Precedenti su La Sant'Egidio filocinese qui e i corridoi umanitari (che importano soprattutto musulmani) qui. Del resto ne è assistente spirituale mons. Vincenzo Paglia qui - qui, che continua tuttora a far danni nell'Accademia per la vita (ho in cantiere un articolo sull'ultimo documento sul fine vita). In anni meno recenti la Sant'Egidio fu diffidata dal nostro Ministero degli esteri per indebite ingerenze a livello politico nei rapporti con paesi musulmani. Che fossero mala tempora era purtroppo ben noto; ma non pensavamo fino a questo punto!
La Comunità Sant’Egidio
all’ombra di Papa Francesco
Il 7 maggio 2024, Sandro Magister ha dedicato uno studio molto documentato al movimento Sant’Egidio, che gode di tutti favori del Papa.
Per il vaticanista: «Francesco sembra privilegiare la Comunità Sant’Egidio in maniera smisurata. E questo dà i suoi frutti: con l’occupazione di sempre più posti nelle alte sfere della Chiesa».
Al punto che se si vuole veramente comprendere l’attuale pontificato non si può ignorare l’influenza dei membri della Sant’Egidio. Il vaticanista ci fa conoscere così il ruolo discreto che svolge la Sant’Egidio nei confronti dell’ospite di Casa Santa Marta:
«La Comunità è attiva a livello internazionale da diversi anni. Uno dei suoi membri più influenti, Mario Giro, è stato Viceministro degli Esteri in Italia in due governi passati ed è Presidente di Demos, Democrazia Solidale, una piccola formazione il cui Segretario è Paolo Ciani, anch’egli della Sant’Egidio, che siede in Parlamento tra le fila del Partito Democratico».
Più conosciuto è l’ambasciatore personale di Francesco in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Sandro Magister scrive di lui: «Membro eminente della Sant’Egidio fin dalle prime ore, Zuppi è l’uomo che Papa Francesco utilizza come suo emissario sul fronte della guerra in Ucraina.
«Finora senza risultati, nemmeno sul piano umanitario dell’auspicato ritorno di migliaia di bambini deportati in Russia. E questo nonostante i rapporti di amicizia che da anni sono intrattenuti col Patriarca ortodosso di Mosca, coltivati soprattutto dal Vice Presidente della Comunità, Adriano Roccucci, professore di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre e specialista della Russia».
E Magister spiega: «Ciò che lega l’attivismo geopolitico della Sant’Egidio a quello di Papa Francesco è una visione comune, sostenuta da Mario Giro negli articoli da lui redatti nel quotidiano Domani, che vede nel “Global South” di Africa, di Asia e d’America latina l’alternativa alla dominazione degli Stati Uniti e dell’Europa, che l’argentino Jorge Mario Bergoglio ha sempre detestato in cuor suo».
Tuttavia, nota il vaticanista, questa sfiducia nei confronti degli Stati Uniti e dell’Europa «non impedisce alla Comunità di adulare e di elogiare le più alte autorità politiche dell’Occidente: dal Segretario di Stato della presidenza Clinton, Madeleine Albrigt, definite “persone meravigliose”, ad Angela Merkel, passando per Emmanuel Macron.
«Né di riunire i capi musulmani più in vista e dei rabbini ebrei e perfino di tanto in tanto lo stesso Papa Francesco, nei grandiosi incontri interreligiosi che organizza (organizzati ogni anno nel cosiddetto “spirito di Assisi”)».
E Sandro Magister segnala che un segno molto visibile della «predilezione che Francesco per la Sant’Egidio» consiste «nel crescente numero di nomine episcopali appartenenti alle sue fila».
«A Mons. Zuppi, a Mons. Vincenzo Paglia e al vescovo di Frosinone, Veroli e Ferentino, Mons. Ambrogio Spreafico, ordinato da Benedetto XVI, si sono aggiunti nel 2021 Mons. Giuseppe Mazzafaro, vescovo delle diocesi di Cerreto Sannita, Telese e Sant’Agata dei Goti, e nel 2023, Mons. Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia e di Bovino.
Un altro fatto dimostra l’eccezionale favore di cui gode la Sant’Egidio in Vaticano: «Nel luglio scorso, Francesco ha affidato in blocco alla Comunità le chiavi della nuovissima Commissione per i Nuovi Martiri (che ecumenicamente deve interessarsi dei Martiri di tutte le confessioni cristiane).
«Andrea Riccardi, fondatore della Sant’Egidio, ne è il Vice Presidente, e il Segretario è Marco Gnavi, parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, coadiuvato da Angelo Romano e Gianni La Bella, un altro professore d’Università che insegna Storia Contemporanea, professione tipica dei membri di alto rango della Comunità»
E Sandro Magister sottolinea: «Non stupisce quindi che Francesco, che ha fissato la regola che nessun Presidente di un movimento cattolico può rimanere in funzione per più di dieci anni, tollera benevolmente che Marco Impagliazzo, professore di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre, continui a presiedere la Comunità di Sant’Egidio dal 2003, senza interruzioni».
Tuttavia, avverte Sandro Magister, non bisogna fraintendere la reale influenza del Presidente Impagliazzo: «Non è lui il vero numero uno della Comunità, non più che il cardinale Zuppi, nonostante molti considerino questi come il primo in lista dei candidati al papato, grazie soprattutto al suo modo di dire e di non dire, di aprire le porte senza mai spalancarle, e di evitare le questioni più divisive».
E ricorda che «Il cardinale George Pell, con la competenza che gli si riconosce in materia, amava dire: “Attenzione, perché se Zuppi fosse eletto dal Conclave, il vero Papa sarebbe Andrea Riccardi”. Cioè l’onnipotente fondatore della Comunità, celebre specialista di Storia delle Chiesa.
«Già Ministro per la Cooperazione Internazionale, insignito nel 2009 del Premio Carlo Magno, e in lizza nel 2002 per la Presidenza della Repubblica Italiana, è il solo ad avere il potere di tirare tutti fili di questa formidabile macchina che è la Sant’Egidio».
La domanda è se questi fili arrivano anche fino a Casa Santa Marta.
Fonte
Se non ricordo male la Sant'Egidio cominciò al tempo di GPII. Il Pontefice era in visita in una Chiesa alla periferia di Roma e sul suo cammino trovò un gruppo di ragazzi e ragazze che attaccarono bottone col Pontefice. Da qui tutto cominciò.
RispondiEliminaSintesi da prendere con le pinze perché di seconda mano ed episodio che mi fu raccontato come minimo venti e più anni fa.
m.a.
Zuppi = S.Egidio
RispondiEliminaPaglia = S.Egidio
S.Egidio = radicali?
Cominciò ben prima. È uno dei tanti movimenti sorti e con gran diffusione dopo il concilio e presentati ai papi (senza contraddittorio) sotto la luce migliore... purtroppo spesso smentita e denunciata da chi li frequenta senza divenire succube o connivente.
RispondiEliminaPurtroppo senza esito in mancanza di ascolto da parte di chi di dovere, perché sono potenti non solo in Vaticano dove sono molto sponsorizzati dalle gerarchie...
Intanto questo articolo è stato rimosso da Facebook dopo pochi secondi...
Piu' Melting pot = meno identita' inteso come appartenenza.modi di pensare, culturale, religiosa anche se annacquata (infatti se non ricordo male in una data scuola ad alcuni studenti di altra identita' si permette di non studiare La Commedia di Dante).
RispondiEliminaMeno identita' piu' facilita'....aggiungete voi
La costituzione di nuove mentalita', di una nuova società, di una nuova Chiesa, completamente differente dalla Chiesa Cattolica..
EliminaE non mi riferisco solo alla Sant'Egidio. Ho fatto esperienza diretta dei neocatecumenali (presenti nella mia parrocchia che ho abbandonato: una lotta decennale!), dei focolarini e della Sant'Egidio attraverso frequentazioni di amici e ulteriori approfondimenti. Non entro in dettagli ma sono ben documentata e purtroppo molto delusa e preoccupata (per la retta fede di molte anime)...
RispondiEliminaIn fondo è la ragione per cui sono arrivata fin qui. Avevo infatti cominciato col chiedermi, decenni fa con i neocat, come mai io avessi tanti dubbi e molti sacerdoti rimanessero indifferenti nell'ascoltarli. Poi mi sono confrontata con padre Zoffoli e don Gino Conti (due grandi sacerdoti) che hanno confermato tutti i miei dubbi.
RispondiEliminaE mi sono trovata "costretta" a trovare le risposte centellinando gli insegnamenti perenni e poi misurandomi con le 'variazioni' conciliari dopo averle approfondite al seguito di Romano Amerio, i Francescani dell'Immacolata mons. Livi, il prof. Pasqualucci... ecc.
La costituzione di nuove mentalita', di una nuova società, di una nuova Chiesa, completamente differente dalla Chiesa Cattolica..
RispondiEliminaPurtroppo è questo che sta avvenendo e, se lo denunciamo, siamo complottisti per il mainstream; mentre, per questa chiesa, siamo tradizionali disprezzati da annichilire (gli unici fuori dall'inclusione senza limiti)...
*TRADIMENTO* Meditazione di Fra Emmanuel dal Libano.
EliminaUna lettura molto importante dei tempi. È una Grazia poter ascoltare, è saggio aver ascoltato.
*Quando l'anima e il cuore diventano deboli anche il corpo s'indebolisce.*
"Le parole di quest'intervento si concentrano su un punto essenziale che e' la crisi che vive oggi la Fede, la Chiesa di conseguenza tutta l'umanità.
I cristiani, la Chiesa sono nel mondo come l'anima nel corpo. Sono quindi quelli che dovrebbero tenere il corpo desto, l'umanità desta.
Il grande problema alla base di tutto è causa di questi squilibri è la crisi di identità. Abbiamo perso, e stiamo perdendo, la nostra identità cristiana."
https://gloria.tv/post/CufA6PQRvsvQ3h2vpdKNDu43r
"In fondo è la ragione per cui sono arrivata fin qui."
RispondiEliminaE mentre tu trovavi le giuste risposte, hai aiutato gli altri ad incontrarle. A me e non solo, hai spianato la strada, e per questo ti sarò sempre grata. E anch'io posso dire : "in fondo è la ragione per cui sono arrivata fin qui", e fra tanti caos che viviamo dentro la Chiesa, con queste risposte mi trovo oggi più forte per affrontarle.
Una tra altre persone percui la mia anima ringrazia.
Liberi di non credermi, ma io non mi sono mai chiesto chi fosse questa Sant'Egidio e cosa facesse. Ma non l'ho sentita nominare in chiesa o in incontri religiosi: l'ho sentita nominare solo in alcuni telegiornali.
RispondiEliminaHo visto che sono stati nominati anche i neocatecumenali: io li ho evitati (a scuola avevo un compagno che era uno di loro, le sue descrizioni mi sono bastate), mia moglie ha visto un loro matrimonio da ragazza, ma la descrizione non posso riferirla qui.