Il Flos Carmeli è la più antica sequenza in onore della Madonna del Carmine. Viene attribuita allo stesso S. Simone Stok, colui che, secondo la tradizione, ricevette in dono lo Scapolare nel 1251. Si trova, incompleta, già nel primo Messale Carmelitano, intorno al 1300. Lo trovate di seguito nell'originale latino e con la traduzione.
Flos Carmeli vitis florigera, splendor coeli, Virgo puerpera, / singularis. Mater mitis, sed viri nescia, Carmelitis esto propitia, / Stella maris. Radix Jesse germinans flosculum, nos adesse tecum in saeculum / patiaris. Inter spinas quae crescis lilium, serva puras mentes fragilium, / tutelaris. Armatura fortis pugnantium furunt bella, tende praesidium / scapularis. Per incerta prudens consilium, per adversa iuge solatium / largiaris. Mater dulcis Carmeli domina, plebem tuam reple laetitia / qua bearis. Paradisi clavis et ianua, fac nos duci quo, Mater, gloria /coronaris. Amen. |
Fior del Carmelo, vite fiorente, splendor del cielo, tu solamente sei vergin Madre. Madre mite e intemerata, ai figli tuoi sii propizia, stella del mare. Ceppo di Jesse, che il fior produce, a noi concedi di rimanere con te per sempre. Giglio cresciuto Tra le alte spine, pure conserva le menti fragili e dona aiuto. Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria: poni a difesa lo scapolare. Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura dal cielo impètra consolazione. Madre e Signora del tuo Carmelo, di quella gioia che ti rapisce sazia i cuori. O chiave e porta del Paradiso, fa' che giungiamo ove di gloria sei coronata. Amen. |
Desideravo che la figura della Vergine ritrovasse la centralità e la predominanza che Le era dovuta.
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Die XVI mensis Iulii. Ex liturgia Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo: " ...ecce nubecula parva ascendebat de mari ... ecce caeli contenebrati sunt, et nubes et ventus, et facta est pluvia grandis".
RispondiEliminaSpiritualità della montagna, del deserto e della strada...
RispondiEliminaCarissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che il paradiso... il paradiso... si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.
RispondiEliminaCoraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.
Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un'ombra.
Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l'Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l'abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l'anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l'anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione.
Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.
Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento...: “Chissà se l'Immacolata mi ama ancora?”.
Figli amatissimi!
Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.
Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome.
E dite questa stessa cosa a quei quattro che giungeranno subito dopo la presente lettera.
Vostro
Padre Massimiliano M. Kolbe
13 Aprile 1933