione di Putin che è avvenuta due anni, per 8 anni il trattato di Minsk era disatteso nei fatti dall'Ucraina che attaccava il Donbass, che attaccava Donetsk e faceva morti e profughi, con il sostegno degli Usa. La stampa americana è molto più libera della nostra, può scrivere quello che da noi per due anni è stato considerato un tabù".
"In questa notizia del New York Times in realtà ne sono contenute due: la prima è che dura da 10 anni questo assedio sui confini Ucraina-Russia e che l'America vi partecipa attraverso i suoi servizi segreti. A dirlo in Italia si rischiano i ceffoni o si rischiano gli insulti: 'Allora tu sei a favore di Putin'".
"Naturalmente, - conclude Liguori - quando hanno messo i missili a Cuba, a pochi chilometri dalle coste americane, gli Stati Uniti l'hanno vissuta come un'aggressione. E naturalmente in Russia hanno gli stessi sentimenti: se hanno una guerra nel Donbass per 8 anni dopo che è stato firmato un trattato e se hanno le basi americane ai confini la vivono un po' così". (Giorgio Bianchi - Fonte)
Prima o poi la verità viene sempre a galla.
RispondiEliminaUna domanda, fuori tema, per la titolare di questo sito: perché non pubblica: "I crimini e le eresie di Papa Francesco, le loro cause, i loro effetti e le azioni da intraprendere" che lei stessa ha firmato ?
RispondiEliminaClaudio Gazzoli
Alcuni punti fermi. La Russia e' Europa . Ma la storia ha dovuto registrare, nei secoli , guerre sanguinose tra gli stati che oggi costituiscono l'Unione Ejropea e l'impero russo. I piu' recenti tentativi di invasione sono stati quello di Napoleone e quello delle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale. In entrambi i casi la Russia ha vinto. Ma se leggeste le prime pagine della biografia di Putin scritta dal nostro ministro della cultura Gennaro Sangìuliano sapreste che l'assedio di Leningrado da parte nazista fu terribile e molti abitanti della citta" perirono per fame. Tra questi anche il figlio primogenito dei coniugi Putin. Fu cosi che quando nacque anni dopo Vladimir Vladimirovic la madre volle che fosse battezzato. Il prete che lo batteźzo' era sposato. Uno dei suoi figli , di un paio d'anni piu' grande di Putin e' l'attuale Patriarca Kirill.
RispondiEliminaContinuo. Non dovete pero' pensare ài sacerdoti del Patriarcato di Mosca sotto l'URSS come se fosse uno dei membri del nostro clero. Il controllo del KGB sui sacerdoti era pesante : molti oggi con nome e cognome vengono commemorati come nuovi maryiri. Le date del loro martirio sono prevalentemente negli anni 30 del secolo scorso. Per sopravvivere molti sacerdoti aderirono al KGB. Tra questi probabilmente il padre dell'attuale patriarca. Non si spiegherebbe altrimenti la possibilita' di far carriera offerta al giovane Kirill. Per esempio uscire dall' URSS non era semplice per i normali sacerdoti , ma Kirill nel 1978 arrivo' addirittura a Roma. E giunse , come segretario del Metropolita Nikodim addirittura alla presenza di papa Luciani.
RispondiEliminaDove il metropolita Nikodim mori dopo aver bevuto una tazzina di caffe' che , srcondo la vulgata diffusa in quei giorni , avrebbe dovuto essere destinata a papa Luciani. Ma la vulgata rispecchiera' la verita' ? Nikodim era segretamente cattolico e quindi nemico del patriarcato di cui faceva parte.
A mio parere bisogna porsi una domanda, ma prima occorre una premessa.
RispondiEliminaLa premessa è questa: in Italia le notizie reali, vere, sono girate da subito e da subito chi osava farne cenno è stato zittito e ridicolizzato e ghettizzato nel reparto 'ignoranza colpevole e complottista'.
Questo è accaduto in Italia. La domanda dunque da porsi è la seguente: come è accaduto che milioni di Italiani abbiano creduto alla propaganda italiota di regime? A me sinceramente questo solo interessa. Può cambiare il mondo, ma se noi come popolo, come classe dirigente, come lavoratori non sviluppiamo un senso del vero, del giusto, del bene non solo siamo destinati a scomparire, ma purtroppo siamo destinati a dannarci con le nostre mani. Questo è quello su cui dobbiamo riflettere eppoi dobbiamo contemporaneamente rimediare. Dobbiamo liberarci dalle menzogne, quindi bisogna prima distinguerle e smetterla di far finta di niente. Non è vero che una menzogna ripetuta diventa verità, menzogna è e menzogna rimane portando dietro di sé rovina. Questa rivoluzione della verità dobbiamo iniziarla da subito, ognuno cominciando da se stesso e da ora. E questo vale per tutti dal Presidente della repubblica all'ultimo barbone. Altrimenti mai potremo essere un paese libero, rispettato, capace di quel buon governo con cui è possibile avere relazioni oneste e proficue. Nel mondo non dobbiamo cercare padroni né complici.
a.m.
Claudio Gazzoli,
RispondiEliminasull'idea di lanciare un documento del genare c'è stata la mia iniziale adesione di massima soprattutto per la grande e stima e condivisione con gli studiosi che mi hanno interpellata, uno per tutti il prof Kwasniewski.
Purtroppo il cuore della discussione è coinciso col momento doloroso che ho vissuto mentre stavo accompagnando nei suoi ultimi giorni mio marito che ho perso due settimane fa. Ho fatto alcune veloci osservazioni, purtroppo sommarie e non ho avuto cuore e tempo per seguire con la dovuta attenzione e cura la stesura definitiva.
L'osservazione più importante è che non emerge il motivo delle gravi storture evidenziate, rese possibili solo dalla 'pastorale' vaticansecondista che ha subdolamente sovvertito la dottrina attraverso una prassi fondata sull'applicazione di alcuni punti controversi ben individuati nei documenti di quel concilio (ci ho scritto un libro).
Per me ciò rappresenta un problema perché, continuare a individuare a rilevare gli errori senza mai indicarne la causa, non permetterà mai di correggerli nelle sedi opportune da un papa che, come proposto da mons. Schneider produca un nuovo Sillabo.
Ricordo anche i quattro livelli e conseguente applicabilità dei documenti conciliari di mons. Gherardini.
Mi ripromettevo di sviluppare questa ed altre osservazioni documentandole adeguatamente ma purtroppo non mi è stato possibile. Appena avrò il tempo e la concentrazione necessari le mie osservazioni saranno più esplicite e argomentate.
In Italia non siano trattati da persone intelligenti e un po' ce lo meritiamo.
RispondiEliminaPerò proprio tutti ugualmente in balia del mainstream non lo siamo.
Così abbiamo capito da tempo le manfrine, i più svegli almeno dagli anni settanta-ottanta.
Chi ha il potere di imbrogliare agisce più o meno sempre lo stesso trucco.
Fa succedere una cosa e soffia nell'etere perchè si capisca che l'hanno fatta altri.
Intanto dispone le conseguenze di quella cosa in modo che faccia comodo a chi l'ha ideata.
Il loro problema è quello di essere diventati ripetitivi e di aver perso la credibilità.
A meno che qualcuno beva unicamente dal mainstream, ma sono sempre meno.
Giunti al capolinea saranno disperati e proveranno a fare qualcosa di peggio del solito.
Questo se tutto dipendesse dall'uomo, o peggio, dal principe di questo mondo.
Sappiamo che non è così: il redde rationem troverà molti sorpresi, ma anche chi è in attesa.
Comunque la si pensi, bisognerebbe avere l'onestà, anche quella intellettuale, di smettere di pensare che VP voglia conquistare tutta l'Europa, lui vuole quello che era stato promesso prima a Gorbacev, cioè che i confini NATO non si sarebbero espansi, la seconda sono gli accordi di Minsk, ben 2/3 bellamente sottoscritti e poi divenuti carta straccia e qui Angelina Merkel ha grossissime colpe, la Russia è da secoli l'ossessione di Londra che vuole da sempre Crimea e Odessa, se VP è un criminale, cosa dire dei vari presidenti USA che non solo hanno allargato i confini della imbelle, nonché imbecille UE, ma basta guardare sulle mappe i piazzamenti dei missili e delle testate, tutti rivolti a Mosca, bisogna essere ciechi per non vedere, VP non è mai stato iscritto al PCUS, la IIGM l'hanno vinta loro, poche storie, 27 mln. di morti la dicono lunga, secondo accurate stime le vittime degli alleati a stento raggiungono le 20.000 unità, quanto agli Ucraini scappati perché ovviamente se lo possono permettere, stanno svacanzando dalle Canarie alla Turchia, Italia compresa, e stanno in albergo, altro che aiuti umanitari, il reclutamento dei nuovi cannon fodder avviene in maniera brutale, ci sono video a testimoniarlo, Bianchi lo sa bene, e speriamo che a qualcun altro giornalista rimorda un po' la coscienza e si ricordi del sacrosanto diritto all'informazione libera. Buona Domenica a tutti, in particolare alla dott.ssa Guarini, si prenda tutto il tempo possibile per tornare piano piano alla normalità, le sono sempre grato per tutto quello che fa.
RispondiEliminaL'AntiDiplomatico (Telegram)
RispondiEliminaElena Basile:. "Sono dementi e vanno fermati prima che sia troppo tardi".
Un minuto e mezzo altamente consigliato.
RispondiElimina# La guerra mondiale l'hanno vinta loro, poche storie...
Senza gli aiuti americani non avrebbero potuto avanzare così velocemente come fecero nel 1944. Allo stesso modo, senza gli imponenti aiuti americani, dai carri armati all'artiglieria, gli inglesi molto probabilmente non avrebbero vinto ad El Alamein. Gli aiuti ai russi furono anche alimentari e riguardarono anche il vestiario. I famosi Valenki, gli stivali di feltro unico tipo di calzatura adatto alla neve e alle basse temperature, venivano ad un certo punto prodotti negli USA o in Canada ed inviati in Russia in quantità industriali, in particolare via Iran e Caucaso. Inviarono gli USA anche quantità notevoli di aerei (come il p-39 Aircobra, ottimo per l'attacco al suolo) e carri armati Sherman, nonché decine di migliaia di camions (Dodge e Ford), che consentirono di motorizzare ampiamente l'Armata Rossa. Anche adesso la Russia riceve notevoli aiuti militari dall'estero (Cina, Corea del Nord, Iran) anche se in settori più specifici e quindi limitati.
L'Iran era sotto "protettorato" anglo-americano, in realtà occupazione inglese. Ad un certo punto Stalin occupò la cittadina di Tabriz nell'alto Iran, già obbiettivo in passato degli zar. Ma gli Alleati furono durissimi e gli imposero di ritirarsi immediatamente. Stalin non fiatò e obbedì con la massima celerità. Sapeva stare al gioco.
L'Ucraina invece vede venir meno i necessari (e costosi) rifornimenti alleati e comincia a trovarsi in quella umiliante situazione di inferiorità materiale nella quale per esempio si trovarono i nostri soldati (ma anche i tedeschi) che nel 1942 difendevano la linea del Don. La storia si ripete, a quanto pare.
Urgerebbe un negoziato di pace serio, ma non se ne vede l'ombra.
Miles
https://www.lanuovasardegna.it/regione/2024/05/03/news/al-via-la-piu-grande-esercitazione-nel-mediterraneo-coinvolti-9500-militari-1.100514772
RispondiEliminaQueste esercitazioni militari, così come le basi militari, sul territorio italiano avvengono perché richieste da terzi al governo italiano o le richiede l'Italia a terzi o il tutto avviene ed è avvenuto a casaccio?
RispondiEliminaa.m.
“O Signore, difendimi dall’uomo che ha eccellenti intenzioni e cuore impuro: perché il cuore è su tutte le cose fallace, e disperatamente malvagio. …
RispondiEliminaProteggimi dal nemico che ha qualcosa da guadagnare: e dall’amico che ha qualcosa da perdere...
Quelli che stanno in una casa il cui uso è dimenticato: sono come serpenti distesi su scale cadenti, soddisfatti al sole.
E scrivono libri (e articoli) innumerevoli: troppo vacui e distratti per rimanere in silenzio: ognuno alla ricerca della propria elevazione, nascondendo la propria vuotezza. Se umiltà e purezza non sono nel cuore non sono nella casa: e se non sono nella casa non sono nella Città…
(Thomas Stearns Eliot , da “Cori da “La Rocca”, Coro V)
Così fu illusione credere che ciò che ogni giorno è guerra,
sotto mentite spoglie,
non diventi, prima o poi, guerra fuor di metafora.
Non siamo migliori dei nostri padri.
Non arriva più linfa da radici tagliate.
E nessuno è mai del tutto innocente.
Affannati a cercare colpe seconde.
Per sentirsi i “buoni”.
Dentro un’universale inimicizia.
(Mentre ci chiediamo
che cosa hai mai fatto, Europa, del tuo battesimo?)
Secondo il Financial Times bisogna attendersi azioni di sabotaggio russe sul suolo europeo.
RispondiEliminaE' iniziata la "strategia della tensione" (in subordine il messaggio: "europei votate bene" e siate pronti alla guerra).
Intanto sarebbe utile sapere chi abbia sabotato due anni fa il gasdotto North Stream, che ha fatto saltare gli accordi russo/tedeschi/europei, grazie ai quali il gas russo, di qualità superiore all'altro, poteva giungere sul suolo europeo a costi ridotti e consentire le buone performances dell'industria europea (tedesca e italiana in particolare) e il rifornimento energetico a prezzi calmierati delle case degli europei stessi.
P.s.: un'idea di chi abbia sabotato il gasdotto ce la siamo fatta tutti o quasi, resta il fatto che la Germania ha dato prova di masochismo e fragilità nei suoi alti responsabili governativi e non solo (della "satanocrazia" europea meglio non parlare).
RispondiEliminaLe esercitazioni militari della Nato in Mediterraneo e altrove sono in genere programmate da tempo. C'è un calendario.
Di questi tempi bellicosi ne devono esser state programmate in aggiunta.
In termini strettamente militari, se l'Ucraina crolla lo schieramento Nato deve trovarsi in buona efficienza per scoraggiare eventuali penetrazioni russe verso Ovest all'insegna del motto "l'appetito vien mangiando..".
L'appetito ce l'hanno gli USA, non la Russia. Quale diritto hanno gli USA e i suoi lecchini di dominare il mondo, di imporre ovunque il loro marciume?
EliminaIl Financial Times, era un tempo il fiore all'occhiello del giornalismo british, ora è di proprietà di Elkann, come Repubblica.......ho detto tutto.
RispondiEliminaMacron ha inviato i soldati della sua Legione Straniera in Ucraina, afferma l'ex vice segretario alla Difesa Stephen Bryan in un articolo dell'Asia Times. La Francia ha ufficialmente inviato le sue prime truppe in Ucraina. Sono arrivati per sostenere la 54a brigata meccanizzata separata ucraina a Slavjansk. I soldati fanno parte del 3° reggimento di fanteria francese, che è uno degli elementi principali della Legione Straniera” - Asia Times scrive che Macron ha seriamente deciso di combattere con la Russia.
RispondiEliminaIl primo gruppo di militari dell'unità francese è già stato inviato in battaglie attive con unità russe nella regione del Donbass“
È improbabile che i russi tollereranno a lungo un aumento del numero delle truppe francesi, anche se si tratta di soldati della Legione Straniera. Non si sa cosa farà la Russia in risposta”, ha riassunto l’autore dell’articolo.
Macron: "La portata dei missili balistici russi minaccia la sicurezza europea, quindi non è possibile porre limiti al sostegno militare all’Ucraina”, - ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a La Tribune Dimanche. Secondo il presidente francese, è in gioco la sicurezza degli europei, poiché l'Ucraina si trova a 1.500 km dai confini dell'UE. Se la Russia vince, nel prossimo secondo non ci sarà più sicurezza né in Romania, né in Polonia, né in Lituania, né nel nostro Paese. La potenza e la portata dei missili balistici russi mettono tutti noi a rischio" - ha detto Macron.
Vedo che il piccolo napoleone si è ricordato le parole di Putin che in un colloquio gli disse nel 2021: "Ma davvero la Nato vuole combattere con la Russia?? Ma voi non farete in tempo a fare un battito di ciglia e siete morti".
Macron deve fare ancora un piccolo sforzo mentale, e forse capirà di cosa parlava la Russia quando ha sottolineato il pericolo di piazzare missili NATO in Ucraina. E perché è nata l'Operazione Militare russa!
Tanto per ricordare, a metà marzo, il Ministero della Difesa russo ha reso noto che durante L'Operazione Speciale russa sono arrivati in Ucraina 13.387 mercenari stranieri per combattere a fianco del regime di Kiev contro la Russia. Durante questo periodo sono stati eliminati 5.962 mercenari.
(Marinella Mondaini)
Sanno bene che la Russia vincerà in Ucraina, sanno anche che ci sarà una grande disastro economico-finanziario globale.
RispondiEliminaFino a qualche settimana fa escludevano l'una e l'altra, ora sommessamente dicono che la vittoria della Russia causerebbe un disastro economico globale.
Tale propaganda avrà un crescendo perché vogliono scaricare su Putin e la Russia le responsabilità che sono solo loro.
Noi complottisti lo sappiamo e da lungo tempo inascoltati lo diciamo.
La guerra la stanno evocando sollecitando finanziando ampliando per coprire il caos economico finanziario sul quale l'Occidente sta navigando da anni ed anni. La Federazione Russa è stata tirata in mezzo come paravento prima e come auspicato bottino poi, ma la realtà era ed è diversa dai loro auspici e immune dalle loro trame. Sembra che anche Mario si sia pronunciato per la guerra, anche lui con essa vuole seppellire le conseguenze delle sue pensate e delle sue azioni di alta finanza. Viviamo tra becchini.
RispondiEliminam.a.
L'Ucraina è l'epitome del suicidio dell'Europa.
RispondiEliminaLa Russia non userà mai le armi nucleari, crederà ancora una volta alle dichiarazioni di Macron e di Xi (Xi = l'incarnazione della falsità, del liberismo e del comunismo). La Russia è terrorizzata dall'opinione pubblica mondiale, della quale gli Usa sono i detentori assoluti e incontrastati. Usa, Ue e Nato, invece, non si faranno nessun scrupolo di usare le armi nucleari, ma prima useranno le altre. Nei giorni a venire (da domani, 7 maggio), ne avrete la conferma.
RispondiElimina“Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.”
RispondiEliminaHannah Arendt, “Le origini del totalitarismo”
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La Arendt ci fa riflettere sul potere del totalitarismo, ovvero quello di manipolare la mente e il cuore degli individui, di cancellare la loro capacità di giudizio, di discernimento, di critica. Un totalitarismo basato non solo sulla convinzione ideologica, ma anche sulla confusione, sull’inganno , sulla menzogna. Un totalitarismo che crea una realtà fittizia sostituendo la realtà storica, la verità fattuale. Un totalitarismo che vuole rendere gli individui incapaci di distinguere il vero dal falso, il reale dal fittizio, il bene dal male.
L’autrice ci mostra come il totalitarismo sia nato dalle crisi della modernità, dalle contraddizioni della società di massa, dalle frustrazioni dell’individuo isolato. Arendt ci mostra come il totalitarismo sia stato possibile grazie alla complicità, alla passività ed all’indifferenza di molti.
Il totalitarismo fa rima con il satanismo, che è il regno della menzogna.
RispondiElimina
RispondiEliminaN.B. Da notare che nel totalitarismo vero e proprio la Arendt non metteva il fascismso italiano, regime che aveva alcuni tratti del
"totalitarismo" ma che era in sostanza più affine ad un regime autoritario di tipo tradizionale. Giusto o sbagliato?
Giusto, infatti:
c'era il culto del capo carismatico in supposto diretto contatto con la massa e interprete come Vate delle sue necessità, del suo destino (vedi M. Weber sul potere carismatico); la mobilitazione continua delle masse, soprattutto giovanili, in cerimonie, adunate, sfilate (che poi in Italia alla fine degli anni trenta cominciarono anche a scocciare alquanto). C'era anche una mobilitazione gradita ai giovani, p.e. quella dei campeggi delle organizzazioni fasciste, interclassiste, dove i giovani facevano sport e addestramento militare elementare (e c'era sempre il cappellano, con la Messa al campo).
La Riforma Gentile della scuola riconobbe e mantenne la scuola privata (dal '24, un secolo fa, fu riconosciuta la Cattolica di Milano, di P. Gemelli). Il regime imponeva i suoi ideali patriottici ma non ci fu la massificazione dei cervelli, come in Russia e in parte in Germania. I professori erano liberi nell'organizzare i loro corsi, bastava tenere un linguaggio prudente su certi temi. Lo testimoniò anche Bobbio.
L'uomo nuovo della propaganda fascista era in realtà un italiano che doveva superare l'antico e nefasto spirito particolaristico, identificandosi con la Nazione e lo Stato unitario. Questo "uomo nuovo" doveva far propri anche certi valori del cattolicesimo (disciplina, fedeltà, obbedienza all'autorità) a prescindere da quelli religiosi veri e propri.
IL DISCORSO DI PUTIN
RispondiEliminaE' ''un periodo difficile'' quello che sta attraversando la Russia, ma ''insieme lo attraverseremo con dignità e diventeremo ancora più forti'', ha dichiarato il presidente russo nel suo discorso di insediamento al Cremlino. ''Supereremo tutti gli ostacoli e daremo vita a tutti i nostri progetti'', ha aggiunto Putin, affermando che ''guardiamo avanti con fiducia, pianifichiamo il nostro futuro, stiamo già realizzando nuovi progetti per renderci ancora più dinamici, ancora più potenti''.
Putin si è poi detto favorevole a ''un dialogo con gli Stati occidentali'', ma che sia ''alla pari''. "Noi non rifiutiamo il dialogo con gli Stati occidentali'', anzi ''siamo stati e saremo aperti a rafforzare buone relazioni con tutti i paesi che vedono nella Russia un partner affidabile e onesto'', ha affermato.
Per quanto riguarda i paesi occidentali ''la scelta è loro'' e ''un dialogo, anche su questioni di sicurezza e stabilità strategica, è possibile''. Ma a condizione che questo dialogo non sia condotto ''da una posizione di forza'', ma ''senza alcuna arroganza, presunzione ed esclusività personale, ma solo ad armi pari, nel rispetto degli interessi reciproci''. Putin ha invece parlato di dialogo non possibile se i Paesi occidentali ''intendono continuare a cercare di frenare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione''.
Quanto sarebbe importante che i leaders ricordassero la Storia. E oggi il Donbass esulta perchè è tornato a far parte della Russia... chiedetevi perchè.
Comunque vorrei consigliare di preoccuparvi dell'espansionismo islamico certo, invece di quello Russo improbabile.
RispondiEliminaC'ero, lo ricordo bene. I missili contro l'ambasciata cinese a Belgrado il 7 maggio 1999. Uno dei 78 giorni in cui la Nato, per mettere fine al disastro umanitario in Kossovo, bombardò la Serbia. Gli aerei partivano anche dall'Italia, da Aviano. Presidente del Consiglio era Massimo D'Alema. Avevo visto la pulizia etnica in Kossovo, ma ho visto anche i cosiddetti danni collaterali, le vittime dei "nostri" bombardamenti. Alla Casa Bianca c'era Bill Clinton, che del bombardamento dell'ambasciata cinese disse: "tragico errore". Un'inchiesta del New York Times confermò. Ho sentito troppe voci, allora, su un centro di comando segreto dell' esercito di Milosevic per credere allo sbaglio. Stavo, quella sera, in un ristorante su un battello sul fiume, poco lontano. Alle esplosioni, ondeggiò come per un' ondata. Corsi davanti all'ambasciata mentrre arrivavano i vigili del fuoco. Portarono fuori un corpo. Le ambulanze soccorrevano i feriti. Morirono tre persone. Le voci dissero poi che nei feretri che, con un permesso di violazione della fly zone, decollarono su un aereo alla volta di Pechino, avessero aggiunto dei pezzi dello Stealth abbattuto, l'aereo invisibile che i cinesi avrebbero voluto analizzare. Oggi Xi Jinping è andato a Belgrado, ultima tappa del viaggio in Europa, non a caso. Per i morti civili qualunque di quei 78 giorni nessuna visita ufficiale, credo.
RispondiEliminaCit. Toni Capuozzo