I cattolici legati alla Tradizione non sono suicidi,
ma sono la vera speranza per il futuro
60 Minutes della CBS è il principale programma di interviste televisive degli Stati Uniti. Nel corso degli anni, ha tenuto conversazioni con politici, capi di Stato, reali, celebrità, attori, atleti e altri personaggi di spicco. Domenica scorsa, 19 maggio, è andata in onda un’intervista con Papa Francesco: la prima volta che 60 Minutes ha intervistato un Romano Pontefice.
Sembra che a Papa Francesco piaccia rilasciare interviste nelle quali mostra molta abilità. Ha un tocco comune nell'esprimersi, utilizzando parole e frasi che catturano l’immaginazione dei suoi ascoltatori. Si presenta come uno che comprende e sa parlare agli uomini e alle donne comuni. Così facendo, suscita una risposta affettuosa. Il che è risultato evidente nell’intervista di 60 Minutes. Sorride. Fa ridere le persone. Sa anche raccontare una bella barzelletta. Si affeziona alle persone. La gente non può fare a meno di amare Papa Francesco, e questa è una buona cosa.
Detto questo, c’è anche un’altra caratteristica che è diventata evidente quando si parla della Chiesa cattolica negli Stati Uniti. Su questo argomento, si può essere certi che Papa Francesco offrirà alcune critiche. Egli percepisce la Chiesa cattolica americana come conservatrice – in particolare molti vescovi americani. Questa preoccupazione è emersa ancora una volta nell’intervista a 60 Minutes.
Alla domanda di Norah O’Donnell sulle critiche che ha ricevuto dai cattolici americani, Papa Francesco ha innanzitutto affermato che un conservatore è qualcuno che “si aggrappa a qualcosa e non vuole vedere oltre”. Il conservatorismo non ha futuro. Ha solo un passato a cui si aggrappa strettamente. In questa luce, Papa Francesco ha indicato altri due punti collegati tra loro. Ha affermato con enfasi che essere chiusi al cambiamento è “un suicidio”. Questa mentalità suicida sembra basarsi sulla presunzione che, se non si è aperti all’opera attuale dello Spirito Santo, si muore; mentre la Chiesa continua a svilupparsi.
Inoltre, essere suicidi significa che un conservatore si chiude in una “scatola dogmatica”. Francesco ammette che la tradizione dottrinale e morale della Chiesa deve essere “considerata”, ma non può ostacolare un ulteriore sviluppo. La scatola dogmatica può essere riempita con l’insegnamento dottrinale e morale tradizionale della Chiesa, ma se la scatola rimane chiusa, le dottrine e l’insegnamento morale che vi sono contenuti non servono a nulla. Diventano dottrine morte e quindi incapaci di rispondere ai bisogni di oggi.
Alla domanda sulla benedizione delle coppie omosessuali, Papa Francesco ha insistito sul fatto che le coppie omosessuali non sono benedette in quanto coppie, ma sono benedetti i singoli individui. La Chiesa non può benedire l’unione omosessuale, ma solo gli individui che ne fanno parte [al rguardo vedi].
Alla maggior parte delle persone, questa sembra essere una distinzione senza differenza. Se un ministro si trova davanti a due uomini o due donne che si tengono per mano e pronuncia una benedizione su di loro, non li sta semplicemente benedicendo come individui, ma li sta benedicendo come coppia, una coppia che commette atti omosessuali. Pensare il contrario sarebbe una farsa. Benedirli come coppia omosessuale attiva è blasfemo, perché non si può tentare di benedire un peccato come se fosse moralmente virtuoso.
Molti hanno notato l’ironia [che è incoerenza -ndT] del fatto che Papa Francesco sia vicino a personaggi come New Ways Ministry e P. James Martin, S.J., che affermano e promuovono attivamente stili di vita omosessuali. Eppure non loda mai il coraggio di coloro che hanno tendenze omosessuali e vivono una vita casta. È come se una vita così virtuosa fosse inimmaginabile.
Questo atteggiamento implica che Gesù non ci ha salvato dal peccato e che lo Spirito Santo è impotente quando si tratta di vivere una vita santa. Il peccato regna ancora sovrano e Satana continua a governare il mondo. Un atteggiamento che scoraggia coloro che hanno una tendenza omosessuale e si sforzano di vivere una vita santa. Inoltre, insulta la loro integrità.
Ora, non c’è dubbio che ci sono conservatori che si suicidano nel voler tenere chiusa la loro cara scatola dogmatica. Essere conservatori nel vero senso del termine, tuttavia, significa preservare e promuovere ciò che è vero e buono e che deve essere preservato e promosso. Pertanto, i cattolici americani, vescovi, clero e laici, che vogliono disperatamente preservare l’insegnamento e la tradizione ecclesiale tradizionale in materia [di dottrina e conseguentemente di etica -ndT] di legge morale, non sono suicidi, ma sono la vera speranza per il futuro.
Dalla loro scatola dogmatica aperta, essi fanno emergere dottrine vivificanti e salvifiche: posto pche Dio, nel suo amore per noi, ha mandato suo Figlio nel mondo affinché il mondo non vivesse più nelle tenebre del peccato. Inoltre, coloro che credono in Gesù risorto come Salvatore e Signore vivono nella luce della sua grazia salvifica.
Allo stesso modo, con il Battesimo si mette a morte la natura peccaminosa e si risorge come nuova creazione in Cristo, piena di Spirito. Non si è più schiavi del peccato, ma si è liberati dalle insidie e dal dominio del diavolo. Inoltre, nel sacramento della Confessione, il sacerdote, nel nome di Gesù, assolve ogni peccato e il sacramento fornisce la grazia specifica necessaria per respingere le tentazioni contro la virtù della castità.
Gli autentici conservatori cattolici sono la speranza del futuro della Chiesa in America, perché spalancano la scatola dottrinale della fede.
Si può essere rattristati dalla visione di Papa Francesco della Chiesa cattolica americana come sterile nella sua propensione a dogmi senza vita, perché ciò che egli percepisce non è vero. Sebbene la Chiesa stia lottando qui, è molto più forte di tutte le sue controparti in Europa occidentale.
A causa di questa forza, ci si chiede se non sia questo il motivo per cui Papa Francesco la critica così spesso – anche se ingiustamente. La Chiesa in America, insieme a quella in Africa, si oppone al tentativo di Papa Francesco di conformare la Chiesa alla sua ideologia.
Dobbiamo quindi pregare per Papa Francesco, come egli ci esorta continuamente a fare. E dobbiamo pregare per la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, affinché rimanga sempre forte nella fede e dia così gloria a Gesù, il Figlio incarnato e pieno di Spirito del Padre.
Thomas G. Weinandy
Dalla loro scatola dogmatica aperta, essi fanno emergere dottrine vivificanti e salvifiche: posto pche Dio, nel suo amore per noi, ha mandato suo Figlio nel mondo affinché il mondo non vivesse più nelle tenebre del peccato. Inoltre, coloro che credono in Gesù risorto come Salvatore e Signore vivono nella luce della sua grazia salvifica.
Allo stesso modo, con il Battesimo si mette a morte la natura peccaminosa e si risorge come nuova creazione in Cristo, piena di Spirito. Non si è più schiavi del peccato, ma si è liberati dalle insidie e dal dominio del diavolo. Inoltre, nel sacramento della Confessione, il sacerdote, nel nome di Gesù, assolve ogni peccato e il sacramento fornisce la grazia specifica necessaria per respingere le tentazioni contro la virtù della castità.
Gli autentici conservatori cattolici sono la speranza del futuro della Chiesa in America, perché spalancano la scatola dottrinale della fede.
Si può essere rattristati dalla visione di Papa Francesco della Chiesa cattolica americana come sterile nella sua propensione a dogmi senza vita, perché ciò che egli percepisce non è vero. Sebbene la Chiesa stia lottando qui, è molto più forte di tutte le sue controparti in Europa occidentale.
A causa di questa forza, ci si chiede se non sia questo il motivo per cui Papa Francesco la critica così spesso – anche se ingiustamente. La Chiesa in America, insieme a quella in Africa, si oppone al tentativo di Papa Francesco di conformare la Chiesa alla sua ideologia.
Dobbiamo quindi pregare per Papa Francesco, come egli ci esorta continuamente a fare. E dobbiamo pregare per la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, affinché rimanga sempre forte nella fede e dia così gloria a Gesù, il Figlio incarnato e pieno di Spirito del Padre.
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A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio per le traduzioni
(ora che sono sola ce n'è più bisogno)
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
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Ironia della sorte, chi parla di "scatola dogmatica" non si accorge di esserci già dentro.
RispondiEliminaNon c'è niente di più "dogmatico" (in senso deteriore) del progressismo chiesastico. Me ne sono accorto qualche tempo fa. Si era davanti alla cattedrale dopo una processione solenne, crocchio di chierichetti e seminaristi in attesa del megapranzo diocesano gratuito. I seminaristi, per darsi un tono da teologi esperti, parlavano di un loro professore, un prete gesuita, elencandone sorridenti tutte le posizioni (moderniste). "Eh, ma lui dice questo", "ah, già, sì", "e dice anche quest'altro", "sì, giusto, sì"...
Tosto si aggiunge alla conversazione un giovin pretino che gagliardamente soggiunge: "ha ragione, proprio bravo, ha sempre ragione". E quindi in coro i seminaristi: "ah, sì, bravissimo, proprio bravo, ha ragione praticamente su tutto, ma..."
Sapendo cosa stava per dire il giovinotto, e prevedendo che avrebbe banalizzato o sminuito la cosa, ne approfitto per intervenire a gamba tesa: "...ma ha detto che la comunione sulle mani non è liturgica perché non è prevista dai libri liturgici".
A quel punto il pretino ha uno scatto pavloviano furentissimo: "NO!! si sbaglia!! non è vero che ha ragione su tutto", e un attimo dopo la conversazione è conclusa, il gruppetto si è sfaldato, il pretino sta andando via con una faccia come se qualcuno gli avesse rovinato non la giornata ma l'intero mese.
Era talmente sdegnato che aveva dimenticato che il sullodato gesuitico professore, pur avendo correttamente affermato che la comunione "sulle mani" non è prevista dai libri liturgici (è infatti un "indulto", cioè una concessione temporanea che potrebbe venir revocata in qualsiasi momento e senza dover dare spiegazioni - ma i nostri vescovi sono così modernisti da averla "dogmaticamente" imposta), era pur sempre un gesuitogeno gesuitante, cioè dava sempre la comunione "sulle mani" pur avendo correttamente detto a lezione che "non è liturgica".
Guai a toccare la "scatola dogmatica" dei modernisti. Vanno in bestia. Per questo sono così ipersensibili all'ironia.
Nell'ottobre del 2000 scrivevo al curato della mia allora parrocchia in Italia, ciò che segue:
RispondiElimina"I tempi sono molti duri, e promettono di diventarlo ancora di più. Il pericolo tuttavia non viene dai tradizionali nemici della Chiesa, i quali possono uccidere il corpo ma non l’anima, bensì dai lupi travestiti da agnelli che ormai pullulano nel seno della stessa Chiesa, che remano in modo evidente in senso contrario rispetto al Papa, i vescovi e i sacerdoti a lui fedeli, e portano i fedeli a conformarsi alla mentalità del secolo anziché alla volontà del Signore. E, come spesso è accaduto nella storia, si rischia di riconoscere la vera natura dei lupi quando è ormai troppo tardi".
Ecco, quei tempi sono arrivati. Non ho mai avuto doni mistici, ma almeno lo spirito aperto è stato un grande dono della Madonna a Medjugorje.
E vedete per quale motivo, quando nel 2008, grazie a papa Benedetto XVI, ho conosciuto la Messa tridentina, me ne son innamorato subito?
Era ciò che cercavo, era ciò cui la Madonna mi conduceva: la santa dottrina accompagnata da una santa liturgia, che nella Chiesa già da allora nonostante gli sforzi dei Papi, a livello locale non c'era già più.
Cit. Guido Villa
Ci sono molte ragioni per cui sappiamo che il male esiste nel mondo; ci sono molte ragioni per cui crediamo che c'è lo spirito dell'anticristo. I nostri educatori moderni e la nostra stampa, negando la colpa, il peccato, il male, la penitenza, il sacrificio e la riparazione, non ci hanno convinto che non c'è Dio; non ci hanno convinto dell'inutilità della Croce; non ci hanno convinto che non c'è il male. Ma ci hanno convinto che c'è un diavolo, perché il diavolo non è mai così trionfante come quando induce i suoi seguaci a dire che lui non esiste!
RispondiElimina(Fulton J. Sheen, da "For God and Country" 1941)
Che sia un abile manipolatore, un attore nato e padrone della scena, nel senso che riesce ad esserne sempre al centro sotto i riflettori, è verissimo, ma che sia simpatico proprio NO, a me fa stare male fin dall'uscita in loggia e da quel raggelante Buona sera, mia impressione è che assolve pienamente il compito per cui è stato ripescato dall'altra parte del mondo, in ogni senso, poi ognuno si arrangia come meglio può, io prego che lo scempio finisca presto. Buon fine settimana a tutti, un saluto alla dott.ssa Guarini cui auguro di tornare presto in pista a pieno regime.
RispondiEliminaAllora prendiamo in parola Papa Bergoglio che afferma: la benedizione è alla persona non alla unione (falso espediente per giustificare la parola “coppia”).
RispondiEliminaSe la coppia omosessuale o etero irregolare chiede la benedizione bisogna fare così per avere Dio dalla nostra parte: la benedizione è data a queste condizioni:
1- la benedizione viene data alla SOLA persona: SINGOLARMENTE, non in coppia
2- la benedizione viene data con la precisa dichiarazione che il richiedente RICONOSCA l'impuro peccato (specialmente quello contro natura) e chieda espressamente al Signore l'aiuto per troncare l'illecita relazione.
Va bene così, Papa Bergoglio? Stiamo così a posto con il Tuo non capito e sofferto desiderio.
Quindi nè Tu, nè i tuoi amici Vescovi che la pensano come Te, dovrebbero trovare motivo, in retta coscienza davanti a Dio, di lamentarsi.
GO
L'ho scritto in un altro commento mattutino, che non è stato pubblicato.
RispondiEliminaE lo riscrivo: la gerarchia cattolica postconciliare è RESPONSABILE della sottomissione, attraverso l'esaltazione dei c.d. sensi di colpa per il passato della cristianità, dell'unica VERA religione, quella appunto CATTOLICA, alle altre false religioni.
La sua indegna compromissione con i potentati mondani a favore di una religione universale di fratellanza massonica, lungi dal consentire la pace terrena, sta creando il terreno fertile, mercè il processo eterodiretto di immigrazionismo selvaggio, ad una guerra civile sul suolo europeo occidentale tra la popolazione autoctona ancora lucida e la componente sempre più radicalizzata dei musulmani.
In Francia qualche intellettuale ancora raziocinante ha denunciato il pericolo, da noi stiamo a "pettinare le bambole", purtroppo anche da gran parte dei responsabili di centrodestra.
E allora sono i cattolici militanti a dover dare la sveglia.
&&&
« ... É il martellante, ossessivo e diabolico tentativo di accettare la tendenza, la pratica e la vita gay dentro la Chiesa. In fondo chiamarla frociaggine o più correttamente omoeresia è solo una questione di stile. Ma non è solo un fatto dei seminari. Attraversa tutto e va dalle veglie contro l’omotransfobia alle pubblicazioni sulla Bibbia queer; passa dalle benedizioni omo per approdare ai cammini dei gruppi di preghiera Lgbt per ridisegnare così una nuova teologia in chiave arcobaleno.
RispondiEliminaQuesta okkupazione ha ricadute dirette anche nelle proposte concrete che poi arrivano al popolo di Dio. Come dimostra ad esempio quanto accaduto alla Giornata Mondiale dei Bambini, dove ad esibirsi davanti ai bambini in attesa del Papa è stato niente meno che un “artista” - adesso si chiamano performer – a metà tra il trasformista e la drag queen.
Ad accorgersene è stato il quotidiano americano Lifesitenews che ha mostrato la sua esibizione nello spazio del Foro Italico antistante lo Stadio Olimpico ... » ...
Segue
RispondiElimina....
Nel video mostrato dal quotidiano e pubblicato sul profilo TikTok dell’artista si vede lui che annuncia con gioia di potersi esibire nell’ambito della kermesse che di lì a poco avrebbe visto protagonista il Papa. Poi le immagini vanno sulla sua performance: un giro del mondo con pose e “sculettamenti” vari che hanno mandato in visibilio i bambini.
«Ho soltanto portato un sorriso ai bambini e ci sono riuscito», ha replicato De Rosa. Quello dei travestimenti è la specificità di questo artista, che sul suo canale Instragram ha postato le sue numerose apparizioni televisive alternate a feste private quali prime comunioni di bambini – e parenti – in visibilio.
Al di là dell’esibizione più o meno riuscita, la domanda posta dal giornale agli organizzatori, è molto terra terra: possibile che questo sia un modo di intrattenere i bambini all’interno di una proposta cristiana quale era quella della Giornata Mondiale dei Bambini? In effetti, visto il clamore suscitato dalle parole del Papa, è una domanda legittima. Alla quale però nessuno ha voglia di dare risposta.
Non ho letto tutto perché vorrei prendere sonno serenamente. Mi preme tuttavia ribadire che la perfida Albione, della quale ora non mi viene da dire che male, ha sempre avuto una particolare attenzione per l'infanzia. Già ne scrissi in passato. Noi che pur eravamo noti per essere abbondantemente prolifici, non mi sembra che abbiamo dato vita ad una cultura per i giovanissimi. Forse perché eravamo poveri. Non so. È come se il bambino sia considerato un piccolo adulto dalla culla. Non viene riparato dal mondo degli adulti. Ora si va velocemente, ancor più, di male in peggio. Generazioni corrotte da neonati con telefonini in mano. Senza nessuna consapevolezza che queste anime scendono dal Cielo e devono entrare in questo diavolame piano piano ed il più tardi possibile quando hanno sviluppato le capacità per non venirne sopraffatte. L'idiotismo nasce dalla corruzione dei costumi. Non c'è da meravigliarsi allora se siamo così mal messi adulti e bambini. Questo è un peccato sommo che grida vendetta davanti a Dio, Uno e Trino.
RispondiEliminam.a.
Sì, la perfida Albione ha sempre avuto una attenzione per l'infanzia, anche 'particolare' seguo molti gialli della BBC ambientati negli anni '50/60 in cui vengono apertamente dimostrati casi di pedofilia ed abusi sessuali avvenuti in orfanotrofi ed anche scuole di un certo grado, in cui si denuncia che ne fossero coinvolti Lords ed alte sfere, mai puniti e sempre tutto top secret, sono solo films, d'accordo, ma che in diverse serie vengano affrontati questi temi, la dice lunga, ma si sa che la CC è sempre l'unica colpevole, tra l'altro risulta che fino agli anni '80 i GB venissero ancora applicate le punizioni corporali con canne, bastoni particolari e il gatto a 9 code, quindi andiamoci piano con auto accuse di essere i soliti poveri ignoranti, arretrati culturalmente e blablabla, gli altri sono molto peggio di noi, ma non lo fanno sapere in giro......
RispondiElimina“Impartire una benedizione a una coppia omosessuale significa benedire il peccato non solo degli atti sessuali fuori del matrimonio, ma quello di atti sessuali fra persone dello stesso sesso, cioè benedire il peccato della sodomia, che è considerato da quasi tutta la storia umana e dall’intera tradizione cristiana come un peccato che grida al cielo".
RispondiElimina( Athanasius Schneider )