Mons. Carlo Maria Viganò
Attendite a falsis prophetis
Comunicato a proposito dell'avvio del processo penale extragiudiziale per delitto di scisma
(Art. 2 SST; can. 1364 CIC)
20 Giugno 2024, S.cti Silverii Papæ et Martyris
B.ti Dermitii O’Hurley, Episcopi et Martyris
(Art. 2 SST; can. 1364 CIC)
Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.
Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.
Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.
Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.
La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.
Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.
Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.
Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.
Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.
Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.
Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.
In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.
Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.
Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo20 Giugno 2024, S.cti Silverii Papæ et Martyris
B.ti Dermitii O’Hurley, Episcopi et Martyris
Sono al suo fianco, perchè lo stimo e lo seguo talvolta nella sua pagina Exurge Domine
RispondiEliminaViganò sto giro dovrà parlare chiaro: io personalmente non ho mai capito se riconosca o meno Bergoglio come papa: a volte strizza l'occhio alla FSSPX - e sembra che lo riconosca, pur avversando quel che combina, ovviamente - altre strizza l'occhio ai cionciani - che non lo riconoscono ma sostanzialmente idolatrano Ratzinger.
RispondiEliminaAnche in questo suo ultimo comunicato, non si capisce poi molto quale sia la sua reale posizione; forse un vorrei ma non posso... lo sa Dio!
Simone Veronese...
EliminaPresumo che sacerdoti e vescovi in tutti questi anni abbiano cercato in ogni modo di digerire l'indigeribile. Ognuno a suo modo ha avuto il suo percorso. Chi si è accomodato nella modernità e chi ha cercato la verità malgrado i mal di pancia. Ognuno ha avuto i suoi tempi e le sue battaglie interiori. Non c'è da ironizzare. Tutti coloro che hanno pregato per la Chiesa del Signore Gesù Cristo sono stati ascoltati. Ora bisogna far scendere dalla nave coloro che vi sono saliti per l'arrembaggio.
m.a.
Non ci coglie di sorpresa questa dolorosa notizia. Preghiamo perché all'accusato non venga meno l'animo nel momento della discussione. E noi manteniamo fermamente le nostre posizioni.
RispondiEliminaProcedimento Vaticano che le fa onore e disonora chi dovrebbe occuparsi di ben altro, ovvero raddrizzare la barca della Chiesa che sta affondando, e invece apre falle ad ogni piè sospinto per accelerare il processo di dissoluzione e della trasformazione della Catholica in una fede mondialista che nulla ha a che fare con Gesù Cristo, se non nella facciata.
RispondiEliminaLa sua voce è la voce dei piccoli.
RispondiEliminaGrazie!
m.a.
Mi associo
Elimina
RispondiEliminaQue l'action engagée contre Mgr Viganò par un énergumène comme le préfet Fernández ne peut que prêter à rire. En vérité, que peut un âne, sinon braire et donner des coups de sabots ?
E' triste dover ammettere che ciò che non riusci' a Cavour sta riuscendo agli eretici neo-modernisti.
RispondiEliminaCavour e la sua cricca massonica cerco col "Risorgimento" di protestantizzare, ovviamente nei tempi necessariamente lunghi, la penisola; non a caso inviava missionari inglesi protestanti nelle campagne piemontesi.
A quei tempi vi era, tuttavia, un Papa e un episcopato fedele e resistente agli attacchi e alle angherie anticattoliche da parte del "sistema". Dal CVII, invece, abbiamo i traditori in casa e i risultati si vedono, purtroppo, e oggi abbiamo un popolo cattoprotestante in gran parte allineato al NOM.
Mons. Viganò è un bersaglio comodo, perché ha avuto il coraggio di esporsi, come pochissimi altri chierici hanno fatto. Noi fedeli laici sappiamo da che parte stare.
&&&
Terremoto negli ambienti Vaticani.
RispondiElimina... Viganò, che era arrivato a chiedere le dimissioni del Papa, si dice ”onorato” delle accuse. Il monsignore è stato avvisato «con una semplice e-mail dell’avvio di un processo penale extragiudiziale», ed ha subito commentato: «Presumo che la sentenza sia già stata preparata dato che si tratta di un processo extragiudiziale. Io considero le accuse contro di me un onore. È necessario che l’Episcopato, il clero e il popolo di Dio si chiedano seriamente se sia coerente con la professione della fede cattolica assistere passivamente alla distruzione sistematica della Chiesa da parte dei suoi leader proprio come altri sovversivi stanno distruggendo la società civile».
Nicola Porro
Ne ha parlato ora il Tg1 Parolin si meraviglia.
RispondiEliminaL'accusa, in soldoni, è che non accetta il Vaticano II
Non quaerenda ratio quorum non est ratio.
RispondiEliminaDuns Scoto
"Il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi"
RispondiEliminaQuante verità in questa sintetica frase. Facciamola nostra, citiamola, diffondiamola.
Silente
L'aspetto più interessante della faccenda è che nei sacri palazzi hanno una fretta del diavolo di sventolare al pubblico quella sentenza già scritta.
RispondiEliminaCome se la fretta non fosse dovuta alle esternazioni di mons. Viganò ma a qualche altro fattore (che il Bergoglio abbia i giorni contati? o che Viganò stia per rivelare altre porcate per cui occorre costruire urgentemente uno scenario per farlo sembrare vendicativo?).
A Simone Veronese 17, 19... Mi pare che i cionciani minutelliani ce l'abbiano nera con lui perchè non li nega e non approva. Quanto alla fraternità mi pare piuttosto chiaro, dice : non possiamo, come già mons. Lefevbre, e lo cita pure, semplicemente non è divenuto un membro della stessa, non si è posto in posizione da essere scomunicato come fece quegli al tempo, sta attendendo la scomunica, pure giusta dal punto di vista di chi sta seduto sulla cattedra di Pietro, dopo aver fondato una nuova chiesa nel corso degli ultimi decenni, irenica ed inclusiva salvo che per i cattolici. Giusta perchè vero è che ha dichiarato urbi et orbi l'illegittimità palese e pubblica dell'antipapa, e pure le deviazioni conciliarvaticansecondiste. Quindi ha condannato questa chiesa ...ma questa è quella che ufficialmente si presenta come cattolica, pur non essendolo. Scismatica, dice giustamente Viganó, è la chiesa di Bergoglio che ha eclissato la vera Chiesa. Qualche porporato riuscirà a seguire questo campione della verità sulla giusta via onde restaurare la vera Chiesa ? Dio castigherà come mai prima, al più tardi nella seconda metà del XX secolo, disse la ss Madre a La Salette: è avvenuto. E quale castigo maggiore che seguire l'errore, in buona fede magari agli inizi, ma giunti al 2024 possibile soltanto foderandosi gli occhi di salsiccia? Dio attende una levata di scudi di popolo e prelati a sostegno della verità che sta con mons. Viganó. Fino a quando potremo andare ai sacramenti ancora, con questo fatto ho percepito che siamo agli sgoccioli...Il male non dorme, purtroppo dormono i cattolici tutti quasi...
RispondiEliminaEccellenza Reverendissima Mons. Carlo Maria, certamente il Signore ha voluto mettere sul moggio la luce che da anni ormai promana dal suo alto magistero di fede, dottrina, amore alle Verità Eterne e alla Chiesa Romana occupata da questa combriccola di poveri illusi modernisti.
RispondiEliminaIn Lei sono ancora una volta a tentare di condannare la fede dei nostri padri, la fede dei santi, e anche la fede dei semplici, dei piccoli. Lei è come la piccola pietra che messa dentro gli ingranaggi della macchina modernista la farà definitivamente collassare ed ingrippare come un vecchio motore guasto da rottamare. A Lei il nostro plauso, la nostra stima, il nostro affetto, la preghiera costante, perché il Signore le dia tutte le grazie necessarie per schiacciare la testa a questa viscida e nauseabonda serpe. Siamo tutti con Lei... domani mattina offrirò la Santa Messa Romana che celebrerò, per Lei, le sue intenzioni, la sua e nostra causa.
Caro padre, mi sorprendono sempe, molto positivamente, le sue accorate parole di sostegno a chi si espone on prima linea, a rischio della sua stessa vita, non solo di onore, carriera, prebende. Tutto ciò le fa molto onore, anch' io tifo da sempre per l' eroico mons. Viganò, e lo raccomando alla Regina delle Vittorie, l'Immacolata Vergine Maria, Corredentrice, Mediatrice ed Avvocata nostra, alla faccia di chi considera "tonteros" i sostenitori di questi titoli della nostra Madre Celeste (de Maria numquam satis)
Elimina« La vertu de force nous sera très nécessaire en cette occasion cruciale, et nous devrons, les uns et les autres, manifester grâce à elle notre fidélité absolue à la foi catholique intègre, à la véritable Tradition de l’Église, à Notre Seigneur Jésus-Christ Roi des personnes, des familles et des sociétés, et aussi à la Fraternité Saint-Pie X, arche de salut suscitée par la Providence au milieu du déluge qui menace d’engloutir l’Église et la civilisation. »
RispondiEliminaCredo che la risposta non lasci però a diverse conseguenze se non una sentenza di condanna. E noi? Che faremo? Che farà quindi lui?
RispondiEliminaE chi è che chiama mons. Viganò? L'attuale prefetto del Dicastero (fu Congregazione) per la distruzione della fede?
RispondiEliminaInfatti! Io non comprendo perché Mons. Viganò prenda sul serio la farsa allestita dagli impostori che occupano il Vaticano. Io, per esempio, non mi presenterei mai nell'arena, data la certezza di essere sbranato dai leoni e non certo per paura dei leoni, bensì perché non servirebbe a niente! Ai tempi di Mons. Lefebvre, forse si poteva sperare in qualche buon risultato, che non vi fu (si può comunque leggere Mons. Lefebvre e il Sant'Uffizio, Volpe Editore), ma adesso no.
Elimina« Fratres : Exístimo, quod non sunt condígnæ passiónes huius témporis ad futúram glóriam, quæ revelábitur in nobis. » (Romani 8:18)
RispondiEliminaÈ l’unico che ha avuto il coraggio di dire parole di verità sulla grande truffa della psico pandemia, sulle infiltrazioni massoniche in Vaticano, sulla pluriforme rivoluzione bergogliana.
RispondiEliminaEra scontato che gliela avrebbero fatta pagare…
RispondiElimina&&& 18:28
Bisogna infilare la polemica antirisorgimentale anche qui? La storiella di Cavour che voleva "protestantizzare" l'Italia è comunque una bufala.
Z.
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RispondiEliminaAzzeccagarbugli? Importante ora è lo scritto di Mons.Viganò che sta facendo il giro del mondo cattolico e non. È importante questa sintesi, in particolare per coloro che temono di aprire gli occhi e di restare soli davanti alla verità.
Eliminam.a.
Mi pare di aver ascoltato in TV che deve fornire una risposta entro un certo termine...
EliminaArcivescovo Carlo Maria Viganò, Lei ha girato pagina!
RispondiEliminam.a.
Sono con Mons.Maria Viganò, per Cristo.
RispondiEliminaPer l'anonimo delle 21.17.
RispondiEliminaMagari non li nega e non li approva, su questo non discuto, ma nemmeno li combatte apertamente (poi posso sbagliarmi, francamente tutto quel che gira a quella gente, non mi scalda il cuore se non fosse per il gran numero di persone che stanno ingannando).
Per l'anonimo delle 22.22.
Non mi pare di aver ironizzato: certamente, ognuno ha il suo percorso e ognuno risponde a suo modo e coi suoi tempi a quegli inviti che certamente Nostro Signore costantemente rivolge a tutti ad aprire gli occhi su quanto sta avvenendo.
Però personalmente, vuoi per debolezza umana, vuoi per qualsiasi altra ragione, non posso far a meno di notare che un certo grado di ambiguità Viganò l'ha sempre mantenuto.
Voglio dire, certamente deve essere stato molto, molto doloroso aprire gli occhi su certe questioni, soprattutto alla sua età e nel suo ruolo. Allo stesso tempo è come se su certe conclusioni non volesse esprimersi, come se non volesse tirare le somme di certi ragionamenti.
In conclusione, sarà perché non lo seguo assiduamente, ma rimangono (almeno) due domande alle quali non riesco a trovare una sua posizione chiara e netta:
- cosa pensa della rinuncia di Benedetto XVI;
- cosa pensa riguardo alla validità di Francesco.
Le posizioni della FSSPX, dei cionciani e minutelliani, dell'IMBC, di Radaelli, ecc. le conosco, le sue, onestamente, fatico a comprenderle.
Bergoglio è papa o no? E, se no, è un antipapa? E in una situazione come questa cosa significa essere "antipapa"?
Per questo ho detto che, una volta convocato al Dicastero, almeno in quella sede, avrebbe dovuto una buona volta essere chiaro (poi se ci sarà dato di conoscere la sua vera risposta, non ne ho idea).
Può darsi che Mons. Viganò, a tempo suo, prevenga a certe conclusioni. Le fo notare che che coloro che attualmente si credono il padreterno perché sostengono certe posizioni o tesi, non sempre sono stati così; e infatti io li ho conosciuti quando ancora non lo erano; c'è poi chi ha cambiato posizione, chi addirittura ha abbandonato sacerdozio o episcopato! Non ci vuole fretta. Abundans cautela non nocet.
EliminaSe ieri mons. Vigano' si fosse presentato al DDF probabilmente sarebbe stato arrestato. E' lui che ha scoperchiato il vaso di Pandora col memoriale sul caso Mac Carrick. E chissà se dopo l'arresto ... Dopo qualche mese anche il funerale?
RispondiEliminaAlessandro Mirabelli
Sostanzialmente concordo con Simone Veronese, una cosa però mi sento di dire da perfetto ignorante qual sono, che il timone della barca è sempre e da sempre nelle mani di Cristo e nessuno di costoro potrà mai intervenire senza che Lui lo permetta, su Viganò dico solo che dovrebbe vuotare il sacco una volta per tutte, amen. Che il Signore ci perdoni tutti quanti.
RispondiEliminaSimone Veronese
RispondiEliminaA mio avviso è importante l'elenco delle verità che Monsignore sta stilando e che sembrano non arrivare mai a destinazione. Cioè ci sta mettendo la faccia, mentre i più se la coprono. Se ci sarà, prima o poi, un repulisti bisognerà coniugare giustizia e misericordia. Occorreranno anime sinceramente amanti del Signore in grado di distinguere l'errante dall'ostinato.
m.a.
Questa notizia importantissima, ieri sera, mi ha portato a pensare che questa mattina ci sarebbero stati centinaia di commenti. Niente di tutto ciò. Ho dato una scorsa ai pochi altri siti cattolici che conosco, nulla. Viviamo in un torpore di coscienza grave. Mi auguro di sbagliarmi e che le prossime ore smentiscano la presente realtà. Se così non fosse vul dire che siamo ormai in coma profondo.
RispondiEliminam.a.
Non è così. Restare in silenzio non vuol dire che uno non sia vicino a Mons. Vigano' e condivida i valori della sua battaglia per la Verità e la difesa della custodia della fede, ma che molti leggendo qualcuno dei commenti ci si identifica già in uno di essi e percui non c'è bisogno ripetere. Quanto è accaduto a me, identificata con quello più breve, ed è propio suo:
Elimina"La sua voce è la voce dei piccoli.
Grazie"
Questa frase, che arriva a Mons, racchiude tante sofferenze dei piccoli sconvolti da questo pontificato, frase che lei 'ha scritto anche per me e non solo.
Vuol dire che mettiamo il caso nelle mani di Nostra Signora Avvocata nostra.
RispondiEliminaMa cosa è successo ieri,? Non si legge niente dell' udienza e del fatto che il monsignore si sia presentato o meno, o se abbia fatto giungere un suo memoriale difensivo...
RispondiEliminaMons. Viganò non si è presentato. Credo che comunque un memoriale debba formularlo...
Elimina
RispondiEliminaMa in cosa consiste il "delitto di scisma" secondo l'attuale Codice di Diritto Canonico?
Can. 751 :" [...] s c i s m a , il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti".
Ormai c'era da aspettarselo, anzi ci hanno messo anche parecchio di tempo. Mi domandavo come mai lo lasciavano così liberamente parlare e scrivere sul Nuovo Ordine Mondiale e sui sieri genici. Quindi l'epilogo bergogliano è vicino alla chiusura del cerchio oppure ad un nuovo inizio con un suo pupillo.
RispondiEliminaEsprimo tutta la mia solidarietà a monsignor Carlo Maria Viganò.
RispondiEliminaPreghiamo per lui, per la persecuzione che sta subendo da parte dei lupi vaticani travestiti da agnelli. Ma soprattutto ringraziamolo perché è uno dei pochissimi che ha il coraggio di dire la Verità tutta intera.
Per usare la sua stessa metafora, ben lungi dal denunciare soltanto la gravità del metastasi (Bergoglio), monsignor Viganò ha il lucido coraggio di vedervi la conseguenza del cancro (il Concilio Vaticano II). Cosa che fa infuriare parecchio i conservatorelli da sacrestia. Quelli del “santo subito”. Come avvenne con monsignor Marcel Lefebvre, quando i bravi conservatori si schierarono in massa con chi lo scomunicò.
Leggendo gli articoli di oggi su Viganò, noto che gli insulti, i sospetti e la denigrazione nei suoi confronti uniscono all’unisono i quotidiani “progressisti” e quelli dell’ area di centrodestra (con una sola significativa eccezione). Non a caso, su uno di essi, ha rubrica fissa e immagino ben pagata uno dei suoi più maligni e accaniti denigratori.
Se infatti tocchi la metastasi (Bergoglio) ti scannano i sinistroidi. Ma se tocchi il cancro (cioè il Concilio Vaticano II , il liberalismo nella Chiesa) ti scannano pure i destroidi.
Il Concilio è intoccabile, in quanto resa della Chiesa alla modernità. Se salta quello, saltano sessant’anni di fesserie e inganni. Salta la resa incondizionata del clero, o quasi, ai poteri forti e ai vincitori della Seconda guerra mondiale. Saltano i falsi valori soggettivisti e antropocentrici che hanno occultato quasi completamente i principi cattolici.
L’unanimismo mediatico di regime non difende tanto Bergoglio. Ma la resa della Chiesa alla modernità.
Onore a Carlo Maria Viganò, monsignore coraggioso, testimone della Verità.
Martino Mora
Forza monsignore, preghiamo per lei e per la verità!
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