Pio XII ostaggio dell'attualità
Nel mio libro su Hitler dimostro ampiamente che l'aiuto di Pio XII agli ebrei perseguitati dai nazisti fu il massimo che avrebbe potuto fare. I documenti sono innumerevoli, le testimonianze di parte ebraica pure. E allora perchè continuare a raccontare quella bugia su "il papa di Hitler" o il "papa dei silenzi"?
Il motivo è molto semplice: si è accusato Pio XII non per ciò che lui fece prima del 1945, ma per ciò che fece dopo il 1948, quando, pur cercando di riconoscere in tutti i modi i diritti di tutti, mise all'ordine del giorno:
- i 750 mila profughi palestinesi, un quinto dei quali cattolici;
- i diritti della Chiesa in Terra santa, minacciati sia dagli estremisti islamici sia dallo stato di Israele;
- la promozione dell'internazionalizzazione di Gerusalemme, rifiutata da Israele...
Da allora, che si parlasse della beatificazione di suor Edith Stein, che si trattasse di un viaggio del cardinale Lustiger, ebreo cattolico, a Tel Aviv, che Giovanni Paolo II ricevesse Arafat, che la Chiesa si occupasse della beatificazione di Pio XII, che si parlasse del convento di suore ad Auschwitz, che vi fosse un intervento di Giovanni Paolo II o di Benedetto XVI su questioni riguardanti la Terra Santa... partiva da parte di alcune autorità di Israele l'attacco: "Zitti voi, che Pio XII era il papa di Hitler!".
Stessa tattica adottata dai comunisti, che hanno usato lo stesso racconto, come nota M. Burleigh, storico dell'Università di Oxford, per screditare la Chiesa ogni volta che si pronunciava su aborto, famiglia ecc. ("Zitti voi, che avevate come papa Pio XII!"),
Così la demonizzazione di Pio XII, senza alcun fondamento storico (come dimostra anche il cambio della targa a lui dedicata a Yad Vashem), è sempre stata strumentale, utile a "risolvere" problemi attuali manipolando il passato...
Ciononostante la posizione di Paolo VI, Giovanni Paolo II e Bendetto XVI, tutti uomini che hanno sempre lavorato alla pace di tutti in medio Oriente, non è mai cambiata in modo sostanziale. Riporto qui uno tra i mille articoli che raccontano la posizione sulla Terra Santa di Giovanni Paolo II nel 1985 (La Stampa, 20/2/1985).
In un altro momento vorrei riportare articoli dell'Osservatore Romano, a partire da quello del 14 maggio 1948, in cui si profetizzava che la nascita di Israele, in quel modo, avrebbe generato guerre su guerre, senza fine... (Francesco Agnoli)
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Hitler. L'Anticristo
A cura di: Francesco Agnoli
ANNO: 2024
PAGINE: 336
FORMATO: 13x21
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“Con il termine “Anticristo” i primi cristiani intendevano non soltanto e non necessariamente il Demonio in persona, ma anche gli uomini che ne preparavano l’avvento, che lavoravano all’edificazione del “suo regno” sulla terra. L’odio radicale di Hitler verso il cristianesimo e verso la Chiesa cattolica come non è mai stato raccontato”.
Del nazismo si parla moltissimo, non di rado a sproposito, per ignoranza o con intenti strumentali. Possedere e confiscare la memoria di un simile evento, infatti, garantisce rendite politiche e culturali non indifferenti. Si pensi a come il nazismo è stato utilizzato dai comunisti, per ripulire la propria immagine (loro cattivi, noi buoni). O agli incredibili tentativi di collegare lo sterminio degli ebrei all’antigiudaismo cristiano, facendo di Hitler una sorta di vendicatore del “deicidio” ebraico. Si pensi alla demonizzazione dell’uomo che più di tutti ha contribuito a salvare i perseguitati di ogni popolo, Pio XII, presentato addirittura, in qualche volgare libello, come un alleato di Hitler!
Prefazione del Cardinale Gerhard L. Müller
Francesco Agnoli (Bologna, 1974) è professore, giornalista e scrittore. All’attivo ha oltre 40 titoli pubblicati, tra i quali Indagine sul cristianesimo, Scienziati, dunque credenti. Per Il Timone ha pubblicato L’anima c’è e si vede. - Fonte
Alla fine della storia ( sono arrivato gia' a buon punto) tutto si risolve nella lotta tra Angeli e demòni .
RispondiEliminaIl discorso di Milei all'ONU è ampiamente condivisibile, almeno stando alla sintesi che ho letto, sicuramente molto più coraggioso e affilato di quello della Meloni, che è troppo diplomatico.
RispondiEliminahttps://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/aq-esteri/milei-accusa-lonu-un-leviatano-multi-tentacolare-con-unagenda-socialista/
RispondiEliminaPio XII era fermamente anticomunista. A ciò si deve principalmente, la sua demonizzazione, che è diventata col tempo una vera damnatio memoriae.
RispondiEliminaAppunto, l'ONU un"baraccone" tritadenari per colazione pranzi e cene degli occupanti le sedie.
RispondiEliminaMilei ha ancora un piccolo margine di movimento e di libertà di opinione, Meloni no, come del resto per quasi tutti i PM in Italia da 80 anni ad oggi.
RispondiEliminaMa Pio XII non fu denigrato per esser contrario allo Statodi Israele. Nel II Dopoguerra, per anni, personalità ebraiche lo avevano pubblicamente ringraziato per l'opera di soccorso da lui svolta a favore degli ebrei perseguitati, da Golda Meyer ad Einstein a celebri musicisti. La sua damnatio memoriae cominciò nel 1963 con il lavoro teatrale di un mediocre scrittore tedesco, tale Rolf Hochhuth, titolato 'Il Vicario', che scorrettamente accusava Pacelli di esser stato insensibile al destino degl ebrei perseguitati. Quest'autore, ora deceduto, fu anche sospettato di essere un agente della Germania comunista. In ogni caso furono i comunisti a coltivare per primi la calunnia in Occidente. Poi seguirono gli ebrei, un esempio clamoroso di rovesciamento delle posizioni e di ingratitudine nei confronti della memoria di un papa che li aveva tanto aiutati, pur costretto a limitare il riferimento pubblico allo sterminio hitleriano ad un accenno nel discorso natalizio del 1942, tuttavia colto come tale dal New York Times.
RispondiEliminaHistoricus