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mercoledì 25 settembre 2024

L'indifferentismo: religione delle presunte apparizioni di Medjugorje

Il documento vaticano appena diffuso dal Dicastero per la dottrina della fede con il nulla osta del Papa arriva 43 anni dopo l’inizio del fenomeno Medjugorje, piccolo centro della Bosnia ed Erzegovina dove la Madonna apparirebbe senza sosta. Pubblico di seguito una riflessione invitaci dal nostro amico Andrea Mondinelli sul tema piuttosto scottante di Medjugorje, partendo da un'osservazione della NBQ.
Precedenti sulle posizioni di papa Francesco qui. Indici articoli da ricollegarvi qui - qui.

L'indifferentismo: religione delle presunte apparizioni di Medjugorje

Cari amici,
Secondo la NBQ (1) il card. Fernandez corregge il papa sulle religioni, utilizzando i messaggi della Gospa. Chi ha ragione, secondo tali messaggi? Papa Francesco o il prefetto Fernandez? I messaggi del 25 febbraio e 20 maggio 1982 sono rivelativi delle sedicenti, nonché seducenti, apparizioni di Medjugorje:
Messaggio del 25 febbraio 1982 (2)
Ad un veggente che le chiede se tutte le religioni sono buone, la Madonna risponde: "In tutte le religioni c'è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un'altra. Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose."

Messaggio del 20 maggio 1982 (3)
“Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale”.

Iniziamo da quella del 25 febbraio 1982. Cosa significa che "In tutte le religioni c'è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un'altra”? In cosa consiste il buono presente nelle religioni non cattoliche? Che non sia la stessa cosa essere buddisti, animisti o mussulmani è evidente, ma perché non ha detto non è la stessa cosa riguardo a professare la religione cattolica rispetto a tutte le altre? Cosa significa che “Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose"? In cosa consiste la potenza dello Spirito Santo nelle religioni non cattoliche? Domande che scaturiscono dal messaggio del 20 maggio 1982. Cosa significa “Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me”? Come conciliarla con quanto il Catechismo tridentino afferma, citando San Paolo, “Senza la fede è impossibile piacere a Dio” (Eb. 11,6)? Cosa significa Siete tutti figli miei? Perché, non sottolinea che per la salvezza è necessaria la fede cattolica, almeno implicita? E, soprattutto, perché afferma che anche i non cattolici si salvano se seguono rettamente la voce della propria coscienza?

Le risposte arrivano direttamente da Giovanni Paolo II nell’Udienza del 9 settembre 1998(4):
2. Bisogna innanzitutto tener presente che ogni ricerca dello spirito umano in direzione della verità e del bene, e in ultima analisi di Dio, è suscitata dallo Spirito Santo. Proprio da questa apertura primordiale dell'uomo nei confronti di Dio nascono le diverse religioni. Non di rado, alla loro origine troviamo dei fondatori che hanno realizzato, con l'aiuto dello Spirito di Dio, una più profonda esperienza religiosa. Trasmessa agli altri, tale esperienza ha preso forma nelle dottrine, nei riti e nei precetti delle varie religioni.
In tutte le autentiche esperienze religiose la manifestazione più caratteristica è la preghiera. A motivo della costitutiva apertura dello spirito umano all'azione con cui Dio lo sollecita a trascendersi, possiamo ritenere che "ogni autentica preghiera è suscitata dallo Spirito Santo, il quale è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo" (Allocuzione ai membri della Curia romana, 22 dic. 1986, n. 11, in Insegnamenti IX/2 [1986], p. 2028).
Una manifestazione eloquente di questa verità l'abbiamo vissuta nella Giornata mondiale di preghiera per la pace, il 27 ottobre 1986 ad Assisi, e in altre simili occasioni di grande intensità spirituale.
3. Lo Spirito Santo è presente nelle altre religioni non solo attraverso le autentiche espressioni di preghiera. "La presenza e l'attività dello Spirito, infatti - come ho scritto nella Lettera enciclica Redemptoris missio - non toccano solo gli individui, ma la società e la storia, i popoli, le culture, le religioni" (n. 28).
Normalmente, "è attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro proprie tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza, che i membri delle altre religioni rispondono positivamente all'invito di Dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come il loro Salvatore(5) (cfr Ad gentes, 3,9,11)", (Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso - Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, Istruzione Dialogo e annuncio, 19 maggio 1991, n. 29, in Enchiridion Vaticanum 13 [1991-1993], p. 203).
Vi è perfetta sintonia tra i messaggi citati e la teologia di Giovanni Paolo II. Ci si salva indipendentemente dal proprio volere, anzi qualsiasi religione diventa strumento di salvezza. La testimonianza di madre Teresa di Calcutta(6)  è icastica: 
All is God — Buddhists, Hindus, Christians, etc., all have access to the same God.” (Tutto è Dio: buddisti, induisti, cristiani… tutti abbiamo accesso allo stesso Dio). [Il suo biografo Naveen Chawla le chiese una volta:] “Do you convert?” She replied, “Of course I convert. I convert you to be a better Hindu or a better Muslim or a better Protestant. Once you’ve found God, it’s up to you to decide how to worship him.” (Lei converte? Ma certo. Ti aiuto a convertirti e ad essere un migliore indù, un migliore musulmano o un migliore protestante. Una volta che trovi Dio, sei libero di decidere come adorarLo).
Una vera e propria rivoluzione, il perfetto indifferentismo religioso. Cerchiamo di approfondire la faccenda. A motivo della dottrina della redenzione universale della Nouvelle théologie di De Lubac riabilitata da Giovanni Paolo II, ogni uomo è già stato salvato con l’incarnazione redentrice di Nostro Signore Gesù Cristo, anche se non lo sa ed anche se non lo vuole! Ecco le parole del futuro papa Polacco :
Così la nascita della Chiesa, nel momento della morte messianica e redentrice di Cristo, è stata anche, in sostanza, la nascita dell'Uomo, e Io è stato indipendentemente dal fatto che l'uomo lo sapesse o no, lo accettasse o no! In quell'istante l'uomo è passato a una nuova dimensione della sua esistenza, concisamente espressa da san Paolo: "in Cristo" (Rom. 6,23; 8,39; 9,1; 12,5; 15,17; 16,7 e in altre lettere). L'uomo esiste "in Cristo", e così esisteva fin dall'inizio, nell'eterno disegno di Dio; ma è per mezzo della morte e della risurrezione che questa "esistenza in Cristo" è diventata un fatto storico, radicata nel tempo e nello spazio.
Un passo delle conferenze di Wojtyla nel corso dei ritiri, in cui si tratta ugualmente della realizzazione nella storia del piano divino di salvezza, chiarisce la sua posizione :
(La morte di Gesù sulla croce) "è un punto della storia, in cui gli uomini vengono, per così dire, concepiti di nuovo ed entrano in una traiettoria nuova del disegno di Dio, che il Padre ha preparato nella verità della Parola e nel dono dell'Amore. Punto in cui la storia dell'uomo incomincia di nuovo, indipendentemente, se così si può dire, dai condizionamenti umani. Questo punto appartiene all'Ordine divino, al modo divino di vedere l'uomo e il mondo. Le categorie umane del tempo e dello spazio sono quasi del tutto secondarie. Tutti gli uomini, fin dall'inizio del mondo e fino alla sua fine, sono stati redenti e giustificati da Cristo e dalla sua Croce".
Wojtyla sostiene dunque la tesi secondo la quale ogni uomo "esiste in Cristo" o possiede "l'esistenza in Cristo" "fin dall'inizio, nell'eterno disegno di Dio", in modo tale che "tutti gli uomini, fin dall'inizio del mondo e fino alla sua fine, sono stati redenti e giustificati da Cristo e dalla sua Croce". Di conseguenza, l'umanità tutta intera si troverebbe dal principio fino alla fine del mondo in possesso della grazia santificante, nello stato di un'effettiva redenzione . Domanda essenziale: La Chiesa cattolica, allora, cosa ci sta a fare? Diventa solamente una testimonianza, un segno, un sacramento di questa nuova religione universale, perché la Chiesa di Cristo, popolo di Dio, non coincide con la chiesa cattolica , è un insieme più grande che abbraccia tutta l’umanità. Fratelli tutti non è un copyright di papa Francesco… Se siamo tutti fratelli e figli di Dio, allora siamo tutti figli di Maria: “Musulmani, ortodossi, cattolici […] Siete tutti figli miei”.

Conclusione. I messaggi della Gospa sono in accordo con Papa Francesco, Giovanni Paolo II ed il Concilio Vaticano II. Basta un semplice confronto con quanto affermato dai papi preconciliari per ottenere un risultato che contraddice in modo impressionante quanto affermato nel concilio e nel post-concilio. Ecco una breve e non esaustiva carrellata, iniziando da Papa Leone XII :
Quante battaglie, in verità, e quanto crudeli si sono accese in questo nostro tempo, e quasi ogni giorno si manifestano contro la Religione Cattolica! Chi, ricordandole e meditandole, può trattenere le lacrime? […] Esiste una setta, a voi certamente nota, la quale, arrogandosi a torto l’appellativo di filosofica, ha riesumato dalle ceneri disperse falangi di quasi tutti gli errori. Questa setta, presentandosi sotto la carezzevole apparenza della pietà e della liberalità, professa il tollerantismo (così lo chiama), o indifferentismo, e lo estende non solo agli affari civili, sulla qual cosa non esprimiamo parola alcuna, ma anche alla materia religiosa, insegnando che Dio ha dato a tutti gli uomini un’ampia libertà, in modo che ognuno, senza alcun pericolo, può abbracciare e professare la setta e l’opinione che preferisce, secondo il proprio personale giudizio.
[…] È vero che tale errore non è nuovo, ma in questi tempi esso infierisce contro la stabilità e l’integrità della fede cattolica. […] Anche Retorio, come attesta Agostino [De haeresibus, n. 72], blaterava che tutti gli eretici camminavano nella retta via e predicavano delle verità. «Ma ciò è così assurdo, osserva il santo Padre, che mi sembra incredibile». In seguito, questo indifferentismo si è talmente diffuso e accresciuto, che i suoi seguaci riconoscono non solo tutte le sette che, fuori della Chiesa cattolica, ammettono oralmente la rivelazione come base e fondamento, ma affermano spudoratamente che sono nella retta via anche quelle società che, respingendo la divina rivelazione, professano il semplice deismo ed anche il semplice naturalismo. L’indifferentismo di Retorio fu giudicato da Sant’Agostino cosa assurda in diritto e nel merito, anche se veniva circoscritto in determinati limiti. Ma una tolleranza che si estenda fino al deismo ed al naturalismo – teorie che furono respinte perfino dagli antichi eretici – potrebbe mai essere ammessa da una persona che usi la ragione? Tuttavia (Oh tempi! Oh filosofia menzognera!) una siffatta pseudo-filosofia è approvata, difesa e sostenuta.
Proseguiamo con l’assoluta chiarezza di Papa Gregorio XVI :
Quella perversa opinione che per fraudolenta opera degl’increduli si dilatò in ogni parte, e secondo la quale si possa in qualunque professione di Fede conseguire l’eterna salvezza dell’anima se i costumi si conformano alla norma del retto e dell’onesto. Ma a voi non sarà malagevole cosa allontanare dai popoli affidati alla vostra cura un errore così pestilenziale intorno ad una cosa chiara ed evidentissima, senza contrasto. Poiché è affermato dall’Apostolo (Ad Ephes., 4,5) che esiste “un solo Iddio, una sola Fede, un solo Battesimo”, temano coloro i quali sognano che veleggiando sotto bandiera di qualunque Religione possa egualmente approdarsi al porto dell’eterna felicità.
[…] Da questa corrottissima sorgente dell’indifferentismo scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo.
Infine Papa Pio XII :
Anche coloro che non appartengono al visibile organismo della Chiesa, come voi ben sapete, Venerabili Fratelli, fin dal principio del Nostro Pontificato, Noi affidammo alla celeste tutela ed alla celeste direzione, protestando solennemente che, sull’esempio del buon Pastore, nulla Ci stava più a cuore che essi abbiano la vita e l’abbiano in sovrabbondanza (cfr. Lett. Enc. Summi Pontificatus: A.A.S. 1939 p.419). E quella solenne Nostra affermazione, dopo aver implorate le preghiere di tutta la Chiesa, intendiamo ripetere in questa Lettera Enciclica, con la quale abbiamo celebrato le lodi "del grande e glorioso Corpo di Cristo" (Iren. Adv. Hær., 4, 33, 7; Migne, PG, 7, 1076); con animo riboccante di amore, invitiamo tutti e singoli ad assecondare spontaneamente gli interni impulsi della divina grazia e a far di tutto per sottrarsi a quelle attuali condizioni, sulle quali non possono certo sentirsi sicuri della propria salvezza (Pio IX Jam nos omnes, 13 Sett. 1868: Act. Conc. Vat. C. L., 7, 10), perché, sebbene da un certo inconsapevole desiderio e anelito siano ordinati al mistico Corpo del Redentore, tuttavia sono privi di quei tanti doni ed aiuti celesti che solo nella Chiesa Cattolica è dato di godere. Rientrino perciò nella cattolica unità e tutti uniti a Noi nell’unica compagine del Corpo di Gesù Cristo, si accostino con Noi all’unico Capo nella società di un gloriosissimo amore (cfr. Gelas. I, Epist. 14: Migne, PL, 59, 89). Senza mai interrompere di pregare lo Spirito dell’amore e della verità, Noi li aspettiamo con le braccia aperte, non come estranei, ma quali figli che entrino nella loro stessa casa paterna.
[…] Che ancora molti, purtroppo, errano lontani dalla cattolica verità e non piegano l’animo all’afflato della grazia divina, ciò avviene perché né essi (cfr. August., ibidem), né i fedeli cristiani innalzano a Dio più ferventi preghiere a tal fine. Noi quindi vivamente e insistentemente esortiamo tutti coloro che sentono amore per la Chiesa, di non desistere mai, seguendo l’esempio del divin Redentore, dall'elevare tali suppliche.
Al di là di tutta una lunga serie di questioni importanti, se è vero, come è vero, che le presunte apparizioni di Medjugorje confermano gli errori ed orrori del Concilio e del post-concilio, allora come possono essere autentiche? 
In Cordibus Iesu et Mariae.
Andrea
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1. https://lanuovabq.it/it/fernandez-corregge-il-papa-sulle-religioni In verità non si capisce bene in che modo Fernandez corregga il tiro. Sembra al più un desiderio…
2. https://radiomaria.it/messaggio-del-25-febbraio-1982/
3. Messaggio citato direttamente dal card. Fernandez. https://radiomaria.it/messaggio-del-20-maggio-1982/ 4. https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1998/documents/hf_jp-ii_aud_09091998.html
6. Qui sono negate le parole di N.S. Gesù Cristo: “Chi avrà riconosciuto me davanti agli uomini sarà dal Figliuol dell'uomo riconosciuto dinanzi agli angeli di Dio; ma chi m'avrà rinnegato davanti agli uomini, sarà rinnegato dinanzi agli angeli di Dio” [Lc 12,8-9].
6. https://www.radiospada.org/2016/09/specialemadre-teresa-otto-imbarazzanti-citazioni-della-futura-santa/
7. Card. Wojtyla “Segno di contraddizione. Riflessioni sul Cristo”, che raccoglie le conferenze che il futuro papa Giovanni Paolo II tenne nel 1976 nel corso di un ritiro alla presenza di Paolo VI e dei suoi più stretti collaboratori.

44 commenti:

  1. Quella vera che risorgerà dopo la crisi è sempre la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana. Non Conciliare né Polacca né Renana né Amazzonica!

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  2. "Domine, dona mihi fortitudinem mutare res quae mutare possum; dona mihi serenitatem accipere res quae mutare non possum; et dona mihi sapientiam differentiam cognoscere".
    So benissimo che è un latino pessimo, da "3" in pagella. Ma così lessi la "serenity prayer" in una chiesa americana...

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  3. Ce "catholicisme conciliaire" c'est vraiment de la bouillie pour les chats. De toute façon le mien (de chat) est comme moi : il n'en veut pas ! Gardez pour vous votre tambouille immangeable ou donnez-la au chien du voisin, me fait-il comprendre chaque fois qu'il en entend parler…!

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  4. A Medjugorje la Madonna ha anche detto che la verità della religione cattolica va difesa e diffusa.

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    1. San Pio X diceva che i modernisti possono scrivere decine di pagine pienamente cattoliche e a chi aggiungevano una frase eretica...
      Andrea

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  5. Il lungo testo di Fernandez è al contempo insufficiente e logorroico. Sembra inoltre da Ponzio Pilato ammettere il culto mariano senza pronunciamento sui veggenti. Sono visionari, simulatori o veritieri? Quello è il punto.
    Certamente i messaggi sembrano risentire della cultura del postconcilio.

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  6. Mi viene l'orticaria ogni volta che sento magnificare Wojtyla (e il suo degno compare Ratzinger) e poi stracciarsi le vesti per Abu Dabi o per la Pachamama.Bergoglio non ha detto o fatto nulla che non avessero già fatto e detto i suoi predecessori,solo in modo più rozzo e volgare.Di suo ha aggiunto solo la deriva morale.Ma cosa è la morale se non Fede vissuta?Se Bergoglio ha potuto demolire il sesto comandamento è perché chi lo ha preceduto aveva già demolito il primo.A partire almeno da Montini,in logica e necessaria coerenza.

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    1. Condivido per intero il suo ottimo commento.

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  7. Quanti geni sono stati abortiti in questi anni orribili… eccone un esempio…:

    Bl. Hermann di Reichenau (1054)

    Nato con palatoschisi, paralisi cerebrale e spina bifida, fu collocato in un monastero benedettino a sette anni. Un genio in astronomia, teologia, poesia, matematica, musica, arabo, greco e latino, ha composto Salve Regina e Alma Redemptoris Mater.

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  8. "A Medjugorje la Madonna ha anche detto che la verità della religione cattolica va difesa e diffusa."
    Alla risposta di Andrea, basata sul magistero del grande e santo Pio X, aggiungo un' altra semplice considerazione e domanda:
    Lei ritiene che la verità cattolica va difesa e diffusa unitamente alle "verità" ortodosse, protestanti, islamiche, buddiste, giudaiche, per formare il grande puzzle della Verità?
    Se pensa questo ha le idee un tantino confuse. anzi, tutto ciò è schietto sincretismo.
    C'una sola Verità e la possiede la cattolica. Come diceva il grande Amerio è vero che lo S.S soffia dove vuole ed infatti ha deciso di spirare sulla Chiesa Cattolica.
    A chi non piace tutto ciò dovrebbe interrogarsi sinceramente sulla autenticità della propria fede cattolica.
    Antonio

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  9. Parte I - Messaggio del 25 febbraio 1982: Tecnicamente è vero. Ma, consideriamo per un momento che il sedicente arcangelo Gabriele di Maometto sia Satana (cosa che è): per avvelenare cuori e menti non può certo raccontare una menzogna perfetta, ma almeno una parziale. Non troveremo nell’Islam chiare indicazione su come fare certe azioni che sono chiaramente peccato anche contro la stessa legge naturale, i.e. non troverete legalizzato l’omicidio, ma troveremo una morale generalmente buona e abbastanza accettabile che però non considera la salvezza come realmente è e quindi Cristo come è in realtà. Il discorso meriterebbe un maggiore approfondimento.
    Messaggio del 20 maggio 1982: Vero. Siamo tutti Imago Dei, ma rinasciamo a vita nuova con il battesimo. Per il battezzato la salvezza è chiara: deve rimanere in Grazia fino al momento della sua morte, ma per un povero non battezzato che non ha mai avuto la possibilità di conoscere Cristo? San Tommaso nella Summa ci ricorda che Dio ha un piano anche per essi ed il loro desiderio di Dio può realizzarsi anche nella semplice persecuzione della legge naturale. Discorso diverso per chi lo conosce ma lo rifiuta, come fa la società occidentale. In sé un islamico che vive in luogo dove non gli capiterà mai di conoscere un cristiano che gli possa raccontare che Cristo è ben diverso da quello descritto nel Corano, o anche lui incontra un angelo che nel sonno gli semina il dubbio sulle sue sure oppure come fa? È riprovato per “costruzione”? Parrebbe un controsenso: Dio crea l’uomo a sua immagine e somiglianza ma alcuni sono destinati all’inferno. Lecito da parte sua, avrebbe tutto il diritto di farlo, ma capite che ciò ci azzecca di più con arrogante testimone di geova che con un cattolico.
    Madre Teresa: si, inequivocabilmente imbarazzante. Anche con le migliori intenzioni si vede che lo Spirito Santo in lei (se ha agito) ha agito in maniera un pò più difficile da comprendere.
    Di conseguenza, l'umanità tutta intera si troverebbe dal principio fino alla fine del mondo in possesso della grazia santificante, nello stato di un'effettiva redenzione
    Errato: la si acquista con il battesimo, la si perde con il peccato e la si riacquista con il sacramento della riconciliazione. Poi, perseverando all’interno di essa, Dio ci può donare più grazia, in funzione dell’utilità al suo provvidenziale disegno, sempre a maggior sua gloria e, magari, anche utile alla salvezza del prossimo.

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  10. Parte II - Wojtyla sostiene dunque la tesi secondo la quale ogni uomo "esiste in Cristo" o possiede "l'esistenza in Cristo" "fin dall'inizio, nell'eterno disegno di Dio", in modo tale che "tutti gli uomini, fin dall'inizio del mondo e fino alla sua fine, sono stati redenti e giustificati da Cristo e dalla sua Croce".
    Vero. Lo trovate anche nella Summa Teologica. L’uomo fu creato in grazia, ma la perse, grazie a Cristo la riacquista anche se parzialmente. Solo di seguito all’ultima resurrezione, saremo di nuovo in gloria di Dio come Adamo ed Eva prima che peccassero.
    Domanda essenziale: La Chiesa cattolica, allora, cosa ci sta a fare?
    È il popolo di coloro che hanno conosciuto e riconosciuto Cristo e che tra le mille tempeste che vengono da essa o fuori da essa cercano di arrivare pronti al momento della propria morte in modo da ottemperare al disegno di Dio per ciascuno di essi.
    Diventa solamente una testimonianza, un segno, un sacramento di questa nuova religione universale, perché la Chiesa di Cristo, popolo di Dio, non coincide con la chiesa cattolica, è un insieme più grande che abbraccia tutta l’umanità
    Totalmente falso.
    Leone XIII, Gregorio XVI e Pio XII: ovviamente vero, ma parlano del modernismo/massoneria/giudaismo/etc… in pratica di coloro che hanno conosciuto Cristo, ma lo rifiutano apertamente e lo combattono. Parlano di coloro che sanno quello fanno. Dei farisei, non dei legionari che lo fustigavano e lo inchiodavano.
    Come dicevo all’inizio, qualora ci sia del veleno in queste apparizioni (e premetto che personalmente, ma è proprio secondo il mio personale punto di vista, apparizioni lunghissime mi puzzano, visto che, quelle di solito accertate, sono o corte o correlate da estreme sofferenze al mistico/a di turno e hanno fornito delle profezie puntualmente avveratisi), esso va ricercato nell’insieme e non in pochi messaggi a caso che coincidono con spezzoni di frasi di papi. Preso singolarmente un messaggio può dire tutto e niente: un sasso può essere scambiato per un seme. Una volta piantato vedremo se porta frutto o no, e anche una volta portato frutto può averne di buoni e di malvagi, e anche quando sono malvagi e pare che vadano tagliati, Dio potrebbe trasformali in concime per far sì che siano fertilizzate per altri semi.
    Sono pronto per essere messo al rogo. Porto io la legna.
    Saluti.
    Giorgio

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  11. Anonimo 15,12. Si metta l'animo in pace : c'è differenza e molta tra Bergoglio ed i precedenti Papi. Quella che passa tra un peccato mortale ed un peccato veniale. Quella che passa tra piena coscienza e deliberato consenso all'errore, ed errore non conscio di chi è cresciuto nell'errore o nell'ignoranza.Oltre a molto altro: doppio papato, rinunce da chiarire, elezioni da chiarire.. Quindi uniamoci in preghiera piuttosto.

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    1. quinta e ultima parte:
      Testo di san Tommaso in cui parla di 4 tipi figliolanza (tra le quali, asserisce persino che si può dire che anche le creature irrazionali, in certo modo, possono essere dette figlie di Dio):

      [29827] Iª q. 33 a. 3 co.
      RISPONDO: Un termine si attribuisce primariamente al soggetto che ne esaurisce appieno tutto il significato, prima quindi che ad altri soggetti, i quali ne partecipano in una certa misura; ad essi infatti si applica per la somiglianza [che hanno] con quello in cui si trova in tutto il suo significato, poiché ogni imperfetto deriva da ciò che è perfetto, P. es,, leone primariamente si applica all'animale, in cui si trova appieno tutto ciò che è incluso nel concetto di leone, e che quindi in senso proprio si chiama leone; gli uomini invece, nei quali si trovi solo qualche qualità del leone, come l'audacia, la forza e simili, si dicono leoni solo in senso metaforico.
      Ora, come si è detto, il concetto di paternità e di filiazione si trova perfettamente in Dio Padre e in Dio Figlio: perché identica ne è la natura e la gloria. La filiazione divina, invece, che si attribuisce alle creature non conserva la pienezza del suo significato, non essendo identica la natura del Creatore e delle creature, ma soltanto una tal quale somiglianza. E quanto più è perfetta questa [somiglianza] tanto più s'avvicina al vero concetto di filiazione. Infatti di alcune creature, cioè delle irragionevoli, Dio si dice padre solo per quella somiglianza che è semplice vestigio; cosi, p. es., troviamo nella Scrittura: «Chi è mai il padre della pioggia, o chi ha generato le stille della rugiada?». Di altre, cioè delle creature ragionevoli, è padre per quella somiglianza che è immagine: «Non è egli dunque il tuo padre che ti possedè, che ti fece, che ti creò?». Di alcuni, che sono chiamati figli adottivi è padre per quella somiglianza che è la grazia, in quanto sono ordinati all'eredità della gloria eterna mediante questo dono di grazia: «Lo Spirito stesso attesta allo spirito nostro che siamo figli di Dio; e se figli, anche eredi». Di alcuni infine [è Padre] per quella somiglianza che è la gloria [eterna], in quanto possiedono già l'eredità della gloria; «Meniamo vanto nella speranza della gloria dei figliuoli di Dio».

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  12. Mi sembra comunque un eufemismo considerare "veniali" gli errori dei papi conciliari predecessori di Bergoglio. Se Lei crede che diffondere l'errore della salvezza garantita a tutti dall'Incarnazione, l'osucuramento dei Novissimi, la sostanziale scomparsa del dogma del peccato originale, la salvezza attribuita anche alle altre "denominazioni cristiane" etc - se Lei crede che tutto questo e altro sia solo "peccato veniale", allora dove vogliamo andare?
    Di quale Chiesa preghiamo la rinascita?

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  13. Non entro sulla questione della veridicità delle apparizioni a Medugorje.
    Però ci tengo a far delle precisazioni teologiche riguardo all'articolo pubblicato.
    Credo che si debba (soprattutto chi ha scritto questo articolo ma anche chi la pensa come lui) appprofondire meglio quanto detto dai papi pre-conciliari:

    Pio IX: SINGULARI QUADAM 1854
    "Un altro errore non meno pernicioso abbiamo con dolore inteso aver pervaso alcune parti del mondo cattolico ed occupato le menti di molti cattolici, i quali pensano che si possa sperare la salute eterna anche da parte di tutti coloro che non sono nella vera Chiesa di Cristo. Perciò usano spesso chiedere quali siano, dopo morte, il destino e la condizione di coloro che non aderiscono alla fede cattolica, e dopo aver allegato vanissime ragioni stanno aspettando una risposta che favorisca codesta storta opinione. Tolga Iddio, Venerabili Fratelli, che Noi osiamo por termini alla misericordia divina che è infinita o che vogliamo scrutare gli arcani consigli e giudizi di Dio, i quali sono un abisso profondo, impenetrabile ad umano pensiero, ma bensì per dovere del Nostro ufficio apostolico vogliamo eccitare la vostra sollecitudine e vigilanza episcopale, affinché con ogni sforzo v’adoperiate a bandire dalla mente degli uomini quella parimenti empia e funesta opinione, che in ogni religione, cioè, possa trovarsi la via dell’eterna salute, e ai popoli affidati alla vostra cura dimostriate con la vostra egregia dottrina e solerzia, che i dogmi della fede cattolica non si oppongono punto alla misericordia ed alla giustizia divina. Poiché si deve tener per fede che nessuno può salvarsi fuori della Chiesa Apostolica Romana, questa è l’unica arca di salvezza; chiunque non sia entrato in essa perirà nel diluvio. Ma nel tempo stesso si deve pure tenere per certo che coloro che ignorano la vera religione, quando la loro ignoranza sia invincibile, non sono di ciò colpevoli dinanzi agli occhi del Signore. Ora, chi si arrogherà tanto da poter determinare i limiti di codesta ignoranza secondo l’indole e la varietà dei popoli, delle regioni, degl’ingegni e di tante altre cose? Quando, sciolti da questi lacci corporei, vedremo Dio qual è, allora sì intenderemo certamente lo stretto e nobile vincolo che collega la misericordia e la giustizia divina; ma finché restiamo in terra gravati di questa massa mortale che appesantisce l’anima, teniamo per fermissimo, secondo la dottrina cattolica, che esiste un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo. L’andar più oltre investigando è empio. "

    PIO IX: SINGULARI QUIDEM 1856
    Ad essi esplicitamente dichiara che la sola speranza dell’uomo e la sua sola salvezza sono poste nella fede cristiana (che, insegnando la verità, e con la divina sua luce dissipando le tenebre dell’umana ignoranza, opera per amore) e nella Chiesa cattolica, depositaria del vero culto, stabile dimora della stessa fede e tempio di Dio, fuori del quale, fatta salva la scusa di una invincibile ignoranza, chiunque resta escluso dalla speranza di vita e di salvezza.

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  14. seconda parte:

    PIO IX: QUANTO CONFICIAMUR 10 Agosto 1863
    E a questo punto, Diletti Figli Nostri e Venerabili Fratelli, ancora dobbiamo ricordare e biasimare il gravissimo errore in cui sono miseramente caduti alcuni cattolici. Credono infatti che, vivendo nell’errore, lontani dalla vera fede e dall’unità cattolica, possano pervenire alla vita eterna. Ciò è radicalmente contrario alla dottrina cattolica. A Noi ed a Voi è noto che coloro che versano in una invincibile ignoranza circa la nostra santissima religione, ma che osservano con cura la legge naturale ed i suoi precetti, da Dio scolpiti nei cuori di tutti; che sono disposti ad obbedire a Dio e che conducono una vita onesta e retta, possono, con l’aiuto della luce e della grazia divina, conseguire la vita eterna. Dio infatti vede perfettamente, scruta, conosce gli spiriti, le anime, i pensieri, le abitudini di tutti e nella sua suprema bontà, nella sua infinita clemenza non permette che qualcuno soffra i castighi eterni senza essere colpevole di qualche volontario peccato. Parimenti è notissimo il dogma cattolico secondo il quale fuori dalla Chiesa Cattolica nessuno può salvarsi e chi è ribelle all’autorità e alle decisioni della Chiesa, chi è ostinatamente separato dalla unità della Chiesa stessa e dal Romano Pontefice, Successore di Pietro, cui è stata affidata dal Salvatore la custodia della vigna , non può ottenere la salvezza eterna. Infatti le parole di Cristo Nostro Signore sono perfettamente chiare: “Chi non ascolta la Chiesa, sia per te come un pagano o come un pubblicano (Mt 18,17). Chi ascolta voi ascolta me; chi disprezza voi disprezza me, e chi disprezza me disprezza Colui che mi ha mandato (Lc 10,16). Colui che non mi crederà sarà condannato (Mc 16,16). Colui che non crede è già giudicato (Gv 3,18). Colui che non è con me è contro di me, e colui che non accumula con me, dissipa” (Lc 11,23). Allo stesso modo l’Apostolo Paolo dice che questi uomini sono “corrotti e condannati dal loro proprio giudizio” (Tt 3,11) e il Principe degli Apostoli li dice “maestri mendaci che introducono sette di perdizione, rinnegano il Signore, attirano su di sé una rapida rovina” [Epist. 2, c. 2, v. 1].

    San Pio X: Catechismo Maggiore, cap. X, § 2, n 171:
    D. Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della Chiesa, potrebbe salvarsi?
    R. Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede, fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne avesse il desiderio almeno implicito, cercasse inoltre sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come meglio può, benché separato dal corpo della Chiesa, sarebbe unito all’anima di lei e quindi in via di salute.

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  15. terza parte:
    Per approfondire: ‘Extra Ecclesiam nulla salus’. Leggere la spiegazione del S.Offizio del 1949, e pubblicata qui (si tratta del testo più dettagliato in cui si tratta di tale argomento, per cui ognuno deve leggerlo):
    https://www.radiospada.org/2019/09/extra-ecclesiam-nulla-salus-la-spiegazione-del-s-offizio-del-1949/

    Anche Don Curzio Nitoglia è di questo avviso:
    allego il testo preso da questo link: http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4763_Nitoglia_Fuori_dalla_Chiesa_non_v-e_Salvezza.html
    Fuori della Chiesa non v’è salvezza
    “Extra Ecclesiam nulla salus”

    Maggiore – Si salvano l’anima solo coloro che praticano la vera religione: “Chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato” (Mc., XVI, 15).

    Minore – Ora, la vera religione, che unisce (“religat” / riunisce) l’uomo a Dio, la si pratica solamente nella Chiesa romana che è l’unica vera Chiesa di Cristo.

    Conclusione – Perciò, fuori della Chiesa romana non c’è salvezza. Infatti, in san Paolo è rivelato: «La Chiesa è il Corpo di Cristo, chi si separa dal Corpo si separa anche dal Capo» (Efes., I, 23).

    Tuttavia, occorre specificare che vi sono due modi di appartenere alla Chiesa:
    1°) “in re / realmente”, ossia con un’appartenenza effettiva e reale che è realizzata con il Battesimo;
    2°) “in voto / con il desiderio”, che si suddivide in: 2°a) “desiderio o voto implicito”: coloro che, non conoscono la Chiesa, ma se la conoscessero vi entrerebbero; 2°b) “desiderio o voto esplicito”; per esempio, il catecumeno che si sta preparando al Battesimo ma non è stato ancora battezzato.

    Insomma, riassumendo, per salvarsi occorre appartenere alla Chiesa almeno con il “desiderio o voto implicito”. Infatti, Gesù ha detto solennemente: “Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; chi non crederà, sarà condannato” (Mc., XVI, 16). In sostanza, chi è battezzato (almeno con il desiderio o voto implicito) è salvo; invece colui che, pur dopo aver ascoltato la predicazione del Vangelo di Cristo, non vuol credere e si ostina, per sua colpa, nell’incredulità, sarà condannato alla perdizione eterna. Mentre, coloro che non ricevono il Battesimo (senza loro colpa) non sono condannati ipso facto. Quindi, chi appartiene alla Chiesa di Cristo solo in voto implicito può salvarsi.

    Perciò bisogna, ossia è necessario e non solo facoltativo, appartenere alla Chiesa fondata da Gesù, almeno con desiderio o voto implicito per salvarsi l’anima.

    Coloro che, per loro decisione e colpa volontaria, stanno fuori della Chiesa di Cristo non si salvano.

    Da tutte le citazioni riportate finora è evidente che fuori dai confini visibili della Chiesa, è più difficile salvarsi ma non impossibile. Quando si citano i testi magisteriali, bisogna saperli leggere e capire a cosa di preciso si riferiscono. Che poi oggi si ecceda, si abusi nell'utilizzare questa verità è oltremodo evidente.

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  16. quarta parte:
    Riguardo lo Spirito Santo: è certo che opera anche fuori dai confini visibili della Chiesa.

    Riguardo poi al fatto che in quanto creature siamo tutti figli di Dio è una verità da sempre riconosciuta, se qualcuno la nega dovrebbe tacciare come eretico anche san Tommaso d'Aquino e san Pio X che insegnano ciò (sotto vi allego le citazioni). Addirittura san Tommaso ci dice che Dio, in quanto Creatore, è padre anche delle creature inanimate e di quelle prive di ragione. Inoltre si potrebbe citare anche la rivelazione privata che Dio Padre ha fatto a Madre Eugenia Elisabetta Ravasio e approvata nel 1942 da S.E. Mons. Alexandre Caillot, Vescovo di Grenoble, dopo dieci anni di processo canonico (la commissione era composta da rinomati ed esperti tomisti) per stabilirne la veridicità e ortodossia. In questi messaggi (qui si può scaricare il libretto: https://devozioni.altervista.org/testi/dio_padre/varie/il_padre_parla_ai_suoi_figli.pdf) Dio Padre si definisce più volte "padre di tutti".

    Tutti siamo potenzialmente figli della Madonna poiché Ella è la Corredentrice che ha sofferto per tutti gli uomini, Ella porta in grembo tutti gli uomini e vuole partorirli tutti alla vita eterna, ma di fatto saranno suoi figli solo coloro che si salveranno (allora sarà Madre dei glorificati perché mediatrice di gloria): gli altri, i dannati, saranno figli abortiti. La scuola francescana, poi, partendo dalla dottrina della predestinazione assoluta di Cristo e di Maria, insegna che la Madonna è anche Mediatrice di creazione, per cui anche secondo questa verità lei si può definire Madre di tutti gli uomini, in quanto creati, analogamente a Dio che è Padre di tutti gli uomini perché da lui creati.

    Ciò significa che, le espressioni criticati dall'autore, si possono intendere anche cattolicamente: non sono il massimo della precisione, ma mi sembra che a volte non sia stata data molta attenzione a certe precisazioni presenti in quei messaggi che servono proprio a far pendere il giudizio verso questa interpretazione benevola. Durante la conferenza stampa il Cardinal Fernandez ha riportato l'esempio di alcune frasi di dottori della Chiesa (san Giovanni della Croce e Santa Teresina, ma si potrebbero citare tante altre rivelazioni private di santi, beati e altri mistici tanto apprezzati da molti cristiani) che se interpretate letteralmente sono eresie al 100%: come la mettiamo? sono eretici? o forse bisogna saperle leggere?

    Ecco i testi di cui parlavo:
    San Pio X nel Catechismo Maggiore:
    71. Essendo anche noi figliuoli di Dio, perché Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre?
    Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre, perché Egli solo é per natura suo Figliuolo e noi siamo suoi figliuoli per creazione e per adozione.

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    1. Bisogna saper leggere, ma bisogna anche saper parlare. La parola che proviene dal cielo e' luminosa, concisa e chiarificatrice. Medjugorie e' tutto questo?

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    2. Grazie padre Nazzareno per i suoi ottimi chiarimenti .... giustamente bisogna saper leggere .... con molta umiltà e volontà di cercare la verità .... anche se questa mette in crisi le proprie convinzioni .... pace e bene

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  17. NOVENA A SANTA TERESA DI LISIEUX
    (22-30 settembre)
    - in preparazione della sua festa

    Cara piccola Teresa del Bambino Gesù, grande Santa del puro amor di Dio, vengo oggi a confidarti il mio ardente desiderio. Sì, molto umile vengo a sollecitare la tua potente intercessione per la grazia seguente... (esprimerla qui).
    Poco tempo prima di morire, hai chiesto a Dio di poter trascorrere il tuo Cielo facendo del bene sulla terra. Hai anche promesso di spandere su di noi, i piccoli, una pioggia di rose. Il Signore ha esaudito la tua preghiera: migliaia di pellegrini lo testimoniano a Lisieux e nel mondo intero. Forte di questa certezza che tu non rigetti i piccoli e gli afflitti, vengo con fiducia a sollecitare il tuo aiuto. Intercedi per me presso il tuo Sposo Crocifisso e glorioso. Digli il mio desiderio. Egli ti ascolterà, perché tu non gli hai mai rifiutato nulla sulla terra.
    Piccola Teresa, vittima d'amore per il Signore, patrona delle missioni, modello delle anime semplici e confidenti, mi rivolgo a te come una grande sorella molto potente e amorevolissima. Ottienimi la grazia che ti chiedo, se questa è la volontà di Dio. Sii benedetta, piccola Teresa, per tutto il bene che ci hai fatto e ti auguri di prodigarci ancora fino alla fine dei mondo.
    Sì, sii mille volte benedetta e ringraziata di farci così toccare in qualche modo la bontà e la misericordia del nostro Dio! Amen.

    (Si recita la preghiera seguente per nove giorni consecutivi soprattutto per i casi disperati)

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  18. Segue/1
    L'uomo-Dio Gesù Cristo, con la soddisfazione da lui offerta a Dio al nostro posto ed il merito che ci ha acquisito come Redentore, ha compiuto la riconciliazione dell'umanità con Dio. Tuttavia questa redenzione oggettiva universale deve essere presa, e fatta propria da ciascuno in particolare, con la redenzione soggettiva. Si chiama giustificazione, o santificazione l'atto con il quale il frutto della redenzione è applicato ad ogni uomo. La grazia del Cristo designa il frutto della redenzione. Il principio della redenzione soggettiva è il Dio trinitario. La comunicazione della grazia, in quanto opera dell'amore divino, è attribuita allo Spirito Santo, benché sia un'opera comune delle tre persone. La redenzione soggettiva non è tuttavia unicamente opera di Dio, ma reclama la libera collaborazione da parte dell'uomo dotato di ragione e di libertà (Dz 799). E in questa cooperazione fra la grazia divina e la libertà umana che riposa il mistero insondabile dell'insegnamento sulla grazia.
    Per poter acquisire questa redenzione soggettiva, Dio non sostiene l'uomo solo con un principio interno, la forza della sua grazia, ma anche mediante un principio esterno: è l'attività della Chiesa docente, governante e dispensante la grazia di Gesù Cristo attraverso i sacramenti. Lo scopo di questa redenzione soggettiva è l'eterna beatitudine nella contemplazione di Dio. 

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  19. Segue/2
    A proposito del commento del Cardinale (b). Nelle frasi della costituzione pastorale citate sopra, il Cardinale scopre come un enunciato della fede della Chiesa che potrebbe essere espresso in questo modo: Al momento della "morte redentrice del Cristo" si sono compiute nello stesso tempo la "nascita della Chiesa" e la "nascita dell'Uomo". Morte redentrice del Cristo - nascita della Chiesa - nascita dell'Uomo: il legame stabilito mostra chiaramente che la nascita dell'uomo significa la sua "nuova nascita" soprannaturale, la comunicazione "dell'esistenza in Cristo". Questa realtà soprannaturale è esattamente significata con l'espressione "nuova dimensione" dell'esistenza umana.
    Ciò è detto, d'altronde, expressis verbis. L'ora della nascita della Chiesa è dunque stata, secondo il Cardinal Wojtyla, la nascita dell'uomo nella grazia. Non si può dunque più parlare veramente di una "nuova nascita". Non pare si possa intendere il discorso del Cardinale nel senso dell'universalità oggettiva della redenzione. Cerchiamo dunque di sapere in modo preciso se l'affermazione della nascita simultanea della Chiesa e dell'uomo significa che ogni uomo, riscattato soggettivamente, figlio di Dio, riceve un'esistenza nel Figlio di Dio. Pare sia proprio così dal momento che la nascita dell'uomo, con la quale riceve "l'esistenza in Cristo", avviene "che l'uomo lo sappia o no, lo accetti o no". Mentre il cardinale ordina le sue idee in un contesto ampio, in ultima analisi va a fondare la sua tesi sul piano salvifico universale di Dio. Vi distingue un aspetto eterno ed un aspetto temporale: secondo il piano di salvezza eterna in Dio, l'uomo esiste "fin dall'inizio", vale a dire dall'eternità, in Christus. Questo piano di salvezza eterna si realizza nel tempo, cioè nella storia, con l'opera redentrice del Cristo. Perché, "per mezzo della morte e della risurrezione, questa "esistenza in Cristo" è diventata un fatto storico, radicato nel tempo e nello spazio". Di conseguenza la nascita soprannaturale dell'uomo sarebbe, così come la morte redentrice del Cristo e la nascita della Chiesa, un "fatto storico", indipendentemente dal fatto che l'uomo "lo sappia o no, lo accetti o no". Tutto dà a capire che il Cardinale insegna tanto l'universalità oggettiva che soggettiva della redenzione. La fede cattolica tradizionale ci dice che la Chiesa è nata nel momento della morte redentrice di Gesù. Ma affermare che la "nascita della Chiesa" è stata nello stesso tempo la "nascita dell'Uomo" (nella grazia), "ch'egli lo sappia o no, che lo accetti o no" è una nuova fede. La fede cattolica tradizionale insegna che tutti i giusti ab origine mundi appartengono in un modo o nell'altro alla Chiesa del Cristo, Salvatore del mondo. Sostenere che la "nascita della Chiesa" implica automaticamente la nascita dell'Uomo" (nella grazia) è un nuovo credo”.

    Fine della citazione. Questa teologia nefasta ha decretato la distruzione delle missioni. Ci ricorda sempre Pio II: “Che ancora molti, purtroppo, errano lontani dalla cattolica verità e non piegano l’animo all’afflato della grazia divina, ciò avviene perché né essi (cfr. August., ibidem), né i fedeli cristiani innalzano a Dio più ferventi preghiere a tal fine. Noi quindi vivamente e insistentemente esortiamo tutti coloro che sentono amore per la Chiesa, di non desistere mai, seguendo l’esempio del divin Redentore, dall'elevare tali suppliche”.

    A me pare che i messaggi del 25 febbraio e del 20 maggio 1982 siano sulla stessa lunghezza d’onda della redenzione universale solamente oggettiva della nouvelle theologie

    Cordiali saluti
    Andrea Mondinelli

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    1. Il giusto si salva solo nella Chiesa ed extra Chiesa ma in essa in voto. Nessuno lo mette in dubbio neppure Medjugorje. A meno di deformarne il messaggio.

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    2. GPII PVI BXVI hanno fatto errori ma in foro interno ( giudicabile dall'esterno) erano in buona fede. Si ricordi che esiste anche un GXXIII tuttavia. Un FI invece agisce erroneamente in foro esterno ed in foro interno ( giudicabile dall'esterno) . Il che si deduce dal non volere egli visibilmente il fine della Chiesa: salus animarum.

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    3. GPII in foro interno? Si legga questi ottimi articolo di Radio Spada.
      https://www.radiospada.org/2024/09/capire-wojtyla-per-capire-bergoglio-lapostasia-di-assisi-86-spiegata-bene-senza-attenuanti-e-ricondotta-al-presente/
      https://www.radiospada.org/2024/09/la-vecchia-sciocchezza-assisi-86-caso-isolato-non-funziona-piu-la-tecnica-lucertola-senza-coda-spiegata-in-2-punti/
      Andrea M.

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  20. Mi scusi padre Nazareno, ma direi che siamo tutte sue creature, da lui volute ed amate, non equivale a dire che siamo tutti figli di Dio.
    Anche un opera letteraria o teatrale o ingegneristica è una nostra creatura ma non sono certamente nostri figli. È una distinzione logica prima che teo-logics.
    Distinzione talmente importante da essere un articolo di fede:
    "Generato non creato della stessa sostanza del Padre". Cristo è figlio di Dio perché generato, non creato.
    Si diventa figli di Dio attraverso il necessario sacramento del battesimo, che ci innesta in Cristo (S.Paolo). Ma anche spiegato da Gesù a Nicodemo: "É necessario rinascere dall' alto".
    Soprattutto spiegato da Giovanni nello splendido prologo del "suo" vangelo
    " A quanti l' hanno accolto ha dato il POTERE di diventare figli di Dio".
    Quindi figli di Dio si diventa, per adozione, non si nasce. Il potere ce lo dà Dio.
    Non si è figli di Dio per nascita, ( natura) ma per Grazia. (Soprannatura)
    Sinceramente penso che non sia opinabile.
    Antonio

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  21. Disquisire sul fatto che la salvezza viene solo da Cristo per Cristo in Cristo è superfluo in quanto nessuno qui lo ha messo in discussione. Si vuol criticare Medjugorje comunque? Al di là della retta lettura? Rispondo con Gamaliele: non abbiate a combattere contro Dio. Quanto al documento che qui non si è analizzato: voi seguite la santa sede? Prendete nota che ha riconosciuto i buoni frutti e le guarigioni. Gesù ci dice che da questi si giudica l'albero. Inoltre se fosse creatura vaticana avrebbero approvato tutto , invece sono andati a mettere in dubbio la credibilità dei veggenti. Quindi una lettura onesta del documento ci rivela la sua ambiguità, va contro la stessa Parola: dai frutti ( riconosciuti) riconoscerete l'albero ( non riconosciuto). Non ci sarebbe albero senza i veggenti. Che peraltro accettano la palese persecuzione con somma dignità in silenzio ed obbedienza. Fino ... ai segreti? Sono 10 e, se tutto questo viene da Dio, i veggenti parleranno comunque. E ci siamo a ridosso ormai, entro il 2033 direi. Non abbiate a combattere Dio.

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    1. Combattere Dio? Non scherziamo… per la salvezza della propria anima le apparizioni non riconosciute dalla Chiesa possono anche molto pericolose. San Giovanni della Croce ha scritto al riguardo: “Se la fede è fondata su Cristo e sul Vangelo, non c’è motivo di chiedere di più. In Cristo, Dio ha già detto tutto ciò che doveva dire, e cercare nuove rivelazioni o visioni sarebbe un’offesa a Dio, perché sarebbe come distogliere gli occhi da Cristo, cercando qualche altra novità”.
      In altri termini, se si persevera nella grazia di Dio, anche se non si seguono apparizioni private non riconosciute e vere non si mette a rischio la salvezza della propria anima, se invece si seguono quelle false ci si mette a serio rischio di perdere la propria fede.
      Se ne arguisce che nel dubbio è meglio lasciar perdere. I due messaggi del post non vi fanno sorgere alcun dubbio?
      I modernisti rifiutano il soprannaturale a prescindere, ergo non diranno mai che qualsiasi apparizione possa essere vera o non vera. Anzi, per loro è vera nella misura in cui uno ci crede, in quanto l’atto di fede non è oggettivamente Dio che si rivela all’uomo, ma deriva dal sentimento religioso del soggetto.
      La Santa Chiesa non ha mai riconosciuto le apparizioni solamente dalle conversioni o dalle guarigioni (a proposito quali sono quelle riconosciute ufficialmente da una commissione medica come a Lourdes?) per il semplice motivo che se un fedele con cuore sincero prega Maria Santissima può ottenere grazie dal Cielo al di là della verità delle apparizioni (Dio scrive dritto anche sulle righe storte). La Chiesa ha, ma oggi bisogna dire dovrebbe avere, un impegno singolare nel distinguere i frutti che si possono verificare in occasione di queste apparizioni, e la verità di queste. Possono non essere autentiche, e tuttavia produrre frutti abbondanti. Il cardinale Ratzinger rispondeva in un’intervista che uno dei criteri decisivi è quello di non confondere il giudizio sulla verità soprannaturale dei fatti con i frutti spirituali che possono derivare da questi (“Rapporto sulla fede” 1985).
      Per approfondire la questione Medjugorie consiglio l’ottimo libro di Foley “Comprendere Medjugorje. Visioni celesti o inganno religioso?” o per essere più veloci vedere l’ottimo video della cara amica Monica https://youtu.be/iawL8fbeTnU .
      Andrea M.

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  22. Madonna della rivelazione

    Il 9 gennaio 1986 Cornacchiola ha un’altra locuzione:

    “Oggi gli uomini hanno messo tutte le religioni sullo stesso piano per cui tutte portano a Dio e tutti si salvano. […]. Allora si salvano anche coloro che non accettano Gesù?. […]. Contro la Chiesa satana non può far nulla perché è divina; ma contro le anime che vivono in essa può molto; anzi presenterà il male sotto la veste morale, religiosa, politica e sociale. […]. Chiamo tutti alla conversione, ma per giustizia devo lasciare la mano di mio Figlio: proprio perché si compia la giustizia ” (op. cit., p. 165-166).

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  23. Anonimo delle 8,53, la Chiesa e non solo, noi tutti riconosciamo i frutti di conversione e le grazie ad essa legate, presenti a Medjugorje, tuttavia, questo nulla dice sulla veridicità delle apparizioni.
    Oggi la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente ciò che sempre aveva visto in Medjugorje.
    Non ha però approvato l' apparizione in se, come ad esempio a La Salette, a Fatima o ad Akita, constatando la soprannaturalità degli eventi.
    Infatti non ha approvato in se nemmeno i contenuti dei testi, oltre i dubbi che ben traspaiono sui veggenti stessi.
    Lasciate perdere, quindi, gli inutili trionfalismi.
    Che il contenuto dei messaggi e delle dichiarazioni dei veggenti siano in linea con il Vaticano II e ciò che ne è seguito ma ben poco con la dottrina di sempre mi sembra difficilmente discutibile.
    Anonimo delle 9,11 se non possiamo entrare nel foro interno non possiamo nemmeno affermare categoricamente che i succitati Papi fossero in buona fede.
    Personalmente faccio fatica a capire come dei battezzati, e d i Papi lo sono, avendo ricevuto lo S.S e il conseguente senso della fede, il sacramento dell' Ordine, la Grazia relativo allo stato, l' intelligenza e la conoscenza, come possano in buona fede fare delle affermazioni e degli insegnamenti così sconcertanti.
    Mi sembra che abbiano come e più di noi tutti gli strumenti, di fede e di ragione, naturali e soprannaturali per discernere.
    A questo punto possiamo supporre che tutti gli eretici del passato siano stati in buona fede, da Pelagio a Lutero passando per Marcione, Ario, ecc. Magari pure Hitler perché fermamente convinto di migliorare l'umanità purificando la razza.
    Non scherziamo. Comunque i gravi errori rimangono e sono molti di più di quelli citati, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI la lista sarebbe lunghissima.
    Ɜ difficile e doloroso prendere atto ma è la realtà.
    Antonio

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  24. Andrea, io mi considero fedele alla Tradizione, però registro, in generale, una certa riluttanza verso le apparizioni in genere. Lei parla, giustamente dei modernisti ma, vedo spesso un atteggiamento simile dai "tradizionalisti".
    È vero che le apparizioni non aggiungono nulla alla Rivelazione ma, se avvengono, ed è certo visto che diverse la Chiesa le ha riconosciute, vuole dire che non possono essere inutili e che il Cielo, in questa difficilissima fase storica, ritiene questi aiuti importanti, a meno di voler dettare l'agenda anche al Signore. Non la prenda come una critica personale, perché è rivolta a molti, anche presenti su questo sito.
    Giusto mettere in guardia da una fede "apparizionista" e senza discernimento ma non possiamo nemmeno pensare di mettere il bavaglio al Cielo, o anche solo sminuire la portata.
    Per me Fatima è importantissima.
    Sono molte, troppe? Vero.
    Molte, troppe sono false, verissimo, ma guai soffocare la profezia.
    Per quanto mi riguarda giustifico, almeno in parte, il moltiplicarsi delle apparizioni, visto che viviamo tempi apocalittici e anticristici.
    Sono apparizioni, se per questo, anche quelle più "intime" relative alle devozioni alla medaglia miracolosa o al Sacro Cuore di Gesù, eppure non abbiamo nulla da obiettare.
    Rigettare le apparizioni perché tanto ci basta la rivelazione, sebbene giusto come principio, mi sembra da parte di molti alquanto presuntuoso.
    Il Cielo non fa nulla che non sia importante per la nostra salvezza.
    Non mi sto riferendo a nessuna in particolare ma ad un atteggiamento di fondo che non condivido e di cui diffido, detto molto sinceramente.
    Antonio

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    1. Non metto assolutamente in dubbio l'importanza delle apparizioni riconosciute. Chi non le accoglie può farlo ma la sua scelta non è certo prudente. Si possono seguire anche quelle non ancora riconosciute. In particolare io sono devoto a quelle di Ghiaie di Bonate.
      Andrea

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  25. 6 parte:
    mi scuso perché ero convinto di aver inviato anche l'ultima parte ma credo di essermela dimenticata: riguarda il fatto di poter dire di essere figli di Dio e che Dio è nostro Padre, rammento che già ho inserito la citazione di san Pio X che dice che siamo figli di Dio per CREAZIONE E ADOZIONE. Per cui in ciò che dico c'è logicità, infatti per analogia si dice anche che un quadro è figlio dell'artista.
    Ecco il testo di san Tommaso in cui parla di 4 tipi figliolanza (tra le quali, asserisce persino che si può dire che anche le creature irrazionali, in certo modo, possono essere dette figlie di Dio):

    [29827] Iª q. 33 a. 3 co.
    RISPONDO: Un termine si attribuisce primariamente al soggetto che ne esaurisce appieno tutto il significato, prima quindi che ad altri soggetti, i quali ne partecipano in una certa misura; ad essi infatti si applica per la somiglianza [che hanno] con quello in cui si trova in tutto il suo significato, poiché ogni imperfetto deriva da ciò che è perfetto, P. es,, leone primariamente si applica all'animale, in cui si trova appieno tutto ciò che è incluso nel concetto di leone, e che quindi in senso proprio si chiama leone; gli uomini invece, nei quali si trovi solo qualche qualità del leone, come l'audacia, la forza e simili, si dicono leoni solo in senso metaforico.
    Ora, come si è detto, il concetto di paternità e di filiazione si trova perfettamente in Dio Padre e in Dio Figlio: perché identica ne è la natura e la gloria. La filiazione divina, invece, che si attribuisce alle creature non conserva la pienezza del suo significato, non essendo identica la natura del Creatore e delle creature, ma soltanto una tal quale somiglianza. E quanto più è perfetta questa [somiglianza] tanto più s'avvicina al vero concetto di filiazione. Infatti di alcune creature, cioè delle irragionevoli, Dio si dice padre solo per quella somiglianza che è semplice vestigio; cosi, p. es., troviamo nella Scrittura: «Chi è mai il padre della pioggia, o chi ha generato le stille della rugiada?». Di altre, cioè delle creature ragionevoli, è padre per quella somiglianza che è immagine: «Non è egli dunque il tuo padre che ti possedè, che ti fece, che ti creò?». Di alcuni, che sono chiamati figli adottivi è padre per quella somiglianza che è la grazia, in quanto sono ordinati all'eredità della gloria eterna mediante questo dono di grazia: «Lo Spirito stesso attesta allo spirito nostro che siamo figli di Dio; e se figli, anche eredi». Di alcuni infine [è Padre] per quella somiglianza che è la gloria [eterna], in quanto possiedono già l'eredità della gloria; «Meniamo vanto nella speranza della gloria dei figliuoli di Dio».

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  26. Per l'onore di Gesù Cristo Nostro Signore e per l'amore a Maria Santissima, di grazia, lasciate perdere l'impostura (=vistoso appararo di falsità e di menzogne, raggiro) di Medjugorje. Di per sé, non siamo obbligati a credere nemmeno alle apparizioni approvate dalla Chiesa (=fino a Pio XII), figuriamoci se è il caso di prestare attenzione a Medjugorje! Non si può fondare nulla di solido rincorrendo alle apparizioni, ai segreti, alle predizioni. Attingente alle fonti cristalline degli scritti dei santi (=quelli veri), alle opere di alta spiritualità!

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  27. Comunque secondo quello che dice padre Livio, solo la veggente che vive in Italia può rivelare il contenuto dei 10 segreti, staremo a vedere.

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    1. Dieci segreti? Spero che si tratti di una goliardata. Del resto, sto ridendo di cuore.

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  28. Anonimo 14,40, il suo intervento pacato riflette il mio pensiero, e dato che siamo qui in minoranza mi permetto di unirmi. Anonimo 20,39.Che padre Livio abbia detto che sia solo Marja a poter rivelare i 10 segreti lo trovo strano, vedo che anche le informazioni dei dissenzienti delle apparizioni, sono molto poco precise quando non errate. Mirjana, non Marja, è quella che ha i 10 segreti che dirà a padre Tomislav una settimana prima , il quali li diffonderà al mondo tre giorni prima.

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    1. Padre Petar non padre Tomislav. Quest'ultimo non è più neanche frate né cattolico, essendo poi diventato seguace di una falsa veggente italiana, spesso ospite di trasmissioni televisive del mattino rivolte alle massaie, la quale afferma che la Madonna sarebbe un UFO. Lo stesso Padre Tomislav avrebbe manipolato Marja, molti anni fa, per farle affermare che la Madonna voleva un gruppo di preghiera giovanile nella parrocchia, ma la Madonna non centrava affatto...
      Tristi vicende che però non sono rilevanti nel determinare se le apparizioni sono vere o false, in quanto laddove più piovono grazie dal Cielo, tanto più la 'scimmia' del piano di sotto si adopera a fare danni.
      Caro Andrea Mondinelli, che stimo, sia più prudente e quanto meno non dogmatizzi la sua opinione, per quanto ben argomentata e supportata da citazioni. Siamo tutti passibili di errore. Un caro saluto, F.

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  29. Sono già intervenuto a rispondere ad Antonio con mio post di risposta del 26/09 ore 18.38, ma visto che anonimo del 27/09 dice che il pensiero di Antonio riflette il suo, mi permetto di aggiungere alcune considerazioni. Per quanto mi riguarda, mi reputo fortemente mariano sia per quanto riguarda Lourdes, sia per Fatima, ma per sgombrare il campo parliamo solamente di apparizioni non ancora riconosciute.
    Senza dubbio, i tempi sono anticristici. Vediamo quali sono le parole che N.S. Gesù Cristo riserva per quei tempi. In particolare nel Vangelo della 24a domenica post Pentecoste, ultima dell’anno liturgico (Matteo 24, 15-35):
    Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. 24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto. 26 Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. 27 Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo
    Non può forse essere che il moltiplicarsi anche delle apparizione mariane sia l’effetto previsto da Nostro Signore nel tempo dell’abominio della desolazione? “Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti”.
    Le apparizioni false sono come la moneta cattiva che scaccia quella buona (Lourdes e Fatima). Per discernere personalmente, visto che Francesco, Fernandez & C hanno deciso di non decidere, è necessario conoscere e studiare bene la dottrina di sempre. Massima fondamentale della teologia morale, ripresa anche da S. Ignazio nei suoi esercizi, è che nel dubbio non si agisce.
    Riprendo dal settimanale di Padre Pio. Il documento che vorrei condividere è una preziosa perla di padre Pio, il cui contesto storico è l’immediato post-Concilio Vaticano II. Si riferisce a qualcosa che diceva soprattutto negli ultimi anni della sua vita (intorno, quindi, agli anni 1965-’68). Si tratta di un avvertimento che padre Pio aveva indirizzato ad una sua figlia spirituale, inginocchiata presso il suo confessionale per ricevere la sua benedizione a seguito della Confessione. Eccolo a seguire:

    «Ricordati... quando verranno quei tempi: i Comandamenti di Dio, preghiere del mattino e della sera, Santo Rosario, Sacramenti, catechismo, i santi e fate tutto nella fede dei nostri padri, nella fede dei nostri padri!... nella fede dei nostri padri!!... e non ascoltate più nessuno».
    https://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=2&id=2571
    Pace e bene
    Andrea Mondinelli

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  30. Falsi cristi e falsi profeti abbondano dai pulpiti, persino colui che si dice vicario di Cristo parla contro Cristo. Ed allora fuggiamo ai monti come ci disse Gesù.

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  31. . Nel caso di Medjugorje Dio ha permesso che la Madonna apparisse ad alcune persone meritevoli per aiutare soprattutto le persone semplici che non capiscono nulla o quasi nulla di teologia (forse il 99 % ) a riscoprire e credere che la Verità e la Via e la Vita è Cristo . Alla base di tutto la Santa Messa e i Sacramenti ., preghiere ed opere di bene.
    Ebbene a Medjugorje moltissimi hanno ritrovato la bellezza della Santa Messa e della preghiera e riscoperto il significato dei sacramenti come la confessione .
    A Maria Santissima è bastato istruire le veggenti per tutto quello che loro potevano fare e dire. Certamente i santi del passato hanno fatto molto di più ai loro tempi, ma appunto erano altri tempi ma adesso ( a Medjugorje ) bisognava agire per il bene dell'uomo come meglio si poteva con quello che si aveva a disposizione... .Le apparizioni all'inizio sono vere, poi sono divenute locuzioni interiori .
    I segreti ? Serviranno agli uomini a distinguere il bene dal male: attualmente non s iè in grado nemmeno di distinguere tra Ante-Cristo e Anti-Cristo. E questo il problema che va risolto. Per esempio _"Non è necessario morire.. (.vedi Elia , Enoc .Melchisedec), in quanto Cristo ha vinto anche la morte fisica oltre che la Morte
    dovuta al peccato originale .ebbene questa affermazione è da Ante-Cristo o Anti-Cristo ?

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  32. Caro F.,
    la ringrazio per la stima. Accetto di cuore il consiglio di essere più prudente e di non dogmatizzare le mie opinioni. Penso che, in fondo, ci sia un malinteso dovuto al mio modo di scrivere che cerca di essere il più chiaro e argomentato possibile.
    Quando scrivo, anche nelle opinioni, difendo con passione quanto ritengo essere giusto ed in questo sono stato confortato da un scrittore, che considero un grande amico, G.K. Chesterton: considerare vera la propria opinione impedisce l’indifferentismo. Questo può essere scambiato per dogma. Ne sono consapevole ed il motivo per cui evito il più possibile lo stile polemico, in cui sarei molto bravo, per non mancare di carità, virtù in cui devo crescere moltissimo. Per questo prediligo la disputa sine ira ac studio, un genere ormai desueto.
    A proposito di dogma, di per sé immutabile, così non è per le mie personali opinioni, ho cambiato idea molte volte grazie alla pazienza ed alla bontà di persone che Dio si è degnato di mettermi sulla strada, in particolare santi sacerdoti. Un piccola lista del mio cambio di opinione: sulla liceità dei contraccettivi, sulla bontà del CVII, ecc.
    Per quanto riguarda Medjugorie non ritengo vere le apparizioni, dopo averci creduto per anni con circa 6 pellegrinaggi in tal luogo. Le motivazioni sono personali, ma quello che ho cercato di trasmettere è il metodo di affrontare la questione.
    Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, perché lo hanno fatto con toni appassionati ma rispettosi.

    Grazie
    Andrea Mondinelli

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